lunedì 17 novembre 2025

Morte le gemelle Kessler, avevano 89 anni. In Germania erano chiamate 'le gambe della nazione'

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Sono decedute le gemelle Alice e Ellen Kessler, lo riferisce l'agenzia di stampa Dpa.

Le due avevano 89 anni e si sono spente a Gruenwald, nei pressi di Monaco di Baviera.

Sembra che sia intervenuta la polizia che non ha fornito ulteriori dettagli. 

Le gemelle Ellen e Alice Kessler erano chiamate "le gambe della nazione" in Germania. Erano nate nel 1936 a Nerchau, in Sassonia, vicino Lipsia. Proprio qui avevano iniziato sin da bambine a prendere parte al balletto dell'Opera. 

Nel 1952, a sedici anni, lasciano la Repubblica democratica tedesca e si stabiliscono nella Germania Ovest, a Duesseldorf, dove inizia la loro carriera che le porterà ad esibirsi in tutto il mondo con artisti come Frank Sinatra e Fred Astaire. Secondo il quotidiano Bild avevano scritto nel testamento che, dopo la cremazione, le loro ceneri fossero messe nella stessa urna. 

Gli italiani le scoprirono per le gambe mozzafiato, lunghe, lunghissime, quasi quanto il viaggio che dalle luci del Lido di Parigi le aveva portate fino agli studi televisivi di Giardino d'inverno, tra Don Lurio e il Quartetto Cetra, e poi di Studio Uno con Mina. Era il 1961 e da allora un po' tutti, almeno una volta, abbiamo canticchiato quel loro 'Da-da-un-pa', magari imitando l'accento teutonico e qualche mossetta anca-spalla. 

Alice ed Ellen Kessler rimarranno così insieme, come nell'immaginario degli italiani, e all'unisono, come avevano vissuto, sono morte oggi. Sono state trovate senza vita a Gruenwald, nei pressi di Monaco di Baviera nella casa dove vivevano l'una accanto all'altra, in due appartamenti confinanti, separati solo da una parete scorrevole. Nate a Nerchau, in Sassonia, il 20 agosto 1936, fuggite con la famiglia nella Germania Ovest, arrivate a 19 anni tra le fila delle mitiche Blubell Girls e a 40 sulla copertina di Playboy, hanno fatto innamorare uomini da un oceano all'altro.     

Ballerine, cantanti, attrici al cinema per Dino Risi ne Il giovedì e, con Alberto Sordi, ne I complessi e in teatro per Garinei e Giovannini, per noi però le gemelle Kessler sono rimaste i Carosello dei collant, il ritornello de La notte è piccola e gli sketch di Milleluci e Canzonissima, tutti ancora cliccatissimi su YouTube. E loro, di tanti anni nella tv italiana, cosa ricordavano di piu'? ''Ci piaceva lavorare con Mina, Raimondo Vianello e Johnny Dorelli, forse il più' vicino a noi per il suo stile americano - raccontavano in un'intervista all'ANSA -. Don Lurio aveva idee stupende, ma erano troppo 'piccole' per due ragazze alte come noi''.  

fonte: di Redazione ANSA    www.ansa.it   RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati     

Libri: "A sound so very loud. Oasis. Le storie dietro le canzoni" di Ted Kessler e Hamish Macbain

Fino a oggi per approfondire l’intera storia della rock band più turbinosa potevamo rivolgerci solo a pagine sparse sui social media, ma in questo libro, scritto in occasione dell’attesissima reunion del gruppo, Kessler e MacBain sono riusciti nell’impresa: il risultato è un racconto elettrizzante che racchiude le indimenticabili interviste, le copertine iconiche e gli artisti dietro a ogni album, la genesi dei testi e la fortuna di ciascun brano. 

D’altronde sono loro i giornalisti più titolati a raccontarci la pirotecnica vicenda degli Oasis: hanno avuto un posto in prima fila fin dagli esordi, nel 1994, quando i fratelli Gallagher e soci erano solo ragazzi che suonavano in piccoli locali. 

Da allora li hanno intervistati decine di volte, seguendo l’incredibile successo di quello che è diventato uno dei gruppi più famosi in assoluto: difficile trovare qualcuno che non conosca qualche pezzo di (What’s the Story) Morning Glory?, che con i suoi 22 milioni di copie è il quinto LP più venduto di sempre in Gran Bretagna. 

In queste pagine Kessler e MacBain ripercorrono anno dopo anno la coloratissima storia e il fenomeno Oasis seguendo la bussola della musica, non solo gli scandali e le polemiche di cui si sono occupati fin troppo, a suo tempo, i tabloid. Ricco di dettagli mai rivelati prima e di aneddoti sboccati, divertenti e dal sapore anarchico, che solo un gruppo come gli Oasis avrebbe potuto concepire, A Sound So Very Loud fa luce sulle storie nascoste dietro a ogni brano svelando i retroscena della scrittura e della registrazione di tutte le canzoni, dalle megahit come Live Forever, Don’t Look Back in Anger, Wonderwall e Champagne Supernova alle B-side più amate dai fan. Una miniera di informazioni, curiosità, citazioni per sapere tutto sul “fantastico rumore” degli Oasis e rivivere le emozioni di quegli anni magici. 

fonte: https://giunti.it  

Libri: "Nobody's Girl" di Virginia Roberts Giuffre

Virginia Roberts Giuffre è nota come la vittima di Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell che dopo anni di ripetuti abusi ha deciso di parlare del suo passato e ha contribuito alla condanna di entrambi. 

È la ragazza ritratta con il principe Andrea in una foto che ha fatto il giro del mondo. Ma la sua storia finora non era mai stata raccontata tutta per intero, non con le sue parole. 

Nell’aprile 2025 Giuffre si è tolta la vita. Ha lasciato un memoir scritto nel corso degli ultimi anni di vita e la disposizione di pubblicarlo. Nobody’s Girl è il racconto potente e spietato della vita di una ragazza cresciuta fra straordinarie difficoltà, il resoconto del tempo passato con Epstein e Maxwell, che hanno ceduto lei e altre ragazze come merce a un gran numero di uomini potenti. 

Le molestie subìte da bambina, l’adolescenza complicata, e poi, a diciannove anni, la fuga dal controllo di Epstein e Maxwell e una nuova vita: questa la sua storia. Il peso di quel passato incancellabile ha indotto Giuffre a trovare il coraggio di accusare i due e di scendere in campo a favore di altre vittime. Un memoir feroce e intimo insieme, il ritratto di una donna tenace, la testimonianza del suo impegno e della forza di volontà che l’ha portata a uscire dalla condizione di vittima e a lottare per un mondo più giusto e più sicuro. 

Virginia Roberts Giuffre (1983–2025) è stata un’attivista in difesa delle vittime di traffico sessuale. Viveva in Australia con la sua famiglia.

Libri: "A Firenze gira voce" di Christine von Borries

A Firenze gira voce è un giallo serrato che, in un crescendo di colpi di scena, intreccia la ricerca della verità a tutti i costi con la forza della lealtà. Sullo sfondo una Firenze bellissima e crudele, in cui quattro protagoniste indimenticabili dimostrano che, contro i soprusi, niente è più forte della solidarietà femminile?


Nelle aule del tribunale di Firenze si celebra il processo dell'anno. Attilio Bergamini, amministratore delegato della Safe Word, è accusato di bancarotta fraudolenta. La condanna sembra segnare la sua fine, ma la caduta di un uomo potente non avviene mai in silenzio: poco dopo, l'eco di una pistola squarcia la calma del palazzo di giustizia. 

Quel giorno a sostenere l'accusa c'è Valeria Parri, pubblico ministero divisa tra una professione che la consuma e la fragile salute del figlio appena nato. Con lei ci sono Giulia Gori, giornalista d'inchiesta pronta a tutto, Monica Giusti, commercialista brillante segnata da relazioni tumultuose, ed Erika Martini, poliziotta determinata a far luce sulla sparatoria. Quattro amiche, quattro donne di successo, madri single con vite sentimentali complicate e carriere che non lasciano tregua. In un mondo dominato da uomini influenti, scelgono di non arrendersi e trovano l'una nell'altra il coraggio per svelare inganni, minacce e abusi di potere. 

fonte: www.lafeltrinelli.it 

L’École de danse de Carlo Goldoni mise en scène Clément Hervieu-Léger traduction Françoise Decroisette. Du 14 novembre 2025 au 3 janvier 2026

C’est dans le décor de sa mise en scène du « Misanthrope », présenté sur la même période, que Clément Hervieu-Léger crée « L’École de danse » de Goldoni.

Clin d’œil à la tradition des « décors à volonté » – un unique espace pour les comédies, un autre pour les tragédies –, ce projet tient surtout à un rêve partagé avec Éric Ruf, qui signe la scénographie originale et les aménagements nécessaires. 

Passant du XVIIe au XVIIIe siècle, ils rappellent que cet espace leur a été inspiré par le Palais Garnier, aujourd’hui Opéra national de Paris. Edgar Degas, dont la peinture a sublimé tous les recoins de ce haut lieu du XIXe, de la scène aux salles de danse jusqu’au public, irriguera l’esthétique du spectacle.

Un tel décor au croisement des siècles est idéal pour cette œuvre oubliée, objet d’une cabale contre son auteur qui cherchait à se démarquer de la comédie italienne au profit d’une théâtralité acquise à plus de naturel. 

Photo Agathe Poupeney
À la fois pièce de caractère et chorale, elle dépeint le quotidien de danseurs et de danseuses en herbe, sous la coupe d’un maître tyrannique dont les affaires vont mal et qui attend beaucoup de la venue, ce jour, d’un impresario auquel il souhaite « vendre » quelques-unes de ses recrues. Mais la révolte gronde chez ces jeunes gens qui ont faim, froid, et rêvent d’émancipation. L’amour et l’art s’affirment comme des leviers, que Goldoni saisit en peignant notamment des personnalités féminines d’une remarquable liberté.

Cette entrée au Répertoire est celle d’une œuvre incomprise en son temps, que l’on redécouvre en écho à nos préoccupations sociétales. Clément Hervieu-Léger, nouvel administrateur général de la Comédie-Française, a été séduit par la modernité de cette pièce sur la danse – discipline de ses débuts dont il ne s’est jamais éloigné.

Photo Agathe Poupeney
NOUVELLE PRODUCTION

À LA TÉLÉVISION
France Télévisions
Date de diffusion communiquée ultérieurement

Équipe Artistique

Mise en scène : Clément Hervieu-Léger
Traduction : Françoise Decroisette

Scénographie : Éric Ruf
Costumes : Julie Scobeltzine
Lumière : Bertrand Couderc
Son : Jean-Luc Ristord
Collaboration artistique et chorégraphique : Muriel Zusperreguy
Collaboration artistique : Frédérique Plain
Assistanat à la scénographie : Anaïs Levieil
Assistanat aux costumes : Kali Thommes de l’académie de la Comédie-Française Assistanat à la lumière : Enzo Cescatti

Du 14 novembre 2025 au 3 janvier 2026
Salle Richelieu de La Comédie-Française

>> More info  

source: www.comedie-francaise.fr  Photo Agathe Poupeney

Musica > Renato Zero annuncia il tour “L’Orazero”: 23 concerti da gennaio ad aprile 2026

©IPA/Fotogramma
Il nuovo progetto musicale del cantante romano prende forma con un album in uscita il prossimo 3 ottobre e una tournée nei palasport da gennaio ad aprile 2026. Sei date a Roma, tappe in dieci città e una scaletta che unisce classici e inediti. 

Renato Zero è pronto a tornare sul palco. Dopo il lancio del singolo “Senza” e in vista del suo compleanno il 30 settembre, l’artista romano ha annunciato ufficialmente il tour “L’Orazero”, che lo porterà in giro per l’Italia da gennaio ad aprile 2026. La tournée, prodotta da Tattica, accompagnerà l’uscita del nuovo album omonimo, atteso per il 3 ottobre e già disponibile in pre-order e pre-save. Il debutto è fissato per il 24 gennaio a Roma, con sei serate consecutive al Palazzo dello Sport.

Le tappe del tour e la scaletta

Il viaggio musicale toccherà dieci città italiane, con un totale di 23 date già confermate. Dopo Roma (24, 25, 28, 29, 31 gennaio e 1 febbraio), il tour proseguirà a Firenze (11, 12, 14, 15 febbraio), Torino (7 e 8 marzo), Mantova (11 e 13 marzo), Conegliano (18 e 20 marzo), Bologna (24 marzo), Pesaro (28 marzo), Eboli (4 aprile), Bari (8 e 9 aprile) e Messina (15 e 16 aprile). La scaletta dello spettacolo unirà i brani più iconici della carriera di Zero, lunga oltre cinquant’anni, alle 19 tracce del nuovo album, concepito come un viaggio in altrettanti “mondi” musicali e tematici, ciascuno con le proprie regole, contraddizioni e utopie.


Approfondimento

>> Renato Zero, annunciata la tracklist dell'album L'Orazero

Biglietti, partner e Sponsor

I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire dalle ore 11:00 di giovedì 18 settembre sui siti ufficiali renatozero.com e vivaticket.com, oltre che nei punti vendita Vivaticket. RTL 102.5 sarà la radio partner ufficiale del tour, mentre Italo accompagnerà il viaggio lungo la penisola. “L’Orazero in Tour” si preannuncia come uno degli eventi musicali più attesi del 2026, con un mix di nostalgia e novità che promette di emozionare il pubblico di tutte le età.

fonte: https://tg24.sky.it 

Il 20 novembre torna in Brianza Transgender Day of Remembrance

Si tratta della Giornata internazionale dedicata al ricordo delle persone trans vittime di odio e violenza. Articolo di

Anche quest’anno  Brianza Oltre l’Arcobaleno organizza, il 20 novembre 2025, il Transgender Day of Remembrance (TDoR), giornata internazionale dedicata al ricordo delle persone trans vittime di odio e violenza.

Torna in Brianza Transgender Day of Remembrance

Il TDoR – spiegano gli organizzatori – “non è una mera cerimonia simbolica: è un grido contro una realtà insopportabile. In tutto il mondo, ogni 12 mesi, centinaia di persone trans e gender-diverse vengono brutalmente tolte alla vita solo per la loro identità. Secondo dati di Transgender Europe, negli ultimi dodici mesi sono stati segnalati 375 omicidi di persone trans o gender-diverse. 

Questa violenza assassina non è un incidente isolato, ma il risultato di una cultura dell’odio strutturato, radicato nelle leggi, nella discriminazione sociale e nell’indifferenza pubblica.In Italia, la situazione è altrettanto preoccupante. Secondo un report recente , tra il 2008 e il 2024 sono state uccise 49 persone trans, un primato drammatico tra i paesi europei. Non solo: il nostro Paese si colloca agli ultimi posti per tutele legali delle persone transgender, in un contesto in cui le aggressioni transfobiche sono quotidiane – anche se spesso non ricevono la rilevanza mediatica che meritano”.

Il programma in Brianza

Giovedì 20 novembre – ore 18:00
Presso il Centro Civico Libertà (Viale Libertà 144, Monza), sede del “Punto Arcobaleno” nato lo scorso giugno, si terrà una vegli a lume di candela. Per ogni vittima dell’ultimo anno verrà accesa una candelina, mentre verranno pronunciati nomi, cognomi e provenienza. Saranno presenti le attiviste e gli attivisti di Brianza Oltre l’Arcobaleno, e sono stati invitati i consiglieri del Comune di Monza e i consiglieri provinciali della Provincia di Monza e Brianza.

Sabato 22 novembre – ore 21:00
Presso ARCI Tambourine, in Via Carlo Tenca 16, 20831 Seregno (MB)  , in collaborazione con il collettivo drag Brigate Rosa, andrà in scena uno spettacolo performativo e coreutico sulla transfobia. Sarà una rappresentazione artistica lucida e potente di ciò che accade alle persone trans nella nostra società, per trasformare la memoria in denuncia attiva.

Domenica 23 novembre – ore 16:00
A Milano partirà la Trans Lives Matter March, con il corteo da Piazza Oberdan, promosso da ACET Associazione Transgenere e allo Sportello ALA Milano e sostenuto, anche quest’anno da Brianza oltre l’Arcobaleno. Questa marcia silenziosa attraverserà le vie del centro per onorare tutte le vittime di transfobia dell’ultimo anno.

Una ferma condanna

“Questa edizione del TDoR non sarà solo un momento commemorativo – fanno sapere gli organizzatori – : è una piattaforma di denuncia e di protesta. Non possiamo più tollerare che le persone trans vivano nell’ombra della paura, che subiscano aggressioni fisiche, discriminazioni strutturali e cancellazione simbolica.
La memoria non è mai neutra: ricordare è un atto politico, un’azione di resistenza. È indispensabile che le istituzioni locali – e nazionali – ascoltino, si assumano responsabilità concrete e intervengano con politiche di protezione, educazione all’inclusione e lotta all’odio di genere”.

Altri eventi TDoR in Italia

La Brianza non è sola: anche altre città italiane celebrano il TDoR con iniziative di memoria e mobilitazione. Tra queste: Milano, Torino, Padova, Bologna, Bari, Trieste, Catania, Pescara, Perugia, Caserta e Verona.

 fonte: Articolo di   https://primamonza.it