Sicilia Queer filmfest, Jean Vigo Italia, Rai Cinema
presentano TRASFORMAZIONI.
Conversazione con il regista Roberto Faenza
sabato 18 febbraio 2012, 17.00
Educandato Statale Maria Adelaide
Palermo, Corso Calatafimi 86
Ho 17 anni e non amo molto parlare. Sono un anarchico, odio la guerra, la politica e la religione organizzata. I miei dicono che sono un asociale perché non voglio andare all’università. Non ci voglio andare perché non voglio essere indottrinato. Mi bastano le idee che ho. Amo leggere e passare le giornate in campagna da mia nonna. Per questo sarei un disadattato?
(James, interpretato nel film daToby Regbo)
In occasione dell’anteprima siciliana del film “Un giorno questo dolore ti sarà utile” di Roberto Faenza, tratto dal romanzo di Peter Cameron, il regista incontra il pubblico palermitano per una conversazione sul tema
TRASFORMAZIONI
Insieme al regista intervengono:
Titti De Simone (presidente Sicilia Queer filmfest),
Franco Di Maria (psicologo), Andrea Inzerillo (programmer Sicilia Queer filmfest), Gianfranco Marrone (semiologo).
L’incontro è organizzato da:
Sicilia Queer filmfest
Jean Vigo Italia
Rai Cinema
Sicilia Queer filmfest
fonte http://www.rapportoconfidenziale.org
Sicilia Queer filmfest – Facebook
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 18 febbraio 2012
Lgbt: Libero critica la Fornero e se la prende con le lesbiche
Quando non sai cosa scrivere, basta che ti fai un giro su certi siti e qualcuno che la spara grossa contro gli omosessuali lo trovi sempre.
Infatti, archiviamo Giovanardi per lasciare il posto ad un quotidiano noto per la sua sobrietà: Libero.
Sul sito leggiamo un bellissimo articolo che commenta le recenti esternazioni della ministro Fornero sul Festival di Sanremo.
La ministro, che si scaglia contro un certo modo di rappresentare le donne, ha detto di non accendere la tv da 3 mesi (ah, come la capisco!).
Le argomentazioni usate dal giornalista (?) di Libero per criticare la Fornero
(che proprio non deve piacere alla destra orfana di Berlusconi) è un capolavoro di omofobia.
A cominciare dal titolo: “Fornero La vetero-femminista contro il Festival Preferisce le lesbiche a Belen Rodriguez”.
Dopo aver citato le dichiarazioni del ministro l’autore dell’articolo ci informa che la Fornero, “giovedì 16 febbraio, si è dedicata all’accordo promosso dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali per l’adesione dell’Italia al Programma del Consiglio d’Europa in materia di “Contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” con l’alto patrocinio delle associazioni lesbo-gay-bisex e trans.”
Converrete con me che si tratta di due notizie che non hanno nessun legame l’una con l’altra (delle quali, la seconda fa solo onore alla Fornero).
In effetti, il collegamento è davvero perverso: “Ecco un buon modello di donna per la tv. A quando una lesbica a Sanremo al posto di Belen?”
Ahimé, l’articolo non è firmato, quindi non mi posso rivolgere direttamente all’autore.
Ma vorrei far sapere al suddetto giornalista, che se Sanremo fosse prodotto in America, con molta probabilità lo condurrebbe Ellen Degeneres (e forse lo guarderei volentieri anche io).
Fosse solo perché è tra i personaggi più popolari e amati della televisione d’oltreoceano.
Che poi sia anche lesbica è solo un dettaglio.
fonte http://lezpop.it/libero-critica-la-fornero-e-se-la-prende-con-le-lesbiche/
Infatti, archiviamo Giovanardi per lasciare il posto ad un quotidiano noto per la sua sobrietà: Libero.
Sul sito leggiamo un bellissimo articolo che commenta le recenti esternazioni della ministro Fornero sul Festival di Sanremo.
La ministro, che si scaglia contro un certo modo di rappresentare le donne, ha detto di non accendere la tv da 3 mesi (ah, come la capisco!).
Le argomentazioni usate dal giornalista (?) di Libero per criticare la Fornero
(che proprio non deve piacere alla destra orfana di Berlusconi) è un capolavoro di omofobia.
A cominciare dal titolo: “Fornero La vetero-femminista contro il Festival Preferisce le lesbiche a Belen Rodriguez”.
Dopo aver citato le dichiarazioni del ministro l’autore dell’articolo ci informa che la Fornero, “giovedì 16 febbraio, si è dedicata all’accordo promosso dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali per l’adesione dell’Italia al Programma del Consiglio d’Europa in materia di “Contrasto della discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere” con l’alto patrocinio delle associazioni lesbo-gay-bisex e trans.”
Converrete con me che si tratta di due notizie che non hanno nessun legame l’una con l’altra (delle quali, la seconda fa solo onore alla Fornero).
In effetti, il collegamento è davvero perverso: “Ecco un buon modello di donna per la tv. A quando una lesbica a Sanremo al posto di Belen?”
Ahimé, l’articolo non è firmato, quindi non mi posso rivolgere direttamente all’autore.
Ma vorrei far sapere al suddetto giornalista, che se Sanremo fosse prodotto in America, con molta probabilità lo condurrebbe Ellen Degeneres (e forse lo guarderei volentieri anche io).
Fosse solo perché è tra i personaggi più popolari e amati della televisione d’oltreoceano.
Che poi sia anche lesbica è solo un dettaglio.
fonte http://lezpop.it/libero-critica-la-fornero-e-se-la-prende-con-le-lesbiche/
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discriminazioni lgbt,
mondo lesbico
Lgbt: I gay offesi a Sanremo
Sanremo manda in onda l’elenco più retrivo degli stereotipi sugli omosessuali e non risparmia neanche le donne.
Le associazioni gay insorgono in coro, tanto più che si trovano riunite per un appuntamento d’eccezione: l’incontro voluto dall’ Ufficio nazionale antidiscriminazioni tra i rappresentanti del Consiglio di Europa e alcuni esponenti del governo italiano per avviare azioni di contrasto a omofobia e transfobia, visto che l’Italia ne ha tanto bisogno.
Dopo l’intervento del ministro Elsa Fornero, che promette “strumenti normativi e interventi educativi fin dalla primissima infanzia” e che dichiara: “non ho visto Sanremo”, i rappresentanti delle associazioni chiamati a intervenire non si trattengono. Troppa l’indignazione per la serata sanremese.
Tra le frasi incriminate: “Un omosessuale è una donna senza flusso mestruale”.
Un colpo sparato dal duo dei “soliti idioti” Francesco Mandelli e Fabrizio Bigio che contiene due offese in una: verso i gay, considerati dal pregiudizio “maschi mancati”, e verso le donne in menopausa, viste come ormai fuori uso, sottolinea con forza Rita De Santis, alla testa di Agedo, associazione di genitori di omosessuali.
“Mi terrorizza l’idea che questo video sia tra i più cliccati in Youtube dai ragazzi”, aggiunge. Lo sketch già noto nel web diventa la presunta novità gay della seconda serata che mostra alcuni siparietti di scarso livello raggiungendo il top con il duo “idiota”: un ridicolo individuo vestito di arancione in coppia con un altro talmente vanesio da rispondere a qualunque domanda “non lo so”.
Dinanzi a loro Gianni Morandi che alla fine viene baciato dall’arancione, a rimarcare lo stereotipo del gay sempre pronto a saltare addosso al maschio etero.
“La satira si fa sulle opinioni e non sulla condizione o sulla identità delle persone – sottolinea Paolo Patanè, presidente di Arcigay, mentre i rappresentanti delle nostre istituzioni non hanno il coraggio di pronunciare le parole gay e lesbica, arrivano offese da una trasmissione iperpopolare. Non si può alzare l’audience sulla pelle della gente”.
Critici gli avvocati della rete Lenford con Antonio Rotelli: “Se fossero state prese in giro persone di colore, ci sarebbe stata la percezione della discriminazione in atto”.
Non a caso il Consiglio di Europa bacchetta l’Italia perché ancora troppo omofoba. La riprova è che, seppur mediocre, il siparietto contro gli snob razzisti ha avuto l’inequivocabile sapore della denuncia.
A ferire è l’amplificazione del messaggio: “è una solita idiozia, se gira nel web fa poco danno, ma sul palco di Sanremo cambia senso e lievita.
Una scelta di scarsa cultura e intelligenza”, sottolinea Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli. Unanime il giudizio sul livello pessimo: “Non è stato solo orripilante, ma fuori luogo, le questioni di orientamento sessuale vanno maneggiate con cura, invece l’effetto è stato incomprensibile, dichiara Gigliola Toniollo, alla testa della Cgil Nuovi diritti – Se volevano essere dissacratori sono riusciti a dare il messaggio opposto”.
Ivan Scalfarotto, alla testa di Parks, allerta sulla pericolosità: “Il duo è popolare tra i ragazzi delle scuole per i quali prendere in giro così gli omosessuali vuol dire essere vincenti.
Hanno veicolato tutti i pregiudizi sui gay, come se avessero detto che “gli ebrei sono avari e hanno il naso adunco” o che “i negri puzzano”, ma la gente non si è indignata perché sulle persone omosessuali non c’è ancora la stessa sensibilità diffusa.
Non è stata satira, ma solo offesa”.
Per Arcigay e Agedo, già autori di una lettera alla commissione di vigilanza Rai, la misura è colma: chiedono le scuse.
fonte http://liberitutti.comunita.unita.it/ Liberi tutti di Delia Vaccarello
Le associazioni gay insorgono in coro, tanto più che si trovano riunite per un appuntamento d’eccezione: l’incontro voluto dall’ Ufficio nazionale antidiscriminazioni tra i rappresentanti del Consiglio di Europa e alcuni esponenti del governo italiano per avviare azioni di contrasto a omofobia e transfobia, visto che l’Italia ne ha tanto bisogno.
Dopo l’intervento del ministro Elsa Fornero, che promette “strumenti normativi e interventi educativi fin dalla primissima infanzia” e che dichiara: “non ho visto Sanremo”, i rappresentanti delle associazioni chiamati a intervenire non si trattengono. Troppa l’indignazione per la serata sanremese.
Tra le frasi incriminate: “Un omosessuale è una donna senza flusso mestruale”.
Un colpo sparato dal duo dei “soliti idioti” Francesco Mandelli e Fabrizio Bigio che contiene due offese in una: verso i gay, considerati dal pregiudizio “maschi mancati”, e verso le donne in menopausa, viste come ormai fuori uso, sottolinea con forza Rita De Santis, alla testa di Agedo, associazione di genitori di omosessuali.
“Mi terrorizza l’idea che questo video sia tra i più cliccati in Youtube dai ragazzi”, aggiunge. Lo sketch già noto nel web diventa la presunta novità gay della seconda serata che mostra alcuni siparietti di scarso livello raggiungendo il top con il duo “idiota”: un ridicolo individuo vestito di arancione in coppia con un altro talmente vanesio da rispondere a qualunque domanda “non lo so”.
Dinanzi a loro Gianni Morandi che alla fine viene baciato dall’arancione, a rimarcare lo stereotipo del gay sempre pronto a saltare addosso al maschio etero.
“La satira si fa sulle opinioni e non sulla condizione o sulla identità delle persone – sottolinea Paolo Patanè, presidente di Arcigay, mentre i rappresentanti delle nostre istituzioni non hanno il coraggio di pronunciare le parole gay e lesbica, arrivano offese da una trasmissione iperpopolare. Non si può alzare l’audience sulla pelle della gente”.
Critici gli avvocati della rete Lenford con Antonio Rotelli: “Se fossero state prese in giro persone di colore, ci sarebbe stata la percezione della discriminazione in atto”.
Non a caso il Consiglio di Europa bacchetta l’Italia perché ancora troppo omofoba. La riprova è che, seppur mediocre, il siparietto contro gli snob razzisti ha avuto l’inequivocabile sapore della denuncia.
A ferire è l’amplificazione del messaggio: “è una solita idiozia, se gira nel web fa poco danno, ma sul palco di Sanremo cambia senso e lievita.
Una scelta di scarsa cultura e intelligenza”, sottolinea Rossana Praitano, presidente del Mario Mieli. Unanime il giudizio sul livello pessimo: “Non è stato solo orripilante, ma fuori luogo, le questioni di orientamento sessuale vanno maneggiate con cura, invece l’effetto è stato incomprensibile, dichiara Gigliola Toniollo, alla testa della Cgil Nuovi diritti – Se volevano essere dissacratori sono riusciti a dare il messaggio opposto”.
Ivan Scalfarotto, alla testa di Parks, allerta sulla pericolosità: “Il duo è popolare tra i ragazzi delle scuole per i quali prendere in giro così gli omosessuali vuol dire essere vincenti.
Hanno veicolato tutti i pregiudizi sui gay, come se avessero detto che “gli ebrei sono avari e hanno il naso adunco” o che “i negri puzzano”, ma la gente non si è indignata perché sulle persone omosessuali non c’è ancora la stessa sensibilità diffusa.
Non è stata satira, ma solo offesa”.
Per Arcigay e Agedo, già autori di una lettera alla commissione di vigilanza Rai, la misura è colma: chiedono le scuse.
fonte http://liberitutti.comunita.unita.it/ Liberi tutti di Delia Vaccarello
Lgbt Firenze: Dal 23 al 26 febbraio alla Fortezza da Basso la settima edizione di Danzainfiera
Il vicesindaco Nardella:
“Tanti i motivi per apprezzare, valorizzare e promuovere questa rassegna”
Classica e moderna, rock e latino-americana, liscio e hip hop. Per 4 giorni, dal 23 al 26 febbraio, la Fortezza da Basso si trasforma in una pista da ballo oltre 60mila metri quadrati (9mila di area espositiva e 4mila a disposizione di federazioni, associazioni e scuole) con oltre 400 eventi in calendario.
Torna Danzainfiera, giunta alla sua settima edizione, la manifestazione che si conferma come la più importante e seguita, sia a livello nazionale che internazionale, con un pubblico che nell'edizione 2011 ha raggiunto la quota record di 250.000 partecipanti.
È proprio pensando alle aspettative del pubblico che Danzainfiera vara la nuova edizione, con tantissime nuove iniziative rivolte soprattutto a mettere in mostra il talento dei giovani, con audizioni, casting e rassegne, sostenendo sempre di più l'eccellenza e la qualità delle proposte. Perché un grande cuore, anche nella danza, non si ferma mai.
L’edizione 2012 di Danzainfiera è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dal vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, dal patron Alessadro Sanesi e dal direttore di Maggiodanza Francesco Ventriglia.
“Ci tante buone ragioni – ha detto il vicesindaco Nardella, per apprezzare, valorizzare e promuovere questa rassegna.
Io ne ho scelte tre: la prima riguarda l’aspetto turistico perché le statistiche ci dicono che nelle precedenti edizioni la provenienza dei visitatori spaziava da ogni regione italiana e anche dall’estero e ciò è importante in un periodo di cosiddetta bassa stagione per la nostra città.
Il secondo motivo riguarda la valorizzazione del nostro polo espositivo della Fortezza con un evento legato allo sport e al benessere della persona.
E poi perché il riferimento più diretto di Danzainfiera sono i giovani che vedono nella danza e più in generale nel ballo elemento che unisce al meglio divertimento e cultura, arte e sport, tempo libero e salute”.
Mai come quest'anno sarà possibile incontrare alcuni dei più importanti protagonisti della danza italiana ed estera, artisti come Raffaele Paganini, ballerino dallo straordinario talento, ma anche Francesco Ventriglia, direttore del MaggioDanza di Firenze, Carlo Pesta, direttore artistico del Balletto di Milano, la grande Anna Maria Prina, per anni direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, e la giovane ma bravissima Polina Semionova, étoile dello Staatsballet di Berlino.
Il pubblico di DIF2012 potrà incontrare i protagonisti di Ballando con le Stelle, Natalia Titova e Stefano Di Filippo, personalità come Amedeo Amodio, Mauro Astolfi, Paul Chalmer e Liliana Cosi, e il conduttore di “Progetti di Danza” su RAI5 Kleidi Kadiu. Saranno inoltre presenti Maria Zaffino, Garrison e i Ragazzi di Amici delle recenti edizioni, come Diana Del Bufalo, Francesca Nicolì, Costantino Imperatore, Adriano Bettinelli, Cassandra De Rosa, Luca Barbagallo, Marina Marchione, Gianluca Lanzillotta, Gennaro Siciliano, Susy Fuccillo, Michelle Vitrano, Valentina Mele, Valentina Tarsitano, Jessica Villotta e Stefano De Martino, che, per i quattro giorni della fiera, saranno disponibili per talk show, esibizioni e altre iniziative dedicate ai loro fan.
Numerosissimi gli spettacoli, le rassegne, gli eventi speciali, come Expression, l'importantissimo concorso internazionale che accompagna da sempre DIF, e le positive collaborazioni con ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) e IDC (Italian Dance Council, associato del WDC World Dance Council), che presentano i Campionati Italiani Assoluti Professionisti IDC-ANMB per la Coppa ANMB 2012, e il Campionato Italiano Assoluto WDC – Amateur League. Molto interessanti anche le proposte di FIDA (Federazione Italiana Danza Amatoriale) e CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale, affiliato FIDS, Federazione Italiana Danza Sportiva).
Torna, per il quarto anno, l'importante premio MPS - L'Italia che danza, assegnato a tutti coloro che promuovono la danza italiana e non solo, e torna anche il trofeo di danza sportiva Danzanfiera Open 2012, in collaborazione con FIDA, mentre nasce l'evento di solidarietà Ballando con il Cuore, una rassegna organizzata a favore del Girotondo per il Meyer.
Grandi presenze italiane ed internazionali caratterizzeranno l'area espositiva, con tante aziende che, anche per questa edizione, rinnovano la loro partecipazione e la loro fiducia ad un evento sempre in evoluzione, pieno di nuovi spunti e nuove occasioni di business.(fd)
fonte http://press.comune.fi.it
“Tanti i motivi per apprezzare, valorizzare e promuovere questa rassegna”
Classica e moderna, rock e latino-americana, liscio e hip hop. Per 4 giorni, dal 23 al 26 febbraio, la Fortezza da Basso si trasforma in una pista da ballo oltre 60mila metri quadrati (9mila di area espositiva e 4mila a disposizione di federazioni, associazioni e scuole) con oltre 400 eventi in calendario.
Torna Danzainfiera, giunta alla sua settima edizione, la manifestazione che si conferma come la più importante e seguita, sia a livello nazionale che internazionale, con un pubblico che nell'edizione 2011 ha raggiunto la quota record di 250.000 partecipanti.
È proprio pensando alle aspettative del pubblico che Danzainfiera vara la nuova edizione, con tantissime nuove iniziative rivolte soprattutto a mettere in mostra il talento dei giovani, con audizioni, casting e rassegne, sostenendo sempre di più l'eccellenza e la qualità delle proposte. Perché un grande cuore, anche nella danza, non si ferma mai.
L’edizione 2012 di Danzainfiera è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio dal vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella, dal patron Alessadro Sanesi e dal direttore di Maggiodanza Francesco Ventriglia.
“Ci tante buone ragioni – ha detto il vicesindaco Nardella, per apprezzare, valorizzare e promuovere questa rassegna.
Io ne ho scelte tre: la prima riguarda l’aspetto turistico perché le statistiche ci dicono che nelle precedenti edizioni la provenienza dei visitatori spaziava da ogni regione italiana e anche dall’estero e ciò è importante in un periodo di cosiddetta bassa stagione per la nostra città.
Il secondo motivo riguarda la valorizzazione del nostro polo espositivo della Fortezza con un evento legato allo sport e al benessere della persona.
E poi perché il riferimento più diretto di Danzainfiera sono i giovani che vedono nella danza e più in generale nel ballo elemento che unisce al meglio divertimento e cultura, arte e sport, tempo libero e salute”.
Mai come quest'anno sarà possibile incontrare alcuni dei più importanti protagonisti della danza italiana ed estera, artisti come Raffaele Paganini, ballerino dallo straordinario talento, ma anche Francesco Ventriglia, direttore del MaggioDanza di Firenze, Carlo Pesta, direttore artistico del Balletto di Milano, la grande Anna Maria Prina, per anni direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, e la giovane ma bravissima Polina Semionova, étoile dello Staatsballet di Berlino.
Il pubblico di DIF2012 potrà incontrare i protagonisti di Ballando con le Stelle, Natalia Titova e Stefano Di Filippo, personalità come Amedeo Amodio, Mauro Astolfi, Paul Chalmer e Liliana Cosi, e il conduttore di “Progetti di Danza” su RAI5 Kleidi Kadiu. Saranno inoltre presenti Maria Zaffino, Garrison e i Ragazzi di Amici delle recenti edizioni, come Diana Del Bufalo, Francesca Nicolì, Costantino Imperatore, Adriano Bettinelli, Cassandra De Rosa, Luca Barbagallo, Marina Marchione, Gianluca Lanzillotta, Gennaro Siciliano, Susy Fuccillo, Michelle Vitrano, Valentina Mele, Valentina Tarsitano, Jessica Villotta e Stefano De Martino, che, per i quattro giorni della fiera, saranno disponibili per talk show, esibizioni e altre iniziative dedicate ai loro fan.
Numerosissimi gli spettacoli, le rassegne, gli eventi speciali, come Expression, l'importantissimo concorso internazionale che accompagna da sempre DIF, e le positive collaborazioni con ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) e IDC (Italian Dance Council, associato del WDC World Dance Council), che presentano i Campionati Italiani Assoluti Professionisti IDC-ANMB per la Coppa ANMB 2012, e il Campionato Italiano Assoluto WDC – Amateur League. Molto interessanti anche le proposte di FIDA (Federazione Italiana Danza Amatoriale) e CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale, affiliato FIDS, Federazione Italiana Danza Sportiva).
Torna, per il quarto anno, l'importante premio MPS - L'Italia che danza, assegnato a tutti coloro che promuovono la danza italiana e non solo, e torna anche il trofeo di danza sportiva Danzanfiera Open 2012, in collaborazione con FIDA, mentre nasce l'evento di solidarietà Ballando con il Cuore, una rassegna organizzata a favore del Girotondo per il Meyer.
Grandi presenze italiane ed internazionali caratterizzeranno l'area espositiva, con tante aziende che, anche per questa edizione, rinnovano la loro partecipazione e la loro fiducia ad un evento sempre in evoluzione, pieno di nuovi spunti e nuove occasioni di business.(fd)
fonte http://press.comune.fi.it
Lgbt Francia: La guerra ai gay di Sarkozy
Il presidente francese svolta a destra per recuperare popolarità in vista della sfida con Hollande
Nicolas Sarkozy è un uomo in difficoltà. Il presidente francese non ha ancora annunciato la sua ricandidatura alle presidenziali, ma siccome anche i sassi sanno che si ripresenterà, ha già iniziato la sua campagna elettorale.
Come ogni buon politico di destra che si rispetti, quando non ha carte in mano, o ne ha molto poche, ecco che arrivano i soliti attacchi alle minoranze per recuperare un po’ di consenso dall’elettorato conservatore sempre più deluso dal suo operato.
Il buon Nicolas quindi ha deciso di centrare la sua campagna elettorale sul tradizionalismo valoriale: mai matrimoni gay, lotta anche solo al pensiero delle adozioni per le coppie omosessuali, e solite litanie destrorse su testamento biologico e immigrati, che non possono mai mancare.
SARKO ‘ IN CRISI
L’approvazione di Monsieur Bruni è bassa, sul 30% da ormai molti mesi.
Neppure lo scandalo che ha colpito il suo avversario più autorevole, Dominique Strauss-Kahn, poi uscito di scena, lo ha aiutato a risollevarsi.
La sua gestione economica non è stato brillante, e sicuramente non ha rispettato la promessa elettorale di far ripartire la Francia su tassi di crescita sostenuti.
Al contrario, i transalpini hanno perso per la prima volta nella loro storia la tripla A sul debito. Le difficoltà di Sarkozy si sono palesate in modo particolare nell’eurocrisi.
Ogni sua proposta non corrispondente al dogma dell’austerità di rito tedesco è stata bocciata dall’esecutivo di Angela Merkel, nonostante alcuni punti, come gli Eurobond o un maggior intervento della Bce, godessero di un discreto consenso nelle istituzioni comunitarie.
Ma Sarkozy si è sempre adeguato ai diktat della Cancelliera, che ora è diventata il suo modello. Perfino Der Spiegel, media non certo ostile alla Merkel, ha preso in giro la fiaba della Germania incantata che Sarkozy racconta per farsi rivotare dai francesi.
DAGLI AL GAY
Per la prima volta nella storia un presidente francese giocherà l’asso tedesco in una presidenziale, una mossa tanto audace quanto rischiosa, visto che il confine creato dal Reno ha ospitato qualche secolo di conflitti e centinaia di migliaia di morti.
Oltre alla svolta teutonica, Sarkozy ha iniziato la sua propaganda attaccando la svolta secolarista promessa da François Hollande, candidato socialista e grande favorito per l’Eliseo 2012, almeno secondo i sondaggi.
Il presidente francese a Le Figaro ha detto in un momento di crisi sociale non si può distruggere un ancora solida della società come il matrimonio.
Se due persone dello stesso si potessero sposare, o ancora peggio per Sarkò adottare un bambino, le ripercussioni sarebbero troppo gravi, perchè così facendo “si sotterra il matrimonio”.
La sinistra francese ha invece messo nella sua agenda presidenziale l’introduzione delle nozze gay, e il presidente impopolare punta a trasformare le elezioni in un referendum sui valori tradizionali. Sarkozy non è nuovo a intemerate di destra, visto che durante uno dei suoi momenti di maggior impopolarità organizzò una baruffa internazionale per cacciare qualche centinaio di rom dalla Francia.
I voti lepenisti fanno schifo solo quando non servono, evidentemente.
fonte http://www.giornalettismo.com di Andrea Mollica
Nicolas Sarkozy è un uomo in difficoltà. Il presidente francese non ha ancora annunciato la sua ricandidatura alle presidenziali, ma siccome anche i sassi sanno che si ripresenterà, ha già iniziato la sua campagna elettorale.
Come ogni buon politico di destra che si rispetti, quando non ha carte in mano, o ne ha molto poche, ecco che arrivano i soliti attacchi alle minoranze per recuperare un po’ di consenso dall’elettorato conservatore sempre più deluso dal suo operato.
Il buon Nicolas quindi ha deciso di centrare la sua campagna elettorale sul tradizionalismo valoriale: mai matrimoni gay, lotta anche solo al pensiero delle adozioni per le coppie omosessuali, e solite litanie destrorse su testamento biologico e immigrati, che non possono mai mancare.
SARKO ‘ IN CRISI
L’approvazione di Monsieur Bruni è bassa, sul 30% da ormai molti mesi.
Neppure lo scandalo che ha colpito il suo avversario più autorevole, Dominique Strauss-Kahn, poi uscito di scena, lo ha aiutato a risollevarsi.
La sua gestione economica non è stato brillante, e sicuramente non ha rispettato la promessa elettorale di far ripartire la Francia su tassi di crescita sostenuti.
Al contrario, i transalpini hanno perso per la prima volta nella loro storia la tripla A sul debito. Le difficoltà di Sarkozy si sono palesate in modo particolare nell’eurocrisi.
Ogni sua proposta non corrispondente al dogma dell’austerità di rito tedesco è stata bocciata dall’esecutivo di Angela Merkel, nonostante alcuni punti, come gli Eurobond o un maggior intervento della Bce, godessero di un discreto consenso nelle istituzioni comunitarie.
Ma Sarkozy si è sempre adeguato ai diktat della Cancelliera, che ora è diventata il suo modello. Perfino Der Spiegel, media non certo ostile alla Merkel, ha preso in giro la fiaba della Germania incantata che Sarkozy racconta per farsi rivotare dai francesi.
DAGLI AL GAY
Per la prima volta nella storia un presidente francese giocherà l’asso tedesco in una presidenziale, una mossa tanto audace quanto rischiosa, visto che il confine creato dal Reno ha ospitato qualche secolo di conflitti e centinaia di migliaia di morti.
Oltre alla svolta teutonica, Sarkozy ha iniziato la sua propaganda attaccando la svolta secolarista promessa da François Hollande, candidato socialista e grande favorito per l’Eliseo 2012, almeno secondo i sondaggi.
Il presidente francese a Le Figaro ha detto in un momento di crisi sociale non si può distruggere un ancora solida della società come il matrimonio.
Se due persone dello stesso si potessero sposare, o ancora peggio per Sarkò adottare un bambino, le ripercussioni sarebbero troppo gravi, perchè così facendo “si sotterra il matrimonio”.
La sinistra francese ha invece messo nella sua agenda presidenziale l’introduzione delle nozze gay, e il presidente impopolare punta a trasformare le elezioni in un referendum sui valori tradizionali. Sarkozy non è nuovo a intemerate di destra, visto che durante uno dei suoi momenti di maggior impopolarità organizzò una baruffa internazionale per cacciare qualche centinaio di rom dalla Francia.
I voti lepenisti fanno schifo solo quando non servono, evidentemente.
fonte http://www.giornalettismo.com di Andrea Mollica
LGBT UGANDA: ASSOCIZIONE CERTI DIRITTI, MINISTRO ETICA INTERROMPE RIUNIONE DI ATTIVISTI GAY
"Ieri, a Entebbe, in Uganda, all’Imperial Resort Beach Hotel, il Ministro dell’Etica e dell’Integrità dell’Uganda, Simon Lokodo, accompagnato da alcuni poliziottti, ha interrotto una riunione di attivisti Lgbt dando l’ordine di arrestare l’attivista Kasha Jaqueline Nabagasera che è riuscita a scappare.
Kasha lo scorso giugno aveva partecipato all’Europride di Roma ed era intervenuta a diversi incontri organizzati da Agedo e Certi Diritti.
Nei mesi scorsi le era stato consegnato il premio 2011 Martin Ennals for Human Rights Defenders". E' quanto rende noto l'Associazione Radicale Certi Diritti.
"Il Ministro ugandese e la polizia hanno fatto disperdere gli attivisti riuniti per un workshop in corso da alcuni giorni, organizzato dalla Ong ‘Freeedom and Roam Uganda’, Associazione che si batte per il riconoscimento delle unioni civili, dichiarando che ha fatto chiudere la conferenza perché è illegale, ha poi urlato agli attivisti che “Non accettiamo l’omosessualità in Uganda, quindi andatevene a casa”. Alla riunione partecipavano 30 attivisti e si doveva conlcudere nella serata di ieri.
L’Avvocato ugandese Francis Onyango, Presidente onorario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ci ha subito informati di questo gravissimo atto omofobo di Stato.
Ci siamo resi disponibili ad accogliere a Roma Kasha qualora decidesse di lasciare il paese. Abbiamo chiesto all’Intergruppo Lgbt al Parlamento Europeo di attivarsi con urgenza presso tutte le sedi istituzionali europee per intervenire nei confronti dell’Uganda contro questo ennesimo atto di barbarie"
fonte http://www.agenparl.it
Kasha lo scorso giugno aveva partecipato all’Europride di Roma ed era intervenuta a diversi incontri organizzati da Agedo e Certi Diritti.
Nei mesi scorsi le era stato consegnato il premio 2011 Martin Ennals for Human Rights Defenders". E' quanto rende noto l'Associazione Radicale Certi Diritti.
"Il Ministro ugandese e la polizia hanno fatto disperdere gli attivisti riuniti per un workshop in corso da alcuni giorni, organizzato dalla Ong ‘Freeedom and Roam Uganda’, Associazione che si batte per il riconoscimento delle unioni civili, dichiarando che ha fatto chiudere la conferenza perché è illegale, ha poi urlato agli attivisti che “Non accettiamo l’omosessualità in Uganda, quindi andatevene a casa”. Alla riunione partecipavano 30 attivisti e si doveva conlcudere nella serata di ieri.
L’Avvocato ugandese Francis Onyango, Presidente onorario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, ci ha subito informati di questo gravissimo atto omofobo di Stato.
Ci siamo resi disponibili ad accogliere a Roma Kasha qualora decidesse di lasciare il paese. Abbiamo chiesto all’Intergruppo Lgbt al Parlamento Europeo di attivarsi con urgenza presso tutte le sedi istituzionali europee per intervenire nei confronti dell’Uganda contro questo ennesimo atto di barbarie"
fonte http://www.agenparl.it
venerdì 17 febbraio 2012
Lgbt: Durante il programma di Radio2 «Un Giorno da Pecora» Paola Concia invita a pranzo Giovanardi, e lui: Accetto
La deputata PD, omosessuale dichiarata, ha cercato di dialogare con Carlo Giovanardi, autore di alcune frasi sulle coppie lesbiche, che non sono piaciute.
Il senatore Pdl: Manipolate le mie parole, pronto alle vie legali
Durante il programma di Radio2 Un Giorno da Pecora, Paola Concia, deputata Pd, omosessuale dichiarata, ha cercato di dialogare con Carlo Giovanardi, autore, ieri, a Radio24, di alcune frasi sulle coppie lesbiche, che non sono piaciute, soprattutto quella in cui equiparava due omosessuali che si baciano in pubblico all'atto di fare pipì per strada.
«Carlo - ha esordito la Concia -, ieri mi hai fatto passare una brutta domenica.
Ci vogliamo incontrare, magari a pranzo, così ti spiego un po' di cose a quattrocchi?».
Giovanardi, però, ha rilanciato la polemica contro i «cialtroni dell'informazione», colpevoli, a suo dire «di aver manipolato» le sue parole.
«Ci sono cose di buona educazione, per cui, per esempio, il nudismo è praticabile in una spiaggia riservata, ma non a Riccione sotto un ombrellone con le famiglie. E anche i genitori, che certo hanno rapporti tra loro, se si scambiano effusioni davanti ai figli, possono imbarazzarli. E infine ci sono cose fisiologiche, naturali, come fare pipì, che non è il caso di fare se fatte in pubblico».
Allora ammette - gli ha detto Paola Concia - che l'omosessualità è una cosa naturale. «No - ha precisato Giovanardi - non è quello che ho detto, io ho fatto tre esempi di buona educazione, di bon ton. In una banca, io non ho mai visto un'impiegata e un impiegato che si baciano».
E l'invito a pranzo della Concia? «Certo che lo accetto, siamo stati già in pizzeria insieme». Ma anche qui, i due non sono riusciti a trovarsi, perché la Concia lo ha smentito con queste parole: «La pizzeria era la stessa, ma lui era con i suoi amici ed io con i miei».
Giovanardi: Manipolate mie frasi, pronto alle vie legali - L'ex Sottosegretario Pdl alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi si dice pronto ad adire le vie legali contro Radio24, in assenza di scuse formali nei suoi confronti con riconoscimento pubblico di una «manipolazione vergognosa» della sue frasi sui baci gay in pubblico, con differenza fra quanto da lui affermato in trasmissione e quanto reso noto dall'emittente nel comunicato stampa.
«Avendo appurato che la vergognosa manipolazione del mio pensiero espresso nella trasmissione Non ci sono più le mezze stagioni di Radio 24 è frutto di un comunicato che la stessa radio ha inviato a tutte le agenzie nazionali ieri pomeriggio - ha fatto sapere Giovanardi con una nota- chiedo formalmente le scuse dell'emittente legate a Confindustria.In caso contrario mi tutelerò attraverso le vie legali anche in considerazione delle centinaia di messaggi di minacce, insulti ed intimidazioni per me e la mia famiglia di cui sono pieni i siti web nelle ultime ore».
fonte http://www.diariodelweb.it/Articolo/Politica/?d=20120213&id=237563
Il senatore Pdl: Manipolate le mie parole, pronto alle vie legali
Durante il programma di Radio2 Un Giorno da Pecora, Paola Concia, deputata Pd, omosessuale dichiarata, ha cercato di dialogare con Carlo Giovanardi, autore, ieri, a Radio24, di alcune frasi sulle coppie lesbiche, che non sono piaciute, soprattutto quella in cui equiparava due omosessuali che si baciano in pubblico all'atto di fare pipì per strada.
«Carlo - ha esordito la Concia -, ieri mi hai fatto passare una brutta domenica.
Ci vogliamo incontrare, magari a pranzo, così ti spiego un po' di cose a quattrocchi?».
Giovanardi, però, ha rilanciato la polemica contro i «cialtroni dell'informazione», colpevoli, a suo dire «di aver manipolato» le sue parole.
«Ci sono cose di buona educazione, per cui, per esempio, il nudismo è praticabile in una spiaggia riservata, ma non a Riccione sotto un ombrellone con le famiglie. E anche i genitori, che certo hanno rapporti tra loro, se si scambiano effusioni davanti ai figli, possono imbarazzarli. E infine ci sono cose fisiologiche, naturali, come fare pipì, che non è il caso di fare se fatte in pubblico».
Allora ammette - gli ha detto Paola Concia - che l'omosessualità è una cosa naturale. «No - ha precisato Giovanardi - non è quello che ho detto, io ho fatto tre esempi di buona educazione, di bon ton. In una banca, io non ho mai visto un'impiegata e un impiegato che si baciano».
E l'invito a pranzo della Concia? «Certo che lo accetto, siamo stati già in pizzeria insieme». Ma anche qui, i due non sono riusciti a trovarsi, perché la Concia lo ha smentito con queste parole: «La pizzeria era la stessa, ma lui era con i suoi amici ed io con i miei».
Giovanardi: Manipolate mie frasi, pronto alle vie legali - L'ex Sottosegretario Pdl alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi si dice pronto ad adire le vie legali contro Radio24, in assenza di scuse formali nei suoi confronti con riconoscimento pubblico di una «manipolazione vergognosa» della sue frasi sui baci gay in pubblico, con differenza fra quanto da lui affermato in trasmissione e quanto reso noto dall'emittente nel comunicato stampa.
«Avendo appurato che la vergognosa manipolazione del mio pensiero espresso nella trasmissione Non ci sono più le mezze stagioni di Radio 24 è frutto di un comunicato che la stessa radio ha inviato a tutte le agenzie nazionali ieri pomeriggio - ha fatto sapere Giovanardi con una nota- chiedo formalmente le scuse dell'emittente legate a Confindustria.In caso contrario mi tutelerò attraverso le vie legali anche in considerazione delle centinaia di messaggi di minacce, insulti ed intimidazioni per me e la mia famiglia di cui sono pieni i siti web nelle ultime ore».
fonte http://www.diariodelweb.it/Articolo/Politica/?d=20120213&id=237563
Lgbt: Trieste «Sale operatorie negate per il cambio di sesso»
La Regione ha finanziato con 15 mila euro, per un anno, un progetto per l’assistenza pre e post operatoria rivolto alle persone transessuali.
Il progetto, promosso dal Circolo Arcigay-Arcilesbica di Trieste con la collaborazione della Clinica urologica e del Centro di salute mentale di via Gambini, prevede l’affiancamento di un gruppo di esperti durante tutto il percorso che vede coinvolto il paziente nel periodo di transizione.
Un’iniziativa all’avanguardia che pone al centro la persona con i suoi bisogni; e un riconoscimento, come ha spiegato il presidente del Circolo Arcobaleno Davide Zotti presentando pubblicamente l’iniziativa, «da parte delle istituzioni che va a colmare un vuoto normativo nel riconoscimento dei diritti per i gay e le lesbiche».
Molto spesso chi decide di affrontare il percorso di cambio del sesso si trova in solitudine, senza il supporto dei parenti e della famiglia.
Per questo – indica il sessuologo Federico Sandri – «è importante che la persona abbia un sostegno per compensare questa assenza. Durante il periodo pre operatorio ci si tiene dentro un portato emotivo carico di ansie e aspettative legato al termine di una condizione che si concluderà con l’adeguamento della propria identità fisica e psichica».
Trieste fino dai primi anni Novanta è stato un centro di riferimento per le persone transessuali. Dal 1994 sono stati praticati 350 interventi di cambio sesso da uomo a donna e 100 viceversa da donna a uomo (l’ultimo qualche giorno fa).
Ma se da un lato la Regione dà, dall’altro toglie, come ha sottolineato con una certa amarezza il professor Carlo Trombetta, specialista in Urologia e coordinatore del Cedig (Centro per il supporto al disturbo delle identità di genere).
«In questi anni – spiega Trombetta – abbiamo creato con il Cedig un’équipe di endocrinologi, psichiatri, ginecologi e chirurghi plastici. Sono stati organizzati dei corsi di formazione per gli infermieri. Ma non abbiamo più la disponibilità delle sale operatorie».
Se un tempo le sale a disposizione erano due, ora il Cedig ne può utilizzare una sola al mese con 47 interventi in lista d’attesa: «Da quando ci sono gli attuali responsabili ovvero Francesco Cobello e Gianpaolo Canciani, indica Trombetta, non possiamo più fare questi interventi.
I quattro che vengono effettuati in un anno li inserisco all’interno del mio master e lo stesso viene fatto dal collega Zoran Arnez che ne riesce a fare altri quattro.
Ma non si può far aspettare quattro anni per un intervento quando ogni giovedì riceviamo in ambulatorio persone che scelgono di cambiare sesso e che vengono da tutta Italia. Inoltre è stata anche abolita l’Unità semplice identità di genere».
A questi otto interventi, che vengono realizzati a Cattinara, si devono aggiungere altri 10 praticati al Burlo Garofolo (e si riferiscono a operazioni di demolizione degli organi genitali).
Ma non bisogna abbassare la guardia, sottolinea Trombetta: «Perché restiamo sempre a livello di eccellenze uno dei centri all’avanguardia in Europa».
La decisione da parte della Regione di finanziare il progetto è un grande riconoscimento, dice la sessuologa Laura Scati: «Si tratta di interventi molto invasivi e le persone li desiderano in maniera profonda.
Abbiamo fatto un percorso importante in questi anni che non è stato facile, se si pensa che viviamo in una società imperniata sui valori cattolici.
Il finanziamento del progetto è un grande riconoscimento sociale che indica come sia anche fondamentale il contatto con le associazioni».
Fonte: di Ivana Gherbaz Il Piccolo di Trieste, via http://www.arcigay.it
Il progetto, promosso dal Circolo Arcigay-Arcilesbica di Trieste con la collaborazione della Clinica urologica e del Centro di salute mentale di via Gambini, prevede l’affiancamento di un gruppo di esperti durante tutto il percorso che vede coinvolto il paziente nel periodo di transizione.
Un’iniziativa all’avanguardia che pone al centro la persona con i suoi bisogni; e un riconoscimento, come ha spiegato il presidente del Circolo Arcobaleno Davide Zotti presentando pubblicamente l’iniziativa, «da parte delle istituzioni che va a colmare un vuoto normativo nel riconoscimento dei diritti per i gay e le lesbiche».
Molto spesso chi decide di affrontare il percorso di cambio del sesso si trova in solitudine, senza il supporto dei parenti e della famiglia.
Per questo – indica il sessuologo Federico Sandri – «è importante che la persona abbia un sostegno per compensare questa assenza. Durante il periodo pre operatorio ci si tiene dentro un portato emotivo carico di ansie e aspettative legato al termine di una condizione che si concluderà con l’adeguamento della propria identità fisica e psichica».
Trieste fino dai primi anni Novanta è stato un centro di riferimento per le persone transessuali. Dal 1994 sono stati praticati 350 interventi di cambio sesso da uomo a donna e 100 viceversa da donna a uomo (l’ultimo qualche giorno fa).
Ma se da un lato la Regione dà, dall’altro toglie, come ha sottolineato con una certa amarezza il professor Carlo Trombetta, specialista in Urologia e coordinatore del Cedig (Centro per il supporto al disturbo delle identità di genere).
«In questi anni – spiega Trombetta – abbiamo creato con il Cedig un’équipe di endocrinologi, psichiatri, ginecologi e chirurghi plastici. Sono stati organizzati dei corsi di formazione per gli infermieri. Ma non abbiamo più la disponibilità delle sale operatorie».
Se un tempo le sale a disposizione erano due, ora il Cedig ne può utilizzare una sola al mese con 47 interventi in lista d’attesa: «Da quando ci sono gli attuali responsabili ovvero Francesco Cobello e Gianpaolo Canciani, indica Trombetta, non possiamo più fare questi interventi.
I quattro che vengono effettuati in un anno li inserisco all’interno del mio master e lo stesso viene fatto dal collega Zoran Arnez che ne riesce a fare altri quattro.
Ma non si può far aspettare quattro anni per un intervento quando ogni giovedì riceviamo in ambulatorio persone che scelgono di cambiare sesso e che vengono da tutta Italia. Inoltre è stata anche abolita l’Unità semplice identità di genere».
A questi otto interventi, che vengono realizzati a Cattinara, si devono aggiungere altri 10 praticati al Burlo Garofolo (e si riferiscono a operazioni di demolizione degli organi genitali).
Ma non bisogna abbassare la guardia, sottolinea Trombetta: «Perché restiamo sempre a livello di eccellenze uno dei centri all’avanguardia in Europa».
La decisione da parte della Regione di finanziare il progetto è un grande riconoscimento, dice la sessuologa Laura Scati: «Si tratta di interventi molto invasivi e le persone li desiderano in maniera profonda.
Abbiamo fatto un percorso importante in questi anni che non è stato facile, se si pensa che viviamo in una società imperniata sui valori cattolici.
Il finanziamento del progetto è un grande riconoscimento sociale che indica come sia anche fondamentale il contatto con le associazioni».
Fonte: di Ivana Gherbaz Il Piccolo di Trieste, via http://www.arcigay.it
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Lgbt: Reggio Emilia, sentenza storica per i gay sposati all’estero: hanno diritto a una vita famigliare
Il giudice Tanasi non ha riconosciuto il matrimonio gay contratto dagli sposi in Spagna, ma la convivenza regolare nel nostro paese con permesso di soggiorno per il coniuge straniero.
Rigettare l’istanza, si legge nella sentenza, avrebbe potuto configurare una discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, la cui illegittimità è stata più volte ribadita dalle normative europee e da una risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite del giugno 2011
Le coppie omosessuali sposate all’estero sono una “famiglia”, pertanto se un coniuge non è italiano ha diritto al permesso di soggiorno.
Lo ha deciso in una sentenza il Tribunale di Reggio Emilia, che ha accolto il ricorso di una coppia sposatasi in Spagna e composta da un italiano e da un uruguaiano, imprenditore quarantenne lui e disoccupato trentenne l’altro lui.
Coppia che, tornata a casa, dopo il matrimonio celebrato a Palma di Maiorca, aveva ricevuto il ‘no’ della Questura di Reggio Emilia. Il coniuge, aveva sottolineato il questore Domenico Savi, non è originario di un paese membro dell’Unione Europea pertanto non può vivere in Italia.
Nessun ricongiungimento famigliare per gli sposi, quindi, quel principio che consente a chi è italiano, o vive in Italia con permesso di soggiorno, di accogliere i propri famigliari per riunire il nucleo affettivo. Perché la legge Bossi – Fini, che disciplina l’immigrazione, impedisce agli extracomunitari di accedere a questo passaggio e in Italia il matrimonio gay non è riconosciuto.
La coppia aveva prontamente annunciato il ricorso contro la decisione della Questura, ritenuta “discriminatoria” dall’opinione pubblica omosessuale italiana, ma i pronostici non erano affatto favorevoli. E invece, a sorpresa, persa la battaglia gli sposini hanno vinto la guerra.
Nel ricorso, presentato dall’avvocato Giulia Perin e concordato con il direttivo Certi Diritti, associazione radicale impegnata nella promozione della libertà sessuale, infatti, non si è chiesta l’approvazione del matrimonio spagnolo ma il diritto per i coniugi, sebbene non riconosciuti, ad avere una vita familiare in Italia.
Gli avvocati, per convincere il giudice, hanno fatto riferimento alla recente sentenza n. 1328/2011 della Corte di Cassazione, che afferma da un lato la nozione di “coniuge” prevista dall’art. 2 d.lgs. n. 30/2007, che deve essere determinata alla luce dell’ordinamento straniero in cui il vincolo matrimoniale è stato stipulato.
E dall’altro, che lo straniero che abbia contratto in Spagna un matrimonio con un cittadino dell’Unione dello stesso sesso deve essere qualificato quale “familiare”, ai fini del diritto al soggiorno in Italia.
Un principio sancito anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 2010, che riconosce “il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia” all’unione omosessuale “intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso”.
“Il diritto all’unità della famiglia” si legge anche sul testo della sentenza “che si esprime nella garanzia della convivenza del nucleo familiare (…) costituisce espressione di un diritto fondamentale della persona umana”.
Il verdetto, quindi, è stato favorevole e il giudice Domenica Tanasi ha dettò sì, la coppia può convivere in Italia. Un passo avanti significativo “per l’affermazione della non discriminazione delle coppie omosessuali” scrive in un comunicato l’associazione Certi Diritti.
“Una bella notizia, non solo perché a ridosso di San Valentino si è ribadito il diritto a vivere insieme per due persone innamorate” ha aggiunto Sergio Lo Giudice, ex presidente Arcigay e capogruppo del Pd in Comune a Bologna “ma anche perché è una delle prime sentenze che riprendono il provvedimento della Corte Costituzionale.
Ciò dimostra anche l’importanza che assumono le aule giudiziarie nel riconoscimento dei diritti delle persone gay, a fronte di un Parlamento ignavo che non agisce nonostante a livello europeo tali diritti siano riconosciuti ormai in tutti i paesi”.
“Tra l’altro” ha aggiunto Lo Giudice “esiste già una direttiva dell’Unione Europea sulla libera circolazione, mai recepita dall’Italia, che concede a tutti i cittadini comunitari omosessuali il diritto a vivere in un qualunque paese dell’Unione con il proprio partner, anche se è extracomunitario, in virtù del legame affettivo. E in questo caso parliamo di persone sposate, tra l’altro”.
Come ha ricordato il giudice Tanasi, rigettare l’istanza avrebbe inoltre potuto configurare una discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, la cui illegittimità è stata più volte ribadita dalle normative europee e in particolare, recentemente, da una risoluzione di portata storica, approvata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite il 17 giugno 2011.
“Speriamo che ora il Governo decida di riconoscere queste unioni tra i cittadini italiani come richiesto dalla Corte Costituzionale, con la sentenza 138/2010” auspicano dall’associazione Certi Diritti.
“Sarà un processo lento ma inesorabile” ha concluso Lo Giudice.
“Presto il Parlamento, se non si deciderà a legiferare, si troverà a dover prendere atto di uno stato riconosciuto dai tribunali di tutta Italia”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it/ di Annalisa Dall'Oca
Rigettare l’istanza, si legge nella sentenza, avrebbe potuto configurare una discriminazione fondata sull'orientamento sessuale, la cui illegittimità è stata più volte ribadita dalle normative europee e da una risoluzione del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite del giugno 2011
Le coppie omosessuali sposate all’estero sono una “famiglia”, pertanto se un coniuge non è italiano ha diritto al permesso di soggiorno.
Lo ha deciso in una sentenza il Tribunale di Reggio Emilia, che ha accolto il ricorso di una coppia sposatasi in Spagna e composta da un italiano e da un uruguaiano, imprenditore quarantenne lui e disoccupato trentenne l’altro lui.
Coppia che, tornata a casa, dopo il matrimonio celebrato a Palma di Maiorca, aveva ricevuto il ‘no’ della Questura di Reggio Emilia. Il coniuge, aveva sottolineato il questore Domenico Savi, non è originario di un paese membro dell’Unione Europea pertanto non può vivere in Italia.
Nessun ricongiungimento famigliare per gli sposi, quindi, quel principio che consente a chi è italiano, o vive in Italia con permesso di soggiorno, di accogliere i propri famigliari per riunire il nucleo affettivo. Perché la legge Bossi – Fini, che disciplina l’immigrazione, impedisce agli extracomunitari di accedere a questo passaggio e in Italia il matrimonio gay non è riconosciuto.
La coppia aveva prontamente annunciato il ricorso contro la decisione della Questura, ritenuta “discriminatoria” dall’opinione pubblica omosessuale italiana, ma i pronostici non erano affatto favorevoli. E invece, a sorpresa, persa la battaglia gli sposini hanno vinto la guerra.
Nel ricorso, presentato dall’avvocato Giulia Perin e concordato con il direttivo Certi Diritti, associazione radicale impegnata nella promozione della libertà sessuale, infatti, non si è chiesta l’approvazione del matrimonio spagnolo ma il diritto per i coniugi, sebbene non riconosciuti, ad avere una vita familiare in Italia.
Gli avvocati, per convincere il giudice, hanno fatto riferimento alla recente sentenza n. 1328/2011 della Corte di Cassazione, che afferma da un lato la nozione di “coniuge” prevista dall’art. 2 d.lgs. n. 30/2007, che deve essere determinata alla luce dell’ordinamento straniero in cui il vincolo matrimoniale è stato stipulato.
E dall’altro, che lo straniero che abbia contratto in Spagna un matrimonio con un cittadino dell’Unione dello stesso sesso deve essere qualificato quale “familiare”, ai fini del diritto al soggiorno in Italia.
Un principio sancito anche dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 2010, che riconosce “il diritto fondamentale di vivere liberamente una condizione di coppia” all’unione omosessuale “intesa come stabile convivenza tra due persone dello stesso sesso”.
“Il diritto all’unità della famiglia” si legge anche sul testo della sentenza “che si esprime nella garanzia della convivenza del nucleo familiare (…) costituisce espressione di un diritto fondamentale della persona umana”.
Il verdetto, quindi, è stato favorevole e il giudice Domenica Tanasi ha dettò sì, la coppia può convivere in Italia. Un passo avanti significativo “per l’affermazione della non discriminazione delle coppie omosessuali” scrive in un comunicato l’associazione Certi Diritti.
“Una bella notizia, non solo perché a ridosso di San Valentino si è ribadito il diritto a vivere insieme per due persone innamorate” ha aggiunto Sergio Lo Giudice, ex presidente Arcigay e capogruppo del Pd in Comune a Bologna “ma anche perché è una delle prime sentenze che riprendono il provvedimento della Corte Costituzionale.
Ciò dimostra anche l’importanza che assumono le aule giudiziarie nel riconoscimento dei diritti delle persone gay, a fronte di un Parlamento ignavo che non agisce nonostante a livello europeo tali diritti siano riconosciuti ormai in tutti i paesi”.
“Tra l’altro” ha aggiunto Lo Giudice “esiste già una direttiva dell’Unione Europea sulla libera circolazione, mai recepita dall’Italia, che concede a tutti i cittadini comunitari omosessuali il diritto a vivere in un qualunque paese dell’Unione con il proprio partner, anche se è extracomunitario, in virtù del legame affettivo. E in questo caso parliamo di persone sposate, tra l’altro”.
Come ha ricordato il giudice Tanasi, rigettare l’istanza avrebbe inoltre potuto configurare una discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, la cui illegittimità è stata più volte ribadita dalle normative europee e in particolare, recentemente, da una risoluzione di portata storica, approvata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite il 17 giugno 2011.
“Speriamo che ora il Governo decida di riconoscere queste unioni tra i cittadini italiani come richiesto dalla Corte Costituzionale, con la sentenza 138/2010” auspicano dall’associazione Certi Diritti.
“Sarà un processo lento ma inesorabile” ha concluso Lo Giudice.
“Presto il Parlamento, se non si deciderà a legiferare, si troverà a dover prendere atto di uno stato riconosciuto dai tribunali di tutta Italia”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it/ di Annalisa Dall'Oca
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I poliziotti lgbt di San Francisco dicono stop al bullismo
Poliziotti e poliziotte, anche con origini italiane, raccontano le loro storie agli adolescenti americani per dire che "It gets better", cioè: "il futuro sarà migliore dei difficili anni scolastici"
fonte http://www.gay.it
The San Francisco Police Department (SFPD) along with Mayor Ed Lee is proud to announce the debut of the "SFPD It Gets Better" video project as part of the nationwide campaign to end bullying of LGBT youth.
The video provides a message of transformation, hope and encouragement to LGBT yo...uth that it does get better. The SFPD is the first and only Police Department in the country to produce a video for the campaign.
fonte http://www.gay.it
The San Francisco Police Department (SFPD) along with Mayor Ed Lee is proud to announce the debut of the "SFPD It Gets Better" video project as part of the nationwide campaign to end bullying of LGBT youth.
The video provides a message of transformation, hope and encouragement to LGBT yo...uth that it does get better. The SFPD is the first and only Police Department in the country to produce a video for the campaign.
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giovedì 16 febbraio 2012
L'Italia aderisce a network europeo antidiscriminazioni lgbt
Il nostro è il primo paese ad aderire al programma antidiscriminazione voluto dall'UE che darà programmi concreti per prevenire l'omofobia.
Domani è previsto un intervento del ministro Elsa Fornero
L'Italia aderisce al programma del Consiglio d'Europa contro le discriminazioni verso le persone lgbt.
La decisione in realtà è stata presa in un consiglio dei ministri del 2010 ma questo governo ha deciso di dare seguito a quella scelta e uno dei suoi componenti, il ministro con la delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero domani parteciperà ad una riunione organizzata dall'Unar, l'ufficio anti discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'Italia - dichiara il Direttore dell'Unar Massimiliano Monnanni, mira ad offrire assistenza tecnica e finanziaria agli Stati membri del Consiglio d'Europa nell'implementazione di politiche di contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone lgbt, avvalendosi, in ciascuno stato, di un network informale di focal point governativi".
In pratica, il Programma europeo prevede in particolare che vengano avviate attività di prevenzione e contrasto del bullismo omofobico e transfobico potenziando gli interventi in materia antidiscriminatoria nei confronti delle diverse componenti della scuola (studenti, genitori, docenti e dirigenti).
Altre aree d'intervento saranno quella per la prevenzione e il contrasto della discriminazione nei confronti delle persone lgbt nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alle persone transessuali e transgender; l' attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle Forze dell'Ordine; il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi nei confronti delle persone LGBT nei mass media in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
fonte http://www.gay.it
Domani è previsto un intervento del ministro Elsa Fornero
L'Italia aderisce al programma del Consiglio d'Europa contro le discriminazioni verso le persone lgbt.
La decisione in realtà è stata presa in un consiglio dei ministri del 2010 ma questo governo ha deciso di dare seguito a quella scelta e uno dei suoi componenti, il ministro con la delega alle Pari Opportunità Elsa Fornero domani parteciperà ad una riunione organizzata dall'Unar, l'ufficio anti discriminazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'Italia - dichiara il Direttore dell'Unar Massimiliano Monnanni, mira ad offrire assistenza tecnica e finanziaria agli Stati membri del Consiglio d'Europa nell'implementazione di politiche di contrasto alla discriminazione nei confronti delle persone lgbt, avvalendosi, in ciascuno stato, di un network informale di focal point governativi".
In pratica, il Programma europeo prevede in particolare che vengano avviate attività di prevenzione e contrasto del bullismo omofobico e transfobico potenziando gli interventi in materia antidiscriminatoria nei confronti delle diverse componenti della scuola (studenti, genitori, docenti e dirigenti).
Altre aree d'intervento saranno quella per la prevenzione e il contrasto della discriminazione nei confronti delle persone lgbt nel mondo del lavoro, con particolare riguardo alle persone transessuali e transgender; l' attività di informazione e sensibilizzazione nei confronti delle Forze dell'Ordine; il contrasto dei pregiudizi e degli stereotipi nei confronti delle persone LGBT nei mass media in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
fonte http://www.gay.it
Lgbt: La questione trans e le elezioni francesi
Tra i temi portati all’attenzione dei cittadini la comunità LGBT si concentra principalmente sul cambiamento di sesso
Si chiama Egalité LGBT France 2012 il portale messo in piedi dalle associazioni omosessuali francesi in relazione alle incombenti elezioni presidenziali francesi.
Si tratta di un tentativo di giudicare i candidati, in base ai programmi, rispetto a quello che vogliono fare, che hanno proposto di fare o che magari hanno già fatto in relazione alle politiche di uguaglianza per le persone omosessuali.
LE RIVENDICAZIONI
“Le associazioni delle lesbiche e dei gay, dei bisessuali e dei trans interpellano i candidati”, si legge nella pagina che accoglie sul portale “insieme ai dodici ritratti dei candidati”, scrive le Monde. “Spesso, si ricorda la lotta delle nostre associazioni LGBT per il matrimonio e l’adozione.
Ma ora siamo intenzionati a mettere la questione dei trans al centro della campagna elettorale, perché è un argomento importante quanto gli altri”: questo il piano di battaglia.
Di tutte le questioni della comunità LGBT, quella del transessualismo, spiega Nicolas Gougain, portavoce dell’Inter-LGBT, una delle tre federazioni che hanno fondato il sito, deve diventare la principale, quella su cui i candidati saranno chiamati a rispondere.
E questo per porre un punto che sappia di definitività riguardo una polemica che in questi mesi è stata di grande dibattito in Francia: “Lo scorso dicembre, 63 deputati di sinistra hanno depositato una proposta di legge che vuole facilitare il cambiamento di sesso nello stato civile, ancora condizionato, in Francia, all’effettiva consegna della prova della sterilizzazione.
Per Nicolas Gaugin, è una buona base di lavoro, “ma dobbiamo lavorarci”: proprio su questo tema, in partenza, i candidati dovranno rispondere. Cosa ne pensano delle persone che vogliono cambiare sesso in Francia.
GIUDIZIO AI CANDIDATI
Nicolas Sarkozy, ad esempio, è bocciato su tutta la linea. “Dobbiamo constatare che il bilancio è quasi nullo, in materia di uguaglianza e di diritti per i soggetti LGBT”.
A tutt’oggi, continua le Monde, “i candidati al cambio di sesso devono vedere uno psichiatra”, evidente segno della “patologizzazione” della questione Trans.
“Non si tratta di una declassificazione simbolica”, quella che gli attivisti cercano. “Bisogna cambiare i criteri previsti dalla legge per il cambiamento di stato civile”, continua Gougain.
Basterebbe “che la Francia applicasse la risoluzione 1728 del Consiglio europeo 2010 – che stabilisce che gli Stati Membri devono “garantire nelle leggi e nella pratica i diritti delle persone transgender a disporre di documenti ufficiali che riflettano l’identità di genere scelta, senza obblighi prevalenti di garantire una sterilizzazione o altri processi medici”.
Una “separazione netta del percorso medico e di quello civile”, che è proprio quello che pretendono i trans, insieme ad una maggiore facilità e libertà nello scegliere “il processo medico che li condurrà al cambio di sesso”.
E François Hollande? Sulla pagina principale della sua campagna c’è il link al gruppo degli “omosessuali socialisti”. Basterà a renderlo il candidato dei trans?
fonte http://www.giornalettismo.com di Ferma Restando
Si chiama Egalité LGBT France 2012 il portale messo in piedi dalle associazioni omosessuali francesi in relazione alle incombenti elezioni presidenziali francesi.
Si tratta di un tentativo di giudicare i candidati, in base ai programmi, rispetto a quello che vogliono fare, che hanno proposto di fare o che magari hanno già fatto in relazione alle politiche di uguaglianza per le persone omosessuali.
LE RIVENDICAZIONI
“Le associazioni delle lesbiche e dei gay, dei bisessuali e dei trans interpellano i candidati”, si legge nella pagina che accoglie sul portale “insieme ai dodici ritratti dei candidati”, scrive le Monde. “Spesso, si ricorda la lotta delle nostre associazioni LGBT per il matrimonio e l’adozione.
Ma ora siamo intenzionati a mettere la questione dei trans al centro della campagna elettorale, perché è un argomento importante quanto gli altri”: questo il piano di battaglia.
Di tutte le questioni della comunità LGBT, quella del transessualismo, spiega Nicolas Gougain, portavoce dell’Inter-LGBT, una delle tre federazioni che hanno fondato il sito, deve diventare la principale, quella su cui i candidati saranno chiamati a rispondere.
E questo per porre un punto che sappia di definitività riguardo una polemica che in questi mesi è stata di grande dibattito in Francia: “Lo scorso dicembre, 63 deputati di sinistra hanno depositato una proposta di legge che vuole facilitare il cambiamento di sesso nello stato civile, ancora condizionato, in Francia, all’effettiva consegna della prova della sterilizzazione.
Per Nicolas Gaugin, è una buona base di lavoro, “ma dobbiamo lavorarci”: proprio su questo tema, in partenza, i candidati dovranno rispondere. Cosa ne pensano delle persone che vogliono cambiare sesso in Francia.
GIUDIZIO AI CANDIDATI
Nicolas Sarkozy, ad esempio, è bocciato su tutta la linea. “Dobbiamo constatare che il bilancio è quasi nullo, in materia di uguaglianza e di diritti per i soggetti LGBT”.
A tutt’oggi, continua le Monde, “i candidati al cambio di sesso devono vedere uno psichiatra”, evidente segno della “patologizzazione” della questione Trans.
“Non si tratta di una declassificazione simbolica”, quella che gli attivisti cercano. “Bisogna cambiare i criteri previsti dalla legge per il cambiamento di stato civile”, continua Gougain.
Basterebbe “che la Francia applicasse la risoluzione 1728 del Consiglio europeo 2010 – che stabilisce che gli Stati Membri devono “garantire nelle leggi e nella pratica i diritti delle persone transgender a disporre di documenti ufficiali che riflettano l’identità di genere scelta, senza obblighi prevalenti di garantire una sterilizzazione o altri processi medici”.
Una “separazione netta del percorso medico e di quello civile”, che è proprio quello che pretendono i trans, insieme ad una maggiore facilità e libertà nello scegliere “il processo medico che li condurrà al cambio di sesso”.
E François Hollande? Sulla pagina principale della sua campagna c’è il link al gruppo degli “omosessuali socialisti”. Basterà a renderlo il candidato dei trans?
fonte http://www.giornalettismo.com di Ferma Restando
Lgbt: Toscana Gay friendly si conferma terra di liberta'
La Toscana, storicamente terra di liberta', dallo scorso aprile 2011 ha dato vita a 'Toscana Gay Friendly', un canale dedicato al turismo lgbt sul proprio sito ufficiale di promozione turistica regionale: www.turismo.intoscana.it gestito da Fondazione Sistema Toscana.
E la Toscana e' stata la prima Regione in Italia a compiere questa scelta.
Il turismo lgbt e' una forma di turismo rivolto a persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che desiderano viaggiare in destinazioni gay o in strutture selezionate per essere 'gay-owned' (cioe' di proprieta' o gestite da gay) o per essere gay-friendly.
Il canale 'Toscana Gay Friendly' e' stato realizzato attraverso una mappatura delle strutture gay e gay-friendly toscane, che hanno potuto aderire attraverso la compilazione di un questionario nel quale, tra l'altro, si chiedevano precisi impegni in tema di parita' di trattamento dei turisti lgbt, formazione e gestione del personale, coordinamento con le altre realta' gay-friendly della zona e col mondo dell'associazionismo lgbt.
La mappatura, alla quale hanno aderito oltre cento strutture, di fatto consente ai turisti lgbt di scegliere itinerari, strutture alberghiere, servizi complementari, che si rivolgono con una piu' particolare attenzione all'ospite lgbt.
Questo canale ha cosi' valorizzato tutta l'offerta gay-friendly regionale, con focus particolari su Firenze, citta' gay-friendly fin dall'epoca rinascimentale.
Ma oltre a Firenze si potra' scoprire la vita gay di Torre del Lago e della Versilia, zone che da piu' di dieci anni hanno affinato la loro offerta ricettiva con particolare attenzione alle esigenze dei turisti gay italiani e stranieri.
E poi si possono trovare anche itinerari nella Maremma, con le sue spiagge libere e le calde acque delle terme, nelle citta' d'arte e nei numerosi agriturismi, B&B e alberghi, gay e gay friendly, sparsi in tutta la Toscana.
Fonte Ansa via http://www.notiziarioitaliano.it
E la Toscana e' stata la prima Regione in Italia a compiere questa scelta.
Il turismo lgbt e' una forma di turismo rivolto a persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che desiderano viaggiare in destinazioni gay o in strutture selezionate per essere 'gay-owned' (cioe' di proprieta' o gestite da gay) o per essere gay-friendly.
Il canale 'Toscana Gay Friendly' e' stato realizzato attraverso una mappatura delle strutture gay e gay-friendly toscane, che hanno potuto aderire attraverso la compilazione di un questionario nel quale, tra l'altro, si chiedevano precisi impegni in tema di parita' di trattamento dei turisti lgbt, formazione e gestione del personale, coordinamento con le altre realta' gay-friendly della zona e col mondo dell'associazionismo lgbt.
La mappatura, alla quale hanno aderito oltre cento strutture, di fatto consente ai turisti lgbt di scegliere itinerari, strutture alberghiere, servizi complementari, che si rivolgono con una piu' particolare attenzione all'ospite lgbt.
Questo canale ha cosi' valorizzato tutta l'offerta gay-friendly regionale, con focus particolari su Firenze, citta' gay-friendly fin dall'epoca rinascimentale.
Ma oltre a Firenze si potra' scoprire la vita gay di Torre del Lago e della Versilia, zone che da piu' di dieci anni hanno affinato la loro offerta ricettiva con particolare attenzione alle esigenze dei turisti gay italiani e stranieri.
E poi si possono trovare anche itinerari nella Maremma, con le sue spiagge libere e le calde acque delle terme, nelle citta' d'arte e nei numerosi agriturismi, B&B e alberghi, gay e gay friendly, sparsi in tutta la Toscana.
Fonte Ansa via http://www.notiziarioitaliano.it
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Arcigay Verona Concorso letterario di fantascienza lgbtq
Arcigay Pianeta Urano Verona e la Biblioteca/Videoteca “Oberon” del Milk LGBT Community Center di Verona organizzano un concorso letterario di fantascienza erotica lgbtq (lesbica, gay, bisessuale, transessuale, queer), rivolto senza distinzione a soci, simpatizzanti e appassionati di scrittura, dal titolo Dove nessuno è mai venuto prima.
I/Le partecipanti, nell’ambito dei centri di interesse del concorso, saranno liberi/e di sviluppare un soggetto di propria scelta, nel rispetto delle seguenti disposizioni:
• I racconti, inediti, dovranno essere presentati in lingua italiana e non potranno eccedere i 10.000 caratteri (spazi inclusi);
• È possibile ispirarsi ad una serie, ad un film o ad un’opera di fantascienza esistenti oppure creare un’opera completamente originale;
• Ogni partecipante potrà concorrere con un solo racconto;
• È tassativamente vietato qualunque riferimento pedopornografico.
La durata del concorso è fissata in due mesi, a decorrere dalla data del presente annuncio. I testi dovranno pertanto essere consegnati entro e non oltre il 15 aprile 2012, tramite posta elettronica (preferibilmente in uno dei seguenti formati: .doc, .rtf, .odt) all’indirizzo daniele@arcigayverona.org, specificando nell’oggetto “Concorso letterario”, oppure via posta ordinaria (sono accettati anche manoscritti) al seguente indirizzo:
Arcigay Pianeta Urano Verona Via A. Nichesola 9 37132 Verona
Sarà possibile accompagnare i testi di illustrazioni e disegni, che daranno tuttavia luogo non ad una premiazione ma ad un giudizio a margine del concorso vero e proprio.
Una giuria di cinque persone, composta di librai, scrittori, studiosi di letteratura e appassionati di fantascienza, i cui nomi verranno resi noti al termine del concorso, sarà incaricata di selezionare il racconto vincitore. Al fine di garantire l’imparzialità del giudizio, che sarà in ogni caso insindacabile, i giurati riceveranno dall’organizzatore del concorso i contributi senza alcuna indicazione dell’identità del/della partecipante.
Il premio consisterà in un pacchetto di libri, film, colonne sonore a tematica fantascientifica, oltre ai gadget ufficiali del concorso. La cerimonia di premiazione avrà luogo durante una serata conclusiva che si terrà sabato 12 maggio 2012 alle ore 18 presso la Libreria Bocù (Vicolo Samaritana – Galleria Mazzini 1/B 37121 Verona). Nel corso di tale serata verrà data la possibilità ad alcuni fra gli autori e le autrici di presentare in pubblico il proprio testo. Non saranno previsti rimborsi spese per gli spostamenti.
Qualunque comunicazione relativa al concorso verrà data prioritariamente tramite il blog della Biblioteca/Videoteca “Oberon”, http://oberon-library.blogspot.com/, e successivamente tramite i diversi canali a disposizione dell’Associazione Arcigay Pianeta Urano Verona e della Libreria Bocù.
Il suddetto blog ospiterà inoltre, oltre al racconto vincitore, tutti quelli che i membri della giuria riterranno particolarmente meritevoli di diffusione. Ulteriori eventuali modalità di diffusione, quali la pubblicazione in un volume miscellaneo, potranno essere proposte ai/alle partecipanti in un secondo momento.
Con l’auspicio di una partecipazione numerosa, vi auguriamo, naturalmente… buona scrittura!
Daniele Speziari Responsabile Cultura Arcigay Pianeta Urano Verona
fonte http://www.arcigay.it
I/Le partecipanti, nell’ambito dei centri di interesse del concorso, saranno liberi/e di sviluppare un soggetto di propria scelta, nel rispetto delle seguenti disposizioni:
• I racconti, inediti, dovranno essere presentati in lingua italiana e non potranno eccedere i 10.000 caratteri (spazi inclusi);
• È possibile ispirarsi ad una serie, ad un film o ad un’opera di fantascienza esistenti oppure creare un’opera completamente originale;
• Ogni partecipante potrà concorrere con un solo racconto;
• È tassativamente vietato qualunque riferimento pedopornografico.
La durata del concorso è fissata in due mesi, a decorrere dalla data del presente annuncio. I testi dovranno pertanto essere consegnati entro e non oltre il 15 aprile 2012, tramite posta elettronica (preferibilmente in uno dei seguenti formati: .doc, .rtf, .odt) all’indirizzo daniele@arcigayverona.org, specificando nell’oggetto “Concorso letterario”, oppure via posta ordinaria (sono accettati anche manoscritti) al seguente indirizzo:
Arcigay Pianeta Urano Verona Via A. Nichesola 9 37132 Verona
Sarà possibile accompagnare i testi di illustrazioni e disegni, che daranno tuttavia luogo non ad una premiazione ma ad un giudizio a margine del concorso vero e proprio.
Una giuria di cinque persone, composta di librai, scrittori, studiosi di letteratura e appassionati di fantascienza, i cui nomi verranno resi noti al termine del concorso, sarà incaricata di selezionare il racconto vincitore. Al fine di garantire l’imparzialità del giudizio, che sarà in ogni caso insindacabile, i giurati riceveranno dall’organizzatore del concorso i contributi senza alcuna indicazione dell’identità del/della partecipante.
Il premio consisterà in un pacchetto di libri, film, colonne sonore a tematica fantascientifica, oltre ai gadget ufficiali del concorso. La cerimonia di premiazione avrà luogo durante una serata conclusiva che si terrà sabato 12 maggio 2012 alle ore 18 presso la Libreria Bocù (Vicolo Samaritana – Galleria Mazzini 1/B 37121 Verona). Nel corso di tale serata verrà data la possibilità ad alcuni fra gli autori e le autrici di presentare in pubblico il proprio testo. Non saranno previsti rimborsi spese per gli spostamenti.
Qualunque comunicazione relativa al concorso verrà data prioritariamente tramite il blog della Biblioteca/Videoteca “Oberon”, http://oberon-library.blogspot.com/, e successivamente tramite i diversi canali a disposizione dell’Associazione Arcigay Pianeta Urano Verona e della Libreria Bocù.
Il suddetto blog ospiterà inoltre, oltre al racconto vincitore, tutti quelli che i membri della giuria riterranno particolarmente meritevoli di diffusione. Ulteriori eventuali modalità di diffusione, quali la pubblicazione in un volume miscellaneo, potranno essere proposte ai/alle partecipanti in un secondo momento.
Con l’auspicio di una partecipazione numerosa, vi auguriamo, naturalmente… buona scrittura!
Daniele Speziari Responsabile Cultura Arcigay Pianeta Urano Verona
fonte http://www.arcigay.it
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iniziative lgbt
Lgbt: “Oltre le Differenze” fa tappa a Milano per conoscere il CIG Centro d’Iniziativa Gay,venerdì 17 febbraio
Venerdì 17 febbraio alle 21 e in replica sabato 18 alle 15, va in onda il format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini
“Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, è di nuovo on the road.
E Milano è la prossima tappa del viaggio alla scoperta delle associazioni lgbtq d’Italia, dove la redazione incontrerà il C.I.G. Centro d’Iniziativa Gay.
All’associazione, nata nel 1984 e diventata comitato provinciale Arcigay nel 2006, Oltre le Differenze dedica la puntata che andrà in onda venerdì 17 febbraio alle 21 e in replica sabato 18 febbraio alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
In apertura incontreremo il Gate Volley, l’associazione pallavolistica omosessuale che ha sede presso il Cig, con un’ampia intervista al portavoce Davide Colafato.
Con il presidente del CIG Marco Mori, invece, si parlerà dei tanti servizi e delle tante iniziative culturali del Circolo: dalla linea telefonica, alla sezione cultura e salute, dai progetti contro il bullismo nelle scuole al patrimonio rappresentato dal Centro di Documentazione Omologie. E poi più in generale, si parlerà di come è cambiata Milano, la città gay-friendly per eccellenza e anche dei nuovi provvedimenti contro le discriminazioni della giunta Pisapia.
Spazio poi alle altre curiosità sulla vita associativa del C.I.G. Milano attraverso l'irriverente carta d'identità semi-seria condotta da Veronica e Rory della redazione e a cui risponderà Massimo Scotti, responsabile del Centro di Documentazione Omologie.
Immancabile il consueto scaffale, che in questa puntata speciale consiglierà letture e film “scelti per voi” dall'associazione e non mancheranno le segnalazioni di appuntamenti culturali e festaioli a tema.
Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione “Oltre le differenze”
“Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, è di nuovo on the road.
E Milano è la prossima tappa del viaggio alla scoperta delle associazioni lgbtq d’Italia, dove la redazione incontrerà il C.I.G. Centro d’Iniziativa Gay.
All’associazione, nata nel 1984 e diventata comitato provinciale Arcigay nel 2006, Oltre le Differenze dedica la puntata che andrà in onda venerdì 17 febbraio alle 21 e in replica sabato 18 febbraio alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
In apertura incontreremo il Gate Volley, l’associazione pallavolistica omosessuale che ha sede presso il Cig, con un’ampia intervista al portavoce Davide Colafato.
Con il presidente del CIG Marco Mori, invece, si parlerà dei tanti servizi e delle tante iniziative culturali del Circolo: dalla linea telefonica, alla sezione cultura e salute, dai progetti contro il bullismo nelle scuole al patrimonio rappresentato dal Centro di Documentazione Omologie. E poi più in generale, si parlerà di come è cambiata Milano, la città gay-friendly per eccellenza e anche dei nuovi provvedimenti contro le discriminazioni della giunta Pisapia.
Spazio poi alle altre curiosità sulla vita associativa del C.I.G. Milano attraverso l'irriverente carta d'identità semi-seria condotta da Veronica e Rory della redazione e a cui risponderà Massimo Scotti, responsabile del Centro di Documentazione Omologie.
Immancabile il consueto scaffale, che in questa puntata speciale consiglierà letture e film “scelti per voi” dall'associazione e non mancheranno le segnalazioni di appuntamenti culturali e festaioli a tema.
Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione “Oltre le differenze”
mercoledì 15 febbraio 2012
Lgbt Bologna: «Siamo cuori congelati» Il flash mob di San Valentino
Il flash mob in piazza Nettuno, nel giorno di San Valentino, del comitato Bologna Pride 2012.
Un bacio lungo un minuto, scandito da uno squillo di tromba all'inizio e alla fine, per ricordare gli «amori congelati» cioè quelli tra gay, lesbiche e trans.
Così a Bologna decine di coppie si sono trovate in piazza Nettuno per festeggiare il loro San Valentino.
E per mandare un messaggio al senatore Carlo Giovanardi, che qualche giorno fa ha paragonato un bacio tra donne al fastidio di vedere qualcuno «che fa pipì per strada»: «Dopo le dichiarazioni di Giovanardi, questo bacio collettivo si è caricato di un significato in più, è evidente», spiega Emanuele Zaino, presidente del comitato Bologna Pride 2012 che ha organizzato il flash-mob.
fonte http://corrieredibologna.corriere.it
Un bacio lungo un minuto, scandito da uno squillo di tromba all'inizio e alla fine, per ricordare gli «amori congelati» cioè quelli tra gay, lesbiche e trans.
Così a Bologna decine di coppie si sono trovate in piazza Nettuno per festeggiare il loro San Valentino.
E per mandare un messaggio al senatore Carlo Giovanardi, che qualche giorno fa ha paragonato un bacio tra donne al fastidio di vedere qualcuno «che fa pipì per strada»: «Dopo le dichiarazioni di Giovanardi, questo bacio collettivo si è caricato di un significato in più, è evidente», spiega Emanuele Zaino, presidente del comitato Bologna Pride 2012 che ha organizzato il flash-mob.
fonte http://corrieredibologna.corriere.it
Lgbt New York: Il sostegno della famiglia allontana propositi di suicidio dei giovani gay
Il sostegno e la protezione della famiglia allontanano propositi di suicidio e autolesionismo nei giovani gay esposti, secondo uno studio, ad un rischio due volte maggiore rispetto agli eterosessuali.
Lo conferma uno studio condotto sui giovani lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT),condotto da un team della Northwestern University Feinberg School of Medicine che dimostra come il sostegno di amici e familiari offra il massimo contributo nella prevenzione del suicidio.
Lo studio e' stato pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine. Circa il 94 per cento dei giovani LGBT hanno avuto almeno una esperienza in cui sono stati oggetto di infamia, di minacce e di aggressione, tutte legate al fatto di essere gay.
I pensieri suicidi sono il primo segno premonitore di un effettivo tentativo, cosi' come i tagli autoprovocati.
"La nostra ricerca mostra quanto sia essenziale per questi giovani poter contare sul sostegno familiare e sociale e quanto siano parimenti importanti i programmi scolastici per ridurre il bullismo"
ha detto Brian Mustanski, professore associato di medicina e scienze sociali presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine.
Lo studio e' durato 2 anni e mezzo e ha coinvolto 246 giovani omosessuali di eta' compresa tra i 16 e 20 anni.
Mustanski ha sottolineato l'importanza di osservare gli adolescenti dal momento che il suicidio e' la terza causa di morte tra tutti i giovani.
fonte http://www.agi.it
Lo conferma uno studio condotto sui giovani lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT),condotto da un team della Northwestern University Feinberg School of Medicine che dimostra come il sostegno di amici e familiari offra il massimo contributo nella prevenzione del suicidio.
Lo studio e' stato pubblicato sull'American Journal of Preventive Medicine. Circa il 94 per cento dei giovani LGBT hanno avuto almeno una esperienza in cui sono stati oggetto di infamia, di minacce e di aggressione, tutte legate al fatto di essere gay.
I pensieri suicidi sono il primo segno premonitore di un effettivo tentativo, cosi' come i tagli autoprovocati.
"La nostra ricerca mostra quanto sia essenziale per questi giovani poter contare sul sostegno familiare e sociale e quanto siano parimenti importanti i programmi scolastici per ridurre il bullismo"
ha detto Brian Mustanski, professore associato di medicina e scienze sociali presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine.
Lo studio e' durato 2 anni e mezzo e ha coinvolto 246 giovani omosessuali di eta' compresa tra i 16 e 20 anni.
Mustanski ha sottolineato l'importanza di osservare gli adolescenti dal momento che il suicidio e' la terza causa di morte tra tutti i giovani.
fonte http://www.agi.it
Lgbt: Essere gay in Cina, matrimoni etero per nascondere l’omosessualità
Essere gay, in alcuni Paesi del mondo, non è affatto una cosa semplice.
Vivere apertamente la propria omosessualità richiede talvolta una buona dose di coraggio, quella che purtroppo manca a molte persone, fra le quali, vi sono anche diverse persone omosessuali cinesi che, per nascondere la propria omosessualità, preferiscono addirittura sposare una donna, nella speranza di non essere emarginati da una società fondamentalmente omofoba e discriminatoria.
Sono questi i dati emersi da uno studio condotto da un esperto dell’Universita’ di Qingdao, secondo cui il 90% dei gay in Cina (dove lo scorso anno molte donne furono arrestate solo per aver scritto delle storie d’amore gay)si sposa con partner del sesso opposto, per nascondere la propria omosessualità.
Le donne cinesi sposate con uomini segretamente omosessuali sembrano essere davvero molte, e quasi sempre sono vittime di maltrattamenti (verbali o anche fisici) da parte dei loro mariti.
A confermare un trend tanto allarmante vi sono le parole di Xiao Yao, una editrice di 29 anni, una donna che ha trovato il coraggio di lasciare un marito segretamente omosessuale: “E’ verissimo – dichiara la ragazza – conosco molte donne che, come ho fatto io per un po’, soffrono in silenzio accanto ad un uomo che non solo non le ama, ma che spesso le maltratta sia fisicamente che verbalmente”.
Proprio per aiutare queste donne, Xiao ha deciso di creare un sito web, il cui nome è “La terra delle mogli dei gay“, che offre aiuto, o anche solo una valvola di sfogo, per tutte quelle donne che si trovano a dover affrontare questa spiacevole situazione, una situazione che – come ben saprete, potrebbe non esistere, se la società fosse meno omofoba e ipocrita.
fonte http://www.gaywave.it
Vivere apertamente la propria omosessualità richiede talvolta una buona dose di coraggio, quella che purtroppo manca a molte persone, fra le quali, vi sono anche diverse persone omosessuali cinesi che, per nascondere la propria omosessualità, preferiscono addirittura sposare una donna, nella speranza di non essere emarginati da una società fondamentalmente omofoba e discriminatoria.
Sono questi i dati emersi da uno studio condotto da un esperto dell’Universita’ di Qingdao, secondo cui il 90% dei gay in Cina (dove lo scorso anno molte donne furono arrestate solo per aver scritto delle storie d’amore gay)si sposa con partner del sesso opposto, per nascondere la propria omosessualità.
Le donne cinesi sposate con uomini segretamente omosessuali sembrano essere davvero molte, e quasi sempre sono vittime di maltrattamenti (verbali o anche fisici) da parte dei loro mariti.
A confermare un trend tanto allarmante vi sono le parole di Xiao Yao, una editrice di 29 anni, una donna che ha trovato il coraggio di lasciare un marito segretamente omosessuale: “E’ verissimo – dichiara la ragazza – conosco molte donne che, come ho fatto io per un po’, soffrono in silenzio accanto ad un uomo che non solo non le ama, ma che spesso le maltratta sia fisicamente che verbalmente”.
Proprio per aiutare queste donne, Xiao ha deciso di creare un sito web, il cui nome è “La terra delle mogli dei gay“, che offre aiuto, o anche solo una valvola di sfogo, per tutte quelle donne che si trovano a dover affrontare questa spiacevole situazione, una situazione che – come ben saprete, potrebbe non esistere, se la società fosse meno omofoba e ipocrita.
fonte http://www.gaywave.it
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La comunità LGBT russa Vs Aeroflot
Attivisti LGBT russi si sono incontrati ieri davanti al quartier generale della AEROFLOT, la compagnia di bandiera russa, per protestare contro la condotta della compagnia nei confronti di un impiegato omosessuale; costui sarebbe stato costretto dalla compagnia a tacere riguardo la sua sessualità e a sposare una donna.
L’assistente di volo in questione, Maxim Kupreev, avrebbe destato l’ira di AEROFLOT, creando un gruppo di attivisti che lottasse per i diritti dei lavoratori LGBT all’interno della compagnia.
In concreto Kupreev sarebbe stato obbligato dalla compagnia aerea a sposarsi regolarmente con una donna per poter mantenere il suo posto di lavoro.
Oltre a boicottare la compagnia gli attivisti hanno protestato animatamente davanti la sede.
Ruben Salcedo, da New York, ha lanciato una petizione online nei confronti di AEROFLOT, che con Air France, LKM e Delta formano l’alleanza Sky Team, sollecitando le partner a condannare le meschine azioni della compagnia di bandiera russa.
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
L’assistente di volo in questione, Maxim Kupreev, avrebbe destato l’ira di AEROFLOT, creando un gruppo di attivisti che lottasse per i diritti dei lavoratori LGBT all’interno della compagnia.
In concreto Kupreev sarebbe stato obbligato dalla compagnia aerea a sposarsi regolarmente con una donna per poter mantenere il suo posto di lavoro.
Oltre a boicottare la compagnia gli attivisti hanno protestato animatamente davanti la sede.
Ruben Salcedo, da New York, ha lanciato una petizione online nei confronti di AEROFLOT, che con Air France, LKM e Delta formano l’alleanza Sky Team, sollecitando le partner a condannare le meschine azioni della compagnia di bandiera russa.
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
Lgbt: Madonna quanto mi costi, prezzi e date per i biglietti del concerto
A Firenze un biglietto per vedere il concerto di Madonna il prossimo 16 giugno, costerà dai 45 ai 155 euro, a seconda del luogo dello stadio Franchi da cui si deciderà di seguire allo spettacolo. Prezzi simili per l'altra data italiana del 14 giugno a Milano.
Ieri il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha confermato la tappa fiorentina (Madonna torna in città dopo 25 anni), oggi è stato annunciato ufficialmente l’intero tour della regina del pop e anche i dettagli sui biglietti, che per i concerti italiani saranno in vendita dalle 9,00 di lunedì 13 febbraio sul sito ticketone.it.
Ma c’è anche qualche “trucchetto” per saltare la fila.
Da questa mattina fino alle 15,00 di giovedì 9 febbraio gli iscritti al fan club ufficiale potranno comprare i biglietti.
Chi possiede invece la carta American Express potrà acquistarli dalle 9,00 di giovedì 9 febbraio alle 15,00 di venerdì 10 febbraio sul sito www.ticketone.it/americanexpress.
Infine per gli iscritti a www.livenation.it saranno disponibili a partire dalle 10:00 di giovedì 9 febbraio fino alle 15:00 di venerdì 10 febbraio.
Ecco i costi dettagliati per la data di Firenze
Prato A 80 euro + prevendita
Prato B 70 euro + prevendita
Tribuna coperta numerata 155 euro + prevendita
Tribuna Maratona numerata 120 euro + prevendita
Curva Fiesole non numerata 45 euro + prevendita
Ecco quelli per Milano
Prato A 85 euro + prevendita
Prato B 75 euro + prevendita
1° anello rosso numerato 155 euro + prevendita
2° anello rosso numerato 120 euro + prevendita
1° anello verde numerato 90 euro + prevendita
1° anello blu numerato 90 euro + prevendita
2° anello verde numerato 75 euro + prevendita
2° anello blu numerato 75 euro + prevendita
3° anello rosso numerato 60 euro + prevendita
3° anello verde numerato 45 euro + prevendita
3° anello blu numerato 45 euro + prevendita
Il Madonna World Tour 2012 partirà il 29 maggio da Tel Aviv, in Israele, comprenderà spettacoli in palazzetti, stadi e location all’aperto speciali come il the Plains of Abraham in Quebec, e un ritorno in località di sud America e Australia in cui Madonna non si esibisce da 20 anni.
Il tour farà tappa in 26 città d’Europa, tra cui Londra, Parigi, Berlino, oltre che Milano (14 giugno) e Firenze (16 giugno).
fonte http://florenzina.blogspot.com
Ieri il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha confermato la tappa fiorentina (Madonna torna in città dopo 25 anni), oggi è stato annunciato ufficialmente l’intero tour della regina del pop e anche i dettagli sui biglietti, che per i concerti italiani saranno in vendita dalle 9,00 di lunedì 13 febbraio sul sito ticketone.it.
Ma c’è anche qualche “trucchetto” per saltare la fila.
Da questa mattina fino alle 15,00 di giovedì 9 febbraio gli iscritti al fan club ufficiale potranno comprare i biglietti.
Chi possiede invece la carta American Express potrà acquistarli dalle 9,00 di giovedì 9 febbraio alle 15,00 di venerdì 10 febbraio sul sito www.ticketone.it/americanexpress.
Infine per gli iscritti a www.livenation.it saranno disponibili a partire dalle 10:00 di giovedì 9 febbraio fino alle 15:00 di venerdì 10 febbraio.
Ecco i costi dettagliati per la data di Firenze
Prato A 80 euro + prevendita
Prato B 70 euro + prevendita
Tribuna coperta numerata 155 euro + prevendita
Tribuna Maratona numerata 120 euro + prevendita
Curva Fiesole non numerata 45 euro + prevendita
Ecco quelli per Milano
Prato A 85 euro + prevendita
Prato B 75 euro + prevendita
1° anello rosso numerato 155 euro + prevendita
2° anello rosso numerato 120 euro + prevendita
1° anello verde numerato 90 euro + prevendita
1° anello blu numerato 90 euro + prevendita
2° anello verde numerato 75 euro + prevendita
2° anello blu numerato 75 euro + prevendita
3° anello rosso numerato 60 euro + prevendita
3° anello verde numerato 45 euro + prevendita
3° anello blu numerato 45 euro + prevendita
Il Madonna World Tour 2012 partirà il 29 maggio da Tel Aviv, in Israele, comprenderà spettacoli in palazzetti, stadi e location all’aperto speciali come il the Plains of Abraham in Quebec, e un ritorno in località di sud America e Australia in cui Madonna non si esibisce da 20 anni.
Il tour farà tappa in 26 città d’Europa, tra cui Londra, Parigi, Berlino, oltre che Milano (14 giugno) e Firenze (16 giugno).
fonte http://florenzina.blogspot.com
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Lgbt Firenze: IREOS "Aperitivo in famiglia" con l'avvocata Vera Ricci di rete Lenford oggi Mercoledì 15 febbraio alle 19
Oggi Mercoledì 15 febbraio, dalle ore 19 a IREOS via de’ Serragli, 3 si svolgerà APERITIVO IN FAMIGLIA (con avvocata).
Interverranno:
Vera Ricci, avvocata, rete Lenford, Avvocatura LGBT
www.retelenford.it
Marzo Buzzetti, AGEDO (Associazione Genitori ed Amici di OmosessualI)
www.agedo.org
Fabrizio Paoletti, Rete Genitori Rainbow www.genitorirainbow.it
Paolo Baldi, Moreno Fabbri e Irene Ciulli, Famiglie Arcobaleno www.famigliearcobaleno.org
L’incontro si inserisce all’interno del corso di formazione LA CITTA’ CHE IO VORREI. Identità e bisogni del Volontari.
Bisogni della comunità, promosso da IREOS nel bando formazione del CESVOT (centro servizi volontariato della Toscana)
Per informazioni:
IREOS tel 055/21.69.07 - www.ireos.org
fonte http://www.ireos.org
Interverranno:
Vera Ricci, avvocata, rete Lenford, Avvocatura LGBT
www.retelenford.it
Marzo Buzzetti, AGEDO (Associazione Genitori ed Amici di OmosessualI)
www.agedo.org
Fabrizio Paoletti, Rete Genitori Rainbow www.genitorirainbow.it
Paolo Baldi, Moreno Fabbri e Irene Ciulli, Famiglie Arcobaleno www.famigliearcobaleno.org
L’incontro si inserisce all’interno del corso di formazione LA CITTA’ CHE IO VORREI. Identità e bisogni del Volontari.
Bisogni della comunità, promosso da IREOS nel bando formazione del CESVOT (centro servizi volontariato della Toscana)
Per informazioni:
IREOS tel 055/21.69.07 - www.ireos.org
fonte http://www.ireos.org
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martedì 14 febbraio 2012
Lgbt Arcigay: "Ti Sposerò" San Valentino 2012
Il progetto del videoclip musicale "Ti sposerò" nasce nell'ambito del Comitato provinciale Arcigay di Brescia e del Gruppo giovani Una Zebra a Pois da un'idea e dalla sceneggiatura scritta da Davide Parrotta, volontario di Arcigay Brescia.
La regia è stata affidata a Luca Cerlini.
Dopo un percorso di studi artistici si è diplomato alle Scuole Civiche di Milano, realizzando il cortometraggio in pellicola, cult The Technician.
Ha creato il gruppo artistico Secret Wood insieme ad altri giovani filmaker realizzando videoclip, documentari, spot e cortometraggi.
La realizzazione di tale video è stata possibile grazie alla concessione da parte di Jovanotti e della Universal Music Italia della canzone "Ti sposerò" dall'album Quinto mondo (2002).
Regia di: Luca Cerlini, Secret Wood
Sceneggiatura: Davide Parrotta
Prodotto da: Orlando, Comitato provinciale Arcigay Brescia
Una Zebra a Pois -Gruppo giovani Arcigay Orlando Brescia
Con il patrocinio di:
Arcigay -- Associazione lesbica e gay italiana
AGEDO -- Associazione genitori e amici di omosessuali
Comitato nazionale Bologna Pride 2012
fonte http://www.youtube.com/user/arcigaytv
La regia è stata affidata a Luca Cerlini.
Dopo un percorso di studi artistici si è diplomato alle Scuole Civiche di Milano, realizzando il cortometraggio in pellicola, cult The Technician.
Ha creato il gruppo artistico Secret Wood insieme ad altri giovani filmaker realizzando videoclip, documentari, spot e cortometraggi.
La realizzazione di tale video è stata possibile grazie alla concessione da parte di Jovanotti e della Universal Music Italia della canzone "Ti sposerò" dall'album Quinto mondo (2002).
Regia di: Luca Cerlini, Secret Wood
Sceneggiatura: Davide Parrotta
Prodotto da: Orlando, Comitato provinciale Arcigay Brescia
Una Zebra a Pois -Gruppo giovani Arcigay Orlando Brescia
Con il patrocinio di:
Arcigay -- Associazione lesbica e gay italiana
AGEDO -- Associazione genitori e amici di omosessuali
Comitato nazionale Bologna Pride 2012
fonte http://www.youtube.com/user/arcigaytv
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Lgbt Napoli: Votazione epocale in Comune, sul tavolo il Registro delle Unioni Civili, come il Pride è utile ai diritti
La città di Napoli, con il Consiglio Comunale, sta cambiando la storia della cittá con una votazione epocale.
L’Amministrazione ha scelto di dare ai cittadini di Napoli una Opportunità di dignità nuova, il Registro delle Unioni Civili.
Questa decisione dell’Amministrazione dà seguito ad un punto programmatico della campagna elettorale del Sindaco De Magistris, rispetto a cui ci trovavamo in “disaccordo” in quanto riteniamo che tale dibattito appartenesse alla sfera del diritto nazionale che é quello del diritto di famiglia con il matrimonio.
Tuttavia riteniamo che tale scelta, della Giunta e del Sindaco, vada sostenuta senza remore, perché relativa ad una esigenza dell’Amministrazione che andrà a ricadere sulla vita di tutti e tutte, a prescindere dall’orientamento sessuale.
Questo NON È IL MATRIMONIO PER TUTTI e pertanto la nostra battaglia NAZIONALE RESTA ATTUALE E NON MESSA IN DISCUSSIONE.
Cambia quindi la vita delle persone omosessuali? A Napoli si, come di tutte le persone che sceglieranno di convivere e di essere rispettate dallo Stato.
Il nostro obiettivo é che cambi, nel senso dell’ugualianza in tutto il Paese, e da oggi, più di ieri, sappiamo di avere al nostro fianco non solo il Sindaco, ma la maggioranza dei Consiglieri Comunali della Cittá.
Ci auguriamo che questo sia il primo passo di una battaglia politica che possa diventare Nazionale, e che porti l’intero Stato ed anche la Regione Campania, alla formulazione di legislazione inclusive, non discriminatorie ed ugualitarie.
Invitiamo tutte la associazioni LGBT di Napoli ( Arcigay, Arcilesbica ed ATN) a superare le polemiche e ritrovarsi insieme per Festeggiare questo evento con il Sindaco e l’amministrazione di Napoli.
fonte http://www.i-ken.org
L’Amministrazione ha scelto di dare ai cittadini di Napoli una Opportunità di dignità nuova, il Registro delle Unioni Civili.
Questa decisione dell’Amministrazione dà seguito ad un punto programmatico della campagna elettorale del Sindaco De Magistris, rispetto a cui ci trovavamo in “disaccordo” in quanto riteniamo che tale dibattito appartenesse alla sfera del diritto nazionale che é quello del diritto di famiglia con il matrimonio.
Tuttavia riteniamo che tale scelta, della Giunta e del Sindaco, vada sostenuta senza remore, perché relativa ad una esigenza dell’Amministrazione che andrà a ricadere sulla vita di tutti e tutte, a prescindere dall’orientamento sessuale.
Questo NON È IL MATRIMONIO PER TUTTI e pertanto la nostra battaglia NAZIONALE RESTA ATTUALE E NON MESSA IN DISCUSSIONE.
Cambia quindi la vita delle persone omosessuali? A Napoli si, come di tutte le persone che sceglieranno di convivere e di essere rispettate dallo Stato.
Il nostro obiettivo é che cambi, nel senso dell’ugualianza in tutto il Paese, e da oggi, più di ieri, sappiamo di avere al nostro fianco non solo il Sindaco, ma la maggioranza dei Consiglieri Comunali della Cittá.
Ci auguriamo che questo sia il primo passo di una battaglia politica che possa diventare Nazionale, e che porti l’intero Stato ed anche la Regione Campania, alla formulazione di legislazione inclusive, non discriminatorie ed ugualitarie.
Invitiamo tutte la associazioni LGBT di Napoli ( Arcigay, Arcilesbica ed ATN) a superare le polemiche e ritrovarsi insieme per Festeggiare questo evento con il Sindaco e l’amministrazione di Napoli.
fonte http://www.i-ken.org
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Lgbt Unioni civili a Napoli: grande passo avanti. Ora Milano, Roma e Genova
Il comune di Napoli ha dato la migliore risposta al mulinaro bianco Giovanardi.
Ora il Parlamento discuta Riforma Diritto di famiglia e matrimonio tra persone stesso sesso.
L’Associazione Radicale Certi Diritti ringrazia i consiglieri comunali e la Giunta del Comune di Napoli per la storica decisione sul riconoscimento delle unioni civili.
E’ un passo in avanti che sollecita la politica nazionale a muoversi, così come la stessa Corte Costituzionale ha chiesto da quasi due anni con la sentenza 138/2010.
Dopo Torino e Napoli ora è la volta di Milano, Roma e Genova.
L’Associazione Radicale Certi Diritti, insieme a molte altre associazioni che si battono per i diritti civili e per il superamento delle diseguaglianze, ha promosso una serie di iniziative con l’obiettivo di far approvare nei Comuni italiani il riconoscimento delle unioni civili così come previsto dalla legge anagrafica del 1989.
La classe politica è ora che la smetta di far finta di niente e di comportarsi in modo ipocrita per obbedienza al potere della casta clerical-fondamentalista.
Tra gli obiettivi della nostra lotta rimane centrale il matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso nell’ambito della Riforma complessiva del Diritto di famiglia che i parlamentari Radicali hanno depositato come proposta di legge in Parlamento.
Il Comune di Napoli ha dato la più bella risposta al mulinaro bianco Carlo Giovanardi.
fonte http://www.certidiritti.it
Ora il Parlamento discuta Riforma Diritto di famiglia e matrimonio tra persone stesso sesso.
L’Associazione Radicale Certi Diritti ringrazia i consiglieri comunali e la Giunta del Comune di Napoli per la storica decisione sul riconoscimento delle unioni civili.
E’ un passo in avanti che sollecita la politica nazionale a muoversi, così come la stessa Corte Costituzionale ha chiesto da quasi due anni con la sentenza 138/2010.
Dopo Torino e Napoli ora è la volta di Milano, Roma e Genova.
L’Associazione Radicale Certi Diritti, insieme a molte altre associazioni che si battono per i diritti civili e per il superamento delle diseguaglianze, ha promosso una serie di iniziative con l’obiettivo di far approvare nei Comuni italiani il riconoscimento delle unioni civili così come previsto dalla legge anagrafica del 1989.
La classe politica è ora che la smetta di far finta di niente e di comportarsi in modo ipocrita per obbedienza al potere della casta clerical-fondamentalista.
Tra gli obiettivi della nostra lotta rimane centrale il matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso nell’ambito della Riforma complessiva del Diritto di famiglia che i parlamentari Radicali hanno depositato come proposta di legge in Parlamento.
Il Comune di Napoli ha dato la più bella risposta al mulinaro bianco Carlo Giovanardi.
fonte http://www.certidiritti.it
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Lgbt: Kylie Minogue canterà al Gay Mardi Gras di Sydney
Kylie Minogue non dimentica il sostegno che le ha sempre tributato la comunità lgbt e lo dimostra una volta di più nella sua Australia: la cantante si esibirà a Sydney per il Gay and Lesbian Mardi Gras, la manifestazione con cui il popolo lgbt celebra la propria dignità e la voglia di non nascondersi.
Con l’occasione, Kylie festeggerà anche i 25 anni di carriera, che l’hanno vista sempre amata e apprezzata icona gay.
Il suo nome quindi aggiunge ulteriore glamour alla Festa del Mardi Gras, che ha già ingaggiato il cantautore Sam Sparro, oltre a RuPaul, Sneaky Sound System, Chicane e una serie di artisti e dj locali.
Per Kylie:
“essere parte del Mardi Gras quest’anno è molto importante per me, perché so che molti dei miei fan compongono questa straordinaria comunità che questa festa rappresenta. Esibirmi al Party è il mio modo di dire grazie per 25 emozionanti anni insieme. È un rapporto davvero bello che è stata sempre pieno di incredibile sostegno e un sacco di amore”.
fonte http://www.queerblog.it/
Con l’occasione, Kylie festeggerà anche i 25 anni di carriera, che l’hanno vista sempre amata e apprezzata icona gay.
Il suo nome quindi aggiunge ulteriore glamour alla Festa del Mardi Gras, che ha già ingaggiato il cantautore Sam Sparro, oltre a RuPaul, Sneaky Sound System, Chicane e una serie di artisti e dj locali.
Per Kylie:
“essere parte del Mardi Gras quest’anno è molto importante per me, perché so che molti dei miei fan compongono questa straordinaria comunità che questa festa rappresenta. Esibirmi al Party è il mio modo di dire grazie per 25 emozionanti anni insieme. È un rapporto davvero bello che è stata sempre pieno di incredibile sostegno e un sacco di amore”.
fonte http://www.queerblog.it/
Lgbt: A Foggia la caffetteria “Tolleranza Zero”, sensibile a tematiche GLBT (gay-lesbo-bisex-trans)
Foggia – E’ online http://www.tolleranzazeroglbt.it , il sito del progetto Tolleranza Zero, Caffetteria/Libreria di prossima apertura a Foggia, particolarmente sensibile alle tematiche GLBT (gay lesbo bisex trans).
Il sito avrà funzione di e-commerce (disponibile un’ampia offerta di libri GLBT – narrativa, fumetti, saggi, favole per bambini- e di titoli “tradizionali”, oltre ad una serie di gadget a tema letterario/filosofico) e di portale, con articoli, interviste e recensioni sul mondo GLBT e non solo.
Il progetto nasce dal desiderio di smascherare l’ipocrisia di chi, dietro il concetto di “tolleranza zero”, diffonde basi di intolleranza e razzismo; si propone di indurre la gente non più a tollerare, e quindi sopportare, il diverso, ma a smettere di concentrarsi su qualunque diversità.
Unica nel Sud Italia, la Caffetteria/Libreria Tolleranza Zero rappresenterà un punto d’incontro, dibattito e crescita per gli appartenenti alle “categorie” GLBT e per coloro che non ne fanno parte, perché possano comprendere questo mondo, i suoi bisogni e le sue rivendicazioni, fino ad eliminare il concetto stesso di “categoria”.
Rimanete collegati su http://www.tolleranzazeroglbt.it o su
http://www.facebook.com/tolleranzazeroglbt per seguire tutti gli sviluppi di questa grande iniziativa!
fonte http://www.statoquotidiano.it
Il sito avrà funzione di e-commerce (disponibile un’ampia offerta di libri GLBT – narrativa, fumetti, saggi, favole per bambini- e di titoli “tradizionali”, oltre ad una serie di gadget a tema letterario/filosofico) e di portale, con articoli, interviste e recensioni sul mondo GLBT e non solo.
Il progetto nasce dal desiderio di smascherare l’ipocrisia di chi, dietro il concetto di “tolleranza zero”, diffonde basi di intolleranza e razzismo; si propone di indurre la gente non più a tollerare, e quindi sopportare, il diverso, ma a smettere di concentrarsi su qualunque diversità.
Unica nel Sud Italia, la Caffetteria/Libreria Tolleranza Zero rappresenterà un punto d’incontro, dibattito e crescita per gli appartenenti alle “categorie” GLBT e per coloro che non ne fanno parte, perché possano comprendere questo mondo, i suoi bisogni e le sue rivendicazioni, fino ad eliminare il concetto stesso di “categoria”.
Rimanete collegati su http://www.tolleranzazeroglbt.it o su
http://www.facebook.com/tolleranzazeroglbt per seguire tutti gli sviluppi di questa grande iniziativa!
fonte http://www.statoquotidiano.it
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Lgbt Berlino: Mia figlia di 11 anni è transessuale, voglio farla internare…
L’organizzazione internazionale di studentesca LGBT IGLYO ha denunciato pubblicamente un episodio di transfobia di cui potrebbe essere vittima Alexandra, un’adolescente transessuale di 11 anni.
Alexandra, giovane transessuale berlinese, rischia di essere internata in una clinica psichiatrica della capitale tedesca dopo il rifiuto del padre al riguardo di un possibile intervento di riassegnazione sessuale.
Con l’appoggio della madre, la ragazza, aveva intrapreso il processo di riassegnazione sessuale, fino a quando il padre, venutone a conoscenza, ha deciso di rivolgersi al tribunale dei minori per impedire che la figlia porti a termine il suo progetto.
Il fatto che il padre tratti Alexandra come un ragazzo, obbligandola tra l’altro a indossare abiti maschili, potrebbe indurre il tribunale dei minori a far visitare al più presto la ragazza da un’equipe psichiatrica, per scongiurare ogni rischio di suicidio, dal momento in cui la mancata operazione potrebbe causare una serie depressione.
Il sito di petizioni Change.org ha iniziato una raccolta di firme tentando di conquistare l’appoggio della popolazione, con lo scopo di far pressione sulle autorità tedesche in favore del rispetto dei diritti di Alexandra, impedendo a suo padre di rovinarle il futuro.
fonte http://gaymagazine.likepage.it Scritto da Daniele
Alexandra, giovane transessuale berlinese, rischia di essere internata in una clinica psichiatrica della capitale tedesca dopo il rifiuto del padre al riguardo di un possibile intervento di riassegnazione sessuale.
Con l’appoggio della madre, la ragazza, aveva intrapreso il processo di riassegnazione sessuale, fino a quando il padre, venutone a conoscenza, ha deciso di rivolgersi al tribunale dei minori per impedire che la figlia porti a termine il suo progetto.
Il fatto che il padre tratti Alexandra come un ragazzo, obbligandola tra l’altro a indossare abiti maschili, potrebbe indurre il tribunale dei minori a far visitare al più presto la ragazza da un’equipe psichiatrica, per scongiurare ogni rischio di suicidio, dal momento in cui la mancata operazione potrebbe causare una serie depressione.
Il sito di petizioni Change.org ha iniziato una raccolta di firme tentando di conquistare l’appoggio della popolazione, con lo scopo di far pressione sulle autorità tedesche in favore del rispetto dei diritti di Alexandra, impedendo a suo padre di rovinarle il futuro.
fonte http://gaymagazine.likepage.it Scritto da Daniele
lunedì 13 febbraio 2012
Lgbt: Tiziano Ferro ospite di Serena Dandini a The Show Must go Off "l'omosessualità non va accettata, ma condivisa"
Tiziano Ferro è stato ospite di Serena Dandini a The Show Must go Off, su La 7, e dopo aver cantato,
molto bene, dal vivo, non poteva sottrarsi all’intervista ed evitare un passaggio sul coming out e sull’omosessualità.
Un paio di frasi che, a mio avviso, danno l’idea di una maturazione e di una certa serenità che il cantatautore di Latina ha raggiunto in qualche modo.
Dalle sue parole emerge una spiegazione molto seria e sincera del coming out, che deriva da una piena accettazione della propria omosessualità, non solo sotto l’aspetto sessuale, ma anche come parte della propria identità e della propria affettività che non si può nascondere ed evitare di mettere in comune, almeno con le persone più care.
Dal minuto 6:07 del video la Dandini introduce il tema del coming out e Tiziano Ferro dice fra l’altro:
"la mia “persona sentimentale” era quello che volevo scoprire, accettare, voler bene e alla fine condividere… è la condivisione quello su cui stavo battendo per me, nella mia vita. a me non basta l’idea che i miei amici, i genitori tollerino chi sono. mi piace l’idea che lo amino."
fonte http://www.queerblog.it/da aelred
molto bene, dal vivo, non poteva sottrarsi all’intervista ed evitare un passaggio sul coming out e sull’omosessualità.
Un paio di frasi che, a mio avviso, danno l’idea di una maturazione e di una certa serenità che il cantatautore di Latina ha raggiunto in qualche modo.
Dalle sue parole emerge una spiegazione molto seria e sincera del coming out, che deriva da una piena accettazione della propria omosessualità, non solo sotto l’aspetto sessuale, ma anche come parte della propria identità e della propria affettività che non si può nascondere ed evitare di mettere in comune, almeno con le persone più care.
Dal minuto 6:07 del video la Dandini introduce il tema del coming out e Tiziano Ferro dice fra l’altro:
"la mia “persona sentimentale” era quello che volevo scoprire, accettare, voler bene e alla fine condividere… è la condivisione quello su cui stavo battendo per me, nella mia vita. a me non basta l’idea che i miei amici, i genitori tollerino chi sono. mi piace l’idea che lo amino."
fonte http://www.queerblog.it/da aelred
Lgbt Arezzo: Seminario contro l'omofobia “Il rispetto delle differenze” Giovedì 15 febbraio
La Consulta Provinciale degli Studenti insieme ad Arcigay Arezzoper un seminario contro l'omofobia.
Giovedì 15 febbraio “Il rispetto delle differenze” giornata di sensibilizzazione rivolta a studenti ed insegnanti delle scuole superiori di tutta la provincia di Arezzo
Il rispetto di tutte le diversità, anche quelle legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere, è il tema che la Consulta Studentesca aretina ha scelto di approfondire prioritariamente nel suo progetto di offerta formativa 2012.
Per questo, con la partecipazione del comitato provinciale Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Arezzo e della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Arezzo, i rappresentanti della Consulta organizzano un seminario dal titolo “Il rispetto delle differenze” per il giorno 15 febbraio, dalle ore 9,30 presso l'Aula magna del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo, allo scopo di sensibilizzare l'intero mondo della scuola sulle questioni legate alle discriminazioni basate sulle diverse identità e al bullismo omofobico.
A condurre la giornata saranno i formatori Giuliano Foca e Michele Mommi, membri del comitato Arcigay Omphalos di Perugia, e interverranno anche l'Assessore alle Pari Opportunità della Provincia Carla Borghesi e il presidente nazionale di Arcigay - la maggiore associazione italiana per i diritti delle persone LGBTQ - avv. Paolo Patanè.
Il seminario sarà aperto ai rappresentanti di tutti gli istituti superiori della provincia di Arezzo, ai Dirigenti Scolastici e ai docenti che vorranno partecipare.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l'invito della Consulta provinciale degli Studenti” - dichiara Cristina Betti, presidente di Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo - “perché questo seminario è un'importantissima occasione per parlare a tanti giovani che provengono da tutta la provincia.
Inoltre, ci auguriamo che a questa giornata seguano altri incontri in tutte le scuole aretine e, perché no, anche progetti più strutturati e continuativi sul rispetto di tutte le differenze”.
Davide Nocetti, presidente della Consulta degli studenti della Provincia di Arezzo ringrazia l'associazione Chimera Arcobaleno per la collaborazione: "sono onorato della partecipazione di Arcigay a questo seminario perchè credo che il tema affrontato sia di fondamentale importanza oggi, a nome di tutta la Consulta crediamo che sia importante sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti e in generale l'opinione pubblica, al rispetto di tutte le diversità".
fonte http://www.informarezzo.com
Giovedì 15 febbraio “Il rispetto delle differenze” giornata di sensibilizzazione rivolta a studenti ed insegnanti delle scuole superiori di tutta la provincia di Arezzo
Il rispetto di tutte le diversità, anche quelle legate all'orientamento sessuale e all'identità di genere, è il tema che la Consulta Studentesca aretina ha scelto di approfondire prioritariamente nel suo progetto di offerta formativa 2012.
Per questo, con la partecipazione del comitato provinciale Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, dell’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Arezzo e della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Arezzo, i rappresentanti della Consulta organizzano un seminario dal titolo “Il rispetto delle differenze” per il giorno 15 febbraio, dalle ore 9,30 presso l'Aula magna del Liceo Artistico Piero della Francesca di Arezzo, allo scopo di sensibilizzare l'intero mondo della scuola sulle questioni legate alle discriminazioni basate sulle diverse identità e al bullismo omofobico.
A condurre la giornata saranno i formatori Giuliano Foca e Michele Mommi, membri del comitato Arcigay Omphalos di Perugia, e interverranno anche l'Assessore alle Pari Opportunità della Provincia Carla Borghesi e il presidente nazionale di Arcigay - la maggiore associazione italiana per i diritti delle persone LGBTQ - avv. Paolo Patanè.
Il seminario sarà aperto ai rappresentanti di tutti gli istituti superiori della provincia di Arezzo, ai Dirigenti Scolastici e ai docenti che vorranno partecipare.
“Abbiamo accolto con entusiasmo l'invito della Consulta provinciale degli Studenti” - dichiara Cristina Betti, presidente di Chimera Arcobaleno Arcigay Arezzo - “perché questo seminario è un'importantissima occasione per parlare a tanti giovani che provengono da tutta la provincia.
Inoltre, ci auguriamo che a questa giornata seguano altri incontri in tutte le scuole aretine e, perché no, anche progetti più strutturati e continuativi sul rispetto di tutte le differenze”.
Davide Nocetti, presidente della Consulta degli studenti della Provincia di Arezzo ringrazia l'associazione Chimera Arcobaleno per la collaborazione: "sono onorato della partecipazione di Arcigay a questo seminario perchè credo che il tema affrontato sia di fondamentale importanza oggi, a nome di tutta la Consulta crediamo che sia importante sensibilizzare gli studenti e gli insegnanti e in generale l'opinione pubblica, al rispetto di tutte le diversità".
fonte http://www.informarezzo.com
LGBT: PAOLA CONCIA CONTRO GIOVANARDI, AZIONI COLLETTIVE, PAESE REAGISCA, CAMPAGNA SU FACEBOOK
"Le ultime dichiarazioni dell'onorevole Giovanardi sono di una violenza inaudita e sconcertante: fanno ribollire il sangue a me, figuriamoci ai tanti giovani omosessuali che sono stanchi di subire quella che e' una vera e propria 'omofobia di Stato', poiche' viene da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni.
E' arrivato il momento che tutto il paese reagisca a questo clima d'odio e di diffamazione che certi esponenti politici con le loro affermazioni contribuiscono a coltivare ormai da tempo".
Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico, invita ad azione collettive, "e' ora, dice, che il Paese reagisca".
"Per questo motivo attraverso Facebook ho lanciato un appello a tutti i cittadini italiani che non si riconoscono in quelle parole e vogliono vivere in un paese inclusivo e rispettoso nei confronti di tutti: a loro chiedo di inviare una mail all' indirizzo dell'ex sottosegretario scrivendo "L'omofobia e' una malattia.
Allo stesso tempo, invito tutti i cittadini omosessuali e le associazioni LGBT a contattarmi tramite il mio indirizzo di posta elettronica "concia_a@camera.it" per proporre tutti insieme azioni collettive contro Giovanardi".
FONTE (Adnkronos)
E' arrivato il momento che tutto il paese reagisca a questo clima d'odio e di diffamazione che certi esponenti politici con le loro affermazioni contribuiscono a coltivare ormai da tempo".
Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico, invita ad azione collettive, "e' ora, dice, che il Paese reagisca".
"Per questo motivo attraverso Facebook ho lanciato un appello a tutti i cittadini italiani che non si riconoscono in quelle parole e vogliono vivere in un paese inclusivo e rispettoso nei confronti di tutti: a loro chiedo di inviare una mail all' indirizzo dell'ex sottosegretario scrivendo "L'omofobia e' una malattia.
Allo stesso tempo, invito tutti i cittadini omosessuali e le associazioni LGBT a contattarmi tramite il mio indirizzo di posta elettronica "concia_a@camera.it" per proporre tutti insieme azioni collettive contro Giovanardi".
FONTE (Adnkronos)
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Lgbt: Carlo Giovanardi fuori dai limiti: «Bacio tra donne come la pipì per strada»
«Ci sono organi costruiti per ricevere e organi costruiti per espellere».
Lo afferma Carlo Giovanardi senatore del Pdl, durante la trasmissione 'Non ci sono più le mezze stagioni' su Radio 24, secondo quanto diffuso dall'emittente radiofonica in una nota.
«Ci sono anche faccende delicate - prosegue Giovanardi - ci sono infatti problemi di batteri, eccetera eccetera, che richiedono una grande attenzione nel momento in cui si fanno certe pratiche.
Onde evitare malattie, eccetera eccetera. Quindi nel momento dell'educazione sessuale nelle scuole, è normale, corretto e fisiologico dare un modello: gli organi dell'uomo e della donna sono stati creati per certe determinate funzioni.
E non è altrettanto naturale il rapporto tra due uomini o due donne».
«Se il ministro (Fornero, ndr) avesse inteso diversamente di insegnare che sono naturali anche i rapporti tra omosessuali, ha risposto poi Giovanardi, avrebbe la rivolta del Parlamento».
E alla domanda della conduttrice: Ma a lei, onorevole, che effetto farebbero due ragazze che si baciano alla stazione?, Giovanardi risponde: «A lei che effetto fa se uno fa pipì? Se lo fa in bagno va bene, ma se uno fa la pipì per strada davanti a lei, può darle fastidio».
Bindi, Pd: «Becero maschilismo»:
«Giovanardi non cessa di stupire per la sua mancanza di pudore e di equilibrio e per la sua pochezza.
Anche oggi ha sfoderato il suo becero maschilismo, e ha offeso senza riguardo la dignità di tutte le donne, ma soprattutto l'intelligenza e la sensibilità umane. Davvero non si sente alcun bisogno di opinioni così improvvisate, ridicole e pericolosamente sbagliate», afferma Rosy Bindi, commentando le dichiarazioni di Giovanardi.
fonte http://www.unita.it/
Lo afferma Carlo Giovanardi senatore del Pdl, durante la trasmissione 'Non ci sono più le mezze stagioni' su Radio 24, secondo quanto diffuso dall'emittente radiofonica in una nota.
«Ci sono anche faccende delicate - prosegue Giovanardi - ci sono infatti problemi di batteri, eccetera eccetera, che richiedono una grande attenzione nel momento in cui si fanno certe pratiche.
Onde evitare malattie, eccetera eccetera. Quindi nel momento dell'educazione sessuale nelle scuole, è normale, corretto e fisiologico dare un modello: gli organi dell'uomo e della donna sono stati creati per certe determinate funzioni.
E non è altrettanto naturale il rapporto tra due uomini o due donne».
«Se il ministro (Fornero, ndr) avesse inteso diversamente di insegnare che sono naturali anche i rapporti tra omosessuali, ha risposto poi Giovanardi, avrebbe la rivolta del Parlamento».
E alla domanda della conduttrice: Ma a lei, onorevole, che effetto farebbero due ragazze che si baciano alla stazione?, Giovanardi risponde: «A lei che effetto fa se uno fa pipì? Se lo fa in bagno va bene, ma se uno fa la pipì per strada davanti a lei, può darle fastidio».
Bindi, Pd: «Becero maschilismo»:
«Giovanardi non cessa di stupire per la sua mancanza di pudore e di equilibrio e per la sua pochezza.
Anche oggi ha sfoderato il suo becero maschilismo, e ha offeso senza riguardo la dignità di tutte le donne, ma soprattutto l'intelligenza e la sensibilità umane. Davvero non si sente alcun bisogno di opinioni così improvvisate, ridicole e pericolosamente sbagliate», afferma Rosy Bindi, commentando le dichiarazioni di Giovanardi.
fonte http://www.unita.it/
San Valentino Yamamay celebra anche l'amore lgbt
In occasione di San Valentino, Yamamay celebra l'amore, anche gay e lancia un'iniziativa benefica per sensibilizzare i giovani e sostenere Anlaids e i suoi sforzi per la ricerca scientifica.
L'operazione, ideata in occasione dei primi 10 anni di Yamamay, si intitola
"Per Chi Si Ama" e vuole raccontare attraverso i piccoli gesti quotidiani un modo universale di amarsi.
Piccoli gesti rivelati dagli stessi protagonisti: sono infatti gli innamorati stessi che sono chiamati a pubblicare una foto che racconti la loro visione dell'amore: un abbraccio inaspettato, un bacio al risveglio, una risata insieme, il proteggersi a vicenda.
Con questa campagna Yamamay vuole sostenere Anlaids - Associazione Nazionale Lotta Aids e l'amore protetto in ogni sua forma; per ogni foto ricevuta, infatti, Yamamay donerà un euro ad Anlaids.
Dall'11 al 14 febbraio su vogue.it e yamamay.com ci sarà un mini sito dove poter caricare il proprio scatto d'amore.
fonte http://super--pop.blogspot.com
L'operazione, ideata in occasione dei primi 10 anni di Yamamay, si intitola
"Per Chi Si Ama" e vuole raccontare attraverso i piccoli gesti quotidiani un modo universale di amarsi.
Piccoli gesti rivelati dagli stessi protagonisti: sono infatti gli innamorati stessi che sono chiamati a pubblicare una foto che racconti la loro visione dell'amore: un abbraccio inaspettato, un bacio al risveglio, una risata insieme, il proteggersi a vicenda.
Con questa campagna Yamamay vuole sostenere Anlaids - Associazione Nazionale Lotta Aids e l'amore protetto in ogni sua forma; per ogni foto ricevuta, infatti, Yamamay donerà un euro ad Anlaids.
Dall'11 al 14 febbraio su vogue.it e yamamay.com ci sarà un mini sito dove poter caricare il proprio scatto d'amore.
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domenica 12 febbraio 2012
Lgbt: Bufera su Povia, posta frasi omofobe su Facebook e poi le cancella
Il cantante, già nel mirino delle associazioni Lgbt per la canzone “Luca era gay”, è accusato di rispondere con commenti offensivi all’omosessualità a chi lo critica.
Povia si difende sostenendo che erano frasi diffuse da un profilo falso, ma gli utenti che frequentano la sua bacheca lo smentiscono.
Povia ha postato una serie di commenti offensivi su Facebook, ma poi, dopo le proteste degli utenti, li ha cancellati.
“C’è un falso profilo che invia insulti a mio nome” si è difeso. Peccato che gli utenti abituali della sua bacheca hanno salvato le pagine, da cui emerge che Povia usa il termine gay per insultare chi lo critica.
“Adesso ho capito, che per caso fate tutti parte dell’Arcigay? Ma se siete nati così non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate”.
“Per i tre sfigati che vengono a rompere, ho un pezzo rap da dedicarvi: 'anche se, a tutti piace la patata, tranne te, forse perché a te piace l’uccé, ma che cosa vuoi da me, se sei gay prenditela con te'.
Questi alcuni dei commenti sotto accusa. Commenti certamente sfuggiti al cantante, per reazione contro gli utenti che lo insultano sulla bacheca del social network, ma che confermano la sua omofobia, già emersa quando si presentò a Sanremo con una canzone su un omosessuale guarito.
“I commenti cosidetti omofobi che avete letto con la mia foto provengono da un profilo falso ripetutamente bannato – si è difeso Povia – non sono così scemo da postare frasi così stupide sui gay”. Tesi smentita dagli utenti di Facebook, che hanno fatto notare che non esistono profili falsi con la foto di Povia, ma solo il suo, l’originale.
L’ultimo commento sulla bacheca del cantante è dedicato ai giornalisti, in particolare quelli di Repubblica che hanno fatto emergere la vicenda: “Ahahah giornalisti=pennivendoli di regime, comunisti con il cuore a sinistra e il portafogli a destra. Ma andate a cagare va!”
fonte http://www.corriereweb.net/
Povia si difende sostenendo che erano frasi diffuse da un profilo falso, ma gli utenti che frequentano la sua bacheca lo smentiscono.
Povia ha postato una serie di commenti offensivi su Facebook, ma poi, dopo le proteste degli utenti, li ha cancellati.
“C’è un falso profilo che invia insulti a mio nome” si è difeso. Peccato che gli utenti abituali della sua bacheca hanno salvato le pagine, da cui emerge che Povia usa il termine gay per insultare chi lo critica.
“Adesso ho capito, che per caso fate tutti parte dell’Arcigay? Ma se siete nati così non è colpa mia. Prendetevela con i vostri genitori e con la musica di merda che ascoltate”.
“Per i tre sfigati che vengono a rompere, ho un pezzo rap da dedicarvi: 'anche se, a tutti piace la patata, tranne te, forse perché a te piace l’uccé, ma che cosa vuoi da me, se sei gay prenditela con te'.
Questi alcuni dei commenti sotto accusa. Commenti certamente sfuggiti al cantante, per reazione contro gli utenti che lo insultano sulla bacheca del social network, ma che confermano la sua omofobia, già emersa quando si presentò a Sanremo con una canzone su un omosessuale guarito.
“I commenti cosidetti omofobi che avete letto con la mia foto provengono da un profilo falso ripetutamente bannato – si è difeso Povia – non sono così scemo da postare frasi così stupide sui gay”. Tesi smentita dagli utenti di Facebook, che hanno fatto notare che non esistono profili falsi con la foto di Povia, ma solo il suo, l’originale.
L’ultimo commento sulla bacheca del cantante è dedicato ai giornalisti, in particolare quelli di Repubblica che hanno fatto emergere la vicenda: “Ahahah giornalisti=pennivendoli di regime, comunisti con il cuore a sinistra e il portafogli a destra. Ma andate a cagare va!”
fonte http://www.corriereweb.net/
Lgbt Bologna: San Valentino Freeze Flash Mob in Piazza Nettuno, Martedì 14 febbraio ore 16
Martedì 14 febbraio, ore 16, in Piazza Nettuno al via "kiss-in", ovvero un Freeze Flash Mob dei volontari del Bologna Pride per ricordare gli “amori congelati” di gay, lesbiche e trans.
Freeze come immobile ma, di questi tempi, più letteralmente anche congelato.
E’ un kiss-in da brivido quello organizzato per San Valentino dal gruppo dei giovani volontari del Bologna Pride 2012, la manifestazione nazionale della comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans), in programma a giugno in città.
L’appuntamento è per tutti, “coppie, single o troppie”, etero o omosex, in piazza Nettuno, martedì 14 febbraio alle 16.
In pratica, i partecipanti resteranno immobili, labbra contro labbra, fino al rompete le righe. Per poi sparire improvvisamente come si erano radunati.
“Congelato per amore”, il nome dell’incontro, è un modo di partecipare alla festa di San Valentino, e “ricordare che in Italia quello tra persone dello stesso sesso è ancora un amore congelato, senza diritti” spiega Valeria Roberti, coordinatrice di PeopAll, il gruppo di volontarie e volontari del Pride. L’Italia è infatti rimasta, insieme alla Grecia, fanalino di coda in Europa per i diritti delle coppie gay e lesbiche.“
fonte http://www.bolognatoday.it
Freeze come immobile ma, di questi tempi, più letteralmente anche congelato.
E’ un kiss-in da brivido quello organizzato per San Valentino dal gruppo dei giovani volontari del Bologna Pride 2012, la manifestazione nazionale della comunità lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans), in programma a giugno in città.
L’appuntamento è per tutti, “coppie, single o troppie”, etero o omosex, in piazza Nettuno, martedì 14 febbraio alle 16.
In pratica, i partecipanti resteranno immobili, labbra contro labbra, fino al rompete le righe. Per poi sparire improvvisamente come si erano radunati.
“Congelato per amore”, il nome dell’incontro, è un modo di partecipare alla festa di San Valentino, e “ricordare che in Italia quello tra persone dello stesso sesso è ancora un amore congelato, senza diritti” spiega Valeria Roberti, coordinatrice di PeopAll, il gruppo di volontarie e volontari del Pride. L’Italia è infatti rimasta, insieme alla Grecia, fanalino di coda in Europa per i diritti delle coppie gay e lesbiche.“
fonte http://www.bolognatoday.it
Lgbt Toscana: Consultorio Transgenere: collaborazione tra Asl di Viareggio e AOU Pisana
FIRENZE Un Consultorio Transgenere con un’équipe multidisciplinare in grado di assistere le persone con disturbi dell’identità di genere, seguendole per l’intero percorso di riconoscimento del proprio sesso, fino all’eventuale intervento chirurgico.
Lo istituisce una delibera di giunta, che nel corso dell’ultima seduta ha approvato il progetto presentato dalla Asl 12 di Viareggio in collaborazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, finanziandolo con 72.800 euro per il 2012.
Contemporaneamente, Asl 12 e AOUP hanno firmato un protocollo che ratifica il progetto, in cui il servizio sanitario si fa carico dell’intero percorso, dall’accoglienza, all’assistenza psicologica e legale, alle indagini diagnostiche, le terapie ormonali, l’intervento per il cambiamento di sesso.
“E’ di pochi giorni fa l’intervento eseguito al Cisanello di Pisa da due équipe coordinate dal professor Girolamo Morelli, grazie al quale una donna è diventata uomo. Il primo intervento di questo tipo in Toscana, commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia.
Per lo stesso intervento, ora in lista di attesa al Cisanello ci sono già 10 donne.
Quella di cambiare sesso è sempre una scelta molto sofferta.
Qualunque sia il percorso, il servizio sanitario toscano vuole essere al fianco delle persone che lo intraprendono, offrendo loro tutta l’assistenza necessaria e mettendo a disposizione tutti gli specialisti, dallo psicologo al legale al chirurgo, che possano supportarli nelle loro scelte”.
Il Consultorio Transgenere di Viareggio, gestito da un’associazione transessuale, di fatto svolge da anni attività di consulenza per la Toscana e le regioni limitrofe. Il protocollo tra Asl 12 a AOUP, e la delibera di giunta ufficializzano la collaborazione tra Consultorio, Asl 12 e AOUP.
Tutti gli operatori del Consultorio seguiranno percorsi di formazione e aggiornamento. Tutte le iniziative saranno in linea con standard nazionali e internazionali.
Queste le tappe per la persona che si rivolge al Consultorio Transgenere: accoglienza e presa in carico attraverso riunioni di équipe tra responsabile dell’accoglienza, psicoterapeuta e psichiatra; colloqui di valutazione della condizione di disturbo dell’identità di genere sessuale con psicoterapeuta e psichiatra; terapia ormonale sostitutiva; esami per la riattribuzione chirurgica di sesso; riattribuzione chirurgica di sesso; riassegnazione anagrafica di sesso; follow up per almeno 6 mesi dopo la riassegnazione di sesso.
Il Consultorio Transgenere finora attivo a Viareggio, negli anni 2010-2011 ha avuto in carico 35 utenti, di cui 18 nuovi utenti dal marzo 2011 ad oggi (12 dalla Toscana, 3 dalla Liguria, 1 dalla Sicilia, 1 dall’Emilia Romagna, 1 da San Marino).
Nel periodo marzo-settembre 2011 il personale specializzato ha prestato complessivamente 250 ore: 38 ore di accoglienza e colloqui informativi, 134 di psicologia e psicoterapia, 23 di psichiatria, 11 di consulenza legale, 44 di attività di gruppo mutuo e auto aiuto.
fonte http://www.nove.firenze.it di Lucia Zambelli
Lo istituisce una delibera di giunta, che nel corso dell’ultima seduta ha approvato il progetto presentato dalla Asl 12 di Viareggio in collaborazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana, finanziandolo con 72.800 euro per il 2012.
Contemporaneamente, Asl 12 e AOUP hanno firmato un protocollo che ratifica il progetto, in cui il servizio sanitario si fa carico dell’intero percorso, dall’accoglienza, all’assistenza psicologica e legale, alle indagini diagnostiche, le terapie ormonali, l’intervento per il cambiamento di sesso.
“E’ di pochi giorni fa l’intervento eseguito al Cisanello di Pisa da due équipe coordinate dal professor Girolamo Morelli, grazie al quale una donna è diventata uomo. Il primo intervento di questo tipo in Toscana, commenta l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia.
Per lo stesso intervento, ora in lista di attesa al Cisanello ci sono già 10 donne.
Quella di cambiare sesso è sempre una scelta molto sofferta.
Qualunque sia il percorso, il servizio sanitario toscano vuole essere al fianco delle persone che lo intraprendono, offrendo loro tutta l’assistenza necessaria e mettendo a disposizione tutti gli specialisti, dallo psicologo al legale al chirurgo, che possano supportarli nelle loro scelte”.
Il Consultorio Transgenere di Viareggio, gestito da un’associazione transessuale, di fatto svolge da anni attività di consulenza per la Toscana e le regioni limitrofe. Il protocollo tra Asl 12 a AOUP, e la delibera di giunta ufficializzano la collaborazione tra Consultorio, Asl 12 e AOUP.
Tutti gli operatori del Consultorio seguiranno percorsi di formazione e aggiornamento. Tutte le iniziative saranno in linea con standard nazionali e internazionali.
Queste le tappe per la persona che si rivolge al Consultorio Transgenere: accoglienza e presa in carico attraverso riunioni di équipe tra responsabile dell’accoglienza, psicoterapeuta e psichiatra; colloqui di valutazione della condizione di disturbo dell’identità di genere sessuale con psicoterapeuta e psichiatra; terapia ormonale sostitutiva; esami per la riattribuzione chirurgica di sesso; riattribuzione chirurgica di sesso; riassegnazione anagrafica di sesso; follow up per almeno 6 mesi dopo la riassegnazione di sesso.
Il Consultorio Transgenere finora attivo a Viareggio, negli anni 2010-2011 ha avuto in carico 35 utenti, di cui 18 nuovi utenti dal marzo 2011 ad oggi (12 dalla Toscana, 3 dalla Liguria, 1 dalla Sicilia, 1 dall’Emilia Romagna, 1 da San Marino).
Nel periodo marzo-settembre 2011 il personale specializzato ha prestato complessivamente 250 ore: 38 ore di accoglienza e colloqui informativi, 134 di psicologia e psicoterapia, 23 di psichiatria, 11 di consulenza legale, 44 di attività di gruppo mutuo e auto aiuto.
fonte http://www.nove.firenze.it di Lucia Zambelli
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