Apple ha ottenuto un ulteriore riconoscimento, oltre alla prima posizione nella classifica delle aziende più innovative al mondo. Per il 14esimo anno consecutivo, Apple ha ottenuto un punteggio perfetto nel sondaggio Corporate Equality Index della fondazione Human Rights Campaign a favore dell’uguaglianza sessuale.
Per il 14esimo anno di fila quindi Apple riesce a registrare un punteggio perfetto. Questo sondaggio, lo ricordiamo per chi non avesse mai seguito le notizie sull’argomento negli anni passati, serve a valutare le aziende statunitensi in base all’uguaglianza bisessuale, gay e transgender. Apple ha raggiunto il punteggio perfetto insieme ad altre 20 aziende tech in USA come Facebook, Intel, Microsoft, Tesla e Twitter.
Tra i criteri utilizzati per valutare le compagnie troviamo politiche non discriminanti, benefici per i dipendenti, competenza organizzativa dimostrata e inclusione circa la diversità LGBT, nonché impegno pubblico verso l’uguaglianza LGBT.
Risultato importante per Apple che si è sempre distinta in questo campo e che da 14 anni si trova ad essere un esempio nella lotta alla discriminazione.
fonte: di Francesco Siciliani http://www.iphoneitalia.com via http://appleinsider.com
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
venerdì 4 dicembre 2015
Lgbt: Daniele Sartori a Lecce per il "SALENTO RAINBOW FILM FEST" con il film “Contatto forzato” e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“
Dall’11 al 13 dicembre 2015 presso lo Spazio Manifatture Knos di Lecce si terrà la seconda edizione del Salento Rainbow Film Fest, rassegna cinematografica queer ideata dall’Associazione “LEA – Liberamente e Apertamente” e curata con la preziosa collaborazione di Giovanni Minerba, direttore del Festival di Torino TGLFF.
Sabato 12 dicembre alle ore 19.15 allo Spazio K, il regista Daniele Sartori dialogherà col pubblico e incontrerà la giornalista Alessandra Lupo.
A seguire saranno proiettati “Contatto forzato”, film ambientato durante la Seconda guerra mondiale, vincitore al Macon Film Festival 2015 di due premi (Best LGBT Short & Best Cinematography) e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“, dedicati alle due drag queen italiane protagoniste assolute della queer island greca per eccellenza: Mykonos. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale del Festival: http://www.salentorainbowfilmfest.com
IL FILM “CONTATTO FORZATO”
Recensione a cura del Critico cinematografico Vincenzo Patanè: “In Contatto forzato Daniele Sartori evidenzia la sua non comune versatilità, che lo vede capace di affrontare con uguale piglio generi estremamente differenti fra di loro, e soprattutto una sempre maggiore efficacia, frutto anche di una piena padronanza di sé e dei propri mezzi espressivi.
Il corto racconta di due soldati fascisti, imprigionati dai partigiani nei giorni precedenti la liberazione, nell’aprile 1945: il tenente Antonio Graziani (Alberto Onofrietti), comandante di una brigata, e il soldato altoatesino Detlef Hagermann (Diego Facciotti).
I due vengono portati in una stalla, bendati e legati saldamente assieme da corde strette e opprimenti che li obbligano a una vicinanza coatta. L’arma vincente del film è l’ambiguità di una sceneggiatura calibrata e senza sbavature e di un team di persone in stato di grazia – in primis il supervisore artistico Ivan Stefanutti, il direttore della fotografia Flavio Zattera e la musicista Marina Penzo – che fanno di questo racconto un gioiello, curato in ogni particolare e denso di significato.
Un significato che si esalta soprattutto nel rapporto profondo e autentico che si viene a creare fra i due protagonisti, legati – non a caso la corda è un elemento visivo costante, dalle evidenti valenze simboliche – da un senso di complicità e di umana pietas, che permette di attenuare il dolore e lo scoramento. Pur accomunati dal caso, i due protagonisti – ritratti in più occasioni in pose sensuali, di plastica bellezza, ravvivata da una luce caravaggesca – trovano infatti assieme il coraggio per superare quel momento tremendo; merito delle parole ma anche del contatto fisico perché talora, grazie ad esso, anche se “forzato”, tocchiamo un angelo, destinato magari ad aiutarci nella nostra risalita”
DOCU-SHORTS “GLORIA DARLING” & “PRISCILLA IN MYKONOS”
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola – dice Daniele Sartori – Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo. In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri e preparati. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”
LINK Trailer “CONTATTO FORZATO”
https://www.youtube.com/watch?v=5XUDmuKw278
LINK Trailer “GLORIA DARLING”
https://vimeo.com/146488007
LINK Trailer “PRISCILLA IN MYKONOS”
https://vimeo.com/146487298
fonte: http://lostinvauxhall.com
Sabato 12 dicembre alle ore 19.15 allo Spazio K, il regista Daniele Sartori dialogherà col pubblico e incontrerà la giornalista Alessandra Lupo.
A seguire saranno proiettati “Contatto forzato”, film ambientato durante la Seconda guerra mondiale, vincitore al Macon Film Festival 2015 di due premi (Best LGBT Short & Best Cinematography) e i nuovi docu-shorts “Gloria Darling” e “Priscilla in Mykonos“, dedicati alle due drag queen italiane protagoniste assolute della queer island greca per eccellenza: Mykonos. Per maggiori informazioni consultare il sito ufficiale del Festival: http://www.salentorainbowfilmfest.com
IL FILM “CONTATTO FORZATO”
Recensione a cura del Critico cinematografico Vincenzo Patanè: “In Contatto forzato Daniele Sartori evidenzia la sua non comune versatilità, che lo vede capace di affrontare con uguale piglio generi estremamente differenti fra di loro, e soprattutto una sempre maggiore efficacia, frutto anche di una piena padronanza di sé e dei propri mezzi espressivi.
Il corto racconta di due soldati fascisti, imprigionati dai partigiani nei giorni precedenti la liberazione, nell’aprile 1945: il tenente Antonio Graziani (Alberto Onofrietti), comandante di una brigata, e il soldato altoatesino Detlef Hagermann (Diego Facciotti).
I due vengono portati in una stalla, bendati e legati saldamente assieme da corde strette e opprimenti che li obbligano a una vicinanza coatta. L’arma vincente del film è l’ambiguità di una sceneggiatura calibrata e senza sbavature e di un team di persone in stato di grazia – in primis il supervisore artistico Ivan Stefanutti, il direttore della fotografia Flavio Zattera e la musicista Marina Penzo – che fanno di questo racconto un gioiello, curato in ogni particolare e denso di significato.
Un significato che si esalta soprattutto nel rapporto profondo e autentico che si viene a creare fra i due protagonisti, legati – non a caso la corda è un elemento visivo costante, dalle evidenti valenze simboliche – da un senso di complicità e di umana pietas, che permette di attenuare il dolore e lo scoramento. Pur accomunati dal caso, i due protagonisti – ritratti in più occasioni in pose sensuali, di plastica bellezza, ravvivata da una luce caravaggesca – trovano infatti assieme il coraggio per superare quel momento tremendo; merito delle parole ma anche del contatto fisico perché talora, grazie ad esso, anche se “forzato”, tocchiamo un angelo, destinato magari ad aiutarci nella nostra risalita”
DOCU-SHORTS “GLORIA DARLING” & “PRISCILLA IN MYKONOS”
“Si tratta di due corti nati e cresciuti a Mykonos, due work in progress sviluppati durante la mia permanenza sull’isola – dice Daniele Sartori – Ho raccolto tantissimo materiale, indipendentemente dal suo utilizzo. In passato ho lavorato con artisti drag per il Queer Lion, il Padova Pride Village, nel film Doris Ortiz e in What about Alice. Molti di loro sono ragazzi artisticamente davvero seri e preparati. Le drag queen sono i classici della queer culture e Mykonos è da sempre un riferimento. Lì, ho incontrato i due performer più talentuosi: Gloria Darling e Priscilla. Due interpreti italiani stilisticamente agli antipodi ma accomunati da talento e da qualcosa di veramente interessante da raccontare, sia artisticamente che umanamente parlando”
LINK Trailer “CONTATTO FORZATO”
https://www.youtube.com/watch?v=5XUDmuKw278
LINK Trailer “GLORIA DARLING”
https://vimeo.com/146488007
LINK Trailer “PRISCILLA IN MYKONOS”
https://vimeo.com/146487298
fonte: http://lostinvauxhall.com
Lgbt: Twizz investe in formazione, a Torino focus sul Giappone
È il Giappone l’ultimo arrivato in casa Twizz, il brand di Tau Viaggi specializzato nel segmento lgbt. Ed è proprio a questa meta, in continua crescita sul mercato italiano, che l’operatore ha dedicato, a Torino, il 60esimo evento di formazione per i dettaglianti.
“Nei confronti delle agenzie - spiega l’a.d. Franco Fumagalli - abbiamo assunto un impegno concreto, che si va rafforzando di anno in anno. Rispetto al trend di oggi, che spinge gli operatori sempre più verso i webinar, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro e investire su incontri diretti con i dettaglianti, in collaborazione con gli enti del turismo. Una modalità di fare formazione che piace ancora agli adv, come dimostra l’alta adesione anche a questo incontro di Torino, che ha visto intervenire oltre 60 partecipanti”.
L’impegno dell’operatore proseguirà anche per il prossimo anno: “Per il 2016 - sottolinea Fumagalli - abbiamo previsto di organizzare almeno altri 40 incontri sulle diverse nostre mete in programmazione. Gli agenti di viaggi sono per noi fondamentali e, anche se il consumer può consultare il nostro portale costruendosi su misura il proprio viaggio, poi deve sempre finalizzare la pratica in agenzia”.
Intanto Twizz stima di chiudere il 2015 con un incremento considerevole del fatturato: “Dal 2102, anno di nascita del brand, l’aumento è stato costante - dichiara Fumagalli - e quantificabile in un più 20, 25 per cento rispetto all’anno precedente. I prodotti più richiesti sono Israele, Canarie ma anche gli Stati Uniti. Per quanto riguarda, invece, il Giappone, l’interesse della nostra clientela sta aumentando perché si tratta di una meta versatile, che è ricca di spunti interessanti e si presta anche ad essere abbinata, ad esempio, alle Cook e agli Stati Untii per un giro del mondo”.
fonte: di Stefania Galvan http://www.ttgitalia.com/
“Nei confronti delle agenzie - spiega l’a.d. Franco Fumagalli - abbiamo assunto un impegno concreto, che si va rafforzando di anno in anno. Rispetto al trend di oggi, che spinge gli operatori sempre più verso i webinar, noi abbiamo deciso di fare un passo indietro e investire su incontri diretti con i dettaglianti, in collaborazione con gli enti del turismo. Una modalità di fare formazione che piace ancora agli adv, come dimostra l’alta adesione anche a questo incontro di Torino, che ha visto intervenire oltre 60 partecipanti”.
L’impegno dell’operatore proseguirà anche per il prossimo anno: “Per il 2016 - sottolinea Fumagalli - abbiamo previsto di organizzare almeno altri 40 incontri sulle diverse nostre mete in programmazione. Gli agenti di viaggi sono per noi fondamentali e, anche se il consumer può consultare il nostro portale costruendosi su misura il proprio viaggio, poi deve sempre finalizzare la pratica in agenzia”.
Intanto Twizz stima di chiudere il 2015 con un incremento considerevole del fatturato: “Dal 2102, anno di nascita del brand, l’aumento è stato costante - dichiara Fumagalli - e quantificabile in un più 20, 25 per cento rispetto all’anno precedente. I prodotti più richiesti sono Israele, Canarie ma anche gli Stati Uniti. Per quanto riguarda, invece, il Giappone, l’interesse della nostra clientela sta aumentando perché si tratta di una meta versatile, che è ricca di spunti interessanti e si presta anche ad essere abbinata, ad esempio, alle Cook e agli Stati Untii per un giro del mondo”.
fonte: di Stefania Galvan http://www.ttgitalia.com/
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Lgbt: Giornata Mondiale contro l’AIDS, a Ragusa l’importanza della prevenzione spiegata dai ragazzi
In foto al centro il dottore Francesco Gebbia responsabile del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Modica provincia di Ragusa,a sinistra padre Giorgio Occhipinti, a destra Gloria Gramaglia referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula.
Sensibilizzare ma soprattutto informare per prevenire. Questi i concetti chiave attorno cui ha ruotato l’iniziativa, organizzata, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale contro l’A.I.D.S, dall’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Ragusa – Asp 7 in collaborazione con il Centro Commerciale Le Masserie e gli Istituti d’Istruzione Secondaria ITC Fabio Besta, indirizzo Sistemi informativi Aziendali e l’Istituto G. Ferraris di Ragusa – Liceo Artistico ad indirizzo grafico.
“In realtà – spiega il dott. Francesco Gebbia, infettivologo – con questa iniziativa ci siamo posti l’obiettivo di risensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, alle problematiche legate alla diffusione del virus dell’HIV nonché alla necessità di attuare pratiche di prevenzione. Purtroppo negli ultimi anni i mass media hanno notevolmente abbassato la loro attenzione su questa tematica, per cui si ha l’impressione che sia la condizione di infezione che della malattia stessa siano sotto controllo da parte della sanità. Alla luce dei riscontri epidemiologici si evidenzia invece una recrudescenza di tali condizioni patologiche legate soprattutto ai flussi migratori sia comunitari che extracomunitari. Da qui nasce quindi l’esigenza di sensibilizzare le giovani popolazioni alla problematica e renderli partecipi di un processo informativo che li veda protagonisti e non semplici spettatori. Ecco perché quest’anno abbiamo coinvolto nell’iniziativa un gruppo di studenti che devo dire hanno fatto un ottimo lavoro. A loro, al corpo insegnanti e ai dirigenti un grazie di cuore per aver sposato questa iniziativa che spero possa essere un primo tassello verso la costruzione di qualcosa di più grande”.
I lavori degli studenti sono stati esposti in uno spazio che la direzione del centro commerciale ha messo a disposizione per l’occasione; nello specifico gli studenti del liceo artistico hanno esposto alcuni pannelli informativi sul tema dell’HIV e sull’ importanza della prevenzione mentre i ragazzi dell’Istituto Fabio Besta hanno realizzato un documentario.
“E’ stata un’esperienza importante per noi – dicono Simone, Maria Antonietta e Massimiliano – soprattutto perché abbiamo compreso come a volte alcuni nostri atteggiamenti, dettati dalla spensieratezza e incoscienza della nostra età, possano portarci a conseguenze negative per il nostro futuro. Oggi sappiamo molto di più su questo virus del quale non si sente parlare spesso ma che è sempre presente. Siamo inoltre consapevoli dell’importanza che ha la prevenzione e il messaggio che vogliamo lanciare soprattutto ai nostri coetanei è quello di fare molta attenzione al proprio stile di vita e vedere la prevenzione come forma di tutela della nostra vita e di coloro che amiamo e non come qualcosa da rifuggire. Sarebbe inoltre opportuno che anche i giornali e le televisioni tornassero a parlare di questo problema anziché tacerlo. Se da un lato è vero che il cancro è il male del secolo, dall’altro è anche vero che il virus dell’HIV non è superato e bisogna informare e sensibilizzare con più accuratezza la popolazione”.
Don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Diocesi di Ragusa ha poi evidenziato come a volte la scarsa conoscenza di determinate patologie possa ingenerare atteggiamenti sbagliati nelle persone: “Il non sapere, il non essere informati è spesso anche causa di un fenomeno anche più brutto di questa malattia: l’emarginazione. La non conoscenza genera paura nelle persone e così appena si apprende che un amico, un parente o un conoscente ha contratto questo virus, ancora oggi, in molti tendono ad emarginarlo anziché supportarlo e aiutarlo spiritualmente. Ecco perché è necessario informarsi e soprattutto avere sete di conoscenza. Se da un lato i media devono contribuire in questo dall’altro noi dobbiamo superare le barriere dell’indifferenza”.
Presente all’iniziativa anche Gloria Gramaglia, referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula che si occupa delle problematiche sociali legate al transessualismo ed al transgenderismo:”Ci rendiamo sempre più conto che negli ultimi anni, relativamente a questa problematica, si è abbassata un po’ la guardia. A questo si aggiunga lo stile di vita dei giovani di oggi che è notevolmente cambiato e crea condizioni di rischio maggiore. Crediamo, ed è quello che facciamo giornalmente con la nostra associazione, che sia importante riportare queste tematiche anche nelle scuole. Bisogna ricominciare a parlare con i ragazzi. Non è sempre facile soprattutto per la diversità di linguaggio tra noi adulti e loro. Diventa quindi importante, da parte nostra, capire che il primo passo da fare è mettersi alla pari con loro, entrare nel loro sistema. Una volta riusciti in questo far capire loro l’importanza di amare se stessi”.
Coinvolto nella manifestazione anche il mondo dello sport ragusano. È stato infatti conferito ad alcuni ragazzi, provenienti da diverse discipline sportive e che si sono distinti sia sotto il profilo della conoscenza che della sensibilità verso questa tematica, il titolo di Ambasciatore della lotta contro l’AIDS nello sport.
fonte: articolo e foto di Francesca Bocchieri per http://www.italreport.it/
Sensibilizzare ma soprattutto informare per prevenire. Questi i concetti chiave attorno cui ha ruotato l’iniziativa, organizzata, ieri pomeriggio, in occasione della Giornata Mondiale contro l’A.I.D.S, dall’U.O.C. di Malattie Infettive dell’Ospedale Civile di Ragusa – Asp 7 in collaborazione con il Centro Commerciale Le Masserie e gli Istituti d’Istruzione Secondaria ITC Fabio Besta, indirizzo Sistemi informativi Aziendali e l’Istituto G. Ferraris di Ragusa – Liceo Artistico ad indirizzo grafico.
“In realtà – spiega il dott. Francesco Gebbia, infettivologo – con questa iniziativa ci siamo posti l’obiettivo di risensibilizzare i cittadini, e soprattutto i giovani, alle problematiche legate alla diffusione del virus dell’HIV nonché alla necessità di attuare pratiche di prevenzione. Purtroppo negli ultimi anni i mass media hanno notevolmente abbassato la loro attenzione su questa tematica, per cui si ha l’impressione che sia la condizione di infezione che della malattia stessa siano sotto controllo da parte della sanità. Alla luce dei riscontri epidemiologici si evidenzia invece una recrudescenza di tali condizioni patologiche legate soprattutto ai flussi migratori sia comunitari che extracomunitari. Da qui nasce quindi l’esigenza di sensibilizzare le giovani popolazioni alla problematica e renderli partecipi di un processo informativo che li veda protagonisti e non semplici spettatori. Ecco perché quest’anno abbiamo coinvolto nell’iniziativa un gruppo di studenti che devo dire hanno fatto un ottimo lavoro. A loro, al corpo insegnanti e ai dirigenti un grazie di cuore per aver sposato questa iniziativa che spero possa essere un primo tassello verso la costruzione di qualcosa di più grande”.
I lavori degli studenti sono stati esposti in uno spazio che la direzione del centro commerciale ha messo a disposizione per l’occasione; nello specifico gli studenti del liceo artistico hanno esposto alcuni pannelli informativi sul tema dell’HIV e sull’ importanza della prevenzione mentre i ragazzi dell’Istituto Fabio Besta hanno realizzato un documentario.
“E’ stata un’esperienza importante per noi – dicono Simone, Maria Antonietta e Massimiliano – soprattutto perché abbiamo compreso come a volte alcuni nostri atteggiamenti, dettati dalla spensieratezza e incoscienza della nostra età, possano portarci a conseguenze negative per il nostro futuro. Oggi sappiamo molto di più su questo virus del quale non si sente parlare spesso ma che è sempre presente. Siamo inoltre consapevoli dell’importanza che ha la prevenzione e il messaggio che vogliamo lanciare soprattutto ai nostri coetanei è quello di fare molta attenzione al proprio stile di vita e vedere la prevenzione come forma di tutela della nostra vita e di coloro che amiamo e non come qualcosa da rifuggire. Sarebbe inoltre opportuno che anche i giornali e le televisioni tornassero a parlare di questo problema anziché tacerlo. Se da un lato è vero che il cancro è il male del secolo, dall’altro è anche vero che il virus dell’HIV non è superato e bisogna informare e sensibilizzare con più accuratezza la popolazione”.
Don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio per la pastorale della salute della Diocesi di Ragusa ha poi evidenziato come a volte la scarsa conoscenza di determinate patologie possa ingenerare atteggiamenti sbagliati nelle persone: “Il non sapere, il non essere informati è spesso anche causa di un fenomeno anche più brutto di questa malattia: l’emarginazione. La non conoscenza genera paura nelle persone e così appena si apprende che un amico, un parente o un conoscente ha contratto questo virus, ancora oggi, in molti tendono ad emarginarlo anziché supportarlo e aiutarlo spiritualmente. Ecco perché è necessario informarsi e soprattutto avere sete di conoscenza. Se da un lato i media devono contribuire in questo dall’altro noi dobbiamo superare le barriere dell’indifferenza”.
Presente all’iniziativa anche Gloria Gramaglia, referente per la Sicilia, dell’Associazione Libellula che si occupa delle problematiche sociali legate al transessualismo ed al transgenderismo:”Ci rendiamo sempre più conto che negli ultimi anni, relativamente a questa problematica, si è abbassata un po’ la guardia. A questo si aggiunga lo stile di vita dei giovani di oggi che è notevolmente cambiato e crea condizioni di rischio maggiore. Crediamo, ed è quello che facciamo giornalmente con la nostra associazione, che sia importante riportare queste tematiche anche nelle scuole. Bisogna ricominciare a parlare con i ragazzi. Non è sempre facile soprattutto per la diversità di linguaggio tra noi adulti e loro. Diventa quindi importante, da parte nostra, capire che il primo passo da fare è mettersi alla pari con loro, entrare nel loro sistema. Una volta riusciti in questo far capire loro l’importanza di amare se stessi”.
Coinvolto nella manifestazione anche il mondo dello sport ragusano. È stato infatti conferito ad alcuni ragazzi, provenienti da diverse discipline sportive e che si sono distinti sia sotto il profilo della conoscenza che della sensibilità verso questa tematica, il titolo di Ambasciatore della lotta contro l’AIDS nello sport.
fonte: articolo e foto di Francesca Bocchieri per http://www.italreport.it/
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martedì 1 dicembre 2015
Lgbt: Giornata Mondiale contro l'AIDS, 1 dicembre 2015: film e doc solo su Sky e MTV8
Edizione 27 per la Giornata Mondiale contro l'AIDS, ma la tv italiana la celebra solo grazie a Sky, mentre MTV lancia la campagna Safe Sexting.
1 dicembre, Giornata Mondiale contro l'AIDS: un appuntamento che unisce il pianeta dal 1988, dopo anni di difficili lotte per accendere i riflettori su un'epidemia a lungo considerata dai bigotti come una 'punizione divina' per le comunità gay. L'attenzione sulla malattia, affievolitasi negli ultimi anni nel 'mondo occidentale', si è riaccesa proprio nelle ultime settimane dopo la confessione dell'attore Charlie Sheen, dichiaratosi sieropositivo in una intervista in diretta tv. Ma la tv italiana non sembra ricordarsi della ricorrenza, lasciando solo a Sky e ai suoi canali DTT il 'compito' di ricordare al pubblico che l'AIDS non è debellato.
The Normal Heart, Ryan Murphy torna ad occuparsi di diritti gay
Il film è ambientato nell'America degli anni Ottanta, dopo i primi casi di Aids che portano un gruppo di omosessuali a chiedere aiuto al Governo
Il taglio della proposta Sky è comunque piuttosto 'glam', poco documentaristica, piuttosto incentrata sul (bellissimo e) pluripremiato The Normal Heart, film tv diretto da Ryan Murphy, prodotto da HBO e interpretato da Mark Ruffalo e Matt Bomer, in onda alle 21.05 in prima tv in chiaro su MTV8. Il film tv porta sul piccolo schermo l'omonima pièce teatrale di Larry Kramer che ha raccontato i primi anni dell'epidemia e la sua diffusione nella comunità gay di New York: al centro della storia il giornalista Ned Weeks alle prese con i pregiudizi sulla malattia e l'ostilità dell'opinione pubblica e della stessa comunità gay, alla ricerca di un riconoscimento pubblico e soprattutto di un protocollo sanitario utile alla lotta contro il male.
A seguire, intorno alle 23.05, sempre su MTV8 va in onda il doc in prima tv Larry Kramer per amore e per rabbia, di Jean Carlomusto, incentrato sul celebre attivista e drammaturgo statunitense, simbolo nella lotta per i diritti omosessuali e autore della versione teatrale di The Normal Heart, che debuttò nel 1985. Il doc, anche questo targato HBO, sarà trasmesso in contemporanea anche su Sky Cinema Cult HD.
Dal canto proprio Sky Cinema Cult HD integra e inverte la programmazione free di MTV8: il canale pay, infatti, offre alle 21.05 Dallas Buyers Club, film vincitore di tre premi Oscar incentrato sulla storia di un uomo incapace di accettare la condanna a morte, che decide di sperimentare delle medicine alternative e di renderle disponibili per i malati di AIDS, sfidando la comunità scientifica. A seguire il doc su Larry Kramer e in chiusura la replica di The Normal Heart.
Niente di davvero nuovo, quindi, nella tv italiana, che continua a offrire davvero poco in occasione della Giornata Mondiale sulla Lotta all'AIDS. A parte indossare qualche fiocchetto rosso, frutto della sensibilità dei singoli autori/conduttori che di una vera partecipazione di rete, le tv generaliste 'ignorano' da tempo la ricorrenza del 1° dicembre. Non sono sole, però. Se Sky Tg24 oggi dedica almeno un suo titolo ai dati sulla diffusione del male nel mondo, mi stupisco (ancora) di non trovare nient'altro in tv, su nessuno dei tanti canali DTT e Pay che ora arricchiscono la nostra offerta.
In fondo già nel 2013 notavamo come solo Cielo (e uno speciale Tg1) ricordasse l'AIDS e come negli anni si siano affievolite anche le campagne anti-Aids in tv, di cui finora non ho visto neppure traccia sui canali mainstream. MTV, invece, lancia proprio oggi la campagna Safe Sexting con la messa in onda di uno spot di 30 secondi, Sext Life, realizzato da MTV Staying Alive Foundation e Y&R New York. Un video ironico in cui delle gigantesche emojis a tema sessuale prendono vita per promuovere sempre l'uso del preservativo. Il claim è chiaro:“Fai dei preliminari una cosa a tre. Aggiungi un preservativo”. Il promo, però, andrà in onda su MTV Next (Sky, 133) e MTV Music (DTT, 67).
Almeno una novità nell'ormai distratta tv italiana.
fonte: Di Giorgia Iovane per http://www.tvblog.it/
1 dicembre, Giornata Mondiale contro l'AIDS: un appuntamento che unisce il pianeta dal 1988, dopo anni di difficili lotte per accendere i riflettori su un'epidemia a lungo considerata dai bigotti come una 'punizione divina' per le comunità gay. L'attenzione sulla malattia, affievolitasi negli ultimi anni nel 'mondo occidentale', si è riaccesa proprio nelle ultime settimane dopo la confessione dell'attore Charlie Sheen, dichiaratosi sieropositivo in una intervista in diretta tv. Ma la tv italiana non sembra ricordarsi della ricorrenza, lasciando solo a Sky e ai suoi canali DTT il 'compito' di ricordare al pubblico che l'AIDS non è debellato.
The Normal Heart, Ryan Murphy torna ad occuparsi di diritti gay
Il film è ambientato nell'America degli anni Ottanta, dopo i primi casi di Aids che portano un gruppo di omosessuali a chiedere aiuto al Governo
Il taglio della proposta Sky è comunque piuttosto 'glam', poco documentaristica, piuttosto incentrata sul (bellissimo e) pluripremiato The Normal Heart, film tv diretto da Ryan Murphy, prodotto da HBO e interpretato da Mark Ruffalo e Matt Bomer, in onda alle 21.05 in prima tv in chiaro su MTV8. Il film tv porta sul piccolo schermo l'omonima pièce teatrale di Larry Kramer che ha raccontato i primi anni dell'epidemia e la sua diffusione nella comunità gay di New York: al centro della storia il giornalista Ned Weeks alle prese con i pregiudizi sulla malattia e l'ostilità dell'opinione pubblica e della stessa comunità gay, alla ricerca di un riconoscimento pubblico e soprattutto di un protocollo sanitario utile alla lotta contro il male.
A seguire, intorno alle 23.05, sempre su MTV8 va in onda il doc in prima tv Larry Kramer per amore e per rabbia, di Jean Carlomusto, incentrato sul celebre attivista e drammaturgo statunitense, simbolo nella lotta per i diritti omosessuali e autore della versione teatrale di The Normal Heart, che debuttò nel 1985. Il doc, anche questo targato HBO, sarà trasmesso in contemporanea anche su Sky Cinema Cult HD.
Dal canto proprio Sky Cinema Cult HD integra e inverte la programmazione free di MTV8: il canale pay, infatti, offre alle 21.05 Dallas Buyers Club, film vincitore di tre premi Oscar incentrato sulla storia di un uomo incapace di accettare la condanna a morte, che decide di sperimentare delle medicine alternative e di renderle disponibili per i malati di AIDS, sfidando la comunità scientifica. A seguire il doc su Larry Kramer e in chiusura la replica di The Normal Heart.
Niente di davvero nuovo, quindi, nella tv italiana, che continua a offrire davvero poco in occasione della Giornata Mondiale sulla Lotta all'AIDS. A parte indossare qualche fiocchetto rosso, frutto della sensibilità dei singoli autori/conduttori che di una vera partecipazione di rete, le tv generaliste 'ignorano' da tempo la ricorrenza del 1° dicembre. Non sono sole, però. Se Sky Tg24 oggi dedica almeno un suo titolo ai dati sulla diffusione del male nel mondo, mi stupisco (ancora) di non trovare nient'altro in tv, su nessuno dei tanti canali DTT e Pay che ora arricchiscono la nostra offerta.
In fondo già nel 2013 notavamo come solo Cielo (e uno speciale Tg1) ricordasse l'AIDS e come negli anni si siano affievolite anche le campagne anti-Aids in tv, di cui finora non ho visto neppure traccia sui canali mainstream. MTV, invece, lancia proprio oggi la campagna Safe Sexting con la messa in onda di uno spot di 30 secondi, Sext Life, realizzato da MTV Staying Alive Foundation e Y&R New York. Un video ironico in cui delle gigantesche emojis a tema sessuale prendono vita per promuovere sempre l'uso del preservativo. Il claim è chiaro:“Fai dei preliminari una cosa a tre. Aggiungi un preservativo”. Il promo, però, andrà in onda su MTV Next (Sky, 133) e MTV Music (DTT, 67).
Almeno una novità nell'ormai distratta tv italiana.
fonte: Di Giorgia Iovane per http://www.tvblog.it/
Lgbt: O.M.S. mai così tanti casi di HIV in Europa, primo bersaglio i giovani. Nel 2014 aumento dei casi a livelli degli anni '80
Il rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità rileva che nei 53 Paesi europei presi in esame ci sono stati oltre 140 mila nuovi casi di infezione da Hiv, di cui 30 mila nell'Unione europea. L'11% dei casi riguarda giovani tra 15 e 24 anni. L'Italia è 12/ma in classifica ma 7 malati su 10 non sanno di essere sieropositivi.
In Europa mai così tante nuove diagnosi di Hiv come nel 2014, afferma il rapporto annuale di Oms Europa e Centro europeo controllo malattie (Ecdc). Ci sono stati nuovi 142mila mila casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80.
In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni.
Contagio tra giovani italiani
Anche in Italia la situazione per quanto riguarda i giovani è allarmante. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus dell'Hiv e, nonostante anni di campagne informative, si contagiano nell'84% dei casi, ovvero più di 8 volte su 10, attraverso rapporti sessuali senza preservativo. Rapporti che avvengono nel 40% casi dei tra omosessuali maschi. E' quanto emerge dal rapporto dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids.
Italia 12/ma, senza variazioni
Secondo il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids che si celebra il primo dicembre, nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti, che non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12/esimo posto nell'Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.
Meno Aids più Hiv
Quanto alle diagnosi di Aids conclamato, dall'inizio dell'epidemia (nel 1982) a oggi in Italia sono stati segnalati oltre 67.000 casi e 43.000 decessi. Nel 2014, le nuove diagnosi sono state 858, ovvero 1,4 per 100.000 residenti. Diminuiscono i decessi di persone con Aids ma una quota crescente di persone positive all'Hiv è inconsapevole della propria condizione: tra il 2006 e il 2014 è aumentata dal 20,5% al 71,5% la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività e, nel 2014, meno di un quarto delle persone ha eseguito la terapia antiretrovirale prima della diagnosi.
fonte: http://www.rainews.it/
In Europa mai così tante nuove diagnosi di Hiv come nel 2014, afferma il rapporto annuale di Oms Europa e Centro europeo controllo malattie (Ecdc). Ci sono stati nuovi 142mila mila casi di infezioni nei 53 paesi della regione europea dell'Oms, di cui circa 30mila nella sola Unione Europea, il numero più alto dagli anni '80.
In aumento nuove infezioni da rapporti omosessuali (42%), mentre quelle dovute a rapporti eterosessuali sono al 32%. Quelle da tossicodipendenti che usano droghe iniettabili sono il 4,1%. L'11% delle infezioni avviene nella fascia tra i 15 e i 24 anni.
Contagio tra giovani italiani
Anche in Italia la situazione per quanto riguarda i giovani è allarmante. Sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 29 anni i bersagli preferiti dal virus dell'Hiv e, nonostante anni di campagne informative, si contagiano nell'84% dei casi, ovvero più di 8 volte su 10, attraverso rapporti sessuali senza preservativo. Rapporti che avvengono nel 40% casi dei tra omosessuali maschi. E' quanto emerge dal rapporto dal Centro Operativo Aids dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha pubblicato l'aggiornamento annuale della sorveglianza sulle nuove diagnosi di Hiv e i casi di Aids.
Italia 12/ma, senza variazioni
Secondo il rapporto, pubblicato in vista della Giornata Mondiale di Lotta contro l'Aids che si celebra il primo dicembre, nel 2014 in Italia 3.695 persone hanno scoperto di essere Hiv positive. Un'incidenza pari a 6,1 nuovi casi ogni 100 mila residenti, che non mostra particolari variazioni rispetto ai tre anni precedenti e colloca il nostro Paese al 12/esimo posto nell'Unione Europea. Le regioni che hanno mostrato un'incidenza più alta sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia-Romagna. Il virus colpisce prevalentemente gli uomini, che rappresentano il 79,6% dei casi nel 2014, mentre continua a diminuire l'incidenza delle nuove diagnosi nelle donne.
Meno Aids più Hiv
Quanto alle diagnosi di Aids conclamato, dall'inizio dell'epidemia (nel 1982) a oggi in Italia sono stati segnalati oltre 67.000 casi e 43.000 decessi. Nel 2014, le nuove diagnosi sono state 858, ovvero 1,4 per 100.000 residenti. Diminuiscono i decessi di persone con Aids ma una quota crescente di persone positive all'Hiv è inconsapevole della propria condizione: tra il 2006 e il 2014 è aumentata dal 20,5% al 71,5% la proporzione delle persone che arrivano allo stadio di Aids conclamato ignorando la propria sieropositività e, nel 2014, meno di un quarto delle persone ha eseguito la terapia antiretrovirale prima della diagnosi.
fonte: http://www.rainews.it/
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