sabato 29 giugno 2024

Biennale Cinema: Sigourney Weaver Leone d’Oro alla carriera

Il riconoscimento all’attrice statunitense verrà consegnato nel corso dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto > 7 settembre).

Leone d’oro alla carriera

È stato attribuito all’iconica attrice americana Sigourney Weaver (Alien, Ghostbusters, Gorilla nella nebbia, Avatar, Il maestro giardiniere) il Leone d’Oro alla carriera della 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2024).

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra, Alberto Barbera.

Il programma dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia verrà annunciato il 23 luglio p.v.

“Sono davvero onorata di ricevere il Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia – ha dichiarato Sigourney Weaver nell'accettare la proposta –. Questo premio è un privilegio che condivido con tutti i registi e collaboratori con cui ho lavorato nel corso degli anni. Accetto con orgoglio questo riconoscimento, che celebra anche tutti coloro che hanno contribuito a dare vita a questi film”.

Il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Ha poche rivali un’attrice del calibro di Sigourney Weaver. Forte di un’importante formazione teatrale, ha conquistato il grande pubblico cinematografico con Alien, di Ridley Scott, diventando in breve una figura emblematica degli anni '80, nel corso dei quali ha coniato l’immagine di un’eroina senza precedenti per il genere d'azione, capace di reggere vittoriosamente il confronto con i modelli maschili che fino a quel momento avevano dominato nel cinema epico e avventuroso. 

Non contenta di aver aperto la strada a numerose altre epigone, l’attrice ha proseguito nella ricerca incessante di una propria identità costantemente rimessa in discussione, attraverso scelte che spaziano dal film di genere alla commedia, dal cinema d’autore a quello per bambini, sfuggendo alle etichette che l’avrebbero voluta confinata all’icona vittoriosa del periodo reaganiano. 

Nel ruolo di autentica collaboratrice piuttosto che di semplice strumento plasmabile dalle mani di un regista, ha contribuito al successo dei film di James Cameron, Paul Schrader, Peter Weir, Michael Apted, Roman Polanski, Ivan Reitman, Mike Nichols, Ang Lee e molti altri, riuscendo ogni volta a imprimere alla propria carismatica presenza il segno indelebile di una figura complessa, talvolta contradditoria, sempre autentica. Dotata di un grande temperamento, capace di muoversi con delicatezza ma senza fragilità, ha imposto un’immagine di donna sicura e determinata, dinamica e tenace, non senza lasciar trapelare, con sfumature sempre diverse, una sensibilità femminile di intenso magnetismo.

Il Leone d’Oro alla carriera è il doveroso riconoscimento a una star che ha saputo costruire ponti fra il cinema d’autore più sofisticato e i film che dialogano con il pubblico in forma schietta e originale, senza mai rinunciare a essere se stessa”.

fonte: www.labiennale.org

Libri: "Il club Vesuvio" di Mark Gatiss

Un romanzo d'avventura e salotti, società segrete e vulcani, ladri e gentiluomini. E sì, c'è anche l'amore. Come si fa a non amare Lucifer Box?

Ecco a voi Lucifer Box: uomo affascinante, di modi raffinati e lingua tagliente, a suo agio tanto nell’alta società come nei tuguri della Londra di inizio Novecento. 

Lucifer è un viveur e un artista, ma è anche uno dei più intrepidi agenti di Sua Maestà: così quando gli scienziati più importanti del regno iniziano a morire per cause innaturali è a lui che la corona si affida per sciogliere il bandolo della matassa. 

Circondato da una galleria di personaggi unici – il capo, l’affascinante e misteriosa Bella Pok e il suo braccio destro Charlie Jackpot – Lucifer deduce e seduce viaggiando dalla sua elegante residenza al numero 9 di Downing Street (qualcuno deve pur viverci) fino alle rovine di Pompei, sulle tracce di una pericolosissima società segreta che all’insaputa di tutti ha tra le mani il destino del mondo. 

Mark Gatiss, nato nel 1966, è un attore, sceneggiatore e romanziere inglese. Membro del quartetto comico The League of Gentlemen, è noto al grande pubblico per aver scritto e recitato nelle serie tv Doctor Who, Sherlock e Dracula; di queste ultime è stato anche creatore insieme a Steven Moffat. Sempre per la televisione ha sceneggiato alcuni episodi della serie BBC Poirot, tratta dai romanzi di Agatha Christie. Il club Vesuvio è il primo di tre romanzi che vedono protagonista l’agente segreto di Sua Maestà Lucifer Box  

fonte: www.bompiani.it

mercoledì 26 giugno 2024

Univerisità degli studi di Verona > Rudolf Nureyev e la letteratura: danza, coreografia e ricezione, dal 27 al 29 giugno 2024


Rudolf Nureyer e la letteratura: DANZA, COREOGRAFIA E RICEZIONE

 

Convegno internazionale
27-29 GIUGNO 2024
Aula T1 - Polo Didattico Zanotto
Università degli Studi di Verona
Viale dell'Università, 4

E possibile seguire a distanza su Zoom >> cliccando questo LINK
ID riunione: 939 6168 0821 - Passcode: 745295

PROGRAMMA PDF CON TUTTI GLI ORARI >> QUI

Si tratta di un Convegno internazionale, che si inscrive nelle ricerche pluriennali effettuate nel nostro Dipartimento sulle relazioni tra letteratura e danza, e che includerà anche aspetti legati all'ambito delle Digital Humanities, per la conservazione dei documenti e come ausilio per la ricerca. 

Per quanto riguarda più precisamente l’argomento, l’eccezionale ‘scrittura’ del corpo di Nureyev, nelle sue straordinarie doti di danzatore come nel suo ipnotico fascino sulla scena, è sempre stata oggetto di innumerevoli commenti, ma meno estesamente indagata è stata la sua relazione alle fonti, provenienti dai diversi ambiti linguistici e letterari, dei balletti.  

Il Convegno di propone prima di tutto di indagare come questi testi, grazie anche alla vasta cultura di Nureyev, si manifestano nella sua ‘scrittura’ a livello di pensiero del movimento, della tecnica e della performance, di gestione degli elementi fondamentali nella creazione o ricreazione coreografica, e di consapevolezza della realizzazione dell’intero spettacolo coreutico.

Il Convegno ha suscitato notevole interesse per l'originalità della prospettiva critica, e vedrà la partecipazione di giovani ricercatori e di importanti studiosi dei rapporti tra letteratura e danza, come anche di specialisti degli studi sulla danza, oltre che comunicazioni derivanti dalla presenza di Nureyev all'Arena di Verona, alla Scala, all'Opera di Roma, all'Opéra di Parigi, e in altri teatri. Le comunicazioni saranno accompagnate da immagini e video, spesso poco noti, e potranno eventualmente essere seguite anche via Zoom. 

Alle studentesse e agli studenti che seguiranno i lavori del Convegno e presenteranno una relazione saranno attribuiti 2 CFU in tip. D  per quanto riguarda il Dipartimento di Lingue e Letterature straniere, o 2 CFU in tip. F per quanto riguarda il Dipartimento di Culture e Civiltà. Per la verbalizzazione, gli studenti dovranno mettere l'attività a libretto e iscriversi su Esse 3, facendo comunque riferimento alle pagine dedicate. 

Comitato scientifico: Laura Colombo e Sidia Fiorato

Info QUI

fonte: www.dlls.univr.it

A Verona un convegno sul ballerino e coreografo Rudolf Nureyev

Rudolf Nureyev
A Verona dal 27 al 29 giugno i maggiori studiosi per ricordare la figura del celebre ballerino e coreografo, che si è esibito anche sui prestigiosi palchi dell'Arena e del Teatro Filarmonico di Verona.

Rudolf Nureyev è stato un ballerino e coreografo dalla personalità carismatica e unica che ha lasciato il segno su ogni palco su cui si è esibito, tra cui quello dell’Arena di Verona e del Teatro filarmonico di Verona. “La morte a Venezia”, ispirato alla novella “Der Tod in Venedig” di Thomas Mann, è il celebre balletto portato in scena da Nureyev sui palchi veronesi, a dimostrazione della forte relazione artistica che la città scaligera ha da sempre instaurato con i maggiori esponenti delle arti e dello spettacolo.

E proprio a Verona, dal 27 al 29 giugno, nell’aula T1 del polo Zanotto, si terrà il convegno internazionale Rudolf Nureyev e la letteratura: danza, coreografia e ricezione, per analizzare la sua relazione con la letteratura e come ha influenzato e ispirato la sua arte.

Il convegno, organizzato da Laura Colombo, docente di Letteratura francese dell’università di Verona, e Sidia Fiorato, docente di Letteratura inglese dell’università di Verona, vedrà la partecipazione di giovani ricercatori e ricercatrici e di importanti studiose e studiosi per indagare il rapporto tra letteratura e danza. All’incontro, inoltre, parteciperanno numerosi esperti appartenenti a istituzioni prestigiose provenienti da Italia, Francia, Germania, Ungheria e Stati Uniti d’America.

Obiettivo del convegno è indagare la relazione di Nureyev con i testi letterari, fonte primaria degli argomenti di molti balletti, e di come questo suo rapporto con la letteratura si manifesti nella sua ‘scrittura’ a livello di pensiero del movimento, della tecnica e della performance, e di consapevolezza della realizzazione coreografica, anche per quanto riguarda lo sviluppo delle sue concezioni nel tempo. Ci si propone di andare oltre le straordinarie doti di danzatore e il fascino ipnotico che Nureyev dimostrava sulle scene, da sempre oggetto di innumerevoli commenti, e di approfondire degli aspetti spesso meno noti, quali l’importanza dell’aspetto letterario nella sua opera.

«Si tratta di una preziosa occasione per coniugare i nostri studi letterari alla danza, – sottolinea Laura Colombo – in una relazione intersemiotica e interdisciplinare che potrà riunire i nostri studenti a degli specialisti internazionali, ma che potrà interessare un pubblico più vasto, affascinato tanto dalla magia dello spettacolo coreutico quanto dalla riscoperta e dall’approfondimento, secondo un taglio particolare, di testi famosissimi, tra cui naturalmente “Romeo e Giulietta”».

Sarà possibile seguire il >> convegno a distanza cliccando qui su Zoom

fonte:  https://daily.veronanetwork.it  Di Redazione