lunedì 1 settembre 2025

Calendario Pirelli, nel backstage da Ranieri a Herzigova. Elements, i 'fondamentali' negli scatti di Solve Sundsbo

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Ci sono Luisa Ranieri, Isabella Rossellini, Eva Herzigova, Tilda Swinton, Venus Williams, Irina Shayk negli scatti che il fotografo tra i nomi più noti dell'arte visiva e con grandi esperienze nel mondo della moda, il norvegese Solve Sundsbo ha realizzato per The Cal 2026, il calendario Pirelli di cui sono state diffuse alcune immagini di backstage.

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Le foto sono state realizzate in tre sessioni: la prima ad aprile in Norfolk e Essex, la seconda a giugno a Londra e la terza negli Spring Studios a New York a luglio.

"La mia idea - ha detto Sundsbo presentando 'Elements' - è quella di catturare emozioni, istinti e stati d'animo che sono centrali nella vita umana: desiderio di libertà, curiosità, sete di conoscenza. Una sorta di mistero, immaginazione, passioni, desiderio di emancipazione, il legame con la natura e il nostro rapporto con il tempo e lo spazio. Un modo per connetterci a qualcosa da cui proveniamo. Lo so sono questioni molto grandi ma cerchiamo di essere ambiziosi". 

Partecipano a The Cal 2026 anche Adria Arjona, Susie Cave, Gwendoline Christie, Du Juan e FKA Twigs. Cinema e moda, musica e sport, le donne di Elements sono state chiamata a interpretare un elemento, dall'acqua al vento, guidate dall'estro creativo di S›lve Sundsb› per immagini in cui natura, emozioni e tecnologia, riflettono poeticamente il concept della nuova edizione dell'iconico calendario, dedicato di fatto al women power. Il Pirelli 2026 sarà presentato il prossimo novembre a Praga.

>> Tutte le immagini del backstage del calendario Pirelli 2026 - Foto - Ansa.it 

fonte: di Redazione ANSA   www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati        

Libri: "Prima dell'alba" di Giancarlo Pastore

Con una scrittura intensa e precisa, Giancarlo Pastore racconta il viaggio di un adolescente che cerca se stesso in un paesino del Nord Italia, attraverso una storia di formazione che ha al centro l’amore, la danza, la musica e lui, Andrea, uno dei protagonisti più potenti della letteratura contemporanea.

«Se non sai cosa vuoi fare, cerca almeno di capire cosa non vuoi fare. Non c’è niente di male in Ragioneria, ma, scusa eh, io non verrei mai a portare i miei soldi in una banca dove lavori tu. Ma ti ci immagini a fare i conti, a ragionare sui soldi, a stare ore intere dietro uno sportello?»⁠

No, certo che no. Non mi immaginavo niente, di fatto le mie capacità pratiche erano nulle. L’unica cosa che stava chiarendosi nella mia testa era che fare il ragioniere era una cosa da maschi. Avrei potuto iscrivermi alle Magistrali, dove le classi erano composte quasi del tutto da ragazze, ma l’idea di fare il maestro non mi attraeva per nulla, la Meridionale era una delle donne più tristi e frustrate che avessi mai incontrato.

«Il protagonista del volume di Giancarlo Pastore si sente attraversato dalla "solita ombra nera". Confusione e solitudine in anni segnati dalla musica della cantante, quindi la scoperta del ballo e la presa di coscienza della propria identità.» - Ermanno Paccagnini, La Lettura


Andrea cresce in un piccolo paese di mezza montagna, dove il tempo è immobile e tutto ruota intorno al bar di sua madre, Dialma. Andrea porta sul viso una bellezza inquietante e selvatica, ed è abitato da “Lei”, una creatura con la quale si sente in armonia quando danza nei boschi. 

Mentre il mondo lo prepara a un futuro che ha le sbarre di una gabbia, Andrea si lascia guidare dalle proprie fantasie, dalla musica e dalla voce cristallina, perfetta e profetica del suo idolo, Kate Bush. Amedeo è un aspirante pittore poco più grande di Andrea, anche lui vive attraversando di continuo la sottile membrana che separa la realtà dai sogni. Diverso per provenienza ed estrazione sociale, incapace di badare a se stesso, sarà lui a regalare ad Andrea, grazie a un amore così grande da far paura, la possibilità di costruire il proprio destino. 

Tuttavia, certi doni hanno un prezzo, e quello che Andrea dovrà pagare sarà la consapevolezza che le cose preziose possono svanire da un momento all’altro. Il protagonista di questo romanzo attraversa gli anni Ottanta davanti ai video di Mtv, ispirato dalle star della danza contemporanea, in un’epoca in cui l’Aids allunga ombre sulla ricerca della propria identità. Insieme a lui e ad Amedeo, si muovono altri personaggi indimenticabili: Stefania, l’amica contadina forte e concreta, Davide, maestro di danza e di vita, e Dialma, una madre il cui amore rischia di pietrificare il corpo del figlio. 

fonte: www.lafeltrinelli.it 

"Hermèstories: va in scena un’avventura" Uno spettacolo ironico e poetico racconta l’incredibile storia di Hermès, a teatro a Milano per la prima volta una pièce teatrale scritta e diretta dalla regista francese Pauline Bayle.

Hermèstories: va in scena un’avventura.

Uno spettacolo ironico e poetico racconta l’incredibile storia di Hermès, a teatro a Milano per la prima volta. 

Dall’11 al 21 Settembre 2025 al Teatro Franco Parenti, Hermès invita il pubblico a scoprire la storia della maison e i suoi oggetti più iconici in una pièce teatrale scritta e diretta dalla regista francese Pauline Bayle.

Al termine di uno spettacolo dagli accenti surrealisti, nel foyer del teatro, come fossero all’interno di un deposito per scenografie teatrali, un’originale esposizione completa il racconto dello spirito della maison. Un’occasione per osservare più da vicino gli oggetti iconici e scoprirne non solo la storia ma anche la dimensione artigianale e creativa.

Un filo invisibile unisce passato e presente in uno spettacolo teatrale che guarda apertamente al futuro.

Da Hermès, tutti gli oggetti parlano.

Sono i testimoni di una lunga storia fatta di pazienza, ispirazione e gesti precisi, cui si intrecciano incontri felici e aneddoti curiosi. Raccontano una maison di famiglia e le persone che la compongono, dagli artigiani al personale delle boutique, senza dimenticare i clienti!

Rappresentano la parte vivace e audace della creazione, sempre attenta a reinventarsi senza mai ripetersi. ‘La creazione senza memoria non esiste’ ripeteva spesso Jean-Louis Dumas, Hermèstories ne è l’allegra messa in scena.

Pierre-Alexis Dumas, direttore artistico di Hermès. 

Hermèstories è la storia di uno scudiero di nome “Lad”, figura equestre iconica di Hermès, interpretato da una giovane donna. Il personaggio incarna la vivacità, la modernità e l’heritage della maison fondata nel 1837. È anche il racconto di una narratrice e dei personaggi che Lad incontra allo storico indirizzo parigino di rue du Faubourg Saint- Honoré, mentre passeggia senza meta in un tardo pomeriggio. Insieme, delineano i contorni di un mondo incantevole che si materializza sul palcoscenico. Senza dimenticare il rumorista Monsieur Bruit, che li accompagna. Con i materiali e i gesti di Hermès, l’artista sonoro arricchisce il racconto producendo sorprendenti effetti acustici.

Dalla boutique di Faubourg Saint-Honoré a Parigi, regno del twill di seta e del cuoio, i personaggi si lasciano trasportare, come a bordo di una barca che salpa per un allegro viaggio nella storia del celebre sellier-maroquinier parigino, fino ad arrivare a una vetrina in mezzo al deserto. Un’immersione in un’avventura ricca di colpi di scena.

Tra equivoci e giochi di parole, battute e canzoni, i protagonisti si destreggiano con situazioni e oggetti: carré di seta, scatole arancio, chiusure lampo, borse Bolide… gli oggetti conquistano la scena con ironia, riflettendo l’audacia creativa inarrestabile di una maison sempre in sintonia con il proprio tempo.

Sul palcoscenico, gli accessori di scena si trasformano in strumenti ingegnosi che evocano momenti emblematici o sorprendenti della maison: un bastone-ombrello ripara dalla neve; un carré gigante permette di librarsi nello spazio; un’altalena rappresenta l’ascensore dell’iconica boutique parigina, simbolo del dinamismo di Hermès e delle personalità visionarie che ne hanno scritto la storia.

In questo universo sorprendente, a ogni sfida corrisponde una risposta originale. E, soprattutto, a ogni epoca corrisponde un’icona. Perché, naturalmente, quest’avventura non sarebbe stata possibile senza i savoir-faire artigianali che danno vita alle creazioni: dalla pelletteria, con le intramontabili borse Kelly o Birkin, fino alla seta, con i carré dai colori vivaci che richiamano le divise dei fantini alle corse dei cavalli. Tutta la diversità dei sedici métier della maison è qui rappresentata.

LA REGIA
Regista teatrale, autrice e attrice, Pauline Bayle dirige dal 2022 il Théâtre Public de Montreuil, alle porte di Parigi. Animata da un’insaziabile passione per la narrativa, Pauline Bayle porta sul palcoscenico grandi opere letterarie come l’Iliade e l’Odissea. Attraverso i suoi spettacoli difende una creazione tanto impegnativa quanto accessibile, che non richiede alcuna conoscenza preliminare da parte del pubblico. Prosegue la sua esplorazione delle narrazioni di iniziazione attingendo all’opera di Virginia Woolf con Ecrire sa vie, uno spettacolo creato nel giugno 2023. Ha lavorato anche per l’opera, dirigendo l’Orfeo di Monteverdi all’Opéra-Comique e poi la commedia italiana 7 Minuti di Giorgio Battistelli all’Opera di Lione. Nel 2023, la Ministra della Cultura francese Rima Abdul-Malak nomina Pauline Bayle cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere. Nel 2021 collabora per la prima volta con Hermès alla stesura e alla messa in scena della Fête du Theme, l’Odysée, poi, per due anni, diventa guest editor di Le Monde d’Hermès.
Altre info QUI 
fonte:  https://teatrofrancoparenti.it