mercoledì 28 ottobre 2020

Roma > La Festa del Cinema: a Été 85 di François Ozon


La Festa del Cinema: a Été 85 di François Ozon è il Premio del Pubblico BNL e palmarès finale anche per Alice nella città dove la Giuria dei ragazzi ha premiato Kajillionaire con un Premio speciale a Punta Sacra. In chiusura Fuori era Primavera, film di memoria collettiva sull’Italia del lockdown firmato da Gabriele Salvatores. 

Été 85 di François Ozon è Premio del Pubblico BNL alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il riconoscimento, in collaborazione con il Main Partner della Festa del Cinema, BNL Gruppo BNP Paribas, premia ogni anno il film più votato dagli spettatori fra i titoli della Selezione Ufficiale: Été 85 è stato infatti votato dagli spettatori delle sale dove il film ha avito le repliche dopo il debutto all’Auditorium. Dalla Francia Ozon, bloccato dal Covid, ha inviato il suo grazie “per questo bel premio al pubblico di Roma” sottolineando in un suo commento che “Été 85 è stato girato in pellicola per consentire agli spettatori di condividere le emozioni dei personaggi in una sala cinematografica”, un’attenzione alle sale preziosa mentre anche la Festa del Cinema in chiusura ha vissuto l’ultima giornata di proiezioni  prima del lockdown che ha chiuso per decreto le sale al 24 Novembre.

E anche Alice nella Città, manifestazione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata ai bambini e ai ragazzi, anche sponsorizzata da BNL Gruppo Bnp Paribas, ha chiuso la maratona di questo difficile 2020 con l’anteprima de Le streghe di Robert Zemeckis nel nuovo spazio della Nuvola di Fuksas all’Eur e l’annuncio del suo palmarès: dal Premio Alice 2020 (assegnato da una Giuria di 16 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni) a Kajillionaire di Miranda July, al Premio  Speciale della Giuria a Punta Sacra di Francesca Mazzoleni , al Premio Raffaella Fioretta al Miglior Film Italiano – con un contributo di 3000 euro – scelto dalla Giuria composta da Dario Albertini, Valentina Lodovini e Riccardo Milani per Il mio corpo di Michele Pennetta. Tra gli altri riconoscimenti la Camera D’Oro Alice / MyMovies assegnata dan Eva Cools ,Agostino Ferrente, Caterina Guzzanti, Claudio Noce e Roberta Torre è andata a Ibrahim di Samir Guesmi con una  menzione speciale a Gagarine di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh.

Il  Premio RB Casting al Miglior Giovane Interprete Italiano (in giuria Laura Muccino Roberto Proia, Tiziana Silvaggi è andato a Antonio Bannò con una  menzione speciale a Ludovica Francesconi per Sul più bello. Il DO Rising Star Award al Miglior Giovane Attore Internazionale l’ha avuto Enrik Enge per Tigers con una menzione speciale a  Alseni Bathily per Gagarine.  Miglior corto scelto da  Paola Minaccioni, Fabio Mollo e Carlotta Natoli El Silencio del Rio di Francesca Canepa, con una menzione speciale per la regia a Tropicana di Francesco Romano. Premio “Rolling Stone” alla Migliore Colonna Sonora, per Gagarine con una menzione speciale per la colonna sonora di Punta Sacra di Francesca Mazzoleni, firmata da Lorenzo Tomio e Theo Teardo, con brani originali del rapper Chiky Realeza.  Tra gli altri riconoscimenti la borsa di studio intitolata al fotografo Pietro Coccia, (1000 euro): a Giacomo Chapus per proseguire il percorso di studi.

Ultime battute prima di chiudere: per la Festa importante la qualità di film apprezzati unanimanente dalla critica e la ‘benedizione’, anche laica, di due assolute superstar di quest’edizione (il successo del film su Totti – pur in sua assenza – e del documentario su Papa Bergoglio che ha fatto parlare anche per le dichiarazioni sul tema delle unioni gay). L’impennata dei contagi è stata un nemico quotidiano, ma la Festa è riuscita a stare nelle sale, e a spalmarsi sul territorio, oltre l’Auditorium, come sul web attraverso la sua piattaforma in streaming dando attraverso il cinema anche  con grande attenzione al sociale, con le proiezioni a Rebibbia, al Policlinico Gemelli, a Tor Bella Monaca, nei musei, anche nelle case rifugio per le donne che hanno subito violenza. Con 260 talent, anche internazionali (tra loro Steve Mcqueen, John Waters dagli Stati Uniti, Vinterberg, Tom Yorke  Pete Docter, Damien Chazelle) ci sono stati spettatori eccellenti anche europei come Isabelle Huppert e Louis Garrel, a Roma per un set, e  molti nomi italiani, con la soddisfazione di aver mostrato 17 film di registe, scelti per la loro qualità, mostrando anche un piccolo film sorpresa come Le Eumenidi, opera prima superlow budget diventata un caso.

La pandemia sta cambiando anche le  nostre abitudini di spettatori ma Roma come Venezia ha dimostrato che al cinema si può andare in sicurezza. La Festa ha avuto infatti un’affluenza dell’85% sui posti disponibili, malgrado la paura. Il sistema delle prenotazioni e le conferenze stampa in streaming hanno funzionato e sono una strada da percorrere ancora.

Ultima foto di gruppo, ieri, quella per il film di Gabriele Salvatores (assente a causa del Covid, che ha contratto anche se è fortunatamente asintomatico)Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown, partecipato da migliaia di testimonianze video prodotte dagli italiani durante il lockdown del Paese, per raccontare i sentimenti e le emozioni di quei giorni. Un’operazione di memoria collettiva, Evento Speciale con la quale la Festa del Cinema ha dato l’appuntamento alla prossima edizione.

fonte:  https://welovecinema.it

Libri: "Merci, Monsieur Dior" di Agnès Gabriel

1946. In fuga da un fidanzamento infelice e dalle ristrettezze della vita di provincia, Célestine lascia la Normandia per cercare fortuna a Parigi. 

Qui è accolta dalla sua migliore amica Marie, che lavora come cameriera e la guida attraverso la città che sta risorgendo dagli orrori della guerra. Fingendo di fare shopping nelle lussuose Galeries Lafayette, le due sognano una vita diversa. 

Finché Célestine non si imbatte in un annuncio per un posto da segretaria: non immagina certo che di lì a poco si ritroverà nel sontuoso palazzo dello stilista Christian Dior, in crisi per la presentazione della sua prima collezione. 

La naturale grazia di Célestine incanta Dior, dandogli l’ispirazione per la nuova linea. In poco tempo la ragazza diventa la sua più stretta collaboratrice, la sua più intima confidente e infine la sua musa. 

In una città in cui la gente, dopo le privazioni della guerra, ha un disperato desiderio di ritrovare la bellezza, le creazioni di Christian Dior sbocciano come fiori, presentando uno stile e un’idea di femminilità completamente nuovi e incantando le parigine con la loro raffinatezza. 

In questo nuovo mondo sfavillante, Célestine conosce l’affascinante Jean-Luc, giornalista del Figaro, ma non sa che nel frattempo qualcuno sta tramando nell’ombra e potrebbe mettere a rischio il suo legame con Monsieur Dior… Tra meravigliosi abiti, stoffe e profumi, una vera immersione nell’atmosfera dell’epoca e della città.

fonte:  www.giunti.it

Concerti > Verona: La grande musica sinfonica dal Filarmonico gratis in streaming con Fondazione Arena, dal 30 ottobre 2020

L'attività della Fondazione Arena prosegue a tutela dell’arte, degli artisti, del lavoro, dei lavoratori e degli spettatori. A seguito del recente DPCM per la gestione e il contenimento dell’emergenza da Covid-19, che sospende gli spettacoli aperti al pubblico nelle sale teatrali, Fondazione Arena si è prontamente attivata per trovare una forma alternativa per godere della bellezza dei concerti in programma nelle prossime settimane. 

Il 9° appuntamento della Stagione Sinfonica, realizzato a porte chiuse, sarà infatti disponibile a titolo gratuito da venerdì 30 ottobre alle ore 20 sulla nuova webtv di Fondazione Arena al link arena.it/tv (disponibile da venerdì) e sulle piattaforme Facebook e Youtube. E la modalità dello streaming proseguirà per tutti i concerti in cartellone fino al 24 novembre. È un gesto fortemente voluto dal Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia e dalla Direzione del Teatro e che ha l’obiettivo sia mantenere viva l’attenzione sul Filarmonico che si consentire la prosecuzione delle attività per i complessi artisti del Teatro.

«Fondazione Arena non si ferma, nonostante divieti e limitazioni non spegnerà la musica - afferma il Sindaco Federico Sboarina, presidente di Fondazione Arena -. È un segnale importante che vogliamo dare in difesa della stagione invernale, che era appena ripartita in tutta sicurezza e proseguirà anche se con altre modalità. Lo dobbiamo al pubblico che, quest'estate sia in Arena sia durante i concerti gratuiti nelle piazze, ha dimostrato il grande attaccamento alla nostra storia e alla nostra cultura lirico-sinfonica. Ma anche ai lavoratori di un intero comparto, uno fra i più colpiti dalla pandemia. E' un momento buio ma continueremo a rischiaralo con la musica. Ecco perché nell'arco di poche ore dall'ultimo decreto, che ha fermato tutte le rassegne appena ripartite, ci siamo messi al lavoro per garantire una proposta alternativa. La tecnologia ci supporterà per il prossimo mese e tutti, gratuitamente, potranno godere di grandi concerti. Non abbassiamo il sipario del Filarmonico, ma proseguiamo a porte chiuse. Sono certo che i veronesi ci seguiranno, pronti a tornare a teatro quanto prima e a sostenere il loro teatro».

Grande determinazione traspare anche dalle parole del Sovrintendente Cecilia Gasdia: «Stiamo attraversando un momento davvero difficile per il mondo della cultura; avevamo riaperto il Teatro Filarmonico appena 10 giorni fa ed era stata una gioia immensa. Il pubblico, estremamente paziente e rispettoso delle regole, ci aveva premiati con un calore commovente. Per gli spettatori, per tutti i lavoratori e gli Artisti del Teatro, proponiamo quindi attraverso lo streaming una forma alternativa di fruizione dei concerti in programma nelle prossime settimane, nel costante monitoraggio dell’evolversi della situazione. Siamo consapevoli che questa iniziativa non può in alcun modo sostituire la bellezza e l’unicità delle esecuzioni dal vivo, ma in questo momento è un impegno concreto a non fermarsi, a non arrendersi nonostante le limitazioni imposte dal decreto. Invitiamo tutti a partecipare insieme a noi a questi eventi e a sostenerci con lo stesso calore che ci hanno riservato in Teatro».

Gli spettatori in possesso di abbonamenti e biglietti per i concerti cancellati avranno diritto ad un voucher come già accaduto in precedenza. La procedura voucher è già online e sarà attiva per 30 giorni. I voucher, validi 18 mesi dall'emissione, potranno essere richiesti anche in Biglietteria. Chi vorrà potrà donare il valore del proprio biglietto o del proprio rateo di abbonamento sia sul sito sia in biglietteria aderendo alla campagna #iorinuncioalrimborso.

Informazioni e contatti

La Biglietteria dell’Arena in via Dietro Anfiteatro 6/b sarà operativa con i seguenti orari: da lunedì a venerdì 10.30-16, sabato 9.15-12.45.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.arena.it, contattare la Biglietteria (biglietteria@arenadiverona.it - 045 596517) o chiamare il call center (045 8005151).

La Stagione Artistica del Teatro Filarmonico rappresenta, da anni, un momento molto atteso e aperto ad un vasto pubblico di appassionati, non solo veronesi. Sostenerla per Banco BPM, partner della stagione per l'undicesimo anno consecutivo, significa dare continuità alle proprie radici solidaristiche, promuovere la cultura in tutte le sue espressioni e al contempo unirsi al fermento di una città, Verona, parte integrante di Banco BPM.

fonte:  www.veronasera.it

Firma la petizione: Giù le mani da Rai Storia

E' notizia recente la proposta di cancellazione di Rai Storia, presentata dall'Amministratore Delegato della Rai Fabrizio Salini al CDA. La chiusura del canale e l'accorpamento della sua programmazione a Rai5, in nome della spending review e del taglio dei costi, rischia ulteriormente di marginalizzare la già ridotta funzione educativa e pedagogica del servizio pubblico italiano.

Fatti per la Storia, portale che fa dell'accessibilità della divulgazione storica in Italia la sua mission, intende rimarcare l'importanza culturale e la funzione sociale di un canale pubblico come Rai Storia, soprattutto in un contesto storico in cui si taglia continuamente su scuola, università e ricerca.

Con questa petizione vogliamo sottolineare come, a differenza della proposta presentata in CdA Rai, il canale Rai Storia vada potenziato, migliorato e maggiormente pubblicizzato.

La divulgazione storica può essere un antidoto ad una pericolosa deriva
antiscientifica e revisionista (quando non sfocia nel negazionismo complottista tout court). Una deriva a cui assistiamo sempre più spesso nel dibattito pubblico nazionale, soprattutto in merito a tragici periodi della nostra storia.

Difendiamo Rai Storia perché è la nostra voce sul piccolo schermo e perché senza conoscenza del passato non può esserci costruzione del futuro.

PER FIRMARE CLICCA >>> QUI 

fonte: www.change.org

lunedì 26 ottobre 2020

Cinema: “La vita davanti a sé” con Sophia Loren su Netflix dal 13 novembre

Un film girato in Puglia e diretto da suo figlio Edoardo Ponti.

“La vita davanti a sé” (The Life Ahead), il film con la grande diva premio Oscar Sophia Loren, diretto dal figlio Edoardo Ponti, arriverà su Netflix il 13 novembre 2020. 

Ph. Credit courtesy Netflix

“La vita davanti a sé” è la trasposizione al giorno d’oggi di uno dei romanzi francesi più famosi del ‘900. L’autore, Romain Gary, nel 1975 vinse con questo romanzo, scritto con lo pseudonimo di Émile Ajar, il suo secondo Premio Goncourt. Best-seller internazionale, tradotto in tutto il mondo è ormai diventato un classico.

Il film, ambientato nella città di Bari, racconta la storia di Madame Rosa (Sophia Loren), un’anziana ebrea ed ex prostituta che, seppur riluttante, accetta di prendersi cura di Momo, un turbolento dodicenne di strada di origini senegalesi. I due sono diversi in tutto e per questo all’inizio il loro rapporto è molto conflittuale, ma inaspettatamente la loro relazione si trasformerà in una profonda amicizia. Si renderanno infatti ben presto conto di essere anime affini, legate da un destino comune che cambierà le loro vite per sempre.

Fanno parte del cast anche Renato CarpentieriMassimiliano RossiBabak KarimiAbril Zamora e il giovane esordiente Ibrahima Gueye nel ruolo di Momo.

“La vita davanti a sé”, scritto da Ugo Chiti ed Edoardo Ponti, è prodotto da Palomar SpaImpact Partners Film Services LLCArtemis Rising FoundationFoothills Productions LLCAnother Chapter Productions LLCScone Investments Pty Ltd, in collaborazione con Macaia Film. Realizzato con il supporto logistico della Fondazione Apulia Film Commission.

La fotografia è di Angus Hudson (Star Wars – Gli Ultimi Jedi, Cashback, Assassin’s Creed), la scenografia di Maurizio Sabatini (La migliore offerta, Baarìa), i costumi di Ursula Patzak (Il giovane favoloso, Capri-Revolution), le acconciature di Enzo Angileri (Atomica Bionda, Fast & Furious 8) e il trucco di Frédérique Foglia (Lucy, I Fratelli Sisters, L’Amica Geniale).

Le riprese del film si sono svolte in Puglia.

fonte:  www.rbcasting.com

Teatro > Agis: "Lo spettacolo dal vivo è un luogo sicuro, dal 15 giugno rilevato un solo contagio"

Su quasi 350.000 spettatori, fra spettacoli monitorati tra lirica, prosa, danza e concerti, dal 15 giugno si è registrato un solo caso di contagio da Covid 19.

Nonostante continui il quasi blocco totale delle attività teatrali e in generale dello spettacolo dal vivo (che a causa delle restrizioni è pressoché fermo), nei luoghi che dal 15 giugno hanno riaperto ad attività di teatro e spettacolo si è registrato un solo caso di contagio: è quanto emerge da uno studio dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo. Vediamo in dettaglio quanto emerge dall'analisi svolta.

Il comunicato dell'AGIS

"Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica. prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, questa, pari allo zero e assolutamente irrilevante, che testimonia quanto i luoghi che continuano ad ospitare Io spettacolo siano assolutamente sicuri.

E' quanto emerge da un'indagine elaborata dall'AGIS — Associazione Generale Italiana dello Spettacolo su un campione interamente rappresentativo della pluralità dei generi e dei settori dello spettacolo dal vivo e che copre tutto il territorio nazionale.

Uno studio che, grazie all'APP IMMUNI. ha individuato un solo "caso positivo", e che in seguito ad accertamenti sanitari ha certificato la negatività di tutti gli spettatori entrati in contatto con lo stesso.

L'assenza di casi dal giorno in cui sono state riprese le attività di spettacolo, se correlata alla curva crescente di contagi che purtroppo sta colpendo il nostro Paese nelle ultime settimane, evidenzia quindi come il settore dello spettacolo sia stato, in termini di sicurezza, assolutamente "virtuoso", grazie alla professionalità degli operatori ed al senso civico degli spettatori.

L'esito dell'indagine dimostra, numeri alla mano, come il settore dello spettacolo, sempre nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie, ha dimostrato di essere capace di garantire la massima sicurezza ai propri lavoratori e al proprio pubblico"

fonte: 

Il mondo della cultura si mobilita: Cinema e teatri chiusi. Artisti e lavoratori dello spettacolo lanciano una petizione

Una decisione “difficile” per il presidente del Consiglio. “Un dolore” per il ministro Franceschini. Cinema, teatri e sale da concerto saranno chiusi fino al 24 novembre. Le misure restrittive anti-Covid imposte dal nuovo Dpcm colpiscono i luoghi della cultura e dello spettacolo in modo grave. E dal mondo della cultura si leva un coro di proteste.

 
Il teatro e il cinema non possono fermarsi perché sono la riserva invisibile di senso per la vita pubblica e individuale dei nostri concittadini”: è il testo dell’appello lanciato dall’associazione Cultura Italiae che chiede di mantenere aperti tutti i luoghi della cultura, nel rispetto delle misure di sicurezza.  
 
Si sollevano gli assessori alla Cultura delle più grandi città italiane (Roma, Milano, Napoli, Genova, Torino, Bologna, Venezia, Ancona, Bari, Cagliari e Firenze) che in una lettera al governo sottolineano la necessità di una “revisione della disposizione” e di “un’immediata attivazione di ammortizzatori sociali”.
 
C.Re.S.Co., il coordinamento delle Realtà della Scena Contemponranea, chiede “l’attivazione immediata di tavoli specifici di confronto” per lo spettacolo dal vivo, mente per l’Associazione 100autori la decisione potrebbe essere mortale per il mondo della cultura. Unita (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) sostiene che “la chiusura di cinema e teatri fa sì che l’Italia diventi il primo Paese Europeo a non garantire ai suoi cittadini che l’industria delle cultura e dello spettacolo continui a produrre per loro”.
Intanto Riccardo Muti rivolge al Corriere il suo accorato appello per non chiudere i luoghi della cultura perché “l’impoverimento della mente e dello spirito è pericoloso e nuoce anche alla salute del corpo”.
 
E’ disposibile la petizione su change.org >>>  Non chiudiamo Cinema e Teatri.

fonte:  www.arte.it

ROMAISON 2020. Roma, una Maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume

Apre al pubblico dal 23 ottobre ROMAISON 2020 - Roma, una Maison straordinaria: archivi e produzioni dei laboratori di Costume,  prima edizione del progetto fortemente voluto dalla Sindaca Virginia Raggi, per valorizzare e sistematizzare quel prezioso unicum creativo che caratterizza la città, come uno straordinario laboratorio progettuale diffuso.  ROMAISON, Exhibition view I Ph. Simon d'Exéa

"Roma capitale della creatività. ROMAISON 2020 racconta una città unica dove moda e cinema generano da sempre un sistema creativo apprezzato in tutto il mondo. Grandi registi e produzioni internazionali scelgono Roma per i loro capolavori. Anche in questo momento storico la nostra città rappresenta uno scenario perfetto per realizzare opere cinematografiche, un laboratorio dove poter fare ricerca continua e realizzare costumi. Il cinema  ispira la moda e la moda ispira il cinema in un continuum temporale unico. ROMAISON 2020, innovativo progetto curato con garbo e tenacia da Clara Tosi Pamphili, è un omaggio alla storia e alla capacità delle sartorie romane, eccellenze del made in Italy.
Questa mostra è un evento che esalta la produzione stilistica capitolina e le grandi firme che da sempre vestono le icone del cinema. Questa grande industria è un esempio di eccellenza e di economia circolare concreta: un patrimonio di cultura grazie al quale i costumi si riadattano, coniugando innovazione, sostenibilità e conservazione. Una cura di patrimoni, anche di terza generazione: è così che migliaia di abiti divengono oggetto di studio e ricerca per molte realtà, soprattutto per le “case” e le scuole internazionali di moda.
Un ringraziamento va alla straordinaria Tilda Swinton, artista poliedrica che ha scelto Roma per una performance unica: “Embodying Pasolini". Segno della centralità e della continua attenzione che cinema e moda hanno per Roma e l’Italia” afferma la Sindaca Virginia Raggi.
 
Allestita negli spazi del Museo dell’Ara Pacis e curata dalla storica e critica della moda Clara Tosi Pamphili, la mostra riunisce le più importanti sartorie di Costume romane: AnnamodeCostumi d’Arte - PeruzziSartoria FaraniLaboratorio PieroniTirelli Costumi, con la presenza di bozzetti dall’archivio personale di Gabriele Mayer - un fondo di riconosciuta importanza storica, che sarà donato alla Galleria Nazionale - e con una sezione dedicata a Mensura, storico produttore di manichini.
 
Il percorso si apre con una mappa che permette di visualizzare la presenza degli atelier sul territorio, disegnando un ipotetico museo d’impresa in itinere. Successivamente il visitatore si trova immerso nell’ambiente di un grande atelier, ricreato per l’occasione: qui la dimensione del lavoro, della tecnica, dell’artigianalità e dell’ispirazione - tipiche dell’ambito laboratoriale  -  dialoga con l’aspetto della ricerca e della conservazione, sviluppato dagli archivi delle singole maison.
Tavoli, strutture metalliche a muro, pedane, tracciano le direttrici per i continui rimandi tra la produzione e le straordinarie raccolte di pezzi storici originali delle collezioni delle sartorie: un corpus alimentato con cura e passione, in quasi un secolo di attività.
Veri e propri tesori compongono una raccolta di capi spesso inediti, arricchita dalle continue donazioni effettuate da privati, che contribuiscono a rendere vive e a rinnovare queste straordinarie collezioni. In un gioco di rimandi tra pezzi d'epoca e costumi, abiti eccezionali che vanno da Charles Frederick Worth, il sarto inglese a cui dobbiamo la nostra concezione di moda, fino a Paul Poiret; dalla romana Maria Monaci Gallenga di cui sono esposti anche i blocchi per la speciale tecnica di stampo a oro e argento su velluto, fino a Madame Gres e agli atelier di alta moda romani come Schubert e Zecca. E, ancora, i grandi dell'alta moda francese come Christian Dior e Balenciaga dialogano tra loro con i costumi straordinari de “Il Conformista” e “L'Ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci, ma anche con la famosa “Cleopatra” interpretata da Elizabeth Taylor, con gli abiti di “Salò” di Pasolini, o con quelli di “Miss Marx”, presentato con successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, fino alle serie tv  di grido, come “Penny Dreadful”. 

I Costumi dei grandi nomi come PescucciCanoneroAtwoodSquarciapinoDonatiTosi, fino ai più giovani Catini Parrini e Torella, per citarne alcuni, sono messi a confronto diretto con i magici archivi di questi luoghi, per loro fonte di ispirazione.
 
Il rapporto tra Moda e Costume “meravigliosamente ambiguo, in una dimensione parallela di ispirazione reciproca soprattutto a Roma” - come scrive la curatrice nel testo che introduce alla mostra - è il filo sotteso a questo insieme eterogeneo di storie affascinanti, che si snodano per oltre un secolo, dalla nascita di Cinecittà nel 1937 alle prime produzioni internazionali girate negli studi romani, come il "Principe delle Volpi” del 1949, dalla stagione dorata del cinema italiano ad oggi.
Un corto circuito che irrompe nella rappresentazione di alcune icone cinematografiche, di bellezza e fascino atemporale: Florinda Bolkan che indossa un vero abito di Gallenga come costume nel film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, Donyale Luna - la prima modella di colore che compare sulla copertina di Vogue nel 1966 - in “Satyricon”, Silvana Mangano, icasticamente glamour mentre indossa le sue parure Bulgari con ametiste, quarzi e diamanti in “Gruppo di Famiglia in un Interno”, Jane Fonda nel celebre “Barbarella”.
 
Con l’obiettivo di evidenziare una continuità tra il passato e il futuro di questo genius lociROMAISON dedica una sezione alle scuole e accademie di moda che, attraverso una didattica che unisce lo studio della tradizione alla sperimentazione, formano i nuovi talenti: con cadenza settimanale, a rotazione, saranno esposti i migliori progetti realizzati dagli studenti di: Accademia di Alta Moda Koefia, Accademia di Belle Arti di Roma, Accademia di Costume e Moda, IED Istituto Europeo di Design, NABA Nuova Accademia di Belle Arti.
 
In occasione dell’apertura della mostra, ROMAISON lancia il suo prossimo progetto, in programma per il 2021: “Embodying Pasolini” performance ideata e curata da Olivier Saillard, fashion curator ed ex direttore del Museo Galliera di Parigi, intorno ai costumi realizzati dalle sartorie romane per i film di Pasolini, con un’icona del cinema internazionale attuale, Tilda Swinton. L’attrice scozzese, Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia, sarà protagonista di un’azione che rifletterà sul potere evocativo dell’abito, che di volta in volta diventa alter ego, partner, opposto.
 
Grazie alla preziosa collaborazione con Fondazione Cinema per Roma, la mostra ROMAISON 2020 sbarca all’Auditorium Parco della Musica in occasione della Festa del Cinema di Roma, con un percorso fotografico promozionale creato ad hoc. Fino al 25 ottobre un’esclusiva selezione di immagini fotografiche provenienti dalle prestigiose sartorie di Costume romane sono esposte nella Galleria tra Foyer Petrassi e Teatro Studio.
A seguire, grazie al contributo tecnico di Rinascente, il percorso fotografico sarà esposto nel Cavedio Interno del Flagship Store di Via del Tritone. Anche le vetrine degli Store romani di Rinascente saranno un piccolo palcoscenico promozionale.
 
L’iniziativa è promossa da Roma Capitale. Organizzazione Zètema Progetto Cultura. Contributo tecnico di Rinascente. Si ringraziano Fondazione Cineteca di Bologna, Istituto Luce  Cinecittà Fondazione Cinema per Roma.

Dal 23 Ottobre 2020 al 29 Novembre 2020

Luogo: Museo dell’Ara Pacis - Indirizzo: Lungotevere in Augusta

Orari: tutti i giorni ore 9.30 - 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Curatori: Clara Tosi Pamphili  - Enti promotori: Roma Capitale

Costo del biglietto: integrato Museo dell’Ara Pacis + Mostra: intero € 12, ridotto € 10 (residenti € 11 / € 9); gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Telefono per informazioni: +39 060608 - Sito ufficiale: http://www.romaison.it

fonte:  www.arte.it