mercoledì 18 novembre 2020

Libri: "Siete tutti perdonati" il nuovo romanzo di Enrico Dal Buono

Nella Milano di oggi anche l’elemosina può diventare cool. Walter, un arrampicatore sociale di provincia, ha lanciato la nuova moda fondando la prima agenzia per barboni del pianeta, la Beautiful Loser, che ha trasformato l’accattonaggio in un’azienda redditizia. 

Grazie a slogan provocatori, influencer, cani addestrati a impietosire i passanti e clochard ipertecnologici che accettano pagamenti con carta di credito, la Beautiful Loser è diventata il simbolo del riscatto sociale che lava le coscienze. Il meccanismo perfetto si inceppa quando tra i clochard compare Eva. 

Bella e misteriosa, convertita all’Islam al ritmo del rap, dice di soffrire di autocombustioni ed è decisa a usare il suo carisma per una causa più alta. Il rapporto incandescente tra Walter ed Eva rischia di mandare all’aria l’agenzia e mettere a ferro e fuoco l’intera città. Eppure entrambi nascondono qualcosa, che li lega molto più intimamente di quanto le apparenze lascino credere. Un segreto che, forse, è ciò che accomuna tutti noi.

Un romanzo che entra nelle contraddizioni del mondo contemporaneo e della nostra stessa storia di esseri umani, una satira feroce sulle motivazioni che muovono i nostri gesti più innocenti, una storia d’amore e vendetta tra Londra, Milano e un lontano passato.

Per il Booktrailer clicca >> QUI

Enrico Dal Buono 

Enrico Dal Buono nasce a Ferrara il 30 novembre 1982 e vive a Milano. Si laurea in Scienze politiche a Bologna, in Filosofia a Padova e in Lingua e letteratura Russa a Ca’ Foscari, Venezia. È docente di scrittura creativa alla Naba di Milano e tiene corsi di storytelling per la Scuola Holden di Torino. 

Ha scritto reportage in giro per il mondo per, tra gli altri, “il Venerdì – la Repubblica”, “Marie Claire”, “Style – Corriere della Sera”, “IL Magazine – Il Sole 24 Ore”. È opinionista di “Linkiesta” e “Rolling Stone” e direttore responsabile della rivista online “The Millennial”. 

Ha pubblicato una raccolta di racconti, Come fratelli (2013), un romanzo, La vita nana (2015), un saggio, La provincia è sagra (2018) e, con Paolo Fresco, l’autobiografia dello stesso ex presidente Fiat, Mr Globalization (2020). Siete tutti perdonati è il suo secondo romanzo.

fonte:  www.lanavediteseo.eu

Palazzo Chigi finanzia corsi di formazione per i giornalisti contro la discriminazione LGBT

Al via dei corsi di formazione per aiutare i giornalisti a non discriminare e offendere le persone LGBT, in particolare quando si parla di transessualità e stereotipi. Ph. Wikipedia

Il Governo Conte punta anche sull’istruzione dei giornalisti per evitare di cadere nella trappola della discriminazione LGBT ed etnico-sessuale.

Palazzo Chigi, infatti, tramite il Dipartimento per le Pari opportunità ha approvato dei corsi di formazione riservati ai cronisti.  L’obiettivo è quello di aiutare gli operatori a utilizzare i termini consoni senza (incidentalmente) discriminare e offendere.

Inclusa anche la discriminazione LGBT

Se si parla di termini specifici per non discriminare, non si possono ignorare gli errori commessi dai media ad esempio quando si parla delle persone transgender.  E soprattutto del caos tra pronomi maschili e femminili. Per questo motivo, parte integrante dei corsi riguarderanno anche la discriminazione LGBT. In particolare, si occuperanno della “sensibilizzazione, il contrasto e la prevenzione di fenomeni discriminatori nei confronti delle persone LGBT“.

L’associazione Gaynet ha previsto tre seminari sulle tematiche sulla discriminazione LGBT, di genere, sui diritti umani. Si porrà attenzione sul linguaggio specifica da utilizzare in tutti i casi, focalizzandosi non solo sulla terminologia, ma anche per non basarsi solamente sugli stereotipi non più validi.

Si terranno due convegni in particolare sulla transessualità anche in occasione della decima edizione di “Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans” dal 19 al 28 novembre a Bologna.

I primi corsi di formazione previsti

Con la stipulazione di due contratti per un totale di 78.000 euro, Palazzo Chigi ha incaricato l’associazione “Carta di Roma” per portare avanti il primo pacchetto di corsi. Naturalmente, non riguarderà solo la discriminazione LGBT. Come riporta Il Tempo, punterà:

  • Corso sull’uso non discriminatorio delle parole nell’ambito dell’informazione, della correttezza dell’informazione, dei principi deontologici in materia di discriminazione, razzismo, xenofobia e tutela delle minoranze.
  • Seminario di formazione a carattere laboratoriale sulle modalità di raccolta e definizione dei dati sulle discriminazioni in ambito etnico-razziale.
  • Contributo all’interno dell’VIII Rapporto annuale dell’associazione relativo alla rappresentazione mediatica del fenomeno migratorio e dei suoi protagonisti con un focus specifico sul tema delle seconde generazioni e del loro ruolo all’interno dei mass media tradizionali e non.

Il Tempo: Il governo “in confusione” vuole “rieducare” i giornalisti

Il Tempo, parlando della notizia, non sembra però capire quanto sia irrispettoso parlare al maschile di una donna trans, oppure parlare di bacio gay (e non semplicemente “bacio”), come capitato alcune settimane fa, come gesto che ha scatenato un’aggressione omofoba. Non si rende conto, quindi, del disagio che prova una persona nell’essere definita in modo sbagliato: questa è la discriminazione LGBT dei media.

Ma per il quotidiano, si tratta solo della decisione di un un “governo in confusione”, con il premier Conte che vuole “rieducare” i giornalisti. Ma si definiscono corsi di formazione proprio perché aggiornano i professionisti su un determinato tema. Come può essere appunto la discriminazione, ed evitare così di contribuire a stereotipi, disinformazione ed errori.

fonte: di    www.gay.it

martedì 17 novembre 2020

“Unione dell’Uguaglianza”: la Commissione Europea presenta la prima strategia per i diritti LGBT+

Come aveva promesso alcune settimane fa la presidente Ursula von der Leyen, la Commissione Europea ha presentato la prima strategia creata a livello europeo, nei riguardi della comunità LGBT+. 

 

La presentazione della stessa arriva in un momento in cui, i dati parlano piuttosto chiaro: il 43% delle persone appartenenti alla comunità LGBT+, infatti, si sente discriminato e questa situazione è soltanto peggiorata con la crisi pandemica del COVID-19.

«Ognuno dovrebbe sentirsi liber* di essere chi è veramente, senza paura alcuna, nè timore di essere perseguitat*.
Questo è il senso dell’Europa ed è ciò che sosteniamo» ha affermato Vera Jourová, vice-presidente della commissione per i valori e la trasparenza europei.

«L’uguaglianza e la non discriminazione sono valori fondamentali all’interno dell’Unione Europea – ha specificato il commissario per l’uguaglianza Helena Dalli – Questo significa che tutti nell’Unione Europea dovrebbero sentirsi al sicuro e liberi. Senza paura di discriminazione o violenza nei riguardi del proprio orientamento e carattere sessuale, della propria identità e dell’espressione di genere».

«Insieme agli Stati membri – ha agiunto la politica maltese – confido che possiamo rendere l’Europa un posto migliore e più sicuro per tutti. Questo riguarderà, in particolare, gli stati che non hanno ancora una strategia nazionale nei riguardi della comunità LGBT+. Gli stati, quindi, dovranno presto adottarne una, facendo fronte ai problemi e ai bisogni dei propri cittadini LGBT+».

I punti chiave della strategia comunitaria

La strategia, in breve, porrà il proprio focus su 4 azioni chiave: combattere la discriminazione (in particolare nell’ambito lavorativo e dell’impiego, ma si fa anche menzione speciale riguardo il rischio di pregiudizi nell’ambito dell’intelligenza artificiale), garantire la sicurezza (con l’inserimento dei reati legati all’odio, sia verbale che fisico, nella lista dei cosiddetti “crimini all’Europa” e lo stanziamento di un fondo per le iniziative che lottano contro gli “hate speeches/crimes”), proteggere i diritti delle famiglie arcobaleno (con un’iniziativa legislativa che riguarderà il riconoscimento reciproco della genitorialità in tutti gli Stati membri) e il supporto, verso gli altri paesi del mondo, nei riguardi di azioni prese a supporto della comunità LGBT+.

Questa, però, non è la prima azione presa nei confronti della comunità LGBT a livello europeo: basti pensare ai tagli ai finanziamenti nei confronti di alcuni comuni polacchi, di cui vi abbiamo parlato precedentemente, i quali avevano istituito delle zone cosiddette “LGBT free”.

La notizia della strategia europea, in più, è stata accolta positivamente, tra le altre, dall’ex-presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini che in un post su Facebook ha scritto: «Per la libertà di essere se stessi. Per la libertà di amare. La Commissione Europea presenta la prima strategia per l’uguaglianza delle persone Lgbtqi. Che questo vento forte dei diritti dall’Europa giunga in Italia per una rapida approvazione della legge contro l’omotransfobia e la misoginia».

fonte:   www.neg.zone