venerdì 5 gennaio 2024

Libri: "Dior Glamour: 1952-1962" by Mark Shaw

A collection of the lavish and iconic gowns of Christian Dior, from the 1950s and ’60s, captured by the legendary photographer Mark Shaw. 

Iconic photographer Mark Shaw documented the ultra-exclusive Parisian fashion world, focusing on Paris’s long-standing top couturier Christian Dior. Shaw’s photographs—some of the first fashion photographs ever shot in color—capture the most stunning and extraordinary fashion of the era.

This lavish volume embodies the glamour of that time, from rare moments of Christian Dior during fittings to editorial-style photographs of models, socialites, and actresses posing in Dior’s ballgowns, day suits, and haute couture collections. Shaw’s photojournalistic style changed fashion photography forever: his approach was to photograph wide, giving the subject a sense of context, creating an environment as exquisitely transformative as the subject and garment. 

With an eye for intimacy and opulence, this book features more than 200 color and black-and-white photographs, many never published before, having only recently been found in a secret vault by his estate. Dior Glamour: 1952–1962 captures the drama and elegance of the period’s style and will be treasured by lovers of photography, fashion, style, history, and cultured living.

 Dior Glamour is a glorious record...Shaw didn’t just shoot the gorgeous clothes but caught the workings of the house.~Wall Street Journal
 
“Demonstrating an unrehearsed fluidity—an honesty—Dior Glamour explores the photographer’s work, chronicling his experience with Christian Dior. The era of 1952 to 1962 called for a sort of sweet beauty—a pretty elegance—to reinvigorate the spirit of the world. Shaw embraced his task of communicating Dior’s message with aplomb, forever captivating this moment of glamour.” ~Quest Magazine
 
“…relish the ultimate romance of the creations of fashion’s iconic standard-bearer, Christian Dior....readers are treated to the phenomenal art that is truly Christian Dior. It’s what all the best coffee tables will be wearing this fall.” ~Beverly Drive

“A rare look into the world of Christian Dior…a luxurious volume presenting a decade of dazzling Dior haute Couture photography by the legendary Mark Shaw in the 1950’s. Dior Glamour contains black-and-white and color (including some of the very first fashion photographs ever shot in color).”
~Yatzer
 
“As new book, Dior Glamour reveals, not everything Shaw photographed had celebrity at its heart. The lavish volume documents the post-war heyday of French fashion house and includes rare images of Christian Dior himself, working behind the scenes.” ~Wordpress

“Behind-the-scenes fittings, dazzling frothy gowns--Mark Shaw’s images offer an intimate peek into a lush decade of Parisian Haute Couture.” ~Veranda Magazine
 
“Mark Shaw’s photographs serve as an unrivaled source of such great fashion moments during the career of a fashion master, Christian Dior. Even though the photos span a mere 10 years while Mr. Shaw covered Dior for Life magazine, the body of work is breathtaking on so many planes. Dior Glamour must be appreciated regarding both its demonstration of photographic skill and its manner of fashion coverage.
The reader will be or should be astounded at the exquisite quality of the photos as well as the even more astounding quality of the clothes. The exquisite physicality of this book is as grand as the subject matter, and that is stated without any exaggeration. If you are fan of the house, a fan of photography, or a fan of the legacy of fashion, rush out and buy this for yourself and gift it to those who will cherish it. It was an honor and pleasure to have been able to review and possess such a fine volume of fashion history made possible by the amazingly talented Mark Shaw.”
~New York Journal of Books

source: www.amazon.it

Libri: "Le piccole libertà" di Lorenza Gentile

Oliva ha trent’anni, una passione segreta per gli snack orientali e l’abitudine di imitare Rossella O’Hara quando è certa di non essere vista. Di lei gli altri sanno solo che ha un lavoro precario, abita con i genitori e sta per sposare Bernardo, il sogno di ogni madre. 

Nessuno immagina che soffra di insonnia e di tachicardia, e che a volte senta dentro un vuoto incolmabile. Fa parte della vita, le assicura la psicologa, e d’altronde la vita è come il mare: basta imparare a tenersi in equilibrio sulla tavola da surf. Ma ecco arrivare l’onda anomala che rischia di travolgerla. Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per questioni urgenti. 

Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémienne che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno. Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno o un fenicottero, o bere vino sulla Senna con un clochard filosofo. 

Dove si abbraccia la vita invece di tenersene a distanza, anche quando fa male. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa? Quando tante piccole libertà finiscono per farne una grande, rinunciarci diventa quasi impossibile. “Ci sono piccole libertà che ci cambiano per sempre. Perché tante piccole libertà ne fanno una grande.” 

fonte: www.lafeltrinelli.it

Cinema: Wim Wenders, ci salverà una vita semplice e più lenta

Il regista racconta il suo Perfect Days dal 4 gennaio in sala 

Ci potrebbe salvare una vita semplice, metodica e a un'altra velocità" questo, in estrema sintesi, il messaggio di Wim Wenders nel raccontare stamani Perfect Days, Palma d'oro per il migliore attore (Kôji Yakusho) all'ultimo Festival di Cannes e nelle sale italiane dal 4 gennaio, distribuito da Lucky Red.
    "Tutto si è accelerato così enormemente.

E questo dipende molto anche dalla rivoluzione digitale che ha fatto sì che le nostre vite e la comunicazione siano più veloci.

Durante la pandemia per due anni e mezzo abbiamo avuto il tempo di immaginare come sarebbe andata avanti la nostra vita. E tutti speravamo che saremmo stati più attratti verso la pace, ma poi è successo esattamente il contrario. E ora viviamo in un mondo con diverse guerre in corso. Penso però - ha continuato Wenders - che tutti noi abbiamo un profondo desiderio di una vita più semplice e forse è proprio quello che volevo dire con questo film". 

E in Perfect Days si racconta proprio la vita semplice che vive Hirayama, il suo protagonista, un uomo che lavora come addetto alle pulizie dei bagni a Tokyo, un antieroe, un angelo caduto.     

Circa cinquant'anni, baffi curati sembra contento della sua vita semplice e metodica, una vita quotidiana identica a se stessa, divisa tra la passione per le fotografie digitali degli alberi, la musica (usa ancora le musicassette d'epoca) e i libri, tra cui quelli di William Falkner e Patricia Highsmith, che prende regolarmente in biblioteca. 

"Hirayama è un uomo che ha una routine molto severa e lentamente capisci che questa gli piace, gli dà struttura, forza. Lui ha la capacità di vivere molto nel qui e ora, la routine insomma, dimostra questo personaggio, non è solo qualcosa di negativo, ma qualcosa anzi che ti dà una certa libertà".  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati

Mostre: Alphonse Mucha. La seduzione dell’Art Nouveau. Al Museo degli Innocenti a Firenze

Continua fino al 7 aprile 2024 al Museo degli Innocenti la prima mostra a Firenze dedicata ad Alphonse Mucha, il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche.

Alphonse Mucha nasce a Ivancice, nella Repubblica Ceca, nel 1860.
Fervente patriota e sostenitore della libertà politica dei popoli slavi, si dedica all’arte e nel 1887 si trasferisce a Parigi dove affina le sue arti e incontra la donna che cambierà per sempre la sua vita, Sarah Bernhardt, l’attrice più bella e famosa dell’epoca, che affida a Mucha la sua immagine rendendolo popolarissimo.  

Nasce il mito delle “donne di Mucha”, e le aziende se lo contendono per reclamizzare i propri prodotti, dando vita alle intramontabili campagne pubblicitarie come quella del cioccolato Nestlé, dello champagne Moët & Chandon, e ancora delle sigarette, della birra, dei biscotti e dei profumi.
Mucha però non dimentica l’impegno patriottico e sociale. Nel 1910 torna a Praga e si dedica per quasi venti anni a quello che è considerato il suo più grande capolavoro, l’Epopea slava, opera colossale composta da venti enormi tele in cui racconta i principali avvenimenti della storia slava.
Mucha morirà a Praga nel 1939.

Tra fine ottocento e inizio novecento Parigi era considerata il centro del mondo dell’arte. È la cosiddetta Belle Époque, c’è un grande entusiasmo, e Alphonse Mucha, anche grazie all’incontro con Sara Bernhardt, diventa il più famoso e conteso artista dell’epoca.  Le sue opere, le sue illustrazioni, i poster teatrali e la nascente pubblicità sono accessibili a tutti.  Nasce con lui una nuova forma di comunicazione: la bellezza di fanciulle in fiore, ritratte in una commistione unica tra sacro e profano, voluttuose e seducenti figure, rappresentate con uno stile compositivo unico, sono diventate caratteristiche del famoso “stile Mucha”.
Le sue immagini diventano subito famose in tutto il mondo, il suo stile è il più imitato, la potente bellezza delle sue donne entra nell’immaginario collettivo di tutti.

È a questo grande artista che Arthemisia e il Museo degli Innocenti dedicano la prossima grande mostra fiorentina.
Con il patrocinio del Comune di Firenze e dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, la mostra è organizzata in collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo ed è curata da Tomoko Sato con la collaborazione di Francesca Villanti.

La mostra vede come sponsor Generali Valore Culturapartner Mercato Centrale FirenzeI GigliSamsonite e Unicoop Firenzemobility partner Frecciarossa Treno Ufficialemedia partner QN La Nazioneeducational partner Laba technical support Mucha Trail e Prague City Tourism.

INFORMAZIONI

Orari di apertura
Tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 19.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)

fonte: www.museodeglinnocenti.it