Bros, prodotto da Judd Apatow, racconta una storia d'amore gay a New
York e riflette con grande ironia sulle tematiche LGBTQIA e sulla
mascolinità.
Bros è una commedia romantica sulla
difficoltà di trovare l’anima gemella in un mondo iperconnesso, in cui a
dominare la scena sentimentale sono le app di incontri. Prodotto da Judd Apatow, regista di film come 40 Anni Vergine e Il Re di Staten Island, Bros è diretto da Nicholas Stoller (Non Mi Scaricare, Cattivi Vicini) e scritto insieme al protagonista Billy Eichner. Distribuito dalla Universal Pictures International Italy, Bros è
stato presentato nella sezione Grand Public della 17a Festa del Cinema
di Roma ed è stato distribuito al cinema dal 3 novembre 2022.
BROS, AMORE E RISATE SU UNO SFONDO LGBTQ+
Bros è una rom-com inclusiva,
la prima con una grande produzione ad evere come protagonisti due
uomini apertamente gay e una storia d’amore che abbatte molti muri e
utilizza l’ironia per divertire con spensieratezza, ma stimolando la
riflessione verso i temi portanti dello script. Oltre ai protagonisti
Billy Eichner e Luke Macfarlane anche il resto del cast
appartiene al mondo LGBTQ+ e comprende interpreti come Dot-Marie Jones,
Jim Rush, Harvey Fierstein, Monica Raymund, Ts Madison, Guy Branum,
Bowen Yang.
Parallelamente alla storia principale, che segue le vicissitudini
amorose dei protagonisti Bobby ed Aaron, troviamo le vicende della
realizzazione di un museo a tema LGBTQIA+ che coinvolge attivamente un
comitato, tremendamente litigioso e divertente. Un espediente di
scrittura che permette di coinvolgere nello script del film tante e
diversificate personalità e generi, in modo da sottolineare come la
ricchezza delle idee derivi dal confronto. In questo è racchiusa
l’essenza di Bros, che fa dell’inclusione la sua bandiera ma racconta storie in cui tutti possono immedesimarsi.
LA TRAMA DI BROS: ROMANTICISMO QUEER NELLA CORNICE DELLA GRANDE MELA
Bros racconta la nascita
di una storia d’amore con la forma della classica commedia sentimentale
di stampo americano. Come da copione, anche in questo caso a fare da
sfondo al romanticismo e all’ironia c’è la città di New York, che con le
sue caratteristiche è la perfetta scenografia per il racconto
dell’incontro tra Bobby ed Aaron.
Bobby (Eichner) è un giornalista che ha un podcast e
cerca di affermarsi come autore. Sicuro di sè ed educato dai genitori
ad esprimere le sue idee, utilizza Grindr per flirtare con altri
ragazzi, ma spesso incontra persone noiose e poco interessanti. Mentre
cerca di affermare la sua popolarità, Bobby lavora nel consiglio di
amministrazione del Museo LGBTQIA+ di New York, proponendo idee che non
sempre incontrano il favore degli altri, nonostante si basino
sull’affermazione delle più ampie e dibattute questioni LGBTQ+.
Bobby è un newyorkese puro, circondato da amici interessanti e
progressisti, ma ancora non ha trovato il vero amore e sembra non essere
intenzionato a cercarlo, finchè sulla sua strada non trova Aaron
(Macfarlane). Esecutore testamentario e appassionato di fitness, Aaron
sembra essere l’opposto di Bobby e inizialmente la loro storia si basa
sullo scontro, ma nel corso del tempo i due inizieranno ad amare le
diversità e a confrontarsi sulle loro passioni, migliorandosi a vicenda e
imparando insieme le regole dell’amore.
BROS, UN OTTIMO FILM NATO DA UNO SKETCH TELEVISIVO
Il titolo Bros, deriva da uno spunto satirico di Billy
Eichner sul concetto di mascolinità esasperata. Autore e protagonista
del programma televisivo Billy On The Street, Eichner qualche anno fa ha realizzato uno sketch con Jason Sudeikis, chiamato The Bro Lightning Round, dove
il protagonista, che solitamente interpreta se stesso, ha impersonato
un personaggio di fantasia. Eichner ha cambiato tonalità di voce e
abbigliamento, presentandosi alle persone con la frase “Hey Bro”.
Lo sketch è diventato virale, stimolando commenti riflessioni sul concetto di mascolinità, che l’attore ha poi inserito nel film. Bros è
un film divertente, che va oltre il genere delle commedie romantiche da
manuale, perchè stimola lo spettatore a molte riflessioni, utilizzando
l’espediente satirico. Una rom-com inedita in cui sono evidenti
professionalità e abilità nella scrittura degli sceneggiatori Eichner e
Stoller, che insieme confezionano un prodotto in cui le tematiche LGBTQ+ sono l’elemento fondante ma diventano al contempo universali, perché affrontano concetti come amore, amicizia, famiglia e lavoro.