Attività in tutta Italia per non dimenticare l'orrore del totalitarismo nazifascista che colpì duramente anche le persone lgbt.
"Ricordare deve servire per agire" dice il presidente di Arcigay Romani.
Si celebra domenica, come ogni anno, la Giornata della Memoria che ricorda le vittime della persecuzione nazista che, oltre agli ebrei, colpì anche omosessuali, rom e disabili.
Solo da pochi anni, però, si fa menzione anche alle vittime lgbt della ferocia di Hitler e dei suoi seguaci durante le celebrazioni ufficiali. I cosiddetti "triangoli rosa", dal pezzetto di stoffa rosa usati per identificarli in quanto omosessuali o trans, sono ormai a tutti gli effetti riconosciuti come vittime per via del loro orientamento sessuale o identità di genere.
“Ricordare deve servire per agire, le vicende del passato devono essere un monito continuo per analizzare il presente e progettare il futuro - dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay -.
Anche quest’anno, insieme ai triangoli rosa, piangiamo le vittime del pregiudizio e della violenza omo-transfobica: chiusi infatti i campi di sterminio, il sangue di fratelli e sorelle omosessuali e transessuali continua ad essere versato, in Italia e nel mondo, dalla stessa mano che arma l’odio sia esso religioso, etnico o per orientamento sessuale".
"Nel 2012 sono stati quattro gli omosessuali uccisi dall’odio omo-transfobico - continua Romani -. Solo tra il 1980 e oggi abbiamo contato almeno 140 omosessuali uccisi in Italia dall’odio. E’ un numero di vittime impressionante che dà testimonianza di una strage che continua.
Vorremmo che questo 27 gennaio 2013 diventasse un monito soprattutto per chi si candida a guidare il paese, perché prenda un impegno preciso per fermare questa strage di innocenti con iniziative concrete contro odio, pregiudizio e omo-transfobia”.
E i circoli Arcigay di tutta Italia hanno organizzato manifestazioni di ogni genere che, tra sabato e domenica, inviteranno attivisti e semplici cittadini a riflettere sulle conseguenze dell'odio e delle discriminazioni.
Ad Arezzo domenica 27 dalle ore 18,30 presso il Centro Giovani di Villa Severi proiezione di “Paragraph 175” ma prima, sabato 26 gennaio torna la serata lgbt-friendly “Why Not¿” al Karemaski.
Arcigay Bari, invece, commemora la giornata con la proiezione di un film che parla di una storia d'amore, tra campi di sterminio e omofobia: "Io e Miriam", alle 21 presso la Taverna Vecchia del Maltese.
Il circolo di Barletta Andria Trani invita alla visione del film "Paragraph 175" a partire dalle 19.00, così come Bergamo dove, inoltre, il 25 gennaio alle ore 20.30 presso la Sala Civica di Levate, sarà presentata la Rete RE.A.DY Rete Nazionale delle Pubbliche Anti Discriminazioni per orientamento sessuale identità di genere.
Sono tre gli appuntamenti che il circolo Arcigay "Il Cassero" di Bologna mette in programma. Sabato 26, dalle 23, presso la sede di via Don Minzoni 18, le volontarie e i volontari del Cassero animeranno la ricostruzione dello Schwanenburg, un locale da ballo berlinese dove, tra gli anni Venti e gli anni Trenta del secolo scorso, periodicamente si tenevano feste gay.
Domenica mattina, 27 gennaio, alle 9.30 al Giardino di Villa Cassarini, a Porta Saragozza e associazioni lgbt e le istituzioni deporranno una corona di fiori presso il monumento che ricorda le vittime omosessuali e transessuali del nazifascismo. Sempre domenica, infine, dalle 18 alle 20 si terrà l'appuntamento quindicinale con Liberamente, il gruppo di accoglienza e confronto per gay, lesbiche e trans che in questa occasione affronterà il racconto dell'omocausto e della memoria lgbt.
Si inserisce nel calendario di attività previsto dall'Università della Calabria l'iniziativa prevista dal circolo Eos di Cosenza: oggi 25 Gennaio gli attivisti di EOS hanno partecipato alla marcia organizzata dalla città verso l’università, indossando i simboli che venivano dati a gay e lesbiche nei campi di sterminio (triangolo rosa e triangolo nero),e proponendo di indossarli a tutti i presenti.
Sabato 26 gennaio, il circolo Arcigay di Ferrara dà appuntamento alle ore 18.00 presso la libreria Ibs di P.zza Trento Trieste dove Tommaso Giartosio e Gianfranco Goretti guideranno i presenti in un viaggio nella storia italiana, ricostruendo un mondo che sembra scomparso nel nulla: quello dell’Italia omosessuale durante il fascismo, come raccontano nel loro saggio La città e l’isola (Ed. Donzelli).
A Foggia l'appuntamento è alle 18.30 di domenica in corso Vittorio Emanuele II per un flash mob seguito da un momento di raccoglimento.
Il circolo di Grosseto aspetta tutti domenica presso lo Spazio 72 per un triplice appuntamento.
Si inizia alle 18 con la presentazione del libro "La Libellula" di Bert d'Arragon, si prosegue alle 20 con un'apericena e si concluderà alle 21.30 con la proiezione di "Paragraph 175".
E' in teatro, invece, l'appuntamento previsto a Mantova con "Scusi signore, ha conosciuto mio padre?" lettura teatrale a quattro voci e piano di Elena Buccoliero, dalle 21.30 presso Cubostudio via XX Settembre 31, ingresso libero.
A Messina sarà un week end pieno di attività, a partire da questa sera con la serata disco Pink all’Amarcord sulla panoramica di Messina, mentre domani il circolo parteciperà al corteo del movimento antifascista e liberatore del Pinelli.
Partenza alle 14 da piazza Cairoli. Domenica, invece, alle 17 è prevista la proiezione di un film sulla memoria, alle 18,30 è previsto un dibattito sulla memoria a 360 gradi al Teatro in fiera Pinelli dove alle 19,30 si terrà cena sociale insieme alla comunità Rom. A seguire al Retronouvea via Croce Rossa 39 serata disco con triangolo Rosa.
Il C.I.G Milano, in collaborazione con Sportello Trans di ALA Milano Onlus e il Comitato Solidale Antirazzista LGBT di Milano “Alziamo la testa”, propone alle 20,30 presso il negozio civico ChiAmaMilano, in Largo Corsia dei Servi 11, la visione del film-documentario “Il colore del silenzio”.
Sono previsti dibattiti, invece, a Modena, dove il circolo Arcigay propone oggi fino alle 21 presso lo Spazio Pucci di via Canaletto 108, "L’omofobia nel mondo e il diritto di asilo in Italia" con Giorgio Dell’Amico Referente nazionale “Immigrazione ed Asilo” di Arcigay Nazionale.
Sempre nello stesso posto ma domenica dalle ore 18, si terrà un dibattito basato sul libro "Curare i gay? Oltre l’ideologia riparativa dell’omosessualità" con gli autori Paolo Rigliano, Jimmy Ciliberto e Federico Ferrari.
Il Circolo Tralaltro di Padova parteciperà domenica 27 gennaio 2013, dalle ore 9:30 alla Cerimonia al Tempio dell’Internato Ignoto, mentre Pavia prepara, per il 28 gennaio, la seconda edizione di "La Memoria sono anch'io" a partire dalle 20.30 in Aula del ‘400.
“Essere Lucy“ è la pellicola proposta, domenica alle 21, dal circolo di Perugia per riflettere sull'omocausto, mentre il circolo di Pesaro Urbino dà appuntamento è a Urbino per domenica 27 gennaio, ore 21.00, presso la Sala Serpieri per la visione di “Paragraph 175”.
Torino ricorderà le vittime dell'Omocausto anche con una rappresentazione teatrale: alle ore 21.00 presso il Teatro Araldo di via Chiomonte 3 va in scena
"I Will Survive sul tema dell’Homocausto", mentre a Trento, alla stessa ora, sarà proiettato "Bent".
Tutti i dettagli degli appuntamenti dei circoli Arcigay in tutta Italia a questo link :
http://www.arcigay.it/39379/giornata-della-memoria-tutte-le-iniziative-di-arcigay/
fonte http://www.gay.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 26 gennaio 2013
Lgbt Canada: “Niente rifugio per le senzatetto trans” Un'associazione di Montreal denuncia un caso di discriminazione
Respinte dal rifugio per senzatetto perché transessuali.
Nonostante il freddo rigido e la necessità di un luogo sicuro.
In Canada a Montreal ad alcune transgender è stato impedito di ripararsi in un centro di accoglienza per donne perché legalmente non ancora compiuto il loro cambio di sesso.
TEMPERATURA A -30
Lo ha denunciato ieri un’associazione umanitaria locale. Lo riporta l’edizione canadese dell’Huffington Post.
La maggior parte dei rifugi in tutta la provincia – ha spiegato con un comunicato il gruppo in difesa dei diritti dei travestiti e delle transessuali – chiedeno alle persone trans di dimostrare di aver subito un intervento chirurgico e di aver legalmente cambiato sesso.
Un portavoce dell’associazione, Nora Butler Burke, ha sottolineato come il Quebec dovrebbe seguire l’esempio della vicina provincia canadese dell’Ontario, dove è possibile cambiare lo stato civile senza avere un intervento chirurgico.
I senzatetto chiedono protezione soprattutto in inverno.
A Montreal in questo periodo, le temperature raggiungono i -30 gradi centigradi.
fonte http://www.giornalettismo.com di Dario Ferri
Nonostante il freddo rigido e la necessità di un luogo sicuro.
In Canada a Montreal ad alcune transgender è stato impedito di ripararsi in un centro di accoglienza per donne perché legalmente non ancora compiuto il loro cambio di sesso.
TEMPERATURA A -30
Lo ha denunciato ieri un’associazione umanitaria locale. Lo riporta l’edizione canadese dell’Huffington Post.
La maggior parte dei rifugi in tutta la provincia – ha spiegato con un comunicato il gruppo in difesa dei diritti dei travestiti e delle transessuali – chiedeno alle persone trans di dimostrare di aver subito un intervento chirurgico e di aver legalmente cambiato sesso.
Un portavoce dell’associazione, Nora Butler Burke, ha sottolineato come il Quebec dovrebbe seguire l’esempio della vicina provincia canadese dell’Ontario, dove è possibile cambiare lo stato civile senza avere un intervento chirurgico.
I senzatetto chiedono protezione soprattutto in inverno.
A Montreal in questo periodo, le temperature raggiungono i -30 gradi centigradi.
fonte http://www.giornalettismo.com di Dario Ferri
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Lgbt: Aurelio Mancuso (Equality), in Europa tornano le idee che portarono all’Olocausto
“In Europa e purtroppo anche in Italia, si deve registrare una rinnovata presenza di partiti, gruppi, personaggi politici che tentano di negare l’Olocausto, di minimizzare l’eliminazione sistematica di sei milioni di ebrei, di centinaia di migliaia di omosessuali, rom, disabili, testimoni di Geova, oppositori politici.
In Ungheria come in Grecia passando per la Russia, partiti, capi religiosi, intellettuali organizzano l’odio nel web, nelle piazze, fanno approvare leggi contro la “propaganda gay”, che nei fatti è la criminalizzazione di milioni di cittadini.
Ecco, dentro le democrazie, sempre più fragili a causa della crisi economica, che è accompagnata soprattutto dall’emergere dall’esasperazione nazionalista, della paura dei diversi, sfociano la violenza e l’emarginazione, benedetta in molti casi da capi religiosi irresponsabili e lontani dai veri valori del cristianesimo”.
E’ quanto afferma il presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso.
“Questo 27 gennaio non può, quindi, esser celebrato come un evento di cordoglio e di semplice ricordo di quello che è avvenuto. I semi dell’odio sono di nuovo stati cosparsi e soprattutto contro ebrei e gay si stanno di nuovo evidenziando i velenosi germogli della discriminazione violenta. Anche la chiesa cattolica deve riflettere rispetto al suo ruolo pedagogico, i continui attacchi alla dignità e alla vite delle persone omosessuali, sempre più pericolosamente somigliano alle teorie cui attinsero i nazisti per giustificare la persecuzione contro i gay e le lesbiche”.
fonte http://www.irispress.it
In Ungheria come in Grecia passando per la Russia, partiti, capi religiosi, intellettuali organizzano l’odio nel web, nelle piazze, fanno approvare leggi contro la “propaganda gay”, che nei fatti è la criminalizzazione di milioni di cittadini.
Ecco, dentro le democrazie, sempre più fragili a causa della crisi economica, che è accompagnata soprattutto dall’emergere dall’esasperazione nazionalista, della paura dei diversi, sfociano la violenza e l’emarginazione, benedetta in molti casi da capi religiosi irresponsabili e lontani dai veri valori del cristianesimo”.
E’ quanto afferma il presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso.
“Questo 27 gennaio non può, quindi, esser celebrato come un evento di cordoglio e di semplice ricordo di quello che è avvenuto. I semi dell’odio sono di nuovo stati cosparsi e soprattutto contro ebrei e gay si stanno di nuovo evidenziando i velenosi germogli della discriminazione violenta. Anche la chiesa cattolica deve riflettere rispetto al suo ruolo pedagogico, i continui attacchi alla dignità e alla vite delle persone omosessuali, sempre più pericolosamente somigliano alle teorie cui attinsero i nazisti per giustificare la persecuzione contro i gay e le lesbiche”.
fonte http://www.irispress.it
Lgbt: Russia, Putin vara la legge anti-gay: "Sarà vietato persino parlarne" La Duma approva il divieto di propaganda
Arrestati i manifestanti che protestavano davanti al Parlamento.
Ma un sondaggio rivela che i due terzi dei russi sono d'accordo.
E l'opposizione tace.
MOSCA
Rappresentano da sempre la più fragile, la meno amata, delle tante opposizioni al governo di Vladimir Putin.
Adesso gli omosessuali di Russia stanno per essere definitivamente emarginati per colpa dell'ennesima legge dal gusto sovietico.
Con una maggioranza pressoché assoluta il Parlamento russo ha approvato ieri l'estensione a tutto il territorio nazionale di una legge già in vigore a livello regionale a San Pietroburgo, Kaliningrad ed altre grandi città russe: il divieto di propaganda omosessuale.
Da ora in poi sarà dunque reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay.
La definizione, strategicamente un po' vaga, di "propaganda" darà al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali.
Ma soprattutto mettere al bando o vietare preventivamente eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti a rischio di "propaganda gay".
Non siamo al famigerato articolo 121, imposto da Stalin nel '34 e abolito solamente nel '93, che prevedeva cinque anni di carcere per il reato di omosessualità ma l'evocazione del passato è evidente e pesante.
E tanti anni di omofobia di Stato hanno comunque lasciato un segno. Pochissimi contestatori ieri davanti alla Duma.
Solo un gruppetto di giovanissimi iscritti al semiclandestino movimento Russian Lgbt Network, l'unica cellula di attivisti Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in tutto il paese, che da anni lotta inutilmente per rivendicare spazi e diritti.
Nell'indifferenza dei moscoviti e dei tanti movimenti di contestazione hanno sfidato le truppe speciali che facevano da guardia al Parlamento, provando a baciarsi in pubblico e a gridare qualche slogan.
E' bastato un solo furgone per portare in cella i trenta ragazzi catturati dopo qualche ben assestato colpo di manganello.
Mentre salivano sul cellulare hanno preso qualche calcio e qualche sputo anche dai soliti estremisti della Chiesa ortodossa, sempre in piazza in occasioni come queste. Gli stessi che esultavano davanti al tribunale per la condanna delle Pussy Riot.
In aula intanto si poteva ascoltare una raffica di pareri e di pregiudizi che sono purtroppo largamente diffusi nell'opinione pubblica. "Siamo in Russia, non a Sodoma e Gomorra", diceva uno particolarmente esaltato.
"Non è una legge contro gli omosessuali - spiegava in vena di giustificazioni - quanto una via per proteggere la nostra gioventù i cui valori sono minacciati da certi discorsi, certe immagini scandalose".
E i giornali più allineati riportavano con evidenza i risultati dell'istituto di sondaggi più serio del Paese, la Levada Center: quasi il 65 percento dei russi è d'accordo con la decisione del Parlamento.
E c'è di peggio: due terzi della popolazione ritiene che l'omosessualità sia una malattia e condivide la recente decisione dell'esercito russo di radiare ogni "sospetto omosessuale" dal servizio militare.
La mancanza di solidarietà nei confronti dei giovani malmenati e arrestati del resto parla da sola.
Il blogger anti corruzione Aleksej Navalnyj, ritenuto uno dei più coraggiosi oppositori del Cremlino e che attacca ogni giorno qualunque decisione del Parlamento, preferiva rimanere in silenzio.
Solo la scrittrice Ljudmilla Ulitskaja, accettava di mettere tra virgolette una dichiarazione contro "una legge medievale che gioca sull'ignoranza di una popolazione ancora dominata da pregiudizi e da retoriche machiste".
Anche Vladimir Putin tace. Sull'omosessualità ha sempre evitato di esprimere pareri ma ha sempre precisato: "La Russia ha un problema demografico, io ho il dovere di occuparmi dei diritti delle coppie che generano prole".
fonte http://m.repubblica.it/mobile dal nostro corrispondente NICOLA LOMBARDOZZI
Ma un sondaggio rivela che i due terzi dei russi sono d'accordo.
E l'opposizione tace.
MOSCA
Rappresentano da sempre la più fragile, la meno amata, delle tante opposizioni al governo di Vladimir Putin.
Adesso gli omosessuali di Russia stanno per essere definitivamente emarginati per colpa dell'ennesima legge dal gusto sovietico.
Con una maggioranza pressoché assoluta il Parlamento russo ha approvato ieri l'estensione a tutto il territorio nazionale di una legge già in vigore a livello regionale a San Pietroburgo, Kaliningrad ed altre grandi città russe: il divieto di propaganda omosessuale.
Da ora in poi sarà dunque reato parlare in pubblico dei diritti, degli amori e delle speranze dei cittadini gay.
La definizione, strategicamente un po' vaga, di "propaganda" darà al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali.
Ma soprattutto mettere al bando o vietare preventivamente eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti a rischio di "propaganda gay".
Non siamo al famigerato articolo 121, imposto da Stalin nel '34 e abolito solamente nel '93, che prevedeva cinque anni di carcere per il reato di omosessualità ma l'evocazione del passato è evidente e pesante.
E tanti anni di omofobia di Stato hanno comunque lasciato un segno. Pochissimi contestatori ieri davanti alla Duma.
Solo un gruppetto di giovanissimi iscritti al semiclandestino movimento Russian Lgbt Network, l'unica cellula di attivisti Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) in tutto il paese, che da anni lotta inutilmente per rivendicare spazi e diritti.
Nell'indifferenza dei moscoviti e dei tanti movimenti di contestazione hanno sfidato le truppe speciali che facevano da guardia al Parlamento, provando a baciarsi in pubblico e a gridare qualche slogan.
E' bastato un solo furgone per portare in cella i trenta ragazzi catturati dopo qualche ben assestato colpo di manganello.
Mentre salivano sul cellulare hanno preso qualche calcio e qualche sputo anche dai soliti estremisti della Chiesa ortodossa, sempre in piazza in occasioni come queste. Gli stessi che esultavano davanti al tribunale per la condanna delle Pussy Riot.
In aula intanto si poteva ascoltare una raffica di pareri e di pregiudizi che sono purtroppo largamente diffusi nell'opinione pubblica. "Siamo in Russia, non a Sodoma e Gomorra", diceva uno particolarmente esaltato.
"Non è una legge contro gli omosessuali - spiegava in vena di giustificazioni - quanto una via per proteggere la nostra gioventù i cui valori sono minacciati da certi discorsi, certe immagini scandalose".
E i giornali più allineati riportavano con evidenza i risultati dell'istituto di sondaggi più serio del Paese, la Levada Center: quasi il 65 percento dei russi è d'accordo con la decisione del Parlamento.
E c'è di peggio: due terzi della popolazione ritiene che l'omosessualità sia una malattia e condivide la recente decisione dell'esercito russo di radiare ogni "sospetto omosessuale" dal servizio militare.
La mancanza di solidarietà nei confronti dei giovani malmenati e arrestati del resto parla da sola.
Il blogger anti corruzione Aleksej Navalnyj, ritenuto uno dei più coraggiosi oppositori del Cremlino e che attacca ogni giorno qualunque decisione del Parlamento, preferiva rimanere in silenzio.
Solo la scrittrice Ljudmilla Ulitskaja, accettava di mettere tra virgolette una dichiarazione contro "una legge medievale che gioca sull'ignoranza di una popolazione ancora dominata da pregiudizi e da retoriche machiste".
Anche Vladimir Putin tace. Sull'omosessualità ha sempre evitato di esprimere pareri ma ha sempre precisato: "La Russia ha un problema demografico, io ho il dovere di occuparmi dei diritti delle coppie che generano prole".
fonte http://m.repubblica.it/mobile dal nostro corrispondente NICOLA LOMBARDOZZI
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Lgbt: Paolo Villaggio e la dichiarazione shock sui gay, poi puntualizza: "Voto Beppe Grillo"
Paolo Villaggio ospite ai microfoni di Radio 24 rivela durante la trasmissione “La Zanzara” la sua preferenza politica orientata verso Beppe Grillo e la sua opinione verso l’omosessualità che vede come “una deviazione“.
IL CASO
Grande show di Paolo Villaggio, classe 1932, ospite a “La Zanzara” su Radio 24:
“Si tratta di una deviazione non desiderata e La Russa dovrebbe sapere che l’omosessualità non è una scelta ma ci si nasce” e ancora:“Quando La Russa dice che i figli di coppie gay diventano omosessuali è abominevole perché i figli di coppie gay non corrono alcun rischio.
È un retaggio terribile del cristianesimo impietoso che li bruciava vivi”.
Fin qui, sembra che l’attore di Genova abbia tutta l’intenzione di difendere la naturalezza dell’orientamento sessuale ma poco dopo aggiunge:
“Se uno fosse un vero cristiano dovrebbe capire questa deviazione che si chiama omosessualità.
Non è una condizione che scelgono loro.
Il rapporto tra omosex non è niente, è un vizio come andare coi transessuali”.
Quindi, secondo Villaggio, l’amore gay non esiste è un vizio come il sesso a pagamento, le slot machines, i sigari e il Cuba Libre.
Ma che fine ha fatto il Paolo Villaggio che faceva dell’ironia contro il razzismo di Borghezio?
Forse la comunità Lgbt direbbe questo in merito alle considerazioni dell’attore?
ELEZIONI
In conclusione, Paolo Villaggio ha svelato la sua opinione su un altro orientamento, quello politico, spiegando che voterà per il Movimento 5 Stelle:
“Chi voterò? Voterò Grillo perché lo accusano di fare antipolitica ma è l’unico che si interessa al futuro dell’umanità.
Invece, la casta politica vive solo in funzione della casta”.
E della sinistra cosa pensa? “Bersani non mi piace mentre Berlusconi è un grande imprenditore che è sceso in politica perché lo stavano facendo fuori.
Sono suo amico ma adesso non si può più credere in quello che propone, è una cosa marcescente, imbarazzante”.
E sui tempi andati aggiunge: “Io ero maoista ma mi sono reso conto che il comunismo è stato il più grande fallimento della storia dell’umanità, peggio della Chiesa. Insieme al Vaticano hanno fermato il corso dell’umanità per duemila anni.
È stato un dramma, vedi Cuba”
fonte http://www.giornalettismo.com di Alessandra Cristofari
IL CASO
Grande show di Paolo Villaggio, classe 1932, ospite a “La Zanzara” su Radio 24:
“Si tratta di una deviazione non desiderata e La Russa dovrebbe sapere che l’omosessualità non è una scelta ma ci si nasce” e ancora:“Quando La Russa dice che i figli di coppie gay diventano omosessuali è abominevole perché i figli di coppie gay non corrono alcun rischio.
È un retaggio terribile del cristianesimo impietoso che li bruciava vivi”.
Fin qui, sembra che l’attore di Genova abbia tutta l’intenzione di difendere la naturalezza dell’orientamento sessuale ma poco dopo aggiunge:
“Se uno fosse un vero cristiano dovrebbe capire questa deviazione che si chiama omosessualità.
Non è una condizione che scelgono loro.
Il rapporto tra omosex non è niente, è un vizio come andare coi transessuali”.
Quindi, secondo Villaggio, l’amore gay non esiste è un vizio come il sesso a pagamento, le slot machines, i sigari e il Cuba Libre.
Ma che fine ha fatto il Paolo Villaggio che faceva dell’ironia contro il razzismo di Borghezio?
Forse la comunità Lgbt direbbe questo in merito alle considerazioni dell’attore?
ELEZIONI
In conclusione, Paolo Villaggio ha svelato la sua opinione su un altro orientamento, quello politico, spiegando che voterà per il Movimento 5 Stelle:
“Chi voterò? Voterò Grillo perché lo accusano di fare antipolitica ma è l’unico che si interessa al futuro dell’umanità.
Invece, la casta politica vive solo in funzione della casta”.
E della sinistra cosa pensa? “Bersani non mi piace mentre Berlusconi è un grande imprenditore che è sceso in politica perché lo stavano facendo fuori.
Sono suo amico ma adesso non si può più credere in quello che propone, è una cosa marcescente, imbarazzante”.
E sui tempi andati aggiunge: “Io ero maoista ma mi sono reso conto che il comunismo è stato il più grande fallimento della storia dell’umanità, peggio della Chiesa. Insieme al Vaticano hanno fermato il corso dell’umanità per duemila anni.
È stato un dramma, vedi Cuba”
fonte http://www.giornalettismo.com di Alessandra Cristofari
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venerdì 25 gennaio 2013
Lgbt Arezzo: Il Comune di Monte San Savino in campo contro le discriminazioni
Soddisfazione del comitato provinciale Arcigay Arezzo per l'adesione alla Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere
La Giunta Comunale di Monte San Savino aderisce a RE.A.DY., la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, su iniziativa dell'assessore alle Pari Opportunità Erica Rampini e su proposta del Comitato Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno".
La Rete, nata nel 2006 durante il Torino Pride, ha come obiettivo principale quello di mettere in sinergia l'azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone lgbt, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi, in quanto in Italia, lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender (lgbt) non godono ancora di un pieno e reale diritto di cittadinanza e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata da stereotipi e pregiudizi.
«Monte San Savino è il primo comune della provincia di Arezzo ad aver aderito a RE.A.DY. lo dice con orgoglio l'Assessore Erica Rampini, è la prima volta in Italia che gli Enti Locali e Regionali si mettono in rete per promuovere culture e politiche delle differenze e la Giunta savinese vuol approfittare di questa opportunità per mettere in campo azioni di contrasto alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere come hanno già fatto altri comuni pù grandi».
Cristina Betti, presidente di Arcigay Arezzo, accoglie con soddisfazione la notizia e invita tutti gli altri Enti Locali della provincia di Arezzo ad aderire al gruppo di amministrazioni che intende avviare politiche per favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando buone prassi e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi che tutelano tutt* dalle discriminazioni.
fonte http://www.arezzoweb.it
La Giunta Comunale di Monte San Savino aderisce a RE.A.DY., la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, su iniziativa dell'assessore alle Pari Opportunità Erica Rampini e su proposta del Comitato Arcigay Arezzo "Chimera Arcobaleno".
La Rete, nata nel 2006 durante il Torino Pride, ha come obiettivo principale quello di mettere in sinergia l'azione delle Pubbliche Amministrazioni per promuovere sul piano locale politiche che sappiano rispondere ai bisogni delle persone lgbt, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e creando un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi, in quanto in Italia, lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e transgender (lgbt) non godono ancora di un pieno e reale diritto di cittadinanza e spesso vivono situazioni di discriminazione nei diversi ambiti della vita familiare, sociale e lavorativa a causa del perdurare di una cultura condizionata da stereotipi e pregiudizi.
«Monte San Savino è il primo comune della provincia di Arezzo ad aver aderito a RE.A.DY. lo dice con orgoglio l'Assessore Erica Rampini, è la prima volta in Italia che gli Enti Locali e Regionali si mettono in rete per promuovere culture e politiche delle differenze e la Giunta savinese vuol approfittare di questa opportunità per mettere in campo azioni di contrasto alle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere come hanno già fatto altri comuni pù grandi».
Cristina Betti, presidente di Arcigay Arezzo, accoglie con soddisfazione la notizia e invita tutti gli altri Enti Locali della provincia di Arezzo ad aderire al gruppo di amministrazioni che intende avviare politiche per favorire l'inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali, sviluppando buone prassi e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi che tutelano tutt* dalle discriminazioni.
fonte http://www.arezzoweb.it
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Lgbt: Il Parlamento russo approverà la legge sull'omosessualità
L'approvazione finale della legge che proibisce la propaganda dell'omosessualità, potrebbe avvenire alla fine della sessione primaverile, ma anche in autunno, ha comunicato il capo della commissione della Duma per le famiglie, donne e bambini Elena Misulina.
Secondo le parole di Misulina, per preparare il disegno della legge alla seconda lettura verrà creata un task-force dove entrano rappresentanti della comunità di gay.
E' più efficace portare la discussione della legge dalle strade al livello del Parlamento per progettare la versione moderna del documento che nello stesso tempo proteggeva i minori dalla propaganda dell'omosessualità, ha commentato il capo della commissione.
fonte http://italian.ruvr.ru/2013_01_25/Il-Parlamento-russo-approvera-la-legge-sullomosessualita/
Secondo le parole di Misulina, per preparare il disegno della legge alla seconda lettura verrà creata un task-force dove entrano rappresentanti della comunità di gay.
E' più efficace portare la discussione della legge dalle strade al livello del Parlamento per progettare la versione moderna del documento che nello stesso tempo proteggeva i minori dalla propaganda dell'omosessualità, ha commentato il capo della commissione.
fonte http://italian.ruvr.ru/2013_01_25/Il-Parlamento-russo-approvera-la-legge-sullomosessualita/
Lgbt: Arcigay, la Memoria fermi la strage continua di gay, lesbiche e trans
Anche quest’anno Arcigay è impegnata su tutto il territorio nazionale, grazie ai suoi circoli locali, in decine di iniziative a commemorazione delle vittime del nazi-fascismo per la Giornata della Memoria.
Da pochi anni le vittime gay, lesbiche e trans dei totalitarismi sono ricordate nelle celebrazioni ufficiali.
Fino a ieri “i triangoli rosa” erano vittime di serie B, ignorate dalla Storia e dalla Memoria.
“Ricordare deve servire per agire, le vicende del passato devono essere un monito continuo per analizzare il presente e progettare il futuro, ed è per questo che l’associazione parteciperà con rinnovato impegno alle iniziative istituzionali e non per la Giornata della Memoria”, dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay.
“Anche quest’anno, insieme ai triangoli rosa, piangiamo le vittime del pregiudizio e della violenza omo-transfobica: chiusi infatti i campi di sterminio, il sangue di fratelli e sorelle omosessuali e transessuali continua ad essere versato, in Italia e nel mondo, dalla stessa mano che arma l’odio sia esso religioso, etnico o per orientamento sessuale.
Nel 2012 sono stati quattro gli omosessuali uccisi dall’odio omo-transfobico.
Solo tra il 1980 e oggi abbiamo contato almeno 140 omosessuali uccisi in Italia dall’odio.
E’ un numero di vittime impressionante che dà testimonianza di una strage che continua.
Vorremmo che questo 27 gennaio 2013 diventasse un monito soprattutto per chi si candida a guidare il paese, perché prenda un impegno preciso per fermare questa strage di innocenti con iniziative concrete contro odio, pregiudizio e omo-transfobia”.
Tutte le iniziative di Arcigay:
http://www.arcigay.it/39379/giornata-della-memoria-tutte-le-iniziative-di-arcigay/
fonte http://www.arcigay.it
Da pochi anni le vittime gay, lesbiche e trans dei totalitarismi sono ricordate nelle celebrazioni ufficiali.
Fino a ieri “i triangoli rosa” erano vittime di serie B, ignorate dalla Storia e dalla Memoria.
“Ricordare deve servire per agire, le vicende del passato devono essere un monito continuo per analizzare il presente e progettare il futuro, ed è per questo che l’associazione parteciperà con rinnovato impegno alle iniziative istituzionali e non per la Giornata della Memoria”, dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay.
“Anche quest’anno, insieme ai triangoli rosa, piangiamo le vittime del pregiudizio e della violenza omo-transfobica: chiusi infatti i campi di sterminio, il sangue di fratelli e sorelle omosessuali e transessuali continua ad essere versato, in Italia e nel mondo, dalla stessa mano che arma l’odio sia esso religioso, etnico o per orientamento sessuale.
Nel 2012 sono stati quattro gli omosessuali uccisi dall’odio omo-transfobico.
Solo tra il 1980 e oggi abbiamo contato almeno 140 omosessuali uccisi in Italia dall’odio.
E’ un numero di vittime impressionante che dà testimonianza di una strage che continua.
Vorremmo che questo 27 gennaio 2013 diventasse un monito soprattutto per chi si candida a guidare il paese, perché prenda un impegno preciso per fermare questa strage di innocenti con iniziative concrete contro odio, pregiudizio e omo-transfobia”.
Tutte le iniziative di Arcigay:
http://www.arcigay.it/39379/giornata-della-memoria-tutte-le-iniziative-di-arcigay/
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Lgbt: Candelora 2013: spazi, diritti e felicità ad Avellino, il programma a partire da oggi 25 gennaio
“Vogliamo tutto!”: è con questo grido che la Rete per la Candelora lgbt apre le iniziative della undicesima edizione della festa.
La Rete ha infatti reso pubblico il programma degli eventi delle giornate a ridosso del 2 febbraio.
Programma che, come ormai tradizione verrà inaugurato venerdì 25 gennaio a bordo del Transbus (alle ore 18.00 da “piazza della Partecipazione”, antistante il cinema Eliseo).
“Un’iniziativa - fanno sapere dalla Rete - a cui teniamo molto, perché ci dà la possibilità di essere visibili di fronte alla città con i colori e i suoni del nostro mondo”
Sabato 26 gennaio, invece, si rinnova un altro appuntamento: per il secondo anno consecutivo il fotografo Luciano Ferrara espone i suoi scatti ad Avellino (inaugurazione alle ore 19.00 e fino al 2 febbraio al Why Not in Corso Vittorio Emanuele), una quindicina di immagini sul rito religioso e la festa lgbt, con l’intento di raccontare, nella sua complessità, la devozione, la festa laica e le iniziative lgbt.
Il 1 febbraio alle ore 18.00 sarà presentato libro di Dario Acolla “I gay stanno tutti a sinistra” su iniziativa di I-Ken Avellino, Rosso Fisso e Uds (all’On Site in via De Renzi 68). In serata a Torelli di Mercogliano andrà in scena lo spettacolo teatrale “Le cinque Rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, riletto e interpretato dalla compagnia napoletana Ichos Zoe Teatro (al Teatro 99 posti, ore 21.00).
Sabato 2 febbraio sarà la festa di Mamma Schiavona: alle ore 10.00 il consueto appuntamento davanti alla funicolare di Mercogliano, punto di raccolta da cui partiranno i bus navetta (in sostituzione delle corse della funicolare). In serata, infine, El Rancho del Tio tornerà ad ospitare il tradizionale party lgbt “Absolut Queer Night” sotto la direzione artistica targata Muccassassina (dalle ore 22.30).
Il programma si chiuderà ufficialmente domenica 3 febbraio nello stesso luogo in cui si è aperto, nella “piazza della Partecipazione” (così ribattezzata dal movimento Occupy) con una giornata di mobilitazione voluta dalla rete civica per l’Eliseo.
fonte http://www.napoligaypress.it
La Rete ha infatti reso pubblico il programma degli eventi delle giornate a ridosso del 2 febbraio.
Programma che, come ormai tradizione verrà inaugurato venerdì 25 gennaio a bordo del Transbus (alle ore 18.00 da “piazza della Partecipazione”, antistante il cinema Eliseo).
“Un’iniziativa - fanno sapere dalla Rete - a cui teniamo molto, perché ci dà la possibilità di essere visibili di fronte alla città con i colori e i suoni del nostro mondo”
Sabato 26 gennaio, invece, si rinnova un altro appuntamento: per il secondo anno consecutivo il fotografo Luciano Ferrara espone i suoi scatti ad Avellino (inaugurazione alle ore 19.00 e fino al 2 febbraio al Why Not in Corso Vittorio Emanuele), una quindicina di immagini sul rito religioso e la festa lgbt, con l’intento di raccontare, nella sua complessità, la devozione, la festa laica e le iniziative lgbt.
Il 1 febbraio alle ore 18.00 sarà presentato libro di Dario Acolla “I gay stanno tutti a sinistra” su iniziativa di I-Ken Avellino, Rosso Fisso e Uds (all’On Site in via De Renzi 68). In serata a Torelli di Mercogliano andrà in scena lo spettacolo teatrale “Le cinque Rose di Jennifer” di Annibale Ruccello, riletto e interpretato dalla compagnia napoletana Ichos Zoe Teatro (al Teatro 99 posti, ore 21.00).
Sabato 2 febbraio sarà la festa di Mamma Schiavona: alle ore 10.00 il consueto appuntamento davanti alla funicolare di Mercogliano, punto di raccolta da cui partiranno i bus navetta (in sostituzione delle corse della funicolare). In serata, infine, El Rancho del Tio tornerà ad ospitare il tradizionale party lgbt “Absolut Queer Night” sotto la direzione artistica targata Muccassassina (dalle ore 22.30).
Il programma si chiuderà ufficialmente domenica 3 febbraio nello stesso luogo in cui si è aperto, nella “piazza della Partecipazione” (così ribattezzata dal movimento Occupy) con una giornata di mobilitazione voluta dalla rete civica per l’Eliseo.
fonte http://www.napoligaypress.it
Lgbt: La lettera della piccola trans che commuove gli Usa, così ha voluto rispondere al presidente Obama
L’Huffington Post ci parla di Sadie, 11enne transgender che si è chiesta perché il presidente Barack Obama, nel suo discorso alla Nazione dopo il suo secondo giuramento, non si è rivolto anche ai transgender dopo aver ribadito la necessità della tutela dei diritti dei gay.
VOLEVO UN MIO DISCORSO
E per farlo Sadie ha scritto una lettera nella quale ha espresso tutto il suo orgoglio per l’azione del Presidente che si è rivolto anche alla comunità dei gay nel suo discorso inaugurale, ma ha sentito allo stesso momento la mancanza di qualsiasi riferimento alla comunità transessuale.
“Questo -ha spiegato Sadie- mi ha spinto a scrivere un mio discorso nel quale ho voluto rivolgermi in prima persona a tutti coloro che non sono stati inclusi nell’apprezzamento del Presidente”.
NON ABBIAMO LIBERTA’
“Il mondo, si legge nella lettera, sarebbe un posto migliore se tutti avessero il diritto di essere se stessi.
Ovviamente dobbiamo includere in questo gruppo anche tutti coloro che non hanno un’identità di genere.
I transgender non sono autorizzati a godere della libertà prevista per tutti gli altri gruppi. Non possono andare dal dottore, non possono andare a scuola, avere un lavoro o degli amici.
I bambini transgender come il sottoscritto non possono andare in molte scuole perché gli insegnanti ci ritengono diversi dagli altri”.
SOLITUDINE ANCHE NELLA VITA ADULTA
“Le scuole -continua la missiva- temono la relazione con i genitori e gli altri bambini e per questo motivo o viene detto a questi ragazzi di non tornare oppure li si chiede di rimanere in silenzio e tacere sulla loro condizione.
Le ragazze come me non possono vivere come dei transgender e viene detto ai miei coetanei che non possono essere miei amici.
Per questo provo solitudine e tristezza.
Quando poi i transgender diventano adulti diventa difficile per loro avere un lavoro perché il capo è convinto che i clienti scapperebbero via.
I dottori poi hanno paura di curare i transgender perché non sanno come occuparsi di loro.
Alcuni di loro poi non sembrano interessati a curarci.
Per questo siamo costretti ad andare in un altro Stato per essere curati."
NATO MASCHIO
Sadie, nato maschio, è diventata una ragazza nei suoi primi anni di età. E’ stata poi educata a casa fino ad ora e si trova al momento nella quinta classe della scuola pubblica.
Vegana, amante dell’ambiente, adora il nuoto, il basket e mandare messaggi agli amici. Adora Lady Gaga, Pink e Justin Bieber e vorrebbe lavorare per Greenpeace e diventare una mamma.
Per la mamma la giovane non è né timida né si vergogna del suo essere, tanto che lo specifica ogni volta che ce n’è occasione.
La stessa mamma l’ha invitata a scrivere la lettera che dimostra tutto il suo essere, dimostrato dalla chiusura della sua lettera: “vorrei solo essere felice”.
fonte http://www.giornalettismo.com di Maghdi Abo Abia(Photocredit Huffington Post)
VOLEVO UN MIO DISCORSO
E per farlo Sadie ha scritto una lettera nella quale ha espresso tutto il suo orgoglio per l’azione del Presidente che si è rivolto anche alla comunità dei gay nel suo discorso inaugurale, ma ha sentito allo stesso momento la mancanza di qualsiasi riferimento alla comunità transessuale.
“Questo -ha spiegato Sadie- mi ha spinto a scrivere un mio discorso nel quale ho voluto rivolgermi in prima persona a tutti coloro che non sono stati inclusi nell’apprezzamento del Presidente”.
NON ABBIAMO LIBERTA’
“Il mondo, si legge nella lettera, sarebbe un posto migliore se tutti avessero il diritto di essere se stessi.
Ovviamente dobbiamo includere in questo gruppo anche tutti coloro che non hanno un’identità di genere.
I transgender non sono autorizzati a godere della libertà prevista per tutti gli altri gruppi. Non possono andare dal dottore, non possono andare a scuola, avere un lavoro o degli amici.
I bambini transgender come il sottoscritto non possono andare in molte scuole perché gli insegnanti ci ritengono diversi dagli altri”.
SOLITUDINE ANCHE NELLA VITA ADULTA
“Le scuole -continua la missiva- temono la relazione con i genitori e gli altri bambini e per questo motivo o viene detto a questi ragazzi di non tornare oppure li si chiede di rimanere in silenzio e tacere sulla loro condizione.
Le ragazze come me non possono vivere come dei transgender e viene detto ai miei coetanei che non possono essere miei amici.
Per questo provo solitudine e tristezza.
Quando poi i transgender diventano adulti diventa difficile per loro avere un lavoro perché il capo è convinto che i clienti scapperebbero via.
I dottori poi hanno paura di curare i transgender perché non sanno come occuparsi di loro.
Alcuni di loro poi non sembrano interessati a curarci.
Per questo siamo costretti ad andare in un altro Stato per essere curati."
NATO MASCHIO
Sadie, nato maschio, è diventata una ragazza nei suoi primi anni di età. E’ stata poi educata a casa fino ad ora e si trova al momento nella quinta classe della scuola pubblica.
Vegana, amante dell’ambiente, adora il nuoto, il basket e mandare messaggi agli amici. Adora Lady Gaga, Pink e Justin Bieber e vorrebbe lavorare per Greenpeace e diventare una mamma.
Per la mamma la giovane non è né timida né si vergogna del suo essere, tanto che lo specifica ogni volta che ce n’è occasione.
La stessa mamma l’ha invitata a scrivere la lettera che dimostra tutto il suo essere, dimostrato dalla chiusura della sua lettera: “vorrei solo essere felice”.
fonte http://www.giornalettismo.com di Maghdi Abo Abia(Photocredit Huffington Post)
Lgbt: La prigione dei bambini abusati dalle suore in un orfanatrofio svizzero per cinquant'anni violenze sui piccoli, nel documentario “Das Kinderzuchthaus”
Il documentario “Das Kinderzuchthaus” letteralmente “La prigione dei bambini” testimonia cinquant’anni di abusi subiti dai bambini di un orfanotrofio svizzero per mano delle suore che avrebbero invece dovuto accudirli.
IL CASO
20 Minuten si è messo sulle tracce degli autori di “Das Kinderzuchthaus” per raccontare le barbarie compiute all’interno di un orfanotrofio dal 1928 fino al 1970, un periodo lunghissimo che getta ombra sull’istituto nei pressi di Lucerna,
in Svizzera.
GLI ABUSI
Il documentario viene definito “un memoriale” per il futuro. In effetti, porta alla luce un passato fatto di violenze, presunti abusi sessuali, suicidi e il tutto, messo a tacere, rischiava di finire inosservato.
La Commissione che sta indagando sui fatti ha evidenziato le difficili circostanze in cui le suore dovevano lavorare, dicendo che non erano preparate ma soprattutto le istituzioni ufficiali ignoravano quanto avveniva tra le mura dell’orfanotrofio.
Se picchiavano i bambini, quindi, dipendeva dalla loro scarsa preparazione.
Il procuratore Kueng ha spiegato che i dati sono stati raccolti per “dare risposte a tutti quei bambini ‘torturati’ da persone che si comportavano come aguzzini”.
LA SCOPERTA
Quando i fatti sono usciti allo scoperto, il monastero di Lucerna ha reagito con “tristezza” e “rammarico” affermando che “le suore hanno agito in modo subdolo e che hanno avuto grosse mancanze”, la madre superiora si è detta scioccata quando ha appreso degli “incidenti” di Emmen.
Le suore si sono comportate in modo violento, sfruttavano i bambini e li picchiavano ferocemente e probabilmente, se le testimonianze degli ex allievi troveranno conferma, pioverà su di loro anche l’accusa di violenza sessuale.
All’interno dell’istituto sono stati registrati anche casi di omicidio suicidio.
fonte http://www.giornalettismo.com di Alessandra Cristofari
http://www.giornalettismo.com/archives/729001/lorfanotrofio-degli-orrori-svizzero/
il video originale del servizio:
IL CASO
20 Minuten si è messo sulle tracce degli autori di “Das Kinderzuchthaus” per raccontare le barbarie compiute all’interno di un orfanotrofio dal 1928 fino al 1970, un periodo lunghissimo che getta ombra sull’istituto nei pressi di Lucerna,
in Svizzera.
GLI ABUSI
Il documentario viene definito “un memoriale” per il futuro. In effetti, porta alla luce un passato fatto di violenze, presunti abusi sessuali, suicidi e il tutto, messo a tacere, rischiava di finire inosservato.
La Commissione che sta indagando sui fatti ha evidenziato le difficili circostanze in cui le suore dovevano lavorare, dicendo che non erano preparate ma soprattutto le istituzioni ufficiali ignoravano quanto avveniva tra le mura dell’orfanotrofio.
Se picchiavano i bambini, quindi, dipendeva dalla loro scarsa preparazione.
Il procuratore Kueng ha spiegato che i dati sono stati raccolti per “dare risposte a tutti quei bambini ‘torturati’ da persone che si comportavano come aguzzini”.
LA SCOPERTA
Quando i fatti sono usciti allo scoperto, il monastero di Lucerna ha reagito con “tristezza” e “rammarico” affermando che “le suore hanno agito in modo subdolo e che hanno avuto grosse mancanze”, la madre superiora si è detta scioccata quando ha appreso degli “incidenti” di Emmen.
Le suore si sono comportate in modo violento, sfruttavano i bambini e li picchiavano ferocemente e probabilmente, se le testimonianze degli ex allievi troveranno conferma, pioverà su di loro anche l’accusa di violenza sessuale.
All’interno dell’istituto sono stati registrati anche casi di omicidio suicidio.
fonte http://www.giornalettismo.com di Alessandra Cristofari
http://www.giornalettismo.com/archives/729001/lorfanotrofio-degli-orrori-svizzero/
il video originale del servizio:
Lgbt Radio: Oltre le Differenze ricorda le vittime dell’Omocausto, sabato 26 gennaio alle 15
Sabato 26 gennaio alle 15 va in onda il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ anche con uno speciale sulla nuova dirigenza Arcigay
In occasione della Giornata della Memoria 2013, a “Oltre le Differenze” il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, si ricordano le migliaia di persone omosessuali deportate e uccise negli anni del nazismo nella puntata che andrà in onda sabato 26 gennaio alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10), anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Le tremende persecuzioni compiute nel periodo nazi-fascista ai danni di ebrei e dissidenti politici hanno riguardato anche migliaia di persone omosessuali che sono state deportate, torturate o uccise, solo a causa del loro orientamento sessuale o del presunto tale.
Questo è quello che prende il nome di Omocausto, simboleggiato dal celebre triangolo rosa utilizzato nei lager.
Ne parleremo insieme alla scrittrice e regista Gabriella Romano che nelle sue opere si è spesso occupata di storia delle donne e della condizione di vita delle persone omosessuali durante il fascismo in Italia, fino a raccontare l’esperienza di una transessuale deportata in una campo di concentramento (Il mio nome è Lucy).
Nella seconda parte della trasmissione si cambia registro, spazio dedicato alla nuova dirigenza della più grande associazione nazionale per i diritti delle persone LGBT con un’intervista al neo-eletto presidente nazionale di Arcigay Flavio Romani, con il quale un po’ ironicamente rifletteremo sulle nuove linee guida dell’associazione.
Poi intervista a Giovanni Bacaro, neo presidente del comitato provinciale Arcigay Siena “Movimento Pansessuale” sui nuovi progetti del circolo LGBT senese.
Infine, il consueto scaffale con i suggerimenti su libri e film sul tema dell’omocausto e le segnalazioni di appuntamenti LGBT. Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com oppure visitando la pagina fan su Facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in cui sono archiviati i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE
In occasione della Giornata della Memoria 2013, a “Oltre le Differenze” il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, si ricordano le migliaia di persone omosessuali deportate e uccise negli anni del nazismo nella puntata che andrà in onda sabato 26 gennaio alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10), anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Le tremende persecuzioni compiute nel periodo nazi-fascista ai danni di ebrei e dissidenti politici hanno riguardato anche migliaia di persone omosessuali che sono state deportate, torturate o uccise, solo a causa del loro orientamento sessuale o del presunto tale.
Questo è quello che prende il nome di Omocausto, simboleggiato dal celebre triangolo rosa utilizzato nei lager.
Ne parleremo insieme alla scrittrice e regista Gabriella Romano che nelle sue opere si è spesso occupata di storia delle donne e della condizione di vita delle persone omosessuali durante il fascismo in Italia, fino a raccontare l’esperienza di una transessuale deportata in una campo di concentramento (Il mio nome è Lucy).
Nella seconda parte della trasmissione si cambia registro, spazio dedicato alla nuova dirigenza della più grande associazione nazionale per i diritti delle persone LGBT con un’intervista al neo-eletto presidente nazionale di Arcigay Flavio Romani, con il quale un po’ ironicamente rifletteremo sulle nuove linee guida dell’associazione.
Poi intervista a Giovanni Bacaro, neo presidente del comitato provinciale Arcigay Siena “Movimento Pansessuale” sui nuovi progetti del circolo LGBT senese.
Infine, il consueto scaffale con i suggerimenti su libri e film sul tema dell’omocausto e le segnalazioni di appuntamenti LGBT. Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com oppure visitando la pagina fan su Facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in cui sono archiviati i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE
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mercoledì 23 gennaio 2013
Lgbt Teatro: “La Traviata” in danza sul palco dei Rinnovati di Siena domenica 27 gennaio
Dal celebre melodramma di Verdi alla trasposizione coreutica diretta da Monica Casadei.
“La Traviata” è in programma al Teatro dei Rinnovati di Siena domenica 27 gennaio alle ore 21.15.
Con elaborazione e drammaturgia musicale, rispettivamente, di Luca Vianini e di Alessandro Taverna, la coproduzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Festival Verdi di Parma presenta il primo capitolo della “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi, progetto coreografico che contempla anche “Rigoletto” e “Il Trovatore”.
Lo spettacolo - I codici e i linguaggi della danza e dell’opera duettano intorno al dramma di Violetta, cortigiana esposta ai deliri degli amanti e alle dure prove della vita.
Punita dalla malattia e dalla morte per i suoi aneliti di integrazione nella società, alla fine di un percorso cromatico che la vede prima vestita di bianco, nella fase dell’attesa e della speranza, e poi di rosso, quando il cuore si spezza, in netto contrasto con il nero del coro, emblema di una società maschilista e ipocrita.
La solitudine, la perdita e la sconfitta sono gli elementi che non lasciano spazio alla speranza e che, lungi dal ricercare rispondenze didascaliche con la melodia verdiana, si attualizzano nell’esplosione di un’energia fisica di dolore, specchio dell’anima.
Info
La prevendita dei biglietti è attiva on line, sul portale www.comune.siena.it, seguendo il percorso servizi on line>biglietteria; oppure, attraverso il servizio call center, ai numeri 0577 292614-15, fino a venerdì 25, in orario 9.30/12.30.
La vendita diretta al Teatro dei Rinnovati sarà invece in funzione sabato pomeriggio, dalle 17 alle 20, e domenica, a partire dalle 16.
In questi stessi giorni e orari, possibili anche le prenotazioni telefoniche allo 0577 292265; per i diversamente abili, aperta la biglietteria nel Cortile del Podestà.
fonte http://sienalibri.it
“La Traviata” è in programma al Teatro dei Rinnovati di Siena domenica 27 gennaio alle ore 21.15.
Con elaborazione e drammaturgia musicale, rispettivamente, di Luca Vianini e di Alessandro Taverna, la coproduzione Compagnia Artemis Danza/Monica Casadei, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e Festival Verdi di Parma presenta il primo capitolo della “trilogia popolare” di Giuseppe Verdi, progetto coreografico che contempla anche “Rigoletto” e “Il Trovatore”.
Lo spettacolo - I codici e i linguaggi della danza e dell’opera duettano intorno al dramma di Violetta, cortigiana esposta ai deliri degli amanti e alle dure prove della vita.
Punita dalla malattia e dalla morte per i suoi aneliti di integrazione nella società, alla fine di un percorso cromatico che la vede prima vestita di bianco, nella fase dell’attesa e della speranza, e poi di rosso, quando il cuore si spezza, in netto contrasto con il nero del coro, emblema di una società maschilista e ipocrita.
La solitudine, la perdita e la sconfitta sono gli elementi che non lasciano spazio alla speranza e che, lungi dal ricercare rispondenze didascaliche con la melodia verdiana, si attualizzano nell’esplosione di un’energia fisica di dolore, specchio dell’anima.
Info
La prevendita dei biglietti è attiva on line, sul portale www.comune.siena.it, seguendo il percorso servizi on line>biglietteria; oppure, attraverso il servizio call center, ai numeri 0577 292614-15, fino a venerdì 25, in orario 9.30/12.30.
La vendita diretta al Teatro dei Rinnovati sarà invece in funzione sabato pomeriggio, dalle 17 alle 20, e domenica, a partire dalle 16.
In questi stessi giorni e orari, possibili anche le prenotazioni telefoniche allo 0577 292265; per i diversamente abili, aperta la biglietteria nel Cortile del Podestà.
fonte http://sienalibri.it
Lgbt Roma: Arrestato ex pm antimafia. L'accusa: costringeva trans a rapporti sessuali
Le manette al pm Roberto Staffa sono scattatte dopo la denuncia di un viados, che sarebbe stato costretto a subire le avances sessuali del magistrato in cambio di "protezione" legale.
Il pm aveva fatto parte del pool antimafia e aveva indagato anche sul caso di Emanuela Orlandi.
Arrestato il pubblico ministero di Roma Roberto Staffa: a suo carico le accuse di concussione, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. I reati contestati sarebbero legati a favori fatti dal magistrato in cambio di sesso. L'ordinanza, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal gip del tribunale di Perugia.
Staffa è stato incastrato dalle riprese video che lo mostravano insieme ad alcuni transessuali nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura.
I viados sarebbero stati ricattati: secondo l'accusa se avessero accettato le avances del pm, avrebbero evitato, almeno in parte, guai con la giustizia.
Ma dopo un anno e mezzo di rapporti uno di loro ha raccontato cosa accadeva.
A quel punto sono scattate le indagini che hanno portato all'ordinanza di custodia cautelare.
Di tutto rispetto, il curriculum di Staffa: il pm è approdato a Roma una quindicina di anni fa. Per otto di questi aveva fatto parte del pool della direzione distrettuale antimafia, al quale recentemente non era stato riconfermato.
Come presidente di Corte d'assise, a Venezia, nel '97 aveva condannato a 19 anni di reclusione l'ex boss della banda del Brenta, Felice Maniero per 9 omicidi.
Tra le inchieste più importanti, merita di essere ricordata quella nella capitale sugli aborti clandestini avvenuti presso la clinica Villa Gina che culminò con numerosi arresti, tra cui quelli del professor Ilio Spallone e del nipote Marcello, figlio di Mario, che fu il medico di Togliatti.
A medici e paramedici, Staffa contestava l'omicidio di feti (tritati o soffocati) giunti anche all'ottavo mese di gestazione.
Il pm si è occupato anche dei reati sulla persona (violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, riduzioni in schiavitù) e di violazione delle legge sugli stupefacenti, come magistrato della Dda distrettuale.
Per un periodo relativamente breve il pubblico ministero arrestato oggi ha fatto anche parte del ‘pool' di magistrati che ha indagato sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la 15enne sparita a Roma in circostanze misteriose il 22 giugno del 1983.
fonte http://www.fanpage.it/arrestato-ex-pm-antimafia-l-accusa-costringeva-trans-a-rapporti-sessuali/
Il pm aveva fatto parte del pool antimafia e aveva indagato anche sul caso di Emanuela Orlandi.
Arrestato il pubblico ministero di Roma Roberto Staffa: a suo carico le accuse di concussione, corruzione e rivelazione di segreto d'ufficio. I reati contestati sarebbero legati a favori fatti dal magistrato in cambio di sesso. L'ordinanza, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal gip del tribunale di Perugia.
Staffa è stato incastrato dalle riprese video che lo mostravano insieme ad alcuni transessuali nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura.
I viados sarebbero stati ricattati: secondo l'accusa se avessero accettato le avances del pm, avrebbero evitato, almeno in parte, guai con la giustizia.
Ma dopo un anno e mezzo di rapporti uno di loro ha raccontato cosa accadeva.
A quel punto sono scattate le indagini che hanno portato all'ordinanza di custodia cautelare.
Di tutto rispetto, il curriculum di Staffa: il pm è approdato a Roma una quindicina di anni fa. Per otto di questi aveva fatto parte del pool della direzione distrettuale antimafia, al quale recentemente non era stato riconfermato.
Come presidente di Corte d'assise, a Venezia, nel '97 aveva condannato a 19 anni di reclusione l'ex boss della banda del Brenta, Felice Maniero per 9 omicidi.
Tra le inchieste più importanti, merita di essere ricordata quella nella capitale sugli aborti clandestini avvenuti presso la clinica Villa Gina che culminò con numerosi arresti, tra cui quelli del professor Ilio Spallone e del nipote Marcello, figlio di Mario, che fu il medico di Togliatti.
A medici e paramedici, Staffa contestava l'omicidio di feti (tritati o soffocati) giunti anche all'ottavo mese di gestazione.
Il pm si è occupato anche dei reati sulla persona (violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, riduzioni in schiavitù) e di violazione delle legge sugli stupefacenti, come magistrato della Dda distrettuale.
Per un periodo relativamente breve il pubblico ministero arrestato oggi ha fatto anche parte del ‘pool' di magistrati che ha indagato sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, la 15enne sparita a Roma in circostanze misteriose il 22 giugno del 1983.
fonte http://www.fanpage.it/arrestato-ex-pm-antimafia-l-accusa-costringeva-trans-a-rapporti-sessuali/
Lgbt: Paola Concia (PD), Angelino Alfano (PDL) intervenga dopo insulti a Nichi Vendola
“Se Alfano, dopo lo spettacolo devastante sulle liste del Pdl, ha ancora in corpo un po’ di dignità e di rispetto per i cittadini italiani, censuri in maniera forte e decisa il portavoce del gruppo Pdl alla Regione Sardegna che ha insultato pesantemente Nichi Vendola.
Insulti ignobili come “becero frociame” o “vecchia isterica acida” non possono avere cittadinanza dentro ad un partito che si candida a governare un paese civile ed europeo come l’Italia”.
Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico.
“Adesso abbiamo capito perché il Pdl ha affossato l’estensione della legge Mancino per i reati d’omofobia e transfobia: perché se fosse in vigore quella legge, frasi del genere potrebbero essere sanzionate dall’autorità giudiziaria” .
fonte http://www.agenparl.it Scritto da com/stb
Insulti ignobili come “becero frociame” o “vecchia isterica acida” non possono avere cittadinanza dentro ad un partito che si candida a governare un paese civile ed europeo come l’Italia”.
Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico.
“Adesso abbiamo capito perché il Pdl ha affossato l’estensione della legge Mancino per i reati d’omofobia e transfobia: perché se fosse in vigore quella legge, frasi del genere potrebbero essere sanzionate dall’autorità giudiziaria” .
fonte http://www.agenparl.it Scritto da com/stb
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Lgbt Parigi: Alta Moda, per Chanel le spose sono gay (con figlio)
Parigi, L'alta moda si schiera a favore delle unioni omosessuali e dei figli alle coppie gay, o, perlomeno, una parte.
Una parte però decisamente storica e rilevante, come il marchio Chanel.
A rompere gli indugi e a voler dire la propria per primo, a proposito di uno degli argomenti di attualità che più infiammano la società civile e politica di oggi è stata infatti proprio la grande maison francese, che nella sua ultima sfilata parigina ha portato in passerella due bellissime spose gay, accompagnate dal figlioletto, che nella realtà è il figlioccio dello stilista, Hudson Kroening.
Si tratta di un chiaro messaggio di Karl Lagerfeld , direttore creativo di Chanel, che ha dichiarato:
"Non capisco nemmeno questa discussione in Francia visto che già dal 1904 la Chiesa e lo Stato sono separati. Perché le persone che vivono insieme non possono avere la stessa sicurezza dei borghesi sposati? ".
Karl Lagerfeld si è però detto invece:
"Meno entusiasta riguardo ai padri che commissionano i figli a una donna. Perchè gli uomini dovrebbero adottare bambini che non hanno genitori.
Due madri già mi sembrano meglio di due padri.
Un bambino senza madre è un po' triste".
fonte http://www.ogginotizie.it/
Una parte però decisamente storica e rilevante, come il marchio Chanel.
A rompere gli indugi e a voler dire la propria per primo, a proposito di uno degli argomenti di attualità che più infiammano la società civile e politica di oggi è stata infatti proprio la grande maison francese, che nella sua ultima sfilata parigina ha portato in passerella due bellissime spose gay, accompagnate dal figlioletto, che nella realtà è il figlioccio dello stilista, Hudson Kroening.
Si tratta di un chiaro messaggio di Karl Lagerfeld , direttore creativo di Chanel, che ha dichiarato:
"Non capisco nemmeno questa discussione in Francia visto che già dal 1904 la Chiesa e lo Stato sono separati. Perché le persone che vivono insieme non possono avere la stessa sicurezza dei borghesi sposati? ".
Karl Lagerfeld si è però detto invece:
"Meno entusiasta riguardo ai padri che commissionano i figli a una donna. Perchè gli uomini dovrebbero adottare bambini che non hanno genitori.
Due madri già mi sembrano meglio di due padri.
Un bambino senza madre è un po' triste".
fonte http://www.ogginotizie.it/
Lgbt Fashion: La rivista francesce ELLE si schiera a favore del matrimonio ugualitario
La rivista francesce Elle si schiera a favore del matrimonio ugualitarioCon un titolo ben chiaro, Mariage pour toutes cioè Matrimonio per tutte, l’edizione francese della rivista Elle si è schierata nettamente a favore dell’uguaglianza nella battaglia che si sta tenendo in Francia per la legalizzazione del matrimonio ugualitario.
Insieme al messaggio di sostegno, la rivista Elle ha lanciato un numero speciale sulla cui copertina ci sono due donne in abiti nuziali che guardano versano chi legge (pubblico prettamente femminile ed è per questo che si parla di “matrimonio per tutte”).
Nell’editoriale della rivista di moda, la direttrice Valerie Toranina ha affermato che il sostengo di Elle al matrimonio è:
"Il senso logico della storia della nostra impresa, basata sui fondamenti attuali della libertà individuale e dell’uguaglianza di tutti dinanzi alla legge."
E, per fugare ogni dubbio, conclude:
"Al giorno d’oggi non c’è alcuna ragione perché, in nome dei valori, lo Stato neghi a due persone dello stesso sesso il diritto di unirsi."
Chapeau, madame Toranian!
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo
Insieme al messaggio di sostegno, la rivista Elle ha lanciato un numero speciale sulla cui copertina ci sono due donne in abiti nuziali che guardano versano chi legge (pubblico prettamente femminile ed è per questo che si parla di “matrimonio per tutte”).
Nell’editoriale della rivista di moda, la direttrice Valerie Toranina ha affermato che il sostengo di Elle al matrimonio è:
"Il senso logico della storia della nostra impresa, basata sui fondamenti attuali della libertà individuale e dell’uguaglianza di tutti dinanzi alla legge."
E, per fugare ogni dubbio, conclude:
"Al giorno d’oggi non c’è alcuna ragione perché, in nome dei valori, lo Stato neghi a due persone dello stesso sesso il diritto di unirsi."
Chapeau, madame Toranian!
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Lgbt Libri: Uscirà il 14 maggio "Inferno" di Dan Brown, tra i misteri danteschi, un thriller ambientato a Firenze
Uscirà il 14 maggio il nuovo libro di Dan Brown, si intitolerà Inferno e sarà il quarto thriller dell'autore ad avere come protagonista il professore di simbologia di Harvard Robert Langdon.
Un thriller ambientato in Italia, ispirato alla Divina Commedia.
La storia sarà ambientata in Italia ed è ispirata proprio all'Inferno dantesco, dal quale l'autore è rimasto influenzato mentre effettuava le sue ricerche a Firenze.
«Anche se ho studiato l'Inferno di Dante quando andavo a scuola, è stato solo di recente che ho apprezzato l'influenza del lavoro di Dante sul mondo moderno», ha detto Brown. «Con questo romanzo, condurrò i lettori in un profondo viaggio all'interno del regno del mistero, un panorama di codici, simboli e molti passaggi segreti».
I romanzi di Brown che hanno come protagonista Langdon hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Il codice Da Vinci è stato proclamato di recente il romanzo più venduto di sempre in Gran Bretagna ed è stato tradotto in 51 lingue.
Insieme ad Angeli e demoni, entrambi interpretati da Tom Hanks nel ruolo del protagonista,
è diventato anche un grande successo cinematografico.
fonte http://www.globalist.it
Un thriller ambientato in Italia, ispirato alla Divina Commedia.
La storia sarà ambientata in Italia ed è ispirata proprio all'Inferno dantesco, dal quale l'autore è rimasto influenzato mentre effettuava le sue ricerche a Firenze.
«Anche se ho studiato l'Inferno di Dante quando andavo a scuola, è stato solo di recente che ho apprezzato l'influenza del lavoro di Dante sul mondo moderno», ha detto Brown. «Con questo romanzo, condurrò i lettori in un profondo viaggio all'interno del regno del mistero, un panorama di codici, simboli e molti passaggi segreti».
I romanzi di Brown che hanno come protagonista Langdon hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
Il codice Da Vinci è stato proclamato di recente il romanzo più venduto di sempre in Gran Bretagna ed è stato tradotto in 51 lingue.
Insieme ad Angeli e demoni, entrambi interpretati da Tom Hanks nel ruolo del protagonista,
è diventato anche un grande successo cinematografico.
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martedì 22 gennaio 2013
Lgbt USA: Obama: "Pari diritti per i gay" L'intervento del presidente Usa nel discorso inaugurale del suo secondo mandato. Grillini (Gaynet): "Lezione di stile"
"Ora come non mai dobbiamo agire tutti insieme, come una sola nazione, come un solo popolo"
Barack Obama apre il suo secondo mandato lanciando a tutti gli americani un forte appello all'unità, in vista delle prossime sfide.
Prime fra tutte, la ripresa dalla crisi, il freno ai cambiamenti climatici, ma soprattutto garantire uguali diritti ad ogni cittadino, inclusi i "fratelli e sorelle gay".
fonte (Ansa)
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Franco Grillini, Presidente Gaynet:
La grandezza di Obama sui diritti universali di uguaglianza anche per "i fratelli e le sorelle gay" è pari al nulla dei leader politici italiani, soprattutto di destra e di centro, incapaci di un pensiero autonomo dagli ukase di oltretevere.
Con Obama, il più importante e il più intelligente leader politico planetario, si dicono parole chiarissime sui diritti delle persone lgbt perchè da un lato ne è profondamente convinto e dall'altro sa di interpretare il radicale mutamento del sentimento di una opinione pubblica ormai largamente favorevole.
Anche in Italia la maggioranza della popolazione è schierata a favore dei diritti delle persone lgbt e non a caso il tema dei diritti e dell'uguaglianza legislativa per le coppie gay è al centro dell'attenzione della politica. Ma in modo fastidioso, pieno di ma e di se, con distinguo degni di un azzeccagarbugli.
La verità è che i diritti delle persone gay sono i diritti di tutti e non garantirne la piena attuazione significa limitare fortemente la nostra democrazia e la nostra libertà.
fonte http://www.parmadaily.it
Barack Obama apre il suo secondo mandato lanciando a tutti gli americani un forte appello all'unità, in vista delle prossime sfide.
Prime fra tutte, la ripresa dalla crisi, il freno ai cambiamenti climatici, ma soprattutto garantire uguali diritti ad ogni cittadino, inclusi i "fratelli e sorelle gay".
fonte (Ansa)
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Franco Grillini, Presidente Gaynet:
La grandezza di Obama sui diritti universali di uguaglianza anche per "i fratelli e le sorelle gay" è pari al nulla dei leader politici italiani, soprattutto di destra e di centro, incapaci di un pensiero autonomo dagli ukase di oltretevere.
Con Obama, il più importante e il più intelligente leader politico planetario, si dicono parole chiarissime sui diritti delle persone lgbt perchè da un lato ne è profondamente convinto e dall'altro sa di interpretare il radicale mutamento del sentimento di una opinione pubblica ormai largamente favorevole.
Anche in Italia la maggioranza della popolazione è schierata a favore dei diritti delle persone lgbt e non a caso il tema dei diritti e dell'uguaglianza legislativa per le coppie gay è al centro dell'attenzione della politica. Ma in modo fastidioso, pieno di ma e di se, con distinguo degni di un azzeccagarbugli.
La verità è che i diritti delle persone gay sono i diritti di tutti e non garantirne la piena attuazione significa limitare fortemente la nostra democrazia e la nostra libertà.
fonte http://www.parmadaily.it
Lgbt: "Gayhouseshare" il network per cercare casa in affitto (gayfriendly)
Il primo social network LGBT e friendly dedicato alla casa e all’abitare apre fra pochi giorni.
La foto che vedete in apertura post è uno screenshot fatto dalla pagina web GayHouseShare che, come indica dal nome, è indicato per chi cerca una casa in cui vivere o da appoggio per una vacanza, da parte del popolo Lgbt.
Se qualcuno vuole evitare i rischi e quindi non trovarsi alle prese magari con un locatore o un coinquilino omofobo, ha la possibilità di essere sicuro registrando in questo sito ed effettuando la propria ricerca.
Il tutto sarà attivo dal 25 gennaio 2013.
Ecco le parole di Simone Marchesi, fondatore e finanziatore del progetto:
"L’idea di Gayhouseshare nasce dalla rilevazione di una oggettiva necessità, quella di fare incontrare in maniera efficiente domanda e offerta di stanze o case in condivisione espresse da membri della comunità Glbt e gay friendly, sia a scopo residenziale che turistico. Si tratta di una domanda/offerta già molto consistente ma che si manifesta più che altro in maniera informale o impropria attraverso canali spesso non adeguati (come le chat dedicate agli incontri)."
La registrazione base sarà gratuita mentre a pagamento ci sarà solo una versione premium per evidenziare annunci o avere una notifica personale. E verso chi potrebbe criticare questa formula che può essere vista come “un isolamento” ecco la specificazione:
Riconoscere i bisogni specifici di una parte della cittadinanza e provvedere al loro soddisfacimento non significa ghettizzare ma prendere atto delle differenze e valorizzarle. Noi non promuoviamo la ‘gaytizzazione’ ma la nascita ed il consolidamento di nuove forme di convivenza, coabitazione e anche di famiglia, senza togliere nulla a quelle tradizionali.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
La foto che vedete in apertura post è uno screenshot fatto dalla pagina web GayHouseShare che, come indica dal nome, è indicato per chi cerca una casa in cui vivere o da appoggio per una vacanza, da parte del popolo Lgbt.
Se qualcuno vuole evitare i rischi e quindi non trovarsi alle prese magari con un locatore o un coinquilino omofobo, ha la possibilità di essere sicuro registrando in questo sito ed effettuando la propria ricerca.
Il tutto sarà attivo dal 25 gennaio 2013.
Ecco le parole di Simone Marchesi, fondatore e finanziatore del progetto:
"L’idea di Gayhouseshare nasce dalla rilevazione di una oggettiva necessità, quella di fare incontrare in maniera efficiente domanda e offerta di stanze o case in condivisione espresse da membri della comunità Glbt e gay friendly, sia a scopo residenziale che turistico. Si tratta di una domanda/offerta già molto consistente ma che si manifesta più che altro in maniera informale o impropria attraverso canali spesso non adeguati (come le chat dedicate agli incontri)."
La registrazione base sarà gratuita mentre a pagamento ci sarà solo una versione premium per evidenziare annunci o avere una notifica personale. E verso chi potrebbe criticare questa formula che può essere vista come “un isolamento” ecco la specificazione:
Riconoscere i bisogni specifici di una parte della cittadinanza e provvedere al loro soddisfacimento non significa ghettizzare ma prendere atto delle differenze e valorizzarle. Noi non promuoviamo la ‘gaytizzazione’ ma la nascita ed il consolidamento di nuove forme di convivenza, coabitazione e anche di famiglia, senza togliere nulla a quelle tradizionali.
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
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Cinema: GLAAD Media Awards 2013 Cloud Atlas, Marigold Hotel e Paranorman tra le nomination dalla comunità LGBT
Annunciate le candidature per i GLAAD Media Awards 2013, i premi assegnati dalla comunità LGBT alle produzioni che danno una visione più accurata della questione omosessuale.
Tra le pellicole nominate ci sono Cloud Atlas, Marigold Hotel, Noi Siamo Infinito ma anche Paranorman, così come le serie tv Glee e Smash.
Sono state annunciate le nomination valide per la 24esima Edizione dei GLAAD Media Awards, riconoscimenti annuali assegnati dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation alle persone e alle produzioni dell’intrattenimento, per il loro contribuito nel dare un’immagine più veritiera e accurata della comunità LGBT e delle questioni che riguardano la loro vita.
Quattro le sezioni in cui sono divise le candidature: cinema, televisione, musica e informazione.
Ve ne proponiamo alcune, tra cui Miglior Film e Miglior Serie tv drammatica e comedy.
Possiamo notare la presenza di film attualmente nelle sale italiane con Cloud Atlas, dove la storia d’amore tra Robert Frobisher e Rufus Sixsmith ha un’importanza rilevante, così come Paranorman, con il gustoso colpo di scena finale riguardante uno dei personaggi del cartoon.
MIGLIOR FILM
Marigold Hotel (Fox Searchlight Pictures)
Cloud Atlas (Warner Bros. Pictures)
ParaNorman (Focus Features)
Noi Siamo Infinito (Summit Entertainment)
Your Sister’s Sister (IFC Films)
MIGLIOR FILM (uscita limitata)
Any Day Now (Music Box Films)
Keep the Lights On (Music Box Films)
Mosquita y Mari (Wolfe Releasing)
Musical Chairs (Paladin)
North Sea Texas (Strand Releasing)
MIGLIOR SERIE TV DRAMMATICA
Degrassi (TeenNick)
Grey’s Anatomy (ABC)
The L.A. Complex (The CW)
Smash (NBC)
True Blood (HBO)
MIGLIOR SERIE TV COMEDY
Glee (Fox)
Go On (NBC)
Happy Endings (ABC)
Modern Family (ABC)
The New Normal (NBC)
MIGLIOR EPISODIO SINGOLO (in una serie con un personaggio LGBT fisso)
“Don’t Ask, Don’t Tell Me What to Do” Raising Hope (Fox)
“Family Matters” Drop Dead Diva (Lifetime)
“L’Affaire Du Coeur” Franklin & Bash (TNT)
“Lost and Found” Touch (Fox)
“Ruby Slippers” The Mentalist (CBS)
MIGLIOR FILM TV O MINISERIE
American Horror Story: Asylum (FX)
Hit and Miss (DirecTV)
Political Animals (USA)
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Chely Wright: Wish Me Away (First Run Features)
Codebreaker (TODpix)
Hit So Hard (Variance Films)
How to Survive a Plague (Sundance Selects)
Vito (HBO)
MIGLIOR REALITY
The Amazing Race (CBS)
“It Is What It Is” Here Comes Honey Boo Boo (TLC)
The Real L Word (Showtime)
Small Town Security (AMC)
“Welcome to Hollywood” Pregnant in Heels (Bravo)
MIGLIOR PUNTATA DI UN TALK SHOW
“At Home with Neil Patrick Harris, His Fiancé David Burtka, & Their Twins” Oprah’s Next Chapter (OWN)
“Autoshop Restores Bullied Gay Student’s Car for Free” The Ellen DeGeneres Show (syndicated)
“Bishop Gene Robinson” The Daily Show with Jon Stewart (Comedy Central)
“The Husband Who is Now a Woman and the Daughter Who is Now a Son” The Jeff Probst Show (syndicated)
“Marriage Equality” The Suze Orman Show (CNBC)
MIGLIOR SOAP
The Bold and the Beautiful (CBS)
Days of Our Lives (NBC)
Potete leggere l’elenco completo a questo link:
http://www.deadline.com/2013/01/2013-glaad-media-award-nominees-unveiled/
Cliccate sulla nostra SEZIONE SPECIALE:
http://blog.screenweek.it/festival/premi
dedicata alla Awards Season per recuperare tutte le news su Oscar e premi vari:
Vi ricordiamo che gli Oscar saranno consegnati al Dolby Theatre all’Hollywood & Highland Center di Hollywood domenica 24 febbraio 2013 in una cerimonia condotta da Seth MacFarlane.
fonte http://blog.screenweek.it di Leotruman
Tra le pellicole nominate ci sono Cloud Atlas, Marigold Hotel, Noi Siamo Infinito ma anche Paranorman, così come le serie tv Glee e Smash.
Sono state annunciate le nomination valide per la 24esima Edizione dei GLAAD Media Awards, riconoscimenti annuali assegnati dalla Gay & Lesbian Alliance Against Defamation alle persone e alle produzioni dell’intrattenimento, per il loro contribuito nel dare un’immagine più veritiera e accurata della comunità LGBT e delle questioni che riguardano la loro vita.
Quattro le sezioni in cui sono divise le candidature: cinema, televisione, musica e informazione.
Ve ne proponiamo alcune, tra cui Miglior Film e Miglior Serie tv drammatica e comedy.
Possiamo notare la presenza di film attualmente nelle sale italiane con Cloud Atlas, dove la storia d’amore tra Robert Frobisher e Rufus Sixsmith ha un’importanza rilevante, così come Paranorman, con il gustoso colpo di scena finale riguardante uno dei personaggi del cartoon.
MIGLIOR FILM
Marigold Hotel (Fox Searchlight Pictures)
Cloud Atlas (Warner Bros. Pictures)
ParaNorman (Focus Features)
Noi Siamo Infinito (Summit Entertainment)
Your Sister’s Sister (IFC Films)
MIGLIOR FILM (uscita limitata)
Any Day Now (Music Box Films)
Keep the Lights On (Music Box Films)
Mosquita y Mari (Wolfe Releasing)
Musical Chairs (Paladin)
North Sea Texas (Strand Releasing)
MIGLIOR SERIE TV DRAMMATICA
Degrassi (TeenNick)
Grey’s Anatomy (ABC)
The L.A. Complex (The CW)
Smash (NBC)
True Blood (HBO)
MIGLIOR SERIE TV COMEDY
Glee (Fox)
Go On (NBC)
Happy Endings (ABC)
Modern Family (ABC)
The New Normal (NBC)
MIGLIOR EPISODIO SINGOLO (in una serie con un personaggio LGBT fisso)
“Don’t Ask, Don’t Tell Me What to Do” Raising Hope (Fox)
“Family Matters” Drop Dead Diva (Lifetime)
“L’Affaire Du Coeur” Franklin & Bash (TNT)
“Lost and Found” Touch (Fox)
“Ruby Slippers” The Mentalist (CBS)
MIGLIOR FILM TV O MINISERIE
American Horror Story: Asylum (FX)
Hit and Miss (DirecTV)
Political Animals (USA)
MIGLIOR DOCUMENTARIO
Chely Wright: Wish Me Away (First Run Features)
Codebreaker (TODpix)
Hit So Hard (Variance Films)
How to Survive a Plague (Sundance Selects)
Vito (HBO)
MIGLIOR REALITY
The Amazing Race (CBS)
“It Is What It Is” Here Comes Honey Boo Boo (TLC)
The Real L Word (Showtime)
Small Town Security (AMC)
“Welcome to Hollywood” Pregnant in Heels (Bravo)
MIGLIOR PUNTATA DI UN TALK SHOW
“At Home with Neil Patrick Harris, His Fiancé David Burtka, & Their Twins” Oprah’s Next Chapter (OWN)
“Autoshop Restores Bullied Gay Student’s Car for Free” The Ellen DeGeneres Show (syndicated)
“Bishop Gene Robinson” The Daily Show with Jon Stewart (Comedy Central)
“The Husband Who is Now a Woman and the Daughter Who is Now a Son” The Jeff Probst Show (syndicated)
“Marriage Equality” The Suze Orman Show (CNBC)
MIGLIOR SOAP
The Bold and the Beautiful (CBS)
Days of Our Lives (NBC)
Potete leggere l’elenco completo a questo link:
http://www.deadline.com/2013/01/2013-glaad-media-award-nominees-unveiled/
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dedicata alla Awards Season per recuperare tutte le news su Oscar e premi vari:
Vi ricordiamo che gli Oscar saranno consegnati al Dolby Theatre all’Hollywood & Highland Center di Hollywood domenica 24 febbraio 2013 in una cerimonia condotta da Seth MacFarlane.
fonte http://blog.screenweek.it di Leotruman
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Lgbt Bologna: Gaetano Navarra testimonal del telefono amico gay e lesbico, attivo al Cassero al numero 051555661
Parte oggi la nuova campagna informativa del Telefono amico gay e lesbico del circolo Arcigay Il Cassero, un’iniziativa che intende accendere i riflettori sul servizio di counseling messo in campo ogni settimana, dal lunedì al venerdì, dai volontari del circolo lgbt bolognese.
“L’omofobia – spiega il responsabile del servizio, Dr Maurizio Betti – mostra sintomi di grave radicamento nel nostro quotidiano, rendendo ricorrenti le discriminazioni e perfino gli atti violenza, fisica e psicologica, nei confronti di persone gay e lesbiche.
L’assenza di norme contro l’omofobia espone gli omosessuali a una fragilità sociale di fronte alla quale è necessaria la messa in campo di strumenti ad hoc: uno di questi è senza dubbio il Telefono amico gay e lesbico, servizio di ascolto, informazione e supporto attivo al Cassero,
dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 23,
al numero 051555661″.
In funzione dal 1992, il telefono amico gay e lesbico permette anche di accedere a servizi di consulenza individuale gratuita e lavora in rete con gli altri servizi del circolo, dallo sportello legale a quello sanitario. Inoltre, il Telefono amico gay e lesbico può rappresentare una prima importante porta di accesso alla socializzazione LGBT.
La campagna “Io non ci sto” – mirata a far conoscere a gay e lesbiche questo servizio – sarà diffusa attraverso manifesti e locandine nei locali frequentati dal pubblico lgbt e nei luoghi pubblici. Sul web, oltre ai banner diffusi sui vari siti tematici, è nato un sito dedicato – www.telefonoamicogay.it – con tutti i riferimenti del servizio.
Il Telefono amico gay e lesbico è anche sui social network
(facebook: facebook.com/telefonoamicogaylesbico – twitter: @telamico_gay).
Il primo testimonial della campagna “Io non ci sto” è Gaetano Navarra, noto stilista bolognese che veste star di fama internazionale, del mondo del cinema e della musica.
fonte http://www.arcigay.it/
“L’omofobia – spiega il responsabile del servizio, Dr Maurizio Betti – mostra sintomi di grave radicamento nel nostro quotidiano, rendendo ricorrenti le discriminazioni e perfino gli atti violenza, fisica e psicologica, nei confronti di persone gay e lesbiche.
L’assenza di norme contro l’omofobia espone gli omosessuali a una fragilità sociale di fronte alla quale è necessaria la messa in campo di strumenti ad hoc: uno di questi è senza dubbio il Telefono amico gay e lesbico, servizio di ascolto, informazione e supporto attivo al Cassero,
dal lunedì al venerdì dalle 20 alle 23,
al numero 051555661″.
In funzione dal 1992, il telefono amico gay e lesbico permette anche di accedere a servizi di consulenza individuale gratuita e lavora in rete con gli altri servizi del circolo, dallo sportello legale a quello sanitario. Inoltre, il Telefono amico gay e lesbico può rappresentare una prima importante porta di accesso alla socializzazione LGBT.
La campagna “Io non ci sto” – mirata a far conoscere a gay e lesbiche questo servizio – sarà diffusa attraverso manifesti e locandine nei locali frequentati dal pubblico lgbt e nei luoghi pubblici. Sul web, oltre ai banner diffusi sui vari siti tematici, è nato un sito dedicato – www.telefonoamicogay.it – con tutti i riferimenti del servizio.
Il Telefono amico gay e lesbico è anche sui social network
(facebook: facebook.com/telefonoamicogaylesbico – twitter: @telamico_gay).
Il primo testimonial della campagna “Io non ci sto” è Gaetano Navarra, noto stilista bolognese che veste star di fama internazionale, del mondo del cinema e della musica.
fonte http://www.arcigay.it/
Lgbt USA: Inauguration Day 2013, Obama sceglie un poeta gay dichiarato, Richard Blanco
Oggi è il giorno del secondo insediamento di Barack Obama e tutto è pronto per la grande cerimonia al Campidoglio.
Durante la cerimonia ci sarà anche un momento dedicato alla poesia, come è capitato altre volte in passato.
Obama ha scelto come poeta inaugurale Richard Blanco, gay dichiarato, di origine cubana (anche se nato in Spagna quarantaquattro anni fa).
Nel comunicato ufficiale di investitura leggiamo che:
"Blanco sarà il poeta più giovane e la prima persona ispanica e LGBT a recitare una poesia nella cerimonia di insediamento. Il suo contributo nei campi della poesia e delle arti ha già segnato un cammino che le future generazioni di scrittori dovranno seguire. La scrittura di Richard si inserisce perfettamente in una cerimonia che celebrerà la fortezza del popolo statunitense e la varietà della nostra nazione."
Richard Blanco è figlio di esuli cubani e, sebbene nato in Spagna, a poche settimane di vita è emigrato con i suoi genitori negli Stati Uniti d’America, prima a New York e poi a Miami, dove la famiglia si è stabilita.
Dopo aver sognato una carriera come ingegnere nel 1999 Richard Blanco decise di dedicarsi alla poesia. Finora ha pubblicato tre raccolte: City of a Hundred Fires, Directions to The Beach of the Dead e Looking for The Gulf Motel.
Il suo orientamento sessuale e la sua origine ispanica fanno pienamente parte della sua produzione poetica, in cui esplora quello che vuole dire il “sogno americano”così segnato dal crocevia di culture e identità. Richard Blanco vive in Maine con il suo compagno Mark.
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo
Foto http://www.richard-blanco.com/photo-gallery/
Durante la cerimonia ci sarà anche un momento dedicato alla poesia, come è capitato altre volte in passato.
Obama ha scelto come poeta inaugurale Richard Blanco, gay dichiarato, di origine cubana (anche se nato in Spagna quarantaquattro anni fa).
Nel comunicato ufficiale di investitura leggiamo che:
"Blanco sarà il poeta più giovane e la prima persona ispanica e LGBT a recitare una poesia nella cerimonia di insediamento. Il suo contributo nei campi della poesia e delle arti ha già segnato un cammino che le future generazioni di scrittori dovranno seguire. La scrittura di Richard si inserisce perfettamente in una cerimonia che celebrerà la fortezza del popolo statunitense e la varietà della nostra nazione."
Richard Blanco è figlio di esuli cubani e, sebbene nato in Spagna, a poche settimane di vita è emigrato con i suoi genitori negli Stati Uniti d’America, prima a New York e poi a Miami, dove la famiglia si è stabilita.
Dopo aver sognato una carriera come ingegnere nel 1999 Richard Blanco decise di dedicarsi alla poesia. Finora ha pubblicato tre raccolte: City of a Hundred Fires, Directions to The Beach of the Dead e Looking for The Gulf Motel.
Il suo orientamento sessuale e la sua origine ispanica fanno pienamente parte della sua produzione poetica, in cui esplora quello che vuole dire il “sogno americano”così segnato dal crocevia di culture e identità. Richard Blanco vive in Maine con il suo compagno Mark.
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo
Foto http://www.richard-blanco.com/photo-gallery/
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