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venerdì 7 giugno 2013
Lgbt: Il videoart "What about Alice?" del Regista Daniele Sartori alla 55ma Biennale di Venezia sabato 22 giugno
INSTALLAZIONE VIDEOART “WHAT ABOUT ALICE?” DEL REGISTA DANIELE SARTORI
Sarà installato all’esposizione Sapere Aude | Circuito Off | 55ma Biennale d’Arte di Venezia, sabato 22 giugno dalle ore 20 presso Palazzo Ca’ Zanardi
Il videoart queer “What about Alice ?” del Regista Daniele Sartori, sarà installato all’esposizione Sapere Aude | Circuito Off | 55ma Biennale d’Arte di Venezia, sabato 22 giugno dalle ore 20 presso Palazzo Ca’ Zanardi.
Un gallery party inaugurerà l’evento, con le proiezioni dei più recenti lavori sperimentali del video artista veneziano.
Sabato 29 giugno alle ore 21 “What about Alice ?”sarà invece presentato dal Prof. Vincenzo Patanè e da Daniel Casagrande, organizzatore del Queer Lion Award, premio collaterale della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presso il Pride Village 2013 di Padova, il cui videoclip ufficiale della nuova edizione è stato diretto proprio dal Regista Daniele Sartori.
QUI IL LINK DEL VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=mN0gy8RbsTU
fonte http://guazzingtonpost.blogspot.it da Paola Guazzo
giovedì 6 giugno 2013
Lgbt Berlino: La Consulta tedesca impone la parità fiscale tra coppie gay ed etero
La decisione della Corte costituzionale tedesca crea qualche noia alla cancelliera Angela Merkel per il rischio che il partito si spacchi sul provedimento
Berlino, Mentre da noi fa discutere il fatto che al gay pride prendano parte Idem e Boldrini, la ministro per le Pari Opportunità e la presidente della Camera, in Germania il governo ha ben altri grattacapi: la Corte costituzionale, massima istituzione giudiziaria del Paese, ha ordinato infatti un allineamento del regime fiscale imposto alle coppie omosessuali rispetto a quello delle coppie eterosessuali, giudicando incostituzionale la differenza di trattamento fiscale basata sull’orientamento sessuale.
A partire dal 2001, in Germania le coppie gay possono registrare la loro unione attraverso un “contratto di vita comune”, che riconosce loro diritti simili a quelli del matrimonio, eccetto in materia fiscale e riguardo all’adozione. Con la sentenza emessa oggi dalla Corte, il legislatore dovrà apportare modifiche retroattive in materia fiscale.
Di sicuro la decisione della Corte costituzionale tedesca crea qualche noia alla cancelliera Angela Merkel, a meno di quattro mesi dalle elezioni politiche in Germania. I giudici di Karlsruhe - scrive Die Welt - obbligano il governo nero-giallo (formato da Cdu-Csu e Fdp) a discutere la legge, tra la pausa estiva e il voto del 22 settembre, con il rischio che il partito di Merkel si spacchi. Rimane poco tempo: entro fine giugno sono previste in calendario altre sedute parlamentari.
Chi è a favore della parità fiscale, sosterrà che sono state adottate leggi ben più importanti in meno tempo, se non altro più importanti dal punto di vista economico.
La decisione della Corte di Karlsruhe pesa in modo particolare sulle casse del ministero delle Finanze tedesco, poichè essa è retroattiva a partire dal 2001, anno in cui in Germania è nato il “contratto di vita comune” tramite il quale le coppie gay possono registrare la loro unione, che fino ad oggi non riconosceva loro pieni diritti in materia fiscale. Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, esponente liberale apertamente gay, ha commentato: “Quando due persone che si amano assumono delle responsabilità reciproche, lo Stato non deve discriminarle”.
A febbraio scorso, nel partito di Merkel era emersa una corrente, i Wilde13, a favore dell’uguaglianza fiscale tra coppie gay ed etero, ma la Csu, la costola bavarese della Cdu, aveva bloccato ogni apertura in materia. La cancelliera - secondo la Welt - alla fine aveva deciso di attendere la decisione dei giudici di Karlsruhe e così è stato.
Rimane aperto il nodo delle adozioni, da cui in base alla legge attuale sono escluse le coppie dello stesso sesso. Secondo i sondaggi, il 63% dei tedeschi è a favore delle adozioni da parte di coppie omosessuali. Questa è forse la battaglia che l’Unione cristiano-democratica teme maggiormente.
fonte http://qn.quotidiano.net/
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Lgbt: La svolta delle istituzioni Laura Boldrini e Josefa Idem al Gay Pride di Palermo il 14 giugno
«Per portare un segnale di attenzione ai diritti di gay e lesbiche ho deciso di partecipare con la presidente della Camera Laura Boldrini al pride nazionale di Palermo il 14 giugno. Serve un forte impegno a livello nazionale e europeo per contrastare ogni tipo di discriminazione, per garantire parità di trattamento e dignità delle persone lgbt».
Lo ha detto Josefa Idem, ministra per le Pari opportunità, lo Sport e le Politiche giovanili, nel corso di un'audizone in Commissione Lavoro della Camera.
La ministra Idem ha poi anticipato che lavorerà con la collega ministra per la Cooperazione, Cecile Kyenge «per prevenire e contrastare gli odiosi episodi discriminatori» con un «piano biennale nazionale contro il razzismo, la xenofobia e l'intolleranza.
Molto è stato fatto ma c'è ancora tanto da fare, ma nulla è impossibile, proprio in un momento di crisi come quello che stiamo affrontando è necessario intervenire sul tema dei diritti».
Il Pride nazionale 2013 celebrerà quest'anno la giornata modiale dell'orgoglio omosessuale a Palermo il 22 giugno.
E non è tutto. Ad aprire le attività un incontro pubblico sul tema dei diritti LGBT e dei diritti umani e vedrà la partecipazione del ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, e del presidente della Camera, Laura Boldrini. Ad accompagnare e anticipare Palermo ci sarà il Pride di Roma, che si svolgerà nella capitale il 15 giugno prossimo.
Le due manifestazioni sono state presentate questa mattina alla Camera dei deputati da un folto gruppo di sostenitori. Prima fra tutti l'attrice Maria Grazia Cucinotta, testimonial del Pride nazionale.
E inoltre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, Titti De Simone, presidente del Comitato Organizzatore di Palermo Pride Nazionale 2013, Andrea Maccarrone, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e portavoce del Roma Pride 2013.
Infine Alessandro Zan, deputato di Sinistra Ecologia Libertà ed esponente del movimento gay. Per la Sicilia e Palermo si tratta di un evento storico, che vedrà la partecipazione di decine di migliaia di persone provenienti da tutta Italia.
L'evento è supportato dall'Amministrazione comunale di Palermo, che ha sostenuto la candidatura della città al Pride Nazionale, affermando che la certezza della legalità e del diritto si costruiscono anche attraverso la certezza dei diritti.
E proprio di diritti sociali e civili ha parlato Titti De Simone «come antitodi per uscire da profonda crisi e proiettarsi verso un paese migliore». Per il presidente della Regione Siclia, Rosario Crocetta «che ha pagato sulla sua pelle la condizione omosessuale mai nascosta» il Pride nazionale rappresenta «una battaglia libera per abbattere i ghetti» che discriminano i gay.
Il Pride lgbt nazionale è dal 1994 un evento che coinvolge tutto il Paese nella affermazione dei diritti civili delle persone omosessuali e transessuali, e tutte le istituzioni ad ogni livello.
Ancor più rilevante appare l'edizione di quest'anno, in un quadro europeo di continuo avanzamento legislativo e nella pressante richiesta alle istituzioni parlamentari del nostro paese, affinché anche l'Italia possa allinearsi al quadro di diritti riconosciuti in tutta l'Unione.
A ciò si aggiunge il carattere peculiare di Palermo: città che per storia, tradizione e posizione geografica è per eccellenza, il ponte tra l'Europa ed il Mediterraneo. Investire sul Sud come centro di una azione di scambio di buone pratiche significa innanzitutto investire su una immagine differente del nostro Meridione: caratterizzandolo non per la sua (presunta) arretratezza o per la sua distanza dall'Europa, bensì per le sue capacità di elaborazione e di innovazione.
Il Palermo Pride 2013 avrà vita dal 14 al 23 giugno all'interno di uno spazio allestito al centro della città. Dieci giorni di grandi eventi d'arte, musica, teatro, cinema e convegni con protagonisti di portata internazionale.
Personalità del mondo dello spettacolo, dell'arte, della cultura. La manifestazione nazionale si terrà il 22 giugno e si concluderà con un evento di spettacolo.
Come in passato, la programmazione e la produzione del Pride nazionale è il frutto di collaborazioni con artisti di livello internazionale.
Anche quest'anno, tra giugno e luglio, l'Italia rivendica i diritti LGBT con forza, da Nord a Sud, con centinaia di eventi, concerti, incontri, dibattiti, presentazioni di libri oltre, naturalmente, alle tradizionali parate.
fonte http://www.unita.it/
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Lgbt Radio: Ivan Cotroneo ai microfoni di “Oltre le Differenze” per parlare di web-serie, sabato 8 giugno alle 15
Lo scrittore, regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo sarà l’ospite principale della puntata di Oltre le Differenze - format radiofonico dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, che andrà in onda soltanto sabato 8 giugno alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Se nella tv generalista scarseggiano telefilm e drama che affrontano il tema dell’omosessualità e dintorni, internet invece offre una vastissima varietà di webseries a tema gay, lesbico e transgender, un esempio su tutti è la web-serie “Re(l)azioni a Catena” (in foto il cast) ideata e prodotta da Badhole video della quale parleremo con la sceneggiatrice Milena Paulon.
Importante contributo alla discussione verrà anche dallo scrittore, sceneggiatore e regista, sia cinematografico che per la tv, IVAN COTRONEO, autore anche della web-serie “Una mamma imperfetta” attualmente visibile sul sito del Corriere della Sera che nel descrivere le famiglie moderne e le madri degli anni 2000 affronta con leggerezza e naturalezza anche il tema dell’omogenitorialtà.
Infine imperdibili i consigli su libri, film e appuntamenti a tema, con un occhio speciale sulla stagione dei Pride che sta per cominciare. C'è sempre la possibilità di interagire con la redazione di Oltre le Differenze chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com; è possibile inoltre visitare la pagina fan su facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com.
fonte Redazione OLTRE LE DIFFERENZE
mercoledì 5 giugno 2013
Lgbt: Napoli Teatro Festival Italia 2013 dal 4 al 23 Giugno
Napoli capitale mondiale del teatro, dal 4 al 23 Giugno.
Il Napoli Teatro Festival Italia 2013 apre i battenti, tra attese e grandi conferme, tradizione e sperimentazione.
Laboratorio permanente d’arte e spettacolo, l’evento porterà migliaia di spettatori nei migliori teatri della città partenopea, e non solo, considerato che non pochi sono gli eventi organizzati all’aperto o poco lontano dal centro città.
Si parte con “Don quichotte du Trocadero”, coeografia di Josè Montalvo, in scena al Teatro San Carlo, “evento capace di fondere danza classica, contemporanea, africana, hip hop, flamenco, circo e teatro per dar vita a spettacoli sospesi tra reale e virtuale, tra visivo ed immaginario”.
Passando per “ Lo popolatore” di Samuel Beckett, in scena al Teatro Sannazzaro dal 6 al 9 Giugno, con la regia di Peter Brook, fino a “Circo Equestre Sgueglia”, testo e musiche di Raffaele Viviani, regia di Alfredo Arias, in scena al Teatro San Ferdinando dal 21 al 23 Giugno.
Programma variegato e ricco all’inverosimile di eventi e spunti di riflessione, rassegna itinerante , in una città che definire dinamica è dir poco.
Teatro, musica, danza, ogni arte fusa insieme all’altra alla ricerca di un’armonia perfetta, che possa concedere alla città il giusto , irripetibile scenario.
“Al carattere di vetrina – dichiara Luca De Fusco, Direttore Artistico Napoli Teatro Festival Italia - si associa quest’anno quello di grande cantiere d’arte teatrale, con spettacoli di Brook, Arias, Konchalovskij, Ivo, che nascono a Napoli e saranno presentati in prima assoluta.
Inoltre – continua De Fusco - aumenteranno le rappresentazioni in lingua italiana, ma senza perdere il carattere internazionale, perché invece di comprare scatola chiusa, spettacoli prodotti altrove, abbiamo deciso di chiamare grandi maestri stranieri a lavorare con noi, per creare qui i loro spettacoli”.
Che lo spettacolo abbia inizio insomma, tra cielo e mare, li dove Napoli sogna, e dove i suoi figli accorrono, in cerca delle sue grazie.
Per ulteriori informazioni sul programma consultare il sito: www.napoliteatrofestival.it
fonte http://www.2duerighe.com/di Paolo Marsico
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Lgbt: Premiato a Roma il video degli studenti contro l'omofobia per il progetto "Laboratorio Rainbow"
Un video realizzato dagli studenti e per gli studenti per sensibilizzare contro l'omofobia: è il progetto 'Laboratorio Rainbow', di cui questa mattina si è svolta la premiazione nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio a Roma.
A partecipare all'evento il ministro per le Pari opportunità, Josefa Idem, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e il portavoce di Gay Center, Fabrizio Marrazzo.
Laboratorio Rainbow è un progetto nazionale dell'Unar con il dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio, Gay Center e Gay help line. Hanno partecipato 20 istituti superiori della capitale, circa 16 mila studenti hanno seguito un percorso di laboratori sulla discriminazione e sul cinema.
I sei video-finalisti sono stati presentati oggi di fronte a una platea di ragazzi.
«La Gay help line - ha spiegato Marrazzo - riceve ogni anno 20 mila contatti, di cui molti giovanissimi. Da quelle telefonate emerge un grande disagio legato all'omofobia e al bullismo. Abbiamo iniziato questo progetto pensando a quel ragazzo del 'Cavour' che, vittima di prese in giro continue, ha deciso di suicidarsi».
Marrazzo ha ricordato il caso di quell'altro ragazzo «che si è buttato dalla finestra della scuola perché ha subito l'isolamento, anche se non è stato offeso direttamente. Abbiamo intrapreso un percorso con lui - ha concluso - ma sono iniziative che vanno fatte in tutte le scuole».
fonte http://www.ilmessaggero.it
Lgbt: Carlo Verdone: «Nozze gay, che male c'è?»
Romano doc, cattolico e praticante.
In vista delle amministrative del 9 e 10 giugno, il regista e attore chiede una svolta per la sua città
Ci sono cose che, a Roma, si possono chiedere solo a Carlo Verdone.
Lui, per tanti motivi, è Roma. Primo, perché, i suoi film raccontano esattamente l’evoluzione della città, dalla fine degli anni ’70 a oggi; compresi gli ultimi due, che non firma lui: La grande bellezza e Carlo!, un documentario sulla sua vita, riletta attraverso le testimonianze di amici e colleghi, da Gigi Proietti a Marco Giallini e Christian De Sica, che conoscono molto bene lui e gli angoli più nascosti della Capitale. Secondo, perché è sempre molto critico con quello che succede per le strade e con chi ci governa.
Eppure lui ci crede. In una città dove in 24 ore sono state uccise tre persone, e un 16enne, umiliato dal padre perché gay, si è lanciato dal balcone, il ballottaggio del 9 e 10 giugno tra Ignazio Marino e Gianni Alemanno, da cui uscirà il nome del nuovo sindaco, servirà a cambiare le cose: «Il voto è la nostra unica arma».
In pochi la pensano come lei: al primo turno ha votato solo un romano su due...
«Dobbiamo dare una speranza alle nuove generazioni. C’è bisogno di spregiudicatezza, adesso. E di una persona autorevole, ferma, sobria e perbene, che capovolga la situazione. Ci vuole un “sacerdote della bellezza”».
A chi allude?
«Sto pensando a Ignazio Marino. Insomma, si sa da che parte sto politicamente, e ora c’è da lavorare tanto per far rinascere questa città.
Penso alle periferie, dove vive il vero romano di una volta, alle bollette che si gonfiano, alla sicurezza, all’ondata di violenza.
Prima la gente mi fermava per strada per fare due risate, ora il mio vicino si lamenta di Equitalia, il panettiere mi mostra le buche sul marciapiede.
Ecco, c’è bisogno di prendere certe decisioni, per un cambiamento radicale: per poter vivere un po’ meglio».
Tra le sue varie battaglie, Marino appoggia le famiglie gay. Verdone, cattolico e praticante, come si pone sulle unioni omosessuali?
«Siamo arrivati al punto di doverci chiedere: che cosa abbiamo contro i gay?
Niente, non abbiamo niente: quindi facciamola finita con i preconcetti e le discriminazioni. Molti altri Paesi lo hanno già fatto.
Io, è vero, sono cattolico e praticante, ma mi so adattare: viviamo in un mondo diverso. Siamo circondati da gay, in ogni settore: e stiamo bene. Forza, andiamo avanti. Auguriamogli una felice vita, come coppia o come single, e basta. Libertà di espressione, nel rispetto reciproco, ma libertà per tutti. Senza abbassare l’asticella del buonsenso e del buongusto».
E come si fa?
«Teniamoci per mano, gente di ogni colore, di ogni tendenza, e aspettiamo la svolta».
fonte http://www.vanityfair.it di Gabriella Greison
Lgbt: Giappone, entra alla Camera alta la prima lesbica e attivista per i diritti gay
Kanako Otsuji, 38 anni, è la prima parlamentare della comunità Lgbt a sedere in Parlamento. Il suo incarico sarà breve, poco più di un mese, ma può godere del supporto di tutto il suo partito uscito gravemente sconfitto dalle ultime elezioni nazionali dopo tre anni di governo
La politica giapponese cerca di trovare un antidoto al radicalismo conservatore di Toru Hashimoto. Si chiama Kanako Otsuji: 38 anni, donna, coreanista, lesbica e attivista per i diritti gay nel suo Paese.
“Con un parlamentare della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisex e transgender) che siede in Parlamento, il Giappone trasmette agli altri paesi un’immagine di rispetto dei diritti umani“, ha dichiarato Otsuji allo Asahi Shimbun il 23 maggio scorso.
Quel giorno la parlamentare del Partito democratico del Giappone (Pdg) si trovava al ministero degli Interni per ritirare il proprio certificato di elezione. Una bella soddisfazione per lei che, dopo aver mancato l’elezione diretta sei anni fa, ha preso il posto di un collega dimissionario.
Il suo incarico sarà breve – tra poco più di un mese infatti si rinnova la Camera alta – ma il segnale, in un Paese conservatore come il Giappone, è forte. Otsuji è infatti la prima donna della politica giapponese dichiaratamente omosessuale a sedere in un ramo del Parlamento. “Voglio impegnarmi in Parlamento senza nascondermi o provare imbarazzo”, ha dichiarato.
Un impegno che ha il supporto di tutto il suo partito uscito gravemente sconfitto dalle ultime elezioni nazionali dopo tre anni di governo. “Appena due mesi di incarico sono molto pochi – ha spiegato alla stampa il segretario generale del Pdg, Goshi Hosono – ma mi aspetto da lei grande motivazione. Per quanto mi riguarda la sosterrò a pieno”.
Alla prima interrogazione parlamentare da senatrice Otsuji ha richiamato l’attenzione del governo sui malati di Aids di Okinawa. E questo a pochi giorni dalla sua presenza a una manifestazione contro il sindaco di Osaka, che aveva sostenuto la necessità delle schiave del sesso dell’esercito giapponese durante la seconda guerra mondiale.
Da circa 10 anni, l’esponente del Pdg è protagonista della lotta per i diritti delle “minoranze sessuali” in Giappone. Campionessa juniores di karate e candidata a rappresentare la nazionale giapponese di taekwondo – arte marziale coreana, studiata durante uno scambio linguistico universitario a Seul – alle Olimpiadi di Sydney 2000, venne eletta nel 2003 nel consiglio della prefettura di Osaka.
Qui, nel 2005 riuscì a ottenere l’equiparazione delle coppie omosessuali alle famiglie “tradizionali” al fine delle domande per le case popolari.
Lo stesso anno fa coming out al Tokyo Pride, contravvenendo al parere dei suoi consiglieri politici che le avevano suggerito di tenere nascosta la propria omosessualità.
Nel 2007, poi, l’evento che l’ha portata all’attenzione della cronaca: in un parco pubblico di Nagoya si “sposa” con la sua compagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dei matrimoni gay, non legalmente riconosciuti in Giappone.
Come ha già dichiarato, il suo impegno è quello di “andare avanti nella costruzione di un ambiente in cui anche le persone socialmente deboli possano vivere con uguali diritti”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di China Files per il Fatto di Marco Zappa
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martedì 4 giugno 2013
Lgbt Napoli: Poetè, ultimo appuntamento con Goliarda Sapienza, oggi martedì 4 giugno alle ore 18.30
Ultimo appuntamento della stagione, martedì 4 giugno al Chiaja Hotel De Charme con la rassegna Poetè - ciclo di letture poetiche (e non solo) infuse di teina.
Antonella Cilento e Claudio Finelli presentano “Ancestrale” (La Vita Felice) raccolta di poesie di Goliarda Sapienza, scrittrice e attrice, scomparsa nel 1996.
Interverranno nel corso della serata Gerardo Mastrullo (editore La Vita Felice), Angelo Pellegrino (scrittore e attore) e Anna Toscano (poetessa e autrice della postfazione, di cui sarà presentata la raccolta “Doso la polvere di Anna Toscano”). Letture di Imma Villa e Cecilia Lupoli.
L’incontro sarà, come di consueto, condito da tè e biscottini.
Appuntamento martedì 4 giugno maggio alle ore 18.30.
Il Chiaja Hotel De Charme si trova al primo piano di via Chiaia 216.
Evento realizzato in collaborazione con: Centro di Poesia, Napoligaypress.it, ArciGay Napoli, ArciGay Salerno, Associazione Vololibero, iKen Onlus, Lalineascritta – Laboratorio di Scrittura Creativa
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Per info e prenotazioni: 349 478 45 45 | claudiofinelli1@virgilio.it
fonte http://www.napoligaypress.it
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Lgbt Scrittrici: Kate O'Brien, la voce dell'uguaglianza
I suoi romanzi furono spesso censurati, il suo nome inviso ai reazionari, ma la sua fama di scrittrice impegnata rimane ancora oggi uno esempio da seguire.
Il successo della sua commedia “Distinguished villa” nella 1926, convinse Kate O’Brien (1897-1974) a dedicarsi a pieno ritmo alla scrittura.
Una decisione felice, visto che solo qualche anno dopo, la giovane autrice si accaparrò il prestigiosissimo James Tait Black Prize con il romanzo d’esordio “Without my cloak”.
Una vera e propria consacrazione letteraria che catapultò la scrittrice irlandese su tutte le prime pagine.
Seguì un periodo ricco di viaggi (soprattutto in Spagna, terra da lei amatissima), di incontri, di romanzi che facevano quasi inevitabilmente scandalo.
Nel 1936 la censura vietò addirittura la pubblicazione di “Mary Lavell” sia in Inghilterra che nella penisola iberica. La sue idee politiche filocomuniste, la sua presa di posizione a favore delle minoranze sessuali (quasi tutti i suoi romanzi ritraevano gay positivi e soddisfatti) la trasformarono in un facile bersaglio dei benpensanti del periodo.
Indomita, la O’Brien continuò tuttavia ad operare fino alla morte per le cause che riteneva giuste, mobilitandosi per la guerra civile spagnola, sfidando la censura irlandese, scrivendo e parlando a più riprese contro ogni forma di prevaricazione, sopruso ed ingiustizia.
fonte http://www.queerblog.it Scritto da: Giorgio
Lgbt: Nazim Hikmet e le parole come uomini nel film “Le fate ignoranti” di Ferzan Özpetek
Cinquant’anni fa moriva il poeta turco Nazim Hikmet.
Una sua poesia – “Le tue parole erano uomini” – costituisce uno dei punti più intensi del film "Le fate ignoranti" di Ferzan Özpetek. In foto una scena del film.
Oggi si compiono cinquant’anni dalla morte del poeta Nazim Hikmet, definito rivoluzionario romantico. La poesia di Hikmet era un vero e proprio inno d’amore per la vita.
Ferzan Özpetek ha citato Hikmet nel suo lavoro di regista. Troviamo citazioni della poesia di Nazim Hikmet nel film Hamam. Il bagno turco, con Alessandro Gassman. Nel film Le fate ignoranti una delle scene più intense è quella in cui Michele (Stefano Accorsi) racconta ad Antonia (Margherita Buy) come ha conosciuto Massimo, marito di Antonia e amante dello stesso Michele.
I due uomini si sono conosciuti proprio grazie a un libro di poesie di Nazim Hikmet.
Il libro in questione, come racconta Michele, conteneva una poesia che non si trovava in altre edizioni.
Il titolo della poesia è "Le tue parole erano uomini" e questo è il testo:
In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle
Dalla tua testa, dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
la tue parole, madre
le tue parole, amore
le tue parole, amica
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.
Se non avete mai letto nulla di Nazim Hikmet l’occasione del suo anniversario della morte potrebbe essere l’idea. Se poi non avete visto il film Le fate ignoranti, cercate di porre subito rimedio e guardarlo quanto prima!
fonte http://www.queerblog.it Scritto da: Roberto Russo
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Lgbt: Libri "Sesso mutante. I transgender si raccontano" di Alessandra MR D’Agostino
Storie di transizione. MTF e FTM: diciassette viaggi di sola andata.
Diciassette storie vere. Diciassette interviste, ed alcuni ritratti fotografici, che aprono un varco verso una migliore comprensione del mondo transessuale italiano.
Alessandra MR D’Agostino, nata nel villaggio operaio delle acciaierie Falck. Germanista. Traduttrice.
Ha pubblicato diversi racconti, raccolti in antologie e vincitori di concorsi letterari, e cinque romanzi: Voice Recorder, Salva con nome, Vertoiba 5, La regola dei salici, Giorni.
E' stata ideatrice e tutor del progetto Human Book per il Quartiere Crescenzago di Milano. Scrive per la musica, le arti visive, il teatro.
Regista teatrale. Fondatrice della Compagnia Teatrale Into The Aquarius.
Fotografa free lance. Sceneggiatrice presso Nascira Film. Direttrice Artistica del San Salvario Short Films Festival. Fondatrice e Direttore Creativo di Chanella Movie. Conduce a Milano laboratori di Terapia della Scrittura, Mask Interaction ed Autoritratto Fotografico.
Michele Marzulli, docente nell’università di mediazione linguistica dalla Società Umanitaria di Milano, collabora attivamente alle attività didattiche e di ricerca della cattedra di Sociologia del Diritto, dedicandosi alle attività dell’insegnamento della Sociologia del Lavoro della Facoltà di Giurisprudenza, nonché della Sociologia della Devianza della Facoltà di Medicina, dell’Università degli Studi di Milano.
Da molti anni si dedica allo studio delle tecniche di comunicazione e della simbologia e delle scienze sociali.
Per i tipi di Mimesis ha pubblicato, tra l’altro, Salute e sicurezza sul lavoro come scelta strategica (2011), Il male nascosto. Il dramma del malessere nei luoghi di lavoro (2011), Sociologia giuridica del lavoro (2012).
Darianna Saccomani nasce nel 1959 da famiglia protestante, figlia di un pastore battista. Laureata in Teologia presso la Facoltà Valdese, inizia il suo ministero pastorale nella chiesa battista di La Spezia.
Nel 1997 inizia il suo percorso di transizione, nel 2005 quella dal punto di vista medico endocrinologico e legale.
Nel 2008 si opera. Dal maggio 2010 è in possesso della sentenza di cambio anagrafico, che ancora non è stato compiuto, quindi è attualmente ancora in attesa di chiudere il suo percorso di transizione.
Entra nell’associazionismo Trans con l’organizzazione del Congresso Nazionale TTI a Livorno, diventando poi Presidente dell’Associazione Crisalide Pangender e Vice Presidente dell’Associazione Trans Genere. Attualmente è Vice presidente del Movimento Italiano Autonomo (MIA).
fonte http://www.mimesisedizioni.it
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lunedì 3 giugno 2013
Lgbt: Articolo29.it è un portale giuridico sulla questione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere
L’obiettivo del portale è DUPLICE:
1) Fornire un quadro completo della produzione giurisprudenziale e dottrinale sulla questione dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere, sui diritti delle persone omosessuali, transessuali ecc. sulla tutela delle coppie e sull’omogenitorialità, sulla discriminazione nei luoghi di lavoro e sulle questioni di diritto penale, sulle procedure per l’affermazione dell’identità di genere e sulla tutela della persona, sulla questione del matrimonio tra persone dello stesso e sui risvolti di diritto costituzionale, internazionale privato, dell’unione europea, comparato ecc. attraverso un archivio ragionato ed aggiornato della giurisprudenza e della dottrina.
Il portale si prefigge inoltre di dare un quadro completo della normativa, seguendone gli sviluppi, con particolare attenzione anche alle proposte di legge ed agli iter parlamentari.
Articolo29 vuole raggiungere anche i/le cittadini/e privi di specifica competenza giuridica, consentendo di avere un’idea del dibattito giuridico in corso.
2) Il portale ha lo scopo di fornire agli operatori del settore – avvocati, giudici, amministratori… – un quadro completo delle regole giuridiche già enucleate dalla giurisprudenza, dalle autorità amministrative o dalla contrattazione collettiva, ricostruendo una sorta di codice dei diritti lgbt già affermati.
Anche in questo caso, attraverso un’apposita interfaccia, il portale si rivolge anche al comune cittadino privo di conoscenze giuridiche, con l’obiettivo di fornire informazioni utili e spiegare i diritti già riconosciuti (IL CODICE LGBT IN PILLOLE)
OBIETTIVI del portale sono la completezza e l’obiettività, con l’ambizione di divenire un affidabile punto di riferimento per un’adeguata conoscenza giuridica della materia.
FONTE http://www.articolo29.it/articolo29/
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Lgbt: Il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino, coppie gay? Riconoscere diritti agli omosessuali
Il candidato sindaco di Roma Ignazio Marino, intervistato su GrParlamento sul tema delle coppie gay, crede che “gli omosessuali debbano avere il riconoscimento degli stessi diritti di tutte le altre persone. Il rispetto dei diritti è fondamentale”.
Marino ha inoltre aggiunto che “non è possibile che in una città come Roma continuino a esserci delitti e reati dettati dall’omofobia. Nella mia città non voglio violenze di questo tipo e le combatterò”.
fonte http://www.online-news.it
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Lgbt Roma: Manuela e Alessandra, le prime donne sposate in una chiesa valdese
In foto Alessandra Brussato e Manuela Vinay (al centro) nel giorno del loro matrimonio valdese, con Guido Allegrezza e Ileana Piazzoni.
La cerimonia si è svolta domenica nella chiesa di Piazza Cavour. A festeggiare con le spose, c'erano amici, parenti e alcuni rappresentanti di associazioni lgbt romane.
Si sono sposate domenica e sono diventate così, la prima coppia di donne omosessuali ad essere unita in matrimonio in una chiesa valdese italiana.
Loro sono Alessandra Brussato e Manuela Vinay, diventate coniugi secondo il rito valdese nella chiesa di Piazza Cavour a Roma.
A festeggiarle e gioire con loro c'erano parenti e amici, come dovrebbe essere in ogni matrimonio, oltre che i rappresentati di alcune associazioni lgbt romane e alla deputata di Sel Ileana Piazzoni.
A celebrare il rito, a cui la coppia teneva moltissimo, è stata la pastora Maria Bonafede, moderatore della Tavola valdese, l'organismo esecutivo del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste.
Un momento importante, quello del giurarsi amore eterno davanti a Dio a cui le due donne non hanno voluto rinunciare e che hanno potuto vivere grazie al fatto che dal 2010 la chiesa valdese ha deciso di aprire alle coppie gay utilizzando per loro la formula della presentazione e benedizione della comunità delle persone e gli amori gay.
Non il matrimonio vero e proprio, dunque, ma una benedizione, un riconoscimento, comunque, che al momento solo la chiesa valdese, in Italia, permette.
Naturalmente, la loro unione non ha alcun valore agli occhi della legge italiana.
fonte http://www.gay.it/
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Sergio Lo Giudice: Da Emma Bonino conferma impegno Italia su temi LGBT
“Il Ministero degli Esteri affidato a Emma Bonino è in buone mani per quanto attiene la difesa dei diritti umani”.
Lo dichiara Sergio Lo Giudice, membro della Commissione Diritti Umani del Senato commentando la risposta del Ministero degli Esteri all’interrogazione parlamentare presentata pochi giorni fa insieme al presidente della stessa Commissione Luigi Manconi, sul caso del prof. Paolo Mannina, docente italiano espulso dall’Eritrea perchè omosessuale.
“Il Vice Ministro Lapo Pistelli – prosegue Lo Giudice – ha confermato l’impegno internazionale dell’Italia sui diritti delle persone omosessuali e transessuali in modi molto concreti: l’inserimento del tema delle discriminazioni per orientamento sessuale nel rapporto dei Capi Missione UE ad Asmara sulla situazione in Eritrea; il sostegno dell’Italia alla Risoluzione sui diritti delle persone LGBT (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender) presentata alla XXIIIª sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite che si é aperto a Ginevra il 27 maggio; il contributo alla stesura in sede di Unione Europea delle linee guida operative europee per la tutela dei diritti delle persone LGBT, destinate alle Delegazioni dell’UE e alle Missioni diplomatiche dei Paesi membri che saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio Affari Esteri il 24 giugno; il sostegno all’azione dell’Unione Europea che ha incluso i diritti LGBT tra le proprie priorità in vista dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di settembre, assieme all’abolizione della pena di morte, la promozione della libertà di religione, l’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili, della tortura, del razzismo e la protezione dei diritti delle popolazioni indigene e dei disabili”.
“Mi auguro – conclude il senatore del Partito Democratico – che il Ministero degli Esteri, insieme al Ministero dell’Istruzione, possa anche risolvere la situazione del prof. Paolo Mannina, ingiustamente costretto a licenziarsi da un’amministrazione dello Stato Italiano per via del suo orientamento sessuale e ad oggi senza lavoro a causa di un trattamento che viola i suoi diritti fondamentali”.
fonte http://www.agenparl.it
Stati Uniti: Barack Obama proclama giugno mese dell'orgoglio lgbt
Come da tradizione, il presidente degli Stati Uniti ha proclamato giugno come mese dell'orgoglio lgbt.
E' il mese in cui si tengono i pride e avvenne la rivolta di Stonewall da cui tutto ebbe inizio. Obama non ha mancato neanche quest'anno l'appuntamento con la comunità
lgbt.
Con un comunicato ufficiale, la Casa Bianca ha proclamato giugno il mese ufficiale dell'orgoglio lgbt in onore alla rivolta di Stonewall del 28 giugno 1969 e quindi dei vari gay pride che si tengono in tutta America e nel mondo.
Obama ha colto l'occasione per ribadire il suo ipegno sui temi lgbt,primo fra tutti il sostegno all'azione di pressione sulla Corte Costituzionale perché abolisca il DOMA, ovvero il divieto per il governo di legiferare sui matrimoni gay. Inoltre ha sottolineato i progressi verso la tutela delle persone transgender.
Il lungo testo si conclude con la proclamazione vera e propria:
"Io, il qui presente Barack Obama, in qualità di Presidente degli Stati Uniti d'America, in virtù dell'autorità di cui sono investito dalla Costituzione e dalle leggi del paese, proclamo giugno 2013 come mese dell'orgoglio per gay, lesbche, bisessuali e transgender. Auspico che gli americani eliminino i pregiudizi ovunque resistano e celebrino la grande diversità del popolo degli Stati Uniti d'America".
fonte http://m.gay.it/
QUI IL VIDEO DEL DISCORSO DEL 2012
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