In occasione del convegno sull'omofobia sul lavoro organizzato tra le attività che precedono il Pride nazionale, il Presidente ha inviato un messaggio: "Omofobia sul lavoro è ignoranza inaccettabile"
In virtù dei principi costituzionali, "è inaccettabile che il percorso professionale di cittadini che sono parte integrante della nostra società civile possa venire ostacolato da ingiustificabili comportamenti omofobi, frutto di ignoranza e di intolleranza, profondamente lesivi della dignità della persona".
Così recita il messaggio, firmato dal segretario generale della Presidenza della Repubblica Donato Marra e inviato dal Quirinale, al Comitato organizzatore del Pride nazionale, in occasione del convegno "Persone Lgbt e mercato del lavoro: analisi, sfide e prospettive per una piena e buona inclusione" che si apre oggi a Bologna.
"Il presidente Napolitano - ricorda inoltre nel messaggio - ha espresso in varie occasioni la sua preoccupazione per il persistere di discriminazioni, remore e pregiudizi nei confronti di chi ha orientamenti sessuali diversi, considerandoli atteggiamenti che contrastano con i principi di uguaglianza, di libertà e di pari opportunità sanciti nella nostra Costituzione".
Napolitano, recita il messaggio letto durante il convegno, "ha anche più volte ricordato come la stessa Costituzione ha solennemente riconosciuto il lavoro come fondamento della Repubblica e come diritto da riconoscere a tutti e da tutelare in ogni sua forma e applicazione". Infine, dal Colle giunge un "fervido augurio per il pieno successo del convegno" che si è aperto questa mattina a Palazzo d'Accursio e che mentre scriviamo è ancora in corso.
Il seminario parte dall’analisi dei risultati ottenuti a seguito della ricerca e del percorso di formazione del progetto "Io sono Io lavoro", svolto nel 2011 da Arcigay e co-finanziato dal Ministero del Lavoro e delle pari opportunità. Partendo da tale indagine, e da altre svolte nel corso degli ultimi anni sullo stesso tema, verranno quindi forniti ulteriori elementi di riflessione mirati a contrastare l’omofobia e la discriminazione delle persone lgbt sul luogo di lavoro.
Il tema, viene affrontato dal punto di vista sociologico, psicologico e giuridico.
La ricerca ha rivelato che per il 75% degli intervistati, tra lgbt ed eterosessuali, essere gay, lesbica, bisessuale o trans è uno svantaggio sul posto di lavoro, a prescindere dal coming out, mentre è un vantaggio solo per il 5%. Per la prima volta, il 45% degli intervistati sono eterosessuali.
Ma non è solo una questione di svantaggi, quanto anche di soprusi: il 19% del campione nazionale riferisce di discriminazioni per sesso o trattamenti ingiusti subiti da colleghi lgbt a causa dell'orientamento sessuale, cifra che arriva al 24% se a rispondere alla domanda sono direttamente le persone lgbt.
Per quanto riguarda la percentuale di lavoratori lgbt, se si considerano i dati per settore professionale, si contano più persone lgbt negli uffici di sindacati, partiti o altre associazioni (88%) seguite da parrucchieri e massaggiatori (84%) mentre quelli "riconosciuti" nell'esercito e nelle forze dell'ordine sono l'83%, più dell'80% che lavora tra spettacolo, sport e moda.
All'incontro partecipano Lars Petterson, Amministratore Delegato Ikea Italia, Elisabetta Gravellino, sales and director marketing Virgin Active Italia, Ivan Scalfarotto in qualità di Founding Executive Director di Parks – Liberi e Uguali, il direttore generale dell'Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) Massimiliano Monanni oltre a docenti universitari, psicologi, avvocati di Rete Lenford, rappresentanti di Arcigay e l'assessore alle Pari Opportunità della Regione Emilia Romagna Donatella Bortolazzi.
La segretaria generale della Cgil Susanna Camusso che non ha potuto partecipare di persona, ha inviato un messaggio in cui dichiara come il "riconoscimento delle diversità nell'orientamento sessuale e nell'espressione dell'identità di genere degli individui" è un "aspetto fondamentale delle libertà della persona" e un "diritto di ciascuno di esprimere il proprio essere sia nella vita civile che nel mondo del lavoro".
Spesso, anche recentemente, vi sono state "contraddizioni e arretramenti" basti pensare alle "condizioni di lavoro e alle condizioni di cittadinanza dei migranti che contribuiscono all'erario ma non hanno diritti considerati elementari come quello della casa, dell'istruzione, della salute, del voto" oppure alle "diseguaglianze di genere sia in termini di riconoscimenti che di differenze di trattamento".
fonte http://www.gay.it/
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sabato 26 maggio 2012
Lgbt Cagliari: "Queeresima 2012" Quaranta giorni di dibattiti, proiezioni, convegni, mostre e spettacoli per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender
Il 17 maggio 1990 l’omosessualità viene eliminata dalla lista delle malattie mentali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Il movimento per i diritti degli omosessuali nasce ventun anni prima, il 28 giugno del 1969, quando una folla esasperata scende per le strade della Grande Mela per protestare contro l’ennesimo abuso della polizia newyorchese ai danni della comunità omosessuale,
la retata al locale gay Stonewall Inn.
Il 28 giugno diventerà il Pride, il giorno dell’orgoglio LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender); il 17 maggio la giornata mondiale della lotta all’omofobia e alla transfobia.
La Queeresima è il progetto con cui l’ARC, associazione sarda che difende e promuove i diritti LGBT, intende collegare le due date: più di quaranta giorni di dibattiti, proiezioni, convegni, mostre e spettacoli sparsi per la città di Cagliari che si pongono l’obiettivo di approfondire i temi e i problemi cari al movimento, molto spesso ignorati o compresi solo superficialmente.
“Queeresima” deriva da “queer”, termine inglese che significa “eccentrico”, “strano”, usato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone che non hanno l’orientamento sessuale o l’identità di genere dominanti. Qualcosa di simile all’italiano “frocio” nei confronti dei soli omosessuali.
Proprio gli attivisti dei movimenti oggetto dell’insulto iniziano a usarlo per definirsi, riappropriandosi così di una parola che non dovrebbe avere nulla di offensivo, ma sopratutto andando oltre la divisione classica in LGBT, nell’idea che le categorie non siano che la semplificazione delle infinite sfumature dell’identità e dell’orientamento di ogni singolo individuo.
“Queer” non è un insieme di vari gruppi, ma un concetto più fluido, che rifiuta ordini e classificazioni.
“Queeresima” perché ci sono quaranta giorni di riflessioni tra le due date. Un nome che può apparire provocatorio, per i suoi rimandi religiosi. In effetti, nel documento politico dell’evento la redazione scrive “il focus, neanche a dirlo, è il rapporto fra religione e discriminazione”, ma non bisogna farsi ingannare “Chi si aspetta una lotta senza esclusione di colpi resterà deluso. Chi cerca la guerra resterà disarmato”.
La Queeresima scandaglierà i rapporti che intercorrono tra tradizione, religione e genesi del pensiero omofobo, ma i suoi attacchi non saranno gratuiti. Le critiche serviranno per crescere e capire, per approfondire un discorso spesso preda di facili semplificazioni.
Vedere i ragazzi dell’ARC al lavoro è stata per me una piccola iniezione di fiducia nell’umanità. Sono stato contattato insieme agli altri compagni del collettivo studentesco di cui faccio parte per approfondire la tematica dell’omofobia all’interno dell’ambiente scientifico: trovarsi di fronte alla macchina organizzativa, per uno che viene da una piccola associazione, è qualcosa di impressionante, sopratutto se si pensa come questa sia nelle mani di giovani che nella mente di qualche ministro e segretario appartengono a una generazione di bamboccioni ignoranti.
È l’impressione che lascia un lavoro di organizzazione lungo un anno, con discussioni interne, ricerca di contatti, eventi di autofinanziamento.
“Lo sforzo di ARC e di questa redazione è un umile lavoro nel sottobosco intellettuale, per mettere a confronto posizioni a volte contraddittorie, a volte perfino grottesche”.
Sbirciando il calendario si capisce che le sfumature care agli organizzatori non sono solo quelle del genere e dell’orientamento sessuale, ossia quelle interne all’universo queer, ma anche quelle esterne, i diversi punti di vista, gli interessi, le competenze dei vari soggetti che sono stati invitati a partecipare: scrittori, artisti, compagnie teatrali, come i Menestrelli, che mercoledì 6 giugno porteranno in scena lo spettacolo “Io sono nato così”, o la compagnia Ferai Teatro, che il 29 giugno si esibirà in “Porno Gay”; circoli cinefili come FICC, ARCinema e Alice Guy, che organizzeranno proiezioni sul tema durante tutta la manifestazione, tra cui due proiezioni sui fatti di Stonewall e il documentario “Fuori!” sul primo movimento di liberazione omosessuale d’Italia; associazioni come noi del Collettivo Redshift, che il 7 giugno terremo il convegno “Il sottoinsieme LGBT della comunità scientifica internazionale.
Dalla figura di Alan Turing agli scienziati queer dei giorni nostri”, L’UAAR, che il 16 giugno terrà il convegno “L’eclissi di Dio.”, ospiti Raffaele Carcano e Don Franco Barbero.
Il progetto ambizioso è quello di rappresentare un mondo nelle sue varie sfaccettature, di parlare dell’essere queer non come molto spesso si fa come soggetto isolato, ma come persona che subisce i normali problemi del mondo in aggiunta alle discriminazioni.
La data di inizio degli eventi è il 17 maggio.
Sabato 19 maggio segnerà l’apertura ufficiale della Queeresima, con la fiaccolata in ricordo delle vittime dell’omofobia e della transfobia.
Il percorso si concluderà il 30 giugno, data del Pride cagliaritano.
È invitato chiunque senta le discriminazioni ai danni delle persone queer come un’ingiustizia da cancellare.
La speranza è che la coscienza dell’importanza della lotta a queste discriminazioni persista oltre quella data.
Siateci tutti, siateci sempre.
Scarica al link il calendario di Queeresima 2012:
http://subarralliccu.wordpress.com/2012/05/19/cagliari-queeresima-2012-quaranta-giorni-di-dibattiti-proiezioni-convegni-mostre-e-spettacoli-per-i-diritti-di-gay-lesbiche-bisessuali-e-transessuali/
FONTE http://subarralliccu.wordpress.com
Il movimento per i diritti degli omosessuali nasce ventun anni prima, il 28 giugno del 1969, quando una folla esasperata scende per le strade della Grande Mela per protestare contro l’ennesimo abuso della polizia newyorchese ai danni della comunità omosessuale,
la retata al locale gay Stonewall Inn.
Il 28 giugno diventerà il Pride, il giorno dell’orgoglio LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender); il 17 maggio la giornata mondiale della lotta all’omofobia e alla transfobia.
La Queeresima è il progetto con cui l’ARC, associazione sarda che difende e promuove i diritti LGBT, intende collegare le due date: più di quaranta giorni di dibattiti, proiezioni, convegni, mostre e spettacoli sparsi per la città di Cagliari che si pongono l’obiettivo di approfondire i temi e i problemi cari al movimento, molto spesso ignorati o compresi solo superficialmente.
“Queeresima” deriva da “queer”, termine inglese che significa “eccentrico”, “strano”, usato in maniera dispregiativa nei confronti delle persone che non hanno l’orientamento sessuale o l’identità di genere dominanti. Qualcosa di simile all’italiano “frocio” nei confronti dei soli omosessuali.
Proprio gli attivisti dei movimenti oggetto dell’insulto iniziano a usarlo per definirsi, riappropriandosi così di una parola che non dovrebbe avere nulla di offensivo, ma sopratutto andando oltre la divisione classica in LGBT, nell’idea che le categorie non siano che la semplificazione delle infinite sfumature dell’identità e dell’orientamento di ogni singolo individuo.
“Queer” non è un insieme di vari gruppi, ma un concetto più fluido, che rifiuta ordini e classificazioni.
“Queeresima” perché ci sono quaranta giorni di riflessioni tra le due date. Un nome che può apparire provocatorio, per i suoi rimandi religiosi. In effetti, nel documento politico dell’evento la redazione scrive “il focus, neanche a dirlo, è il rapporto fra religione e discriminazione”, ma non bisogna farsi ingannare “Chi si aspetta una lotta senza esclusione di colpi resterà deluso. Chi cerca la guerra resterà disarmato”.
La Queeresima scandaglierà i rapporti che intercorrono tra tradizione, religione e genesi del pensiero omofobo, ma i suoi attacchi non saranno gratuiti. Le critiche serviranno per crescere e capire, per approfondire un discorso spesso preda di facili semplificazioni.
Vedere i ragazzi dell’ARC al lavoro è stata per me una piccola iniezione di fiducia nell’umanità. Sono stato contattato insieme agli altri compagni del collettivo studentesco di cui faccio parte per approfondire la tematica dell’omofobia all’interno dell’ambiente scientifico: trovarsi di fronte alla macchina organizzativa, per uno che viene da una piccola associazione, è qualcosa di impressionante, sopratutto se si pensa come questa sia nelle mani di giovani che nella mente di qualche ministro e segretario appartengono a una generazione di bamboccioni ignoranti.
È l’impressione che lascia un lavoro di organizzazione lungo un anno, con discussioni interne, ricerca di contatti, eventi di autofinanziamento.
“Lo sforzo di ARC e di questa redazione è un umile lavoro nel sottobosco intellettuale, per mettere a confronto posizioni a volte contraddittorie, a volte perfino grottesche”.
Sbirciando il calendario si capisce che le sfumature care agli organizzatori non sono solo quelle del genere e dell’orientamento sessuale, ossia quelle interne all’universo queer, ma anche quelle esterne, i diversi punti di vista, gli interessi, le competenze dei vari soggetti che sono stati invitati a partecipare: scrittori, artisti, compagnie teatrali, come i Menestrelli, che mercoledì 6 giugno porteranno in scena lo spettacolo “Io sono nato così”, o la compagnia Ferai Teatro, che il 29 giugno si esibirà in “Porno Gay”; circoli cinefili come FICC, ARCinema e Alice Guy, che organizzeranno proiezioni sul tema durante tutta la manifestazione, tra cui due proiezioni sui fatti di Stonewall e il documentario “Fuori!” sul primo movimento di liberazione omosessuale d’Italia; associazioni come noi del Collettivo Redshift, che il 7 giugno terremo il convegno “Il sottoinsieme LGBT della comunità scientifica internazionale.
Dalla figura di Alan Turing agli scienziati queer dei giorni nostri”, L’UAAR, che il 16 giugno terrà il convegno “L’eclissi di Dio.”, ospiti Raffaele Carcano e Don Franco Barbero.
Il progetto ambizioso è quello di rappresentare un mondo nelle sue varie sfaccettature, di parlare dell’essere queer non come molto spesso si fa come soggetto isolato, ma come persona che subisce i normali problemi del mondo in aggiunta alle discriminazioni.
La data di inizio degli eventi è il 17 maggio.
Sabato 19 maggio segnerà l’apertura ufficiale della Queeresima, con la fiaccolata in ricordo delle vittime dell’omofobia e della transfobia.
Il percorso si concluderà il 30 giugno, data del Pride cagliaritano.
È invitato chiunque senta le discriminazioni ai danni delle persone queer come un’ingiustizia da cancellare.
La speranza è che la coscienza dell’importanza della lotta a queste discriminazioni persista oltre quella data.
Siateci tutti, siateci sempre.
Scarica al link il calendario di Queeresima 2012:
http://subarralliccu.wordpress.com/2012/05/19/cagliari-queeresima-2012-quaranta-giorni-di-dibattiti-proiezioni-convegni-mostre-e-spettacoli-per-i-diritti-di-gay-lesbiche-bisessuali-e-transessuali/
FONTE http://subarralliccu.wordpress.com
Lgbt: Parlamento Europeo approva risoluzione contro omo-transfobia molto importante. Il testo integrale
Il Parlamento Europeo ha votato questa mattina una importantissima e storica Risoluzione contro l’omofobia e la transfobia in Europa. Il testo è stato approvato con 430 voti a favore, 105 contrari e 59 astensioni.
Il testo condanna con forza tutte le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere e deplora vivamente che tuttora, all'interno dell'Unione europea, i diritti fondamentali delle persone LGBT non siano sempre rispettati appieno; invita pertanto gli Stati membri a garantire la protezione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender dai discorsi omofobi di incitamento all'odio e dalla violenza e ad assicurare che le coppie dello stesso sesso godano del medesimo rispetto, dignità e protezione riconosciuti al resto della società; esorta gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi d'odio omofobi o l'incitamento all'odio e alla violenza nonché ad assicurare che la libertà di manifestazione, garantita da tutti i trattati sui diritti umani, sia effettivamente rispettata.
Il testo della Risoluzione chiede anche alla Commissione europea di rivedere la decisione quadro sul razzismo e la xenofobia per rafforzarne e ampliarne il campo di applicazione, onde includere i reati di odio basati sull'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'espressione di genere; invita la Commissione a garantire che la discriminazione in relazione all'orientamento sessuale sia proibita in tutti i settori, completando il pacchetto antidiscriminazione basato sull'articolo 19 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che la direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione sia attuata senza discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e a proporre misure per riconoscere reciprocamente gli effetti dei documenti di stato civile in base al principio del riconoscimento reciproco; invita la Commissione a garantire che la relazione annuale sull'applicazione della Carta dei diritti fondamentali comprenda una strategia per rafforzare la protezione dei diritti fondamentali nell'UE, includendo informazioni integrali ed esaustive sull'incidenza dell'omofobia negli Stati membri nonché le soluzioni e le azioni proposte per superarla.
Il testo della Risoluzione è uno dei più importanti documenti votati dal Parlamento Europeo.
L’Associazione Radicale Certi Diritti ringrazia tutti coloro che lo hanno preparato, firmato, depositato e votato, dall’intergruppo Lgbt, ai funzionari, ai Deputati europei, anche quelli del Ppe.
Il testo integrale della Risoluzione a questo link:
http://www.certidiritti.it/testo-integrale-della-risoluzione-contro-lomofobia-approvata-dal-parlamento-europeo-il-24-maggio-2012
FONTE http://www.certidiritti.it
Il testo condanna con forza tutte le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere e deplora vivamente che tuttora, all'interno dell'Unione europea, i diritti fondamentali delle persone LGBT non siano sempre rispettati appieno; invita pertanto gli Stati membri a garantire la protezione di lesbiche, gay, bisessuali e transgender dai discorsi omofobi di incitamento all'odio e dalla violenza e ad assicurare che le coppie dello stesso sesso godano del medesimo rispetto, dignità e protezione riconosciuti al resto della società; esorta gli Stati membri e la Commissione a condannare con fermezza i discorsi d'odio omofobi o l'incitamento all'odio e alla violenza nonché ad assicurare che la libertà di manifestazione, garantita da tutti i trattati sui diritti umani, sia effettivamente rispettata.
Il testo della Risoluzione chiede anche alla Commissione europea di rivedere la decisione quadro sul razzismo e la xenofobia per rafforzarne e ampliarne il campo di applicazione, onde includere i reati di odio basati sull'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'espressione di genere; invita la Commissione a garantire che la discriminazione in relazione all'orientamento sessuale sia proibita in tutti i settori, completando il pacchetto antidiscriminazione basato sull'articolo 19 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea; invita la Commissione e gli Stati membri a garantire che la direttiva 2004/38/CE sulla libera circolazione sia attuata senza discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e a proporre misure per riconoscere reciprocamente gli effetti dei documenti di stato civile in base al principio del riconoscimento reciproco; invita la Commissione a garantire che la relazione annuale sull'applicazione della Carta dei diritti fondamentali comprenda una strategia per rafforzare la protezione dei diritti fondamentali nell'UE, includendo informazioni integrali ed esaustive sull'incidenza dell'omofobia negli Stati membri nonché le soluzioni e le azioni proposte per superarla.
Il testo della Risoluzione è uno dei più importanti documenti votati dal Parlamento Europeo.
L’Associazione Radicale Certi Diritti ringrazia tutti coloro che lo hanno preparato, firmato, depositato e votato, dall’intergruppo Lgbt, ai funzionari, ai Deputati europei, anche quelli del Ppe.
Il testo integrale della Risoluzione a questo link:
http://www.certidiritti.it/testo-integrale-della-risoluzione-contro-lomofobia-approvata-dal-parlamento-europeo-il-24-maggio-2012
FONTE http://www.certidiritti.it
Lgbt: Oggi il "Salerno Campania Pride" tutto pronto per la parata finale il raduno alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto
Tutto pronto per la parata finale di oggi 26 maggio.
Raduno alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto (stazione di Salerno). Il corteo partirà alle 17.30.
Percorrerà corso Vittorio Emanuele fino all’incrocio con via SS Martiri Salernitani.
Qui si svolterà a sinistra, direzione lungomare (piazza dei marinai) e si percorrerà l’intero lungomare fino ad arrivare a piazza Amendola.
Madrina della parata sarà Vladimir Luxuria.
Ospite d’eccezione: Alessandro Cecchi Paone, che in mattinata alle 12, alla libreria Guida di corso Garibaldi
presenterà il libro “Il campione innamorato” (con Flavio Pagano).
E’ prevista la presenza del senatore Alfonso Andria, dei consiglieri regionali Anna Petrone, Gianfranco Valiante e Donato Pica, del consigliere provinciale Salvatore Memoli, dei consiglieri del Comune di Salerno Salvatore Telese, Angelo Caramanno, Emiliano Torre e Marco Petillo, degli assessori del Comune di Salerno Franco Picarone, Ermanno Guerra, Nino Savastano, Gerardo Calabrese e Alfonso Buonaiuto, del sindaco di Sicignano degli Alburni Alfonso Amato, del deputato Pd Guglielmo Vaccaro, la consigliera Pari Opportunità del Comune di Giffoni Valle Piana Maria Volpe e l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Vietri sul mare Antonietta Raimondi.
Al corteo parteciperà anche il gruppo de La Murga.
Alle 19.30, dal palco di piazza Amendola, gli organizzatori inviteranno il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per un saluto.
E dopo spazio alla musica dal vivo con THE BIDONS, TONI BORLOTTI E I SUOI FLAUERS, I VALIUM, Compagnia D’altroCanto, DENISE, THE DIK'S BROHES (CORO ROCK), il duo-synth-pop COSTUME. Lo spettacolo finale è a cura di Eddy Palescandolo e Toto Valitutti .
fonte http://www.salernonotizie.it
Raduno alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto (stazione di Salerno). Il corteo partirà alle 17.30.
Percorrerà corso Vittorio Emanuele fino all’incrocio con via SS Martiri Salernitani.
Qui si svolterà a sinistra, direzione lungomare (piazza dei marinai) e si percorrerà l’intero lungomare fino ad arrivare a piazza Amendola.
Madrina della parata sarà Vladimir Luxuria.
Ospite d’eccezione: Alessandro Cecchi Paone, che in mattinata alle 12, alla libreria Guida di corso Garibaldi
presenterà il libro “Il campione innamorato” (con Flavio Pagano).
E’ prevista la presenza del senatore Alfonso Andria, dei consiglieri regionali Anna Petrone, Gianfranco Valiante e Donato Pica, del consigliere provinciale Salvatore Memoli, dei consiglieri del Comune di Salerno Salvatore Telese, Angelo Caramanno, Emiliano Torre e Marco Petillo, degli assessori del Comune di Salerno Franco Picarone, Ermanno Guerra, Nino Savastano, Gerardo Calabrese e Alfonso Buonaiuto, del sindaco di Sicignano degli Alburni Alfonso Amato, del deputato Pd Guglielmo Vaccaro, la consigliera Pari Opportunità del Comune di Giffoni Valle Piana Maria Volpe e l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Vietri sul mare Antonietta Raimondi.
Al corteo parteciperà anche il gruppo de La Murga.
Alle 19.30, dal palco di piazza Amendola, gli organizzatori inviteranno il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca per un saluto.
E dopo spazio alla musica dal vivo con THE BIDONS, TONI BORLOTTI E I SUOI FLAUERS, I VALIUM, Compagnia D’altroCanto, DENISE, THE DIK'S BROHES (CORO ROCK), il duo-synth-pop COSTUME. Lo spettacolo finale è a cura di Eddy Palescandolo e Toto Valitutti .
fonte http://www.salernonotizie.it
venerdì 25 maggio 2012
LGBT ROMA: IL 30 MAGGIO PRESENTAZIONE DEL LIBRO "SUL CIGLIO DEL DIRUPO. X ANNI DI STORIE DA RACCONTARE" DI EMILIANO REALI
Sarà presentato a Roma, mercoledì 30 maggio alle ore 18, presso la Libreria FELTRINELLI in Via del Babuino 39/40, il libro di Emiliano Reali “SUL CIGLIO DEL DIRUPO.
X anni di storie da raccontare”.
Dopo il grande successo di Se Bambi fosse trans? (Azimut, 2009) Emiliano Reali, ha deciso di raccogliere in Sul ciglio del dirupo, 10 anni della sua vita da scrittore. Ci regala il “suo percorso di maturazione artistica e letteraria”, come lo definisce il Principe Jonathan Doria Pamphilj nella prefazione.
Sul ciglio del dirupo, si può cadere o spiccare il volo…
“Storie che mi sono state donate – racconta Reali ai microfoni di Sky TG24, ospite per celebrare la giornata contro l’omofobia – da persone che hanno affrontato discriminazioni, in una società che troppo spesso chiede di omologarci ed attenerci a stereotipi. […]
Voglio scardinare le false supposizioni, dobbiamo essere fedeli a noi stessi”. Non si parla solo di omosessualità, ma di come essere discriminati dalla società, è un libro che parla di differenze.
Reali raccoglie nella sua opera dieci anni di vita, di emozioni e di opportunità, di incontri fatti di sofferenze ma anche di vittorie. Una raccolta di storie vissute, storie di donne, di uomini e di ragazzi.
Di chi intende fuggire dalla superficialità del mondo patinato, di chi si rifugia nell'amore valicando confini culturali e religiosi, di chi è in grado di insegnarci molto malgrado la malattia la limiti nel corpo, di chi cambia identità per trasgredire, di chi riscopre le proprie radici per vivere il futuro...
Tutto questo e molto altro si scorge dal ciglio del dirupo. Un terreno in cui si scontrano sentimenti trasparenti e maschere rassicuranti, uno spazio dove è possibile superare, di volta in volta, i limiti per scoprire al costo di lacrime, risa e brutalità, il baratro che ci si para innanzi.
Emiliano Reali nato a Roma. Nel 2001 è tra i vincitori del concorso nazionale "Giovani Parole" indetto dalla scuola Holden di Torino con il racconto La Corda d’argento contenuto in Sul ciglio del dirupo. La sua prima è il romanzo Ordinary (Serarcangeli, 2004), divenuto nel 2008 uno spettacolo teatrale per "Il Progetto Speciale Teatro 2007/2008" patrocinato dal Comune di Roma e dalla SIAE.
Tra le pubblicazioni due favole illustrate, Il cristallo del cuore (Edigiò, 2008) e La reggia di luce (Edigiò, 2009), utilizzate come testi nelle scuole elementari.
Sempre nel 2009 pubblica il romanzo Se Bambi fosse trans? (Azimut) un'opera di successo che ha riscontrato grande interesse critico. Nel 2011 pubblica Il seme della speranza (Diamond), testo adottato nelle scuole superiori per i ragazzi del biennio.
Reali scrive inoltre per il cinema; è autore tra gli altri del cortometraggio Santallegria (MKM, 2011) con protagoniste Serena Grandi e Monica Scattini. Il suo sito internet è www.emilianoreali.it.
Mercoledì 30 maggio 2012
Ore 18.00 Libreria FELTRINELLI
Roma, Via del Babuino 39/40
Reading Daniela Amato
Presenta Lucia Valeriani (direttore editoriale della DEd’A)
Sarà presente l’autore Emiliano Reali, Guest Star il calciatore Claudio de Sousa
Gli appuntamenti futuri al link:
http://www.digayproject.org/Home/presentazione_del.php?c=5374&m=9&l=it
FONTE http://www.digayproject.org/
X anni di storie da raccontare”.
Dopo il grande successo di Se Bambi fosse trans? (Azimut, 2009) Emiliano Reali, ha deciso di raccogliere in Sul ciglio del dirupo, 10 anni della sua vita da scrittore. Ci regala il “suo percorso di maturazione artistica e letteraria”, come lo definisce il Principe Jonathan Doria Pamphilj nella prefazione.
Sul ciglio del dirupo, si può cadere o spiccare il volo…
“Storie che mi sono state donate – racconta Reali ai microfoni di Sky TG24, ospite per celebrare la giornata contro l’omofobia – da persone che hanno affrontato discriminazioni, in una società che troppo spesso chiede di omologarci ed attenerci a stereotipi. […]
Voglio scardinare le false supposizioni, dobbiamo essere fedeli a noi stessi”. Non si parla solo di omosessualità, ma di come essere discriminati dalla società, è un libro che parla di differenze.
Reali raccoglie nella sua opera dieci anni di vita, di emozioni e di opportunità, di incontri fatti di sofferenze ma anche di vittorie. Una raccolta di storie vissute, storie di donne, di uomini e di ragazzi.
Di chi intende fuggire dalla superficialità del mondo patinato, di chi si rifugia nell'amore valicando confini culturali e religiosi, di chi è in grado di insegnarci molto malgrado la malattia la limiti nel corpo, di chi cambia identità per trasgredire, di chi riscopre le proprie radici per vivere il futuro...
Tutto questo e molto altro si scorge dal ciglio del dirupo. Un terreno in cui si scontrano sentimenti trasparenti e maschere rassicuranti, uno spazio dove è possibile superare, di volta in volta, i limiti per scoprire al costo di lacrime, risa e brutalità, il baratro che ci si para innanzi.
Emiliano Reali nato a Roma. Nel 2001 è tra i vincitori del concorso nazionale "Giovani Parole" indetto dalla scuola Holden di Torino con il racconto La Corda d’argento contenuto in Sul ciglio del dirupo. La sua prima è il romanzo Ordinary (Serarcangeli, 2004), divenuto nel 2008 uno spettacolo teatrale per "Il Progetto Speciale Teatro 2007/2008" patrocinato dal Comune di Roma e dalla SIAE.
Tra le pubblicazioni due favole illustrate, Il cristallo del cuore (Edigiò, 2008) e La reggia di luce (Edigiò, 2009), utilizzate come testi nelle scuole elementari.
Sempre nel 2009 pubblica il romanzo Se Bambi fosse trans? (Azimut) un'opera di successo che ha riscontrato grande interesse critico. Nel 2011 pubblica Il seme della speranza (Diamond), testo adottato nelle scuole superiori per i ragazzi del biennio.
Reali scrive inoltre per il cinema; è autore tra gli altri del cortometraggio Santallegria (MKM, 2011) con protagoniste Serena Grandi e Monica Scattini. Il suo sito internet è www.emilianoreali.it.
Mercoledì 30 maggio 2012
Ore 18.00 Libreria FELTRINELLI
Roma, Via del Babuino 39/40
Reading Daniela Amato
Presenta Lucia Valeriani (direttore editoriale della DEd’A)
Sarà presente l’autore Emiliano Reali, Guest Star il calciatore Claudio de Sousa
Gli appuntamenti futuri al link:
http://www.digayproject.org/Home/presentazione_del.php?c=5374&m=9&l=it
FONTE http://www.digayproject.org/
Lgbt Parlamento Europeo: Strasburgo spinge l'Ue per i diritti omosessuali anche per riconoscere i matrimoni gay registrati in altri Stati
Il parlamento europeo a Strasbiurgo ha stabilito che ogni Stato membro resti libero nell'adottare o meno istituti giuridici quali «coabitazione, unione registrata o matrimonio» tra coppie omosessuali.
Non una risoluzione vincolante ma un richiamo chiaro sulla lotta all'omofobia in Europa, con l'obiettivo di «tutelare maggiormente i diritti fondamentali delle persone Lgbt» ovvero lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Il 24 maggio gli eurodeputati hanno anche invitato gli Stati a riconoscere reciprocamente i matrimoni e le coppie di fatto gay registrate in altri Paesi della Ue in modo da garantire una applicazione non discriminatoria della direttiva 2004/38 sulla libera circolazione.
«CONDANNA ALLE DISCRIMINAZIONI SESSUALI».
L'idea di base che ha spinto alla risoluzione è partita dalla «forte condanna di tutte le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere».
Strasburgo ha deplorato il fatto che tuttora «all'interno dell'Ue, i diritti fondamentali delle persone Lgbt non siano sempre rispettati appieno».
In particolare è stato puntato il dito contro le leggi discriminatorie approvate o allo studio in Lituania, Lettonia e Ungheria per poi guardare anche oltre i confini della Ue, a quanto succede in Russia, Ucraina, e Moldova in cui i gay e i loro sostenitori sono oppressi.
Il voto degli italiani ancora molto diviso
Per quanto riguarda l'Italia il richiamo di Strasburgo ha trovato reazioni positive tra le associazioni ed i collettivi a sostegno dei diritti dei gay.
«Ancora una volta il Parlamento Ue» ha affermato Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia «invita i paesi dell'Ue a legiferare in materia di norme contro l'omofobia e la transfobia, a garantire l'accesso a istituti giuridici per le persone gay».
Imma Battaglia ha invece parlato di «vento progressista» seppur chiedendosi «quando questo vento riuscirà finalmente a scalfire l'ancien regime del nostro Paese».
PD E IDV A FAVORE, PDL E LEGA CONTRO.
E in effetti il voto degli europarlamentari italiani è stato esemplificativo sulla difficoltà che ancora il nostro Paese ha ad affrontare determinate tematiche.
In linea generale Pd e Idv si sono dichiarati a favore, Pdl e Lega contro ma è necessario anche considerare i vari singoli casi.
Prodi, Pirillo e Susta, ex Margherita ora nel Pd, hanno infatti contro la richiesta di riconoscere le coppie gay; e ancora Prodi e Pirillo, con Costa, si sono astenuti sia sul recepimento automatico dei matrimoni celebrati in un altro paese Ue che nel voto finale sulla risoluzione.
Nel Pdl è arrivato invece il voto a favore di Albertini, Iacolino e Mazzoni e nelll'Udc Antinori mentre sono astenuti Angelilli e Zanicchi, Pdl, Motti dell'Udc e Muscardini di Fli.
fonte http://www.lettera43.it
Non una risoluzione vincolante ma un richiamo chiaro sulla lotta all'omofobia in Europa, con l'obiettivo di «tutelare maggiormente i diritti fondamentali delle persone Lgbt» ovvero lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Il 24 maggio gli eurodeputati hanno anche invitato gli Stati a riconoscere reciprocamente i matrimoni e le coppie di fatto gay registrate in altri Paesi della Ue in modo da garantire una applicazione non discriminatoria della direttiva 2004/38 sulla libera circolazione.
«CONDANNA ALLE DISCRIMINAZIONI SESSUALI».
L'idea di base che ha spinto alla risoluzione è partita dalla «forte condanna di tutte le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere».
Strasburgo ha deplorato il fatto che tuttora «all'interno dell'Ue, i diritti fondamentali delle persone Lgbt non siano sempre rispettati appieno».
In particolare è stato puntato il dito contro le leggi discriminatorie approvate o allo studio in Lituania, Lettonia e Ungheria per poi guardare anche oltre i confini della Ue, a quanto succede in Russia, Ucraina, e Moldova in cui i gay e i loro sostenitori sono oppressi.
Il voto degli italiani ancora molto diviso
Per quanto riguarda l'Italia il richiamo di Strasburgo ha trovato reazioni positive tra le associazioni ed i collettivi a sostegno dei diritti dei gay.
«Ancora una volta il Parlamento Ue» ha affermato Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia «invita i paesi dell'Ue a legiferare in materia di norme contro l'omofobia e la transfobia, a garantire l'accesso a istituti giuridici per le persone gay».
Imma Battaglia ha invece parlato di «vento progressista» seppur chiedendosi «quando questo vento riuscirà finalmente a scalfire l'ancien regime del nostro Paese».
PD E IDV A FAVORE, PDL E LEGA CONTRO.
E in effetti il voto degli europarlamentari italiani è stato esemplificativo sulla difficoltà che ancora il nostro Paese ha ad affrontare determinate tematiche.
In linea generale Pd e Idv si sono dichiarati a favore, Pdl e Lega contro ma è necessario anche considerare i vari singoli casi.
Prodi, Pirillo e Susta, ex Margherita ora nel Pd, hanno infatti contro la richiesta di riconoscere le coppie gay; e ancora Prodi e Pirillo, con Costa, si sono astenuti sia sul recepimento automatico dei matrimoni celebrati in un altro paese Ue che nel voto finale sulla risoluzione.
Nel Pdl è arrivato invece il voto a favore di Albertini, Iacolino e Mazzoni e nelll'Udc Antinori mentre sono astenuti Angelilli e Zanicchi, Pdl, Motti dell'Udc e Muscardini di Fli.
fonte http://www.lettera43.it
New York: Barack Obama torna sulle nozze gay Giugno mese lgbt a Casa Bianca
Torna l'appuntamento voluto da Obama: il presidente e la first lady celebreranno giugno come il mese dell'orgoglio gay.
E intanto pubblica un video sulle nozze gay e incassa il sì di Colin Powell.
Giugno, mese dell'orgoglio gay, verrà festeggiato alla Casa Bianca il 15 giugno con un ricevimento tenuto da Barack e Michelle Obama. A renderlo noto è lo stesso ufficio di presidenza che ha provveduto a spedire i primi inviti.
L'appuntamento vuole dare ufficialità alle celebrazioni che in tutto il mondo a giugno ricordano il lancio del tacco nel bar Stonewall Inn di New York che diede vita al movimento gay e che ogni anno viene rievocato dai Gay Pride in tutto il mondo.
I festeggiamenti del mese dell'orgoglio gay sono stati inaugurati proprio dalla presidenza Obama. Quest'anno sarà il primo dopo le dichiarazioni del presidente in favore dei matrimoni gay.
Intanto Obama incassa un altro sostegno, stavolta in casa repubblicana, proprio sui matrimoni gay.
Si tratta di Colin Powell, ex segretario di Stato dell'era Bush che ai microfoni della Cnn ha ammeso di "non avere alcuna ragione per negare il matrimonio alle coppie dello stesso sesso".
"Conosco molte persone gay che vivono una normale vita di coppia. E sono una famiglia stabile come la mia. Per cui non vedo proprio il perché non si possano sposare".
E giusto per ribadire il suo pensiero, Obama è tornato a dire che supporta le nozze gay.
Questa volta ha scelto di farlo con un video commissionato dal suo ufficio elettorale e pubblicato sul suo canale ufficiale di Youtube.
La voce in sottofondo è dell'attrice lesbica Jane Lynch, protagonista della serie Glee.
fonte http://www.gay.it/
E intanto pubblica un video sulle nozze gay e incassa il sì di Colin Powell.
Giugno, mese dell'orgoglio gay, verrà festeggiato alla Casa Bianca il 15 giugno con un ricevimento tenuto da Barack e Michelle Obama. A renderlo noto è lo stesso ufficio di presidenza che ha provveduto a spedire i primi inviti.
L'appuntamento vuole dare ufficialità alle celebrazioni che in tutto il mondo a giugno ricordano il lancio del tacco nel bar Stonewall Inn di New York che diede vita al movimento gay e che ogni anno viene rievocato dai Gay Pride in tutto il mondo.
I festeggiamenti del mese dell'orgoglio gay sono stati inaugurati proprio dalla presidenza Obama. Quest'anno sarà il primo dopo le dichiarazioni del presidente in favore dei matrimoni gay.
Intanto Obama incassa un altro sostegno, stavolta in casa repubblicana, proprio sui matrimoni gay.
Si tratta di Colin Powell, ex segretario di Stato dell'era Bush che ai microfoni della Cnn ha ammeso di "non avere alcuna ragione per negare il matrimonio alle coppie dello stesso sesso".
"Conosco molte persone gay che vivono una normale vita di coppia. E sono una famiglia stabile come la mia. Per cui non vedo proprio il perché non si possano sposare".
E giusto per ribadire il suo pensiero, Obama è tornato a dire che supporta le nozze gay.
Questa volta ha scelto di farlo con un video commissionato dal suo ufficio elettorale e pubblicato sul suo canale ufficiale di Youtube.
La voce in sottofondo è dell'attrice lesbica Jane Lynch, protagonista della serie Glee.
fonte http://www.gay.it/
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politica e diritti lgbt,
stati uniti
Lgbt: Palermo "Sicilia Queer filmfest" Venerdì 1 Giugno il festival si apre con Vladimir Luxuria
Prende il via Venerdì 1 Giugno la seconda edizione del Sicilia Queer filmfest, quest'anno tenuto a battesimo da Vladimir Luxuria, madrina della serata di apertura (condotta da Filippo Luna) al Cinema Rouge et Noir.
I numeri del festival: 7 giorni di proiezioni ed eventi (dall'1 al 7 giugno), 57 film in programma (tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima proiezione per la Sicilia, con molte anteprime italiane e internazionali), 4 tavole rotonde, 4 presentazioni di libri a tematica queer, 3 mostre di arti visive, e quest'anno anche uno spettacolo teatrale.
Per abbonamenti e prevendite chiama il +39 377 6936471 o scrivi a info@siciliaqueerfilmfest.it. E non dimenticare di sostenere il festival - anche quest'anno "povero" ma bellissimo -, con una tua preziosa donazione !!!
E se cerchi un'offerta turistica allettante per venire in Sicilia e goderti la tua vacanza queer mentre segui il festival,
CLICCA QUI:
http://www.siciliaqueerfilmfest.it/2012/it/notizie/14-festival-it/102-queertour.html
o scrivi a welcome@siciliaqueerfilmfest.it
Biglietti e ingressi:
tessera sostenitore: Euro 100 - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni del festival, ad una copia del catalogo (180 pagg, testi in italiano e inglese), ad una borsa del festival, al posto riservato per ogni proiezione previa prenotazione telefonica, e ti rende protagonista nel sostenere una iniziativa coraggiosa, indipendente e interamente autofinanziata come il "Sicilia Queer filmfest".
tessera festival: Euro 50 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 35) - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni del festival.
ingresso giornaliero: Euro 10 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 7) - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni di una singola giornata
ingresso singolo: Euro 5 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 4) - dà diritto all'ingresso alla singola fascia oraria di programmazione, come indicato sul programma.
PER INFO PROGRAMMA:
http://www.siciliaqueerfilmfest.it/2012/it/notizie/14-festival-it/106-venerdi-1-giugno-il-festival-si-apre-con-vladimir-luxuria.html
fonte http://www.siciliaqueerfilmfest.it
I numeri del festival: 7 giorni di proiezioni ed eventi (dall'1 al 7 giugno), 57 film in programma (tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tutti in prima proiezione per la Sicilia, con molte anteprime italiane e internazionali), 4 tavole rotonde, 4 presentazioni di libri a tematica queer, 3 mostre di arti visive, e quest'anno anche uno spettacolo teatrale.
Per abbonamenti e prevendite chiama il +39 377 6936471 o scrivi a info@siciliaqueerfilmfest.it. E non dimenticare di sostenere il festival - anche quest'anno "povero" ma bellissimo -, con una tua preziosa donazione !!!
E se cerchi un'offerta turistica allettante per venire in Sicilia e goderti la tua vacanza queer mentre segui il festival,
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Biglietti e ingressi:
tessera sostenitore: Euro 100 - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni del festival, ad una copia del catalogo (180 pagg, testi in italiano e inglese), ad una borsa del festival, al posto riservato per ogni proiezione previa prenotazione telefonica, e ti rende protagonista nel sostenere una iniziativa coraggiosa, indipendente e interamente autofinanziata come il "Sicilia Queer filmfest".
tessera festival: Euro 50 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 35) - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni del festival.
ingresso giornaliero: Euro 10 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 7) - dà diritto all'ingresso gratuito a tutte le proiezioni di una singola giornata
ingresso singolo: Euro 5 (ridotto per i possessori di QueerCard: euro 4) - dà diritto all'ingresso alla singola fascia oraria di programmazione, come indicato sul programma.
PER INFO PROGRAMMA:
http://www.siciliaqueerfilmfest.it/2012/it/notizie/14-festival-it/106-venerdi-1-giugno-il-festival-si-apre-con-vladimir-luxuria.html
fonte http://www.siciliaqueerfilmfest.it
ILGA-Europe lancia il suo primo rapporto annuale sui diritti LGBT in Europa
L’occasione è la celebrazione della Giornata internazionale contro l’omofobia alla presenza del Commissario Europeo agli Interni Cecilia Malmström
Oggi ILGA-Europe lancia il suo primo rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani di Lesbiche, Gay, bisessuali, persone Transessuali e Intersessuali in 49 paesi europei e aggiorna la sua mappa arcobaleno.
L’occasione è la celebrazione della Giornata internazionale contro l’omofobia alla presenza del Commissario Europeo agli Interni Cecilia Malmström.
Dal documento emerge tristemente che nessuno Stato europeo da piena uguaglianza giuridica alle persone LGBTI.
I paesi che si comportano meglio, in una scala da -12 a 30 sono:
Gran Bretagna (21 punti).
Germania e Spagna (20 punti ciascuno).
Svezia (18 punti).
Belgio (17 punti).
10 paesi si collocano addirittura nell’area negativa non rispettando nemmeno gli standard base in materia di diritti umani:
Moldavia e Russia (-4,5 punti ciascuno).
Armenia, Azerbaijan, Macedonia e Ucraina (-4 punti ciascuno).
Monaco, San Marino e Turchia (-3 punti ciascuno).
Bielorussia e Liechtenstein (-1 punto ciascuno).
L’Italia - senza una legge contro l’omofobia e le discriminazioni, senza alcun riconoscimento giuridico delle coppie gay e con l’obbligo di sterilizzazione chirurgica per cambiare legalmente nome e genere - ottiene solo 2,5 punti collocandosi al di sotto di Andorra e Lituania e appena al di sopra di Estonia, Grecia, Kossovo e Polonia.
Elementi positivi che emergono sono i progressi raggiunti nel 2011 a livello internazionale ed Europeo nei campi dell’asilo e della protezione dalla violenza.
Vari paesi continuano ad andare nella direzione del riconoscimento del diritto all’eguaglianza per le famiglie arcobaleno e si registra un certo numero di proposte di legge volte a introdurre delle norme più umane riguardanti il cambio del nome e del genere per le persone trans.
Elementi negativi sono, invece, la stasi di alcuni paesi e, peggio, i sempre più diffusi tentativi di adottare leggi che criminalizzino la cosiddetta “propaganda dell’omosessualità”.
fonte http://www.gaynews.it via Associazione Radicale Certi Diritti
Oggi ILGA-Europe lancia il suo primo rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani di Lesbiche, Gay, bisessuali, persone Transessuali e Intersessuali in 49 paesi europei e aggiorna la sua mappa arcobaleno.
L’occasione è la celebrazione della Giornata internazionale contro l’omofobia alla presenza del Commissario Europeo agli Interni Cecilia Malmström.
Dal documento emerge tristemente che nessuno Stato europeo da piena uguaglianza giuridica alle persone LGBTI.
I paesi che si comportano meglio, in una scala da -12 a 30 sono:
Gran Bretagna (21 punti).
Germania e Spagna (20 punti ciascuno).
Svezia (18 punti).
Belgio (17 punti).
10 paesi si collocano addirittura nell’area negativa non rispettando nemmeno gli standard base in materia di diritti umani:
Moldavia e Russia (-4,5 punti ciascuno).
Armenia, Azerbaijan, Macedonia e Ucraina (-4 punti ciascuno).
Monaco, San Marino e Turchia (-3 punti ciascuno).
Bielorussia e Liechtenstein (-1 punto ciascuno).
L’Italia - senza una legge contro l’omofobia e le discriminazioni, senza alcun riconoscimento giuridico delle coppie gay e con l’obbligo di sterilizzazione chirurgica per cambiare legalmente nome e genere - ottiene solo 2,5 punti collocandosi al di sotto di Andorra e Lituania e appena al di sopra di Estonia, Grecia, Kossovo e Polonia.
Elementi positivi che emergono sono i progressi raggiunti nel 2011 a livello internazionale ed Europeo nei campi dell’asilo e della protezione dalla violenza.
Vari paesi continuano ad andare nella direzione del riconoscimento del diritto all’eguaglianza per le famiglie arcobaleno e si registra un certo numero di proposte di legge volte a introdurre delle norme più umane riguardanti il cambio del nome e del genere per le persone trans.
Elementi negativi sono, invece, la stasi di alcuni paesi e, peggio, i sempre più diffusi tentativi di adottare leggi che criminalizzino la cosiddetta “propaganda dell’omosessualità”.
fonte http://www.gaynews.it via Associazione Radicale Certi Diritti
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Lgbt: Mario Venuti ad “Oltre le Differenze” oggi venerdì 25 maggio alle 21 su Antenna Radio Esse: come contrastare l'omofobia e la transfobia?
Strumenti e “buone prassi” contro l'omo e transfobia nel format radiofonico dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans
Con quali buone pratiche, piccole scelte quotidiane e interventi mirati nei diversi contesti: familiari, scolastici, lavorativi e istituzionali, è possibile contrastare l’omofobia e la transfobia?
E’ questa la domanda alla quale cercherà di rispondere la prossima puntata di “Oltre Le Differenze” il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini che andrà in onda venerdì 25 maggio alle 21 e in replica sabato 26 alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Ospite d’eccezione il cantautore siciliano Mario Venuti che sarà ai microfoni di Oltre le differenze per presentare il suo ultimo disco “L'ultimo Romantico” e l'instore tour che lo vede in questi giorni in giro per l'Italia ad incontrare i suoi fan.
Dopo l'intervista a Mario Venuti si entrerà nel merito del tema della puntata, parlando di strumenti e buone “prassi” da adottare per contrastare l'omo e transfobia, in compagnia della dott.ssa Margherita Graglia, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, didatta presso il Centro Italiano di Sessuologia e la Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.
Prendendo spunto dal libro “Omofobia. Strumenti di analisi e di intervento” edito Carocci Faber di cui la dottoressa Graglia è autrice, verranno analizzati i meccanismi sociali e psicologici che agiscono alla base del rifiuto per le persone lgbtq.
Ma ci sarà spazio anche per dare suggerimenti utili e strumenti concreti per superare l'omofobia sociale.
In seguito, con la dott.ssa Eleonora Motta, psicologa e sessuologa che tra le altre cose collabora con Agedo Toscana nel Consultorio LGBT di Grosseto, sarà illustrato il progetto “Educare alla Diversità” che partirà a settembre e coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Grosseto con azioni di sensibilizzazione sui temi legati all'omofobia rivolte a insegnati, studenti e genitori.
Nello scaffale i consueti consigli su letture, film e appuntamenti a tema lgbt, in particolare con l'intervista alla scrittrice Valentina Franco sulla raccolta di poesie “Cieli di Terra” edito Rupe Mutevoli Edizioni nel 2010.
Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: http://oltreledifferenze.wordpress.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE
Con quali buone pratiche, piccole scelte quotidiane e interventi mirati nei diversi contesti: familiari, scolastici, lavorativi e istituzionali, è possibile contrastare l’omofobia e la transfobia?
E’ questa la domanda alla quale cercherà di rispondere la prossima puntata di “Oltre Le Differenze” il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini che andrà in onda venerdì 25 maggio alle 21 e in replica sabato 26 alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Ospite d’eccezione il cantautore siciliano Mario Venuti che sarà ai microfoni di Oltre le differenze per presentare il suo ultimo disco “L'ultimo Romantico” e l'instore tour che lo vede in questi giorni in giro per l'Italia ad incontrare i suoi fan.
Dopo l'intervista a Mario Venuti si entrerà nel merito del tema della puntata, parlando di strumenti e buone “prassi” da adottare per contrastare l'omo e transfobia, in compagnia della dott.ssa Margherita Graglia, psicologa, psicoterapeuta e sessuologa, didatta presso il Centro Italiano di Sessuologia e la Federazione Italiana di Sessuologia Scientifica.
Prendendo spunto dal libro “Omofobia. Strumenti di analisi e di intervento” edito Carocci Faber di cui la dottoressa Graglia è autrice, verranno analizzati i meccanismi sociali e psicologici che agiscono alla base del rifiuto per le persone lgbtq.
Ma ci sarà spazio anche per dare suggerimenti utili e strumenti concreti per superare l'omofobia sociale.
In seguito, con la dott.ssa Eleonora Motta, psicologa e sessuologa che tra le altre cose collabora con Agedo Toscana nel Consultorio LGBT di Grosseto, sarà illustrato il progetto “Educare alla Diversità” che partirà a settembre e coinvolgerà le scuole di ogni ordine e grado della provincia di Grosseto con azioni di sensibilizzazione sui temi legati all'omofobia rivolte a insegnati, studenti e genitori.
Nello scaffale i consueti consigli su letture, film e appuntamenti a tema lgbt, in particolare con l'intervista alla scrittrice Valentina Franco sulla raccolta di poesie “Cieli di Terra” edito Rupe Mutevoli Edizioni nel 2010.
Per chi ascolta “Oltre le differenze” c'è la possibilità di interagire con la redazione chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: http://oltreledifferenze.wordpress.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE
giovedì 24 maggio 2012
Firenze, Strage di via dei Georgofili, le manifestazioni per il XIX anniversario dell'attentato del 27 maggio
Angela e Fabrizio Nencioni, le loro figlie Nadia e Caterina, lo studente di architettura Dario Capolicchio la notte fra il 26 e il 27 maggio del 1993 persero la vita per una bomba che provocò anche 41 feriti, distrusse la storica Torre de’ Pulci dove ha sede l’Accademia dei Georgofili.
Causò ingenti danni a tutto il patrimonio culturale e abitativo circostante, lasciando moltissime famiglie senza un tetto.
Le indagini svolte e i processi celebrati in questo lungo intervallo di tempo hanno permesso di individuare, grazie all’impegno di un pool di magistrati tra i quali il pm Gabriele Chelazzi (scomparso nel 2003), gli esecutori e i mandanti interni della strage, appartenenti all’organizzazione criminale Cosa Nostra.
Altre bombe esplosero lo stesso anno a Roma e Milano, a conferma di un disegno criminoso che voleva condizionare il funzionamento degli istituti democratici e lo svolgimento della vita civile del Paese. Da allora sono passati diciotto anni, i responsabili sono stati consegnati alla giustizia, ma la volontà di fare luce sulle ombre che ancora permangono resta intatta, come intatto resta nella nostra memoria il ricordo di quelle vittime innocenti.
Anche quest'anno Regione Toscana e Comune di Firenze con Provincia di Firenze e Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili propongono una serie di iniziative per ricordare l'evento.
Domani, 25 maggio (ore 17) è in programma un convegno organizzato dalla Regione Toscana alla presidenza della giunta regionale,
in piazza del Duomo 10.
Saranno presenti le massime istituzioni impegnate in ambito giudiziario e istituzionale, fra i quali il presidente della commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi insieme ai magistrati di Firenze che seguono le indagini.
Allo stesso tavolo parteciperà il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore comunale Rosa Maria Di Giorgi.
Il dibattito sarà moderato da Francesco Nocentini.
Le iniziative proseguono il sabato 26 con gli eventi curati dal Comune di Firenze nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio:
alle 10 l'incontro con i ragazzi delle scuole medie superiori alla presenza dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, del procuratore antimafia Grasso e i sostituti procuratori della Procura generale Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi.
Mentre alle 16 è prevista la presentazione del libro di Francesco Nocentini
"Storia d'Italia in 7 stragi" (edito da Firenze Libri) con l’autore, il sindaco Matteo Renzi, l’assessore Di Giorgi, il procuratore Grasso e il procuratore Quattrocchi.
Alle 21 in piazza della Signoria, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale "Per non morire di mafia" tratto dal libro di Pietro Grasso e interpretato da Sebastiano Lo Monaco.
Seguiranno i saluti delle Istituzioni con Giovanna Maggiani Chelli, Pietro Grasso e Alessio Mantellassi rappresentante delle Consulta provinciale studentesca di Firenze.
A conclusione è previsto un concerto della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.
Nella notte, alle 1, partirà da Palazzo Vecchio il corteo silenzioso che arriverà alle 1.04 sul luogo dell'attentato, in via dei Geogofili, dove verrà deposta una corona di alloro.
Il 27 maggio, deposizione di fiori sulle tombe delle vittime e celebrazioni eucaristiche. Altre iniziative sono previste in Palazzo Vecchio e presso l'Accademia dei Georgofili nell'arco della giornata.
fonte http://press.comune.fi.it (fd)
Causò ingenti danni a tutto il patrimonio culturale e abitativo circostante, lasciando moltissime famiglie senza un tetto.
Le indagini svolte e i processi celebrati in questo lungo intervallo di tempo hanno permesso di individuare, grazie all’impegno di un pool di magistrati tra i quali il pm Gabriele Chelazzi (scomparso nel 2003), gli esecutori e i mandanti interni della strage, appartenenti all’organizzazione criminale Cosa Nostra.
Altre bombe esplosero lo stesso anno a Roma e Milano, a conferma di un disegno criminoso che voleva condizionare il funzionamento degli istituti democratici e lo svolgimento della vita civile del Paese. Da allora sono passati diciotto anni, i responsabili sono stati consegnati alla giustizia, ma la volontà di fare luce sulle ombre che ancora permangono resta intatta, come intatto resta nella nostra memoria il ricordo di quelle vittime innocenti.
Anche quest'anno Regione Toscana e Comune di Firenze con Provincia di Firenze e Associazione tra i familiari delle vittime di via dei Georgofili propongono una serie di iniziative per ricordare l'evento.
Domani, 25 maggio (ore 17) è in programma un convegno organizzato dalla Regione Toscana alla presidenza della giunta regionale,
in piazza del Duomo 10.
Saranno presenti le massime istituzioni impegnate in ambito giudiziario e istituzionale, fra i quali il presidente della commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi insieme ai magistrati di Firenze che seguono le indagini.
Allo stesso tavolo parteciperà il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e l’assessore comunale Rosa Maria Di Giorgi.
Il dibattito sarà moderato da Francesco Nocentini.
Le iniziative proseguono il sabato 26 con gli eventi curati dal Comune di Firenze nella Sala dei Duecento di Palazzo Vecchio:
alle 10 l'incontro con i ragazzi delle scuole medie superiori alla presenza dell’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi, del procuratore antimafia Grasso e i sostituti procuratori della Procura generale Alessandro Crini e Giuseppe Nicolosi.
Mentre alle 16 è prevista la presentazione del libro di Francesco Nocentini
"Storia d'Italia in 7 stragi" (edito da Firenze Libri) con l’autore, il sindaco Matteo Renzi, l’assessore Di Giorgi, il procuratore Grasso e il procuratore Quattrocchi.
Alle 21 in piazza della Signoria, verrà rappresentato lo spettacolo teatrale "Per non morire di mafia" tratto dal libro di Pietro Grasso e interpretato da Sebastiano Lo Monaco.
Seguiranno i saluti delle Istituzioni con Giovanna Maggiani Chelli, Pietro Grasso e Alessio Mantellassi rappresentante delle Consulta provinciale studentesca di Firenze.
A conclusione è previsto un concerto della Fanfara della Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze.
Nella notte, alle 1, partirà da Palazzo Vecchio il corteo silenzioso che arriverà alle 1.04 sul luogo dell'attentato, in via dei Geogofili, dove verrà deposta una corona di alloro.
Il 27 maggio, deposizione di fiori sulle tombe delle vittime e celebrazioni eucaristiche. Altre iniziative sono previste in Palazzo Vecchio e presso l'Accademia dei Georgofili nell'arco della giornata.
fonte http://press.comune.fi.it (fd)
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stragi
Lgbt: Verona "PREMIO BEATRICE" Giovani, musica e solidarietà. Anche le stelle della musica in campo, Al Teatro Filarmonico Sabato 26 Maggio 2012
VERONA UN GRANDE EVENTO CHE CONIUGA SPETTACOLO E SOLIDARIETA'
L’Associazione “Il sorriso di Beatrice – ONLUS”, con sede a Colognola ai Colli e operante nella Provincia di Verona con iniziative a favore degli ammalati oncologici ha organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico n°12 di Verona un concorso a premi denominato “Premio Beatrice”, volto a sensibilizzare la fascia giovanile della popolazione per stimolare i ragazzi alla riflessione sulle tematiche dell’impegno sociale e del volontariato.
Oltre ai premi, ciascuno del valore di 1000 € assegnati a tre elaborati scelti tra tutti i partecipanti al Concorso da un’apposita commissione, saranno assegnati anche alcuni premi – riconoscimento a personalità che si sono distinte per la loro attività nel campo medico, della solidarietà sociale e dell’impegno civile.
L'evento è patrocinato dalla Provincia di Verona, UIL Verona, Patronato ITAL Nazionale, Comune di Verona, F.a.v.o.
All’evento parteciperanno e si esibiranno in qualità di ospiti numerosi artisti nazionali ed internazionali: NAZIONALE CANTANTI, SONOHRA, I RAGAZZI DI TI LASCIO (RAI 1), ISKRA MENARINI (vocalist Lucio Dalla), BENEDETTA CARETTA (vincitrice IO CANTO – Canale 5), CECILIA CESARIO, lo spettacolare MUSICAL ASPETTANDO BROADWAY diretto da Robert Steiner, ENZO E RAMON di Colorado Cafè, I RAGAZZI DI PONTE MILVIO e tanti altri...
Presenta: FRANCESCA CHEYENNE RTL 102.5
con la collaborazione di Vanessa Pugliese cantante e speaker di Radio Sound
L’obbiettivo del Premio Beatrice è di svolgere un’opera di sensibilizzazione verso i giovani segnalando singole persone, gruppi scolastici, gruppi di volontari, gruppi parrocchiali, istituzioni, associazioni che nei settori della scienza, della scuola, della cultura, del lavoro, della politica, dell’economia, dello sport e dello spettacolo, offrono parte della loro vita a favore di chi soffre nel mondo.
Il Premio Beatrice viene assegnato, a insindacabile giudizio del Comitato Organizzatore, alle tre differenti categorie segnalate nel bando, nell’ambito della cerimonia pubblica che si svolgerà sabato 26 maggio 2012 ore 21 presso il Teatro Filarmonico di Verona alla presenza delle autorità veronesi.
Eventuali altre opere meritevoli saranno premiate dall'organizzazione con il Premio Beatrice.
Il premio in denaro è destinato quindi alle categorie (singoli o gruppi) che abbiano presentato un progetto (musica, canzone, video, foto, ballo ed altre forme artistiche, slogan sui diritti sociali) con caratteristiche sociali (oncologiche e non); il Premio Beatrice è inoltre riservato a personalità emerite e a professionisti che si sono distinti nell'ambito oncologico ma anche nell'ambito di progetti di solidarietà a favore di chi soffre nel mondo.
Le personalità scelte dalla commissione per l’edizione 2012 sono:
dott. Enrico Buttitta (Procuratore militare della Repubblica),
Adriana Musella (presidente di Riferimenti, Coordinamento nazionale antimafia ),
dott.ssa Anna Lisa Tiberio (responsabile interventi educativi presso Ufficio Scolastico Provinciale di Verona),
Colonnello Roberto Poni (comandante 3° Stormo Supporto Operativo Villafranca di Verona),
dott. Roberto Magarotto (responsabile Unita’ di Cure Palliative Dipartimento Oncologico Ospedali Don Calabria - Sacro Cuore di Negrar), dott. Maurizio Cianfarini (piscologo e presidente associazione Moby Dick),
Lucia Perina (Segretario Generale UIL Verona),
Marco Meoni (capitano Marmi Lanza)
e con la partecipazione straordinaria della Nazionale Cantanti in qualità di ospite e premiata.
Per ogni informazione o chiarimento sulle modalità d’ingresso è possibile contattare la segreteria del Premio: 347/8708011 (Sara Bevilacqua)
I contatti sono presenti sul sito dell’associazione www.ilsorrisodibeatrice.com
Direzione Artistica: Rino Davoli, Gigi Giordano, Francesco Davoli
Direzione tecnica e di palcoscenico: Alberto Zennaro
UFFICIO STAMPA: Tagliani, Grigoletti immagine e comunicazione
Responsabile Ufficio Stampa: Alessandra Moro
+39 348/2240534
+39/3667210144
ufficiostampa@taglianigrigoletti.it
fonte http://www.ilsorrisodibeatrice.com
L’Associazione “Il sorriso di Beatrice – ONLUS”, con sede a Colognola ai Colli e operante nella Provincia di Verona con iniziative a favore degli ammalati oncologici ha organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico n°12 di Verona un concorso a premi denominato “Premio Beatrice”, volto a sensibilizzare la fascia giovanile della popolazione per stimolare i ragazzi alla riflessione sulle tematiche dell’impegno sociale e del volontariato.
Oltre ai premi, ciascuno del valore di 1000 € assegnati a tre elaborati scelti tra tutti i partecipanti al Concorso da un’apposita commissione, saranno assegnati anche alcuni premi – riconoscimento a personalità che si sono distinte per la loro attività nel campo medico, della solidarietà sociale e dell’impegno civile.
L'evento è patrocinato dalla Provincia di Verona, UIL Verona, Patronato ITAL Nazionale, Comune di Verona, F.a.v.o.
All’evento parteciperanno e si esibiranno in qualità di ospiti numerosi artisti nazionali ed internazionali: NAZIONALE CANTANTI, SONOHRA, I RAGAZZI DI TI LASCIO (RAI 1), ISKRA MENARINI (vocalist Lucio Dalla), BENEDETTA CARETTA (vincitrice IO CANTO – Canale 5), CECILIA CESARIO, lo spettacolare MUSICAL ASPETTANDO BROADWAY diretto da Robert Steiner, ENZO E RAMON di Colorado Cafè, I RAGAZZI DI PONTE MILVIO e tanti altri...
Presenta: FRANCESCA CHEYENNE RTL 102.5
con la collaborazione di Vanessa Pugliese cantante e speaker di Radio Sound
L’obbiettivo del Premio Beatrice è di svolgere un’opera di sensibilizzazione verso i giovani segnalando singole persone, gruppi scolastici, gruppi di volontari, gruppi parrocchiali, istituzioni, associazioni che nei settori della scienza, della scuola, della cultura, del lavoro, della politica, dell’economia, dello sport e dello spettacolo, offrono parte della loro vita a favore di chi soffre nel mondo.
Il Premio Beatrice viene assegnato, a insindacabile giudizio del Comitato Organizzatore, alle tre differenti categorie segnalate nel bando, nell’ambito della cerimonia pubblica che si svolgerà sabato 26 maggio 2012 ore 21 presso il Teatro Filarmonico di Verona alla presenza delle autorità veronesi.
Eventuali altre opere meritevoli saranno premiate dall'organizzazione con il Premio Beatrice.
Il premio in denaro è destinato quindi alle categorie (singoli o gruppi) che abbiano presentato un progetto (musica, canzone, video, foto, ballo ed altre forme artistiche, slogan sui diritti sociali) con caratteristiche sociali (oncologiche e non); il Premio Beatrice è inoltre riservato a personalità emerite e a professionisti che si sono distinti nell'ambito oncologico ma anche nell'ambito di progetti di solidarietà a favore di chi soffre nel mondo.
Le personalità scelte dalla commissione per l’edizione 2012 sono:
dott. Enrico Buttitta (Procuratore militare della Repubblica),
Adriana Musella (presidente di Riferimenti, Coordinamento nazionale antimafia ),
dott.ssa Anna Lisa Tiberio (responsabile interventi educativi presso Ufficio Scolastico Provinciale di Verona),
Colonnello Roberto Poni (comandante 3° Stormo Supporto Operativo Villafranca di Verona),
dott. Roberto Magarotto (responsabile Unita’ di Cure Palliative Dipartimento Oncologico Ospedali Don Calabria - Sacro Cuore di Negrar), dott. Maurizio Cianfarini (piscologo e presidente associazione Moby Dick),
Lucia Perina (Segretario Generale UIL Verona),
Marco Meoni (capitano Marmi Lanza)
e con la partecipazione straordinaria della Nazionale Cantanti in qualità di ospite e premiata.
Per ogni informazione o chiarimento sulle modalità d’ingresso è possibile contattare la segreteria del Premio: 347/8708011 (Sara Bevilacqua)
I contatti sono presenti sul sito dell’associazione www.ilsorrisodibeatrice.com
Direzione Artistica: Rino Davoli, Gigi Giordano, Francesco Davoli
Direzione tecnica e di palcoscenico: Alberto Zennaro
UFFICIO STAMPA: Tagliani, Grigoletti immagine e comunicazione
Responsabile Ufficio Stampa: Alessandra Moro
+39 348/2240534
+39/3667210144
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Lgbt: E’ nato QueerPost, gli ideatori lo presentano cosi
Queer o GLBTI. Perché, al di là degli studi e delle definizioni accademiche, Queer è un termine che racchiude in sé il mondo delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender e intersessuali.
Queer, come termine-ombrello, circoscrive queste esperienze, ma allo stesso tempo è aperto a tutte le sfaccettature proprie di ogni individuo GLBTI.
Post come modello di giornalismo partecipativo.
QueerPost è un sito di informazione: http://www.queerpost.it/ un blog, un aggregatore di contenuti, aggiornato con il contributo di utenti-giornalisti.
Post come sinonimo di apertura.
QueerPost è dibattito ed approfondimento, costruiti con il confronto di più voci, anche tra loro contrapposte.
Federalismo delle opinioni, quindi. La redazione stimolerà i collaboratori alla discussione sui temi del giorno, offrendo così gli strumenti per capire le realtà GLBTI da diversi punti di vista.
Federalismo delle opinioni è il tentativo di superare consapevolmente la barriera del politically correct e di portare elementi nuovi nel dibattito sul mondo Queer.
QueerPost si pone così come punto di riferimento per chi vuole conoscere e discutere le realtà GLBTI oltre le immagini preconfezionate offerte nell’informazione mainstream. http://www.queerpost.it/
fonte http://blogdifabio.wordpress.com
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Federalismo delle opinioni, quindi. La redazione stimolerà i collaboratori alla discussione sui temi del giorno, offrendo così gli strumenti per capire le realtà GLBTI da diversi punti di vista.
Federalismo delle opinioni è il tentativo di superare consapevolmente la barriera del politically correct e di portare elementi nuovi nel dibattito sul mondo Queer.
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Lgbt Nozze gay: pioggia di promesse d’amore a Firenze in occasione di "Dimmi di sì" organizzato da Frame e da Lush
Tante coppie gay, lesbiche e transgender si sono scambiate una promessa d’amore.
Tante ''nozze'' in un negozio di cosmetici.
E' successo sabato scorso in occasione di Dimmi di sì,
la campagna promossa dall’associazione Frame e da Lush Italia a sostegno del diritto al matrimonio per tutte le coppie.
Le speciali cerimonie si sono tenute anche nel punto vendita di Firenze.
"Care e cari, siete giunte e giunti qui oggi a fare una promessa d'amore. Sposandovi promettete di amarvi, di supportarvi, in ogni momento della vostra vita. E' un pegno d'amore eterno, la promessa più impegnativa. L'amore vero non discrimina ma guarda solo i cuori e la legge deve imparare a rispettare tutti."
Con questa formula tante coppie hanno detto di sì davanti a un officiante speciale.
L’iniziativa, di cui ho parlato nelle settimane scorse
(leggi qui: http://florenzina.blogspot.it/2012/04/dove-meno-te-lo-aspetti-nozze-gay-nel.html),
ha coinvolto anche gli shop di Milano, Roma, Torino, Bologna, Novara e Monza in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia.
Qui sotto qualche scatto della giornata di sabato nel negozio di via del Corso a Firenze. Le immagini sono tratte dal profilo Facebook di Lush Italia, dove trovate altri scatti.
L’associazione Frame (Famiglie Ricerca Antidiscriminazione Minori ed Educazione) ha lanciato inoltre una petizione a favore dell'estensione del diritto di matrimonio per tutte le coppie, che può essere sottoscritta online qui:
http://www.associazioneframe.it/firma-la-petizione.html
fonte http://florenzina.blogspot.it/
Tante ''nozze'' in un negozio di cosmetici.
E' successo sabato scorso in occasione di Dimmi di sì,
la campagna promossa dall’associazione Frame e da Lush Italia a sostegno del diritto al matrimonio per tutte le coppie.
Le speciali cerimonie si sono tenute anche nel punto vendita di Firenze.
"Care e cari, siete giunte e giunti qui oggi a fare una promessa d'amore. Sposandovi promettete di amarvi, di supportarvi, in ogni momento della vostra vita. E' un pegno d'amore eterno, la promessa più impegnativa. L'amore vero non discrimina ma guarda solo i cuori e la legge deve imparare a rispettare tutti."
Con questa formula tante coppie hanno detto di sì davanti a un officiante speciale.
L’iniziativa, di cui ho parlato nelle settimane scorse
(leggi qui: http://florenzina.blogspot.it/2012/04/dove-meno-te-lo-aspetti-nozze-gay-nel.html),
ha coinvolto anche gli shop di Milano, Roma, Torino, Bologna, Novara e Monza in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia.
Qui sotto qualche scatto della giornata di sabato nel negozio di via del Corso a Firenze. Le immagini sono tratte dal profilo Facebook di Lush Italia, dove trovate altri scatti.
L’associazione Frame (Famiglie Ricerca Antidiscriminazione Minori ed Educazione) ha lanciato inoltre una petizione a favore dell'estensione del diritto di matrimonio per tutte le coppie, che può essere sottoscritta online qui:
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fonte http://florenzina.blogspot.it/
LGBT ROMA: SPORTELLO LEGALE GRATUITO @ DGP
Vuoi un consiglio in materia di eredità o testamento?
Ti viene impedito di vedere i tuoi figli?
Ti creano problemi sul posto di lavoro?
Sei intenzionato a cambiare sesso?
Hai contratto una malattia sessualmente trasmissibile dal partner?
Hai subito delle aggressioni omofobiche fisiche o verbali?
Se hai questi o altri problemi di natura giuridica, vieni a trovarci per una consulenza. Ci saranno i nostri avvocati disposti ad aiutarti.
FAI VALERE I TUOI DIRITTI: FAI VALERE L'UGUAGLIANZA!!
Il secondo e il quarto giovedì di ogni mese, dalle 17.30 alle 19.30 in via Costantino 82 (Metro B - Basilica San Paolo).
Prossimo appuntamento: giovedì 24 maggio 2012.
Per info: 06 5134741 - segreteria@digayproject.org
FONTE http://www.digayproject.org
Ti viene impedito di vedere i tuoi figli?
Ti creano problemi sul posto di lavoro?
Sei intenzionato a cambiare sesso?
Hai contratto una malattia sessualmente trasmissibile dal partner?
Hai subito delle aggressioni omofobiche fisiche o verbali?
Se hai questi o altri problemi di natura giuridica, vieni a trovarci per una consulenza. Ci saranno i nostri avvocati disposti ad aiutarti.
FAI VALERE I TUOI DIRITTI: FAI VALERE L'UGUAGLIANZA!!
Il secondo e il quarto giovedì di ogni mese, dalle 17.30 alle 19.30 in via Costantino 82 (Metro B - Basilica San Paolo).
Prossimo appuntamento: giovedì 24 maggio 2012.
Per info: 06 5134741 - segreteria@digayproject.org
FONTE http://www.digayproject.org
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avvocatura lgbt,
diritti lgbt
Lgbt: Tris, la prima web serie gay italiana
È già online il primo episodio di "Tris, Tre tipi travolgenti", la prima web serie gay italiana.
Creata da Antonio Back, racconta con ironia le vicende di Alex, Daniele e Giulio, tre ragazzi come tanti che il caso vuole siano anche gay.
Il tutto attraverso la voce di un narratore etero onnisciente, la cui identità è misteriosa.
In totale verranno prodotti otto episodi, finanziati attraverso una campagna di crowd-funding e pensati per un pubblico eterosessuale con lo scopo di abbattere quel fastidioso cliché macchiettistico che la televisione generalista è solita affibbiare ai personaggi gay.
I tre protagonisti (interpretati da Alessandro Ananasso, Armando Pizzuti e Andrea Ris) sono giovani, hanno vite normali e il loro orientamento sessuale è un fatto assolutamente secondario.
Al loro fianco c'è anche una nutrita e variegata schiera di personaggi secondari, tra i quali amiche, amici, fiamme e parenti.
È possibile seguire la serie attraverso
il canale YouTube:
http://www.youtube.com/user/TrisLaSerie
la pagina Facebook:
https://www.facebook.com/TRISlaserie
e l'account Twitter del progetto:
http://twitter.com/#!/TRISlaserie
Il secondo episodio verrà pubblicato il 17 maggio.
fonte http://gayburg.blogspot.it
Creata da Antonio Back, racconta con ironia le vicende di Alex, Daniele e Giulio, tre ragazzi come tanti che il caso vuole siano anche gay.
Il tutto attraverso la voce di un narratore etero onnisciente, la cui identità è misteriosa.
In totale verranno prodotti otto episodi, finanziati attraverso una campagna di crowd-funding e pensati per un pubblico eterosessuale con lo scopo di abbattere quel fastidioso cliché macchiettistico che la televisione generalista è solita affibbiare ai personaggi gay.
I tre protagonisti (interpretati da Alessandro Ananasso, Armando Pizzuti e Andrea Ris) sono giovani, hanno vite normali e il loro orientamento sessuale è un fatto assolutamente secondario.
Al loro fianco c'è anche una nutrita e variegata schiera di personaggi secondari, tra i quali amiche, amici, fiamme e parenti.
È possibile seguire la serie attraverso
il canale YouTube:
http://www.youtube.com/user/TrisLaSerie
la pagina Facebook:
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e l'account Twitter del progetto:
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Il secondo episodio verrà pubblicato il 17 maggio.
fonte http://gayburg.blogspot.it
Lgbt: A Pisa Renato Raimo in "CONTROVENTO" storia a passo variabile dell'uomo che creò la Vespa. Al Teatro Lux dal 26 al 28 maggio
Renato Raimo porta in scena per la prima volta in assoluto la vicenda biografica di Corradino d'Ascanio, uno dei grandi protagonisti della storia industriale d'Italia.
Geniale progettista aeronautico, inventore dell'elicottero e dell'elica a passo variabile, dalla sua matita è nata Vespa, mito di intere generazioni e simbolo senza tempo del made in Italy nel mondo.
Al centro dello spettacolo, in forma di monologo, i suoi sogni e le sue delusioni, le vittorie e le rinunce.
Un esempio di creatività, impegno e determinazione valido ancora oggi.
Scritto per Raimo dallo sceneggiatore Mario Cristiani, lo spettacolo ha debuttato il 24 marzo 2012 al Teatro Era di Pontedera, quale evento conclusivo della grande mostra Corradino d'Ascanio "Uomo, Genio Mago, Mito", curata dalla Fondazione Piaggio e dall'architetto Enrico Agonigi e ospitata dal Museo Piaggio tra il 22 novembre 2011 e il 3 marzo 2012.
Dopo la prima pontederese, si riparte da Pisa, città dove Corradino d'Ascanio ha vissuto per moltissimi anni.
Lo spettacolo andrà in scena i giorni 26, 27 e 28 maggio al Teatro Lux. Poi sarà la volta di Popoli in Abruzzo, città natale di d'Ascanio; di Pescara, di Roma e di altre città.
Per info e prenotazioni
segreteria del TEATRO LUX di Pisa
tel 050 30943 dalle 9 alle 13.30 – mail : info@cinemateatrolux.it
"Ci sono idee capaci di inseguirci tutta la vita. E ci sono uomini- pochi, in verità- capaci di vederle, coglierle, di dar loro una forma e una vita che nessuno immagina, senza porsi in partenza il problema del prezzo che chiederanno. Corradino D'Ascanio, il padre della Vespa e dell'elicottero, era uno di questi.
Il sogno della leggerezza, del volo, del movimento contro le leggi della gravità e della nostra umana, terrena natura lo ha accompagnato per tutta la vita: dai primi esperimenti fatti da adolescente con mezzi artigianali e tanta incoscienza, agli anni in cui l'industria italiana e il Paese tutto hanno riconosciuto in lui il genio che è stato.
Parlare di un novello Leonardo da Vinci del Novecento, capace di spaziare con le sue invenzioni negli ambiti più disparati e imprevedibili, sarebbe però riduttivo. La sua è soprattutto la storia di un'esistenza romantica e appassionata che ha attraversato momenti e personaggi determinanti per la postbellica, da una parte, e figure come Venerio D'Annunzio, Italo Balbo, Giovanni Agnelli, Enrico Piaggio, dall'altra.
Ed è una storia fatta di cadute e ascese, di smarrimenti e stupore. Perché le idee possono anche inseguirti e non mollarti mai, ma solo se sei capace di farle entrare nella tua anima potranno finalmente arrivare a spiccare il volo."
fonte youtube di Mario Cristiani foto video Giovanna Biondi
Geniale progettista aeronautico, inventore dell'elicottero e dell'elica a passo variabile, dalla sua matita è nata Vespa, mito di intere generazioni e simbolo senza tempo del made in Italy nel mondo.
Al centro dello spettacolo, in forma di monologo, i suoi sogni e le sue delusioni, le vittorie e le rinunce.
Un esempio di creatività, impegno e determinazione valido ancora oggi.
Scritto per Raimo dallo sceneggiatore Mario Cristiani, lo spettacolo ha debuttato il 24 marzo 2012 al Teatro Era di Pontedera, quale evento conclusivo della grande mostra Corradino d'Ascanio "Uomo, Genio Mago, Mito", curata dalla Fondazione Piaggio e dall'architetto Enrico Agonigi e ospitata dal Museo Piaggio tra il 22 novembre 2011 e il 3 marzo 2012.
Dopo la prima pontederese, si riparte da Pisa, città dove Corradino d'Ascanio ha vissuto per moltissimi anni.
Lo spettacolo andrà in scena i giorni 26, 27 e 28 maggio al Teatro Lux. Poi sarà la volta di Popoli in Abruzzo, città natale di d'Ascanio; di Pescara, di Roma e di altre città.
Per info e prenotazioni
segreteria del TEATRO LUX di Pisa
tel 050 30943 dalle 9 alle 13.30 – mail : info@cinemateatrolux.it
"Ci sono idee capaci di inseguirci tutta la vita. E ci sono uomini- pochi, in verità- capaci di vederle, coglierle, di dar loro una forma e una vita che nessuno immagina, senza porsi in partenza il problema del prezzo che chiederanno. Corradino D'Ascanio, il padre della Vespa e dell'elicottero, era uno di questi.
Il sogno della leggerezza, del volo, del movimento contro le leggi della gravità e della nostra umana, terrena natura lo ha accompagnato per tutta la vita: dai primi esperimenti fatti da adolescente con mezzi artigianali e tanta incoscienza, agli anni in cui l'industria italiana e il Paese tutto hanno riconosciuto in lui il genio che è stato.
Parlare di un novello Leonardo da Vinci del Novecento, capace di spaziare con le sue invenzioni negli ambiti più disparati e imprevedibili, sarebbe però riduttivo. La sua è soprattutto la storia di un'esistenza romantica e appassionata che ha attraversato momenti e personaggi determinanti per la postbellica, da una parte, e figure come Venerio D'Annunzio, Italo Balbo, Giovanni Agnelli, Enrico Piaggio, dall'altra.
Ed è una storia fatta di cadute e ascese, di smarrimenti e stupore. Perché le idee possono anche inseguirti e non mollarti mai, ma solo se sei capace di farle entrare nella tua anima potranno finalmente arrivare a spiccare il volo."
fonte youtube di Mario Cristiani foto video Giovanna Biondi
Lgbt: Diritti gay, Concia: "Fare come Obama" Binetti: "Non è priorità"
Lo ha detto intervenendo in diretta web dall'Adnkronos
La deputata Pd: in parlamento lotterò fino all'ultimo giorno per diritti civili dei gay. Binetti: diritti agli omosessuali? Non una mia priorità, prima si pensi a famiglie
Sui diritti degli omosessuali "c'è una certa timidezza della sinistra", e la battaglia portata avanti dalla deputata democratica Paola Concia "è anche un gesto d'amore per il mio partito, perché io voglio che il mio sia un partito migliore". Ad assicurarlo è la stessa Concia, nel corso dei 'Dibattiti dell'Adnkronos', un appuntamento oggi dedicato al tema dell'omosessualità dei diritti negati e dell'omofobia che ha visto in studio con la deputata del Pd la deputata dell'Udc, Paola Binetti.
Poi la discussione si sposta sulla posizione del leader del partito, Pier Luigi Bersani.
"Lui si sforza -spiega- sono contenta che si renda conto che tra le priorità deve esserci questa. Ne è consapevole, ma deve esserne piu' sereno e convinto, non deve aver paura, deve pensare ad Obama. Alcuni pensano" che la presa di posizione del presidente statunitense a favore delle coppie gay "sia strumentale, ma avrebbe potuto fare tante altre cose" in tal senso. Sui diritti degli omosessuali, in Italia "sono convinta che siamo arrivati al momento della verità, il centrosinistra continuerà a fare questa battaglia, ne sono convinta. E' impossibile - sostiene - che il Pd non possa metterle tra le sue priorita'".
"Nel nostro Parlamento ci sono due importanti proposte di legge: un provvedimento sulle unione civili e una misura contro l'omofobia. Ho fatto e porto avanti una battaglia perché la maggioranza approvi, e parlo di una larga maggioranza, queste proposte, una battaglia che porterò avanti fino all'ultima giorno".
"Al tuo catalogo di priorità io rispondo con il mio. Davanti a tutto, credo che si debba mettere quel che viene promesso alle famiglie da 20 anni, da destra e da sinistra", replica subito la Binetti. "Credo che ognuno abbia un catalogo di priorità - sottolinea l'esponente centrista - Penso alle indennità per i disabili", ai problemi nel mondo del lavoro "di giovani e madri", al nodo del "congedo parentale, e mi auguro che su queste battaglie il ministro Fornero ci metta la faccia fino in fondo".
Binetti è tornata poi a ribadire il suo 'no' convinto ai matrimoni e alle adozioni omosessuali. "L'omogenitorialità - dice - non è una conquista ma il modo di sopperire alla voglia di maternità e paternità. E' una storia antica quanto l'uomo che i figli nascono all'interno di coppie composte da un uomo e una donna. Difendo questa cultura perché lo considero un nostro patrimonio".
All'interno della trasmissione interviene anche Alessandro Cecchi Paone. Il conduttore tv, giornalista ed ex candidato di Forza Italia dichiaratamente omosessuale, interviene telefonicamente e attacca la Chiesa cattolica, 'rea' di frenare l'operato dei partiti nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Punta il dito contro "la classe politica italiana, educata dalla Chiesa e dal fascismo, quanto di peggio possa esserci". Binetti non ci sta e prende la parola. "Ci sono tante forme di discriminazione - dice - abbiamo appena assistito a una" che giudica "scorretta e discriminante". "Rispondo a questa signora che non so nemmeno chi sia - la interrompe Cecchi Paone alzando la voce - ci attaccate come in passato avete attaccato gli ebrei".
Paola Concia, difende l''avversaria' dell'Udc, ex collega di partito ed ex teodem. Ma Cecchi Paone ne ha anche per lei. "Povera Concia - dice - è costretta a convivere con i nostri persecutori. Continua pure a parlare con i partiti, costretti dalla Chiesa cattolica" a chiudere gli occhi, secondo il giornalisti, sui diritti gay.
"Io non sono costretta proprio a far nulla - risponde Concia - quello che faccio lo porto avanti per scelta, non per obbligo". Anche Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera, presente in sala, si scaglia contro Cecchi Paone. "Parlare cosi' è davvero controproducente nella battaglia sui diritti omosessuali - dice - non si può equiparare al genocidio" la situazione degli omosessuali. "Incredibile - aggiunge il condirettore dell'Adnkronos Alessia Lautone - Alessandro è riuscito a metter d'accordo Concia e Binetti".
Dopo Paone telefona Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. Sugli omosessuali "penso che non debbano esserci delle discriminazioni, su questo c'è consapevolezza". Ma su eventuali provvedimenti che tutelino unioni civili tra persone dello stesso sesso, "la mia posizione resta contraria". Per tanto, "se si arriverà al voto, io votero' contro", ribadisce a chiare lettere Gasparri.
"Io sono contrario - ribadisce a più riprese - ci sarà il diritto di non essere a favore? Sono contrarissimo anche alle adozioni" da parte di coppie gay, "che andrebbero a stravolgere i principi del diritto naturale. La vita nasce dall'incontro dell'uomo e della donna, io rivendico la mia opinione - incalza Gasparri - punto e basta. Credo che sia una discussione che andrà avanti, ma io resto sulle mie posizioni, contrario al matrimonio e alle adozioni".
Parole che innervosiscono Paola Concia, deputata Pd e 'paladina' dei diritti gay alla Camera. "Siccome - replica a Gasparri - nel paese cresce la consapevolezza che i gay abbiano diritto ad essere cittadini come tutti gli altri, parte della classe politica si sente assediata. Attivano una tecnica di comunicazione" che consiste nel dire "'voi siete aggressivi, non ci fate esprimere le nostre idee'. Nessuno impedisce a Gasparri di fare la sua battaglia o esprimere le proprie idee, ma non si venga a parlare di vittime contro il totalitarismo dei 'froci'. E scusate se sono politicamente scorretta".
fonte http://www.adnkronos.com
La deputata Pd: in parlamento lotterò fino all'ultimo giorno per diritti civili dei gay. Binetti: diritti agli omosessuali? Non una mia priorità, prima si pensi a famiglie
Sui diritti degli omosessuali "c'è una certa timidezza della sinistra", e la battaglia portata avanti dalla deputata democratica Paola Concia "è anche un gesto d'amore per il mio partito, perché io voglio che il mio sia un partito migliore". Ad assicurarlo è la stessa Concia, nel corso dei 'Dibattiti dell'Adnkronos', un appuntamento oggi dedicato al tema dell'omosessualità dei diritti negati e dell'omofobia che ha visto in studio con la deputata del Pd la deputata dell'Udc, Paola Binetti.
Poi la discussione si sposta sulla posizione del leader del partito, Pier Luigi Bersani.
"Lui si sforza -spiega- sono contenta che si renda conto che tra le priorità deve esserci questa. Ne è consapevole, ma deve esserne piu' sereno e convinto, non deve aver paura, deve pensare ad Obama. Alcuni pensano" che la presa di posizione del presidente statunitense a favore delle coppie gay "sia strumentale, ma avrebbe potuto fare tante altre cose" in tal senso. Sui diritti degli omosessuali, in Italia "sono convinta che siamo arrivati al momento della verità, il centrosinistra continuerà a fare questa battaglia, ne sono convinta. E' impossibile - sostiene - che il Pd non possa metterle tra le sue priorita'".
"Nel nostro Parlamento ci sono due importanti proposte di legge: un provvedimento sulle unione civili e una misura contro l'omofobia. Ho fatto e porto avanti una battaglia perché la maggioranza approvi, e parlo di una larga maggioranza, queste proposte, una battaglia che porterò avanti fino all'ultima giorno".
"Al tuo catalogo di priorità io rispondo con il mio. Davanti a tutto, credo che si debba mettere quel che viene promesso alle famiglie da 20 anni, da destra e da sinistra", replica subito la Binetti. "Credo che ognuno abbia un catalogo di priorità - sottolinea l'esponente centrista - Penso alle indennità per i disabili", ai problemi nel mondo del lavoro "di giovani e madri", al nodo del "congedo parentale, e mi auguro che su queste battaglie il ministro Fornero ci metta la faccia fino in fondo".
Binetti è tornata poi a ribadire il suo 'no' convinto ai matrimoni e alle adozioni omosessuali. "L'omogenitorialità - dice - non è una conquista ma il modo di sopperire alla voglia di maternità e paternità. E' una storia antica quanto l'uomo che i figli nascono all'interno di coppie composte da un uomo e una donna. Difendo questa cultura perché lo considero un nostro patrimonio".
All'interno della trasmissione interviene anche Alessandro Cecchi Paone. Il conduttore tv, giornalista ed ex candidato di Forza Italia dichiaratamente omosessuale, interviene telefonicamente e attacca la Chiesa cattolica, 'rea' di frenare l'operato dei partiti nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Punta il dito contro "la classe politica italiana, educata dalla Chiesa e dal fascismo, quanto di peggio possa esserci". Binetti non ci sta e prende la parola. "Ci sono tante forme di discriminazione - dice - abbiamo appena assistito a una" che giudica "scorretta e discriminante". "Rispondo a questa signora che non so nemmeno chi sia - la interrompe Cecchi Paone alzando la voce - ci attaccate come in passato avete attaccato gli ebrei".
Paola Concia, difende l''avversaria' dell'Udc, ex collega di partito ed ex teodem. Ma Cecchi Paone ne ha anche per lei. "Povera Concia - dice - è costretta a convivere con i nostri persecutori. Continua pure a parlare con i partiti, costretti dalla Chiesa cattolica" a chiudere gli occhi, secondo il giornalisti, sui diritti gay.
"Io non sono costretta proprio a far nulla - risponde Concia - quello che faccio lo porto avanti per scelta, non per obbligo". Anche Maria Teresa Meli, giornalista del Corriere della Sera, presente in sala, si scaglia contro Cecchi Paone. "Parlare cosi' è davvero controproducente nella battaglia sui diritti omosessuali - dice - non si può equiparare al genocidio" la situazione degli omosessuali. "Incredibile - aggiunge il condirettore dell'Adnkronos Alessia Lautone - Alessandro è riuscito a metter d'accordo Concia e Binetti".
Dopo Paone telefona Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. Sugli omosessuali "penso che non debbano esserci delle discriminazioni, su questo c'è consapevolezza". Ma su eventuali provvedimenti che tutelino unioni civili tra persone dello stesso sesso, "la mia posizione resta contraria". Per tanto, "se si arriverà al voto, io votero' contro", ribadisce a chiare lettere Gasparri.
"Io sono contrario - ribadisce a più riprese - ci sarà il diritto di non essere a favore? Sono contrarissimo anche alle adozioni" da parte di coppie gay, "che andrebbero a stravolgere i principi del diritto naturale. La vita nasce dall'incontro dell'uomo e della donna, io rivendico la mia opinione - incalza Gasparri - punto e basta. Credo che sia una discussione che andrà avanti, ma io resto sulle mie posizioni, contrario al matrimonio e alle adozioni".
Parole che innervosiscono Paola Concia, deputata Pd e 'paladina' dei diritti gay alla Camera. "Siccome - replica a Gasparri - nel paese cresce la consapevolezza che i gay abbiano diritto ad essere cittadini come tutti gli altri, parte della classe politica si sente assediata. Attivano una tecnica di comunicazione" che consiste nel dire "'voi siete aggressivi, non ci fate esprimere le nostre idee'. Nessuno impedisce a Gasparri di fare la sua battaglia o esprimere le proprie idee, ma non si venga a parlare di vittime contro il totalitarismo dei 'froci'. E scusate se sono politicamente scorretta".
fonte http://www.adnkronos.com
domenica 20 maggio 2012
Lgbt: Attentato Brindisi "Il museo resta chiuso ma sport a go go" di Titti Giuliani Foti
Hanno bloccato la Notte dei Musei per condividere il lutto nazionale.
Per dire no al terrorismo mafioso anche se è sempre un sì quando succede.
Hanno bloccato i musei contro la vergognosa inspiegabile, intollerabile morte di una ragazzina, poco più di una bambina, di appena 16 anni.
Melissa andava a scuola, era lì davanti, ed è saltata in aria. E' diventata aria la sua vita, il suo spirito si è mischiato con l'aria che respiriamo, e quando non c'era più niente da fare, e siamo rimasti come deficienti a guardare, lei ci è entrata dentro.
E abbiamo respirato, noi tutti, la paura degli altri ragazzi, la loro innocenza davanti a un gesto mostruoso, inaccettabile, che tutti - meno gli assassini - abbiamo dovuto solo subire.
E' successo. Hai voglia a parlare, a dire.
Hai voglia ad ascoltare la processione di politici che partecipano lo sdegno e dicono la loro.
Non doveva succedere. Punto. Ma è successo e lei è morta,altri sono feriti. E non erano in guerra, ma a scuola.
Così hanno bloccato la notte dei musei, per partecipare il lutto nazionale.
Ma hanno lasciato che si giocassero le partite di calcio e anche di tennis, che il giro d'Italia pedalasse, che le moto corressero. Tutto questo scialo di sport spendaccione,indifferente e pieno di sponsor si vede che deve andare avanti.
Ma la visita ai musei no.
Nessuno sportivo, tecnico, allenatore, giocatore che sia, ha detto una parola.
Nessuno da questo mondo patinato pieno di tv preferenziali e siti infagottati, di falsi idoli e di ingaggi a sei zeri ha sentito il bisogno di dire stop.
Di partecipare a questa tragedia che tocca tutti.
Anche loro, che magari neppure l'hanno capita.
Perchè chiudere i musei dunque? Ha un senso ha questo?
Ha una misura? Io ho più paura delle televisioni.
Diciamo magari, caso mai riuscissimo a spengerle, che la smettessero definitivamente di intervistare le amichette di Melissa che si disperano.
Diciamo che magari vedere quello col pezzo di cassonetto in mano è molto, ma molto più offensivo e grave che andare a un museo.
Mi chiedo come mai tutta l'informazione sia diventata faziosa, enfatica e all'arrembaggio del dramma.
Questa sì che andrebbe chiusa. Questa specie di informazione volgare, viscida bastarda, che non è accettabile.
E aggiunge schifo a un dramma immenso che non ha volume, parole, che non è quantificabile talmente spacca dentro.
E nel frastuono totale, nella bruttura generale, nella disaffezione dei ricconi sponsorizzati, nelle frasi di circostanza talmente trite e banali che non direbbero neppure le persone prese per strada, chiudono la notte dei musei.
Perchè? Chi ha preso questa decisione tanto rigorosa quanto sciagurata, evidentemente non c'è mai stato al museo.
Perchè se c'è un luogo appena un gradino sotto la sacralità della chiesa, è il museo.
Chi va a un museo certo non ci va con le trombette e i petardi.
Ci va con la coscienza che ammirerà opere fatte da esseri umani, che spesso e volentieri raccontano il sacro.
Chi va a un museo ci va già disposto mentalmente al rispetto e all'ammirazione, ci va con devozione.
Chi va a un museo non offende la memoria di una bambina morta senza un perchè.
Perchè non esiste perchè.
Non doveva morire Melissa, e basta.
Magari lì, davanti a un Cristo crocifisso, la sua memoria sarebbe diventata una preghiera.
fonte http://www.lanazione.it/firenze commento di Titti Giuliani Foti
Per dire no al terrorismo mafioso anche se è sempre un sì quando succede.
Hanno bloccato i musei contro la vergognosa inspiegabile, intollerabile morte di una ragazzina, poco più di una bambina, di appena 16 anni.
Melissa andava a scuola, era lì davanti, ed è saltata in aria. E' diventata aria la sua vita, il suo spirito si è mischiato con l'aria che respiriamo, e quando non c'era più niente da fare, e siamo rimasti come deficienti a guardare, lei ci è entrata dentro.
E abbiamo respirato, noi tutti, la paura degli altri ragazzi, la loro innocenza davanti a un gesto mostruoso, inaccettabile, che tutti - meno gli assassini - abbiamo dovuto solo subire.
E' successo. Hai voglia a parlare, a dire.
Hai voglia ad ascoltare la processione di politici che partecipano lo sdegno e dicono la loro.
Non doveva succedere. Punto. Ma è successo e lei è morta,altri sono feriti. E non erano in guerra, ma a scuola.
Così hanno bloccato la notte dei musei, per partecipare il lutto nazionale.
Ma hanno lasciato che si giocassero le partite di calcio e anche di tennis, che il giro d'Italia pedalasse, che le moto corressero. Tutto questo scialo di sport spendaccione,indifferente e pieno di sponsor si vede che deve andare avanti.
Ma la visita ai musei no.
Nessuno sportivo, tecnico, allenatore, giocatore che sia, ha detto una parola.
Nessuno da questo mondo patinato pieno di tv preferenziali e siti infagottati, di falsi idoli e di ingaggi a sei zeri ha sentito il bisogno di dire stop.
Di partecipare a questa tragedia che tocca tutti.
Anche loro, che magari neppure l'hanno capita.
Perchè chiudere i musei dunque? Ha un senso ha questo?
Ha una misura? Io ho più paura delle televisioni.
Diciamo magari, caso mai riuscissimo a spengerle, che la smettessero definitivamente di intervistare le amichette di Melissa che si disperano.
Diciamo che magari vedere quello col pezzo di cassonetto in mano è molto, ma molto più offensivo e grave che andare a un museo.
Mi chiedo come mai tutta l'informazione sia diventata faziosa, enfatica e all'arrembaggio del dramma.
Questa sì che andrebbe chiusa. Questa specie di informazione volgare, viscida bastarda, che non è accettabile.
E aggiunge schifo a un dramma immenso che non ha volume, parole, che non è quantificabile talmente spacca dentro.
E nel frastuono totale, nella bruttura generale, nella disaffezione dei ricconi sponsorizzati, nelle frasi di circostanza talmente trite e banali che non direbbero neppure le persone prese per strada, chiudono la notte dei musei.
Perchè? Chi ha preso questa decisione tanto rigorosa quanto sciagurata, evidentemente non c'è mai stato al museo.
Perchè se c'è un luogo appena un gradino sotto la sacralità della chiesa, è il museo.
Chi va a un museo certo non ci va con le trombette e i petardi.
Ci va con la coscienza che ammirerà opere fatte da esseri umani, che spesso e volentieri raccontano il sacro.
Chi va a un museo ci va già disposto mentalmente al rispetto e all'ammirazione, ci va con devozione.
Chi va a un museo non offende la memoria di una bambina morta senza un perchè.
Perchè non esiste perchè.
Non doveva morire Melissa, e basta.
Magari lì, davanti a un Cristo crocifisso, la sua memoria sarebbe diventata una preghiera.
fonte http://www.lanazione.it/firenze commento di Titti Giuliani Foti
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