SAT: Servizio Accoglienza Trans/Transgender Verona
Oggi 4 Novembre 2011 presso al sede del Circolo Pink di Verona si inaugurerà il primo servizio accoglienza per persone trans transgender e con problematiche legate all’identità del Veneto.
SAT è un progetto/servizio che il Pink ha voluto realizzare a Verona, proprio per venire incontro ai bisogni delle persone Trans/Transgender della città, ma anche della provincia e delle città vicine, dato che nessuna struttura sanitaria pubblica della regione ha mai aperto uno sportello apposito per persone trans per venire incontro alle problematiche legate al percorso di transizione.
Madrina della serata sarà Vladimir Luxuria figura storica del panorama Trans/Transgender italiano.
La serata inizierà alle 19.00 con un aperitivo, proseguirà poi con la presentazione del servizio e si concluderà con una cena vegana a cura del gruppo VEGANI ANTISPECISTI INFORMALI.
Vi aspettiamo numeros* Il Circolo Pink
fonte http://www.vladimirluxuria.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
venerdì 4 novembre 2011
Lgbt Bologna Ufficio Pari Opportunità: Cancellieri lo chiuse Mattia Merola lo riapre
Novità in vista: non tratterà solo temi Lgbt e questioni di genere, ma riguarderà tutte le tematiche delle differenze.
Inserite tematiche legate alla Cooperazione internazionale e ai diritti umani, prima escluse“
Riapre l'ufficio "Pari Opportunità differenze e diritti umani", chiuso dal commissiario AnnaMaria Cancellieri. Così ha deciso la Giunta del Comune di Bologna.
Matteo Lepore assessore alle Relazioni internazionali e coordinatore di giunta - a darne nota ufficiale: "L'amministrazione comunale di Bologna ha istituito nel 2004 la delega alle Politiche delle differenze e ha promosso la costituzione nel 2008 dell'Ufficio politiche delle differenze. Ufficio poi chiuso durante l'epoca commissariale.
Il sindaco si era preso un impegno dopo l'incontro avuto con le comunità Lgbt di ricostituire questo ufficio.
Anche a seguito di quel confronto e a dopo altri incontri avuti con realtà associative del territorio che si occupano del tema dei diritti in generale, abbiamo deciso di ricostituire un ufficio che si occupi del tema delle pari opportunità".
NOVITA' IN VISTA.
L'assessore Lepore sottolinea due novità rispetto all'ufficio politiche delle differenze del 2008: "Innanzitutto non tratterà solo temi Lgbt e questioni di genere, ma riguarderà tutte le tematiche delle differenze.
L'altra novità è l'inserimento della tematiche legate alla Cooperazione internazionale e ai diritti umani, solitamente funzioni che venivano ricondotte al settore Relazioni internazionali e progetti europei, che ora viene spostata sotto il dipartimento Benessere di comunità".
Il motivo? "Finora non abbiamo mai avuto una delega specifica nel campo della cooperazione anche se da tempo lavoriamo sul tema della pace - conclude l'assessore Lepore - Oggi abbiamo deciso di dare un indirizzo e una priorità al nostro lavoro: la cooperazione dedicata ai temi dei diritti umani.
L'ufficio farà inoltre un monitoraggio puntuale su tutte le attività per poi relazionare alla Rete internazionale delle città contro xenofobia e razzismo di cui facciamo parte".“
fonte http://www.bolognatoday.it
"Ascoltaci o Signore". La messa con preghiera lgbt di Regina Satariano
Libri lgbt: "Non ci lasceremo mai" di Federica Tuzi un viaggio on the road attraverso se stessi
Federica Tuzi, sceneggiatrice e regista, dopo aver partecipato con il racconto "Ladyboy" all'antologia "Principesse azzurre da guardare" (Mondadori), esordisce con un suo romanzo, "Non ci lasceremo mai", un invito alla tolleranza e all'apertura verso tutto ciò che è altro da noi.
Un libro che infonde fiducia, in sé stessi e nella vita, che ci aiuta a fare pace con il mondo, con la propria famiglia e con tutto ciò che siamo.
Sinossi: Stanca di rispondere alla domanda sei maschio o femmina che la perseguita da quando è una bambina, Alessandra decide di cambiare sesso e muove i suoi primi incertissimi passi nel mondo dei trans e degli ormoni.
Ma a farle cambiare idea arriva Irene, una sedicenne "open mind" grazie alla quale capisce che non desidera affatto diventare un uomo. In testa ha un solo modello: Japhy, l'eroe de I vagabondi del dharma.
E quando i genitori di Irene impediscono alle due ragazze di continuare la loro storia, Alessandra non trova altra soluzione che andarsene. In un lungo viaggio on the road negli Stati Uniti conoscerà donne e uomini che le indicheranno la strada, il deserto, stili di vita a dir poco alternativi, il peyote e alla fine anche sé stessa.
Non ci lasceremo mai riflette sulla possibilità di farcela quando tutto sembra andare a rotoli, aprendosi all'imprevisto e accogliendo il punto di vista degli altri. È un libro che invece di puntare sui mali del mondo sceglie di raccontare la magia degli incontri.
Federica Tuzi: Chi ha seguito le sue avventure spiritual-esistenziali nella serie tv Santiago: anche le lesbiche sono pellegrine (programma di culto su Fox cult) sa che l'ironia di Federica Tuzi è democratica e comincia da sé stessa.
Regista, sceneggiatrice e scultrice, ha studiato religioni orientali, terapie alternative, esoterismi e psichedelia.
"Non ci lasceremo mai" di Federica Tuzi ed. Lantana
fonte http://cultura.blogosfere.it di di Valentina Sansoni
Lgbt Sport: La squadra gay che domina il campionato di rugby del Regno Unito
Un team composto solo da giocatori omosessuali sta generando grande attenzione per i suoi brillanti risultati sportivi
A volte i miracoli sportivi rivelano degli aspetti affascinanti.
In una serie minore del rugby del Regno Unito, la squadra che sta dominando il campionato è composta unicamente da giocatori che sono gay.
Un tentativo di sensibilizzare i fan sportivi su un tema così controverso, purtroppo, nello sport sta diventando una storia di successo.
DOMINIO GAY
L’unica squadra esclusivamente composta da giocatori omosessuali della Lega del Nord Ovest, i Manchester Village Spartans, sono al primo posto della classifica e sono riusciti finora a rimanere imbattuti nel loro campionato. Il team ha inanellato i seguenti risultati della Divisione Est numero cinque:
Tyldesley 3 (14 – 36)
Littleborough 3 (24 – 14)
Aldwinians 5 (76 – 10)
Ashton under Lyne 2 (0 – 57)
Hope Valley 2 (27-27)
North Manchester 2 (5 – 14)
Bury 4 (Bury failed to field a team)
Aspull 1 (19 – 21).
PROVA PER LA COPPA GAY
“E‘ un grande inizio in una stagione molto importante per noi spartani, che ci stiamo preparando per ospitare la Bingham Cup nel 2012”, ha detto Matthew Whitely, il primo capitano del team.
L’edizione dell’anno prossimo della Coppa Bingham, conosciuta anche come il mondiale gay del rugby, si svolgerà a Manchester tra il primo e il tre di giugno 2012.
Questa competizione è l’unica al mondo dove partecipano 15 squadre formate solo da rugbisti omosessuali, ed è il torneo di rugby internazionale con la maggiore partecipazione fuori dal circuito della IRB.
L’edizione che si svolgerà a Manchester sarà la sesta, ed è sponsorizzata dalla federazione inglese del Rugby.
“Abbiamo avuto un grande, massiccio influsso di nuovi giocatori e di entusiasmo dopo che è stata diffusa la notizia della Coppa Bingham.
E’ importante che stiamo dando attenzione agli sport gay e al rugby, e speriamo di costruire anche una seconda squadra con i nuovi arrivi di questi mesi.
I Village Spartans cercano sempre nuove persone, che li contattano tramite Facebook o Twitter.
fonte http://www.giornalettismo.com di Dario Ferri
Milano: Lgbt, vittorie e sconfitte in 70 anni di storia italiana, alla Bocconi l'8 novembre tra gli ospiti Vladimir Luxuria
Un incontro in Bocconi l'8 novembre fa il punto sulla situazione odierna in Italia partendo dagli anni della guerra.
Presente, tra gli altri, Vladimir Luxuria
Un percorso di 70 anni attraverso i cambiamenti sociali e culturali che hanno contribuito a mutare l’atteggiamento della società italiana nei confronti delle persone Lgbt.
E’ il tema dell’incontro “Out of the closet – dal triangolo rosa al pride, cos’è cambiato in 70 anni”, organizzato dall’associazione Bocconi Equal Students Link (Best):
http://www.unibocconi.it/wps/wcm/connect/SitoPubblico_IT/Albero+di+navigazione/Home/Ateneo/Studenti+e+Associazioni/Associazioni+studentesche/Elenco+annuale/B.E.St.+-+Bocconi+Equal+Students_Buttaboni+2010+07+02+12+08?CACHE=NONE&CONTENTCACHE=NONE&CONNECTORCACHE=NONE&SRV=Page
in programma nell’aula N16 dell’Università martedì 8 novembre alle 17, alla presenza di Vladimir Luxuria, ex parlamentare e paladina dei diritti delle persone gay e transgender in Italia, Giovanni Dall’Orto, giornalista e storico e Francesco Billari, ordinario di demografia alla Bocconi.
Modererà Paola Dubini, direttore del Centro Ask (Art, Science and Knowledge) della Bocconi.
“Cercheremo di capire attraverso gli interventi dei relatori e le domande del pubblico”, spiega Giulia Tagliaferri, studentessa iscritta al secondo anno del corso di laurea specialistica in Economics and Social Sciences e responsabile del Best, “come il panorama italiano si è aperto o chiuso di fronte ai cambiamenti.
Il punto di partenza sarà il libro recentemente scritto da Luxuria, Eldorado (Bompiani), una vicenda ambientata nella Berlino nazista e poi in Italia che offre importanti spunti per riflettere sulla situazione italiana oggi”.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
fonte http://www.viasarfatti25.unibocconi.it di Davide Ripamonti
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giovedì 3 novembre 2011
ROMA: 1°INCONTRO APERTAMENTE DGP "FORME E COLORI DELLA COMUNITÀ LGBT" DAL 6 NOVEMBRE
Domenica 6 Novembre, ore 17:30 sede DGP
Da quest’anno il Dì Gay Project si arricchisce di un nuovo appuntamento che ci accompagnerà da Novembre fino a Maggio. Uno spazio accoglienza completamente ricco di novità!
Ogni prima domenica del mese “ApertaMente DGP” offrirà a ciascuno la possibilità di entrare in associazione, conoscerne le attività ed i progetti ma soprattutto sarà un importante momento di accoglienza, di confronto con nuove persone, di conoscenza e, perché no, anche di impegno associativo.
Si partirà questa domenica 6 Novembre alle 17:30 con il primo “ApertaMente Dgp” dedicato al mondo dell’arte e della pittura creativa.
In quest’occasione ognuno di noi avrà modo di esprimersi liberamente, attraverso gli strumenti del disegno, della pittura ed altre forme artistiche, su un tema dal titolo “Forme e Colori della Comunità lgbt”.
Ognuno potrà rappresentare, attraverso le diverse forme dell’arte, la propria percezione della comunità lgbt, del proprio rapporto con gli altri e con l’ampio e articolato mondo della comunità lesbica, gay, bisessuale e transessuale.
Metteremo a disposizioni supporti e materiale artistico per liberare la mente e la creatività di ognuno e chiunque potrà portare ulteriore materiale da casa.
Cercheremo di creare un ambiente rilassato e informale perché il nostro obiettivo è quello di stare insieme divertendoci.
Gli incontri di “ApertaMente DGP” sono aperti a chiunque senza limiti di età, proprio per stimolare quella libertà di confronto e di scambio di idee che anno dopo anno ci ha portato a rinnovarci ed a proporre sempre iniziative nuove ed interessanti.
Vi aspettiamo! Ricorda:
1° incontro ApertaMente DGP - 'Forme e Colori della Comunità lgbt' - Domenica 6 Novembre, ore 17:30 sede DGP
fonte http://www.digayproject.org
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Lgbt Sport: John Amaechi ex giocatore della NBA, premiato per la sua lotta a favore dei gay
Era il 2007 quando John Amaechi fece coming out divenendo così il primo giocatore associato alla NBA a dirsi apertamente omosessuale.
Da quando si è ritirato dalla pallacanestro, inoltre, Amaechi è diventato un instancabile attivista e difensore dei diritti dei gay, tanto da essere insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico, una delle onorificenze più importanti del Regno Unito.
Durante la cerimonia di investitura a Buckingham Palace John Amaechi (nato negli USA ma residente in Inghilterra), alla presenza del principe Carlo, ha voluto analizzare la situazione degli sportivi omosessuali in Inghilterra.
Ha detto, tra l’altro:
"Nello sport l’omosessualità è trattata come un problema che viene messo da parte e ignorato.
Ci sono istituzioni che non sono cambiate nel corso dell’ultimo secolo ed è necessario che cambino.
Se si paragona l’enfasi posta nella lotta contra il razzismo con quello che non si è fatto nella lotta contro l’omofobia (quell’ossessiva avversione nei confronti delle persone omosessuali), il risultato è vergognoso."
fonte http://www.queerblog.it Foto | John Amaechi - sito ufficiale
Lgbt Regno Unito: David Cameron vuole togliere gli aiuti umanitari agli stati omofobi
David Cameron ha ventilato l’ipotesi di eliminare gli aiuti umanitari del Regno Unito per tutti quei paesi in cui l’omosessualità è vietata, a meno che non si riformino le leggi di detti paesi.
Cameron si è rivolto soprattutto ai paesi del Commonwealth ai quali è stato già chiesto che, nella riforma dei Diritti Umani che ognuno di loro sta portando avanti, venissero eliminate le leggi anti gay.
David Cameron è stato chiaro:
"La Gran Bretagna è uno dei Paesi che più stanzia aiuti umanitari: vogliamo che quanti ricevono i nostri aiuti rispettino i diritti umani in maniera adeguata."
Considerato che su 54 nazioni che appartengono al Commonwealth ben 41 hanno legislazioni contro l’omosessualità, le conseguenze potrebbero essere di grande rilievo.
Così Cameron, dopo aver preso netta posizione a favore dei matrimoni gay nel Regno Unito, ora difende i diritti delle persone lgbt in buona parte del mondo.
Anche se, come giustamente osservano alcuni, si tratta di un’arma a doppio taglio dal momento che gli aiuti sarebbero destinati a persone in effettivo stato di necessità e che nulla hanno a che vedere con le politiche omofobe di chi le governa.
fonte http://www.queerblog.it Via | BBC Foto | Flickr
Lgbt: Presto nei cinema "Breaking dawn" il film tratto dal libro di Stephenie Meyer
C'e grande trepidazione tra i centinaia fan dell'interminabile saga di Twilight: uscirà infatti il 15 novembre Breaking Dawn Parte 1, (cui seguirà una seconda parte nel novembre del 2012) movie in cui vedremo i vampiri più belli e senza difetti affrontare temi più maturi: dal matrimonio alla gravidanza.
Il film è l'adattamento cinematografico del celebre romanzo di Stephenie Meyer Breaking down, saga suddivisa in tre parti in cui si assiste all'evoluzione sia della coppia Bella e Edward, sia all'approfondimento della personalità degli altri personaggi relegati a comparsi nei romanzi precedenti, (Twilight, New Moon, Eclipse) come Rosalie e Jasper.
Il libro non delude le aspettative dei numerosi fan: si tratta di un lavoro ancora una volta ben congegnato, dove la Meyer riesce a tirare le fila delle vicende più o meno secondarie che sin dalla prima parte della saga vengono a dare spessore a quella che potrebbe altrimenti sembrare la solita storia di vampiri.
Nel libro primo di Breaking down si realizza il tanto sospirato matrimonio tra Bella e Edward.
L'amore tra i due darà i suoi frutti: verrà infatti concepita una bambina.
Edward è sconvolto dalla notizia, perché pensa che il bambino che crescerà nel corpo di Bella possa provocarle dei danni, causando probabilmente la morte di entrambi, ma Bella non ha intenzione di rinunciare alla gravidanza.
La sezione libro secondo si può definire la parte più introspettiva della saga. Racconta una parte della storia dal punto di vista di Jacob Black e non dal punto di vista di Bella Swan, che nel frattempo è mutata in vampiro. Come affermato dalla stessa Meyer, questo libro è ispirato a Sogno di una notte di mezza estate e Il mercante di Venezia, due opere teatrali di Shakespeare.
Il capitolo conclusivo della saga di Twilight, svela segreti e misteri di questa epopea romantica.
Si scatena una battaglia tra i Cullen e Volturi, i quali credono che la bambina di Bella sia immortale.
Lo scontro si rivela feroce e lascia una vittima: Irma muore per mano di Caius.
La prova che la bambina non rappresenta un pericolo è ormai assodata; Aro decide di lasciar perdere e i Volturi si ritirano.
L'autrice compara questo finale non violento niente di meno che a quello del Mercante di Venezia, tragedia scritta sempre da Shakespeare: sembra che la lotta sia inevitabile, ed invece un gioco dialettico è bastato per risolvere il problema, e dare il lieto fine.
Oltretutto una battaglia vera e propria avrebbe distrutto entrambe le fazioni: un finale così sanguinoso sarebbe stato poco adatto a concludere la saga basata sui buoni sentimenti e l'amore ogni oltre confine.
fonte http://www.mauxa.com Scritto da Michela Menicocci
Lgbt Perugia: TRANSNOVEMBER 2011 su iniziativa di Omphalos
Omphalos, Combo, Piazza della Repubblica Perugia
PROGRAMMA MANIFESTAZIONE:
... Ven 4 - 21.00 c/o Omphalos, Via della Pallotta 42
Film "The rocky orror pictures show" di Jim Sharman, 1975
a seguire dibattito a cura del gruppo T Omphalos
Sab 5 - h.17.00 c/o COMBO, Via Cartolari 1A
Presentazione libro "NON CI LASCEREMO MAI" di Federica Tuzi, Ed.Lantana,
Presenta: Giovanni Pannacci
http://www.lantanaeditore.com/site/2011/federica-tuzi-finalista-al-premio-john-fante-opera-prima-2011/
a seguire aperitivo
Dom 6 - h. 17.00 c/o Omphalos, Via della Pallotta 42
Film: "La persona De Leo N." di Alberto Vendemmiati
incontro con la protagonista
http://www.lapersonadeleon.net/indexitaliano.htm
a seguire aperitivo
Ven 11 - h.23.00
BE QUEER, la notte LGBTQI umbra!
Spettacolo con Nikita Magno e le sue drag
special guest Caroline D' Lamark e Laysa da Milano
Sab 12 - h.17.00 c/o COMBO, Via Cartolari 1A
I diritti delle persone intersessuali alla luce del primo Intersex Global Forum - incontro con la Dott.ssa Michela Balocchi
Dibattito sull' intersessualità
a seguire aperitivo
Dom 13 - h. 17.00 c/o Omphalo, Via della Pallotta 42
CHIRURGIA PLASTICA, ISTRUZIONI PER L' USO. Con il Dott. Francesco Malatesta
Dibattito su potenzialità e limiti della chirurgia plastica.
Presenta Stefano Bianchini
a seguire aperitivo
Ven 18 - h. 21.00 c/o Omphalo, Via della Pallotta 42
FILM: Hedwig – La diva con qualcosa in più -(Hedwig and the Angry Inch) 2001 diretto da John Cameron Mitchell.
a seguire dibattito a cura del gruppo T Omphalos
Sab 19 - h.17.00 c/o COMBO, Via Cartolari 1A
LA LEGGE ITALIANA E LA TRANSESSUALITA' - Antonio Rotelli- (Presidente Rete Lenford)
Dibattito con uno dei maggiori esperti di diritto LGBTQI
Presenta Stefano Bianchini
a seguire aperitivo
20 Dom h.18.00 Piazza della Repubblica - TDOR - Transgender Day of Remembrance
fonte evento fb Creato da Omphalos "T"
Lgbt Teatro Firenze: Michela Andreozzi in "A LETTO DOPO CAROSELLO" dal 18 novembre al Teatro Lumiere
"A LETTO DOPO CAROSELLO"
regia di Paola Tiziana Cruciani
testi di Michela Andreozzi, Giorgio Scarselli & Max Viola
musiche dal vivo Massimo Controluce Riti
Teatro Lumiere
venerdì 18 novembre alle ore 21.00 - 19 novembre alle ore 21.00
Raffaella Carrà duettava con Topo Gigio, le domeniche erano solo in bicicletta, dalla Malesia arrivava Sandokan, l’Italia ancora perdeva i Mondiali, si passavano le serate con Sandra e Raimondo, pane burro e zucchero a merenda, l’Almanacco del giorno dopo, gli amici del cortile.
E si andava sempre A Letto Dopo Carosello.
Era la metà degli anni 70, il decennio più rivoluzionario, entusiasmante ed emozionante della nostra storia.
In un esilarante viaggio interattivo accompagnato dalle musiche, le atmosfere e i colori dell’epoca, Michela Andreozzi dà il suo personale omaggio alle icone di quegli anni, da Franca Valeri a Gabriella Ferri, passando dal bianco e nero al colore, dalla comicità leggendaria del sabato sera al sinistro fascino degli sceneggiati, dai motivetti delle pubblicità alle sigle dei telefilm, dalle rubriche ai varietà che hanno reso indimenticabile la nostra televisione.
Sullo sfondo la vita reale di quegli anni intensi, così vicini e diversi, e le tragicomiche vicende di una bambina qualsiasi e della sua famiglia, la scuola, gli amici, le vacanze. Un’epoca che fa bene al cuore ricordare, soprattutto in un momento storico in cui c'è bisogno di tenere a mente che siamo stati leggeri, coraggiosi e pieni di fiducia.
E forse possiamo esserlo ancora.
"Sono legata a quegli anni perché grazie ad essi sono ciò che sono, un’esponente dell'ultima generazione cresciuta senza tecnologia... a parte il tubo catodico, che mi ipnotizzava per ore: il tempo si fermava quando ci guardavi dentro.
Quegli anni e quella tv hanno condizionato il mio modo di ridere, sentire e commuovermi: questo recital è un modo di condividere la mia passione per quella meravigliosa stagione.
E' come se avessi ritrovato il mio giocattolo più divertente mentre pulivo la cantina dei ricordi. E adesso ho voglia di giocare con voi. " (Michela Andreozzi)
I biglietti sono già in vendita. li potete acquistare o prenotare ai numeri 055.6821321 - 370.3014987 oppure prenotazioni@teatrolumiere.it
fonte evento fb Teatro Lumière, Marco Predieri
mercoledì 2 novembre 2011
Lgbt: Su Antenna Radio Esse si parla di identità trans con Gabriele Belli e l'on. Rita Bernardini ospiti a “Oltre le Differenze”
Venerdì 4 novembre alle 21, nel format radiofonico dedicato al mondo LGBT anche l'esperienza della dott.ssa Martina Castellana
Identità trans.
Il mondo transessuale e transgender raccontato da tre diverse angolazioni.
E’ questo il tema della prossima puntata di “Oltre le Differenze” il primo ed unico format radiofonico in Toscana interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer, che andrà in onda venerdì 4 novembre alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it
Ma c’è anche una novità in questa puntata che riguarderà le conduttrici: Eleonora Sassetti lascia la conduzione del programma per nuove opportunità di lavoro che la portano lontano da Siena, al fianco della giornalista Natascia Maesi, la nuova co-conduttrice sarà Oriana Bottini, laureata in scienze della comunicazione e iscritta alla laurea magistrale in Comunicazione persuasiva e nuovi media presso l'Università di Siena. Inoltre, sempre maggiori saranno le incursioni degli altri componenti della redazione.
Il primo importante ospite sarà Gabriele Belli, noto al grande pubblico per essere stato il primo transessuale ad entrare nella casa del Grande Fratello nell'edizione n°10, racconterà la sua esperienza e i progetti dell'associazione TransGenere, di cui oggi è parte attiva.
Con la deputata radicale on. Rita Bernardini, presidente dell'associazione Certi Diritti, indagheremo sulle condizioni di vita delle persone transessuali detenute nelle carceri italiane, quante sono e quali sono le strutture attrezzate per accoglierle e proveremo inoltre a far luce sulla decisione dell’Asl di Terni di negare i trattamenti sanitari ad una persona transessuale detenuta.
Nella parte dedicata alla testimonianza ascolteremo la storia della dott.ssa Martina Castellana, presidente della commissione Pari Opportunità della provincia di Salerno e responsabile del Consultorio DIG – Disturbi Identità di Genere, il primo nel sud Italia – che ha ottenuto con un decreto prefettizio, la possibilità di aggiungere ai suoi documenti d'identità un secondo nome rispondente al genere d’elezione pur non avendo completato chirurgicamente il transito, così da risultare una donna anche anagraficamente.
La puntata si concluderà con lo scaffale, il consueto momento con i consigli su libri, film e appuntamenti a tema e l'intervista a Daniele Del Pozzo, direttore artistico del festival Gender Bender di Bologna.
Per chi ascolta “Oltre le differenze”, c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina facebook e il blog: http://oltreledifferenze.splinder.com/
fonte redazione "Oltre le Differenze"
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Lgbt: Il messaggio del Presidente Giorgio Napolitano alla conferenza sui diritti gay
Si conclude oggi a Torino la XV Conferenza annuale di Ilga Europe, dedicata al confronto tra “diritti umani” e “valori tradizionali”.
Un’occasione di scambio e dibattito su un tema di stretta attualità, in uno dei paesi dove questo scontro è più vivo.
Lotta all’omofobia nelle scuole, uguaglianza e visibilità sul posto di lavoro, libertà di movimento all’interno dell’Unione Europea sono stati alcuni degli argomenti approfonditi durante la conferenza, che ha affrontato anche questioni molto italiane, come si capisce da un gruppo di lavoro intitolato “Misoginia e omofobia nell’Italia di Berlusconi”.
La conferenza si era aperta con un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, trasmesso dal Segretario generale alla Presidenza Donato Marra.
Napolitano ha formulato i migliori auguri per i lavori della conferenza e si è compiaciuto che un evento così importante e attuale si tenga in Italia.
Un segnale di attenzione e comprensione che arriva anche dalle istituzioni e che fa ben sperare in un’Italia dove ministri e parlamentari non perdono occasione per fare sfoggio di omofobia.
fonte http://www.queerblog.it
Lgbt Roma: "Non mi fanno donare il sangue perché lesbica" polemica all'Umberto I
"Non mi fanno donare il sangue perché lesbica": polemica all'Umberto I
A denunciare l'episodio la 39enne vittima della presunta discriminazione.
L'Umberto I: "Il medico valuta e non conta essere gay.
I motivi sono altri, ma c'è segreto professionale".
Arcigay: "Fare chiarezza"
Bufera sul Policlinico Umberto I.
A scatenarla il rifiuto di un medico ad accettare la donazione di sangue di una 39enne.
Il motivo del rifiuto è nella denuncia fatta alla stampa da parte della stessa donna: "Non puoi donare il sangue perché il tuo rapporto sentimentale è considerato a rischio".
La donna in questione è lesbica e a suo dire da parte dei medici c'è stata una discriminazione perché lesbica.
IL RACCONTO DELLA DONNA
"E' una cosa assurda e discriminatoria nei miei confronti", ha detto la donna, impiegata in uno studio di un commercialista, che abita a Roma e convive con la sua compagna da quattro mesi. "Vivo e ho rapporti stabili con lei da quattro mesi, quindi rientro nella possibilità di donare".
La donna cita i quattro mesi non a caso in quanto è questo il limite temporale per escludere fattori di rischio legati ai rapporti sessuali.
"Prima non avevo mai donato il sangue - ha raccontato - Quando sono giunta negli uffici del centro trasfusionale mi hanno fatto parlare con una persona, credo un medico, il quale mi ha fatto una serie di domande private, anche sulla mia vita sessuale.
Quando gli ho detto che sono omosessuale lui mi ha risposto che purtroppo non potevo donare il sangue in quanto il mio rapporto sentimentale è considerato 'a rischio' per la trasmissione di malattie veneree. Ma io e la mia compagna siamo una coppia normale, ci amiamo e rispettiamo come e forse più di tante altre coppie".
LA VERSIONE DELL'OSPEDALE
L'ospedale respinge le accuse e spiega, attraverso la direttrice del centro trasfusionale, Gabriella Girelli, le modalità che hanno portato al rifiuto: "Non esiste alcuna legge che vieta agli omosessualità di donare il sangue. In generale non possono farlo le persone 'a rischio'. Pertanto è il medico che esegue la visita a stabilire se la persona è a rischio, sulla base di quello che gli viene riferito e, a sua coscienza, decide se possono esserci rischi per chi deve ricevere il sangue.
Ovviamente ognuno è libero di avere la propria vita privata e non si giudica nessuno. Bisogna in ogni caso - ha precisato Girelli - avere un rapporto stabile con una persona da quattro mesi, ma dopo aver somministrato un questionario il medico deve 'reinvestigare' sulla situazione del potenziale donatore con un colloquio e valutare con scrupolo. L'omosessualità non è motivo di esclusione e bisognerebbe verificare nell'ambito del colloquio che cosa in realtà è emerso, ma c'é un segreto professionale da garantire.
A volte si esagera nello scrupolo, ma i rischi vanno valutati scrupolosamente - ha spiegato Girelli - E' capitato addirittura che padri di bambini malati, che si erano proposti di donare il sangue, abbiano mentito. In quei casi avevamo avuto riscontri rassicuranti nel questionario e durante i colloqui, ma poi ai test del sangue, erano risultati positivi ad alcune malattie e solo dopo avevano ammesso".
ARCIGAY
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e Roberto Stocco, presidente di Arcigay Roma chiedono chiarimenti: "Vietare la donazione di sangue a una persona per il suo orientamento sessuale è una violazione delle norme in materia in vigore nel nostro Paese.
Ci auguriamo che sull'episodio denunciato sia fatta piena luce. Non bisogna creare allarmismo sociale sul tema della donazione di sangue, nell'interesse di tutti i cittadini, anche lesbiche, gay e trans, che con senso civico donano il sangue, sia per chi lo riceve.
Si tratta di una questione che va affrontata dal punto di vista medico e scientifico. Come associazioni monitoriamo costantemente le procedure e lavoriamo per evitare ogni forma di discriminazione".
fonte http://www.romatoday.it
A denunciare l'episodio la 39enne vittima della presunta discriminazione.
L'Umberto I: "Il medico valuta e non conta essere gay.
I motivi sono altri, ma c'è segreto professionale".
Arcigay: "Fare chiarezza"
Bufera sul Policlinico Umberto I.
A scatenarla il rifiuto di un medico ad accettare la donazione di sangue di una 39enne.
Il motivo del rifiuto è nella denuncia fatta alla stampa da parte della stessa donna: "Non puoi donare il sangue perché il tuo rapporto sentimentale è considerato a rischio".
La donna in questione è lesbica e a suo dire da parte dei medici c'è stata una discriminazione perché lesbica.
IL RACCONTO DELLA DONNA
"E' una cosa assurda e discriminatoria nei miei confronti", ha detto la donna, impiegata in uno studio di un commercialista, che abita a Roma e convive con la sua compagna da quattro mesi. "Vivo e ho rapporti stabili con lei da quattro mesi, quindi rientro nella possibilità di donare".
La donna cita i quattro mesi non a caso in quanto è questo il limite temporale per escludere fattori di rischio legati ai rapporti sessuali.
"Prima non avevo mai donato il sangue - ha raccontato - Quando sono giunta negli uffici del centro trasfusionale mi hanno fatto parlare con una persona, credo un medico, il quale mi ha fatto una serie di domande private, anche sulla mia vita sessuale.
Quando gli ho detto che sono omosessuale lui mi ha risposto che purtroppo non potevo donare il sangue in quanto il mio rapporto sentimentale è considerato 'a rischio' per la trasmissione di malattie veneree. Ma io e la mia compagna siamo una coppia normale, ci amiamo e rispettiamo come e forse più di tante altre coppie".
LA VERSIONE DELL'OSPEDALE
L'ospedale respinge le accuse e spiega, attraverso la direttrice del centro trasfusionale, Gabriella Girelli, le modalità che hanno portato al rifiuto: "Non esiste alcuna legge che vieta agli omosessualità di donare il sangue. In generale non possono farlo le persone 'a rischio'. Pertanto è il medico che esegue la visita a stabilire se la persona è a rischio, sulla base di quello che gli viene riferito e, a sua coscienza, decide se possono esserci rischi per chi deve ricevere il sangue.
Ovviamente ognuno è libero di avere la propria vita privata e non si giudica nessuno. Bisogna in ogni caso - ha precisato Girelli - avere un rapporto stabile con una persona da quattro mesi, ma dopo aver somministrato un questionario il medico deve 'reinvestigare' sulla situazione del potenziale donatore con un colloquio e valutare con scrupolo. L'omosessualità non è motivo di esclusione e bisognerebbe verificare nell'ambito del colloquio che cosa in realtà è emerso, ma c'é un segreto professionale da garantire.
A volte si esagera nello scrupolo, ma i rischi vanno valutati scrupolosamente - ha spiegato Girelli - E' capitato addirittura che padri di bambini malati, che si erano proposti di donare il sangue, abbiano mentito. In quei casi avevamo avuto riscontri rassicuranti nel questionario e durante i colloqui, ma poi ai test del sangue, erano risultati positivi ad alcune malattie e solo dopo avevano ammesso".
ARCIGAY
Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e Roberto Stocco, presidente di Arcigay Roma chiedono chiarimenti: "Vietare la donazione di sangue a una persona per il suo orientamento sessuale è una violazione delle norme in materia in vigore nel nostro Paese.
Ci auguriamo che sull'episodio denunciato sia fatta piena luce. Non bisogna creare allarmismo sociale sul tema della donazione di sangue, nell'interesse di tutti i cittadini, anche lesbiche, gay e trans, che con senso civico donano il sangue, sia per chi lo riceve.
Si tratta di una questione che va affrontata dal punto di vista medico e scientifico. Come associazioni monitoriamo costantemente le procedure e lavoriamo per evitare ogni forma di discriminazione".
fonte http://www.romatoday.it
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Lgbt: Matteo Renzi nel programma in 100 punti anche le coppie di fatto
Nel PD che vorrebbe, il sindaco di Firenze Matteo Renzi mette nel programma in 100 punti anche gli "stessi diritti del matrimonio in materia di cittadinanza" per le coppie di fatto.
Fra i 100 punti usciti dal Big Bang, l'appuntamento fiorentino alla Leopolda, Matteo Renzi ha incluso nel wiki-PD, il PD partecipato che sogna, anche le coppie di fatto. Non menzionando tuttavia le coppie dello stesso sesso ma più in generale le coppie di fatto, Renzi mette nel capitolo intitolato "Per una comunità solida e solidale", anche la regolamentazione delle unioni civili.
"La legge - si legge al punto 87 del wiki-programma - deve assicurare pieno riconoscimento alla coppia dal punto di vista contributivo e assistenziale.
Ciascun convivente - è la seconda parte del punto dedicato alle coppie non sposate - può beneficiare dell'assicurazione sulla malattia del compagno e l'unione conferisce gli stessi diritti del matrimonio in materia di cittadinanza".
Civil partnership sul modello inglese? Per ora il testo è ancora generico per dare un'etichetta alla proposta del Sindaco di Firenze a cui però va il merito di aver portato il tema nel dibattito della sinistra che verrà senza lasciare che solo gli esponenti della corrente "mariniana" del partito ne parlassero.
Dal canto suo, il leader in carica del PD, Pierluigi Bersani, si è impegnato sulle questioni lgbt istituendo una commissione presieduta dal presidente del partito Rosy Bindi che già in veste di ministro della Famiglia sotto il governo Prodi firmò la proposta dei Dico insieme alla collega alle Pari Opportunità Barbara Pollastrini.
Qualcosa si è mosso anche dalla parte di Giuseppe Civati, ex "compagno di Leopolda" di Renzi, che nella kermesse organizzata insieme a Debora Serracchiani "Il nostro tempo" ha fatto intervenire dal palco il presidente di Arcigay Paolo Patanè.
In casa renziana, invece, è intervenuto sul palco della Leopolda il direttore di Gay.it Alessio De Giorgi.
fonte http://www.gay.it/
lunedì 31 ottobre 2011
Paola Concia presenta a Torino una risoluzione depositata alla Camera su diritti umani persone lgbt
“Sono molto felice di partecipare insieme alle più importanti associazioni LGBT europee, alla quindicesima conferenza annuale di ILGA Europe, che quest’anno viene ospitata dalla città di Torino.
Sono fermamente convinta che l’Europa sia davvero un’occasione per l’ampliamento dei diritti civili delle persone omosessuali e transessuali che in Italia, unico fra i paesi fondatori dell’Ue, vengono ostinatamente negati”.
Lo dice Anna Paola Concia, deputata del Partito Democratico.
“Anche per questo ho deciso di presentare alla Camera dei deputati, il testo della risoluzione sui diritti umani, l’orientamento sessuale e l’identità di genere nel quadro delle Nazioni Unite, approvata quasi all’unanimità dal Parlamento europeo lo scorso 28 settembre.
Nella mozione - spiega Concia -, firmata anche dai deputati Nirenstein, Gozi e Mecacci e che al Senato è già stata presentata dal collega del Pdl, Raffaele Lauro, si richiede agli Stati di impegnarsi in maniera concreta per garantire i diritti umani delle persone lgbt, contrastando ogni forma di violenza e discriminazione”.
“Non possiamo essere europeisti sui temi dell’agenda economica e non esserlo sui temi che riguardano le libertà fondamentali.
E’ evidente che la recente crisi finanziaria ha messo in evidenza tutti i limiti di un’Europa soltanto economica e burocratica, occorre quindi rilanciare il progetto comunitario arrivando finalmente alla costruzione di quell’Europa dei cittadini e dei diritti che aspettiamo ormai da troppo tempo”, conclude la deputata del Pd.
fonte http://gaynews24.tumblr.com/
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Lgbt ricerca medica HIV: Farmaci con cerotto cure attraverso la pelle
Scenziati americani hanno presentano oggi un cerotto in grado di somministrare il 96% delle sostanze che normalmente un paziente sieropositivo deve prendere attraverso la terapia fatta di pillole
Gli scenziati dell'azienda americana ImQuest Biosciences guidati da Anthony Ham hanno sviluppato un cerotto per somministrare i farmaci anti-Aids attraverso la pelle e magari, un giorno, ridurre la necessità di assumere gli antiretrovirali per bocca.
L'innovativo metodo è stato presentato al Meeting annuale della American Association of Pharmaceutical Scientists (AAPS) in corso a Washington.
Il cerotto intradermico, che si è dimostrato capace di infondere attraverso la pelle il 96% della terapia nell'arco di sette giorni, potrebbe essere un metodo facile per seguire la cura; il cerotto si applica e poi fa tutto da solo, quindi il paziente non deve ricordarsi le pillole.
E il suo utilizzo potrebbe ridurre anche i costi di trasporto rispetto ai farmaci anti-Aids tradizionali e quindi migliorare l'accesso ai farmaci nei paesi poveri.
Oggi gli individui con Hiv devono prendere costantemente una serie di pillole al giorno per tenere a bada il virus nel loro corpo: anche se nel tempo, grazie all'innovazione farmaceutica, il numero di pasticche quotidiane da prendere è andato progressivamente riducendosi, seguire la terapia - ricordarsi scrupolosamente tutte le pillole da prendere - può comunque essere complicato, soprattutto nei paesi in via di sviluppo.
In questi, peraltro, il trasporto e quindi la fornitura dei farmaci anti-Aids può essere difficoltoso, rallentando e riducendo di fatto l'accesso alle cure proprio laddove oggi nel mondo si concentra il maggior numero di persone in lotta con l'Hiv.
fonte http://www.gay.it
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Lgbt: Lasciano le mogli perché gay, poi diventano trans lesbiche
Una coppia di lesbiche transessuali sessantenni si è sposata oggi in Galles del Nord.
Ma la loro storia è tutt’altro che facile da raccontare.
I due hanno attraversato nella loro vita una lunga serie di cambiamenti di orientamento sessuale.
Forse ora si sono decisi una volta per tutte, ma chi può dirlo.
Cominciamo dal principio.
Paul e Alan nel 2000 sono sposati con le rispettive mogli.
Paul da 31 anni con la stessa donna, Alan è al secondo matrimonio con tre figli alle spalle.
I due si incontrano casualmente e iniziano a scriversi per circa un anno, dopodiché sboccia l’amore. Lasciano le proprie famiglie e iniziano la loro relazione affettiva.
Nel 2004, però, decidono entrambi di cambiare sesso. Cercano aiuto in un centro per persone transgender: lì ricevono supporto psicologico, sostegno e si convincono della loro decisione.
Da allora i nomi cambiano: inizia la vita di Jenny Anne (Paul) ed Elen (Alan). Ed è cosi che le due si trasformano in tutti gli effetti in una coppia trans lesbica. Passa qualche anno e Jenny Anne decide di voler cambiare sesso, per diventare una donna. Le due, ultrasessantenni, sono titubanti ad effettuare l’operazione a causa dell’età avanzata.
Alla fine, però, Jenny Anne si è convinta e da qualche mese è una donna a tutti gli effetti.
Adesso, quindi, hanno potuto sposarsi legalmente come uomo e donna. Durante una cerimonia privata nel Galles del Nord si sono dette il fatidico sì, con Elen in veste da uomo.
«E’ stato un weekend bellissimo.
Abbiamo avuto tanto sostegno e amore puro dei nostri amici e la comunità più ampia», racconta Jenny Anne.
fonte http://www.gaylib.it via Il Secolo XIX
Lgbt Germania: la Chiesa cattolica fa soldi con il porno
In Germania è risultato che la Chiesa cattolica ha introiti anche attraverso la vendita di pellicole pornografiche.
La Chiesa cattolica tedesca finanzia l’attività apostolica delle sue diocesi anche grazie al mondo della pornografia, attraverso la vendita di pellicole per adulti facenti parte dell’ampio catalogo di dvd diffusi da un’azienda che per un terzo risulta di proprietà proprio della Chiesa cattolica tedesca.
La Chiesa cattolica della Germania possiede l’intero pacchetto delle quote di un portale di vendita on line di dischi, cd musicali, libri e film, la Weltbild.
La stessa Weltbild, totalmente di proprietà della Chiesa cattolica tedesca quindi, possiede un terzo delle quote del portale, al cui indirizzo web è possibile sfogliare un vasto catalogo di pellicole pornografiche pronte per essere ordinate e ricevute direttamente al domicilio desiderato.
I soldi ricavati dalla vendita di film porno vanno interamente nelle casse del portale buecher.de le cui finanze appartengono però per un terzo alla Weltbild, di proprietà completa della Chiesa cattolica tedesca.
Attraverso questo tortuoso giro di portali e siti internet la Chiesa cattolica di Germania si assicura ogni anno corpose entrate per finanziare il lavoro dei propri sacerdoti; la Weltbild nel 2010 ha infatti fatturato la bellezza di un miliardo e seicento milioni di euro, in buona parte provenienti dal mercato dei film a luci rosse.
Immediata la reazione dei cattolici che si dicono allibiti dalla notizia e che non giustificano l’operato della Chiesa cattolica tedesca nemmeno con i buoni fini a cui son destinati i soldi ricavato con la vendita di fil pornografici.
Il cardinale di Monaco, Reinhard Marx, si è detto stupito dalla notizia e dichiara che non era a conoscenza del collegamento fra le quote della Chiesa cattolica di Germania e l’industria delle pellicole pornografiche: “Ci devono essere filtri, che impediscano la pubblicazione di materiali simili.
La nostra casa editrice non può pubblicare contenuti pornografici o che incitino la violenza, e dobbiamo affrontare il caso perché non si ripeta più”.
fonte http://www.italiah24.it da Giorgio Pillosu
La Chiesa cattolica tedesca finanzia l’attività apostolica delle sue diocesi anche grazie al mondo della pornografia, attraverso la vendita di pellicole per adulti facenti parte dell’ampio catalogo di dvd diffusi da un’azienda che per un terzo risulta di proprietà proprio della Chiesa cattolica tedesca.
La Chiesa cattolica della Germania possiede l’intero pacchetto delle quote di un portale di vendita on line di dischi, cd musicali, libri e film, la Weltbild.
La stessa Weltbild, totalmente di proprietà della Chiesa cattolica tedesca quindi, possiede un terzo delle quote del portale, al cui indirizzo web è possibile sfogliare un vasto catalogo di pellicole pornografiche pronte per essere ordinate e ricevute direttamente al domicilio desiderato.
I soldi ricavati dalla vendita di film porno vanno interamente nelle casse del portale buecher.de le cui finanze appartengono però per un terzo alla Weltbild, di proprietà completa della Chiesa cattolica tedesca.
Attraverso questo tortuoso giro di portali e siti internet la Chiesa cattolica di Germania si assicura ogni anno corpose entrate per finanziare il lavoro dei propri sacerdoti; la Weltbild nel 2010 ha infatti fatturato la bellezza di un miliardo e seicento milioni di euro, in buona parte provenienti dal mercato dei film a luci rosse.
Immediata la reazione dei cattolici che si dicono allibiti dalla notizia e che non giustificano l’operato della Chiesa cattolica tedesca nemmeno con i buoni fini a cui son destinati i soldi ricavato con la vendita di fil pornografici.
Il cardinale di Monaco, Reinhard Marx, si è detto stupito dalla notizia e dichiara che non era a conoscenza del collegamento fra le quote della Chiesa cattolica di Germania e l’industria delle pellicole pornografiche: “Ci devono essere filtri, che impediscano la pubblicazione di materiali simili.
La nostra casa editrice non può pubblicare contenuti pornografici o che incitino la violenza, e dobbiamo affrontare il caso perché non si ripeta più”.
fonte http://www.italiah24.it da Giorgio Pillosu
Grandi amori Lgbt: Eleanor Roosevelt e Lorena Hickok
A testimonianza di questo grande amore tra Eleanor Roosevelt, first lady d’America e Lorena Hickok, famosa giornalista dell’American Press esistono decine e decine di lettere.
Centinaia di parole che si dissolvono in una tenerezza senza fine, in una passione che viveva di sussulti, autocombustioni e lunghissime attese.
Tutto in realtà iniziò, come spesso accade per i grandi amori che hanno la forza di trascendere il tempo, per puro caso.
Con un’intervista o meglio ancora una scintilla che durò, tra alti e bassi, tutta la vita.
Così ecco i viaggi avventurosi nelle terre più sperdute, le notti passate in un sacco a pelo sotto il cielo stellato del Vermont, i lunghi tete à tete a discutere di politica, di diritti civili e di come soccorrere una nazione che dopo la devastante crisi del ’29 si trovava in ginocchio.
Eleanor Roosevelt, imprigionata in un matrimonio che l’aveva profondamente delusa, trovò in Lorena Hickok prima di tutto il calore umano di cui aveva disperatamente bisogno, poi l’appoggio necessario per uscire allo scoperto; un pungolo che la portò ad essere la vera prima first lady degli Stati Uniti, riverita e rispettata in tutto il mondo non per i tè danzanti o i lussuosi ricevimenti della Casa Bianca, ma per il suo impegno sociale e politico.
Per ben quattro mandati i Roosevelt “regnarono democraticamente”sull’America, prima salvandola dalla bancarotta con il New Deal, poi rilanciandola come nazione guida. Non per nulla Harry Truman, successore di Roosevelt, definì Eleanor la Prima Signora del mondo.
Una parte di questo grande successo va sicuramente attribuito alla presenza costante e fidata di Lorena Hickok.
fonte http://www.queerblog.it/
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