Il barbiere di Siviglia, La traviata e La bohéme con la regia di Mario Martone. Il suono della bellezzacon Rosa Feola e Eleonora Abbagnato che si esibiscono tra i capolavori di Galleria Borghese. Nuit Romaine
diretto da Angelin Preljocaj con i costumi di Maria Grazia Chiuri della
Maison Dior e ambientato a Palazzo Farnese.Sono i cinque film
proiettati nel piazzale antistante il Teatro Costanzi, che per quattro
sere, dal 10 al 13 agosto alle 20.30, per la prima
volta si trasforma in un’arena cinematografica sotto le stelle. Dopo il
ritorno sul tradizionale palcoscenico delle Terme di Caracalla, l’Opera
di Roma prosegue la sua attività con “Cinema Opera” la
sua inedita proposta rivolta a cittadini e turisti che potranno
assistere alla proiezione di capolavori del melodramma e della danza,
con ingresso libero.
I tre film-opera e Il suono della bellezza
sono stati realizzati in collaborazione con Rai Cultura nelle due
passate stagioni, quando il teatro era chiuso a causa della pandemia.
Diventano ora l’asse portante di questa proposta di Cinema all’aperto,
che si apre la notte di San Lorenzo. Prima di ogni film-opera sarà
proiettato un saluto del regista Martone.
“Le serate di Cinema Opera arricchiscono
ulteriormente la già ampia e vivace offerta culturale dedicata alle
romane e ai romani e ai turisti in questi mesi estivi e rivestono un
significato speciale per il loro contenuto. Questa iniziativa rafforza
il percorso di crescita del Teatro dell’Opera e contribuisce al suo
impegno per rivolgersi a pubblici nuovi e diversi e per rendere sempre
più saldo il suo legame con la nostra città, i suoi spazi e le sue
piazze”, ha dichiarato il Sindaco e Presidente della Fondazione Roberto Gualtieri.
“Abbiamo deciso quest’anno di continuare la nostra attività, anche dopo la conclusione della stagione estiva a Caracalla, – ha dichiarato il Sovrintendente Francesco Giambrone – per ribadire la nostra attenzione per le tante romane e i tanti romani che restano in città in questo periodo e per i turisti che sono
tornati ad animarla. E trasformiamo piazza Beniamino Gigli in un Cinema
all’aperto che apriremo proprio la notte di San Lorenzo: quattro
speciali serate che vogliono testimoniare il percorso difficile dei
teatri degli ultimi due anni e dei risultati artistici meravigliosi che
quelle difficoltà hanno prodotto. È una maniera per consolidare sempre di più quel progetto di apertura del Teatro, avviatocon Linea Opera, che ha iniziato a costruire una forte relazione con i tanti territori e che ci aiuta nellaricerca di nuovi pubblici. D’intesa con il primo Municipio, inizia anche un processo di valorizzazione di piazza Beniamino Gigli”.
Mercoledì 10 agosto Il barbiere di Siviglia
Girato in tutti gli spazi del Teatro vuoto, Il barbiere di Siviglia,
nella visione di Martone, ha conquistato il XL Premio Abbiati, grazie
alla sua innovazione e creatività. Figaro ha la voce di Andrzej
Filończyk. Ruzil Gatin veste i panni del Conte d’Almaviva, Vasilisa
Berzhanskaya quelli di Rosina. Ancora nel cast Alessandro Corbelli (Don
Bartolo), Alex Esposito (Don Basilio), Patrizia Biccirè (Berta)
e Roberto Lorenzi (Fiorello). Sul podio dell’Orchestra dell’Opera di
Roma Daniele Gatti, mentre il Coro è diretto dal maestro Roberto
Gabbiani.
Giovedì 11 agosto, La traviata
Lisette
Oropesa è la protagonista Violetta Valéry; Saimir Pirgu il suo amato
Alfredo Germont. Giorgio Germont è interpretato da Roberto Frontali,
mentre Anastasia Boldyreva veste i panni di Flora e Roberto
Accurso quelli del Barone Douphol. Molti gli artisti di “Fabbrica” Young
Artist Program dell’Opera di Roma a essere coinvolti in questa
produzione: Angela Schisano (Annina), Arturo Espinosa (Marchese
D’Obigny) e Rodrigo Ortiz (Gastone), mentre Andrii Ganchuk sarà il
Dottor Grenvil. Completano il cast Michael Alfonsi (Giuseppe), Leo Paul
Chiarot (un domestico) e Francesco Luccioni (un commissario).
Dirige
l’Orchestra Daniele Gatti. In scena anche il Coro dell’Opera di Roma,
diretto dal maestro Roberto Gabbiani, e il Corpo di Ballo, diretto
da Eleonora Abbagnato, interprete delle coreografie di Michela Lucenti.
Venerdì 12 agosto La bohème
Girata con la ripresa musicale in presa diretta, La bohème è
ambientata nei Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma,
in via dei Cerchi: set ideale per la rappresentazione estemporanea e
vera della gioventù pucciniana. La stessa Orchestra viene diretta da
Michele Mariotti negli immensi spazi del salone inondato di luce.
Rodolfo è interpretato da Jonathan Tetelman, Federica Lombardi veste i
panni della dolce Mimì. Nel ruolo di Musetta e Marcello Valentina
Naforniţă e Davide Luciano, Schaunard è Roberto Lorenzi, Colline è
Giorgi Manoshvili. Ancora nel cast troviamo Armando Ariostini (Benoît),
Bruno Lazzaretti (Alcindoro), Giordano Massaro (un venditore ambulante),
Vinicio Cecere (Parpignol), Daniele Massimi (un doganiere) e Maurizio
Cascianelli (sergente dei doganieri).
Sabato 13 agosto Il suono della bellezza – Nuit Romaine
Speciale collaborazione tra il Teatro dell’Opera di Roma e la Galleria Borghese con Rai Cultura, Il suono della bellezza
è un viaggio musicale, diretto da Daniele Gatti che parte dal barocco
di Händel e Vivaldi, passando da Paisiello e Mozart, fino ad arrivare al
neoclassicismo di Stravinskij. Rosa Feola interpreterà alcune delle più
belle pagine musicali, come Casta diva dalla Norma di Vincenzo Bellini e Lascia la spina, cogli la rosa da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Georg
Friedrich Händel. Eleonora Abbagnato omaggia l’Apollo e Dafne di
Bernini esibendosi in un passo a due creato appositamente per
l’occasione sull’Apothéose tratta da Apollon Musagète di Igor’ Stravinskij.
Nuit Romaine,
film diretto da Angelin Preljocaj con i costumi di Maria Grazia Chiuri
della Maison Dior, è ambientato nel cuore di Palazzo Farnese, sede
dell’Ambasciata di Francia in Italia e uno dei palazzi più belli di
Roma. Nox, la dea della notte – interpretata da Eleonora Abbagnato, che è
accompagnata dal primo ballerino Friedemann Vogel – entra nel palazzo
e, mentre si muove attraverso i corridoi, le stanze e i giardini,
incontra vari individui: papi, duchi, nobildonne e altre figure che
hanno vissuto in questo leggendario palazzo nel corso dei secoli. In una
successione di coreografie messe in scena come quadri viventi e
concepite da Angelin Preljocaj, i ballerini del Teatro dell’Opera di
Roma interagiscono con la dea.
fonte: www.operaroma.it