martedì 12 luglio 2016

Lgbt: A Roma la presentazione del libro "Alejandro González Iñárritu - Metafisica e metacinema" di Fabio Morici. Ex Dogana martedì 19 luglio

"Alejandro González Iñárritu - Metafisica e metacinema", di Fabio Morici
Prefazione: Silvia Scola

Intervengono insieme a Fabio Morici: MICHELA ANDREOZZI (attrice e regista);
SILVIA LEONZI e GIOVANNO CIOFALO, docenti del Dipartimento Coris, Sapienza; direttori della collana Ciak si scrive di Sovera Edizioni.

Alejandro González Iñárritu si è imposto all'attenzione mondiale fin dal suo esordio: Amores perros, la sua opera prima, riceve subito la nomination agli Oscar come Miglior Film Straniero. Poi 21 grammi, Babel, Biutiful, Birdman, Revenant: i suoi film hanno sempre ottenuto candidature e premi a livello internazionale. Il suo è un cinema intenso fatto di personaggi tormentati, storie difficili narrate in modo complesso.

Racconta la solitudine, il dolore, il decadimento interiore, la violenza, la vendetta, il senso di colpa, l’espiazione, la redenzione. Iñárritu ci mostra come gli individui si comportano quando sono spinti al limite, come affrontano la paura, la tragedia, la morte. Un'indagine profonda dell'essere umano, un viaggio ai confini dell’esistenza.

Proprio questa indagine è l'oggetto di studio del libro che, a sua volta, è un viaggio nei film del regista. Come si legge nella premessa del libro stesso: “Lo sguardo sui film andrà molto al di là dei film stessi. Lo scopo di questo libro non è studiare le opere da un punto di vista tecnico (non parlerò di luci, ottiche, dolly...), né sviscerare la struttura narrativa in senso stretto (non nominerò i tre atti, i turning point, l’arco di trasformazione...). Partirò dai film per spingermi il più lontano possibile, seguendo le connotazioni, le suggestioni, le riflessioni, gli echi, le risonanze e i riverberi che i film hanno evocato in me. Un viaggio ai confini del senso, tra letteratura, poesia, matematica, fisica, filosofia, metafisica. Perché i film di Iñárritu contengono tutte queste cose.”

Fabio Morici è un attore e autore attivo in diversi settori: cinema, tv, teatro, radio, web. Tra le sue pubblicazioni, il saggio La Sitcom (Gremese, 2010), il romanzo Appena il tempo di andar via (Albatros, 2013), il testo teatrale Nato in una notte di tempesta (Eranuova, 2014). www.fabiomorici.it

INFO: Ex Dogana - Via dello Scalo San Lorenzo, 10, Roma
Un evento organizzato da Altroquando con Giufà Libreria Caffe' al Summer Kino
fonte: evento Altroquando

lunedì 11 luglio 2016

Lgbt:Firenze. Il sindaco Nardella consegna Le Chiavi della Città all'artista Bob Wilson

In foto: La consegna a Palazzo Strozzi da parte del sindaco Nardella

Il sindaco Dario Nardella ha consegnato le Chiavi della Città al grande artista contemporaneo Bob Wilson, in riconoscimento delle sue straordinarie ricerche in campo artistico come regista, coreografo, attore, video artista, light artist e in particolare per il suo fondamentale ruolo nella storia del teatro contemporaneo.

La cerimonia si è svolta presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi. Successivamente Bob Wilson ha tenuto una conferenza insieme al direttore della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galansino e all’artista Isaac Julian. Modera Kasia Redzisz, senior curator della Tate di Liverpool.

“Sono davvero onorato e felice di consegnare le Chiavi della Città di Firenze al maestro Bob Wilson – ha affermato il sindaco Nardella -, figura davvero unica e trasversale nelle arti contemporanee. Il nostro è un riconoscimento che conferma e prosegue il virtuoso rapporto di scambio tra la produzione artistica contemporanea e la profonde radici della nostra città”.

“Sono davvero lieto che la città di Firenze riconosca questa prestigiosa onorificenza a Bob Wilson – ha dichiarato Galansino -, un artista eclettico, la cui opera dalla fine degli anni’60 è stata una guida per il teatro moderno e contemporaneo. Wilson è in grado di accostare mondi diversi e di spaziare dalle arti visive a quelle performative con un’altissima intensità estetica e una grande potenza emotiva”.
fonte: http://www.darionardella.it/le-chiavi-della-citta-bob-wilson/

Lgbt: A Napoli “Gender roles, gender cages and surroundings” di Paolo Valerio. Al Castel dell’Ovo il 12 Luglio alle ore 17:30,

Il giorno 12 Luglio alle ore 17.30, presso il Castel dell’Ovo di Napoli, Salone delle Carceri, avrà luogo il vernissage della mostra personale di Paolo Valerio “Gender roles, gender cages and surroundings” a cura di Raffaele Loffredo, autore anche del testo critico che l’accompagna.

La mostra prevederà diverse installazioni e sculture dell’artista e - in occasione dell’inaugurazione - una live performance, le opere saranno visitabili fino al 10 Agosto 2016.

La creatività, rappresenta per Valerio, un processo che implica passaggi, salti, in cui collegandosi al mondo infantile del gioco, coglie l'esteticità dell'oggetto. Risulta evidente l'attrazione per le qualità e capacità intrinseche della materia di stampo poverista, ma le sue corde, cime, oggetti di scarto, plastiche vengono assemblate in gabbie di reti cilindriche. Le sue reti sono sinapsi, intese non a livello biologico (come connessioni tra neuroni), bensì come blocchi, difese, aree dell'inconscio, le vulnerabilità dell'io rispetto ai contesti.

Lo scenario è la zona flegrea di Lucrino (Pozzuoli) dove si reca nel fine settimana da alcuni anni per osservare gli oggetti che la natura marittima gli offre – su spiagge, anfratti, scogliere – e successivamente sceglierli, dargli dignità attraverso le sue composizioni dopo che il mare, tramite la sua azione corrosiva, ha già creato e modellato autonomamente le sue forme riappropriandosi del materiale; salsedine, conchiglie, alghe che plasmano le forme, sono elementi ricorrenti di sculture che prendono forma nell'atto fisico della produzione, una pratica quindi che si consolida come condizione necessaria del suo essere.

Paolo Valerio come in un ready-made 2.0 recupera, decontestualizza, le sue reti però sottendono un corto circuito visivo e rappresentano gabbie di genere: il gender, l'intersessualità sono tra i temi principali della sua ricerca universitaria da diversi anni (è Professore ordinario di Psicologia clinica alla Facoltà di Medicina di Napoli); sono prigioni dalle quali, secondo l'artista, dovremmo liberarci, specchio di una cultura profondamente binaria.

Differenza e non diversità, come risorsa da valorizzare, l'arte di Paolo Valerio rappresenta un pretesto per riflessioni su suoi vissuti eterogenei, momenti della vita, come se avesse un filtro naturale che non gli consente di vedere il brutto della monnezza, trova la sua soggettività nell'opera esattamente come in una poesia dove concepisce ogni fune, ogni oggetto come una lettera.

La mia attività – afferma l'artista – mi permette di contattare pensieri impensabili dedicando tempo a me stesso ed al gioco, una parte di me bambino, un atto puerile che lascia una traccia e mi induce a pensare e non soltanto fare (non il fare per non pensare)”.
Valerio dunque si mette in contatto con i suoi blocchi, le sue aree di “interior junk”, non da buttare ma anche da amare in quanto facenti parte di lui; il contenitore è la sua casa ma l'opera proviene dalla natura, sovente infatti va alla ricerca di luoghi in solitudine per assemblare, sciogliere i nodi per poi riassemblarli, tagliare quelli troppo insolubili che spesso come nella vita è meglio interrompere, con la costante consapevolezza che il modo in cui un soggetto esprime l'amore non è mai il modo in cui l'altro desidera essere amato. Contaminazione tra arte e psichiatria, la stridenza tra arte e lavoro scientifico, la volontà di rimettersi in gioco con un vocabolario plastico differente, sono tra le caratteristiche dell'artista. “Gender cages”, “Dark side of the mind”, “About Tarantina” sono tra i titoli delle sue installazioni che gli consentono di toccare temi a lui cari come l'omofobia, i femminielli (tema di un suo recente volume dal titolo Genere:femminielli ); o anche la poetica del sentirsi mai abbastanza nel ciclo “Never Enought”, l'utilizzo dell'accezione Wildiana del verde come colore della diversità in “Green butterfly”.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Genere Identità Cultura in collaborazione con la Fondazione Arti Napoli.
Il vernissage sarà arricchito dai prodotti vinicoli della SL Group di Luigi Sarracino e dallo street food di Italiam, start up dedicata ai prodotti tipici della tradizione napoletana.

Orari mostra:
Dal lunedi al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 19:00 - ultimo accesso ore 18:45
Domenica dalle ore 9:00 alle ore 14:00 - ultimo accesso ore 13:15. Ingresso gratuito.
fonte: evento fb

Lgbt: A Roma il 21 luglio la proiezione di “BREAKFAST ON PLUTO” di Neil Jordan

Libellula, La Città dell’Utopia e Beyond Differences Onlus sono lieti di invitarvi il giorno 21 luglio 2016 alle ore 19.00 presso la Città dell’Utopia in via Valeriano 3/F (zona metro San Paolo) a Roma per la proiezione del film “BREAKFAST ON PLUTO”

Ambientato nell’Irlanda degli anni ’70 e tratto dall'omonimo romanzo di Patrick Mccabe, Breakfast on Pluto racconta la storia di Patrick "Kitten" Braden.
Patrick cresce con uno spasmodico desiderio di diventare donna e di incontrare prima o poi la sua vera madre, di cui sa solo che è fuggita a Londra per cercare fortuna. Mentre l'IRA miete vittime in Irlanda e lo spettro del terrorismo si fa via via sempre più incombente, Patrick, divenuto Kitten, si trasferisce nella Swinging London alla ricerca della madre e di un posto in cui le sue stravaganze vengano finalmente accettate e comprese.

Alla fine del film ci sarà spazio per approfondimenti e un confronto tra tutti i partecipanti
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Parteciperanno all’evento gli operatori dello Sportello di Ascolto di LIBELLULA, gli operatori del SAIFIP (Servizio per l’Adeguamento dell’Identità Fisica e dell’Identità Psichica) e i responsabili di LILI-linea trans del cco Mario Mieli. fonte: evento fb