Il preside dell'istituto comprensivo di Passignano e Tuoro "Dalmazio Birago" si è visto recapitare una lettera firmata da alcuni genitori in cui si sosteneva che il nuovo professore di danza «non è la persona adatta all'insegnamento perché non ha i requisiti necessari».
Eppure il professore insegna danza da dodici anni e da cinque lavora nelle scuole come titolare di progetti formativi.... infatti a motivare quella richiesta non sarebbe stato tanto il curriculum quanto l'orientamento sessuale del giovane.
A seguito di quella lettera l'insegnante ha deciso di rinunciare all'incarico: «Per quanto riguarda la mia professionalità -ha scritto nella lettera di rinuncia- sostengo di non dovermi rimproverare nulla, in quanto conosco le mie capacità e i miei limiti, e nella mia vita non ho mai cercato di essere chi non sono. I miei diplomi ed attestati di danza mi permettono di insegnare le discipline che propongo in maniera amatoriale. Non è assolutamente vero che io non posso fare quello che faccio. La cosa più incresciosa riguarda però la mia sfera privata. Sapere che ci sono ancora persone che sarebbero disposte a fare l'esonero dei propri figli dal progetto da me presentato a causa del mio "stile di vita", lo ritengo davvero squallido; soprattutto quando nella mia vita ho sempre cercato di farmi conoscere per le mie capacità e non per altro. Non si tratta di un pettegolezzo, ma della mia vita».
Il dirigente scolastico, Massimo Mariani, ha deciso di schierarsi dalla parte dell'insegnate ed ha dichiarato: «Per noi il curriculum del ragazzo è perfettamente compatibile, poi una mamma ha sollevato un problema di carattere personale e cioè che non avrebbe iscritto il figlio al corso perché secondo lei la persona non era adatta, in quanto omosessuale. Per noi è un grande rammarico e un forte dispiacere - spiega Mariani - sapere che il ragazzo si sia dimesso dal progetto. Sappiamo anche che è molto amato dagli studenti e ora sarà difficile spiegare loro che il progetto danza quest'anno non si farà. Abbiamo deciso che se non sarà lui a farlo non lo farà nessuno. Il progetto rimane comunque nell'offerta formativa perché la scuola non si può rendere complice di un simile attacco alla sfera personale».
Fonte: http://gayburg.blogspot.com/
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
venerdì 24 ottobre 2014
Lgbt: "Transparent" la serie Amazon che ha rivoluzionato la tv. Amore, sesso e accettazione: "La salvezza del movimento trans"
"Non esiste dio, regole, giudizi morali, tranne quelli che accetti o che crei per te stesso. E quando è finita è finita, c'è una sola vita: perché non essere felici finché si è qui?". È una delle scene più memorabili di una delle serie più belle che la televisione americana ha saputo produrre: Six Feet Under. C'è la vita, la morte, l'amore e il suo contrario, e pure oltre, tutto in trenta secondi.
Da quell'avventura targata Hbo e capitanata da Alan Ball, papà di American beauty, è uscita un'autrice dal talento feroce: Jill Soloway. A molti il suo nome non dice nulla ma il suo curriculum parla per lei: dopo la saga della famiglia Fisher, è stata autrice per Dirty Sexy Money e Grey's Anatomy, poi executive producer per il sottovalutato United States of Tara.
Oggi, alla soglia dei cinquanta, Soloway arriva con un progetto tutto suo, ovviamente una serie televisiva. Si intitola Transparent, in Italia se ne parla ancora poco ma negli Stati Uniti è stata accolto come, né più e né meno, una rivoluzione. Andiamo per ordine: si tratta del primo telefilm prodotto e realizzato da Amazon, quindi non fatto per la tv, sulla linea tracciata da Netflix. E se due indizi non vi bastano per fare una prova, ecco la terza: Hbo ha deciso di lanciarsi nel meraviglioso mondo dello streaming. Il futuro è già arrivato, niente più attese settimanali, i telefilm si scaricano e si guardano quando si vuole, dove si vuole.
Ma la vera rivoluzione di Transparent sta nella vicenda che racconta, nelle storie della famiglia Pfefferman, una famiglia difficile, umana troppo umana, ripresa nella sua lotta quotidiana per l'amore, l'accettazione e la consapevolezza. I tre fratelli Shelley, Josh e Ali sono persone sole ed egoiste, incapaci di vivere una vita soddisfacente e di crescere, confusi dalle loro esistenze agiate da figli dell'occidente più evoluto. C'è mamma Sarah, una signora intelligente e logorroica che vent'anni fa ha lasciato papà.
Ecco papà Mort, l'occhio del ciclone attorno alla quale si muove tutta la vicenda. Mort è stato uno stimato professore di letteratura, un padre amorevole seppure spesso assente. Mort da sempre si sente donna, ma solo alla soglia dei settant'anni trova il coraggio (o quasi) di rivelarsi ai propri figli, di presentare loro Maura. La donna che ha fatto finire il matrimonio con Sarah, il tradimento per niente fisico che non c'è modo di perdonare. Insomma la trama del telefilm che ha fatto innamorare la critica e il pubbico (lo show è stato rinnovato per la seconda stagione), che ha fatto dire al Boston Globe che "c'è bisogno di parlarne" e chiedere al New York Times se non sia "la salvezza del movimento trans", (http://www.nytimes.com/2014/08/31/magazine/can-jill-soloway-do-justice-to-the-trans-movement.html?emc=edit_th_20140831&nl=todaysheadlines&nlid=43427833&_r=1) è semplice semplice: Maura inizia la sua nuova vita alla luce del sole.
Ed è proprio questo il punto: in Transparent c'è la vita così com'è, talmente semplice da sembrare quasi incredibile, roba da creare cortocircuiti al limite del ricovero in spettatori abituati a vivere le scelte vitali degli essere umani solo se presentati come macchiette da avanspettacolo. Qui si parla di identità, certo si parla di sesso, e se ne vede anche molto, ma bisogna sforzarsi di guardare la luna, evitando di stuzzicarsi col dito. Essere più del corpo che ci è stato dato, smontare tutte le convinzioni che si hanno non per ricostruirne altre ma per rendersi conto che la realtà è fluida, e dietro l'angolo non si nasconde proprio un bel niente. perché di angoli bui non ce ne sono. Transparent è amore, affetto, accettazione dell’altro. Quello che vediamo è un microcosmo che ricorda il "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore" di Raymond Carver, rivisitato da una mano più affettuosa, più complice, meno gelida e, ovviamente, più contemporanea.
Nota biografica: il padre della stessa ideatrice di Transparent si dichiarò transgender. E una battuta da ricordare della moglie divorziata dell’anziano protagonista trans che gli dice, con tenerezza “e così il nostro è stato un matrimonio gay, prima che diventasse di moda”. E i due si abbracciano, scoppiando a ridere.
I dieci episodi di Transparent sono disponibili sul sito di Amazon Prime in lingua originale
qui il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=yawvtaFwfZs&feature=youtu.be
Visto il successo ottenuto la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione che debutterà nel 2015.
Quindi guardate Transparent, non aspettatevi che qualche network ve lo faccia vedere. Perché abbiamo veramente bisogno di parlare dei Pfefferman.
fonte http://www.huffingtonpost.it/di Gianluca Ciucci
Da quell'avventura targata Hbo e capitanata da Alan Ball, papà di American beauty, è uscita un'autrice dal talento feroce: Jill Soloway. A molti il suo nome non dice nulla ma il suo curriculum parla per lei: dopo la saga della famiglia Fisher, è stata autrice per Dirty Sexy Money e Grey's Anatomy, poi executive producer per il sottovalutato United States of Tara.
Oggi, alla soglia dei cinquanta, Soloway arriva con un progetto tutto suo, ovviamente una serie televisiva. Si intitola Transparent, in Italia se ne parla ancora poco ma negli Stati Uniti è stata accolto come, né più e né meno, una rivoluzione. Andiamo per ordine: si tratta del primo telefilm prodotto e realizzato da Amazon, quindi non fatto per la tv, sulla linea tracciata da Netflix. E se due indizi non vi bastano per fare una prova, ecco la terza: Hbo ha deciso di lanciarsi nel meraviglioso mondo dello streaming. Il futuro è già arrivato, niente più attese settimanali, i telefilm si scaricano e si guardano quando si vuole, dove si vuole.
Ma la vera rivoluzione di Transparent sta nella vicenda che racconta, nelle storie della famiglia Pfefferman, una famiglia difficile, umana troppo umana, ripresa nella sua lotta quotidiana per l'amore, l'accettazione e la consapevolezza. I tre fratelli Shelley, Josh e Ali sono persone sole ed egoiste, incapaci di vivere una vita soddisfacente e di crescere, confusi dalle loro esistenze agiate da figli dell'occidente più evoluto. C'è mamma Sarah, una signora intelligente e logorroica che vent'anni fa ha lasciato papà.
Ecco papà Mort, l'occhio del ciclone attorno alla quale si muove tutta la vicenda. Mort è stato uno stimato professore di letteratura, un padre amorevole seppure spesso assente. Mort da sempre si sente donna, ma solo alla soglia dei settant'anni trova il coraggio (o quasi) di rivelarsi ai propri figli, di presentare loro Maura. La donna che ha fatto finire il matrimonio con Sarah, il tradimento per niente fisico che non c'è modo di perdonare. Insomma la trama del telefilm che ha fatto innamorare la critica e il pubbico (lo show è stato rinnovato per la seconda stagione), che ha fatto dire al Boston Globe che "c'è bisogno di parlarne" e chiedere al New York Times se non sia "la salvezza del movimento trans", (http://www.nytimes.com/2014/08/31/magazine/can-jill-soloway-do-justice-to-the-trans-movement.html?emc=edit_th_20140831&nl=todaysheadlines&nlid=43427833&_r=1) è semplice semplice: Maura inizia la sua nuova vita alla luce del sole.
Ed è proprio questo il punto: in Transparent c'è la vita così com'è, talmente semplice da sembrare quasi incredibile, roba da creare cortocircuiti al limite del ricovero in spettatori abituati a vivere le scelte vitali degli essere umani solo se presentati come macchiette da avanspettacolo. Qui si parla di identità, certo si parla di sesso, e se ne vede anche molto, ma bisogna sforzarsi di guardare la luna, evitando di stuzzicarsi col dito. Essere più del corpo che ci è stato dato, smontare tutte le convinzioni che si hanno non per ricostruirne altre ma per rendersi conto che la realtà è fluida, e dietro l'angolo non si nasconde proprio un bel niente. perché di angoli bui non ce ne sono. Transparent è amore, affetto, accettazione dell’altro. Quello che vediamo è un microcosmo che ricorda il "Di cosa parliamo quando parliamo d'amore" di Raymond Carver, rivisitato da una mano più affettuosa, più complice, meno gelida e, ovviamente, più contemporanea.
Nota biografica: il padre della stessa ideatrice di Transparent si dichiarò transgender. E una battuta da ricordare della moglie divorziata dell’anziano protagonista trans che gli dice, con tenerezza “e così il nostro è stato un matrimonio gay, prima che diventasse di moda”. E i due si abbracciano, scoppiando a ridere.
I dieci episodi di Transparent sono disponibili sul sito di Amazon Prime in lingua originale
qui il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=yawvtaFwfZs&feature=youtu.be
Visto il successo ottenuto la serie è già stata rinnovata per una seconda stagione che debutterà nel 2015.
Quindi guardate Transparent, non aspettatevi che qualche network ve lo faccia vedere. Perché abbiamo veramente bisogno di parlare dei Pfefferman.
fonte http://www.huffingtonpost.it/di Gianluca Ciucci
Labels:
amazon,
serial lgbt,
trans serial,
Transparent Telefilm
martedì 21 ottobre 2014
Eventi Lgbt: A Roma "THE RAINBOW WEDDING FASHION SHOW" Celli Alta Moda presenterà l'elegante "Linea Sposi Arcobaleno" giovedì 23 ottobre
Lei sposa Lei, Lui sposa Lui
La prima passerella di Alta Moda Italiana con coppie dello stesso sesso.
In occasione dell’apertura della manifestazione romana dedicata al matrimonio, giovedì 23 ottobre alle ore 17.00 presso la Fiera di Roma, in via Portuense 1645/47, si terrà l’evento “The Rainbow Wedding Fashion Show”, la prima passerella di Alta Moda Italiana con coppie dello stesso sesso.
Iniziativa provocatoria che tocca il delicato dibattito politico e sociale dell’ attuale tematica sul riconoscimento dei matrimoni civili omosessuali in Italia. Proprio in questi giorni, diverse sono state le vicende che hanno determinato l’adiacente cambiamento e, a comunicarlo è stato proprio il Sindaco di Roma Ignazio Marino, registrando sedici matrimoni omosessuali celebrati all’ estero, nella mattina di Sabato 18 ottobre presso la sala piccola protomoteca, Campidoglio.
Dunque, chissà se il Ministro Angelino Alfano – in questi giorni bersaglio di polemiche per via delle sue dichiarazioni legate al non riconoscimento delle coppie dello stesso sesso – accetterà l’ invito da parte dell’ organizzazione della manifestazione “ForWedding 2014” per la prima sfilata dedicata ai matrimoni rainbow, quelli Lei/Lei e Lui/Lui.
La manifestazione – che si tiene dal 23 al 26 Ottobre presso i padiglioni della Fiera di Roma – Via Portuense 1645/47 – apre Giovedì 23 Ottobre alle ore 17.00 con la presentazione di una preziosa collezione sposi in cui i modelli e le modelle interpretano coppie gay, in passerella mano nella mano, per consigliare con professionalità ed eleganza l’ organizzazione del matrimonio.
“The Rainbow Wedding Fashion Show” è la prima sfilata di Alta Moda Italiana che presenta le ultime tendenze di haute couture della Maison Celli Alta Moda per sposi raffinati ed eleganti.
“ForWedding è aperto a tutti” – spiega l’organizzatore della manifestazione Fabio Ridolfi – “Quest’’anno ha voluto dedicare una particolare attenzione ad una nuova sfera di utenti in crescita. Sono molti i matrimoni contratti all’ estero da coppie gay che decidono di festeggiare in Italia al loro rientro. Per questo abbiamo ritenuto di dare un segnale di apertura su questo delicato tema.
L’evento di inaugurazione gode del sostegno de La Coppia Garbata di Elisabetta Malara (http://www.lacoppiagarbata.it/) – Rainbow Agency capitolina specializzata nella tutela e nell’ organizzazione di matrimoni civili omosessuali presente in uno stand all’interno della fiera“.
Il percorso ForWedding 2014 permette ai futuri sposi di esplorare le proposte di professionisti del settore, valutare tutte le ultime novità per un matrimonio da sogno, accedere a sfilate delle collezioni in anteprima, e raccogliere idee e suggerimenti di esperti per rendere unico il giorno del “SI”.
ForWedding offre ai suoi visitatori una panoramica completa ed attuale su tutto ciò riguarda il matrimonio.
La manifestazione si articola in due percorsi tematici: il primo dedicato alla moda, al gioiello e al beauty: quest’ area raccoglie un’esposizione di nuove collezioni.
Il secondo percorso illustra le parti del ricevimento, le opportunità su viaggi di nozze e numerosi altri servizi per il matrimonio: location, catering, bomboniere, liste di nozze, autonoleggio, foto e video, wedding planner, flower designers, musica ed intrattenimento, confetterie, agenzie di viaggio, tour operator, enti del turismo. L’ iter è guidato e caratterizzato da corridoi spaziosi e numerose aree relax.
A ForWedding 2014 è allestita una particolare area ideata e curata dalla rivista White Magazine: la White Room, uno spazio bianco, luminoso ed elegante.
Si ringrazia, per la fattiva collaborazione e per i preziosi bouquet sposa, i fioristi de Il Vizio dei Fiori.
Il programma ufficiale della manifestazione può essere consultato sul sito
http://www.forwedding.it/.
Ingresso: Giovedì e Venerdì dalle ore 15.00 alle 20.00;
Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00
fonte http://www.lesignorinediviabarberini.it-/
fonte evento FB: https://www.facebook.com/events/291156767744772/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
La prima passerella di Alta Moda Italiana con coppie dello stesso sesso.
In occasione dell’apertura della manifestazione romana dedicata al matrimonio, giovedì 23 ottobre alle ore 17.00 presso la Fiera di Roma, in via Portuense 1645/47, si terrà l’evento “The Rainbow Wedding Fashion Show”, la prima passerella di Alta Moda Italiana con coppie dello stesso sesso.
Iniziativa provocatoria che tocca il delicato dibattito politico e sociale dell’ attuale tematica sul riconoscimento dei matrimoni civili omosessuali in Italia. Proprio in questi giorni, diverse sono state le vicende che hanno determinato l’adiacente cambiamento e, a comunicarlo è stato proprio il Sindaco di Roma Ignazio Marino, registrando sedici matrimoni omosessuali celebrati all’ estero, nella mattina di Sabato 18 ottobre presso la sala piccola protomoteca, Campidoglio.
Dunque, chissà se il Ministro Angelino Alfano – in questi giorni bersaglio di polemiche per via delle sue dichiarazioni legate al non riconoscimento delle coppie dello stesso sesso – accetterà l’ invito da parte dell’ organizzazione della manifestazione “ForWedding 2014” per la prima sfilata dedicata ai matrimoni rainbow, quelli Lei/Lei e Lui/Lui.
La manifestazione – che si tiene dal 23 al 26 Ottobre presso i padiglioni della Fiera di Roma – Via Portuense 1645/47 – apre Giovedì 23 Ottobre alle ore 17.00 con la presentazione di una preziosa collezione sposi in cui i modelli e le modelle interpretano coppie gay, in passerella mano nella mano, per consigliare con professionalità ed eleganza l’ organizzazione del matrimonio.
“The Rainbow Wedding Fashion Show” è la prima sfilata di Alta Moda Italiana che presenta le ultime tendenze di haute couture della Maison Celli Alta Moda per sposi raffinati ed eleganti.
“ForWedding è aperto a tutti” – spiega l’organizzatore della manifestazione Fabio Ridolfi – “Quest’’anno ha voluto dedicare una particolare attenzione ad una nuova sfera di utenti in crescita. Sono molti i matrimoni contratti all’ estero da coppie gay che decidono di festeggiare in Italia al loro rientro. Per questo abbiamo ritenuto di dare un segnale di apertura su questo delicato tema.
L’evento di inaugurazione gode del sostegno de La Coppia Garbata di Elisabetta Malara (http://www.lacoppiagarbata.it/) – Rainbow Agency capitolina specializzata nella tutela e nell’ organizzazione di matrimoni civili omosessuali presente in uno stand all’interno della fiera“.
Il percorso ForWedding 2014 permette ai futuri sposi di esplorare le proposte di professionisti del settore, valutare tutte le ultime novità per un matrimonio da sogno, accedere a sfilate delle collezioni in anteprima, e raccogliere idee e suggerimenti di esperti per rendere unico il giorno del “SI”.
ForWedding offre ai suoi visitatori una panoramica completa ed attuale su tutto ciò riguarda il matrimonio.
La manifestazione si articola in due percorsi tematici: il primo dedicato alla moda, al gioiello e al beauty: quest’ area raccoglie un’esposizione di nuove collezioni.
Il secondo percorso illustra le parti del ricevimento, le opportunità su viaggi di nozze e numerosi altri servizi per il matrimonio: location, catering, bomboniere, liste di nozze, autonoleggio, foto e video, wedding planner, flower designers, musica ed intrattenimento, confetterie, agenzie di viaggio, tour operator, enti del turismo. L’ iter è guidato e caratterizzato da corridoi spaziosi e numerose aree relax.
A ForWedding 2014 è allestita una particolare area ideata e curata dalla rivista White Magazine: la White Room, uno spazio bianco, luminoso ed elegante.
Si ringrazia, per la fattiva collaborazione e per i preziosi bouquet sposa, i fioristi de Il Vizio dei Fiori.
Il programma ufficiale della manifestazione può essere consultato sul sito
http://www.forwedding.it/.
Ingresso: Giovedì e Venerdì dalle ore 15.00 alle 20.00;
Sabato e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00
fonte http://www.lesignorinediviabarberini.it-/
fonte evento FB: https://www.facebook.com/events/291156767744772/?ref=2&ref_dashboard_filter=upcoming
Labels:
Celli Alta Moda,
eventi lgbt,
matrimoni gay,
roma
Iscriviti a:
Post (Atom)