sabato 30 aprile 2022

A Limited-Edition Barbie Doll of the Queen Has Been Created for Her Platinum Jubilee

Mattel
 The figure marks the first time a living royal has been transformed into a Barbie doll

 With the queen turning 96 today and her 70th year on the throne being celebrated this June, Britain’s longest-serving monarch will certainly not be short of tributes in 2022. But there is one honor that she has yet to receive until now: her own Barbie doll.

 Toy maker Mattel announced today the release of a new figure in the queen’s likeness ahead of her Platinum Jubilee. Complete with her trademark coiffed hair, the Tribute Collection Barbie doll of Queen Elizabeth II comes dressed in one of Her Majesty’s signature looks.

 “The Barbie design team captured all the details from the Crown Jewels to the little medallions on the riband to bring this regal representation into reality,” a statement sent to BAZAAR reads. “The tiara is based on Queen Mary’s Fringe Tiara, and the little medallions on ribbons are the Royal Family Orders. The Queen’s look is inspired by the style and color of a gown that she’s favored in royal portraits of herself—following her signature look of simple, white, or ivory designs.”

Mattel

 

 Indeed, the details on the royal Barbie even include the queen’s Order of the Garter, with her blue sash adorned with a silver star representing Britain’s most senior order of chivalry founded during the Middle Ages in the major courts of Europe.

 “The gown is not a copy of any one dress she wears, but rather a gown inspired by the style and color of gown that she’s favored in royal portraits of herself for the past several years,” senior director of Barbie design Robert Best explains. “If you look at those portraits or how she dresses for important events, she very much has a signature style and look—always a very simple design in white or ivory, which makes sense given that she must then wear all the accompanying jewelry and sash as befits her rank.”

 At $75, the doll may also be the closest most will get to owning a version of the queen’s iconic Fringe Tiara. First worn on her wedding day to Prince Philip in 1947, and then by royal brides Princess Anne and Princess Beatrice, the gold, silver, and diamond-encrusted headpiece is estimated to be worth around $9 million!

Mattel

 Even the packaging is royal, with a Buckingham Palace–inspired depiction of a throne room to pay tribute to the queen’s accession to the throne in 1952. It also comes with a doll stand to display the queen in a number of regal poses.

 Barbie manufacturer Mattel launched the Tribute series to celebrate women who have made impacts in the world or their   industries. Last year, the brand created a doll for the late actress Lucille Ball to tie in with the 70th anniversary of the sitcom I Love Lucy

This is the company’s first doll made in the image of a living royal and is available to buy via Amazon, Walmart, Target, and Mattel.

 source: By

Libri: "Frequenze fiorentine - Firenze Anni ’80" a cura di Bruno Casini alla Libreria Libraccio

Sabato 30 aprile 2022, alle ore 17.00, presso la Libreria Libraccio Firenze (Via de' Cerretani, 16R) è in programma la presentazione della nuova edizione di "Frequenze fiorentine Firenze Anni ’80" a cura di Bruno Casini (Edizioni GoodFellas). In allegato un inedito Vinile in 7” dei Neon , con i brani ‘Last dance’ e ‘ Lobotomy’.

Interverrano: Francesco Magnelli,  Barbara Pignotti (Orient Express), Donatella Alamprese (Esprit Noveau), Andrea Sbaragli.

Special Guest: Patrizia Asproni, Stefano Fabbri,  Andrea Sbandati, Vincenzo Striano.

L’incontro fa parte per la rassegna “Frequenze Rock” organizzata da Music Pool.

A diciannove anni dalla prima edizione ritornano le Frequenze Fiorentine il libro, illustratissimo, sulle culture giovanili negli anni ’80 a Firenze. Versione riveduta, corretta e remixata con NUOVI CAPITOLI INEDITI. Interviste, contributi, memorabilia, racconti, flash rock’n’roll, playlist, feedback letterari, poesie postmoderne, dai Giovanotti Mondani Meccanici ai Litfiba, dai Krypton ai Neon, dai Diaframma alle etichette indipendenti, dal Pitti Trend ai Magazzini Criminali, dalle T.O.K.Y.O. Productions al BananaMoon, dal Tenax all’Independent Music Meeting, dal Manila al Gay Clubbing, da Westuff Magazine a Video Music, da Controradio a Radio Cento Fiori, da Pier Vittorio Tondelli a Piero Pelù, dagli Orient Express a Nicoletta Magalotti, dalla fotografia di Derno Ricci ad Alberto Petra, dai jazz club alle cantine New Wave. Dalla nuova editoria al design underground, dalle Graffiti Night alle feste di Rockstar, da Mixo a Stefano Pistolini, dalla Rokkoteca Brighton ai Cafè Caracas, da Ghigo Renzulli ad Alexander Robotnick, da Antonio Aiazzi a  Francesco Magnelli, da Ringo De Palma ad Andrea Chimenti, da Ernesto De Pascale a Gianni Maroccolo.

Bruno Casini si occupa di comunicazione e culture giovanili a Firenze. Ha vissuto in pieno la meravigliosa stagione degli anni ‘80 e fa ancora le stesse cose di allora. Laureato in Storia del Cinema con Pio Baldelli, è stato uno dei fondatori del mitico Banana Moon, da dove è partita la scintilla del- a New Wave fiorentina. Manager dei Litfiba nei primi cinque anni della loro carriera, ha pubblicato numerosi libri sugli anni ‘70 e ‘80 a Firenze.

Per maggiori informazioni: www.libraccio.it - www.eventimusicpool.it

fonte: https://portalegiovani.comune.fi.it

Libri: "CESARE (come quando fuori piove)" di Mauro Valentini

MAURO VALENTINI: 'CESARE', il nuovo romanzo dedicato a chi si è perduto e non si è ancora ritrovato (ARMANDO EDITORE). Dal 28 aprile in libreria.

Come scrive Robert Towne: «Nel noir i personaggi hanno in un modo o nell'altro il destino segnato. E ognuno è spinto dalle proprie debolezze. Loro avrebbero voluto una vita normale, ma non riescono a resistere alla tentazione di essere imperfetti.» Anche i personaggi di Mauro Valentini sono uomini che si spingono inesorabilmente verso quel destino a cui vogliono sottrarsi: lo abbiamo visto nel suo ultimo romanzo Tyson e lo ritroviamo in Cesare. 

Cesare vive anni in una sorta di isolamento volontario. Ha un buco dentro a cui non sa dare una spiegazione. E allora inizia a cercare il motivo di questo suo malessere ripercorrendo i momenti più importanti della sua vita. Gli amori perduti, un figlio che non lo vuole come padre e un brutto infortunio che ha spezzato i suoi sogni di promessa del calcio. Ma in questo percorso di riflessione rabbiosa troverà presto qualcuno contro cui riversare le colpe del suo fallimento. E deciderà di vendicarsi, mettendo in moto un piano violento e salvifico, che scatenerà una serie di azioni e reazioni che lascerà il lettore letteralmente senza fiato.

 

Mauro Valentini, giornalista e scrittore. Nel 2020 con Armando Editore è stato tra i primi dieci libri più venduti in Italia con Mio figlio Marco – La verità sul caso Vannini scritto con Marina Conte. Sempre con Armando ha pubblicato, tra gli altri: Mirella Gregori – Cronaca di una scomparsa, Marta Russo – Il Mistero della Sapienza. Con quest’opera ha vinto il premio letterario Costa d’Amalfi 2017 e si è classificato secondo al Premio Piersanti Mattarella 2019. Cesare è il suo secondo romanzo dopo Lo chiamavano Tyson (2021).

fonte: ufficio stampa  1A Comunicazione

Teatro: Il Messaggio per la Giornata Internazionale della Danza 2022

L’International Theatre Institute ITI ha annunciato che la celebrazione della Giornata Internazionale della Danza 2022 (GID), organizzata dal Segretariato Generale ITI, si terrà online il giorno 29 Aprile a partire dalle 14,00 (ora italiana).

Durante la GID 2022, che cade nel 40° Anniversario dell’istituzione della Giornata, la celebrazione presenterà un video dell’autrice del Messaggio di quest’anno e cinque produzioni di danza, una per ciascuna delle regioni (Africa, Asia-Pacifico, le Americhe, Europa e Paesi Arabi). Lo scopo della celebrazione è quello di riunire insieme le persone e mostrare al mondo la bellezza e diversità dell’arte della danza. Tutti i video saranno visibili sul sito ufficiale della GID. Sempre sul sito sono disponibili informazioni sulle altre celebrazioni che si svolgeranno in varie città. Le indicazioni e una guida per chi volesse organizzare un evento sono nel PDF ufficiale.

Qui sotto una nostra traduzione del Messaggio per la GID 2022 scritto da KANG Sue-jin, danzatrice e direttore Artistico del Korean National Ballet.

 International Theatre Institute ITI
World Organization for the Performing Arts

Messaggio per la Giornata Internazionale della Danza – 29 Aprile 2022

Autrice del Messaggio: KANG Sue-jin, South Korea
Danzatrice, Direttore Artistico del Korean National Ballet

La catastrofe del Covid-19 ha fermato la vita libera come noi la conoscevamo ed essere nel mezzo di questa tragedia ci fa ripensare al significato di «danza» e «danzatori». Nel lontano passato la danza era un mezzo primario di espressione e comunicazione attraverso i gesti, per poi diventare un’arte della performance che commuove gli animi e ispira il pubblico. È un’arte che vive nell’istante, difficile da riprodurre una volta che è stata compiuta perché viene creata dall’unione di corpo e anima. La danza è fatta di momenti effimeri, il che destina i danzatori a essere sempre in movimento. Nondimeno, il Covid-19 ha ristretto e persino bloccato l’arte della danza nella sua forma originaria.

Anche se la situazione sta migliorando, le performance di danza sono ancora soggette a molte restrizioni. Questo ci porta a serbare come una cosa preziosa i ricordi del tempo in cui la danza e i danzatori risplendevano come gemme, trasmettevano l’angoscia e l’ansia degli uomini, la volontà e la speranza per la vita e illuminavano il mondo.

Alla stessa maniera il balletto Giselle – ambientato nell’Europa medievale e andato in scena all’Opéra di Parigi il 28 Giugno del 1841 in un’epoca ancora scossa per l’epidemia – riportò uno straordinario successo narrando una storia d’amore che va oltre la morte. Da allora Giselle è stato eseguito in tutta Europa e nel mondo continuando a portare conforto e incoraggiamento ad un’umanità affranta dalla pandemia. Proprio in questo aspetto, mostrato per la prima volta in Giselle, io vedo il mirabile spirito della ballerina che cerca di sollevarsi al di là dei dolori del mondo.

Il pubblico, stanco per l’isolamento, è assetato di empatia e conforto da parte dei danzatori. Come danzatori, noi crediamo che il nostro battere d’ali dia speranza ai cuori di coloro che amano l’arte della danza e dia loro il coraggio di andare oltre la pandemia.

Sento già il mio cuore palpitare.

fonte:  https://ilteatrodellamemoria.com

Cinema: 'Settembre', deliziosa opera prima tra dramma e commedia. Firmata da Louise Steigerwalt con Bentivoglio e Ronchi

SETTEMBRE di Giulia Louise Steigerwalt è una deliziosa opera prima in perfetto equilibrio tra dramma e commedia e questo in ogni ordine di età e sesso.

Già al Bif&st e ora in sala dal 5 maggio con 01, SETTEMBRE è un'opera corale in cui ogni storia è nel segno della rinascita: "Per me settembre è sempre stato l'inizio dell'anno, un mese di rinascita", dice la Steigerwalt, sceneggiatrice al suo esordio alla regia.

Tra i protagonisti del film, un superbo Fabrizio Bentivoglio, nel ruolo di Guglielmo, un attempato medico frequentatore-amico di una prostituta dell'Est, Ana (Tesa Litvan), davvero troppo dolce; due quarantenni amiche, Francesca e Debora (Barbara Ronchi e Thony), entrambe sposate che, deluse dai rispettivi mariti e dopo la minaccia di una malattia, pensano bene di amarsi.

E ancora nel film la divertente e tenera storia di iniziazione alla sessualità dell'adolescente Maria (Margherita Rebeggiani) da parte di Sergio (Luca Nozzoli), suo compagno di scuola che cerca di prepararla al primo incontro con il ragazzo da lei amato, mettendo in mostra tutte le sue improbabili capacità (tra le lezioni, come mettere un condom a un dentifricio). Nel frattempo Ana incontra un panettiere, ancora più tenero di lei, di cui si innamora, ma è troppo onesta per vivere questa storia. E va detto che la sceneggiatrice di MOGLIE E MARITO, IL CAMPIONE e CROCE E DELIZIA, sa raccontare le relazioni umane con grande e semplice profondità e dirigere gli attori con i tempi giusti.

Dice all'incontro stampa Giulia Louise Steigerwalt: "Questo film nasce da storie che ho sentito in contesti diversi. Quella delle due donne, ad esempio, l'ho sentita al ristorante. È comunque - aggiunge - un film profondamente italiano anche se sono una grande fan del dramedy americano, che è un tipo di cinema accessibile produttivamente a tutti e si basa su scrittura e attori. Penso a film come LITTLE MISS SUNSHINE o JUNO. Film che uniscono ironia e dramma, leggerezza e profondità". Per quanto riguarda la sceneggiatura, "è nata tanti anni fa. I produttori mi hanno detto di fare un corto e così è nato quello sugli adolescenti che poi ho utilizzato anche nel film". Dice infine il produttore Matteo Rovere che è anche il marito della regista: "Giulia già nel corto aveva dimostrato di avere un talento nella regia come lo ha nella scrittura. Sa avvicinarsi alle emozioni delle persone, ai personaggi. E tutto questo con una regia lineare e raffinatezza di fondo". Per Fabrizio Bentivoglio, comunque, nessuna crudeltà verso gli uomini in questo film: "Anzi mi sembrano raccontati con il giusto equilibrio e la giusta comprensione, ma una cosa è certa: noto nei miei simili oggi una sorta di impreparazione all'invecchiamento, come se la nostra generazione non avesse previsto di invecchiare". Il film è una produzione Groenlandia con Rai Cinema.

fonte: di Francesco Gallo www.ansa.it RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Teatro: Daniele Cipriani, "Sulla danza il dramma della guerra" Les Étoiles su ITsART. A luglio Abbagnato debutta con la figlia

"Oltre alla tragedia immensa della guerra, oggi il problema della Russia coinvolge tutta la danza mondiale.

I migliori ballerini al mondo vengono dal Bolshoi di Mosca e dal Mariinskij di San Pietroburgo.

Come potranno uscire dal Paese?". A parlare è Daniele Cipriani, ideatore di alcuni dei più applauditi spettacoli di danza degli ultimi anni e soprattutto de "Les Étoiles", il gala con cui dal 2015 porta eccezionalmente insieme su uno stesso palco le stelle più in vista della stagione dai maggiori teatri del mondo. In occasione della Giornata internazionale della danza del 29 aprile, l'ultima edizione, andata in scena a gennaio all'Auditorium Parco della musica di Roma con Eleonora Abbagnato grande protagonista, debutta in esclusiva gratuita su ITsART (alle 21), la piattaforma streaming che raccoglie il meglio dell'arte e della cultura italiana. 

Un'occasione unica per ammirare virtuosismi in volo e sulle punte di talenti come Natalia Osipova, Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov dal Royal Ballet di Londra; Maia Makhateli dal Balletto Nazionale Olandese; Daniil Simkin dall'American Ballet. E poi ancora Luis Valle dal Ballet Méditerannée dell'Opera di Nizza più stelle internazionali come Sergio Bernal e Ana Sophia Scheller. Nel programma si va da lavori contemporanei, come il quintetto tratto da Le Parc di Angelin Preljocaj, a passi a due della grande tradizione del balletto classico come il Don Chisciotte di Marius Petipa, con gli spettacolari costumi disegnati da Roberto Capucci per il Cigno bianco e il Cigno nero e per l'assolo Le Roi Danse. 

"A gennaio eravamo ancora con i contagi in salita. Comporre il cast non era facile e non sapevamo neanche come avrebbe reagito il pubblico - racconta Cipriani all'ANSA - Invece è stato un successo con oltre 4 mila spettatori: una sorta di apripista per la ripartenza". Ad arricchire oggi la messa in onda, anche esclusive immagini dell'entrata e uscita di scena degli artisti e la testimonianza di Laura Bosetti Tonatto, "naso" più celebre d'Italia che in omaggio a Capucci ha creato due profumi ispirati al White Swan e al Black Swan. "Come sta la danza in Italia? La creatività non si ferma neanche davanti alla pandemia. Nei giorni più bui, noi ci siamo inventati i passi a due con i congiunti, gli unici che potevano stare insieme. Ora - prosegue - vedo un gran fermento. Per la prima volta dopo anni una nostra étoile è stata invitata a Tokyo. Io stesso sto lavorando con due italiani, Sasha Riva e Simone Repele, per l'apertura di Caracalla". E c'è anche la Giulietta costruita per "Eleonora Abbagnato, il 19 luglio al Teatro Romano di Verona, nella quale debutterà sua figlia Julia, di 10 anni, nel ruolo della protagonista da piccola". 

Ma a scorrere le immagini de Les Étoiles, "sembra impossibile che quattro mesi fa il nostro problema fosse 'solo' la gestione del Covid - sospira Cipriani - Io la guerra l'ho proprio sfiorata: il 22 febbraio ero a Sochi, in Russia, con Stranvinsky's Love. Ho preso l'aereo di ritorno alle 4.30 di mattina. Non c'era alcun sentore, invece il giorno dopo il governo ha chiuso l'aeroporto". Per il prossimo appuntamento di Les Étoiles, il 17 e 18 maggio al Comunale di Bologna con orchestra dal vivo, ha chiamato Jacopo Tissi, primo italiano a diventare étoile al Bolshoi di Mosca ma venuto via allo scoppio della guerra, e il collega ucraino Vsevolod Maievskyi, fuggito dal Mariinsky di San Pietroburgo. 

"Non sono per i duetti di artisti ucraini e russi - prosegue Cipriani - La guerra è un problema troppo al di sopra di me, con migliaia di morti, per ridurlo a un duetto. E trovo folle chi oggi vorrebbe ripudiare la cultura russa, come se non dovessimo più danzare il Lago dei cigni perché la musica è di Čajkovskij. Ma sono contrario anche - aggiunge - a chi chiede agli artisti russi di prendere una posizione. Chi parla così forse non è totalmente consapevole di come si viva in un Paese dove appena sgarri vieni arrestato o si coinvolge la tua famiglia. Sono estremamente vicino agli artisti russi. Questa generazione d'un colpo è tornata indietro di 40 anni".

fonte: di Daniela Giammusso www.ansa.it RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

domenica 24 aprile 2022

Teatro: Maria Callas, inaugurata a Zevio la nuova sede della collezione nel veronese

In occasione della ricorrenza del matrimonio con Giovanni Battista Meneghini e a un anno dal centenario della sua nascita, la "Divina" viene omaggiata nel comune che la adottò con l'apertura della nuova sede dell'unica mostra permanente a lei dedicata in Italia. Photo ©Getty

Il 2023 sarà l'anno del centenario di Maria Callas e a Zevio, cittadina del veronese, l'amministrazione ha già iniziato le celebrazioni sfruttando anche la ricorrenza del matrimonio tra la cantante e Giovanni Battista Meneghini per inaugurare, sabato 23 aprile, la nuova sede espositiva "Maria Callas forever Divina" nella cittadina veronese.

Unica esposizione permanente in Italia

Si tratta dell'unica esposizione permanente su territorio italiano dedicata alla "Divina", uno dei soprani che hanno segnato la storia della lirica. La mostra è curata dall'architetto Mirella Borin e offre uno spaccato di vita completo sull'universo Callas attraverso la collezione Tanzi, quella acquistata dal Comune di Zevio all'asta di Sotheby's, la collezione Gervasoni del "Maria Callas International Archive", la collezione Pozzan e la collezione Bolzoni.

IL LEGAME TRA MARIA CALLAS E ZEVIO

Se il matrimonio che si celebrò a Zevio il 21 aprile del 1949 tra la Callas e Giambattista Meneghini creò un legame indissolubile tra la straordinaria vita della Divina e la comunità di Zevio, questa sala espositiva lo celebra, come sottolinea il sindaco Diego Ruzza "un rapporto unico e privilegiato coltivato in 10 anni di residenza a Zevio dal 1949 al 1959, che desideriamo condividere con il resto del mondo innamorato di questa eccezionale interprete lirica, attraverso il vissuto raccolto in questa sala espositiva in cui si respira il fascino intramontabile della Callas e si ripercorrono i passi più importanti della sua esistenza, personale e artistica. Questa inaugurazione è senz'altro uno dei traguardi culturali più importanti raggiunti da Zevio".

fonte: https://tg24.sky.it/spettacolo

Cinema: Spencer, la recensione del film su Lady Diana con Kristen Stewart

Una straordinaria Kristen Stewart, candidata agli Oscar come miglior attrice protagonista, veste i panni della Principessa del Galles nel biopic ambientato nel dicembre del  1993, l'ultimo Natale che Diana Spencer trascorse insieme al Principe Carlo

Una favola tratta da una tragedia vera. Di questo parla Spencer, presentato in concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia  ( LO SPECIALE). Un film fatto della materia di cui sono fatti i sogni. E pure gli incubi. Certo, la pellicola parte dalla realtà, perché come insegna il principe Amleto “ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante tu ne possa sognare nella tua filosofia”. Ma a differenza della celeberrima opera di William Shakespeare, questa volta la protagonista è una principessa, nello specifico del Galles. E il marcio non è in Danimarca, ma a Sandringham House, la residenza di campagna della casa reale inglese situata nella contea di Norfolk. La pellicola, infatti, narra miscelando realtà e finzione le giornate del 24, 25 e 26 dicembre del 1993, ovvero il momento in cui Lady Diana Spencer decise di divorziare dal principe Carlo..

Kristen Stewart una perfetta Lady Diana Spencer

Spencer è una sorta di One-Woman-Show. Tutto ciò che vediamo sullo schermo viene filtrato dallo sguardo dolente di Lady D. Una donna sola. Una moglie tradita. Una principessa triste. Sin dalle prime immagini del film, la macchina da presa documenta le peregrinazioni di un’anima che si è perduta e che non si sa più chi sia. E Kristen Stewart risulta assolutamente credibile in un ruolo niente affatto semplice (guarda l'intervista). L’attrice americana diverte ed emoziona quando dialoga con il fantasma di Anna Bolena, regina d’Inghilterra a cui Enrico VIII fece tagliare la testa, insomma, una sorta, di doppelganger di Lady D.  Con equilibrio e partecipazione l’ Ex “Bella” della saga di Twilight mette in scena la bulimia e i disturbi alimentari di cui soffriva Lady D. Ed è altrettanto convincente nei rarissimi momenti di felicità trascorsi con Harry e William.

Kristen Stewart , grazie a questa interpretazione  è stata apprezzata dal pubblico e dalla critica di tutto il mondo , Una performance e che le ha consegnato la prima nomination agli Academy Award (LO SPECIALE OSCAR) come migliore attrice protagonista, oltre alle candidature al Golden Globe, ai Bafta e ai Critics’ Choice Awards. “Durante le riprese lei mi faceva paura - ricorda Larraín - non perché somigliasse smaccatamente a Diana, ma perché era una creatura pura, innocente, totalmente immersa nel suo personaggio, ad un livello emotivo così profondo da raggiungere una verità al tempo stesso splendida e spaventosa

Lady D Spencer, una vita per nulla da Favola

La scelta azzeccata di Pablo Larrain, che già con il biopic Jackie aveva rappresentato una personalità femminile determinante del 20° secolo, è quella di trasfigurare la residenza di Sandringham in una prigione e nemmeno troppo dorata. Lo Chef e la sua brigata, impegnati nei menù natalizi non sono molto diversi dai militari durante le grandi Manovre. Una schidionata di orari da rispettare, abiti da indossare, rituali da seguire trasformano  le giornate di festa in un inferno di campagna. In fondo, Diana Spencer è simile ai fagiani a cui i reali inglesi danno la caccia. Una specie di selvaggina di passo, impallinata da balzane cerimonie, occhiute domestiche, foto di famiglia e parenti assai serpenti. Si muore di freddo in quella dimora per nulla festosa. E si muore dentro, magari rimettendo l’anima in bagno. Non esiste futuro in questo mondo obnubilato dalle etichette, ma solo un presente identico al passato. E alla fine, per una regina inglese la sola cosa importante è la faccia che avrai stampata sulla banconota. Sei solo una valuta, per di più con una vita davvero svalutata.

Spencer, una principessa alla ricerca di se stessa

Quindi, non è una favola a lieto la fine la vita di una futura sovrana. La bellezza è solo un indumento.  E quello che devi fare è rimanere immobile e sorridere, come se ti trovassi in un campo di mine. Sicché alla fine, Diana Spencer trova aiuto nei ricordi di infanzia, nello spaventapasseri agghindato con la giacca di suo padre. A volte i dettagli più insignificanti sparigliano le carte e ti rendono la libertà. Se Guglielmo fu definito il conquistatore ed Elisabetta la Vergine,  Lady Diana verrà chiamata la pazza o la sconvolta. Eppure, bastano l’amore, uno shock e una risata per aprire le tende, affacciarsi al mondo. L’importante è buttare alle ortiche la collana di perle, identica a quella che il principe Carlo ha regalato alla sua amante. Liberarsi del collare da slave, del giogo e annegare i dispiaceri in una bibita gasata e nel pollo fritto di un Fast Food. Spencer è l’elogio della classe media, di chi va a vedere i miserabili e il Fantasma dell’opera. Perché l’importante per una principessa è tornare a casa, non è importante che sia una reggia. Ciò che conta è che tu, tra quelle pareti, possa essere finalmente te stessa.

Spencer, la trama del film

Il matrimonio fra la Principessa Diana e il Principe Carlo è in crisi da tempo. Malgrado le voci di presunti flirt e di un imminente divorzio, si cerca di preservare la pace in vista delle festività natalizie, tradizionalmente trascorse dai reali nella proprietà di Sandringham.  Sono giorni in cui si mangia, si beve, si spara e si va a caccia. Diana conosce le regole del gioco. Ma quest’anno non sarà come gli altri.  Spencer immagina ciò che potrebbe essere successo in quei pochi, fatidici giorni. 

fonte: di Paolo Nizza https://tg24.sky.it/spettacolo/cinema

Books > "Italian Grammar: Concise & Clearly Explained" by Anna Del Franco and Diana Lavarini

Italian grammar is horribly complicated and full of rules and exceptions, and even an encyclopaedia could not contain it all! Or maybe we could condense it in an agile, easy-to-read handbook with just the right amount of information you need.

This is what we did with this concise Italian grammar, explained in English with plenty of examples - not stiff, unnatural sentences, but authentic everyday language.

From nouns to articles, to adjectives, prepositions, verb conjugation, and other important parts of speech, we explain the structure of la bella lingua and we give you the tools you need to understand it and form your own sentences with confidence, providing tips to help you grasp the how's and why's and to memorise what needs to be memorised.

We hope that this book will become an indispensable companion for your real-life language practice, that will not burden you with unnecessary details but will boost your confidence and allow you to take your Italian to the next level. This book is in English. The print replica eBook is in landscape format, perfect for your tablet, while the paperback version is a 7x10" color edition. Buy on >> Amazon

source:  www.amazon.com

Libri: "La lezione" di Marco Franzoso

Quanti compromessi si accettano per non deludere le aspettative degli altri, per essere una bambina diligente, poi un’adolescente responsabile, infine una donna dolce e gentile. Senza che ce lo confessiamo, il costo delle piccole e continue sopraffazioni subite giorno dopo giorno è spesso una rabbia nascosta dietro l’apparenza di una vita normale, azioni ordinarie, un lavoro e una vita di coppia come tante.

Elisabetta è avvocato in un piccolo studio associato e galleggia tra cause di separazioni, spaccio, affitti non pagati. Lavora dieci ore al giorno, ma stenta a decollare. Anche la sua vita privata non è esaltante: il rapporto con il fidanzato Daniele arranca tra alti e bassi, le amicizie si sono allentate, il padre, vedovo, è anziano e fragile. Come se non bastasse, da qualche giorno un uomo la segue. Angelo Walder, un suo vecchio assistito, condannato per violenza e abuso. Ha scontato il carcere e ora come aveva promesso è tornato a cercarla, finché una sera Elisabetta se lo ritrova in casa…

Per salvarsi non le resta che ribellarsi e prendere in mano la propria vita, senza più chiedere aiuto a nessuno. Costi quel che costi. Può contare solo su se stessa.

Dalla penna di uno dei più raffinati scrittori italiani – autore di Il bambino indaco, portato al cinema da Saverio Costanzo – un romanzo di ritmo e suspence che racconta la discesa agli inferi di una giovane donna come tante.

Un thriller che inchioda il lettore alla pagina, e insieme una lucida rappresentazione della società contemporanea, che svela la follia che si cela dietro la vita di tutti i giorni. In cui anche noi possiamo riconoscerci. Forse senza confessarcelo.

Marco Franzoso è nato nel 1965. Da alcuni suoi romanzi (Tu non sai cos'è l'amore e Westwood dee-jay) sono stati realizzati spettacoli teatrali. Da Il bambino indaco (Einaudi, 2012) è stato tratto il film di Saverio Costanzo Hungry Hearts, interpretato da Alba Rohrwacher e Adam Driver (entrambi premiati con la Coppa Volpi al Festival di Venezia del 2014). L'innocente è uscito per Mondadori nel 2018 e ha vinto il premio Mondello. Nel 2020 è stato pubblicato, sempre per Mondadori, Le parole lo sanno, che diventerà un film per la regia di Peter Webber.

fonte:  www.mondadori.it

Biennale di Venezia: "AllTogether" fino al 26 giugno

Diesel, in occasione della Biennale di Venezia, supporta la Tom of Finland Foundation e The Community con una esposizione dedicata al celebre illustratore finlandese. 

Comunicato stampa: In occasione del compleanno di Tom of Finland (8 Maggio 1920), la Tom of Finland Foundation e The Community hanno curato AllTogether, una mostra collettiva supportata da DIESEL, che presenterà la collezione permanente della Fondazione Tom of Finland al pubblico per la prima volta fuori da Los Angeles. AllTogether esplora la collezione di arte erotica che consiste in migliaia di opere d’arte, si estende su più decadi ed comprende molteplici supporti e tecnich.

Questa mostra è possibile grazie agli sforzi della Fondazione nel preservare il lavoro degli artisti queer, molti dei quali hanno affrontato discriminazioni e false rappresentazioni dovute alla natura delle loro creazioni. Per oltre trent’anni, la Fondazione Tom of Finland ha costruito la più vasta collezione di arte LGBTQ+ del mondo. Durk Dehner e Tom of Finland hanno co-fondato la Fondazione Tom of Finland nel 1984 con lo scopo di preservare e promuovere al meglio il lavoro di Tom. Tuttavia, rapidamente il ruolo della Fondazione si è esteso per promuovere e archiviare il lavoro di altri artisti queer: i primi anni della Fondazione coincidono con l’insorgenza dell’epidemia di AIDS. Molti artisti erotici dell’epoca, alcuni avendo lavorato sotto anonimato nel corso della loro intera carriera, erano preoccupati che i loro lavori potessero essere dimenticati o distrutti dopo la loro morte. Così, hanno donato il proprio lavoro di una vita alla Fondazione Tom of Finland, sapendo che sarebbe stato archiviato con cura, preservando in questo modo le loro storie.

AllTogether riconosce il profondo impatto sociale e culturale che la Fondazione ha avuto nel fornire uno spazio aperto e unico di libertà e amore per questa comunità di artisti. Queste opere, che si è soliti vedere appese sui muri della TOM House a Los Angeles, evidenziano le storie degli oltre settanta artisti esposti. AllTogether sarà inaugurata presso lo Studio Cannaregio di Venezia, il 23 aprile, in concomitanza con il weekend di apertura della Biennale di Venezia. Una seconda e diversa mostra aprirà invece al The Community Centre di Parigi l’8 Maggio. Entrambe saranno aperte al pubblico fino al 26 Giugno. Le due mostre comprendono più di duecento opere d’arte dagli anni ‘40 al giorno d’oggi.

Informazioni
  • Luogo: STUDIO CANNAREGIO
  • Indirizzo: Cannaregio 1345/D - Venezia - Veneto
  • Quando: dal 22/04/2022 - al 26/06/2022
  • Vernissage: 22/04/2022 ore 18 su invito
  • Generi: disegno e grafica
  • Orari: L’esposizione resterà aperta al pubblico Dal 23 Aprile al 26 Giugno 2022.
fonte: www.artribune.com

Spettacolo: Favolosi 80 di Barbra Streisand, diva partita dal nulla

La musica, il cinema, l'impegno politico. Ora una autobiografia.

L'ultimo, ironico, omaggio gliel'ha tributato Paul Thomas Anderson in "Licorice Pizza" quando Bradley Cooper nel ruolo di Jon Peters, il parrucchiere delle star di Hollywood diventato poi produttore di blockbuster cinematografici, fa una battuta sulla sua compagna di allora, Barbra Streisand: "pensate che io abbia un brutto carattere? Non avete mai visto lei arrabbiata".

 

Si tratta di una storia degli anni '70 ed è solo un piccolo punto della vita di una leggenda che il 24 aprile compirà 80 anni.

L'anno scorso ha pubblicato il suo ultimo album, "Release Me 2" e ora è impegnata a finire la sua autobiografia. Nel frattempo si gode la famiglia, accanto al marito James Brolin, con cui è sposata da 23 anni e ai nipoti dopo una vita sentimentale da romanzo con un matrimonio (con Elliot Gould) e una serie di relazioni e flirt veri o presunti con star di ogni genere e perfino rumours sul Principe Carlo e Bill Clinton. 

Nei sessant'anni di carriera, Barbra Streisand è diventata qualcosa di più di una diva, perché è stata una delle prime donne ad assumere un ruolo di grande influenza nel mondo dello show business e non solo, vista la sua attività di grande sostenitrice del Partito Democratico con importanti raccolte di fondi: nel 1983 con "Yentl" è stata la prima donna a scrivere, dirigere, produrre e interpretare un film per una major di Hollywood, culmine di un percorso che dopo i successi sul grande schermo degli anni '70, l'aveva vista imporre all'industria il proprio controllo sulla sua carriera. La Streisand fa parte della ristretta cerchia degli EGOT, gli artisti che hanno vinto I premi più importanti, Oscar, Grammy, Emmy, Tony, per non dire degli undici Golden Globe e degli oltre 150 milioni di dischi venduti. Una carriera inimitabile costruita su una voce inconfondibile, perfettamente in bilico tra Broadway e il Pop e modellata sullo stile di Judy Garland, il suo mito con cui ha anche collaborato.

La ragazza ebrea che aveva perso il padre troppo presto e che all'alba degli anni '60 si esibiva nei locali gay di New York - la Streisand è un'icona per il mondo gay (ricordate il film "In e Out"?) - ha impiegato poco a diventare una star, visto che già col suo primo album ha vinto due Grammy e che ai tempi della British Invasion piazzò tre dischi ai primi tre posti della classifica mentre già era candidata al Tony per "Funny Girl", il cui adattamento firmato da William Wyler le fruttò l'Oscar come migliore attrice protagonista nel 1969, ex aequo con Katharine Hepburn. Il secondo lo ha vinto nel 1977 per la miglior canzone , con "Evergreen" da "A Star is Born", di cui lei era protagonista accanto a Kris Kristofferson. L'accoppiata film di successo con grande hit è un elemento costante della sua carriera, basta pensare ai trionfi commerciali di "They way we were", title song di "Come eravamo" la commedia che ha fatto piangere generazioni con la complicità di Robert Redford. 

Sono davvero pochi gli artisti che sono riusciti a mantenere con lo stesso successo la doppia carriera senza perdere nulla della propria credibilità e tutto sommato quell'aura da irraggiungibile che le viene da una personalità fortissima e da una bravura formidabile: ancora oggi "People" è una canzone che ha i crismi del classico. Ma, soprattutto, la sua è la clamorosa storia di affermazione personale di una donna partita dal nulla che nella carriera come nella vita ha rivendicato e ottenuto di fare le proprie scelte, in un mondo che vedeva tutt'altro ruolo per l'universo femminile. 

Avendo alle spalle una storia simile può anche permettersi di guardare con una certa serenità al tempo che passa: anche perché nel 2009 grazie a "Love is the answer" che ha raggiunto la vetta della classifica è diventata la prima artista donna ad aver pubblicato un album numero uno per cinque decenni consecutivi, dai 60 ai Duemila. E intanto è pure tornata alla commedia di successo con Ben Stiller, Dustin Hoffman e Robert De Niro nella saga familiare "Mi presenti I tuoi". Una cosa è sicura: chi la prende come modello avrà vita dura per superare i suoi risultati. 

fonte: di Paolo Biamonte www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA