Tra gli eventi
collaterali del Festival ci saranno due mostre: SuperWomen, di
Lediesis, in collaborazione con MUS.E Firenze e il Festival dei Diritti
del Comune di Firenze e Supera le distanze, realizzata in
collaborazione con IED – Istituto Europeo di Design di Firenze. Quest'ultima
sarà visibile per tutta la durata del Festival nel foyer del Cinema La Compagnia
e vedrà in esposizione i progetti degli studenti IED che hanno
partecipato al contest per realizzare l’immagine 2020 del Festival (i dettagli
nei comunicati dedicati alle mostre). Non mancheranno inoltre i dj set e il
Dragqueen show al Twist Bistrot del Cinema La Compagnia e l’appuntamento con
le stelle, a novembre, con il nuovo libro di Simon & the Stars.
Quest’anno il programma
del festival include 17 film, di cui 11 in concorso, la sezione LGBTQ
Senior Life con titoli che affrontano il tema dell’omosessualità nella terza
età, il concorso per cortometraggi Videoqueer che mette in palio 1.000
euro per il vincitore. Da non
perdere tre documentari fuori
concorso: The Ballad of Genesis and Lady Jaye di Marie
Loisier, che ritrae il performer, musicista e pioniere del gender-fluid Genesis
P-Orridge (13 ottobre, ore 18.15, presenta il film Vittore Baroni, critico
musicale), The Capote Tapes, di Ebs Burnough sull’ascesa e
caduta dell’iconico scrittore gay Truman Capote (anteprima
italiana, 18 ottobre ore 16.00) e Baci rubati, di Fabrizio
Laurenti e Gabriella Romano, che attraverso lettere, diari e resoconti
personali, racconta le esperienze degli italiani LGBTQ durante il fascismo (18
ottobre, ore 18.15 e online, alla presenza dei
registi).
Serata di
inaugurazione
Ad aprire il festival,
martedì 13 ottobre alle 21.00 (anche online), sarà il film Il caso
Braibanti, di Carmen Giardina e
Massimiliano Palmese, che saranno presenti in sala insieme all’autore
della colonna sonora, Pivio. Ricco di inediti
assoluti, il documentario di Giardina e Palmese è dedicato alla figura di
Aldo Braibanti, partigiano, poeta, drammaturgo, (“genio straordinario”
secondo Carmelo Bene), ricordato soprattutto per il processo a cui fu sottoposto
con l’accusa di aver plagiato il suo amante ventunenne. Il processo a Braibanti
può essere definito come “un processo a Oscar Wilde con un secolo di
ritardo”. Durante la serata il film riceverà il premio speciale del Florence
Queer Festival, con la seguente motivazione:“Per aver
scelto di raccontare e dare visibilità a una storia da non dimenticare, nel
ricordo del valore indelebile di un poliedrico intellettuale italiano”.
Concorso
lungometraggi
Sono
11 i titoli in concorso per il miglior film Florence Queer Festival 2020, opere
che esplorano le diverse sfaccettature della cultura LGBTQ. Storie di
coraggio, amore e arte.
Her
Name is Bo, di
Marion Vagner & Christophe Deborsu, la testimonianza di Bo van Spilbeeck,
noto reporter televisivo belga con moglie e figli, che si è dichiarato
transessuale all’età di 58 anni e ha deciso di filmare l'intero processo (15
ottobre, ore 16.30, prima italiana).
Presentato
alla Berlinale 2020, Suk Suk, di Ray Yeung è la storia d’amore tra
due anziani gay non dichiarati, ispirato al libro Oral Histories of Older Gay
men in Hong Kong, del sociologo Travis Kong (14 ottobre ore 21.00, in sala e
online).
Variações
- Guardian Angel,
di
João Maia, un biopic dedicato a uno dei cantanti più importanti della storia
della musica portoghese, António Variações (15 ottobre ore 18.15, prima
italiana).
Ahead
of the Curve,
di
Jen Rainin, la visibilità e la cultura lesbica, raccontate attraverso la nascita
e la storia del celebre magazine Curve (15 ottobre ore 21 e online.
Anteprima italiana). Im Stillen Laut,
(A quiet distance), di Therese Koppe: Erika e Christine sono una
coppia da più di 40 anni e oggi, all'età di 81 anni, ripercorrono un periodo
turbolento della loro storia. Un film sull'amore e l'invecchiamento, l'autonomia
e l'espressione artistica in spazi all'interno della DDR (17 ottobre ore 18.15.
Anteprima italiana, alla presenza della regista).
Welcome
to Chechnya,
di
David France, un documentario potente e illuminante sulla storia di un gruppo di
attivisti che rischiano la vita per combattere le persecuzioni anti-LGBTQ nella
repressiva Cecenia (14 ottobre ore 18.15).
Ellie
& Abbie (&
Ellie’s Dead Aunt), di
Monica Zanetti racconta la storia della giovane Ellie che, per conquistare la
sua compagna di classe, sarà aiutata dal fantasma della zia Tara, un’attivista
lesbica tragicamente morta negli anni '80 (16 ottobre, ore 21.00 e online).
Luciérnagas, di
Bani Khoshnoudi: Ramin è un trentenne iraniano che, fuggito dalla Turchia su
nave cargo a causa della persecuzione subita in quanto gay, si ritrova a
Veracruz in Messico (16 ottobre, ore 18.15).
Margen
de error, di
Liliana Paolinelli: quando un'amica di sua figlia le confessa di essere
innamorata di una donna anziana, Iris sospetta che si tratti di lei e ne è
lusingata. Ma ben presto inizia ad avere qualche dubbio...(17 ottobre, ore
16.00).
Breaking
Fast,
di
Mike Mosallam, sull’incontro tra un medico gay musulmano e un affascinante
attore americano, in una commedia che oltrepassa le barriere culturali (16
ottobre ore 16).
Vento Seco, è un omaggio alla cultura bear: la vita di Sandro
prende una nuova direzione quando Maicon, un motociclista che sembra uscito da
Tom of Finland, arriva nella sua piccola città brasiliana (17 ottobre ore 21.00
e online).
La
giuria concorso lungometraggi è composta da Elisa Giobbi, operatrice
culturale, Tzeli Hadjidimitriou, regista, fotografa e scrittrice,
Monica Manganelli, regista, sceneggiatrice e designer, Gianpaolo
Silvestri, giornalista ed ecopacifista, Jurgen Ureña,
regista.
Fuori
concorso
In
programma anche il film fuori concorso L'altra altra metà del cielo.
Donne, di Maria Laura Annibali, regia di Filippo Soldi. Presentato
all’ultima Berlinale, il film intreccia interviste a donne molto diverse tra
loro, che hanno in comune la scelta lesbica (14 ottobre ore 16.30, alla presenza
della regista).
LGBTQ Senior
Life
Tra i titoli in
programma quest’anno il festival ne ha selezionati cinque che affrontano il tema
dell’omosessualità durante l’invecchiamento. La scelta è dettata
dall’importanza di proporre una riflessione su un tema delicato e molto attuale,
ma anche nel tentativo di dare visibilità a una generazione che, invecchiando,
incontra un rischio maggiore di emarginazione, solitudine e discriminazione. La
sezione LGBTQ Senior Life include i film in concorso: Suk Suk
di Ray Yeung, Im Stillen Laut (A quiet distance), di
Therese Koppe, Her Name is Bo di Marion Vagner & Christophe,
Margen de error, di Liliana Paolinelli, insieme al
corto Fabiu, di Stefan Langthaler, storia di un
ottantenne che scopre di provare sentimenti a lungo repressi per Fabiu,
l’aiutante ungherese assunto per occuparsi della moglie malata (16 ottobre ore
21.00 e online).
I corti Videoqueer in
concorso
Arrivano da diversi
Paesi i cortometraggi per il concorso Videoqueer che mette in palio 1.000 euro
per il vincitore. A scegliere il miglior corto, tra i 24 in concorso, sarà una
giuria di studenti. Tutti i cortometraggi saranno visibili sulla piattaforma Più
Compagnia dal 13 al 18 ottobre.
Serata
di chiusura - 18 ottobre ore 21.00
Premiazione dei vincitori. Dopo la premiazione la
chiusura del Festival sarà affidata al film Advokatas - The Lawyer di
Romas Zabarauskas (anteprima italiana, anche online). Marius è un avvocato gay
che lavora come consulente di prestigiose aziende. La sua vita borghese va in
crisi quando incontra Ali, rifugiato siriano che vive a Belgrado e
che si guadagna da vivere facendo il sex worker. La presentazione in
collaborazione con l’associazione Nosotras.
Queer focus
online
Le presentazioni dei
libri e gli incontri che arricchiscono il programma del Festival, per quest’anno
si spostano online, sulla pagina Facebook del FQF:
fb/FQF.Firenze. Si parte martedì 13 ottobre alle
16.30 con l’incontro Anni ‘80 a Firenze, la svolta dopo la rivolta,
alla presenza di Betty Barsantini, Stefano Fabbri, Andrea Sbandati e
Vincenzo Striano. Musica, teatro, moda, design,
architettura, fotografia, nuovi media. Nascono nuove professioni e si
sperimentano linguaggi destinati a fare storia. Gli anni ‘80 ebbero una loro
capitale: Firenze. 40 anni dopo, di quella rivoluzione creativa, restano ancora
testimonianze vive e vivaci, ma molto rischia di perdersi e di non riuscire
quindi a rappresentare uno stimolo per la ripresa di una stagione che sappia
essere il nuovo e necessario motore della città e non solo. Un gruppo di allora
giovanissimi ha lanciato un appello alle istituzioni, sottoscritto da 200
protagonisti di quella straordinaria avventura, proponendo idee e progetti per
una nuova contemporaneità che sappia restituire alla città un'identità lontana
dalle solite “cartoline”.
Giovedì 15 ottobre, alle
19.30, si terrà la
presentazione del libro Quelle come me. La storia di Splendori e miserie
di Madame Royale (PM Editore, 2020), di Andrea Meroni e Luca Locati
Luciani, con la collaborazione di Giovanbattista Brambilla. Saranno presenti
gli autori Andrea Meroni e Luca Locati Luciani. Il
17 settembre 1970, usciva nelle sale un film destinato a diventare un cult:
Splendori e miserie di Madame Royale. Fu il primo lungometraggio
italiano con protagonista assoluto un personaggio omosessuale: Alessio,
interpretato da Ugo Tognazzi, Il libro ricostruisce la genesi del film, con un
minuzioso lavoro di ricerca per scoprire l’identità degli interpreti anche
minori. A chiudere Queer focus online sarà la
presentazione del libro La Traviata Norma. Ovvero: vaffanculo... ebbene
sì! del Collettivo teatrale Nostra signora dei fiori (Asterisco
Edizioni, 2020) a cura di Mauro Muscio (17 ottobre alle 19.30, alla presenza
del curatore). Rappresentato la prima volta il 9 marzo 1976 presso il teatro
CTH di Milano, è considerato lo spettacolo inaugurale della stagione del “teatro
frocio” italiano, costruito e vissuto da attori non professionisti legati
all’esperienza dei C.O.M., collettivi omosessuali milanesi.