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sabato 6 agosto 2011
Lgbt Los Angeles: Risarcita Trans licenziata perché utilizzava i bagni delle donne
Utilizzava il bagno delle donne.
Per questo la società per la quale lavorava l'ha licenziata.
Adesso, però, Ashley Yang è stata risarcita e i manager dovranno sensibilizzarsi alla causa transgender
Ashley Yang era stata licenziata dall'amministrazione della società di trasporti per cui lavorava all'areoporto di Los Angeles, perché utilizzava la stanza e i bagni delle donne.
Ha ricevuto un risarcimento a cinque cifre, gli stipendi arretrati e la garanzia che i maneger dell'azienda dovranno sensibilizzarsi alla situazione dei transgender.
Una polemica simile a quella nata in Italia quando in Parlamento l'onorevole del PDL Elisabetta Gardini lamentò la presenza della collega del PRC Vladimir Luxuria nel bagno delle deputate.
fonte http://www.gay.it
Lgbt Arte: Google, omaggio a Giorgio Vasari, architetto degli Uffizi di Firenze
Google dedica il suo doodle del 30 luglio, a Giorgio Vasari nel cinquecentesimo anniversario della nascita del grande Pittore, Architetto e soprattutto storiografo dell'arte.
Il Doodle ha inserito nella seconda "O" del nome del motore di ricerca il famoso autoritratto dell'artista contornato da decorazioni classicheggianti tipiche del periodo.
Giorgio Vasari è nato il 30 luglio del 1511 ad Arezzo (morirà nel 1574, il 27 giugno, a Firenze).ed è contemporaneo di Michelangelo e Raffaello.
Vasari fu un artista molto prolifico e di lui si ricordano oltre che mirabili opere pittoriche, anche tutta una serie di opere architettoniche di altissimo livello e come storico dell'arte, prima tra tutte il trattato ‘Le vite de piu' eccellenti pittori, scultori et architetti‘.
Vasari fu anche un eccellente architetto e fu la figura chiave delle iniziative promosse da Cosimo I De Medici, contribuendo, grazie anche alla protezione di Sforza Almeni, a grandi cantieri a Firenze e in Toscana, tra cui spiccano la costruzione degli Uffizi, la ristrutturazione di Palazzo Vecchio e molto altro ancora.
Di seguito cliccando il link l'elenco dei più importanti dipinti,
con le caratteristiche, e dove sono esposti, da Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Vasari
fonte http://www.channelcity.it
Lgbt: Deputato Argentino "Ho un figlio gay e ne sono fiero" il video del discorso
"Ho un figlio gay e ne sono fiero
(discorso di un deputato argentino durante l'approvazione del matrimonio gay)" [Diputado Cuccovillo: tengo un hijo gay y es igual a los demas]
(Argentina 2010, 6 min): Il 4 maggio 2010 il parlamento argentino approva la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso che sarà poi confermata dal senato il 15 luglio.
Eccovi il toccante discorso di uno dei deputati che dichara di avere un figlio gay, discorso impensabile nei "politici" italiani, di qualunque colore.
fonte http://www.gayguy.it/
Ringraziamenti per la pubblicazione del video con sottotitoli in lingua italiana:
http://www.buzzintercultura.blogspot.com/
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Lgbt: Mtv Video Music Awards 2011, nella nuova categoria "Best Video With A Message" nominati Lady Gaga e Rise Against
Il 28 agosto è ormai vicino e tutto sembra essere pronto per la nuova edizione degli Mtv Video Music Awards, nuova categoria inclusa.
Andiamo al sodo.
Con “Best Video With A Message” si cercherà di considerare quei video che riescono a veicolare, coi loro concepts, messaggi rivolti al sociale che hanno lo scopo di sensibilizzare le masse.
Sul sito di Mtv è stato aperto un sondaggio con cui il pubblico, a suon di click, può votare la clip che ritiene essere la migliore per questa categoria.
Ciò sarà possibile fino al prossimo 16 agosto. Nominati Lady Gaga, Katy Perry, Eminem, Rihanna, Pink, Taylor Swift e Rise Against.
Segue il comunicato del network televisivo:
“Questa categoria speciale, in associazione con Mtv Act, celebra l’unione tra la musica e l’attivismo sociale, e premia gli artisti che hanno creato videoclip musicali che inducono a riflettere sul mondo che ci circonda.
Questi stessi artisti possono anche proporre musica da club o per festicciole ma allo stesso tempo si attivano anche per scagliarsi contro il bullismo o per salvaguardare la comunità LGBT ricordandoci che siamo tutti speciali”.
Date le suddette parole, io sento puzza di “Born This Way”.
Free the Music 1-08-2011
‘Best Video With a Message’:
Pink – “F*ckin’ Perfect”
Lady Gaga – “Born This Way”
Katy Perry – “Firework”
Eminem feat. Rihanna – “Love The Way You Lie”
Rise Against – “Make it Stop (September’s Children)”
Taylor Swift – “Mean”
fonte http://www.soundsblog.it da tommyromi
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Anche la tribù indiana dei Suquamish approva le nozze Lgbt (e in Italia non passa la legge contro l'omofobia)
La tribù indiana dei Suquamish ha deliberato sulla possibilità e l’accettazione delle nozze gay all’interno del loro gruppo.
E ne ha dato risultato positivo e favorevole.
I matrimoni tra persone dello stesso sesso hanno il medesimo valore di quello tra un uomo e una donna.
A chiedere che si decidesse in merito è stata Heather Purse che ha preso parola durante un incontro, chiedendo al gruppo di dare la propria opinione. E la sorpresa è stata l’apertura totale:
“Mi aspettavo che ci fossero fazioni contrarie, una dura battaglia. Non avrei immaginato che qualcuno mi avrebbe appoggiata”
E invece così è stato. La logica e la saggezza ha spiazzato e stupito. Anche una tribù indiana che vive tra le tradizioni ha saputo fare quel passo avanti che nel nostro Paese è vista come una minaccia.
Del resto, qui ancora non si difendono i gay con una legge contro l’omofobia per non “favorirli”.
fonte http://www.queerblog.itVia | Bilerico
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Lgbt Toscana: Lettera aperta al Sindaco di Viareggio, di Alessio De Giorgi
DAVVERO SIAMO PROFESSIONISTI DELL'OMOFOBIA?
Lo scrittore Leonardo Sciascia alla fine degli anni '80 parlò sul Corriere della Sera di "professionisti dell'antimafia" a proposito di magistrati che si sarebbero macchiati di carrierismo, utilizzando la sacrosanta battaglia per la rinascita morale della Sicilia come titolo di merito: le vicende successive, ad iniziare dalle morti di Falcone e Borsellino, fecero capire che quella era una provocazione eccessiva di uno scrittore un po' troppo esibizionista.
Oggi, nel piccolo della nostra Viareggio, c'è chi continua pervicacemente a sostenere che la comunità gay che da dodici anni si è stanziata a Torre del Lago utilizzerebbe l'allarme omofobia per eludere le leggi e creare sulla Marina una sorta di terra di nessuno.
Questa accusa va rispedita con sdegno al mittente. Nei nostri burrascosi rapporti con l'Amministrazione dai lei diretta, sfido chiunque a tirar fuori un nostra dichiarazione in cui accusiamo Lei di omofobia: mai abbiamo ravvisato alla base di un provvedimento amministrativo nei nostri confronti una persecuzione dettata dall'odio nei confronti delle persone omosessuali o transessuali.
Le ragioni possono essere diverse, abbiamo sempre sostenuto: interessi economici (non privati suoi, per carità!), difficoltà a sapervi gestire ordine pubblico e tutela della legalità, paura di una Marina che - nel deserto turistico che questa Amministrazione sta creando - trova troppo spesso visibilità mediatica anche nazionale ed infine forse un atavico fastidio di parte di parte dei viareggini di vedere qualcosa che a Torre del Lago funziona troppo e troppo bene.
L'ultima vicenda è emblematica. Aldilà delle tante irregolarità amministrative del procedimento (tra tutti, la mancata ed erronea contestazione), c'è un bar karaoke che non ha mai dato fastidio a nessuno - le case sono ad oltre un chilometro, e comunque il locale attrae al massimo qualche centinaio di persone - viene chiuso per tre mesi a mezzanotte perchè si è messo in regola in ritardo con le nuove norme approvate dal Consiglio Comunale a maggio.
Nessuno dice che Regina ha tutte le ragioni del mondo: ha tardato a mettersi in regola, ma alla fine lo ha fatto, e lo ha fatto tre giorni prima della notifica dell'ordinanza che gli impone di rovinare il mese turistico per eccellenza, e cioè agosto.
Lei sostiene che era un atto dovuto, ma dicendo questo offende la nostra intelligenza, perchè avrebbe potuto rispedire quell'ordinanza indietro agli uffici, chiedendo chiarimenti sulle modalità di contestazione, sulla mancata notifica, sul mancato invio dell'avviso di procedimento, sulla gravità della violazione (parliamo di karaoke lontano dalle case!) ed, infine, sul capire se nel frattempo una delle transessuali più famose d'Italia si fosse messa in regola o no (cosa per niente secondaria, giacchè un provvedimento che inibisce l'attività non è meramente punitivo, non è una "condanna", ma serve unicamente a impedirgli di recare ulteriore fastidio all'ambiente circostante).
Perchè un procedimento così grave come la chiusura di un locale prevalentemente notturno per tre mesi a mezzanotte in piena stagione turistica Le avrebbe dovuto imporre queste attenzioni: altrimenti, banalmente, verrebbe da chiedersi chi è che in realtà governa la città, se Lei o i Dirigenti del Suo Comune.
Oggi, su un quotidiano locale, si fa passare la tesi che, essendo in via di emissione altre ordinanze su altre zone della città (le due nuove ordinanze sono una di nuovo sulla Marina di Torre del Lago, ma l'altra sulla Passeggiata), verrebbe meno la nostra tesi di un accanimento contro la Marina di Torre del Lago.
Niente di più falso. Il Consorzio di cui sono membro intanto non ha mai difeso, e non intende difendere, chi viene multato per after-hour fatti alle 5, che sarebbero stati all'origine di due dei quattro provvedimenti presi: perchè - non ci vuole uno scienziato a capirlo - un after hour non è un karaoke nè in termini di decibel, nè in termini di orari, nè in termini di tipologia di pubblico attratto.
E poi, il locale sulla passeggiata, per quanto possa avere le sue buone ragioni da spendere nel contenzioso col Comune, è oggettivamente in una situazione diversa da un locale che è lontano circa un chilometro dalla prima casa.
E sfido chiunque, nei giorni prossimi, a tirar fuori ordinanze contro bar karaoke lontani dalle case che nel frattempo si sono messi in regola.
L'accanimento sulla Marina di Torre del Lago, inoltre, si misura in altri modi. Intanto, c'è da chiedersi - basterebbe accedere agli atti - quali sono le date in cui i gestori dei locali che fanno musica di notte si sono messi in regola col nuovo Regolamento.
Da quel che mi risulta, ben pochi - forse 5 o 6 - hanno inviato la documentazione necessaria in Comune nei primi giorni successivi all'entrata in vigore del regolamento.
E gli altri? Nel frattempo hanno tutti chiuso a mezzanotte? Ne siamo realmente sicuri? Basterebbe vedere le loro pagine facebook per capire se avevano dj set o musica dal vivo che iniziava o no a mezzanotte.
Inoltre, la Marina in questi mesi è messa sotto fuoco continuo da una serie di controlli che, per carità, pure il nostro Consorzio ha invocato, ma che raramente colpiscono realmente chi crea reali problemi al nostro fenomeno, in primis l'abusivismo, fenomeno che in altre zone della città a frequentazione notturna guarda caso non viene tollerato.
Ancora, per la Marina il rispetto minuzioso e cavilloso delle regole sta diventando un'arma quotidiana della Pubblica Amministrazione contro i nostri locali e su questo punto la disparità di trattamento è evidente: basta vedere le norme nazionali contro la vendita degli alcolici oltre le tre, una norma che a Viareggio sembra non sia in vigore per le discoteche chiuse che, è notorio, dopo le 3 servono orzata.
Infine, l'argomento degli argomenti: c'era bisogno di un proveddimento davvero così restrittivo e grave per un karaoke che nel frattempo si era messo in regola? E Lei non ha notato la mostrosuità di colpire nello stesso giorno un after-hour e un innocuo bar karaoke, mettendoli sul medesimo piano?
Infine c'è un problema di opportunità.
Già Lei ha deciso, mezz'ora dopo il termine dell'incontro che aveva provato invano a risolvere l'affaire Prsicilla, di incontrare un imprenditore lucchese che in questi mesi ha inondanto Pubbliche Amministrazioni e redazioni dei giornali di esposti contro i nostri locali, non certo per amore della legalità quanto per una modalità del tutto particolare e non leale di intendere la concorrenza: davvero Lei non aveva altro momento per incontrarlo, ammesso che fosse così necessario farlo?
Ma poi, si rende conto dei danni DIRETTI al turismo ferragostano che il suo provvedimento contro un locale così noto a livello nazionale sta creando?
Per cosa poi? Per costringere quell'imprenditore a mettersi in regola, quando questo locale si è già messo in regola tre giorni prima dell'emanazione del provvedimento?
Ma torniamo al vecchio Sciascia.
Al tempo di quella polemica, si disse giustamente che le sue parole indebolivano di fatto i magistrati antimafia, esattamente come quelle di oggi indeboliscono e sviliscono chi lotta contro l'omofobia e la transfobia.
In questo calderone, esattamente come dopo le parole di Sciascia, non si capisce più dove c'è o dove non c'è l'omofobia: il rischio è che quando gridi al lupo - una sola volta, di fronte a un evidente episodio omofobo, come fu per il bagnino che alla Lecciona redarguì l'anno scorso una coppia gay che si baciava -, nessuno più ti stia ad ascoltare.
So che Lei si sta lamentando che gran parte del centinaio di mail di protesta che sono arrivate da frequentatori della Marina di Torre del Lago La accusano di omofobia: me ne dispiace, perchè di tutto Lei può essere accusato salvo che di essere disonesto od omofobo, tant'è che il commento di Klaus Davi di oggi su Il Tirreno io lo trovo opportuno, ma tutto sommato ingeneroso.
Quelle mail, Signor Sindaco, sono scritte dal popolo lgbt col cuore, ed è normale che le persone scrivano quelle cose: quale atto positivo Lei ha fatto in questi anni per fuggire dall'accusa di non avere in simpatia la comunità lgbt torrelaghese?
Ha mai patrocinato un evento lgbt?
Ha dato vita a una qualche iniziativa culturale sui temi a noi cari?
Ha approvato una mozione contro l'omofobia?
Ha aderito alla giornata nazionale contro l'omofobia cui tanti Comuni toscani hanno aderito?
Ha colorato un monumento a Viareggio o a Torre del Lago coi colori dell'arcobaleno gay, come ha fatto il Suo collega Alemanno?
Mai, le azioni Sue e della Sua amministrazionesono in tutt'altra direzione: ha deciso di incontrare un imprenditore che vuole la morte della nostra esperienza, ha firmato l'ordinanza del Priscilla senza chiedere molti ragguagli ai Suoi uffici, tiene sotto sigilli la terrazza del Mamamia nonostante che non venga usata per fare spettacolo da alcuni mesi, non ha mai speso una parola sulle potenzialità del turismo lgbt.
Su questo la Sua responsabilità culturale è grave e pesante.
Non comprendere che quel tratto di strada per quanti appartengono alla comunità lgbt (ma anche per noi imprenditori che veniamo da un passato nel movimento) non è un viale con dei bar, ma un posto che ha un valore simbolico fortissimo, è un errore culturale enorme.
Chiudere il Priscilla, per tanti di noi, sarebbe come chiudere una Chiesa perchè ha presentato in ritardo un certificato di prevenzione incendi, nonostante non sia pericolosa per i fedeli.
In una delle tante lettere che le sono giunte, c'è un passaggio che mi ha colpito: "Forse così riuscirà a comprendere il valore che ha per noi quel tratto di strada, che consideriamo la nostra casa, il nostro rifugio dalle continue e quotidiane offese, mortificazioni, percosse e vessazioni di ogni sorta, quella porzione del suo comune verso la quale, la maggior parte di noi ha un profondo e religioso rispetto proprio per i motivi sopracitati.".
Di tutto questo, Lei pare non tenga conto.
Signor Sindaco, io La invito non solo a rivedere quell'ordinanza - superabilissima, perchè il locale de cuius si è già messo in regola -, ma a fare definitivamente pace con la comunità lgbt.
Non deve darci le 4 come chiusura della musica, Signor Sindaco, nè allentare i controlli, ma deve dimostrarci coi fatti una totale e incondizionata imparzialità della Sua amministrazione e deve mettere in campo almeno una iniziativa che dimostri, nel concreto, che Lei ha a cuore la comunità che vive col cuore una parte del territorio da Lei amministrato.
Su questo terreno ci sentiamo di sfidarla. Giovedì sulla Marina inizierà il Mardi Gras: non è certamente coi fasti degli anni passati - la crisi economica non risparmia ahimè nessuno -, ma comunque è un evento rilevante per la comunità lgbt italiana. Si faccia vedere, Signor Sindaco, si confronti con noi.
Noi la rispetteremo, perchè il rispetto che pretendiamo dagli altri siamo i primi a volerlo rendere.
Alessio De Giorgi
Proprietario del Mamamia, Ambasciatore in Italia dell'Associazione Internazionale di Turismo Gay e Lesbico
fonte FB nota di Alessio De Giorgi
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venerdì 5 agosto 2011
Lgbt: Anna Paola Concia e Ricarda Trautmann dicono si, per sposarsi fuga in Germania
Si è celebrato a Francoforte il matrimonio civile tra il deputato PD e la fidanzata criminologa. Un sogno a metà?
Un sogno che si realizza, ma solo a metà.
Sì, perché il deputato Pd Paola Concia ha sposato Ricarda Trautmann, la criminologa di Colonia con cui è fidanzata dal 3 anni e mezzo.
Ma al 'sì' ha dovuto sostituire un teutonico 'ja': la coppia, come riportato da Vanity Fair, infatti, si è unita a Francoforte, in Germania.
In Italia, nonostante Paola abbia da sempre portato avanti battaglie per vedere riconosciuti i diritti degli omosessuali, non sono possibili matrimoni per i gay.
fonte www.libero-news.it
giovedì 4 agosto 2011
Lgbt: Il governo nega il cambio di genere sui documenti, muore trans malesiana
Si era sottoposta all'intervento nel 2009, ma l'Alta Corte del suo Paese aveva rigettato la richiesta di cambio di genere sui documenti.
La denuncia delle altre trans: "Aleesha morta di depressione"
La comunità trans malesiana ha reso nota la morte di Aleesha Farhana, una giovane musulmana diventata famosa per aver chiesto al governo l'autorizzazione a cambiare il proprio genere sulla carta d'identità.
Mohd Ashraf Hafiz Abdul Aziz, questo il nome all'anagrafe, è assorto agli onori della cronoca dopo che l'Alta Corte di Kuala Terengganu aveva respinto la sua richiesta di cambiare il suo genere in quello femminile e il nome in Aleesha Farhana.
Aleesha era stata ricoverata all'ospedale di Kuala Terengganu, circa 500 chilomentri a nordest di Kuala Lumpur, domenica scorsa per problemi cardiaci e una pressione sanguigna troppo bassa.
Secondo imedici soffriva di frequenti dolori al petto riconducibili ad una malattia del cuore.
La giovane si era sottoposta ad un intervento per la riassegnazione del genere in Thailandia nel 2009.
La morte di Alessha ha molto colpito la comunità lgbt malesiana che ritiene che la giovane 25ennesia morta ins eguito ad una forte depressione data dal diniego del governo alla sua richiesta di cambio di genere sui documenti.
In un documento firmato da 17 ONG e da 600 persone, la comunità transgender malesiana ha definito la decisione del giudice dell'Alta Corte, Yazid Mustafa, incoerente con una sentenza emessa nel 2005 quando ad una simile richiesta venne risposto positivamente.
fonte http://www.gay.it
Lgbt: Calcio, Mondiale donne, stop a striscione omosessuale. Le scuse della Fifa
La Fifa ha oggi chiesto ufficialmente scusa per aver impedito a un gruppo di appassionati di accedere allo stadio di Moenchengladbach, per assistere ad una partita Coppa del Mondo femminile, poiche’ portavano uno striscione con la scritta ‘Il calcio e’ tutto, anche lesbico’.
“Mi dispiace.
E’ successo una volta e non succedera’ piu’”, ha detto il portavoce dell’organo di governo del calcio mondiale, Segolene Valentin, quest’oggi a Francoforte nel corso di una conferenza sulle politiche di responsabilita’ sociale e anti-discriminazione.
“Naturalmente la Fifa e’ contro ogni forma di discriminazione basata sul sesso”, ha aggiunto.
fonte http://gaynews24.com
Lgbt: Riconoscimento coppie di fatto a Milano, Equality Italia plaude a Pier Francesco Majorino
In una nota a firma congiunta di Aurelio Mancuso e Rosaria Iardino, Equality Italia fa rilevare che “Non bisogna avere fretta, né utilizzare il Registro comunale delle coppie di fatto come un simbolo ideologico, per questo fa bene Pier Francesco Majorino assessore al Comune di Milano a perseguire un percorso di conoscenza e di condivisione con le istituzioni comunali che l’hanno già approvato e con il mondo associativo che conosce bene la realtà sociale della città”.
Studiare, programmare, ascoltare non è perdere tempo, invece è un metodo serio che permetterà a Milano di dotarsi di uno strumento non solamente simbolico, ma effettivamente utile a superare alcune discriminazioni cui sono soggette le coppie etero e omosessuali non sposate” prosegue la nota.
In chiusura Equality Italia rileva che “Per risolvere invece la sostanza delle disparità di diritti e di doveri tra coppie sposate e coppie di fatto è necessaria una riforma civile, che comprenda differenti provvedimenti legislativi, affinché il nostro Paese sia finalmente europeo.
Da Milano può ripartire un grande movimento amministrazioni, associazioni, cittadini, a sostegno di un cambiamento concreto atteso da milioni di coppie italiane”.
fonte http://gaynews24.com
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Lgbt Milano, alla Bocconi linea dura contro lo studente omofobo: sospeso per un anno.
L’Ateneo, sulla base del recente codice d’onore interno, adotta il pugno di ferro dopo avere identificato il colpevole delle scritte omofobe apparse a fine maggio.
La Bocconi adotta la linea dura e sospende per un anno lo studente colpevole di due episodi di discriminazione contro gli omosessuali.
A metà maggio, mentre stava strappando manifesti in difesa della diversità di orientamento, aveva insultato un ragazzo che aveva cercato di fermarlo. E qualche giorno dopo aveva imbrattato alcuni manifesti con scritte omofobe. Sui manifesti scritte che richiamavano ai campi di concentramento nazisti e anche frasi come “L’hiv è la vostra punizione”.
Un’apposita commissione interna ha esaminato le telecamere installate nell’ateneo ed è arrivata all’identificazione di uno studente (la cui identità non è stata resa nota), responsabile di entrambi gli episodi.
In base al codice d’onore in vigore in Bocconi da circa un anno, si condannano atti che vanno a “causare un pregiudizio o un pericolo di pregiudizio all’incolumità fisica o morale di altre persone”. Da qui la sospensione per un anno, che tra l’altro impedirà allo studente di dare gli esami in questo periodo.
L’associazione Best (Bocconi Equal Students) è ovviamente soddisfatta per il provvedimento.
fonte http://gaynews24.com
Lgbt: Torre del Lago, chiude locale, titolare trans fa sciopero della fame
Ancora tensioni fra il comune di Viareggio e gli imprenditori della comunità gay di Torre del Lago.
SCIOPERO DELLA FAME. Regina Satariano, titolare del Priscilla Caffè, ha appena iniziato uno sciopero della fame dopo che le è stata imposta la chiusura del locale dopo la mezzanotte, per l'intera estate.
L'ORDINANZA. Tutto ciò dopo che sabato scorso, durante un controllo, i vigili urbani, trovando la musica del karaoke troppo alta, le hanno notificato l'ordinanza di chiusura. Ieri mattina, poi, il sindaco Luca Lunardini, incontrando la trans nel municipio di Viareggio, ha confermato il provvedimento. Così, per protesta, Regina Satariano ha deciso di iniziare uno sciopero della fame.
LA COMUNITA'. "E' soltanto l'ultimo atto di una guerra tra il Comune e gli imprenditori Lgbt", scrive in una nota la comunità gay che frequenta Torre del Lago. Intanto, su Facebook è già partito un tam tam, e venerdì, dall'una alle 2, tutti i locali della Marina interromperanno la musica e spegneranno le luci per esprimere solidarietà a Regina.
fonte www.ilreporter.it di Barbara Fanini
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martedì 2 agosto 2011
Libri lgbt: "The stranger's child" l'ultimo romanzo di Alan Hollinghurst
Da alcune settimane è uscito in Inghilterra l’ultimo romanzo di Alan Hollinghurst “The stranger’s child”.
Un romanzo poderoso, fitto di pagine e vicende, che ci fa attraversare, tra nascite e morti, capovolgimento storici e sociali, un intero secolo di vita.
Tutto ha inizio in uno splendido giardino, alla vigilia della Grande Guerra (siamo infatti nel 1913), dove Cecil Valance, giovane e aristocratico poeta in visita dagli Sawles, seduce ed affascina tutti i componenti della famiglia.
Alla fine di quella giornata memorabile, dove tutto accade, Valance scrive sul libro degli ospiti, una poesia; poesia che assurgerà a simbolo di un’intera generazione falciata via dalla guerra e che si scoprirà essere dedicata non ad una donna ma ad un uomo.
Naturalmente il romanzo di Hollinghurst ha molti più strati e chiavi di lettura, una complessità che non può certo essere riassunta qui in poche righe. L’unica cosa certa, nell’attesa di una buona traduzione in Italia, è che in Inghilterra se ne parla già come un vero e proprio evento.
fonte http://www.queerblog.it
LGBT: ARCIGAY MESSINA: OLTRE OGNI MIGLIORE ASPETTATIVA IL DIBATTITO COL CENTROSINISTRA
Oltre ogni migliore aspettativa il risultato della tavola rotonda tenuta da Arcigay Makwan Messina, a Messina con i partiti politici di centro sinistra e con la presenza di FLI
Un dibattito aperto a 360° per chiedere a tutti i rappresentanti politici a prendere seriamente in considerazione le nostre istanze.
“Un ringraziamento particolare lo rivolgiamo al Presidente del gruppo FLI di Messina che anche se per un breve passaggio ha mantenuto la promessa di essere presente anche se impegnato in altro incontro.
L'avv. Giuseppe La Face ci ha esposto in maniera chiara la posizione di FLI sulle istanze che intendiamo portare avanti, offrendo la disponibilità del Gruppo FLI a sostenerle. Un ringraziamento va al consigliere provinciale del PD Pippo Rao che non ci fa mancare il suo sostegno a nome del PD Messinese.
Il nostro ringraziamento va anche a Giulia Zuccotti responsabile nel consiglio provinciale di SEL per la questione LGBT con lei ringraziamo il Prof Dario Russo (SEL) per la sua partecipazione e per come in poche parole ha saputo cogliere lo spunto per dare al dibattito quel pizzico di provocazione utile alla discussione”.
“Ringraziamo il consigliere comunale di Milazzo Antonio Isgrò (SEL) per la sua presenza e per il suo breve ma importante intervento. Ancora ci è d'obbligo ringraziare Giammarco Sposito, e Antonino Currò del PRC, per la loro presenza e per l'animosità che hanno dato al dibattito. Era presente Santino Marino in rappresentanza di S.GDAY il quale ha ribadito quante volte la politica in passato ha giocato su facili promesse per carpire il voto LGBT.
La discussione si è articolata in vari punti, ma poi si è preferito restringere il cerchio alle problematiche strettamente provinciali per non perdersi nei meandri della generalizzazione degli argomenti”.
Lapidario il giudizio del segretario provinciale di arcigay Rosario Duca che ha posto come punti fermi per una possibile convergenza a sostegno di una compagine politica alle prossime amministrative: primo punto: la discussione sulle tematiche LGBT non deve solo far parte del programma, ma ne deve essere uno dei punti cardine dello stesso.
Secondo punto: L'unità del centro sx che al momento in provincia si dimostra assai litigioso e quindi trovare il punto d'incontro e Arcigay Makwan si è impegnata a porsi come mediatore tra le parti alfine di trovare quell'unità pur nel rispetto dell'autonomia delle varie sigle, necessaria ad uscire dall'empasse in cui versa la città e la provincia di Messina a causa di un centro destra che a tutto pensa tranne alla cittadinanza ed alla provincia, e tanto meno ai diritti della popolazione LGBT.
Da recente il Sindaco di Messina aveva definito in un incontro con il comitato locale, un atto di civiltà il riconoscimento delle coppie di fatto, ma al proclama ed all'impegno preso è seguito il vuoto.
Su una cosa il segretario Provinciale Rosario Duca ha voluto essere chiaro, ovvero che arcigay messina non appoggerà nessuna delle compagini presenti se non di fronte all'unità di tutti, diversamente ha detto Duca ci considereremo liberi da impegni. La festa di Sel a Settembre, ha proseguito Duca può essere l'occasione per fare un workshop sull'argomento invitando tutte le parti interessate al bene della città ad unirsi.
Al termine del dibattito Arcigay Makwan ha voluto donare ai presenti come di consueto, un attestato di partecipazione in carta pergamenata in modo che possano ricordare gl'impegni presi o quanto detto in favore della nostra battaglia.
Siamo dispiaciuti per l'assenza di IDV, assenza che non comprendiamo visti gli impegni presi.
Come previsto non hanno partecipato quei partiti che hanno affossato la legge contro l'omofobia in Parlamento. Forse non hanno trovato un altra maschera da indossare simile a quelle che ogni volta hanno indossato quando in varie occasione ci hanno (ipocritamente) manifestato il loro sostegno. Li ringraziamo di averci risparmiato con la loro assenza l'onere di dover trattenere la rabbia del loro comportamento a dir poco vergognoso.
Un ringraziamento ai ragazzi di Makwan che hanno lavorato per preparare il tutto, e agli amici (non gay) presenti.
Anche se il dibattito era in un certo qual modo riservato agli addetti ai lavori visto anche la vivacità in alcuni momenti, abbiamo ritenuto giusto come direttivo presente permettere anche a pochi di partecipare e rendersi conto dell'azione socio-politica di questo gruppo e dei progetti su questi argomenti che in futuro torneremo a trattare in maniera più approfondita e con addetti ai lavori più preparati in materia di Unioni civili.
Chiaramente la Politica rimarrà in ogni occasione l'interlocutore a cui indirizzeremo le nostre istanze e quindi chiederemo la presenza a tavole rotonde.
Nella speranza che il senso di civiltà che ha visto concludere nella giornata di oggi questo primo incontro possa continuare anche per il futuro.
fonte http://parcodeinebrodi.blogspot.com
Lgbt: Lesbiche pestano una trans, la rete: transfobia o stupidità?
Un gruppo di lesbiche avrebbe picchiato una trans che ha poi raccontato l'episodio su FB. Il tam tam è veloce e in rete nasce un dibattito.
Se per alcuni è transfobia, per altri è soltanto stupidità
L'episodio raccontato su Facebook:
"Anche se sono sinceramente esausta mi sembra doveroso intervenire: sono entrata al pronto soccorso alle 19:42 e ne sono uscita alle 00:59".
Inizia così il racconto di Net, una transesuale romana che ieri ha raccontato un episodio di violenza ai suoi danni da parte di un gruppo di ragazze.
Con una di loro, in particolare, avrebbe parlato "incuriosita dalla lunghezza dei suoi capelli superdecolorati", ma "per il semplice fatto di averle rivolto la parola la sua compagna mi si è scagliata contro pensando che ci stessi provando".
Da lì la situazione si è complicata con tanto di "spedizione punitiva alla trans impertinente".
"Per concludere, al di là dei generi, dei gusti, etc. mi sono ritrovata incredula con 6 ragazze tutte più impostate e avvezze alla rissa di me che a breve m'hanno messa K.O. buttata a terra e presa a calci e pugni...soprattutto nella schena, in pancia e in testa...urlandomi 'travone di merda...MUORI!'".
I commenti su Facebook - La gelosia sarebbe dunque alla base di un brutto episodio di violenza. Ma se c'è chi parla apertamente di episodio transfobico, per alcuni non va confuso con la "semplice" violenza, come scrive in un commento Andrea Contieri: "Come fai notare tu l'hanno pestata, se è autentico il racconto, perché pensavano ci provasse con la tipa, non perchè trans.
Il motivo per cui 'ogni violenza, ogni cosa fatta nei confronti dei gay diventa omofobica (o transfobica) per cui non se può più dire o fare nulla' è uno dei motivi che ci girano contro quando parliamo di leggi e aggravanti contro l'omofobia.
È ovvio che se neanche tu gay, lesbica, trans riesci a stabilire con decisione cosa sono l'omofobia e la transfobia e spesso, purtroppo, a non marciarci sopra poi diventa difficile vincere su questo fronte"
Cristiana Alicata scrive: "Se le hanno urlato 'travone di merda' è transofobia pura. Se non c'è matrice transfobica c'è solo cretinaggine.....di cui neanche gli lgbt sono immuni. La domande che vi faccio: avrebbero fatto lo stesso con un maschio etero? Sì. Con una lesbica? Sì". Domande alle quali Elena Trimarchi risponde diversamente: "siamo proprio sicuri che se fosse stata una donna ad avvicinarsi alla ragazza sarebbe stata menata? Magari con lei ci poteva scappare na scopata!"
Secondo Imma Battaglia l'omofobia e la transfobia non c'entrano nulla e anzi il problema starebbe addirittura nella società ormai drogata: "ormai siamo una comunità di privilegiati questa è la verità perchè per una bambina di 5 anni stuprata da 3 maschi 15enni cosa dovremmo chiedere?? aggravanti e giustizialismo?? pena di morte?? e poi perchè per quella bambina a cui è stata distrutta una vita non ci sono state le prime pagine dei giornali?? perchè non c'è nessuno in parlamento a chiedere STOP a tutta questa violenza?? perchè non si fanno campagne serie contro droghe che esaltano la bestialità che c'è negli esseri umani??la droga è di stato!"
fonte http://www.gay.it/
Cosa chiediamo ai sindaci e ai presidenti delle province in materia di diritti lgbt e lotta alle discriminazioni
L'Associazione radicale Certi Diritti ha elaborato una agenda di proposte da sottoporre agli eletti nelle amministrazioni locali (Comuni e Province) in materia di lotta all’omofobia e piena parità delle persone lgbt come singoli e come famiglie.
Noi crediamo che prima di qualunque specifica richiesta si debba lavorare su obiettivi di medio e lungo periodo, per far si che l’azione riformatrice che si intende intraprendere metta radici e possa svilupparsi nel futuro, a prescindere dal colore politico delle Giunte, così come avviene in tutta Europa.
Questa agenda può essere un terreno di confronto e lavoro comune (concreto e non ideologico) con le altre organizzazioni lgbt attive in Italia, e ci rendiamo disponibili (a livello locale come a livello nazionale) per discuterne, approfondire, condividere.
Ci teniamo a sottolineare che questa proposta non elenca in modo esaustivo tutte le singole questioni che riguardano i diritti e l’uguaglianza sostanziale (non solo formale) delle persone gay lesbiche e transgender in Italia, perché si limita all’ambito delle competenze degli Enti Locali e si affida alla conoscenza ed alla creatività delle singole associazioni e dei singoli attivisti e attiviste che sapranno valorizzare particolari contesti locali o temi da affrontare o richieste da presentare nei confronti delle proprie amministrazioni di riferimento.
Per definire l’agenda che segue abbiamo tenuto conto innanzitutto di questi due criteri:
- rimanere rigidamente nell’ambito delle competenze attribuite per legge a comuni e province (le fonti principali sono gli articoli 116, 117 e 118 della costituzione, i singoli statuti delle istituzioni locali, oltre che ovviamente eventuali leggi specifiche di trasferimento);
- mirare ad iniziative di medio e lungo periodo, che incidano sulla struttura e dell’amministrazione e delle sue politiche, in modo significativo e duraturo (per esempio evitare e/o ridurre al minimo possibile le consulenze specifiche su queste materie, o le iniziative spot).
L’agenda si costruire su 9 temi che costituiscono altrettanti spunti di ulteriore lavoro ed approfondimento sulla base del contesto locale (vincoli ed opportunità di tipo politico ed amministrativo specifici ma anche esperienze pregresse del movimento):
1. chiedere l’inserimento nello statuto dell’Ente del principio di non discriminazione, anche associandolo a quello di pari opportunità sicuramente già esistente. E’ da preferire la dizione precisa di “principio di non discriminazione” ad ogni altra formulazione, perché essa garantisce la possibilità di intervenire anche nei confronti delle discriminazioni contro persone lgbt senza alcuna ambiguità lessicale, in quanto a livello europeo è ormai acquisito che il principio di non discriminazione si estende alle persone lgbt ed alle loro famiglie (si vedano l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, e l’art. 19 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea);
2. chiedere l’istituzione di un servizio ad hoc dedicato alle questioni lgbt. Nel caso di comuni e province piccoli o laddove non ci siano le condizioni politiche-istituzionali-economiche per richiedere l’istituzione di un tale servizio può essere una buona alternativa quella di chiedere l’istituzione (o il potenziamento) di un servizio e/o settore specificatamente dedicato alla “prevenzione e contrasto di ogni forma di discriminazione e di assistenza alle vittime delle stesse” o alle “pari opportunità per tutti e tutte” (altra formulazione di natura europea).
In questo modo il servizio sarà rivolto a tutte le persone che rientrano in almeno una delle sei aree di potenziale discriminazione previste dall’articolo 19 del TFEU (genere, religione e credo personale, disabilità, età, origine etnica e nazionale, orientamento sessuale), e può essere associato a servizi già esistenti come quello delle pari opportunità, o a quelli per l’inclusione sociale, ecc.. Ovviamente il Servizio deve avere adeguata dotazione organica e di risorse economiche.
Il parametro può essere quello del Comune di Torino dove, in una Città di quasi un milione di abitanti, il servizio lgbt è dotato di 3 persone (dipendenti a tempo pieno) completamente dedicate al tema. Sarebbe opportuno ed importante che a queste strutture siano assegnate risorse di personale non in regime di consulenza, perché poter contare su personale strutturato significa garantire nel tempo tali strutture;
3. chiedere l’avvio di un programma di intervento per la prevenzione e il contrasto dell’omofobia e l’assistenza alle vittime di atti di violenza o maltrattamento. Anche questa attività può essere associata o far parte di un programma più generale di lotta ai reati di odio, con l’accortezza che sia sempre menzionata e messa in evidenza, e non nascosta, la parola omofobia.
In questo ambito gli spunti di intervento possono essere molteplici, basta leggere il Libro Bianco prodotto dal Progetto europeo Ahead (esistente anche in italiano^): tra i principali si ricordano le attività di formazione, aggiornamento e sensibilizzazione dei servizi comunali a più forte impatto sociale (vigili urbani, maestre e servizi educativi, servizi sociali) o nei confronti delle popolazioni target (iniziative mirate verso le comunità di migranti, verso l’associazionismo giovanile, la scuola, ecc.). Anche queste attività possono essere ricomprese nell’ambito di programmi più ampi, a condizione che sia esplicito il riferimento alla lotta all’omofobia;
4. chiedere l’adesione alla Rete RE.A.DY, Rete Nazionale delle pubbliche amministrazioni anti-discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (per la documentazione relativa si rinvia al sito: www.comune.torino.it/politichedigenere/lgbt/lgbt_reti/lgbt_ready/index.s...
5. chiedere la definizione di un programma a favore di tutte le famiglie laddove non ne esista uno, o l’aggiornamento di quello esistente per tutte le forme di famiglia. Connessa a questa richiesta c’è la questione dell’utilizzo dello strumento del Registro e/o del certificato di famiglia rilasciato ai sensi della legge anagrafica vigente^^. Entrambi possono essere strumenti adeguati per l’ottenimento di specifici diritti e/o servizi, a condizione che prima della scelta dello strumento si faccia una ricognizione di tutti gli ambiti di competenza dell’ente entro i quali le disparità o le vere e proprie discriminazioni possono manifestarsi.
Il riconoscimento dei diritti delle famiglie tra persone dello stesso sesso comporta automaticamente il riconoscimento di doveri a loro carico. Per esempio l’iscrizione al registro o il rilascio dello stato di famiglia sulla base dell’articolo 4 del Regolamento anagrafico possono produrre l’accesso a benefici previsti per le coppie eterosessuali sposate ( condizione di favore per l’accesso a servizi comunali e provinciali) ma anche l’estensione del sistema di doveri che alcuni comuni prevedono, per esempio nel caso dell’accesso ai servizi educativi (asili nido e scuole materne) o ai servizi assistenziali (accesso a contributi economici, ecc.).
6. chiedere di essere coinvolti, anche indirettamente ed anche informalmente, nell’ambito della istituzione dei CUG (Comitati Unici di Garanzia, ex art. 21 Legge 183/2010) perché quella è la strada per incidere sulle politiche del personale e di promuovere “diversity management” all’interno della pubblica amministrazione;
7. chiedere che il Comune attivi iniziative di consultazione stabile e formale con le organizzazioni lgbt. Questo tipo di consultazioni potrebbero essere facilitate, e semplificate, se le realtà lgbt costituissero a livello locale forme di coordinamento, anche solo al fine di facilitare comunicazioni e relazioni con le pubbliche amministrazioni. In altre parole i coordinamenti non devono necessariamente essere organi di rappresentanza, ma strutture leggere per facilitare condivisione e coinvolgimento tra tutte le realtà lgbt locali, magari coinvolgendo anche altre associazioni non esclusivamente lgbt ma interessate al tema;
8. le organizzazioni lgbt possono svolgere un ruolo importante a livello locale di stimolo e sviluppo nei confronti della costituzioni di reti territoriali di lotta alle discriminazioni. Da questo punto di vista la richiesta di attivare forme di collaborazione con UNAR (organismo della Presidenza del Consiglio) può essere un ottimo viatico per organizzare iniziative di lungo respiro entro le quali inserire anche le specifiche iniziative lgbt.
Questo significa imparare a lavorare insieme alle altre organizzazioni (donne, persone con disabilità, associazioni che si occupano di libertà religiosa o di libertà dalla religione, associazioni che si occupano di diritti dei migranti, associazioni che si occupano dei diritti dei giovani e delle persone anziane).
Questo significa anche promuovere azioni di mainstreaming perché il principio di non discriminazione e quello di pari opportunità sia trasversali a tutta l’attività della pubblica amministrazione in ogni ambito di competenza. Ovvero le pari opportunità o la lotta alle discriminazioni non le fanno solo gli assessori alle pari opportunità o al welfare, ma tutti e tutte.
9. chiedere e co-progettare iniziative specifiche di promozione della salute e prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, oltre che di informazione ed educazione ad una sessualità responsabile, per la popolazione lgbt. Questa materia non fa parte delle competenze dirette degli EELL, ma può essere sostenuta dagli stessi.
Roma, 1 luglio 2011
^ http://www.comune.torino.it/politichedigenere/lgbt/ahead/ahead_pubblicazioni/index.shtml
^^ D.P.R. 30 maggio 1989, n. 223 “Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente”. art. 4, comma 1 “ Famiglia anagrafica. 1. Agli effetti anagrafici per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune.”
Fonte: http://www.certidiritti.it/notizie/comunicati-stampa/item/1206-cosa-chiediamo-ai-sindaci-e-ai-presidenti-delle-province-in-materia-di-diritti-lgbt-e-lotta-alle-discriminazioni.html
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