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giovedì 1 dicembre 2011
Lgbt: Oggi la Giornata mondiale contro l'Aids: la campagna della Lila "Obiettivo Zero"
1 dicembre, giornata contro l'Aids. E' dal 1987 che questa giornata è dedicata alla lotta contro il virus che negli ultimi 30 anni ha ucciso oltre 30 milioni di persone.
In prima linea c'è anche la Lila - Lega italiana per la lotta contro l'Aids che partecipa alla campagna internazionale Zero e la declina in italiano con "Obiettivo zero".
Ovvero zero nuove infezioni da HIV, zero discriminazioni e zero morti correlate all'Aids. E scrive:
Il mondo si è impegnato ad arrestare la diffusione di Hiv/Aids entro il 2015. Tutti noi che da 30 annil ottiamo contro l'Hiv pensiamo che ciò non sia utopia e che con le conoscenze attuali,l'individuazione di alcune priorità e l'adeguato impegno politico ed economico arrivare a zero siapossibile.
Visto che non esiste ancora una cura definitiva per l'infezione da Hiv, la ricetta perarrestare e gestire questa epidemia deve passare da: consolidate politiche di prevenzione, assistenza socio-sanitaria adeguata, disponibilità dei farmaci e diagnostica per tutti, difesa dei diritti, lottacontro lo stigma in ogni contesto.
fonte http://bloggersenzafrontiere.blogosfere.it di Eleonora Bianchini
Qui sotto ecco il video della campagna:
Lgbt Roma: Alla ricerca dell’identità di genere, un laboratorio teatrale con la regista Marcela Serli dal 9 all 11 dicembre
La Compagnia Atopos, ospite al Teatro India nella serata conclusiva del Premio Tuttoteatro.com Dante Cappelletti 2011, debutta a Roma con Variabili Umane, il progetto vincitore della passata edizione.
In coincidenza delle giornate finali del Concorso, la regista Marcela Serli terrà un laboratorio teatrale, con la collaborazione di Irene Serini e Davide Tolu.
Compagnia Atopos LABORATORIO TEATRALE SULL'IDENTITA' DI GENERE
diretto da Marcela Serli, con la collaborazione di Irene Serini e Davide Tolu
"Dal momento che il genere è un principio d'ordine e la differenza sessuale il primo criterio di gerarchizzazione della specie, rinunciare a capire il sesso e il genere significa rinunciare a comprendere la logica dei rapporti umani" (Lidia Cirillo)
La compagnia teatrale ATOPOS, vincitrice del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2010 con lo spettacolo “Variabili Umane”, propone un “laboratorio teatrale sull’identità di genere” rivolto ad attori, danzatori e artisti dai diversi linguaggi espressivi, ma anche a tutti coloro che sono curiosi di sperimentare le proprie possibilità creative indagando sulla propria identità e in particolare sulle proprie componenti maschile e femminile.
Partiremo dall'analisi della psicogenesi del maschile e del femminile attraverso l’osservazione e il confronto tra persone di diverse identità di genere.
Lavoreremo sulla percezione del nostro corpo, del suo peso e della sua occupazione nello spazio (esteriore e interiore), sulla percezione degli altri nello spazio e quindi del loro peso.
Indagheremo le potenzialità espressive del corpo e degli stati emotivi attraverso tecniche di improvvisazione e dunque di composizione.
In particolar modo ci concentreremo sulla differenziazione dei i generi e sulla costruzione di personaggi maschili e femminili.
A questo fine proporremo un percorso di osservazione guidata e di emulazione della realtà.
Un momento della giornata sarà dedicato al lavoro da “performer”, in cui il corpo diventerà strumento artistico, per giungere a teatralizzare il sé.
Alla fine del lavoro i partecipanti saranno in grado di raccontarsi e di raccontare la propria identità attraverso un’installazione teatrale.
Una giornata tipo prevede teorie di genere con narrazioni/presentazioni di sé, training fisico e vocale, improvvisazione e composizione (il cerchio del ritmo), ricerca sull’identità personale.
Il laboratorio sarà diretto da Marcela Serli, attrice e regista argentina, laureata in drammaturgia contemporanea. Progetta e realizza spettacoli a tematica sociale.
Con la collaborazione di Irene Serini, attrice diplomata alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, già coinvolta in progetti teatrali che affrontano il tema dei tabù legati al sesso; e di Davide Tolu, drammaturgo e compositore, autore di articoli e libri su transgenderismo e identità di genere.
Quando, dove e quanto:
9 dicembre dalle 14 alle 20
10 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 20
11 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Al Teatro India, lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi) 1, Roma
150 euro, tutti
120 euro, coloro che fanno parte di associazioni trans o LGBT
PER PARTECIPARE
Vi chiediamo di presentare una domanda all'indirizzo atoposlab@gmail.com che contenga:
* le motivazioni che vi spingono a voler partecipare.
* la vostra identità in termini di genere e orientamento (eterosessuali, lesbiche, gay, transessuali, trans gender…).
LETTERA AI PARTECIPANTI
Cari tutti voi che vi fate ancora delle domande, e che spero continuerete a farvele anche dopo le nostre tre giornate di studio, breve attimo di intenso incontro.
* Vi chiedo di portare delle vostre fotografie, di voi. Vi chiedo che appartengano al vostro passato. Una, due, molte, quante desiderate.
* Vi chiedo di portare, oltre agli abiti che usate tutti i giorni (abiti con i quali vi identificate e/o presentate in società) anche degli abiti comodi per lavorare. Vi chiedo però di non venire in tuta da ginnastica ma con degli abiti che vi rendano anche un po' eleganti, che vi piacciano (ripeto: comodi però!), con i quali andrete a terra se necessario.
* Vi chiedo di portare più abiti alternativi. Cioè un abito da uomo e un abito da donna.
* Vi chiedo di portare un oggetto vostro, che avete a casa, che siete obbligati a tenere ma che potendo buttereste via subito.
* Vi chiedo di scrivere in poche righe un vostro desiderio, un desiderio nascosto, che non conoscono i vostri amici o che è segreto. E vi chiedo di portare questa pagina con queste parole al nostro incontro. Queste righe rimarranno a voi. Nessuno le leggerà mai.
* Vi chiedo infine di portare un vostro documento d'identità (passaporto, C.I, patente, ecc) di oggi e un vostro vecchio documento. Se non lo vorrete, anche questi potranno non essere mai visti dagli altri.
* Vi chiedo di portarvi un oggetto che amate (non un libro, non un abito, non una foto).
PER CHI NON RIUSCISSE A PROCURARE TUTTE QUESTE COSE, CAPIREMO COSA FARE SUL MOMENTO.
Agli artisti chiedo di portare con sé anche il loro strumento di lavoro.
Agli attori un qualsiasi pezzo di repertorio che hanno già a memoria (perfetta). Se attinente meglio. E una canzone.
Grazie e a tra poco
Marcela Serli
Ufficio stampa e organizzazione Francesca Veltre 392.9910734 – atoposlab@gmail.com
fonte http://www.tuttoteatro.com
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Lgbt Libri Firenze: Intervista a Daniela Domenici autrice di "Fabiola. Storia di una trans" in presentazione domani 2 dicembre a Palazzo Panciatichi
Presentazione del libro "Fabiola. Storia di una Trans" di Daniela Domenici domani 2 dicembre alle ore 16 presso Consiglio Regionale, Palazzo Panciatichi, Sala degli Affreschi, Cavour 4
Incontriamo Daniela Domenici
(autrice di 'Fabiola. Storia di una trans',
H.E.-Herald Editore, 2011, Pagine 80), questa donna che da un giorno all’altro ha fatto un cambiamento radicale all’interno della sua vita accogliendo nel suo nucleo familiare Fabiola Rinaldi, una ragazza MtF (ndr Male to Female è un acronimo inglese che indica una persona che transiziona con il suo corpo da maschio a femmina).
La incontriamo nella sua abitazione dove ci accoglie immersa, come al solito, nella correzione di una bozza.
Innanzitutto grazie per aver accettato di essere intervistata e di averci regalato un po’ del tuo tempo.(in foto Daniela)
Allora Daniela, tu che da tanto tempo sei correttrice di bozze e molti degli autori si rivolgono a te, che effetto ti fa adesso essere dall’altra parte, dal lato dello scrittore visto che hai scritto e sta per essere pubblicato il tuo primo libro?
Mi fa uno strano effetto, naturalmente, un effetto di commozione e appagamento per aver finalmente dato una veste editoriale al mio ininterrotto desiderio di scrivere, di attesa e di mistero per come sarà questa mia “creatura” sia dal punto di vista del look grafico che da quello dell’apprezzamento da parte dei lettori.
Questo tuo primo libro parla di una trans… come è nata questa tua scelta e perché?
Questa scelta è nata per pura casualità ma... niente accade per caso, evidentemente nel mio destino c’era scritto questo… l’estate scorsa dopo aver partecipato al Gay Pride di Catania su un social network mi ha colpito un commento sul Pride da parte di una certa Fabiola Rinaldi a cui ho chiesto l’amicizia che mi è stata subito accettata.
Da qui è nata una bella chiacchierata via chat durante la quale, un giorno, ho accettato la sfida di Fabiola: scrivere il libro della sua vita la cui bozza era già pronta nel giro di pochi giorni e poi è stata ampliata fino a diventare il libro che sta per vedere la luce…
Dal punto di vista informativo quanto pensi che sia giusto far conoscere alle persone la vera realtà transessuale che ogni giorno, sempre di più, attraverso le testate giornalistiche, i media e i social network prende possesso del nostro vissuto quotidiano?
Certo che è giusto e doveroso perché durante la stesura del mio libro mi sono resa conto di quanta ignoranza ci sia in materia che va colmata o, comunque, informazione distorta che va corretta e spero di dare il mio piccolo contributo a questo col mio libro.
Conoscendo bene la tua passione per il teatro hai mai pensato che un tuo testo sul mondo trans potrebbe essere portato su un palcoscenico?
Sì, penso spesso a questo e non è detto che un giorno all’improvviso riesca a scrivere il mio primo testo teatrale su questo stesso argomento che ormai fa felicemente parte di me. (nel frattempo mi è stato proposto da due autori teatrali, uno di Catania e uno di Firenze, di scrivere loro un testo ma ancora non se n’è fatto niente)
Un’altra realtà, credo molto più importante, e’ quella del carcere a cui tu hai dedicato alcuni anni della tua vita e anche lì, purtroppo, avrai incontrato la realtà transessuale detenuta, se sì, parlacene.
E’ vero che ho dedicato più di due anni della mia vita al pianeta carcere come volontaria in quello di A. e continuando, da un anno a questa parte, a mantenere una fitta corrispondenza epistolare con tanti amici detenuti condannati all’ergastolo in varie carceri italiane ma non mi è ancora mai capitato di conoscere trans detenuti e detenute, avrei voluto ma non in tutte le carceri italiane c’è la sezione per le persone trans e in quello di A. non c’è.
Spero di potere, un giorno, colmare questa lacuna ed entrare in contatto con trans detenuti e detenute. (mi hanno detto che qui a Sollicciano c’è questa sezione, speriamo di riuscire a entrarci)
Secondo te è veramente importante iniziare la cura ormonale con l’aiuto di un endocrinologo? Non va bene il fai da te?
Quanto veramente ne sai oggi sugli ormoni? Ti occupi anche di informare chi ti chiede aiuto su di essi? E magari di suggerire i nomi e le dosi?
E’ assolutamente necessario affidarsi a un bravo endocrinologo che conosca perfettamente le problematiche dei e delle trans e non sono molti quelli davvero preparati ma esistono e a loro bisogna rivolgersi, MAI FARE DI TESTA PROPRIA, si rischia sia la salute fisica ch quella psichica.
Oggi dopo aver studiato e aver ascoltato te e tante altre/i trans devo dire che ne sono molto di più sugli ormoni ma sono sempre disponibile ad arricchire questa mia conoscenza.
Proprio in questi giorni una giovane trans MtF mi ha detto che un ormone femminile da lungo tempo in uso tra poco uscirà dal commercio e che a lei ne è stato dato un altro in sostituzione in uno dei centri preposti alla cura della D.I.G, disturbi dell’identità di genere.
Ne ho preso atto e ho così ampliato la mia conoscenza degli ormoni ma non SUGGERISCO MAI alcuna cura, suggerisco SEMPRE di andare dagli specialisti.
Oltre alle recensioni sul teatro, la tua passione per la lettura, il volontariato all’interno delle carceri adesso ti occupi anche del mondo trans…, qual è l’argomento-chiave che fa scattare in te e il tuo interlocutore il primo approccio ?
Non è mai lo stesso l’argomento-chiave come lo definisci tu, ogni volta è una storia diversa che mi fa sentire davvero utile…
Sappiamo che ormai sei stata nominata ad honorem la mamma delle e dei trans, con quanta naturalezza affronti questo ruolo?
E poi sapendo che hai tre figli che effetto ti fa essere chiamata mamma anche da persone che anno un età maggiore dei tuoi ?
Sì, è vero, sta succedendo e ciò mi rende felice, affronto questo nuovo ruolo con spontaneità e naturalezza come se l’avessi sempre fatto e forse è per questo che mi hanno nominato così…nonostante abbia tre figli “genetici” adoro essere chiamata così anche da chi mi ha scelto per adozione anche se sono più “anziani/e” dei miei figli.
Ci parli della tua giornata?
Ringraziando Quello lassù che mi ha dato tanti doni che metto a disposizione di chi ne ha bisogno la mia giornata è davvero molto piena come si deduce dalle mie risposte precedenti, ho un’energia che spero mi duri a lungo che mi permette di gestire tante passioni nell’arco di una giornata e anche un grande e vario bagaglio culturale che mi serve per affrontare così tanti argomenti diversi.
Come una persona trans dovrebbe iniziare un rapporto con la famiglia del compagno? Ci dai delle dritte ?
Non mi sento in grado di dare delle dritte, a noi è andata così con naturalezza e spontaneità, ogni situazione è diversa e particolare.
Tra poco uscirà il tuo libro “Fabiola storia di una trans “… che cambiamenti porterà all’interno della tua vita?
Deciderai che questo sarà il tuo trampolino di lancio per portare a tutti sempre più informazione o abbandonerai tutto perché l’uscita del libro per te sarà come se avessi raggiunto un tuo obbiettivo?
Il più grande cambiamento sarà naturalmente la preparazione di presentazioni del libro in varie città quindi l’impegno da profondere in questo.
Per quel che riguarda la tua seconda domanda non abbandonerò assolutamente ma, anzi, raddoppierò nel senso che ho già in mente tanti altri argomenti che riguardano il mondo lgbt e su cui spero di riuscire a scrivere un altro libro.
Cosa ti auguri per te e Fabiola? Ci lasci un messaggio per questa nuova coppia nella tua famiglia e per tutte le coppie?
A te Fabiola, auguro tanta salute, gioia e serenità accanto a mio figlio crescendo insieme nell’amore e nel rispetto reciproco: questo è il mio messaggio per tutte le coppie innamorate che siano etero o omo o trans. A me auguro ancora tanta energia e salute per portare avanti questi miei progetti.
Siamo arrivati alla fine di questo nostro incontro e devo dire che anche se non sono una giornalista mi sono proprio divertita a trascorrere del tempo con te, ti ringrazio per l’entusiasmo con cui hai risposto alle mie domande e ti auguro che veramente sempre più persone che vogliono iniziare questo percorso di transizione possono trovare in te una mamma come l’ho trovata io… e da parte mia… resti la numero uno!
Grazie Suocera
fonte http://www.gionata.org/ Intervista di Fabiola Rinaldi tratta da danielaedintorni.wordpress
Incontriamo Daniela Domenici
(autrice di 'Fabiola. Storia di una trans',
H.E.-Herald Editore, 2011, Pagine 80), questa donna che da un giorno all’altro ha fatto un cambiamento radicale all’interno della sua vita accogliendo nel suo nucleo familiare Fabiola Rinaldi, una ragazza MtF (ndr Male to Female è un acronimo inglese che indica una persona che transiziona con il suo corpo da maschio a femmina).
La incontriamo nella sua abitazione dove ci accoglie immersa, come al solito, nella correzione di una bozza.
Innanzitutto grazie per aver accettato di essere intervistata e di averci regalato un po’ del tuo tempo.(in foto Daniela)
Allora Daniela, tu che da tanto tempo sei correttrice di bozze e molti degli autori si rivolgono a te, che effetto ti fa adesso essere dall’altra parte, dal lato dello scrittore visto che hai scritto e sta per essere pubblicato il tuo primo libro?
Mi fa uno strano effetto, naturalmente, un effetto di commozione e appagamento per aver finalmente dato una veste editoriale al mio ininterrotto desiderio di scrivere, di attesa e di mistero per come sarà questa mia “creatura” sia dal punto di vista del look grafico che da quello dell’apprezzamento da parte dei lettori.
Questo tuo primo libro parla di una trans… come è nata questa tua scelta e perché?
Questa scelta è nata per pura casualità ma... niente accade per caso, evidentemente nel mio destino c’era scritto questo… l’estate scorsa dopo aver partecipato al Gay Pride di Catania su un social network mi ha colpito un commento sul Pride da parte di una certa Fabiola Rinaldi a cui ho chiesto l’amicizia che mi è stata subito accettata.
Da qui è nata una bella chiacchierata via chat durante la quale, un giorno, ho accettato la sfida di Fabiola: scrivere il libro della sua vita la cui bozza era già pronta nel giro di pochi giorni e poi è stata ampliata fino a diventare il libro che sta per vedere la luce…
Dal punto di vista informativo quanto pensi che sia giusto far conoscere alle persone la vera realtà transessuale che ogni giorno, sempre di più, attraverso le testate giornalistiche, i media e i social network prende possesso del nostro vissuto quotidiano?
Certo che è giusto e doveroso perché durante la stesura del mio libro mi sono resa conto di quanta ignoranza ci sia in materia che va colmata o, comunque, informazione distorta che va corretta e spero di dare il mio piccolo contributo a questo col mio libro.
Conoscendo bene la tua passione per il teatro hai mai pensato che un tuo testo sul mondo trans potrebbe essere portato su un palcoscenico?
Sì, penso spesso a questo e non è detto che un giorno all’improvviso riesca a scrivere il mio primo testo teatrale su questo stesso argomento che ormai fa felicemente parte di me. (nel frattempo mi è stato proposto da due autori teatrali, uno di Catania e uno di Firenze, di scrivere loro un testo ma ancora non se n’è fatto niente)
Un’altra realtà, credo molto più importante, e’ quella del carcere a cui tu hai dedicato alcuni anni della tua vita e anche lì, purtroppo, avrai incontrato la realtà transessuale detenuta, se sì, parlacene.
E’ vero che ho dedicato più di due anni della mia vita al pianeta carcere come volontaria in quello di A. e continuando, da un anno a questa parte, a mantenere una fitta corrispondenza epistolare con tanti amici detenuti condannati all’ergastolo in varie carceri italiane ma non mi è ancora mai capitato di conoscere trans detenuti e detenute, avrei voluto ma non in tutte le carceri italiane c’è la sezione per le persone trans e in quello di A. non c’è.
Spero di potere, un giorno, colmare questa lacuna ed entrare in contatto con trans detenuti e detenute. (mi hanno detto che qui a Sollicciano c’è questa sezione, speriamo di riuscire a entrarci)
Secondo te è veramente importante iniziare la cura ormonale con l’aiuto di un endocrinologo? Non va bene il fai da te?
Quanto veramente ne sai oggi sugli ormoni? Ti occupi anche di informare chi ti chiede aiuto su di essi? E magari di suggerire i nomi e le dosi?
E’ assolutamente necessario affidarsi a un bravo endocrinologo che conosca perfettamente le problematiche dei e delle trans e non sono molti quelli davvero preparati ma esistono e a loro bisogna rivolgersi, MAI FARE DI TESTA PROPRIA, si rischia sia la salute fisica ch quella psichica.
Oggi dopo aver studiato e aver ascoltato te e tante altre/i trans devo dire che ne sono molto di più sugli ormoni ma sono sempre disponibile ad arricchire questa mia conoscenza.
Proprio in questi giorni una giovane trans MtF mi ha detto che un ormone femminile da lungo tempo in uso tra poco uscirà dal commercio e che a lei ne è stato dato un altro in sostituzione in uno dei centri preposti alla cura della D.I.G, disturbi dell’identità di genere.
Ne ho preso atto e ho così ampliato la mia conoscenza degli ormoni ma non SUGGERISCO MAI alcuna cura, suggerisco SEMPRE di andare dagli specialisti.
Oltre alle recensioni sul teatro, la tua passione per la lettura, il volontariato all’interno delle carceri adesso ti occupi anche del mondo trans…, qual è l’argomento-chiave che fa scattare in te e il tuo interlocutore il primo approccio ?
Non è mai lo stesso l’argomento-chiave come lo definisci tu, ogni volta è una storia diversa che mi fa sentire davvero utile…
Sappiamo che ormai sei stata nominata ad honorem la mamma delle e dei trans, con quanta naturalezza affronti questo ruolo?
E poi sapendo che hai tre figli che effetto ti fa essere chiamata mamma anche da persone che anno un età maggiore dei tuoi ?
Sì, è vero, sta succedendo e ciò mi rende felice, affronto questo nuovo ruolo con spontaneità e naturalezza come se l’avessi sempre fatto e forse è per questo che mi hanno nominato così…nonostante abbia tre figli “genetici” adoro essere chiamata così anche da chi mi ha scelto per adozione anche se sono più “anziani/e” dei miei figli.
Ci parli della tua giornata?
Ringraziando Quello lassù che mi ha dato tanti doni che metto a disposizione di chi ne ha bisogno la mia giornata è davvero molto piena come si deduce dalle mie risposte precedenti, ho un’energia che spero mi duri a lungo che mi permette di gestire tante passioni nell’arco di una giornata e anche un grande e vario bagaglio culturale che mi serve per affrontare così tanti argomenti diversi.
Come una persona trans dovrebbe iniziare un rapporto con la famiglia del compagno? Ci dai delle dritte ?
Non mi sento in grado di dare delle dritte, a noi è andata così con naturalezza e spontaneità, ogni situazione è diversa e particolare.
Tra poco uscirà il tuo libro “Fabiola storia di una trans “… che cambiamenti porterà all’interno della tua vita?
Deciderai che questo sarà il tuo trampolino di lancio per portare a tutti sempre più informazione o abbandonerai tutto perché l’uscita del libro per te sarà come se avessi raggiunto un tuo obbiettivo?
Il più grande cambiamento sarà naturalmente la preparazione di presentazioni del libro in varie città quindi l’impegno da profondere in questo.
Per quel che riguarda la tua seconda domanda non abbandonerò assolutamente ma, anzi, raddoppierò nel senso che ho già in mente tanti altri argomenti che riguardano il mondo lgbt e su cui spero di riuscire a scrivere un altro libro.
Cosa ti auguri per te e Fabiola? Ci lasci un messaggio per questa nuova coppia nella tua famiglia e per tutte le coppie?
A te Fabiola, auguro tanta salute, gioia e serenità accanto a mio figlio crescendo insieme nell’amore e nel rispetto reciproco: questo è il mio messaggio per tutte le coppie innamorate che siano etero o omo o trans. A me auguro ancora tanta energia e salute per portare avanti questi miei progetti.
Siamo arrivati alla fine di questo nostro incontro e devo dire che anche se non sono una giornalista mi sono proprio divertita a trascorrere del tempo con te, ti ringrazio per l’entusiasmo con cui hai risposto alle mie domande e ti auguro che veramente sempre più persone che vogliono iniziare questo percorso di transizione possono trovare in te una mamma come l’ho trovata io… e da parte mia… resti la numero uno!
Grazie Suocera
fonte http://www.gionata.org/ Intervista di Fabiola Rinaldi tratta da danielaedintorni.wordpress
Lgbt: Su Antenna Radio Esse si parla di salute, prevenzione e sesso sicuro, Milo Manara tra gli ospiti di domani 2 dicembre a “Oltre le Differenze”
Venerdì 2 dicembre alle 21, nel format radiofonico dedicato al mondo LGBT si parla di AIDS e MTS
Omosessuali e tossicodipenenti sono le categorie più a rischio di contagio da HIV? Quanti stereotipi sulle persone sieropositive sono ancora radicati?
L'AIDS non è più un'emergenza in Italia? A queste ed altre domande cercheremo di rispondere nella prossima puntata di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, che andrà in onda venerdì 2 dicembre alle 21.00 e in replica sabato alle 15.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it
Ospite eccezionale di questa puntata sarà il famoso fumettista MILO MANARA, a cui Siena ha dedicato una grande mostra ancora in corso al Santa Maria della Scala fino all’8 gennaio “Le stanze del desiderio".
E proprio del desiderio e della rappresentazione degli amori omosessuali parleremo con lui.
Contenuto principale della puntata sarà la prevenzione dal virus HIV e dalle altre malattie sessualmente trasmissibili, in occasione anche della Giornata Mondiale della lotta all'AIDS (1° dicembre).
Con la dottoressa Roberta Bilenchi, responsabile del Centro MTS del Policlinico "Le Scotte" di Siena parleremo non solo di HIV ma di tutte le malattie sessualmente trasmessibili, dell'incidenza delle infezioni nelle diverse aree geografiche e dei rischi che tutti corriamo.
Invece, con il responsabile del progetto Salute del Cassero Gay Lesbian Center di Bologna, Sandro Mattioli, andremo alla scoperta degli strumenti di prevenzione e protezione per un sesso sempre sicuro e consapevole.
Spazio alla divertente rubrica "Ma i gay vengono da UrAno?" nella quale andremo in giro per le strade di Siena per capire quanto si è informati sul rischio AIDS. La puntata si concluderà poi con lo scaffale, il consueto momento con i consigli su libri, film e appuntamenti a tema lgbtq.
Per chi ascolta “Oltre le differenze”, c'è la possibilità di interagire con la redazione del programma chiamando 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com.
E’ possibile inoltre visitare la pagina facebook e il blog: http://oltreledifferenze.splinder.com/
fonte redazione "Oltre le Differenze"
mercoledì 30 novembre 2011
Lgbt Roma "APERTAMENTE A TAVOLA" gara di cucina QUEER-vegetariana Domenica 4 Dicembre, ore 17:00 sede DGP
Continuano gli appuntamenti di Apertamente DGP rivolti all’accoglienza di tutti coloro che vogliono conoscere l'associazione, incontrare nuove persone e confrontarsi all’insegna del divertimento e della simpatia.
Dopo l’appuntamento di novembre, dedicato al mondo dell’arte e della pittura creativa, Apertamente DGP propone per domenica 4 dicembre una divertente gara di cucina “QUEER-vegetariana”.
Cos’è la cucina “QUEER-vegetariana”? E’ una cucina attenta alle esperienze culinarie diverse e alla scelta alimentare vegetariana, vissuta nell’ambito di un incontro tra persone LGBT ed anche eterosessuali.
Il nostro obiettivo è elevare al quadrato le possibilità di confronto tra le diversità e diffondere tra le persone il desiderio di quella moltiplicazione dei diritti che speriamo avvenga nella nostra società.
Potete partecipare tutti portando un piatto vegetariano da voi preparato, completo di una breve illustrazione della ricetta. Può essere un piatto freddo o caldo: avremo l’opportunità di scaldare i cibi con un fornetto a microonde.
Perché una ricetta possa essere considerata vegetariana non devono essere inclusi negli ingredienti né carne, né pesce né prodotti alimentari derivati da essi. Possono essere usati nella preparazione il latte, i latticini e le uova.
Tutti saranno assaggiatori e giudici: ciascuno, con la pancia piena, il palato (speriamo) soddisfatto e divertenti palette alla mano, parteciperà alla votazione e contribuirà a scegliere i vincitori che riceveranno fantastici premi.
Gli incontri di “ApertaMente DGP” sono aperti a chiunque senza limiti di età.
Vi aspettiamo!
Ricorda:
2° incontro ApertaMente DGP - 'Apertamente a Tavola: gara di cucina QUEER-vegetariana” - Domenica 4 Dicembre, ore 17:00 sede DGP
fonte http://www.digayproject.org
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Lgbt Napoli: 1° Workshop Internazionale “Hermes Linking Network to Fight Sexual and Gender Stigma” venerdì 16 dicembre
Il 1° Workshop Internazionale dal titolo "Lavorare sulla violenza di genere e nei confronti delle persone LGBT: Esperienze a confronto" si terrà venerdì 16 dicembre 2011 alle ore 9.00 presso la Fondazione Forum delle Culture, Ex Asilo Filangieri Via Maffei 11 – Napoli.
L'evento, organizzato dal Dipartimento TEOMESUS dell'Università "Federico II" di Napoli in collaborazione con il Dipartimento di Neuroscienze, la Scuoa di Dottorato in Studi di Genere e Scienze Psicologiche e Pedagogiche dell'Università "Federico II", l'University College di Dublino, l'Università Complutense di Madrid, e le associazioni Arcigay Napoli Antinoo, le Kassandre e Agedo Palermo, e patrocinato dal Centro di Ateneo SInAPSi dell'Università "Federico II", è co-finanziato dal Programma Daphne III dell'Unione Europea e si inserisce nell'ambito del più ampio Progetto "Hermes - Linking Network to Fight Sexual and Gender Stigma".
Il Workshop, articolato in una sessione mattutina ed una pomeridiana, è rivolto non soltanto alla comunità scientifica, ma anche a quanti si occupano a vario titolo di prevenire e contrastare la discriminazione e la violenza basata sul genere e sull'orientamento sessuale.
In tale occasione sarà infatti presentata la mappatura dei servizi rivolti al sostegno delle vittime di tali prevaricazioni presenti nelle città di Napoli, Madrid e Dublino, nell'obiettivo di sottolineare le criticità e i punti di forza di ciascuno e di promuovere ed implementare un confronto a livello trans-nazionale sulle strategie operative e le buone prassi.
La partecipazione all'evento è assolutamente gratuita e nella scheda di iscrizione disponibile sul sito www.teomesus.unina.it da allegare alla domanda di patecipazione che va inviata all'indirizzo hermesconference@gmail.com, si prega di segnalare la preferenza per due dei tre workshop della sessione pomeridiana che sarà accordata fino ad esaurimenti posti (50 per ciascun workshop).
A tutti i partecipanti sarà garantita la traduzion simultanea.
fonte http://www.casertanews.it/
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Lgbt Roma: Inaugurato lo Sportello legale gratuito dell'Associazione Di'Gay Project "Fai valere i tuoi diritti, fai valere l'uguaglianza!"
Il 24 novembre si è inaugurato , presso la sede dell'Associazione Di'Gay Project in via Costantino n. 82, si inaugura lo Sportello di consulenza legale gratuita, che rimarrà aperto al pubblico ogni secondo e quarto giovedì del mese dalle ore 17.30 alle 19.30.
Gli avvocati dell'Associazione sono a disposizione per tutte le questioni relative ai diritti delle persone lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), dalle discriminazioni sul lavoro alle problematiche legate alla genitorialità, dalle aggressioni omofobiche agli aspetti legati all'identità sessuale, ma offrono anche consulenze di carattere più generale.
Lo Sportello legale, grazie alla presenza costante di giovani professionisti del settore, va ad integrare la sezione di aiuto legale già presente sul sito dell'Associazione (www.digayproject.org) e diversifica ulteriormente l'ampia offerta di servizi promossi da Di'Gay Project, che si oppone attivamente ad ogni forma di discriminazione nei confronti di persone lgbt, ma anche di minoranze etniche e religiose, e che ogni giorno si impegna tramite i suoi volontari affinchè tutti possano vivere integrati in una società pienamente inclusiva, che non teme la diversità, ma ne fa un punto di forza.
Per ulteriori informazioni:
Segreteria, tel. 065134741- segreteria@digayproject.org
Addetta stampa Di'Gay Project, Micaela Clemente - 346 0292128
fonte http://www.digayproject.org/
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Lgbt: IREOS Firenze promozione spettacolo "Le Cinque Rose di Jennifer" con Vincenzo De Caro e Alessandro Massini dal 1° Dicembre
L' 1 2 3 9 e 10 dicembre ore 21 Teatro di Cestello
Presenta nel 25° anno dalla scomparsa di Annibale Ruccello il suo spettacolo cult
LE CINQUE ROSE DI JENNIFER
DI ANNIBALE RUCCELLO
Con Vincenzo De Caro e Alessandro Massini
Regia Marcello Ancillotti
Il Teatro di Cestello con la sua compagnia Cenacolo dei Giovani ed insieme a Vicenzo De Caro (Grande amico di Ruccello) nella stagione teatrale 2011/2012 ha voluto omaggiare l’autore, nel 25° anniversario della morte, con lo spettacolo “Le cinque rose di Jennifer”(Prima opera omesessuale di Annibale Ruccello), per la regia di Marcello Ancillotti.
Punta di diamante della drammaturgia moderna italiana, Ruccello risulta inoltre tra i più interessanti autori della scuola napoletana. Lo spettacolo, in una particolare scrittura scenica, vuole essere un tributo al Teatro del grande autore partenopeo.
De Caro “ Erano gli anni ’80 quando io e Annibale vivevamo insieme ad altri amici gay che lo ispirarono a scrivere questo meraviglioso testo e ritengo che Le cinque rose di Jennifer, testo cult di Ruccello (1980), con il tempo e le diverse edizioni, abbia acquisito uno spessore stilistico che gli ha conferito il valore di un piccolo classico del teatro contemporaneo.
Dalla piece esce forte la solitudine di due figure come Jennifer ed Anna, che a me e Marcello Ancillotti e’ piaciuto immaginare immerse in un gioco di convivenza volendo anche superficiale”.
Così, nel loro gioco sospeso tra realtà e finzione, saranno segnate per tutto il percorso drammaturgico da mille riferimenti ad un illusorio mondo possibilmente migliore, meno drammatico di quello reale e con una strizzata d’ occhio all’autore, di cui Vincenzo De Caro ne è stato negli anni passati, a Napoli, stretto confidente.
Costo del biglietto per i soci Ireos 12,00€
Info e prenotazioni Teatro di Cestello
Piazza di Cestello n°4,
50100 Firenze tel.:055 294609
fonte http://www.ireos.org/
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OGGI A FIRENZE GHERARDO COLOMBO, ROSI BINDI, NANDO DALLA CHIESA PER PARLARE DI "LEGALITÀ, MORALITÀ E COSTITUZIONE" MODERA FRANCESCO NOCENTINI
Oggi Mercoledì 30 Novembre, alle ore 17, all’Auditorium dell’Istituto Stensen, su iniziativa della Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto
Proseguono, anche nella nostra Città, le iniziative della Scuola di formazione.
Oggi Mercoledì 30 Novembre, alle ore 17, presso l’Auditorium dell’Istituto Stensen (in viale don Minzoni, 25), si terrà un Incontro sul tema:
LEGALITA’, MORALITA’ E COSTITUZIONE:
come ricostruire il paese
Vi prenderanno parte:
GHERARDO COLOMBO, ex Magistrato, Presidente di Garzanti Libri e dell’Associazione Culturale “Sulleregole”;
NANDO DALLA CHIESA, Sociologo, Docente all’Università Statale di Milano, Presidente onorario di Libera e Presidente dell’Associazione “Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto”.
Moderatore
FRANCESCO NOCENTINI, Giornalista e scrittore.
Ha assicurato la sua presenza (a meno di improvvisi ed imprevedibili impegni istituzionali) anche:
- ROSY BINDI, ex Ministro, Vice Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del PD.
Si confida nell’interesse di codesta testata a dare adeguata informazione dell’evento ed a seguirne lo svolgimento.
La cittadinanza è invitata.
Riferimento:
info@scuolacaponnetto.it
fonte http://met.provincia.fi.it/ Redazione di Met
Proseguono, anche nella nostra Città, le iniziative della Scuola di formazione.
Oggi Mercoledì 30 Novembre, alle ore 17, presso l’Auditorium dell’Istituto Stensen (in viale don Minzoni, 25), si terrà un Incontro sul tema:
LEGALITA’, MORALITA’ E COSTITUZIONE:
come ricostruire il paese
Vi prenderanno parte:
GHERARDO COLOMBO, ex Magistrato, Presidente di Garzanti Libri e dell’Associazione Culturale “Sulleregole”;
NANDO DALLA CHIESA, Sociologo, Docente all’Università Statale di Milano, Presidente onorario di Libera e Presidente dell’Associazione “Scuola di formazione politica Antonino Caponnetto”.
Moderatore
FRANCESCO NOCENTINI, Giornalista e scrittore.
Ha assicurato la sua presenza (a meno di improvvisi ed imprevedibili impegni istituzionali) anche:
- ROSY BINDI, ex Ministro, Vice Presidente della Camera dei Deputati e Presidente del PD.
Si confida nell’interesse di codesta testata a dare adeguata informazione dell’evento ed a seguirne lo svolgimento.
La cittadinanza è invitata.
Riferimento:
info@scuolacaponnetto.it
fonte http://met.provincia.fi.it/ Redazione di Met
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lunedì 28 novembre 2011
Lgbt Firenze: Ireos il programma del Primo Dicembre "Florence Queer Festival" per la Giornata mondiale di lotta all’AIDS
clicca sull'immagine per ingrandire
Firenze – 1 dicembre 2011
Giornata mondiale di lotta all’AIDS
Cinema Odeon, Piazza Strozzi
ore 15.00
Un Año Sin Amor – di Anahí Berneri (Argentina 2005)
ore 16.45
Let Yourself Go: The Lives of Jazz Pianist Fred Hersch
di Katja Duregger (Germania 2007)
ore 17.15
We Were Here – di David Weissman (USA 2010)
ore 18.45
Together – di Zhao Liang (Cina 2011)
ore 20.30
Proiezione corti concorso – Se hai testa fai il test e Videoqueer
ore 21.30
Premiazione Se hai testa fai il Test e Videoqueer
Interviene Daniela Scaramuccia, Assessore al Diritto
alla Salute della Regione Toscana
ore 22.00
Life, Above All – di Oliver Schmitz (Sud Africa, Germania 2010)
Si ringrazia per la collaborazione
la Fondazione Sistema Toscana Mediateca e il Florence Queer Festival
fonte http://www.ireos.org
Firenze – 1 dicembre 2011
Giornata mondiale di lotta all’AIDS
Cinema Odeon, Piazza Strozzi
ore 15.00
Un Año Sin Amor – di Anahí Berneri (Argentina 2005)
ore 16.45
Let Yourself Go: The Lives of Jazz Pianist Fred Hersch
di Katja Duregger (Germania 2007)
ore 17.15
We Were Here – di David Weissman (USA 2010)
ore 18.45
Together – di Zhao Liang (Cina 2011)
ore 20.30
Proiezione corti concorso – Se hai testa fai il test e Videoqueer
ore 21.30
Premiazione Se hai testa fai il Test e Videoqueer
Interviene Daniela Scaramuccia, Assessore al Diritto
alla Salute della Regione Toscana
ore 22.00
Life, Above All – di Oliver Schmitz (Sud Africa, Germania 2010)
Si ringrazia per la collaborazione
la Fondazione Sistema Toscana Mediateca e il Florence Queer Festival
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Lgbt «Donne, secondo la nostra natura» a Lecce ospite Vladimir Luxuria
La storia di Nadia, una ragazza che si è fatta coraggio e ha deciso di lottare per conquistare la sua identità sessuale, e quella di Maria, una madre orgogliosa del difficile percorso intrapreso dalla figlia.
È l’immagine che più di tutte racchiude il senso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali (Agedo) in collaborazione con il Centro servizi volontariato Salento.
Una serata di dialoghi e testimonianze che ha preceduto la Giornata internazionale contro la transfobia, celebrata oggi in tutto il mondo. Una ricorrenza per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio che ancora circonda le vite di gay, lesbiche e trans fino a episodi di inaudita violenza.
La sala “Open space” del Comune di Lecce, in piazza Sant’Oronzo, era gremita: tantissime persone hanno seguito gli interventi di psicologi e volontari.
Fra gli ospiti anche Vladimir Luxuria. «Siamo davvero stufe di essere considerate persone da usare per rovinare la carriera politica di qualcuno che è scomodo – ha affermato la Luxuria -.
Siamo stufe di essere considerate delle persone contro natura poiché, in realtà, abbiamo seguito la nostra natura e siamo stufe che alcuni giornalisti continuino a declinarci al maschile se ci sentiamo donne. Non pretendo che una persona che non vuole riconoscere la mia femminilità la debba riconoscere per forza, ma pretendo il rispetto.
Ho chiamato con il titolo di onorevoli, presidenti e professori persone che secondo me quel titolo lo meritavano molto meno di quanto noi con i nostri sforzi abbiamo meritato di chiamarci donne.
I transgender in Italia sono circa 20mila – ha aggiunto -, ma a queste si aggiungono tutte le persone che rappresentano un cambiamento epocale: siamo molte di più grazie alla vicinanza di genitori, colleghi e amici.
Oggi contiamo più di ieri e dobbiamo fare in modo di non far sentire nessuno solo. La solitudine è una gran brutta bestia. Meglio essere libere – ha concluso l’ex parlamentare – che fingere». Uno dei dati più preoccupanti rivela che ogni tre giorni, nel mondo, una persona transgender viene uccisa.
Tra i partecipanti anche Angela Angelastro, psicologa dei Saifip, Alessandro Taurino, docente di Psicologia clinica all’Università di Bari, e Anna Rita Ravenna, psicologa e direttrice dell’Istituto Gestalt Firenze. La serata è stata aperta dal saluto della presidente Agedo Lecce, Gianfranca Saracino, del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e dall’assessore provinciale alle Politiche sociali Filomena D’Antini.
«L’invito a partecipare a questa serata mi ha fatto riflettere sull’importanza del lavoro di un’associazione come Agedo – spiega Perrone –. Molto spesso non ci rendiamo conto che tante iniziative, alimentate dall’impegno dei volontari, contribuiscono a dare risposte che la popolazione non riceve dalle istituzioni, come elevare la qualità della vita affrontando problemi gravi come la transfobia».
fonte http://www.quotidianodipuglia.it Articolo e video di Maria Grazia FASIELLO
È l’immagine che più di tutte racchiude il senso dell’appuntamento organizzato dall’Associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali (Agedo) in collaborazione con il Centro servizi volontariato Salento.
Una serata di dialoghi e testimonianze che ha preceduto la Giornata internazionale contro la transfobia, celebrata oggi in tutto il mondo. Una ricorrenza per commemorare le vittime dell’odio e del pregiudizio che ancora circonda le vite di gay, lesbiche e trans fino a episodi di inaudita violenza.
La sala “Open space” del Comune di Lecce, in piazza Sant’Oronzo, era gremita: tantissime persone hanno seguito gli interventi di psicologi e volontari.
Fra gli ospiti anche Vladimir Luxuria. «Siamo davvero stufe di essere considerate persone da usare per rovinare la carriera politica di qualcuno che è scomodo – ha affermato la Luxuria -.
Siamo stufe di essere considerate delle persone contro natura poiché, in realtà, abbiamo seguito la nostra natura e siamo stufe che alcuni giornalisti continuino a declinarci al maschile se ci sentiamo donne. Non pretendo che una persona che non vuole riconoscere la mia femminilità la debba riconoscere per forza, ma pretendo il rispetto.
Ho chiamato con il titolo di onorevoli, presidenti e professori persone che secondo me quel titolo lo meritavano molto meno di quanto noi con i nostri sforzi abbiamo meritato di chiamarci donne.
I transgender in Italia sono circa 20mila – ha aggiunto -, ma a queste si aggiungono tutte le persone che rappresentano un cambiamento epocale: siamo molte di più grazie alla vicinanza di genitori, colleghi e amici.
Oggi contiamo più di ieri e dobbiamo fare in modo di non far sentire nessuno solo. La solitudine è una gran brutta bestia. Meglio essere libere – ha concluso l’ex parlamentare – che fingere». Uno dei dati più preoccupanti rivela che ogni tre giorni, nel mondo, una persona transgender viene uccisa.
Tra i partecipanti anche Angela Angelastro, psicologa dei Saifip, Alessandro Taurino, docente di Psicologia clinica all’Università di Bari, e Anna Rita Ravenna, psicologa e direttrice dell’Istituto Gestalt Firenze. La serata è stata aperta dal saluto della presidente Agedo Lecce, Gianfranca Saracino, del sindaco di Lecce, Paolo Perrone, e dall’assessore provinciale alle Politiche sociali Filomena D’Antini.
«L’invito a partecipare a questa serata mi ha fatto riflettere sull’importanza del lavoro di un’associazione come Agedo – spiega Perrone –. Molto spesso non ci rendiamo conto che tante iniziative, alimentate dall’impegno dei volontari, contribuiscono a dare risposte che la popolazione non riceve dalle istituzioni, come elevare la qualità della vita affrontando problemi gravi come la transfobia».
fonte http://www.quotidianodipuglia.it Articolo e video di Maria Grazia FASIELLO
Lgbt: Qualificazioni Mondiali, gioca un trans e le Samoa Americane finalmente vincono e debutta il 23enne Johnny "Jayieh" Saelua, nato donna
Qualificazioni Mondiali, gioca un trans e le Samoa Americane finalmente vincono
Debutta il 23enne Johnny "Jayieh" Saelua
(in foto il primo davanti con maglia bianco rossa), nato donna in Polinesia è normale
Le isole Samoa Americane, ultima squadra nel ranking Fifa (204.i con 0 punti) hanno ottenuto la loro prima vittoria in una partita ufficiale (2-1 contro Tonga, n. 202 del mondo, nelle qualificazioni a Brasile 2014).
Le Samoa venivano da 30 sconfitte consecutive, tra cui un 31-0 contro l'Australia dieci anni fa. Ma la partita è destinata, forse, a passare alla storia per altri motivi.
Nelle Samoa Americane ha infatti giocato titolare il 23enne Johnny ‘Jayieh’ Saelua, che è probabilmente il primo giocatore transessuale a scendere in campo in un incontro Fifa.
In Polinesia è ampiamente accettato che ci siano persone del 'terzo sesso', fa’afafine (che però sono, tendenzialmente, maschi biologici) o Hijra (femmine biologicamente).
Saelua, difensore centrale dal tackle particolarmente pesante, è stato tra i migliori in campo.
"La squadra mi accetta e c'è rispetto reciproco. E' una gran cosa, è parte della nostra cultura".
Anche il ct delle Samoa, l'olandese Thomas Rongen, ha sottolineato:
"Ho davvero giocato con una donna titolare in difesa.
Riuscite a immaginarvi una cosa del genere in Inghilterra o in Spagna?".
La partita si è giocata ad Apia, nelle Samoa, al Toleafoa Sepp Blatter Stadium.
Tornando allo sport, il successo dovrebbe garantire alle Samoa (che prima di questa partita avevano subito 229 gol segnandone solo 12) un passo avanti, probabilmente entro la 200.a posizione, nel ranking Fifa (staccando anche San Marino).
fonte http://sport.virgilio.it Foto: James Montague for The New York Times
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LGBT:IL GAY VILLAGE DI ROMA VINCE IL PREMIO "MIGLIORE EVENTO PUBBLICO ITALIANO DELL'ANNO"
Imma Battaglia "È dedicato al ragazzo vittima di violenza omofoba a Milano"
Al Gay Village, la coinvolgente manifestazione dell'estate romana tenutasi al Parco del Ninfeo all'Eur dal 23 giugno al 17 settembre, è stato ufficialmente conferito, durante una cerimonia presso la sede milanese del Sole 24ore, il Best Event Awards 2011, organizzato dalla ADC group, il riconoscimento nato nel 2004 per assegnare un certificato di qualità ai migliori eventi dell'anno.
L'edizione nazionale ha visto la partecipazione di aziende, agenzie di relazioni pubbliche, centri media, editori, enti pubblici e associazioni che hanno realizzato un evento pubblico o privato tra il primo luglio 2010 e il 30 giugno 2011.
Tra le oltre 200 aziende concorrenti, molto competitive in termini di posizionamento di mercato e soprattutto di risorse investite, Gay Village si è aggiudicato il primo premio nella classe 'Eventi pubblici italiani', ad insindacabile giudizio di una giuria formata dai dirigenti delle più importanti aziende italiane nel campo delle banche, dell'energia, dei trasporti, della comunicazione, dell'automotive, dell'editoria e del fashion.
Gay Village é stato giudicato una manifestazione fuori dagli schemi convenzionali che, grazie ad un sapiente gioco di squadra, ha saputo posizionarsi a livelli molto elevati in termini di marketing e adesione del pubblico, veicolando messaggi sociali importanti, sintetizzati per il concorso in un package di presentazione di forte impatto mediatico.
Hanno ritirato il premio Imma Battaglia e Annachiara Marignoli - le due fondatrici del Gay Village e di GAVI E20 srl, la società che ne è committente - e Gian Marco Sandri, dell'agenzia Artmediamix, alter ego mediatico dell'evento.
'Il valore di questo premio è per noi senza precedenti - ha commentato Gian Marco Sandri - perché con questo riconoscimento abbiamo rafforzato e sdoganato il brand Gay Village, mantenendone alta la visibilità mediatica per oltre tre mesi nella Capitale, allo scopo di proiettarlo verso il mercato convenzionale degli sponsor e degli investitori. Finalmente è chiaro a tutti il valore di questo segmento di mercato che fa impresa'.
'Gay Village è diventato uno degli eventi principali dell'estate romana - prosegue il direttore artistico Anna Chiara Marignoli - perché ha saputo offrire una varietà di genere anche in campo culturale, dalla danza al teatro, dal cinema alla musica, e per questo voglio ringraziare la città di Roma che ha accolto il Gay Village e ne ha saputo cogliere lo spirito.'
'Presto usciremo dal format italiano - ha annunciato Imma Battaglia - per catapultarci in una avventura totalmente nuova: il 5 marzo 2012 il Gay Village sarà presente a Miami nel più importante festival glbtqi Usa, il Winter Party, curato dalla Task Force, organizzazione attiva nella tutela dei diritti glbtqi e nell'attività di fund raising.
Ma la più grande soddisfazione ci viene da questo premio. Finalmente abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo posti dopo il World Pride: la società era pronta.
Era il momento di abbattere gli stereotipi, attraverso la conoscenza, la frequentazione e lo scambio con la comunità lgbtqi, e di costruire un rapporto continuativo con la città di Roma.
E così è nato il Gay Village, la nostra casa aperta a tutti, il luogo esclusivo che non esclude nessuno, in cui veicolare e condividere temi sociali importanti per una staffetta contro ogni pregiudizio e barriera culturale, in cui aprire al mondo la cultura gay.
Il fatto che oggi il nostro impegno venga premiato all'interno del BEA e dai dirigenti delle più grandi aziende italiane indica un successo di portata straordinaria che va oltre l'evento stesso. Dimostra che la comunità gay é uscita dal ghetto ed é una parte importante della società, in grado di creare manifestazioni di qualità e tendenza, con il coraggio di fare investimenti importanti e la capacità di creare business e lavoro a partire dalla cultura.
In un momento di calo di credibilità per il nostro Paese, noi del Gay Village abbiamo costruito una impresa italiana che non esiste nel mondo, che finalmente avremo l'occasione di esportare.
Per noi è motivo di orgoglio: orgoglio nazionale, perché vogliamo dare un contributo al rilancio del nostro Paese; e orgoglio lgbtqi, perché crediamo fortemente nella nostra identità e nell'apporto prezioso che la diversità delle nostre idee può offrire allo sviluppo della società.
Vorremmo dedicare il Premio 'Best Event Awards 2011' al ragazzo vittima di violenza omofoba con il suo compagno a Milano, perché la violenza non ha identità di genere, non ha colore, né religione e il Gay Village è da sempre una manifestazione di pace, uguaglianza e diritti contro ogni forma di discriminazione'.
Imma Battaglia
fonte http://www.digayproject.org di Micaela Clemente
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domenica 27 novembre 2011
Lgbt: “Presque Rien” domani II° appuntamento rassegna Be Movie al cinema ABC di Bari
Seconda serata, lunedì 28 novembre al cinema ABC di Bari, per la rassegna Be-Movie, curata dall’associazione culturale Between, in collaborazione con l’AGIS di Puglia e Basilicata.
Dopo la felice esperienza dello scorso anno torna il viaggio nella cultura omosessuale e transessuale, attraverso pellicole firmate da registi nazionali e internazionali, proposte ogni lunedì fino al 16 gennaio 2012 nella storica sala d’essai barese, capofila del Circuito “D’Autore” (spettacolo unico sempre alle 21.15, biglietto d’ingresso 4 euro).
Be Movie è uno “spazio di libertà” molto amato dal pubblico, per la visione di pellicole rare e di provenienza internazionale, per i temi trattati e per l’atmosfera che si respira nell’appuntamento settimanale.
L’edizione 2011/12 vede in cartellone pellicole “storiche” come “Quelle due” con una straordinaria Audrey Hepburn e “Una giornata particolare” di Ettore Scola, al musical “Rent” ed a film mai arrivati alla distribuzione ufficiale.
Dopo la partenza la scorsa settimana con i temi forti e con le grandi emozioni di “XXY”, lunedì 28 novembre sarà la volta del film “Presque Rien – Quasi niente” di Sébastien Lifshitz, girato fra Belgio e Francia: sul litorale di una piccola e tranquilla cittadina nei pressi di Nantes, il diciottenne Mathieu, si appresta a trascorrere, come ogni anno, le vacanze con la madre, la zia ed un cugino.
Un giorno, sulla spiaggia, Mathieu incontra un giovane del luogo, Cèdric, con cui inizia un gioco di sguardi. Una sera Cèdric fa il primo passo e vince la timidezza di Mathieu. La loro passione riempie Ie giornate che trascorrono tra nuotate e giochi tra le dune di sabbia; il tempo è come se si fosse fermato nonostante gli ostacoli.
Lunedì 5 dicembre la rassegna “Be_Movie” proseguirà poi con “Transamerica” di Duncan Tucker, storia di un transessuale che alla vigilia dell’intervento chirurgico che la ridefinirà sessualmente, scopre di avere un figlio, nato vent’anni prima dal suo unico rapporto eterosessuale.
L’appuntamento è dunque ogni lunedì, alle ore 21.15, al cinema ABC.
Biglietto d’ingresso € 4.00.
Informazioni al 346.16.74.512 e sul sito internet www.betweenproject.com
fonte http://www.apuliafilmcommission.it/
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Lgbt Roma: Psicologia da pub. Il tempo libero è una terapia, il 29 Novembre
Si parlerà dello “Sguardo diverso” dei media sul mondo omosessuale nel prossimo appuntamento con Psicopub, incontro organizzato dall’Associazione per la psicologia Aipep per promuovere il dialogo e la comprensione di temi introspettivi nell’atmosfera rilassata del dopo-lavoro
"Uno sguardo diverso” è il titolo del prossimo incontro con Psicopub, che avrà luogo al pub "15 gradi” di San Lorenzo martedì 29 novembre.
Si parlerà dell'omosessualità nei media.
Quali sono gli elementi che fanno "riconoscere" un gay o una lesbica? E un/a trans? Girovagando tra i cliché più utilizzati dai media si affronterà il tema degli stereotipi su omo-transessualità con gli stessi mezzi che i media utilizzano: video, pubblicità, immagini, servizi giornalistici.
La conferenza sarà tenuta dalla dott.ssa Paola Biondi, psicologa e psicoterapeuta, specializzata in psicoterapia della Gestalt (psicoterapia umanistico-esistenziale, in cui l'attenzione è posta sulla dinamica continua di cicli di contatto tra l'organismo e l'ambiente che lo circonda).
Fondatrice e responsabile del sito Psicologiagay.com, si occupa da anni di tematiche lgbt.
Psicopub è organizzato dal 2004 dall’Aipep (Associazione italiana psicologia e psicoterapia onlus). Il suo programma è costituito da una serie di conferenze tenute nell'atmosfera informale e rilassata del pub.
In tutte le passate edizioni Psicopub ha visto la partecipazione di centinaia di personeche gratuitamente hanno potuto usufruire di un servizio che ha avvicinato il pubblico alla cultura psicologica e la psicologia al pubblico.
La partecipazione agli incontri è una partecipazione attiva, grazie alla possibilità di interloquire direttamente con i relatori facendo domande e riportando la propria esperienza personale.
fonte http://affaritaliani.libero.it
Lgbt Napoli: Deliberato il certificato Anagrafico Affettivo, vicino il Registro
Durante la riunione della Giunta comunale di Napoli,
è stata deliberata l’istituzione del Certificato Anagrafico Affettivo, su proposta dell’assessore all’anagrafe Bernardino Tuccillo (FC).
La giunta ha approvato una seconda delibera, su proposta dell’assessore alle pari opportunità Pina Tommasielli (IDV), che impegna il Consiglio Comunale a discutere l’istituzione del Registro delle Unioni Civili sulla base del regolamento predisposto dalla giunta stessa.
Luigi De Magistris mantiene la promessa lanciata sul suo blog lo scorso luglio.
Poco dopo la presentazione al pubblico del comitato Campania Rainbow, composto dalle associazioni lgbt locali ed altre sensibili alle battaglie per l’estensione dei diritti civili e sociali (tra essi Giuristi Democratici, Uaar, Federconsumatori, Network Persone Sieropositive, Associazione Senza Periferie)
“Non è utopia né giacobinismo - scrisse il Sindaco sul suo blog,
Sarebbe profondamente ingiusto e sbagliato non dare diritti e doveri a coppie e unioni che esistono già.
Compito della democrazia è riconoscere la più ampia ed estesa libertà a tutti i cittadini fino a quando questo non avvenga a detrimento dell’altrui libertà. È per questo che, come sindaco di Napoli, mi sono impegnato ad istituire un registro delle unioni civili”
Il Certificato Anagrafico Affettivo crea la possibilità di partecipare ai bandi popolari, dà il diritto di visita negli ospedali locali, e rende attivi tanti piccoli diritti riservati alle coppie sposate.
Se due persone conviventi desiderano farsi riconoscere come famiglia anagrafica basata sul vincolo affettivo occorre che compilino un modulo che verrà predisposto presso l’anagrafe comunale.
Il Registro delle Unioni Civili è invece simbolico, ovvero non attiva nessun diritto sul piano giuridico, però ha un enorme valore sul piano politico, perchè impegna la città a discutere sul riconoscimento pubblico, a livello comunale, della famiglia non fondata sul matrimonio civile.
“Siamo ovviamente felici per l’approvazione da parte della giunta della doppia delibera e soprattutto per la famiglia anagrafica, ci troviamo per la prima volta di fronte una amministrazione che affronta con coerenza la politica, che ascolta la cittadinanza, che realizza le istanze afferma Fabrizio Sorbara, presidente pro tempore del comitato Campania Rainbow la certificazione di famiglia anagrafica affettiva è quella che ha dei risvolti immediatamente pratici e queste sono le prime gocce che bagnano le labbra nel deserto politico che c’è stato finora su questo argomento.
La prossima tappa sarà il registro ma ovviamente noi guardiamo all’avanzamento dei diritti con una legge nazionale come quelle che sono già vigenti negli altri Stati europei. Per questo vorrei fare un appello alle persone, alle famiglie LGBT, chiedendo loro di andare presso gli uffici dell’anagrafe e farsi riconsocere come famiglia, di iscriversi nel registro quando questo sarà istituito, e di lottare insieme, di impegnarsi ogni giorno per i propri diritti”
Nei prossimi giorni su napoligaypress.it sarà pubblicato un dossier sul registro delle unioni civili a Napoli, con la storia politica e le opinioni di giuristi.
fonte http://www.napoligaypress.it
lGBT ROMA: 3° CINEFORUM D’AUTORE: "VICTOR VICTORIA" OGGI ALLE 17.30 NELLA SEDE DEL DGP
Oggi Domenica 27 Novembre alle ore 17.30 nella sede del Dgp, torna l’appuntamento domenicale con il Cineforum LGBT.
Per questa terza proiezione della stagione vedremo il film “Victor Victoria”, terzo remake di Viktor und Victoria, celebre film del 1933 di Rheinhold Schünzel.
“perfetto equilibrio tra farsa e sentimento, tra umorismo di parola e comicità d'immagine, è una delle migliori commedie del decennio”
Regia: Blake Edwards
Attori: Julie Andrews (Victoria Grant / Conte Victor Grezhinski); James Garner (King Marchand); Robert Preston (Carroll Todd); Lesley Ann Warren (Norma Cassady); Alex Karras ("Squash" Bernstein)
Durata: 132’
Genere: commedia
Anno di produzione: 1982
Nazione: Gran Bretagna / USA
Lingua: italiano
Trama:
Nella Parigi del 1934 una cantante disoccupata finge, su suggerimento di una vecchia e simpatica checca, di essere un conte polacco omosessuale che di mestiere si traveste da donna. E sfonda.
Il lavoro ed il successo arrivano finché un grosso gangster dal cuore d'oro si innamora di lei e ha bisogno di dimostrare a se stesso che lei è veramente una lei.
Abbiamo così un complesso di situazioni concernenti il genere e la confusione sessuale che riescono a divertire ed a coinvolgere lo spettatore in modo intelligente onesto e gradevole. Come operazione in puro stile rétro è un trionfo, in linea con i musical M-G-M degli anni '40 e '50.
Riconoscimenti:
- 7 nomination ai Premi Oscar 1983 e ha vinto il premio per la migliore colonna sonora (adattamento con canzoni originali).
- nel 2000 l'American Film Institute l'ha inserito al 76° posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.
fonte http://www.digayproject.org
Per questa terza proiezione della stagione vedremo il film “Victor Victoria”, terzo remake di Viktor und Victoria, celebre film del 1933 di Rheinhold Schünzel.
“perfetto equilibrio tra farsa e sentimento, tra umorismo di parola e comicità d'immagine, è una delle migliori commedie del decennio”
Regia: Blake Edwards
Attori: Julie Andrews (Victoria Grant / Conte Victor Grezhinski); James Garner (King Marchand); Robert Preston (Carroll Todd); Lesley Ann Warren (Norma Cassady); Alex Karras ("Squash" Bernstein)
Durata: 132’
Genere: commedia
Anno di produzione: 1982
Nazione: Gran Bretagna / USA
Lingua: italiano
Trama:
Nella Parigi del 1934 una cantante disoccupata finge, su suggerimento di una vecchia e simpatica checca, di essere un conte polacco omosessuale che di mestiere si traveste da donna. E sfonda.
Il lavoro ed il successo arrivano finché un grosso gangster dal cuore d'oro si innamora di lei e ha bisogno di dimostrare a se stesso che lei è veramente una lei.
Abbiamo così un complesso di situazioni concernenti il genere e la confusione sessuale che riescono a divertire ed a coinvolgere lo spettatore in modo intelligente onesto e gradevole. Come operazione in puro stile rétro è un trionfo, in linea con i musical M-G-M degli anni '40 e '50.
Riconoscimenti:
- 7 nomination ai Premi Oscar 1983 e ha vinto il premio per la migliore colonna sonora (adattamento con canzoni originali).
- nel 2000 l'American Film Institute l'ha inserito al 76° posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.
fonte http://www.digayproject.org
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