venerdì 3 dicembre 2010

Teatro lgbt: Jennifer, la trans di Annibale Ruccello


La portata in scena, Il 26 novembre 2010,ore 21, presso il teatro del Centro Sociale Barrio’s di Milano, dell’opera di Annibale Ruccello “Le cinque rose di Jennifer” a cura dagli Arcobaleni in marcia, con la regia di Sergio, l’interpretazione di Ernani e Giulio e la collaborazione alle voci di Giusi, mi offre il pretesto di parlare un po’ di Annibale Ruccello, precocemente scomparso in un tragico incidente nel 1986, e della sua opera.

Ricordo che la prima volta che lessi il nome dello scrittore napoletano fu su un trafiletto del libro “Meno di zero” di Bret Easton Ellis, edito in Italia da Tullio Pironti nel 1986, in cui si affermava che editore e traduttore dedicavano il libro proprio a Ruccello, il quale, ne era talmente entusiasta che se non fosse così tragicamente scomparso, ne avrebbe tratto una riduzione teatrale.

Ma cosa lega i personaggi di “Meno di zero” a quelli del drammaturgo napoletano? Probabilmente l’angoscia e la paura di vivere; l’aprioristica rinuncia a qualsiasi tentativo di controllare la realtà. Jennifer, la trans di Ruccello,come Clay, l’autodistruttivo adolescente di Ellis, trascina la sua vita in vorticoso vuoto quotidiano, subendo passivamente tutto quanto le accade intorno con un’inerte quanto stoica rassegnazione.

La solitudine di Jennifer è abissale, ma non individuale, è una solitudine che avviluppa e condanna. “… Io non so come spiegarti, Gloria … Ma mi sento come nella plastica … Mi sento divisa dagli altri come da un muro di cellophane …” recita alla radio un’altra voce di trans.

Voci alla radio e voci al telefono, uniche compagne di Jennifer; una Jennifer che trascorre le sue giornate in attesa di un chimerico Franco, quanto mai oscuro e inafferrabile novello Godot .

Insomma Ruccello (1956-1986), con la sua straordinaria ricerca linguistica e l’indiscussa capacità di analizzare le mille sfaccettature dell’animo umano, si rivela un sicuro rinnovatore del teatro italiano e ci regala un lavoro quanto mai attuale e complesso che ha come protagonisti estraniati e tragici eroi metropolitani.
Angela Caporaso
fonte arcobaleniinmarcia.blogspot.com

Lgbt Militari gay: atteso rapporto Pentagono negli Usa


E’ molto atteso negli Stati Uniti il rapporto del Pentagono che descrive l’impatto dell’eliminazione del divieto di arruolamento nelle forze armate per le persone dichiaratamente omosessuali. Un rapporto che giungerà al Congresso il 30 Novembre, i cui dati saranno diffusi pubblicamente.

Ad annunciarlo è stato il segretario della Difesa Usa Robert Gates, che ha spiegato che questo rapporto potrebbe avere un importante impatto sull’impegno del Presidente Barack Obama per l’eliminazione del “Don’t Ask, Don’t Tell“.

Come ricorderete, con il “Don’t Ask, Don’t Tell” le persone non possono lavorare nell’Esercito se si dichiarano pubblicamente omosessuali, per cui sono tenute a mantenere celata la propria omosessualità.

Una legge che non ha davvero motivo di esistere, nonostante più volte i vertici militari abbiano cercato di far credere che i militari omosessuali avrebbero destabilizzato l’umore dei commilitoni.

“Tutto quello che so – ha dichiarato il segretario della Difesa Usa – è che se questa legge è destinata a cambiare, è meglio che venga cambiata dai legislatori… piuttosto che dai tribunali“.
fonte gay wave

LGBT ATTIVISTA GAY A 14 ANNI: IL RAGAZZINO CHE HA COMMOSSO L'AMERICA


"Un giorno spero di poter essere giudicato per quello che sono, e non per le persone che amo"

Queste le parole di Graham Taylor, 14 anni, il bambino-eroe che ha deciso di lottare per i suoi diritti.

Si chiama Graham Taylor, è uno studente di 14 anni: durante un consiglio scolastico è diventato l'eroe della sua scuola, la Ann Arbornel Michigan, un piccolo eroe americano.

Un professore del suo istituto, Jay McDowell, era stato sospeso per un giorno senza stipendio per aver allontanato dalla classe e punito due suoi studenti responsabili di aver usato dei commenti inappropriati ed omofobi durante lo Spirit Day.

Taylor ha deciso di prendere le sue parti durante una riunione in cui si discuteva appunto dell'accaduto: "Sono gay, e sono giovane" ha detto Graham, in un discorso che tutto sembra furchè pronunciato da un ragazzino di soli 14 anni "e posso assicurarvi che essere gay è motivo di tante difficoltà.

Così come Martin Luther King sperava che i suoi figli sarebbero un giorno stati giudicati non per il colore della loro pelle ma per la loro persona, così anche io spero un giorno di poter essere giudicato per quello che sono e non per le persone che amo".

"Qualcuno" continua Taylor nella sua arringa "ha avuto finalmente il coraggio di farsi avanti e di prendere una posizione. Nelle classi di questa scuola, fra i ragazzi di questa scuola, si sentono cose orribili: le stesse cose orribili che mi hanno spinto verso il suicidio a soli nove anni".

Per poi concludere facendo un appello al consiglio: "La cosa migliore che possiate fare ora come ora è ridargli il suo stipendio e annullare il provvedimento disciplinare nei suoi confronti.

Il professore ha fatto una cosa straordinaria, una cosa che è valsa da ispirazione per moltissime persone. E semmai avrò un insegnante come Jay McDowell, cambierebbe sicuramente ai miei occhi. Appoggio in pieno il signor McDowell, e spero voi facciate lo stesso".
Fonte: www.gay.tv via digayproject.org

giovedì 2 dicembre 2010

Libri lgbt: Alla libreria Aspettando Hemingway si parla di transessualità con il libro di Anna Vincitorio “Il Limo di Eva”


E’ un tema delicato quello che ha tenuto banco l'11 novembre, da “Aspettando Hemingway”, la libreria Art Cafè di via del Carmine, a due passi da piazza Mercatale.
La serata a ruotava infatti intorno alla presentazione del libro di Anna Vincitorio
“Il Limo di Eva” un romanzo di forte tensione etico-religiosa, che affronta il tema arduo della transessualità.

La serata è stata condotta da Lorella Paola Betti per la presentazione del libro
“La qualità principale dell’opera, come si legge in una presentazione di Giorgio Luti è da indicarsi nella carica simbolica del linguaggio e quindi in una scrittura che si avvale della capacità di trasferire nello spazio del sogno e della memoria una problematica moralmente e socialmente rilevante.

Frustrazione e liberazione sono i termini contrastanti di un dibattito interiore affrontato senza risparmio nella convincente struttura di questo romanzo”.
fonte notiziediprato.it

Lgbt: Film al cinema “Un marito di troppo” con Uma Thurman Colin Firth e Isabella Rossellini


Arriva al cinema il 19 novembre, “Un marito di troppo“, una pellicola di Griffin Dunne con Uma Thurman, Colin Firth, Isabella Rossellini e Sam Shepard, distribuita in Italia da Eagle Pictures. Si tratta di una divertentissima commedia che vede come protagonista la divina Uma Thurman, nei panni della star radiofonica Emma Lloyd, intenta a convolare finalmente a nozze con il suo fidanzato editore Michael.

Sembrerebbe tutto molto semplice e normale, ma a rovinare i piani di Emma ci penserà un suo ascoltatore. Scopriamo meglio la trama di questa buffa commedia.

Emma e Michael vogliono sposarsi a New York, ma il giorno delle tante attese nozze, Emma scopre di non poter convolare a nozze, in quanto è già sposata.

Peccato che questa notizia risulta nuova anche per lei, totalmente ignara di aver mai pronunciato il fatidico si in passato.

La bella star della radio, conosciuta anche come “The Love Doctor”, guru delle relazioni sentimentali di New York e autrice di un manuale d’amore, ha infatti commesso un passo falso senza neanche accorgersene.

Patrick Sullivan, un suo fedele ascoltatore, la contatta per avere un consiglio d’amore che però si rivela un pessimo suggerimento e manda letteralmente in fumo la sua vita sentimentale.

L’uomo pensa allora ad una crudele vendetta e dopo aver letto sui giornali delle imminenti nozze della famosa dottoressa, trova un trucco per fare in modo che Emma risulti già coniugata, proprio con lui!
fonte pourfemme.it R. Schirinzi, Via | movieplayer

mercoledì 1 dicembre 2010

Lgbt: Aids, Oggi mercoledì 1 dicembre la XXIII Giornata Mondiale: iniziative in tutta Italia


Quest’anno, durante il “World Aids Day”, XXIII° Giornata mondiale contro l’Aids che si svolgerà oggi 1 dicembre 2010, il messaggio fondamentale che vorranno far passare esperti e associazioni sarà l’importanza della prevenzione.

Prevenire e informarsi per riuscire a combattere una malattia che registra 4 mila infetti ogni anno e che può essere curata ma dalla quale non si può ancora guarire.

Secondo la Lila (Lega italiana Lotta all’Aids), un soggetto su quattro in Italia non sa di essere infetto e questo comporta sia un ritardo nella diagnosi della malattia, sia un piu’ elevato rischio di trasmissione.

Oggi in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, a livello nazionale, molte strutture ospedaliere, farmacie e associazioni forniranno gratuitamente materiale informativo, profilattici e negli ospedali sarà possibile effettuare il test per l’HIV.

I dati presentati dal ministero della Salute hanno inoltre evidenziato che dal 1982, anno nel quale cominciò a diffondersi l’epidemia, al dicembre del 2008, sono 60.500 i casi di Aids registrati e tra questi 39.000 sono stati i decessi.

Uno degli elementi che preoccupa maggiormente gli esperti e le associazioni contro l’Aids, riguardano il cambiamento della fascia d’età e dei soggetti che ogni anno risultano infetti: è diminuito notevolmente il numero dei tossicodipendenti, mentre è aumentato considerevolmente il numero dei malati eterosessuali.

Questi cambiamenti sociologici indicano quindi che il fattore di contagio negli ultimi anni, è dovuto ad atteggiamenti sessuali sbagliati e non protetti piuttosto che ad un fattore di contagio endovenoso dovuto alla tossicodipendenza.
fonte ilquotidianoitaliano.it Nicoletta Diella

LGBT AIDS: ARCIGAY, LANCIA LA CAMPAGNA NAZIONALE DI PREVENZIONE ‘FATE L'AMORE E LA GUERRA ALL'AIDS’


Arcigay, in occasione della Giornata mondiale per la lotta contro l’Aids istituita nel 1998 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, lancia la campagna nazionale di prevenzione “Fate l'Amore.

E la guerra all'AIDS”. “Quest’anno distribuiremo 25000 preservativi, 40 mila cartoline, affiggeremo 2500 manifesti e faremo informazione mirata sui media lgbt”, spiega Rebecca Zini, responsabile salute di Arcigay.

“I contagi non sono in diminuzione e interessano anche la comunità lgbt e la popolazione giovanile. Per questo abbiamo scelto di richiamare esplicitamente, e con estrema chiarezza a differenza delle Istituzioni che lo ritengono ancora un tabù, l’attenzione alle “armi di protezione di massa” e cioè preservativi, gel e del dental dam. Il loro uso non è un’opzione: sono gli unici strumenti scientificamente testati che abbiamo a disposizione per la prevenzione”.

“Il richiamo al fare l’amore – continua la Zini, vuole essere una risposta netta a coloro che intendono fare prevenzione richiamando alla castità o a precetti etico morali.

E’ un errore: i programmi di educazione sessuale devono parlare esplicitamente degli strumenti per prevenire le infezioni”.

“Abbiamo scelto di fare quello che troppo spesso le Istituzioni non fanno”, aggiunge Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay, “ e cioè insistere sulla prevenzione”.

“I dati diffusi dal Ministero sulla pandemia sono ampiamente sottostimati e la narrazione del problema hiv aids è notevolmente al di sotto della realtà”, spiega il presidente di Arcigay.

“Le politiche di prevenzione sono insufficienti e non è accettabile che su un tema come questo si possano fare tagli o proporre campagne informative antiquate, come quelle che stiamo vedendo in questi giorni.

Le Istituzioni hanno l’obbligo di scegliere, e la scelta politica fatta sin qui è quella di puntare sulla cura di cittadini malati piuttosto che sull’integrità fisica di cittadini sani. Arcigay ritiene che lo Stato debba, al contrario, spendere ampie risorse per la prevenzione.

La campagna nazionale che abbiamo messo in campo è interamente finanziata dall’associazione, ma il terzo settore non si può fare carico di oneri e responsabilità che spettano al settore pubblico.

Da questo punto di vista sarebbe bene che le istituzioni si sveglino e mettano in campo strategie di prevenzione con informazione e distribuzione massiccia di preservativi, e non penso solo alle scuole, ma a tutti i locali pubblici”
fonte agenparl.it

Lgbt Usa, nel mese dell'adozione protagoniste le Famiglie Arcobaleno


Riprendere in mano dopo un bel po' di tempo le fila di questo blog è un po' come aver trascorso gli ultimi mesi in letargo, per risvegliarsi nella stessa Italia omofoba in ci si era addormentati.

Con le stesse identiche ipocrisie tra l'altro, e le principali sono state celebrate proprio alcuni giorni fa a Milano alla Conferenza nazionale sulla famiglia, quella che ha tagliato fuori, ignorandole, le famiglie - e perciò i figli - delle persone omosessuali.

Diversamente va Oltreoceano (ma perchè non mi sono risvegliato lì?...) dove Novembre è celebrato come il mese nazionale dell'adozione.

E proprio in questo ambito, grande attenzione i media stanno dedicando alle coppie di gay e lesbiche che vogliono adottare figli. Dal 2007, negli Stati Uniti, esiste una sorta di protocollo - "All children, All families" promosso dalla Fondazione Human Rights Campaign e che col tempo sta iniziando a prendere piede presso gli enti che si occupano di adozione.

L'iniziativa crea un circuito virtuoso di agenzie accomunate da alcune buone pratiche "friendly" verso il mondo lgbt: il programma, cioè, da un lato dota gli operatori del welfare delle competenze relative alle nuove famiglie e dall'altro mostra agli aspiranti genitori omosessuali le opportunità per realizzare il proprio sogno.

Non si tratta solo di teoria, la questione anzi è assolutamente concreta, al punto che ieri il presidente della Fondazione HRC, Joe Solmonese, è dovuto volare a Denver per presentare la prima agenzia col bollino "All Children - All Families" del Colorado, succursale dell'Adoption Alliance.

E la settimana scorsa analoga presentazione c'è stata a San Francisco per per l'Indipendent Adoption Center, anch'esso nel programma "All Children - All Families".
Tra noi e loro, ovviamente, l'Oceano.
fonte omoios.blogosfere.it di Vincenzo Branà

martedì 30 novembre 2010

Lgbt: Arcigay con i lavoratori "Gay, lesbiche e transessuali sono i più colpiti dal sistema e dalla crisi"


Arcigay ha aderito alle ragioni e agli obiettivi della Manifestazione nazionale del 27 novembre indetta dalla CGIL, condividendone l'analisi e la forte difesa della stabilità del lavoro e della dignità delle persone.

Il recupero della centralità della contrattazione, il welfare, la riforma degli ammortizzatori sociali, e la difesa della conoscenza, sono temi che attraversano la vita e le istanze di tutti e tutte, e che vedono le persone lesbiche, gay e transessuali ancor più colpite da un sistema che rischia di accrescere diseguaglianze e indebolire ulteriormente larghissima parte della società italiana.

In questo senso la riforma dello "Statuto dei lavoratori" e la sua trasformazione in "Statuto dei lavori" rappresenterebbe un segnale di estrema pericolosità nel rimuovere anche idealmente la centralità della persona, delle sue competenze, della sua biografia e delle sue peculiarità.

Arcigay difende e difenderà sempre il diritto delle persone alla propria identità ed i valori dell'eguaglianza, del lavoro e della dignità che la nostra Costituzione afferma nitidamente.

In tempi difficili per la storia del Paese, diventa fondamentale recuperare la capacità di indignazione di fronte all'ingiustizia ed alla deriva di sistema politico/economico che vede la costante precarizzazione delle vite e l'arretramento dello Stato dalle sue pubbliche responsabilità.

Per questo Arcigay è accanto ai ragazzi ed alle ragazze che in queste ore, ovunque , stanno trascinando un'Italia coraggiosa e fiera sui tetti delle accademie e dei monumenti simbolo della nostra cultura e bellezza, per difendere il diritto alla conoscenza, alla cultura ed al futuro di tutt*.

Per questa ragione Arcigay considera l'arretratezza italiana, nell'affermazione dei diritti delle persone e delle coppie lgbt, come il parametro evidente di un'arretratezza complessiva del sistema Paese che sta disgregandosi in un aggravio di diseguaglianze ed iniquità.

La battaglia per i diritti delle persone lgbt, dei lavoratori, della dignità delle persone e del diritto alla conoscenza sono l'elemento simbolico e sostanziale più forte del rilancio dell'Unità nazionale nella ricorrenza dei suoi 150 anni di vita.

Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Daniela Tommassino, Responsabile Lavoro e Progetti di Arcigay
Stefano Pieralli, Arcigay Consulente Welfare
fonte parmadaily.it

Lgbt Cronaca: Oltre 700 contratti Tim e Telecom contraffatti, tredici avvisi di garanzia


L'accusa: intestavano contratti ai defunti per avere premi di produttività. Nella truffa, coinvolto anche un dirigente Telecom. Danno patrimoniale di 250mila euro

BELLUNO, I carabinieri di Feltre hanno notificato tredici avvisi di garanzia, tra cui uno ad un dirigente Telecom, per associazione a delinquere nell’ambito di un’inchiesta su truffe nel settore della telefonia fissa e mobile.

Si è così conclusa l’indagine dell’Arma feltrina, avviata nel novembre 2008 nei confronti dell’imprenditore Domenico De Bacco, ad delle società Elettronica Dolomiti, Dolomiti Service e Dimmo, di Feltre, tra i maggior partner commerciali di Telecom.

Fra i 13 indagati c’è lo stesso De Bacco, il responsabile commerciale e coordinatore degli agenti di Elettronica Dolomiti, il responsabile district manager del canale «One Team» di Telecom Italia SpA e un «account-partner manager» sempre di Telecom Italia, oltre a 9 agenti delle società di De Bacco.

Per i carabinieri, sarebbe stato creato un meccanismo per truffare Telecom e Tim, mediante falsi in scrittura privata e truffe ai danni di privati, apparenti titolari di contratti telefonici.

Un complesso meccanismo per poter richiedere il pagamento delle provvigioni al gestore telefonico in relazione ai target aziendali fraudolentemente raggiunti.

De Bacco, con la sua struttura, avrebbe avuto il supporto dei due funzionari Telecom della Direzione di Venezia-Mestre con i quali venivano raggiunti gli accordi per predeterminare gli obiettivi aziendali, assicurando il buon fine della registrazione dei contratti contraffatti, omettendo i dovuti controlli e le segnalazioni di competenza e addirittura fornendo direttamente le liste dei nominativi dei clienti illecitamente tratte dagli archivi del gestore.

Diversi i sistemi adottati. Tra questi la realizzazione di falsi contratti di telefonia fissa per il passaggio a Telecom da altri gestori telefonici. Mentre per la telefonia mobile venivano fatti contratti a nome di persone già decedute o di terzi del tutto ignari, per garantirsi i premi di produttività.

Dalle indagini sono emersi oltre 700 contratti contraffatti di telefonia fissa, 80 contratti contraffatti di telefonia mobile (tra cui 40 ad associazioni onlus); 1000 contratti contraffatti di tipo «Mnp», ovvero delle cosiddette portabilità derivanti da illeciti scambi di «liste» tra agenzie ai danni dei gestori telefonici.

A un cittadino pakistano sono state intestate, benchè mai attivate, 2700 sim card. Su un campione di 1000 contratti, 707 sono risultati falsi. Tra i documenti sequestrati sono stati individuati 563 contratti contrassegnati da un asterisco, tutti risultati completamente falsi, 350 dei quali compilati nello stesso giorno.

Il danno patrimoniale a Telecom-Tim è stato quantificato in 250 mila euro . Il danno economico è rappresentato da provvigioni e premi indebitamente corrisposti e percepiti dai responsabili delle società partner commerciali di Telecom.

Nel corso delle indagini (protrattesi per 22 mesi), sono state eseguite tre diverse perquisizioni nei confronti dell’imprenditore Domenico De Bacco, altre otto nei confronti di agenti operanti a nome e per conto delle tre società indagate e cinque a carico di funzionari Telecom di Venezia-Mestre.
I carabinieri hanno sottolineato l’importanza della collaborazione data agli inquirenti da Telecom Italia.
fonte corrieredelveneto via (Ansa)

Lgbt Roma: Mondo del cinema sgomento: il regista Mario Monicelli si è tolto la vita in ospedale


Il regista Mario Monicelli si è ucciso lanciandosi dal quinto piano del reparto di urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato.

La tragedia è avvenuta intorno alle 21. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato Celio. Il regista aveva 95 anni ed era ricoverato per un tumore alla prostata. Anche suo padre Tomaso, noto scrittore e giornalista, si era tolto la vita nel 1946.

Nato il 15 maggio del 1915 a Viareggio, figlio del critico teatrale e giornalista Tommaso, dopo la laurea in storia e filosofia a Pisa Mario Monicelli esordisce nel cinema nel 1932 con il corto, firmato insieme ad Alberto Mondadori, Cuore rivelatore.

Padre, con colleghi come Dino Risi, Luigi Comencini e Steno, della commedia all'italiana, è stato regista di circa 66 film e autore di più di 80 sceneggiature. Fra i suoi grandi successi, Guardie e ladri (due premi a Cannes nel '51), nel pieno del suo sodalizio con Totò; I soliti ignoti (nomination all'Oscar), La Grande guerra (1959) trionfatore a Venezia con il Leone d'oro; L'armata Brancaleone (1965).

Sono gli anni dell'amicizia con Risi, degli scontri con Antonioni, del controverso rapporto con Comencini, del trionfo della commedia all'italiana e dei 'colonnelli della risatà.

Inventa Monica Vitti attrice comica in La ragazza con la pistola (1968); nel 1975 raccoglie l'ultima volontà di Pietro Germi che gli affida la realizzazione di Amici miei. Nel 1977 recupera la dimensione tragica con Un borghese piccolo piccolo.

Seguono fra gli altri Speriamo che sia femmina (1985) e il feroce Parenti serpenti (1993) con cui dimostra di saper leggere le trasformazioni della società italiana con l'acume e la cattiveria di sempre.

È del 2006 il tanto desiderato ritorno sul set di un film, rallentato da ritardi e difficoltà produttive, con Le rose del deserto, liberamente ispirato a Il deserto della Libia di Mario Tobino e a Guerra d'Albania di Giancarlo Fusco.
fonte ilsole24ore.com

lunedì 29 novembre 2010

Lgbt Internet: I siti gay di nuovo visibili nel Lazio


Aveva destato enorme scalpore la vicenda dei siti gay oscurati nella regione Lazio. Come ricorderete, nei giorni scorsi Sergio Rovasio, segretario Associazione Certi Diritti, aveva denunciato la decisione della Regione di oscurare i siti di informazione lgbt italiani, finiti nella lista nera del server dell’amministrazione regionale.

Una decisione letteralmente incomprensibile, dal momento che si trattava di normalissimi siti di informazione lgbt.

Al tentativo di accesso ad uno dei siti incriminati (tra i quali Gay.it, Gay.tv e Gaynews) compariva la seguente dicitura: “Accesso non consentito. Motivazione: le attuali policy aziendali non consentono l’accesso al sito richiesto”.

Nei giorni scorsi ecco che arriva la bella notizia. I siti incriminati sono tornati visibili, e questo grazie all’intervento dei Radicali e di altri gruppi politici che hanno scritto una lettera di protesta al Presidente del Consiglio della Regione.

“Nel ringraziare il Presidente Abbruzzese per aver compreso di quanto fosse stato grave limitare l’accesso a tali siti di informazione, hanno poi dichiarato i Radicali del Gruppo Consiliare, ci auguriamo che con questo gesto si apra la strada per eliminare del tutto il pregiudizio e le discriminazioni verso la comunità gay del Lazio“.
La speranza è sempre l’ultima a morire…
fonte gaywave

Lgbt, L'Attrice Americana Betty White sostiene i matrimoni gay


L’ottantottenne attrice Betty White, vincitrice di ben 7 Emmy Awards e la ricordiamo nel ruolo di Rose Nylund in Cuori senza età, ha realizzato un calendario per il 2011 in cui è contornata da maschioni mezzi nudi.

La White, che tempo fa si è lasciata sfuggire che Cary Grant fosse gay, a proposito del matrimonio gay ha detto:

"Non mi interessa con chi vanno a letto le persone. Se una coppia è stata unita per tanto tempo, e ci sono relazioni gay che sono più solide di alcune etero,
è bene se si vuole sposare. Non capisco come alcuni possano essere sempre contro.
Pensa alle tue cose, prenditi cura dei tuoi affari e non preoccuparti di quello che fanno gli altri!"

E poi dicono che le persone anziane sono di mentalità più chiusa…
fonte queerblog Foto | Greek Reporter

Icone lgbt: Madonna, la morte in diretta tv: ma è tutto finto!


Tanti anni fa a “Quelli che il calcio” condotto da Simona Ventura, Gene Gnocchi si prendeva gioco degli trasmettendo dei coccodrilli su di loro, ovvero un servizio giornalistico riguardante la loro futura scomparsa: nonostante qualcuno potesse considerarlo di cattivo gusto, a me quel momento piaceva molto, perchè mi ha fatto capire dal punto di vista della comunicazione che tutto è prevedibile.

E lo stesso messaggio l’ho rimembrato nel caso dell’annunciata morte di Madonna.
Dal momento che temo seriamente di farvi venire un infarto, vi rassicuro subito: Madonna sta benissimo. Lady Ciccone è stata solamente l’oggetto di un servizio della Bbc in cui si dava notizia della sua scomparsa.

Dettagli su un incidente fatale in auto, presentatore in studio con ospiti a cui chiede testimonianze, fan che si riuniscono in tutto il mondo per ricordare la regina del pop defunta. L’insieme rassomigliava l’operazione Michael Jackson.

La clip potete vederla qui e sarà trasmessa nella mostra RE:akt! a Maribor (Slovenia) e poi ci sarà una mostra personale presso la HTTP gallery di Londra, a partire dal 5 Novembre. Madonna, della quale si dice ora che abbia un nuovo amore - faccia i dovuti riti apotropaici!
fonte gaywave Via | ninjamarketing

Lgbt social network: Facebook svela a terzi i nostri gusti sessuali?


Un nuovo studio di Microsoft del tedesco Max Planck Institute sembra mostrare che Facebook potrebbe rivelare l’identità sessuale dei propri utenti ai propri inserzionisti

La cosa era nell’aria.
A molti single (o almeno dichiarati come tali sul proprio profilo) sarà certamente capitato di vedere sulla colonna di destra della propria bacheca annunci pubblicitari “mirati” a siti di dating on line, ossia quei siti, quasi sempre a pagamento che promettono incontri con “l’anima gemella”,
oppure pubblicizzano le straordinarie doti passionali delle donne di un determinato paese (quasi sempre dell’est europeo).

Sulla vulnerabilità delle informazioni relative al proprio status e alla propria privacy sul popolare social network, c’era stato in passato più di un sospetto.

Oggi quel sospetto comincia a prendere corpo, tanto che qualcuno già lancia l’allarme su una presunta responsabilità, più o meno diretta, dello stesso Facebook nel rilasciare informazioni molto importanti a terzi.

TACI, QUALCUNO CI SPIA? In questo articolo di pochi giorni fa, a firma di Viola Afrifa, pubblicato su Giornalettismo è stato raccontato come lo stesso autorevole Wall Street Journal avesse avanzato più di un dubbio sulla “privacy colabrodo” del social netowork più famoso del mondo.

In particolare, si ricordava come: “Quando si utilizza un’applicazione di Facebook i dati sensibili dell’utente vengono inviati a terzi, anche se questi crede di aver blindato il suo profilo grazie ai privacy settings apparentemente a prova di bomba”.

I terzi, sarebbero appunto le aziende che creano applicazioni particolari, specie quelle a fine ludico come la nota “Farmville”.

Il giornale economico americano sostiene che “una volta ricevute le informazioni di coloro che si dimostrano intenzionati ad usufruire del servizio di turno”, queste vengono rese disponibile dietro pagamento, ovviamente a delle agenzie pubblicitarie che, così facendo, possono inondarci di ADV dei loro prodotti”.

Prodotti, questo sarebbe l’assunto di base che ci devono comunque interessare, proprio per le nostre preferenze mostrate durante la navigazione ed il nostro tempo di permanenza su Facebook e per quanto, ovviamente, da noi scritto nelle nostro “info”.

NON SOLO PRIVACY COLABRODO, I ricercatori di Microsoft e quelli del Max Plank Iinstitute hanno voluto facebook privacy Facebook svela a terzi i nostri gusti sessuali?verificare però un altro aspetto, persino più preoccupate, vale a dire, se gli annunci pubblicati su Facebook fossero mirati in base alla sessualità.

Sono stati perciò creati molti falsi profili, con informazioni volutamente controllate. Inoltre, nelle “conversazioni” della prima settimana, nelle variazioni di stato, foto, link e quant’altro, si è esplicitamente fatto riferimento a preferenze e a gusti sessuali.

Ad esempio, in un profilo (falso) che faceva riferimento ad un uomo che si è dichiarato (a Facebook) gay, sono comparse molte “pubblicità” che facevano riferimento guarda caso a siti che invitano ad intrattenere amicizie omosessuali, oppure di locali “omosex”.

Viceversa, sulle bacheche di quanti si dichiarava “etero” (ossia nelle info della propria bacheca era presenta la voce “mi piacciono: Donne” per i maschi oppure “mi piacciono: Uomini” per le donne, gli ADV a luoghi di ritrovo, siti o riviste per soli gay (o lesbiche) non apparivano.

Altri “spot” invece mostravano un’affinità alle proprie attività lavorative o ludiche anche se queste non erano state manifestamente espresse nel proprio profilo.

Secondo i ricercatori, “cliccando su queste pubblicità, soggetti terzi vengano a conoscenze dei nostri gusti ed appetiti sessuali, questo all’insaputa dell’interessato”.

Rispetto all’inchiesta del WSJ succitata, se lo studio di Microsoft e Max Plank venisse ulteriormente confermato, questa volta ci troveremo di fronte ad una violazione ben più grave.
Si attendono ulteriori sviluppi.
fonte giornalettismo.com di Pietro Salvato

domenica 28 novembre 2010

Lgbt "Le Rose di Gertrude" a Magenta(MI) nasce lo sportello T la Linea Amica Trans.

In occasione della giornata della Memoria Transgender "Transgender Day of Remembrace", " Le Rose di Gertude " di Magenta (MI) (Associzione Culturale ONLUS nata per aiutare chi ha dubbi o problemi riguardo il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere), ha inaugurato un altro servizio: la Linea Amica Trans, rivolta a tutte le persone transessuali.

 

Al numero 3932644544 ogni primo e terzo martedì del mese, dalle 21:00 alle 23:00, un volontari* sarà a disposizione per ogni chiarimento e supporto.

Un'iniziativa a mio avviso importantissima; credo che il connubio tra il servizio che dona lo Sportello Trans Ala di Milano (di cui ne è responsabile Antonia Monopoli, giorni e orari del servizio: Mercoledì, dalle 9.30 alle 12.30, si riceve su appuntamento) e il nuovo servizio che propone "Le Rose di Gertrude" di Magenta, beh donerà un supporto a 360° per tutte le persone Transessuali/Transgender di tutta Milano (e non solo).

C'è da specificare che, la nuova Linea Amica Trans di Magenta, è più rivolta ai ragazzi FtM, invece lo Sportello Trans Ala Milano è più rivolto alle ragazze MtF...ma a quanto pare Antonia Monopoli (responsabile dello Sportello Trans Ala di Milano) e Massimo d'Aquino (volontario che gestirà la Linea Amica Trans di Magenta MI) si giostreranno il tutto, in caso fosse necessario, passandosi i vari nominativi in maniera tale che, sia le ragazze MtF e i ragazzi FtM, riceveranno il supporto adeguato.

Ieri sono stato presente anche alla Giornata della Memoria "Transgender Day of Remembrace" svoltasi a Magenta, allestita per l'occasione dall'Associazione "Le Rose di Gertrude"; beh, ho trovato un'Associazione affiatata, con dei sani principi e trovo anche che questa iniziativa sia di vitale importanza per noi persone T.

I miei più sentiti complimenti a tutto il direttivo dell’Associazione “Le Rose di Gertrude” !!!
Mi raccomando, in caso foste delle persone T e aveste delle difficoltà non esitate a contattare questi due servizi; se, invece, vi trovaste ad avere a che fare con persone Trans in difficoltà, non esitiate a fornire loro queste due possibilità di aiuto e supporto!!!

Vi abbraccio Marco Caserta
fonte: www.lametamorfosiftm.com

Lgbt Texas: Donna trans arrestata per aver utilizzato il bagno delle donne


Una donna trans a Houston, in Texas, è stata arrestata dopo aver usato il bagno delle donne in una libreria.

Tyjanae Moore è stata arrestata dalla polizia Mercoledì scorso per “essere entrata consapevolmente in un bagno del sesso opposto”, ma i gruppi trans dicono che il suo arresto era illegale.

La signora Moore ha riferito di aver informato la polizia di essere nella fase di transizione e si è dichiarata colpevole di utilizzare un bagno del sesso opposto. Per questo ha passato due notti in cella.

Parlando a Fox News, la signora Moore ha dichiarato: “Mi sono sentita sminuita per essere stata incarcerata per una cosa così stupida”.

“Quando sono uscita, la donna [l'ufficiale] mi ha detto che non dovevo essere la. Ho chiesto se ci fosse una ragione specifica sul perchè. Lei ha risposto che io sono una donna transgender e che era già abbastanza scioccante che mi avessero fermato per quello”.

I gruppi Trans dicono il suo arresto era illegittimo perché una ordinanza approvata dalla città di Houston quest’anno, permette alle persone trans di usare il bagno corrispondente al loro nuovo sesso.

L’ordinanza dice: “E’ illegale per qualsiasi persona entrare consapevolmente e deliberatamente in qualsiasi bagno pubblico designato esclusivamente per il sesso opposto, senza l’autorizzazione del proprietario, affittuario, manager, locatario o altra persona incaricata dei locali, così da causare un disturbo.

Cristan Williams, direttore esecutivo della Fondazione Transgender of America, che ha sede a Houston, ha dichiarato: “L’arresto non sarebbe mai dovuto avvenire. La città di Houston ha dato alla vittima esplicito permesso all’utilizzo di un bagno in sintonia con la sua identità di genere.

Questo significa che il responsabile della libreria ha agito in sintonia con la legislazione locale e statale. Dal momento che non è stata infranta alcuna legge, si tratta di un arresto illegale”.
fonte mosinforma.org

Lgbt Roma: nasce Souvenir, il primo gay shop della capitale


Il prossimo Sabato, 27 Novembre 2010, aprirà a Roma il primo negozio gay della Capitale.
Si tratta del Souvenir, un negozio che darà anche informazioni utili e relative a luoghi ed eventi della comunità Lgbt.

La creazione di questo negozio, che si troverà in Via di San Giovanni in Laterano, a pochi passi dal Colosseo, è stata voluta fortemente dal noto circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, in collaborazione con Annalisa Scarnera, proprietaria del bar Coming Out e con l’attore Diego Longobardi, art director di Muccassassina.

I creatori di questo nuovo progetto desiderano far diventare il Souvenir un vero e proprio punto di riferimento per la comunità Lgbt romana.
Al suo interno saranno venduti tutti i prodotti di tendenza del momento, dalle riviste all’abbigliamento e tanto altro ancora.

Inoltre il gay shop romano sarà anche un punto importante per chi volesse avere informazioni utili circa la manifestazione dell’Europride che si terrà a Giugno nella Capitale.

Oltre a ciò, potranno rivolgersi al Souvenir anche coloro che desiderano ricevere informazioni circa le malattie come Aids ed HIV, oltre che consulti psicologici, assistenza legale e altre informazioni riguardanti le attività delle associazioni glbt romane.
fonte gaywave