Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 16 aprile 2011
Lgbt: Luxuria oggi a Torino alle ore 13.00 per l’inaugurazione Spo.T, uno sportello trans
Alle ore 13.00 di oggi 16 aprile a Torino Vladimir Luxuria sarà alla conferenza stampa del circolo Maurice per presentare Spo.T lo sportello trans del circolo.
Spo.T nasce all’interno del Circolo di cultura glbtq Maurice,con l’intento di aiutare le persone transessuali e transgender nell’affrontare le questioni difficili legate alla transizione e alla vita quotidiana.
Si relaziona con una rete territoriale per fornire le risposte migliori alle esigenze dell’utenza. Spo.t è gestito da persone trans che garantiscono un’accoglienza sensibile e professionale.
Maggiori informazioni:
Spo.T - via Stampatori 10 - Torino
www.mauriceglbt.org/spot
spot@mauriceglbt.org
fonte vladimirluxuria.it
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supporto transessuali
venerdì 15 aprile 2011
Lgbt: In polizia arriva un corso contro l’omofobia e la transfobia
Il capo della polizia Antonio Manganelli (in foto) ha dichiarato durante la riunione dell'OSCAD
(Osservatorio sulla sicurezza contro gli atti discriminatori)
in presenza delle associazioni lgbt, GayLib, Arcigay, Gay Center, Polis Aperta, Rete Lendford, Agedo e Gay Net, che la Polizia ha siglato un accordo con il Ministero delle Pari Opportunità per attivare dei corsi di formazione per prevenire le discriminazioni omofobe e trasfobiche.
Il corso di sensibilizzazione sarà rivolto ai poliziotti del secondo anno della scuola di polizia, e prevederà insegnamenti volti a combattere omofobia e transfobia nella società.
Si dichiarano soddisfatte le associazioni lgbt come Arcigay, che da anni si battono per i diritti gay: «L’atteggiamento di totale apertura di polizia e carabinieri rispetto alla lotta e alla prevenzione delle discriminazioni di gay, lesbiche e transessuali rappresenta una assoluta novità, impensabile fino a pochi anni fa», dichiara Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay, che sottolinea l’importanza dell’impegno da parte di Antonio Manganelli, che a Padova ha contribuito alla creazione dell’Oscad, per la difesa delle minoranze a rischio discriminazione.
fonte www.gayin.tv
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omofobia,
transfobia
Libri lgbt: "Confessioni di un ragazzo perbene" di Marino Buzzi
La segnalazione di oggi, appena uscita nelle librerie per la ferrarese Luciana Tufani Editrice, è una storia che parla di paradossi ed è scritta da un autore che di tematiche sociali e paradossi ne parla tutti i giorni. La storia in questione è “Confessioni di un ragazzo per bene” firmata Marino Buzzi.
IL LIBRO
La descrizione del libro che ho trovato qui sul sito della sua casa editrice recita pressappoco quanto segue.
Questa è la storia dei paradossi di una vita che non è mai come la vorresti.
Come viene detto anche nel trailer che riportiamo al fondo di questo post, è la storia di Michele che viene licenziato giusto il giorno in cui viene a conoscenza del suicidio di uno dei suoi migliori amici.
Gli altri del gruppo gli chiedono di organizzare il suo funerale e nel momento in cui inizia questa sua impresa si innamora del becchino che cerca di rimorchiarlo per telefono, si ritrova come eredità la casa dell’amico suicida che deve essere divisa con il conflittuale Paolo, il docile Luca ed il ribelle Donatello che per vivere si prostituisce.
Ed in aggiunta deve anche fare i conti con la con la sua famiglia “biologica” che gli deve ricordare il suo dovere dentro di essa e nella quale c’è la terribile nipote curiosa della sua omosessualità. In un mondo così complicato Michele cerca di sfuggire nascondendosi nel suo mondo di fantasia che contiene la sua figlia immaginaria.
Ed ancora le cose si complicano ulteriormente quando nella scena arriva un misterioso ragazzo dal volto deturpato assieme ad una ragazza ed una sorpresa.
L’AUTORE
Chi la modo di leggere le parole di questo autore tramite i blog che trovate qui e qui ha una certa idea delle sue attività sia in ambito editoriale che delle tematiche GLBT.
Marino Buzzi, comachiere e classe 1976, librario di professione, si è classificato in diversi concorsi letterari tra i quali: Versi inversi (2008), Gianfranco Rossi per la Giovane Letteratura(2003), Coop For Words (2003), Piero Chiara Giovani (1999) e il Pier Vittorio Tondelli. La lettura.
La scrittura (1999). Collabora con diversi siti di cultura GLBT e ha pubblicato nelle raccolte: The Clash. Lo scontro (Lorusso), Versi Inversi (Il Dito e la Luna), Terzo: non discriminare (Ediesse), Rap metropolitano (Pendragon).
Suoi racconti sono apparsi inoltre sulle riviste: «Leggere Donna» (alla quale collabora anche con articoli e recensioni), «Toilet», «Daemon», «Inchiostro», «L’Ortica», «Laspro».
IL COMMENTO
Dalla biografia dell’autore questo romanzo figura come il suo primo a tematica LGBT. Con questo romanzo Luciana Tufani, conosciuta per essere una piccola editrice di romanzi femminili, si è proposta di inaugurare la collana “Iride” dedicata alle tematiche QUEER, anche se dalla trama pare che la storia non abbia nulla di particolare tranne quegli strabilianti paradossi che la vita a volte ci propone.
Si chiama tematica QUEER solo perchè sono dello stesso sesso i sentimenti delle persone che li animano? Semmai alcuni dei personaggi, ma i sentimenti non hanno sesso no?
Qualche domanda la faremo all’autore, intanto leggiamoci questa sua nuova prova editoriale.
Titolo: Confessioni di un ragazzo perbene
Autore: Buzzi Marino
Prezzo: € 12,00
Editore: Luciana Tufani Editrice (collana Iride)
fonte www.puralanadivetro.it, di Marco Montori
Lgbt Firenze Arte: “Where is the David?” trova il David e mettilo online
Quanti David esistono sparsi per il mondo?
Palazzo Vecchio è deciso a trovarli tutti.
È partita la campagna “Where is the David?” che raccoglie le fotografie delle copie dell'opera di Michelangelo
Quello originale è solo a Firenze. Ma quanti David esistono sparsi per il mondo? Magari al centro di una piazza oppure sulla maglietta di un vicino di casa in Australia.
Palazzo Vecchio è deciso a trovarli tutti.
È partita la campagna “Where is the David?” che raccoglie le fotografie delle copie dell'opera di Michelangelo, in tutte le sue forme, che provengono da ogni parte del mondo.
E alla fine “riportarle a casa” con una mostra fotografica alle Murate.
L'invito è lanciato (rigorosamente in inglese) sul sito www.whereisthedavid.com
«Se vedete un David sparso per il mondo, scattategli una foto e poi mandatecela per condividerla con noi».
L'immagine della celebre opera conservata alla Galleria dell'Accademia a Firenze, con i suoi 5,17 metri di altezza, non deve essere necessariamente una riproduzione di marmo o bronzo, come quella che fu donata a Ningbo.
«Potete mandarci anche la foto della statuetta del David a casa di vostra zia», spiega il Comune.
Il capolavoro della scultura mondiale è sparso infatti in tutto il mondo e non manca mai neppure nei souvenir dei turisti al rientro dalla visita della città gigliata.
Anche se a volte la sua immagine è abusata, come nel caso dei suoi attributi su grembiuli da cucina o magliette.
Tutte le foto in arrivo sul sito internet saranno caricate online su una grande mappa del mondo, che per il momento è ancora completamente vuota.
Ma non solo, le immagini più significative potrebbero essere scelte per una grande mostra che si terrà proprio a Firenze.
fonte http://corrierefiorentino.corriere.it di Federica Sanna
LGBT ROMA 13° CINEFORUM: 'HEDWIG, LA DIVA CON QUALCOSA IN PIÙ' DOMENICA 17 APRILE
Domenica 17 aprile alle ore 17.30 nella sede Dgp torna l’appuntamento domenicale con il Cineforum LGBT. Per questa tredicesima ed ultima proiezione della stagione vedremo il film “Hedwig, la diva con qualcosa in più”, sorprendente film di John Cameron Mitchell che ha accumulato premi nei festival americani ed europei.
“La straordinaria colonna sonora e le indimenticabili immagini fanno di questo film la favola rock dei nostri tempi”
Regia: John Cameron Mitchell
Attori: John Cameron Mitchell (Hedwig Robinson / Hansel); Michael Pitt (Tommy Gnosis); Miriam Shor (Yitzhak); Stephen Trask (Skszp); Theodore Liscinski (Jacek); Rob Campbell (Krzysztof); Michael Aronov (Schlatko); Andrea Martin (Phyllis Stein); Maurice Dean Wint (Luther).
Durata: 95’
Genere: drammatico, musicale, commedia
Anno di produzione: 2001
Nazione: USA
Lingua: Italiano
Trama:
Hansel è un bambino nato a Berlino est durante la guerra fredda, che ha un'infanzia poco felice: il padre, un soldato americano, abusa di lui sin dalla più tenera età.
Con l'andar del tempo, il protagonista scoprirà di essere una trans gender; è appassionata di filosofia greca, mitologia ma, soprattutto, di musica rock.
Hedwig, il suo nome femminile, si sottoporrà ad un intervento di rettifica del sesso che produrrà soltanto un risultato indefinito; ricordiamo che questo specifico episodio, in seguito, ispirerà il nome del suo gruppo musicale (gli Angry Inch, ovvero Pollice arrabbiato) e una delle sue canzoni più scandalose.
Ella ha accettato di sottoporsi all'operazione, soprattutto per poter lasciare il suo paese natio e per poter ricominciare, finalmente, una nuova vita in Kansas, in compagnia del marito americano conosciuto nella capitale tedesca.
Quest'ultimo, la tradisce e la abbandona e Hedwig è costretta a lavorare come baby sitter. La protagonista, ormai stufa, si trova da sola a ricostruirsi il proprio futuro, e lo fa con determinazione, scegliendo il palcoscenico.
Siamo negli anni ottanta, periodo di David Bowie e di altri interpreti dai "vistosi" costumi e anche Hedwig si concede parrucche voluminose e trucchi pesanti, fondando il proprio gruppo rock.
Con quest'ultimo sarà impegnatissima in serate variopinte, originali e trasgressive, soprattutto in locali cittadini.
Riconoscimenti:
- National Board of Review Awards 2001: miglior regista esordiente
- Festival del cinema americano di Deauville 2001: Grand Prix e premio della critica internazionale
- Festival di Berlino 2001: Teddy come miglior film
- Sudance Film Festival 2001: miglior regia e premio del pubblico
- San Francisco Film Festival 2001: Premio del pubblico
- Seattle Film Festival 2001: Miglior attore
Ricorda:
- 13° Cineforum “Hedwing, la Diva con qualcosa in più”, Domenica 17 Aprile, ore 17.30, sede DGP – Via Costantino 82 (due passi dalla metro San Paolo)
fonte digayproject.org
giovedì 14 aprile 2011
Lgbt Brasile, orgoglio gay: Michael è la bandiera del Volei Futuro, di San Paolo
Michael (a destra) con un compagno di squadra del Volei Futuro
Il giocatore del Volei Futuro di San Paolo, impegnato nei play off per il titolo, è omosessuale dichiarato.
Per questo nella semifinale con il Cruzeiro i tifosi avversari l'hanno insultato pesantemente. Un caso che sta indignando il Paese.
Non deve essere stato facile per lo schiacciatore Michael Pinto dos Santos giocare in un palazzetto dello sport con duemila tifosi avversari che gli gridavano “gay” e altri epiteti ancor più pesanti (bicha bicha bicha, l'equivalente di frocio...)
ogni volta che toccava il pallone.
Il caso del pallavolista titolare nel Volei Futuro di Aracatuba, squadra della serie A del campionato brasiliano impegnata alle semifinali per la lotta al titolo, ha fatto molto scalpore. Suscitando un coro di indignazione e di solidarietà in tutto il Paese.
Tutto è successo nella prima gara contro il Cruzeiro di Contagem, nello stato di Minas Gerais. Ogni volta che Michael andava in battuta, tutto il palazzetto lo insultava in coro per la sua inclinazione sessuale.
Un caso di omofobia chiarissimo e vergognoso, condannato dai colleghi, dalla stampa e dalla società Volei Futuro che ha presentato una denuncia presso la commissione disciplinare della CBV, la federazione brasiliana di pallavolo.
Il giorno dopo, Michael ha parlato con i giornalisti, spiegando la sua indignazione. “Non ho mai nascosto né dichiarato ai quattro venti la mia omosessualità perché credo che non ci sia nulla di anormale.
La gente che mi conosce lo sa e questo non mi ha mai creato dei problemi; per i tifosi, per i miei compagni, per la società quello che conta è il mio impegno e la professionalità, non certo quello che faccio fuori dal campo.
La cosa che mi ha colpito di più è che non si trattava di una banda di ragazzi esaltati, ma di un palazzetto dello sport pieno come un uovo, con famiglie intere, genitori con i loro bambini, tutti a insultarmi, come se fossi un marziano. È incredibile che succedano queste cose nel 2011”.
In Brasile esistono leggi molto severe contro la discriminazione, il caso potrebbe finire anche davanti alla giustizia amministrativa.
La partita è finita con una vittoria del Cruzeiro per 3 set a 1.
Una settimana dopo si è giocata la gara di ritorno.
Nel piccolo stadio di Aracatuba, i tifosi del Volei Futuro hanno preparato un’accoglienza calorosa per Michael.
Al fischio iniziale hanno esposto un’enorme bandiera con la scritta “No ai pregiudizi” e hanno lanciato un centinaio di palloncini di color rosa.
Il libero della squadra paulista ha indossato una maglietta con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità omosessuale.
Forte dell’appoggio della sua torcida, Michael ha giocato molto bene e il Futuro ha vinto 3 set a 1, pareggiando quindi il conto con il Cruzeiro.
Ora si andrà a una terza e decisiva partita di spareggio, di nuovo a Minas Gerais. “Non pensavo, ha detto Michael, che quanto successo potesse avere tanta ripercussione in tutto il Paese.
Non cercavo certo pubblicità, ma devo dire che se tutto ciò servirà a combattere il razzismo e l’omofobia, allora sono contento, sento di aver fatto, in qualche modo, la mia parte”.
fonte http://sport.sky.it, di Emiliano Guanella da Rio de Janeiro (Brasile)
Il giocatore del Volei Futuro di San Paolo, impegnato nei play off per il titolo, è omosessuale dichiarato.
Per questo nella semifinale con il Cruzeiro i tifosi avversari l'hanno insultato pesantemente. Un caso che sta indignando il Paese.
Non deve essere stato facile per lo schiacciatore Michael Pinto dos Santos giocare in un palazzetto dello sport con duemila tifosi avversari che gli gridavano “gay” e altri epiteti ancor più pesanti (bicha bicha bicha, l'equivalente di frocio...)
ogni volta che toccava il pallone.
Il caso del pallavolista titolare nel Volei Futuro di Aracatuba, squadra della serie A del campionato brasiliano impegnata alle semifinali per la lotta al titolo, ha fatto molto scalpore. Suscitando un coro di indignazione e di solidarietà in tutto il Paese.
Tutto è successo nella prima gara contro il Cruzeiro di Contagem, nello stato di Minas Gerais. Ogni volta che Michael andava in battuta, tutto il palazzetto lo insultava in coro per la sua inclinazione sessuale.
Un caso di omofobia chiarissimo e vergognoso, condannato dai colleghi, dalla stampa e dalla società Volei Futuro che ha presentato una denuncia presso la commissione disciplinare della CBV, la federazione brasiliana di pallavolo.
Il giorno dopo, Michael ha parlato con i giornalisti, spiegando la sua indignazione. “Non ho mai nascosto né dichiarato ai quattro venti la mia omosessualità perché credo che non ci sia nulla di anormale.
La gente che mi conosce lo sa e questo non mi ha mai creato dei problemi; per i tifosi, per i miei compagni, per la società quello che conta è il mio impegno e la professionalità, non certo quello che faccio fuori dal campo.
La cosa che mi ha colpito di più è che non si trattava di una banda di ragazzi esaltati, ma di un palazzetto dello sport pieno come un uovo, con famiglie intere, genitori con i loro bambini, tutti a insultarmi, come se fossi un marziano. È incredibile che succedano queste cose nel 2011”.
In Brasile esistono leggi molto severe contro la discriminazione, il caso potrebbe finire anche davanti alla giustizia amministrativa.
La partita è finita con una vittoria del Cruzeiro per 3 set a 1.
Una settimana dopo si è giocata la gara di ritorno.
Nel piccolo stadio di Aracatuba, i tifosi del Volei Futuro hanno preparato un’accoglienza calorosa per Michael.
Al fischio iniziale hanno esposto un’enorme bandiera con la scritta “No ai pregiudizi” e hanno lanciato un centinaio di palloncini di color rosa.
Il libero della squadra paulista ha indossato una maglietta con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità omosessuale.
Forte dell’appoggio della sua torcida, Michael ha giocato molto bene e il Futuro ha vinto 3 set a 1, pareggiando quindi il conto con il Cruzeiro.
Ora si andrà a una terza e decisiva partita di spareggio, di nuovo a Minas Gerais. “Non pensavo, ha detto Michael, che quanto successo potesse avere tanta ripercussione in tutto il Paese.
Non cercavo certo pubblicità, ma devo dire che se tutto ciò servirà a combattere il razzismo e l’omofobia, allora sono contento, sento di aver fatto, in qualche modo, la mia parte”.
fonte http://sport.sky.it, di Emiliano Guanella da Rio de Janeiro (Brasile)
Lgbt, Un trans fa causa alla sua ditta: “Sono un maschio, non una femmina!”
Licenziato perché il suo lavoro poteva essere svolto solo da un soggetto di sesso maschile, e lui prima era di un altro sesso. Un caso di discriminazione sessuale.
Il Signor Devoureau lavorava all’Urban Treatment Associates a Camden.
Faceva il part-time urine monitor, cioè l’impiegato di un centro antidroga addetto a controllare gli uomini che fanno l’esame delle urine, ed è stato licenziato, come riferisce il New York Times. Perché? Secondo loro solo un maschio può fare questo.
FEMMINA PER CASO
Il Signor Devoureau, 39 anni, era nato di sesso femminile, ma solo per puro caso.
“Fin da quando sono stato una persona, ho vissuto come un uomo,” ha detto in un’intervista.
“Già a 5 anni facevo tutto come un ragazzino: mi arrampicavo sugli alberi, giocano a calcio e con i camion. Le persone che mi conoscono sanno che sono un maschio.”
Nel 2006, dopo una cura ormonale e un intervento chirurgico, ha cambiato sesso ed è diventato El’Jai.
Un certificato di nascita ufficiale dello Stato della Georgia lo identifica come un maschio, così come la sua patente del New Jersey e il Certificato di Previdenza.
CAUSA
A seguito del licenziamento El’Jai Devoureau si è rivolto al tribunale “mi hanno giudicato per ciò che sono, non per il lavoro che mi era richiesto.” Ha detto El’Jai.
Lo scorso giugno il centro lo aveva assunto per controllare che le persone che si stavano disintossicando non sostituissero la propria urina con quella di qualcun altro. Questo affinché il test antidroga a cui dovevano sottoporsi si svolgesse in modo corretto.
Il secondo giorno di lavoro il suo capo gli aveva detto di aver sentito che era un transessuale.
“Ho detto che ero un maschio, poi lei mi ha chiesto se mi ero sottoposto a interventi chirurgici e io ho risposto che era una faccenda privata e che non dovevo fornire spiegazioni. Così sono stato licenziato.
”Secondo loro quello era un lavoro per un maschio e lui non poteva essere riconosciuto come tale.
Ma la legge del New Jersey non ammette discriminazioni sessuali sul lavoro.
Allora El’Jai ha fatto causa alla ditta che lo ha licenziato.
“Lo faccio perché tutti sappiano che è sbagliato, affinché non accada ad altri.”
fonte www.giornalettismo.com/
Lgbt Firenze: Domenica 17 Aprile Arcigay incontra il Pd
Inizio: 17 Aprile 2011 18:30
Fine: 17 Aprile 2011 20:00
Luogo: Grand Hotel Mediterraneo
Indirizzo: Grand Hotel Mediterraneo in via Lungarno del Tempio 44, Firenze, Italia
Domenica 17 aprile, alle 18 e 30 a Firenze, Arcigay incontrerà il Partito Democratico per un dibattito pubblico dal titolo: Diritti lgbt. Frontiera di una nuova Italia?
L’incontro, organizzato da Arcigay, con la Collaborazione di Arcigay “Il giglio rosa” Firenze, vuole essere l’occasione per discutere di diritti di gay, lesbiche e trans, tematiche troppo spesso marginali nel panorama politico del nostro Paese.
Al dibattito parteciperanno il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè, il responsabile nazionale diritti civili del Pd Ettore Martinelli e il vice presidente del PD Ivan Scalfarotto.
Aprirà i lavori Francesco Piomboni, presidente di Arcigay Firenze.
L’appuntamento è per le 18 e 30 presso il Grand Hotel Mediterraneo in via Lungarno del Tempio 44 a Firenze.arcigay.it
fonte arcigay.it
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politica e diritti lgbt
martedì 12 aprile 2011
Lgbt: Apre mercoledì 13 Aprile lo Sportello Nuovi Diritti 'Toolbox'
Conferenza stampa 13 aprile, ore 18.30, Borgo Santa Caterina 60, a Bergamo
TOOLBOX
Apre mercoledì lo Sportello Nuovi Diritti
Con Vera Lamonica della segreteria nazionale CGIL e col presidente nazionale di Arcigay Paolo Patané sarà inaugurato il nuovo servizio contro le discriminazioni di gay, lesbiche e trans nei luoghi di lavoro
Bergamo, lunedì 11 aprile 2011
“Meno opportunità lavorative, maggiore rischio di discriminazione in ufficio, in fabbrica, nei diversi luoghi di lavoro, più difficoltà ad essere assunti rispetto a quelle già gravi diffuse in tempo di crisi”: così Francesca Seghezzi, responsabile del settore delle politiche giovanili ed in particolare del progetto Toolbox per conto della CGIL di Bergamo, spiega quali siano gli ostacoli specifici dei lavoratori e delle lavoratrici gay, lesbiche e transessuali.
Il sindacato ha deciso di attivare un punto di riferimento informativo e di tutela delle persone omosessuali contro le discriminazioni subite nei luoghi di lavoro e lo farà con lo “Sportello Nuovi Diritti” che sarà inaugurato mercoledì prossimo, 13 aprile, negli spazi di Toolbox, la sede under 35 della CGIL in Borgo Santa Caterina n. 60 a Bergamo.
“Coniugando l’esperienza della CGIL nella difesa dei diritti dei lavoratori con l’associazionismo sociale del mondo GLT, abbiamo deciso di avviare questo sportello sperimentale per prevenire e contrastare quelle che sono le discriminazioni magari non conclamate, poco denunciate, ma che è necessario vengano riconosciute come tali” prosegue Francesca Seghezzi. “Non si tratterà solo di procedere attraverso lo strumento della vertenzialità, ma puntiamo molto proprio sulla prevenzione nei luoghi di lavoro”.
“La natura innovativa dello sportello permetterà di sperimentare il concreto disagio delle persone lgbt rispetto ad uno dei meccanismi in cui si gioca la partita decisiva per l’uguaglianza, ovvero il lavoro.
L’inaugurazione di questo servizio è testimonianza del rafforzarsi delle sinergie tra Arcigay e CGIL con alla base la volontà comune di agganciare i temi dei diritti civili e quelli dei diritti sociali e ricomporli in un unico dibattito sull’uguaglianza” ha spiegato Paolo Patané, presidente nazionale di Arcigay.
L’inaugurazione (con conferenza stampa) è prevista per le ore 18.30 di mercoledì prossimo e vedrà la partecipazione di:
Vera Lamonica della segreteria nazionale della CGIL
Paolo Patané, presidente nazionale di Arcigay
Stafano Pieralli Arcigay Welfare
Daniela Tomasino di Arcigay Palermo
Francesca Seghezzi, responsabile delle politiche giovanili per la CGIL di Bergamo
Cos’è Toolbox
È la sede della CGYL in versione young a Bergamo, prima esperienza del genere in Italia per il sindacato, in parte centro di aggregazione, in parte luogo di tutela sindacale, ma anche spazio teatrale e laboratorio.
Ha aperto ufficialmente il 16 marzo di un anno fa, alla presenza della segretaria nazionale Susanna Camusso, in Borgo Santa Caterina n. 60.
L’apertura era stata preceduta da una campagna di promozione “avvolta nel mistero”: a metà marzo 2010 gruppi di studenti avevano distribuito anonimamente, cioè senza loghi del sindacato o tracce che potessero ricondurre alla CGIL, cubi colorati di cartoncino, stile gadgets, in locali e fuori da luoghi frequentati dai ragazzi.
Sabato 13 marzo e domenica 14 marzo 2010, inoltre, un grande cubo (2 metri x 2) su rotelle era stato fatto circolare per le vie del centro città. Il filmato del cubo misterioso è su YouTube, il video lo trovi alla fine di quest'articolo.
Il cubo ha anche un suo profilo su Facebook: il Cubetto Toolbox con centinaia di “amici”.
Fra gli obiettivi di Toolbox: portare all’interno della contrattazione sociale territoriale le istanze rilevate sulla popolazione giovanile, fornire servizi di orientamento al mondo del lavoro, della formazione e della previdenza, dedicati agli under35; di sensibilizzare ragazzi e ragazze sulle materie previdenziali; di intercettare ed ascoltare le seconde generazioni di immigrati.
Toolbox.bergamo@gmail.com
Toolbox è aperto tutti i pomeriggi dal martedì al sabato in Borgo Santa Caterina n.60 (dalle 15.00 alle 20.00, venerdì e sabato fino alle 23.00).
Contatti: toolbox.bergamo@gmail.com
Facebook: Il cubetto Toolbox Tel. 035 217843
Ufficio Comunicazione CGIL Bergamo
Francesca Ghirardelli
Cell. 339.4633420
francesca.ghirardelli@cgil.lombardia.it
Via G. Garibaldi, 3 - 24122 Bergamo -Tel. 035.3594.251 - Fax 035.A3594.459 - www.cgil.bergamo.it
--
Stefano Bolognini
Ufficio Stampa Arcigay
Tel: 3486839779 Skype: ste_bolo
fonte www.digayproject.org
Lgbt: Australia, i sessi sono due, i «generi» 23
«Masculum et feminam creavit eos». Così recita il 27° versetto del primo capitolo della Genesi. L’essere umano fu creato a immagine di Dio e distinto in due generi: maschio e femmina.
Secondo la Australian human rights commission (Ahrc) Dio, però, non ha dimostrato molta fantasia. In un interessante documento di quell’Authority, intitolato «Protezione dalla discriminazione in base a orientamento sessuale e identità di sesso e/o di genere», viene infatti spiegato che l’essere umano, in realtà, si distingue in ben ventitré generi.
Oltre alla classica e ormai datata distinzione tra uomini e donne, per la Ahrc occorre aggiungere gli omosessuali, i bisessuali, i transgender, i trans, i transessuali, gli intersex, gli androgini, gli agender, i crossdresser, i drag king, i drag queen, i genderfluid, i genderqueer, gli intergender, i neutrois, i pansessuali, i pan gender, i third gender, i third sex, le sistergirl e i brotherboy.
Non si tratta di sinonimi o di semplici variazioni di un unico fenomeno, ma di specifiche e distinte categorie legate al misterioso universo del sesso. C’è chi le definisce perversioni sessuali, e chi invece le qualifica come legittimi orientamenti sessuali, degni di trovare piena tutela giuridica. Basta approfondire, ad esempio, su chi siano i «neutrois» per scoprire un mondo del tutto sconosciuto ai profani.
Per il diritto le cose parevano assodate, visto che anche lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, adottato il 17 luglio 1998 ed entrato in vigore il 1° luglio 2002, all’articolo 7, terzo comma, prevede testualmente che «con il termine "genere sessuale" si fa riferimento ai due sessi, maschile e femminile, nel contesto sociale», e che «tale termine non implica alcun altro significato di quello sopra menzionato».
Oggi non sembra essere più così. Lo scorso 9 febbraio 2011, infatti, il Parlamento canadese ha definitivamente approvato, con 143 voti favorevoli e 135 contrari, il famigerato «Bill C-389», ovvero il disegno di legge con il quale è stato modificato il codice penale e la legge canadese sui diritti umani. Le modifiche hanno riguardato proprio l’introduzione dei concetti di «gender identity» e «gender expression», per cui la discriminazione non potrà più essere basata solo sulla «razza, nazionalità, origine etnica, colore, religione, età, sesso e orientamento sessuale», ma anche sull’«identità e sull’espressione di genere», nel quale possono ben trovare spazio i ventitré generi della Australian human rights commission.
A proposito nel Nuovo Continente, l’attivista australiana Katrina Fox, coautrice del libro Trans people in love, pubblicato nel 2008, ha recentemente scritto un appassionato editoriale per la Australian broadcasting commission dal titolo «Il matrimonio: necessità di una ridefinizione», in cui sosteneva l’urgenza di abbattere le barriere di genere che rinchiudono il matrimonio.
«Un’opzione più inclusiva», afferma la Fox, «sarebbe quella di consentire a tutti gli individui di sposarsi, indipendentemente dal loro sesso o dal genere, compresi coloro che non hanno alcun sesso o alcun genere, o il cui sesso possa essere indeterminato». Difficile onestamente immaginare un orientamento sessuale talmente indeterminato da non poter rientrare nemmeno nei ventitré generi individuati dalla Ahrc.
La Fox ha però precisato di nutrire forti perplessità sul fatto che il matrimonio possa essere consentito anche agli «objectum sexuals», ovvero coloro che sono affetti da oggettofilia. Forse si riferiva a Eija-Riitta Berliner-Mauer la donna svedese di Liden, fisicamente e sentimentalmente attratta dagli oggetti, che si innamorò del Muro di Berlino.
Ci sarebbe da sorridere se non fosse che simili bislaccherie hanno la capacità di influenzare i legislatori e incidere nel tessuto della società. Resta il dubbio se sia il caso di preoccuparsi seriamente, o sia meglio ricorrere al sano umorismo di Chesterton.
fonte www.avvenire.it, di Gianfranco Amato
Lgbt Verona, Terzo modulo di formazione: Educare al rispetto
Inizio:16 Aprile 2011 10:00
Fine:17 Aprile 2011 16:00
Luogo:MILK Verona Lgbt Community Center
Indirizzo:
Mappa Via Nichesola, 9, Verona, Italia, 37132 Terzo modulo del progetto
EDUCARE AL RISPETTO! Interventi di contrasto al bullismo omofobico
Corso di formazione per moltiplicatori.
REALIZZATO COL SOSTEGNO DELLA REGIONE VENETO –
DIREZIONE REGIONALE PER I SERVIZI SOCIALI (EX: L.R. 16.08.2002, N. 28 ART. 2. CONTRIBUTI REGIONALI A SOSTEGNO DELLE ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE,
in collaborazione col Comitato Provinciale Arcigay “Pianeta Urano” Verona e il MILK Verona Lgbt Community Center.
L’incontro si terrà a Verona presso il MILK Verona Lgbt Community Center, da sabato 16 aprile (dalle 10 alle 18) a domenica 17 aprile (dalle 10 alle 16).
fonte www.arcigay.it
Eventi lgbt: "Your girl" di Alessandro Sciarroni inaugura il progetto sulle identità "Otto+1"
Venerdì 15 aprile, Teatro Fondamenta Nuove, h.19 e h.21
ALESSANDRO SCIARRONI "YOUR GIRL"
Evento ideato dall'associazione "Ottava Traversa" e promosso dall'Assessorato alle Politiche Giovanili e dall'Osservatorio Lgbt del Comune di Venezia.
Tra le performance più emozionanti degli ultimi anni, "Your Girl" del coreografo Alessandro Sciarroni - che inaugura il ciclo di performance "Otto.
Materiali identitari e imprevisti queer", un'indagine creativa che per un anno raccoglierà appunti visivi ed emozionali sull'identità e le culture queer. - è un lavoro sul desiderio, sull'ispezione di un sentimento.
Nasce dallo studio di "Madame Bovary" di Flaubert e dalla traduzione novecentesca che ne dà Giovanni Giudici nella raccolta poetica "La Bovary c'est moi".
La drammaturgia procede attraverso la biologia degli interpreti, nell'istante biografico che li ha uniti nel quadrato scenico.
Il lavoro decripta e riscrive l'invenzione del desiderio, mescola e capovolge la trama continuamente performativa di biologia, biografia, narrazione, emozione.
Your girl è stata selezionata nel 2007 per il Premio Internazionale della performance di Dro (Trento) ed stata presentata nei principali festival di teatro e danza contemporanea, in Italia e in Europa.
Dopo questo lavoro, Alessandro Sciarroni ha vinto il premio "Nuove sensibilità" nel 2008, con lo spettacolo "I was Madonna", grazie al quale i suoi prodotti sono stati prodotti dal Teatro Stabile delle Marche.
Tra il 2009 e il 2010 le sue produzioni sono entrate a far parte della rete "Antipoci Explo" in Italia e del circuito "Aerowaves" per la mobilità degli artisti. Sciarroni tiene laboratori di ricerca contemporanea, utilizzando i linguaggi della performance, del teatro e delle arti visive.
Ingresso libero su prenotazione: 041.5224498 info@teatrofondamentanuove.it
fonte www.comune.venezia.it
lunedì 11 aprile 2011
LGBT: DIRIGENTI ARCIGAY AGGREDITI, CONDANNA DEL VESCOVO DI PISTOIA
PISTOIA, 11 APR "Più che le ferite nel corpo, credo abbiano fatto male quelle nell'animo.
Ma entrambe le ferite subite da Federico, segretario del Comitato pistoiese Arcigay, obbligano a riflettere e vanno condannate con fermezza.
Sono una violazione della dignità umana".
Così mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia, commenta l'aggressione contro Federico Esposito, giovane dirigente pistoiese di Arcigay, avvenuta due giorni fa a Napoli mentre Esposito - insieme a un altro dirigente, salernitano, del movimento di omosessuali - usciva da una riunione.
fonte (ANSA).
BOLOGNA INCONTRO: 'DISTURBI ALIMENTARI E COMUNITÀ LGBT'
Giovedì 14 aprile ore 21:00 al Cassero, via Don Minzoni 18, Bologna.
Ingresso libero e senza tessera, 1st floor, per il secondo dei due incontri aperti a tutt*, a cura di Marta Facen.
ArciLesbica Bologna si occupa anche di benessere!
Abbiamo invitato tre esperte in diagnosi e cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), provenienti dall' Unità Operativa del Policlinico Sant' Orsola di Bologna.
Un laboratorio costruito per conoscere, analizzare e approfondire il legame tra universo femminile e patologie riguardanti il rapporto con il cibo e il corpo.
Daila Capilupi, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale, Silvia Bigucci, dietista, Elisabetta Malaspina, medico specializzato, ci guideranno attraverso questo percorso.
Avete domande, curiosità, dubbi, testimonianze?
Avete bisogno di aiuto o conoscete qualcun* che potrebbe averne?
Il 14 aprile alle 21:00 al Cassero, ArciLesbica propone una soluzione ai vostri quesiti.
Vi aspettiamo!
fonte www.digayproject.org
Lgbt Repubblica Ceca: trovato scheletro di una persona transessuale di 5000 anni fa
Un gruppo di archeologi ha trovato uno scheletro di circa cinquemila anni fa che potrebbe appartenere a una persona transessuale o, come sottolineano gli studiosi, a una persona del “terzo sesso”.
Gli scienziati sono giunti a questa conclusione notando che lo scheletro è di un uomo, ma la sepoltura è femminile, cioè la persona è stata sepolta seguendo i riti e le modalità riservate alle sepolture muliebri.
Il corpo, che risale all’età del rame, è stato trovato nella Repubblica Ceca. Il ritrovamento è stato reso noto dalla dottoressa Kamila Remišová, responsabile degli scavi, che ha affermato:
Grazie alla storia e all’etnologia sappiamo che quando una cultura ha rigide regole per le sepolture mai commette errori in questi ambiti.
Non è la prima volta che ci si trova dinanzi a casi simili: una donna dell’età della pietra è stata sepolta come un guerriero, mentre lo scheletro di quest’ultimo ritrovamento indica che l’uomo è stato sepolto come se fosse una donna intenta alla cura della casa.
Come sarà stata la vita delle persone transessuali in quell’epoca?
fonte queerblog.it Foto | ceskapozice
Lgbt: Sono trans e mi candido al consiglio comunale di Ragusa. Appoggerò Nello
Al pari del Parlamento nazionale, che ha avuto in Vladimir Luxuria il suo primo deputato trans, anche il prossimo Consiglio comunale potrebbe contare su un consigliere trans.
A farsi tentare dalle “sirene” delle prossime amministrative, c’è anche Morgana Gargiulo, miss trans Sicilia, palermitana di nascita e ormai ragusana di adozione.
In questi ultimi giorni i suoi volantini, come quelli degli altri candidati, hanno “invaso” la città.
E’ candidata nella lista denominata “Insieme per il lavoro e sviluppo” creata dal movimento Ragusa Soprattutto e dal Partito Repubblicano Italiano a sostegno del sindaco Dipasquale. Morgana è pronta a dar battaglia perché vuole “una Ragusa speciale, più sviluppata nel campo del lavoro, nel settore sociale ed economia ma anche più aperta mentalmente”.
A volerla fortemente candidata è stato il presidente di Ragusa Soprattutto, Pippo Occhipinti che ha poi incontrato subito il favore del Partito Repubblicano Italiano di Gino Calvo. “Conosco Morgana da qualche tempo – spiega Occhipinti – E’ una persona molto molto intelligente e molto sensibile.
Il fatto che sia trans non poteva certo essere un ostacolo”.
Alla fine, dunque, Morgana ha ceduto alla politica visto che aveva detto che non voleva saperne? “Si, alla fine ho fatto la mia scelta – spiega Morgana – Mi ha voluto tantissimo Occhipinti e alla fine mi sono convinta.
Voglio far cadere quelle barriere di ipocrisia e bigottismo che parte di questa città ha ancora, soprattutto verso le persone speciali, come le chiamo io, come me. Siamo persone speciali, non diverse. Anche io ho un cervello come tutti gli altri”.
Ma secondo lei Ragusa è pronta per la candidatura di un trans? “Ragusa è una città che sta diventando pian piano multietnica e multiculturale, non vedo perché dovrebbe scandalizzarsi.
E poi chi dovrebbe scandalizzarsi, le stesse persone che con il sorriso strisciano la mia carta di credito nel loro pos dicendomi che sono bella e splendida? Se diventerò consigliera, mi piacerebbe attivare percorsi di educazione sessuale nelle scuole, tra i giovani, perché ritengo che non c’è nulla da nascondere. Anche noi trans abbiamo un cervello e siamo molto amati dalle nostre famiglie”.
E poi cos’altro serve a questa città? “Beh, sicuramente proporrò di migliorare i marciapiedi, in alcuni tratti sono disconnessi”. Senta, si rende conto anche lei che un trans che come prima cosa vuol aggiustare i marciapiedi, nella “bigotta” Ragusa darà presto adito a facili battute.
“Non c’avevo pensato a questa battuta che sarebbe anche divertente.
Non devo certo aver paura di dire le cose.
E poi io non faccio la prostituta ma l’attrice. Credo che i marciapiedi vadano migliorati perché molte signore mie amiche me l’hanno fatto notare, e io stessa, camminando durante lo shopping, ho avuto difficoltà con i tacchi.
Le battute, anzi le battutacce, le lascio ad altri. Io sono pronta ad offrire alla mia città, estro, creatività, arte e cultura”.
fonte Fonte: Michelangelo Barbagallo, via radiortm.it
Lgbt Firenze Omofobia: "Contro le discriminazioni c'è ancora tanto da fare"
in foto l'assessore Rosa Maria Di Giorgi
In Palazzo Vecchio il convegno nazionale 'Omofobia e transfobia a scuola'.
Rosa Maria Di Giorgi (in foto): "Portiamo questo tema anche nei corsi dell'Università dell'età libera"
"In un paese sempre più violento, dove sembra ci si possa esprimere solo con l'arroganza e la prepotenza, sul tema delle differenze c'è bisogno di un grande impegno e di una grande responsabilità, c'è da fare un grande lavoro soprattutto con i giovani, ma non solo.
"E' quanto ha detto stamani l'assessore Rosa Maria Di Giorgi, aprendo in Palazzo Vecchio il convegno 'Omofobia e transfobia a scuola. Esperienze di intervento a confronto', iniziativa organizzata dall’assessorato all’Educazione in collaborazione con Ireos, un’associazione di volontariato che si occupa di discriminazioni nell'ambito dell'identità sessuale e della difesa dei diritti di persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender, intersessuali.
"Contro l'omofobia - prosegue la Di Giorgi, il Comune di Firenze con coraggio e determinazione si sta impegnando da tempo: in tre anni abbiamo coinvolto nel nostro progetto oltre 1.500 studenti, dalle scuole materne alle medie.
Ma vogliamo fare anche di più, proponendo questo tema anche nei corsi dell'Università dell'età libera, che ogni anno coinvolgono migliaia di cittadini over 40".
Da tre anni Ireos, in collaborazione il Comune ed Arcilesbica Firenze, ha proposto all'interno de ‘Le Chiavi della Città’ (il pacchetto di iniziative che l’assessorato all’educazione offre ai ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado) un progetto contro le discriminazioni legate agli stereotipi di genere denominato ‘Da Giove a Giunone a Barbie e Ken’ rivolto alle classi della scuola secondaria di primo grado.
fonte lanazione.it/firenze
fonte foto: STUDIO ASSOCIATO CGE FOTOGIORNALISMO
In Palazzo Vecchio il convegno nazionale 'Omofobia e transfobia a scuola'.
Rosa Maria Di Giorgi (in foto): "Portiamo questo tema anche nei corsi dell'Università dell'età libera"
"In un paese sempre più violento, dove sembra ci si possa esprimere solo con l'arroganza e la prepotenza, sul tema delle differenze c'è bisogno di un grande impegno e di una grande responsabilità, c'è da fare un grande lavoro soprattutto con i giovani, ma non solo.
"E' quanto ha detto stamani l'assessore Rosa Maria Di Giorgi, aprendo in Palazzo Vecchio il convegno 'Omofobia e transfobia a scuola. Esperienze di intervento a confronto', iniziativa organizzata dall’assessorato all’Educazione in collaborazione con Ireos, un’associazione di volontariato che si occupa di discriminazioni nell'ambito dell'identità sessuale e della difesa dei diritti di persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, transgender, intersessuali.
"Contro l'omofobia - prosegue la Di Giorgi, il Comune di Firenze con coraggio e determinazione si sta impegnando da tempo: in tre anni abbiamo coinvolto nel nostro progetto oltre 1.500 studenti, dalle scuole materne alle medie.
Ma vogliamo fare anche di più, proponendo questo tema anche nei corsi dell'Università dell'età libera, che ogni anno coinvolgono migliaia di cittadini over 40".
Da tre anni Ireos, in collaborazione il Comune ed Arcilesbica Firenze, ha proposto all'interno de ‘Le Chiavi della Città’ (il pacchetto di iniziative che l’assessorato all’educazione offre ai ragazzi delle scuole dell’infanzia, delle primarie e delle secondarie di primo grado) un progetto contro le discriminazioni legate agli stereotipi di genere denominato ‘Da Giove a Giunone a Barbie e Ken’ rivolto alle classi della scuola secondaria di primo grado.
fonte lanazione.it/firenze
fonte foto: STUDIO ASSOCIATO CGE FOTOGIORNALISMO
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