venerdì 20 aprile 2012

Lgbt Toscana Pride: In 50mila contro le discriminazioni, hanno già aderito Cecchi Paone, Canino, Dolcenera e Luxuria

Presentato il Gay Pride: il 7 luglio dal Comune di Viareggio a Piazza Mazzini:
il programma
Trans, lesbiche, gay, bisessuali e intersex riuniti nella città di Viareggio per una parata contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e l'identità di genere. Sono oltre 50mila le persone attese al primo Toscana Pride previsto per il 7 luglio a Viareggio.

Un carro di carnevale raffigurante la fenice sarà il palcoscenico della manifestazione voluta dal Consorzio Friendly Versilia (associazione di circa 50 imprenditori gay e gay-Friendly) e le principali associazioni toscane Lgbt (lesbiche, gay, bisex, trans). Partirà dal Comune per concludersi in piazza Mazzini.

La rassegna è stata presentata ieri mattina al caffè Le Giubbe rosse di Firenze alla presenza dell'assessore regionale a turismo e cultura Cristina Scaletti che ha assicurato la sua presenza, di Franco Grillini, presidente di Gaynet e Anna Paola Concia, deputata del PD.

Hanno già aderito anche il giornalista Alessandro Cecchi Paone, il vice presidente del PD Ivan Scalfarotto, il presentatore tv Fabio Canino, la cantante Dolcenera; e il 7 luglio dovrebbe esserci anche Vladimir Luxuria.

La Versilia, in modo particolare Torre del Lago, è da sempre considerata meta estiva del turismo lgbt. Negli ultimi due anni è stato detto “si è aperto un contenzioso tra l'amministrazione di centro-destra e il consorzio Friendly Versilia che difende le realtà che ha costruito.”

I problemi risalgono alla scorsa estate e al proliferare di criminalità, abusivismo e spaccio che hanno attirato clientela poco desiderata e allontanato avventori e turisti lgbt.
Secondo il Consorzio “un modo per escludere definitivamente il turismo lgbt, sostituendolo con altri interessi economici.”

“L'esperienza di Torre del Lago Puccini, fa presente Regina Satariano, una delle personalità di riferimento della comunità Lgbt della Versilia, è messa in discussione dalle autorità locali che dimostrano scarsa attenzione nella difesa dei luoghi di socializzazione e di cultura della comunità Lgbtqi.

Con Toscana Pride cerchiamo di continuare sulla linea del dialogo consci di vivere in una Regione dotata di uno Statuto che riconosce ogni forma di convivenza tra persone.”

Regina ha anche ricordato che venerdì prossimo il presidente Rossi e l'assessore Scaramuccia “visiteranno per la prima volta il consultorio transgender di Torre del Lago e questo è un fatto molto importante.”

Intervenuta al dibattito, Cristina Scaletti, assessore alla cultura e turismo della Regione, ha dichiarato di considerare la manifestazione “una giusta presa di posizione contro ogni forma di discriminazione e l'esigenza di non dare per scontate le conquiste e libertà individuali.”

La kermesse sarà accompagnata da eventi di confronto con le realtà culturali, sociali e imprenditoriali toscane che lavoreranno insieme alle istituzioni per una politica di tutela reale e di valorizzazione delle differenze.
Articolo di Nicoletta Consumi
fonte: La Nazione/Pubblicato su Cronaca Viareggio pag 6 il 17 aprile 2012

Lgbt: Libri "La casa sopra i portici" di Carlo Verdone, un giro turistico in una dimora esclusiva

Giocare in casa è sempre un vantaggio.
Un romanista sfegatato come Carlo Verdone lo sa di certo tifando una squadra che grazie alla forza del pubblico sugli spalti è in grado di polverizzare qualsiasi avversario.

Chissà se ha pensato anche a questo mentre si accingeva a raccontare la storia della sua famiglia ne La casa sopra i portici facendo rivivere stanze, persone, rumori, odori. Una rievocazione casalinga che, gioco forza, doveva assolutamente far leva sull’unicità dell’aneddoto da raccontare.

A fare la ola per Verdone ci sono Pasolini, Zavattini, Rossellini, Zeffirelli e molti altri, tutti alla corte di Mario Verdone, reggia alto borghese sempre in festa anche se non eternamente felice.

In bilico tra la saga familiare e il diario tardo adolescenziale, però, il regista non spicca il volo. Tra il profumo della cera per pianoforte si muovono gli uomini che hanno fatto la nostra cultura, la nostra storia, con tutte le loro manie, immortalati nei modi di fare che pochi conoscono, nelle abitudini che aprono uno spiraglio sull’intimità di un uomo. Un invito a nozze in un’epoca vouyeristica come la nostra.

Il buco della serratura offerto con tanta naturalezza, con l’immediatezza popolare e un po’ populista che Verdone ha anche nei suoi film, non poteva che generare un libro per molti.

Eppure questo non basta a spiegare lo stile elementare, piuttosto piatto, di queste rimembranze dal tono più commosso che commovente, quasi il flusso di coscienza di Carlo l’uomo desiderasse la carta più per suo proprio piacere che non per un’esigenza narrativa tale da prevedere un lettore. Il risultato sono fotografie su carta, cronache di un tempo e di un mondo che non c’è più, di una casa non più abitata e di affetti destinati a durare per sempre.

Un giro turistico unico, è vero, ma anche un’occasione sprecata perché a partire da un materiale come quello in questione si poteva puntare più in alto: si poteva creare un’emozione che coinvolgesse, struggesse, divertisse e desse nuova vita a pareti ingiallite e volti svaniti invece di limitarsi ad immortalarli.

La colpa, se di colpa si può parlare, è dello stile incerto, della penna che stenta a trovare un modus narrandi spontaneo come in quell’avvincente presentazione fatta in TV da Fabio Fazio. Così il lessico non prende mai una posizione, indeciso se scivolare nel romanesco pulito tipico della classe sociale a cui Verdone appartiene o se salpare le ancore per lidi più lontani dal dialetto. Fortunatamente, comunque, Verdone gioca in casa. E che casa.
fonte http://www.fourzine.it/ di Valeria Roscioni

Il Parlamento Europeo chiede ad alcuni stati di fare maggiori sforzi in materia di diritti lgbt

Nei giorni scorsi il Parlamento Europeo ha esaminato lo “stato di avanzamento” di quattro paesi che intendono entrare nell’Unione Europea: Kosovo, Montenegro, Serbia y Turchia.

Il Parlamento Europeo, tra le altre cose, ha sottolineato la necessità di implementare nuovi passi in materia di diritti lgbt. Più dettagliata l’analisi sulla Serbia, forse lo stato che, insieme al Montenegro, ha più possibilità di entrare nell’Unione Europa prossimamente.

Ecco cosa ha scritto il Parlamento Europeo per ciascun paese:

* Kosovo: il Parlamento Europeo
“esprime preoccupazione per il fatto che la discriminazione rappresenti a tutt’oggi un problema grave nel paese e invita il governo ad attuare una vasta strategia anti-discriminazione in linea con le norme internazionali sui diritti umani, garantendo l’uguaglianza di tutte le persone indipendentemente dall’origine etnica, dal sesso, dall’età, dalla religione, dall’orientamento sessuale o dalla disabilità, al fine di promuovere la tolleranza, il rispetto e la comprensione degli altri, in uno sforzo teso alla sensibilizzazione ai diritti umani ai livelli centrale e locale; sottolinea la necessità di ulteriori misure ai fini di un’attuazione più efficace dei ricorsi giuridici e amministrativi per le violazioni dei diritti umani”.

* Montenegro: il Parlamento Europeo
“accoglie con favore la recente adozione della legge antidiscriminazione, che menziona esplicitamente l’orientamento sessuale e l’identità di genere e chiede la corretta attuazione del quadro legislativo vigente in materia di antidiscriminazione; invita le autorità montenegrine a rafforzare le misure per l’attuazione quadro giuridico e istituzionale del Paese in materia di diritti delle persone LGBT; incoraggia le autorità a adottare misure finalizzate all’astensione da qualsiasi azione intimidatoria nei confronti delle organizzazioni e delle persone LGBT e a fare il possibile per prevenire attacchi alla comunità LGBT”

* Serbia: il Parlamento Europeo
“invita a intraprendere ulteriori azioni per garantire la piena attuazione del quadro legislativo su misure contro la discriminazione; esprime profonda preoccupazione per la mancanza di volontà politica nel promuovere attivamente una strategia a favore della tolleranza e del rispetto dei diritti umani fondamentali, come anche nel garantire la sicurezza dei partecipanti alla “Pride Parade” in programma per il 2 ottobre 2011, una mancanza di volontà che è stata evidente nel corso dei preparativi della manifestazione e che ha condotto al suo divieto; condanna fermamente le dichiarazioni incendiarie e discriminatorie rese a tal riguardo da alcuni politici e membri del clero ortodosso; rammenta al governo che la libertà di espressione e di associazione costituisce un diritto umano fondamentale e un valore essenziale dell’UE, cui deve attenersi ogni paese che aspiri a diventare membro dell’Unione; accoglie con favore la sentenza della Corte costituzionale del 22 dicembre 2011 su tale questione; plaude alle azioni positive intraprese dal difensore civico e dal commissario per le pari opportunità per promuovere tali valori nella società serba”. Inoltre “invita ad aprire un’indagine sulle minacce lanciate da gruppi estremisti, che sarebbero state all’origine dell’interdizione della “Pride Parade”; sottolinea l’importanza delle condanne, senza precedenti, per discriminazione nei confronti di omosessuali in Serbia, nonché della sentenza pronunciata dall’Alta Corte di Belgrado nei confronti di un leader dell’estrema destra condannato a due anni di detenzione per incitamento alla violenza durante la “Pride Parade” del 2010, ma nota la lentezza generale delle indagini relative alle violenze commesse in occasione della “Pride Parade” del 2010 e l’esiguo numero di lievi condanne finora pronunciate a tal riguardo; si compiace, tuttavia, per le azioni intraprese dall’autorità giudiziaria dirette a interdire le attività delle organizzazioni estremiste; invita le autorità statali e cittadine a partecipare con diligenza alla creazione di un clima di tolleranza, anche mediante campagne contro l’omofobia, in linea con gli standard europei”

* Turchia: il Parlamento Europeo
“esorta il governo a provvedere affinché l’uguaglianza a prescindere da genere, identità di genere, origine etnica o razziale, religione o credo, disabilità, età od orientamento sessuale sia garantita dalla legge ed effettivamente applicata, nonché rispettata dalla polizia; invita il governo turco ad allineare la propria legislazione all’acquis comunitario e ad adottare una normativa che istituisca una commissione antidiscriminazione e per la parità; rileva la necessità di ulteriori azioni contro l’omofobia e ogni altro tipo di discriminazione, molestia o violenza per motivi di orientamento sessuale e identità di genere; esprime profonda preoccupazione per le continue persecuzioni nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) basate sulla legge concernente gli illeciti e sulle disposizioni in materia di “comportamento immorale”; ribadisce il proprio appello al governo turco affinché ordini alle forze armate turche di sopprimere la classificazione dell’omosessualità come malattia “psicosessuale”
fonte http://www.queerblog.it

giovedì 19 aprile 2012

NAPOLI INIZIATO OGGI 19 E DOMANI 20 APRILE, IL CONVEGNO: 'SESSUALITÀ E DIRITTI LGBT' IL PROGRAMMA

Programma del Convegno “Sessualità e diritti LGBT”

GIOVEDÌ 19 APRILE 2012
9,00 – Registrazione
9,30 – Saluti delle autorità

Massimo Marrelli, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II
Mario Rusciano, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali
Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Sociologia
Pina Tommasielli, Assessore alle Pari Opportunità, Comune di Napoli
Vanni Piccolo, Delegato UNAR, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Presidenza del Consiglio dei Ministri
Fabrizio Sorbara, Presidente Coordinamento Campania Rainbow

10,00 – Apertura lavori

Presiede
Fabio Corbisiero, Università degli Studi di Napoli Federico II

VIAGGIO NEL GENERE
Il minimo indispensabile. Donne e uomini omosessuali tra promesse, silenzi e anomia (Elisabetta Ruspini, Università degli Studi di Milano-Bicocca)

Un’altra idea di libertà (Stefano Ciccone, Università di Roma Tor Vergata)

Le omosessualità: dal comportamento sessuale all’orientamento e dall’identità nascosta alla rivendicazione di diritti (Paolo Patané, Arcigay)

DISCORSO SULLA SALUTE
Alcune note sul “fenomeno transessuale” oggi: un disturbo da depatologizzare? (Paolo Valerio, Università degli Studi di Napoli Federico II)

Mind The Social Gap: una ricerca sulla popolazione LGBT a Napoli (Amalia Caputo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

OMOSESSUALITÀ E DIALOGO RELIGIOSO
Vivere, sentire e pensare come credenti omosessuali (Paolo Gamberini, Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale)

IN MEDIA RES
Media e sessualità: l’omofobia nella costruzione sociale dell’immaginario collettivo (Lello Savonardo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

VENERDÌ 20 APRILE 2012
9,00 – Registrazione
9,30 – Saluti delle autorità

Luigi De Magistris, Sindaco di Napoli
Anna Paola Concia, Parlamentare
Andrea Benedino, Consulente dell’Assessorato alle Politiche delle Pari Opportunità, Comune di Torino
Gianfranco Pecchinenda, Preside della Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Napoli Federico II

10,00 – Apertura lavori

Presiede
Anna Maria Zaccaria, Università degli Studi di Napoli Federico II
Giordana Curati, Coordinamento Campania Rainbow

POLITICHE PUBBLICHE E SERVIZI DI GOVERNO LOCALE
Le azioni del Servizio LGBT del Comune di Torino (Roberto Emprin, Comune di Torino)

I servizi di inclusione sociale a Napoli (Antonio Moscato, Comune di Napoli)

NUOVI DIRITTI LGBT
Famiglie, diritti, dinamiche sociali nello sguardo di un giurista (Salvatore Prisco, Università degli Studi di Napoli Federico II)

Riaffermare i diritti: uguaglianza, autodeterminazione, libertà della persona (Federico Libertino, CGIL Camera del Lavoro Metropolitana di Napoli)

VIOLENZA OMOFOBICA E TRANSFOBICA
Violenza omofobica e transfobica. Tra teoria e pratica, la sfida di Hermes Program (Anna Lisa Amodeo, Università degli Studi di Napoli Federico II)

OMOGENITORIALITÀ
Le famiglie Arcobaleno in Italia, delle famiglie che ci sono e …. non ci sono (Giuseppina La Delfa, Famiglie Arcobaleno)

Fabbricare parentele. La famiglia omogenitoriale e le trasformazioni delle relazioni primarie (Rosa Parisi, Università degli Studi di Foggia)

LE PAROLE DEL SESSISMO
Froci, diversi, gay: le parole della discriminazione e dell’orgoglio (Pietro Maturi, Università degli Studi di Napoli Federico II)

La violenza normalizzata e la normalizzazione violenta. Paradossi, contraddizioni ed ambiguità dell’omofobia (Cirus Rinaldi, Università degli Studi di Palermo)

Sala Convegni “ex Refettorio” Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica (Università degli Studi di Napoli Federico II)
Piazza Bellini, 59-60 Napoli

www.convegnolgbtnapoli2012.info
fonte http://www.digayproject.org

Palermo: Dieci questioni sui diritti dei cittadini LGBT

In queste elezioni amministrative così complicate e combattute, l’associazione che rappresento, Arcigay Palermo, ha deciso di restare neutrale.

Non ci schiereremo, non daremo indicazioni di voto, non faremo campagna elettorale per nessun candidato, anche se tra i candidati ci sono tanti amici ed alcuni membri del movimento LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Trans) palermitano.

Abbiamo fatto questa scelta perché, pur non sminuendo in alcun modo l’importanza di “metterci la faccia” e di candidarsi ad amministrare direttamente la città, pensiamo che la funzione più corretta per un’associazione sia quella di informare, sensibilizzare, aiutare gli elettori ad orientarsi tra oltre 1.300 facce che rischiano di sembrare tutte uguali.

La neutralità che ci siamo ripromessi è cioè cosa ben diversa dall’indifferenza o dal disimpegno: cercheremo da una parte di informare nel modo più obiettivo possibile, dall’altra di stimolare i candidati ad un confronto su valori e temi che incidono sulla vita di migliaia di palermitane e palermitani.

Quello che chiediamo a tutti i candidati, indipendentemente dallo schieramento politico di appartenenza, è che si impegnino a rispettare i diritti umani e civili di tutti i cittadini e le cittadine, senza discriminazioni fondate «sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali», come recita l’art. 21 della carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (2000/C 364/01), che deve guidare ogni amministratore della cosa pubblica nella sua azione quotidiana.
Solo a partire da queste premesse irrinunciabili si può intervenire per risolvere le mille emergenze della città.

L’azione dell’associazione per le elezioni si articola in tre punti:

1. Sottoporre ai candidati sindaco “10 questioni” sui diritti dei cittadini LGBT.
2. Organizzare un dibattito pubblico tra i candidati sindaco, previsto per il giorno 23 aprile.
3. Raccogliere le dichiarazioni e i programmi dei candidati consiglieri comunali e di circoscrizione.

Alcune dichiarazioni di candidati consiglieri sono già pubblicate nel nostro sito, ma crediamo che ne arriveranno molte altre:
http://arcigaypalermo.wordpress.com/

Le 10 questioni sono state inviate il 10 aprile ai candidati sindaco; le risposte verranno prontamente rese note.
Si tratta di 10 questioni chiave sulla non discriminazione nell’attività della macchina comunale, su sensibilizzazione e formazione del personale e della pubblica opinione, su strutture di supporto al lavoro ed ai servizi delle associazioni e a necessità che non trovano risposte nelle strutture esistenti (come una comunità alloggio che accetti le persone trans maltrattate), la sensibilizzazione su Hiv e altre malattie a trasmissione sessuale, il Pride, la Rete delle amministrazioni contro le discriminazioni, etc. Potete leggerle qui:
http://arcigaypalermo.wordpress.com/2012/04/10/10-questioni-per-i-candidati-a-sindaco-di-palermo/

Alcuni di questi impegni erano già stati approvati a larga maggioranza dal consiglio comunale, ma sono rimasti lettera morta: è proprio da questi impegni già assunti che vogliamo che la prossima amministrazione comunale riparta.
fonte http://www.rosalio.it/ di Daniela Tomasino

Lgbt Firenze: "Milano 25" va in pensione e il taxi finisce all'Orticoltura

Il 25 aprile Margherita lascerà definitivamente la strada
'Arriverdeci' al colorato taxi guidato da ‘zia’ Caterina Bellandi (in foto) che distribuisce sorrisi e accompagna i bimbi malati.

Continueremo comunque a veder passare per le strade di Firenze (e non solo) il colorato taxi guidato da ‘zia’ Caterina Bellandi che distribuisce sorrisi e accompagna i bimbi malati, i ‘SuperEroi’, in grandi avventure.

Ma sarà un altro mezzo, nuovo, che non ha sulle spalle le centinaia di migliaia di chilometri passati in strada da Margherita,
il «Pt Cruiser» che Caterina guida dal 2001, da quando il suo compagno Stefano morì di tumore ai polmoni lasciandole un’importante eredità: guidare il taxi per rendere felici gli altri.

Il 25 aprile Margherita lascerà definitivamente la strada e diventerà fiore tra i fiori del Giardino dell’orticoltura.

Alle 12.30 sarà accompagnata dal sindaco Matteo Renzi, dal ct azzurro Cesare Prandelli e dalle note del Piccolo Coro Melograno (che le ha dedicato una canzone).

L’idea di sistemare lì Margherita è stata lanciata al sindaco dalla signora Caterina De Luca, morta un anno fa:
prima di andarsene scrisse a Renzi una lettera, quasi un testamento, chiedendogli di coronare questo sogno.
Ed è stata esaudita.
fonte http://www.lanazione.it/firenze di Manuela Plastina

Lgbt: Ecco la sigla del Festival del cinema gay di Torino





Cosa turba queste coppie gay e lesbo, e la madre trans? Per scoprirlo basta guardare la sigla della 27ma edizione del Torino lgbt film festival che domani aprirà i battenti al insieme ad Arisa.
fonte http://www.gay.it/

Lgbt: Cinema "Street Dance 2" A passo di danza tra confetti e testosterone


La storia è sempre la stessa: Ash (Falk Hentshel) ha un sogno nel cassetto, affermare se stesso attraverso la danza. Passando dal ruolo di ‘ragazzo dei pop corn’ a quello di sfidante della più forte crew del momento con risultati disastrosi, decide di partire con il suo nuovo amico Eddie (George Sampson) e radunare i più grandi streetdancer di tutta Europa, riscattandosi così in occasione del prossimo battle.

Sarà a Parigi che conoscerà la bellissima ballerina di salsa Eva (Sofia Boutella) con cui darà vita ad una inedita fusion di latino americano e street dance. Ovviamente dopo le incomprensioni e i momenti di scoraggiamento del caso, il lieto fine è assicurato così come i confetti tra i due giovani protagonisti.

Seppur ancora limitato da una sceneggiatura che mette in sequenza i soliti luoghi comuni, al sequel del successo di botteghino ‘Street Dance 3D’ va il merito di aver imparato a strizzare l’occhio ad un pubblico più ampio, come afferma il produttore James Richardson: “All’inizio, abbiamo ipotizzato che il primo film fosse per adolescenti, ma poi ci siamo resi conto che il nostro pubblico includeva anche famiglie […] Abbiamo anche capito che i fan del primo film erano più grandi adesso – le loro vite erano cambiate e maturate, così abbiamo pensato di fare un film un po’ più adulto senza perdere le parti più divertenti”.

Così tutù e scarpette del primo ‘Street Dance’ – peraltro legati ad un immaginario più infantile – cedono il passo alla passionalità del tango e della salsa, l’esibizionismo proprio della street dance incontra la necessaria condivisione di un momento propria dei balli latini.

In film come questo e, in generale in qualsiasi film su e con la danza (salvo rare eccezioni) si ha sempre la netta sensazione che l’universo rappresentato sia distante anni luce dalla percezione effettiva che i danzatori – siano essi latini, classici o bboys – hanno del proprio mondo. ‘Street Dance 2’ non fa eccezione, per quanto tuttavia sia migliore del suo precedente per vari aspetti: la già citata attenzione ad un pubblico un po’ più adulto fa sì che i dialoghi siano di un livello leggermente superiore al primo; i personaggi – soprattutto i protagonisti – appaiono particolarmente azzeccati; la fusione tra danza latina e street dance è molto più verosimile nonché coreograficamente più ricca di un improbabile scontro tra un cigno e un ragazzo di strada.

Un prodotto tecnicamente ben confezionato nonostante il 3D trascurabile vista la scelta registica del duo Max & Dania di inquadrare le sfide tra le crew (ovviamente il momento più appagante da un punto di vista visivo) quasi sempre in campo medio, sfruttando dunque poco le potenzialità del mezzo come invece avevamo apprezzato nel film di Wenders (pellicola di tutt’altro spessore, del resto).

Siamo comunque sicuri che basteranno la bellezza degli attori, una colonna sonora coinvolgente e dei danzatori davvero sorprendenti a regalare l’ennesimo successo di botteghino alla produzione.
fonte http://www.fourzine.it di Alice Ungaro

Lgbt: Sposa una ex trans italiana: la questura nega soggiorno

Lui è un brasiliano che ama vestirsi da donna e che sposa una ex trans riminese.
Per la Questura, le nozze non sono conformi alle leggi italiane, ma il giudice dà ragione alla coppia.

La Questura di Rimini gli aveva negato la Carta di Soggiorno nel 2011, ma L.P.L, cittadino brasiliano sposato con S.A. una ex transessuale italiana non ha ceduto ed ha fatto ricorso, vincendolo.

La vicenda inizia qualche anno fa quando i due si incontrano e si innamorano. La storia si snoda tra l'Italia e il Brasile dove i due, che adesso hanno 35 e 38 anni, a febbraio del 2010 si sposano. Lei, S.A., una vetrinista riminese, a quell'epoca si era già sottoposta all'operazione per la riassegnazione del genere diventando a tutti gli effetti donna.

Un matrimonio senza dubbio riconosciuto, dunque. Tranne che per la questura di Rimini secondo la quale il matrimonio era, in realtà "strumentale" all'ottenimento del permesso di soggiorno da parte del cittadino brasiliano oltre che incompatibile con le leggi italiane.

A riprova di questa tesi, secondo la Questura, c'era il fatto che durante il sopralluogo svolto nell'abitazione riminese dei due gli agenti hanno trovato quasi esclusivamente abiti e accessori femminili.

Abiti e accessori che anche L.P.L usa quotidianamente dato che ama vestirsi spesso da donna. "Questo - ha spiegato a Gay.it l'avvocato Genny Quadrelli che insieme al collega Cappelli ha assistito la coppia -, secondo la Questura, configurava un'unione incompatibile con il nostro istituto del matrimonio".
Il giudice del tribunale di Rimini, però, ha smentito la Questura ed ha dato ragione alla coppia.

"Secondo il giudice - continua l'avvocato Quadrelli -, che ha sentito alcuni testimoni a coferma della reale convivenza tra i due, il fatto che lui ami vestirsi da donna afferisce alla sfera privata della coppia e non inficia il valore del matrimonio contratto in Brasile". Per di più, lei è ormai donna a tutti gli effetti anche per lo Stato italiano e, verificata la genuinità del rapporto, negare la carta di soggiorno come familiare di cittadino europeo al marito, solo perché ama vestirsi da donna, avrebbe rappresentato una discriminazione anche rispetto alle leggi attualmente vigenti in Italia
.
Con provvedimento emesso lo scorso 14 aprile, dunque, il Tribunale di Rimini ha accettato il ricorso di L.P.L, che in precedenza aveva già lavorato in Italia come commesso e colf, che adesso potrà ottenere la sua carta di soggiorno in qualità coniuge di una cittadina italiana.
fonte http://www.gay.it/ di Caterina Coppola

Lgbt Radio: A “Oltre le Differenze” l'omosessualità con gli occhi dell'Islam venerdì 20 aprile

Su Antenna Radio Esse si parla del complesso rapporto tra fede musulmana e mondo lgbtq
Si può essere gay e musulmani? A questa domanda cercherà di rispondere la puntata di venerdì 20 aprile del format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ


Fede in Allah e omosessualità sono davvero inconciliabili?

Come viene applicata la legge islamica nel mondo arabo per quanto concerne la questione omosessuale? In quali paesi musulmani l'omosessualità è considerata illegale e punita con pene corporali, carcere e persino la pena di morte e in quali invece è tollerata?

A queste e ad altre domande sul complesso rapporto tra Islam e omo/transessualità, cercherà di rispondere la prossima puntata di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale, condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, in onda venerdì 20 aprile alle 21 e in replica sabato 14 alle 15 circa sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it..

Tanti gli ospiti che contribuiranno alla riflessione. A cominciare da Pier Cesare Notaro fondatore e autore del blog IlGrandeColibrì.com che promuove il dialogo tra le culture, tra mondo occidentale e mondo islamico ed è referente del gruppo informale MOI - Musulmani Omosessuali in Italia. Seguirà la bellissima testimonianza di Rachid Moughni, un ragazzo gay di fede musulmana, nato in Marocco e arrivato in Italia 17 anni fa. Attivista per i diritti lgbtq attraverso l'associazione KifKif la più importante del suo Paese, e che ci racconterà la sua storia e il suo rapporto con la religione islamica ma anche il suo impegno civile per i diritti delle persone omosessuali e transessuali.

Nell’introduzione l’attore e regista Roberto Ciofini - in scena il 23 aprile al Teatro Piero Aretino di Arezzo con “Rumors” di Neil Simon interpretato dalla compagnia teatrale SilenzioAssenzo di cui cura la regia – declamerà i versi della poesia “Meglio che ragazza vale ragazzo” di Abou Nawas, uno dei più grandi poeti arabi che ha spesso cantato le virtù dell'omosessualità attirandosi l’ira degli estremisti islamici, ma è stato sempre protetto dal suo amato e onnipotente Hārūn al-Rashīd che governò la Umma islamica tra il 786 e l'809.

Non mancheranno come di consueto i consigli dello scaffale con i libri, i film e gli appuntamenti a tema. Come sempre c’è la possibilità di contattare la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@​gmail.com. E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su Facebook e il blog oltreledifferenze.wordpress.​com che contiene l'intero archivio delle puntate già andate in onda.
fonte redazione.oltreledifferenze

mercoledì 18 aprile 2012

Lgbt Bologna: Quinta edizione "Divergenti" Festival Internazionale di Cinema Trans dal 4 al 6 Maggio 2012

Divergenti Festival Internazionale di Cinema Trans Quinta edizione

A questo link info e programma:
http://www.mit-italia.it/divergenti/index.htm

Bologna 4/5/6 Maggio
Cinema Lumière, Via Azzo Gardino, 65
Da Venerdi 4 Maggio 2012 A Domenica 6 Maggio 2012

Fotogramma trans
Il cinema trans è ormai maturo. Lo dimostra il fatto che quest’anno Divergenti è pieno di icone, personagg* e pioniere della storia trans che arricchiscono con le loro forti figure un genere che ormai ha una chiara capacità di affermazione e autorappresentazione.

I racconti che prendono vita da produzioni indipendenti superano i limiti della rappresentazione mainstream, in cui la figura trans è da sempre stigmatizzata e stereotipata.

Arrivare alla costruzione di icone proprie permette invece di valorizzare e dare il giusto riconoscimento alle pioniere che con il loro coraggio, mettendo avanti il proprio corpo e le proprie vite, hanno sfidato convenzioni, pregiudizi e falsi moralismi di facciata.

Il cinema trans ricostruisce dunque la propria storia, come in I am a Woman Now, in cui eleganti signore ci raccontano come era compiere la transizione cinquant’anni fa.

Celebra le proprie icone: Giò Stajano, protagonista della dolce vita romana, Russulella, uno degli ultimi femminielli napoletani, le esuberanti e commoventi Coccinelle e infine Romina Cecconi, ‘illustrata’ in un libro a lei dedicato.

E ne crea di nuove, come Madame X, la prima supereroina trans!
Diversi lungometraggi arricchiscono quest’anno il festival. Melting Away e Lovely Man ci parlano dei difficili rapporti fra genitori e figli, Orchids - My intersex Adventure dell’intersessualità.

Tarda mattinata del 14 aprile, qualcuno dalla porta del Parlamento annuncia l’approvazione della 164, la Legge che permette di cambiare sesso, il primo grande riconoscimento, dopo secoli di negazione, che apriva la strada dei diritti.

Era il 1982. Diverse persone trans presenti nella piazza antistante vanno in visibilio.
Sorrisi, lacrime, urla… champagne! Si festeggia una grande vittoria.

È un fotogramma della favolosa storia trans, scelto da Divergenti 2012 per festeggiare trent’anni di storia per immagini, colori, emozioni, attraverso un cinema che restituisce spessore e umanità.
Buona visione Porpora Marcasciano e Luki Massa
fonte http://www.women.it/

Lgbt Firenze: Hong Kong Festival in collaborazione con il Florence Queer Festival dal 23 al 26 aprile al Cinema Odeon

Dal 23 a l 26 aprile presso il Cinema Odeon a Firenze si terrà l’ Hong Kong Festival.

La serata di Martedì 24 Aprile è organizzata in collaborazione con il Florence Queer Festival.


24 APRILE alle ore 21.00 "All About Love"
di Ann Hui con Sandra Ng, Vivian Chow, HK, 2010, 105′
Macy e Anita si incontrano dopo anni di separazione a un seminario per donne incinte.

Tra le due la fiamma è tutt’altro che estinta, ma ora ci sono di mezzo i futuri bambini, i padri degli stessi e un buon numero di altre complicazioni.

Prodotto da uno dei produttori più commerciali e senza scrupoli di Hong Kong (Wong Jing), scritto dalla sceneggiatrice più engagée del momento (Yee Shan Yeung) e diretto da una regista da sempre sensibile a temi politici o sociali come Ann Hui (Night & Fog) questo film esplora da vicino l’amore e le sue conseguenze.
fonte http://www.florencequeerfestival.it

Tutto il programma del Festival a questo link:
http://www.odeon.intoscana.it/news_view.php?id=288

Lgbt: Salerno “Diritto-Rovescio” in concorso la fotografia contro la discriminazione

L’Associazione Culturale ART.TRE di Salerno, in occasione del Salerno Campania Pride 2012, indice un concorso fotografico dal titolo “Diritto-Rovescio” che ha per tema i diritti civili e sui loro “rovesci”, ovvero diritti negati che affondano le loro radici nel pregiudizio e nella discriminazione legata a fattori quali il credo, l’etnia, l’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Il fine dell’evento è, quindi, dare luce alle diversità, da intendere come ricchezza e risorsa inestimabile per la crescita individuale, sociale e civile e non più come barriera, ostacolo, muro settorio fra persone.

Le opere ricevute saranno giudicate da una giuria di esperti presieduta dal giornalista Eduardo Scotti, tra tutte ne saranno selezionate 12 che saranno esposte dal 12 Maggio 2012 al 26 Maggio presso la sede dell’Associazione.
fonte http://www.napoligaypress.it
scarica il modulo di partecipazione a questo link:
http://www.arcigaysalerno.it/foto/ACDSee%20print%20job2.pdf

Intervista all'Avv. Francesco Bilotta di Rete Lenford Avvocatura per i diritti LGBTI

Di recente la Corte di cassazione ha emesso una sentenza che potremmo definire rivoluzionaria in merito alle coppie formate da persone dello stesso sesso. Potresti riassumerci la vicenda dei due ragazzi coinvolti?

Il caso deciso dalla Cassazione nasce per iniziativa di due uomini, Antonio Garullo e Mario Ottocento, che nel 2002 si sono sposati in Olanda. In seguito, assistiti dall'Avvocato Alessandro Mariani, di Latina, hanno chiesto la trascrizione del matrimonio presso il loro Comune di residenza: Latina. Allora gli fu risposto che non era possibile, in quanto il matrimonio tra due persone dello stesso sesso in Italia era inesistente e comunque contrario all'ordine pubblico. Cominciò un percorso giudiziario che li ha portati prima davanti al Tribunale di Latina, poi davanti alla Corte d'Appello di Roma e infine dinanzi alla Cassazione. Mi sono affiancato alla difesa del Collega Mariani dal secondo grado, dopo cioè che ero venuto a conoscenza, per ragioni di studio, della sentenza di primo grado e avevo analizzato quella sentenza su una rivista giuridica, con una nota dal titolo "Matrimonio gay all'italiana".

Potresti spiegare ai nostri lettori cosa è stato deliberato?


La Corte di cassazione, con questa sentenza, pur rigettando il nostro ricorso e in definitiva impedendo la trascrizione del matrimonio tra persone dello stesso sesso contratto all'estero, ha fatto tre affermazioni importanti:
a) ha considerato superata “la concezione secondo la quale la diversità di sesso dei nubendi è un presupposto indispensabile per la stessa esistenza giuridica del matrimonio”;
b) ha confermato che non esiste un ostacolo costituzionale che impedisca l’introduzione in Italia di un matrimonio egualitario da parte del Parlamento;
c) infine, ha chiarito che la coppia formata da persone dello stesso sesso ha “diritto alla vita famigliare” e quindi deve godere delle stesse tutele di una coppia coniugata eterosessuale, potendo in caso di discriminazione rivolgersi ad un giudice per chiedere tutela.

Quali scenari credi che potrebbero aprirsi adesso? E' difficile fare previsioni ma, secondo te, c'è da essere ottimisti?


L'ottimismo è come il coraggio: se uno non ce l'ha non se lo può dare! Ma battute a parte, a me sembra che questa decisione abbia tra gli altri meriti quello di aver squarciato definitivamente quel velo di silenzio che continua a impedire la legittimazione sociale delle famiglie formate da persone dello stesso sesso. Quante più lesbiche e gay, che vivono una vita di coppia, saranno consapevoli che sono giuridicamente una famiglia al pari di una coppia eterosessuale, tanto più saranno vigili contro le discriminazioni e reagiranno. E' ora di finirla di far parlare altri al nostro posto. La dignità non è una concessione, è un diritto di noi tutte e tutti, ed è pertanto ovvio, in uno Stato di diritto, che si possa ricorrere alla magistratura quando quella dignità viene violata.

Da un punto di vista legislativo, quale credi sia il primo passo che bisognerebbe fare?

Prima di tutto, bisognerebbe fare chiarezza e distinguere le coppie conviventi eterosessuali dalle coppie formate da persone dello stesso sesso. Le si mette tutte in un gran calderone perchè in questo modo è socialmente più accettabile una riforma normativa che includa le coppie formate da persone dello stesso sesso. Un atteggiamento del genere che aveva qualche senso dieci anni fa, oggi è del tutto superato, perchè tanto la Corte costituzionale quanto la Corte di cassazione hanno ribadito che il livello di tutela delle coppie formate da persone dello stesso sesso deve essere quello delle coppie coniugate eterosessuali, pena la violazione del principio di uguaglianza.
Anche volendosi intestardire a non usare la parola matrimonio, il numero dei diritti che ad essa ricolleghiamo deve essere lo stesso tanto per le coppie coniugate eterosessuali quanto per le coppie formate da persone dello stesso sesso.

Oggi la strada più inclusiva e quella legislativamente più semplice da intraprendere è l'allargamento dell'istituto matrimoniale alle coppie formate da persone dello stesso sesso.

Fai parte di Rete Lenford (Avvocatura per i diritti LGBTI), quali sono i vostri obiettivi e come vi state muovendo sul territorio?

La nostra associazione nasce con due principali finalità: sensibilizzare il mondo forense sui diritti delle persone LGBTI e fornire un'assistenza tecnicamente elevata alle stesse. Siamo abbastanza omogeneamente presenti sul territorio italiano, anche se ci vorrebbe qualche collega in più nelle regioni centro-meridionali. Per fortuna, internet ci aiuta e siamo in grado di entrare in contatto con le persone attraverso il nostro indirizzo di posta sos@retelenford.it

Noi ovviamente non ci occupiamo solo del riconoscimento del diritto a un matrimonio aperto a tutte e a tutti, anzi sono molto più numerosi casi di diversa natura. Su questo specifico versante credo sia opportuno continuare sulla strada intrapresa facendo riconoscere una ad una alle coppie formate da persone dello stesso sesso quelle tutele di cui oggi automaticamente godono le coppie coniugate eterosessuali. Si arriverà al paradosso che a parità di tutele una sola cosa le distinguerà: il nome del loro legame.

E ciò a dimostrazione del fatto che il NO è esclusivamente figlio di un pregiudizio.
fonte http://www.tolleranzazeroglbt.it intervista di Marta Manna & Davide Clara

Lgbt: Verso il Salerno Pride Platinette e Cecchi Paone tra i protagonisti

La macchina organizzativa del Salerno Pride è in moto e a pieno regime. Un evento che, come anticipa il portavoce Antonello Sannino alla giornalista de Il Mattino Erminia Pellecchia, sarà all’insegna della sobrietà e della riflessione.

La parata vera e propria (in programma per il 26 maggio) sarà preceduta e seguita da una serie di incontri che si terranno presso l’exSalid (dal 12 al 27 maggio): inizative culturali, spettacoli e dibattiti che vedranno tra i protagonisti Platinette, Gianni Vattimo, Alessandro Cecchi Paone, Massimo Andrei e Ivan Scafarotto. Si spera nella presenza di Don Andrea Gallo come testimonial d’eccezione.

Lo spirito dell’iniziativa è ben sintetizzato nel logo realizzato dal grafico Luciano Correale che ha vestito il castello d’Arechi, simbolo della città, dei colori arcobaleno della comunità gay.

Negli scorsi giorni si è tenuta la seconda assemblea pubblica in vista dell’evento e mentre è in via di definizione il calendario, arrivano anche le prime adesioni tra le quali quella dell’associazione iKen Onlus, del Cantiere delle Diversità, NPS Campania, CGIL, Anpi e Federconsumatori.
fonte: il mattino via http://www.napoligaypress.it

Lgbt Napoli: Parte il convegno “Sessualità e diritti LGBT il 19 e 20 aprile, aperte le iscrizioni gratuite al workshop

Tutto pronto per l'avvio del convegno "Sessualità e diritti LGBT. Nuove frontiere per la cittadinanza gay lesbica e trans nella società eterosessista", organizzato dal Dipartimento di Sociologia dell'Università di Napoli "Federico II" e cofinanziato dal Polo SUS e dall'Associazione LGBT "Coordinamento Campania Rainbow", con il patrocinio del Comune di Napoli e dell'Associazione Italiana di Sociologia.

Il convegno si svolgerà a Napoli dalle 9,00 alle 13,30 del 19 e del 20 aprile nella Sala Convegni "ex Refettorio" Biblioteca di Ricerca di Area Umanistica (Università degli Studi di Napoli Federico II) in Piazza Bellini, 59-60.

Numerosi i relatori, accademici di fama internazionale provenienti dalle maggiori università italiane e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali che analizzeranno le diverse angolazioni dell'universo LGBT: dal discorso sul genere e sulle identità non eterosessuali, alle famiglie omogenitoriali, dall'omofobia alle politiche e ai servizi territoriali.

Durante il corso del convegno sarà assegnato il premio per il concorso video-fotografico «Rappresentare l'Omofobia», e nel pomeriggio del 19 e del 20 aprile si svolgeranno i quattro i workshop tematici di approfondimento sulle questioni LGBT rivolte a studenti e professionisti presso la sede della facoltà di Sociologia.

Giunto alla segreteria del convegno il messaggio augurale del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con «l'apprezzamento per un'iniziativa che auspica possa contribuire ad un responsabile approfondimento su una questione complessa e delicata».

«Il Convegno "Sessualità e Diritti LGBT" rappresenta un evento unico in Italia, per composizione dei temi e degli esperti invitati, sulla questione omosessuale.

L'idea del convegno nasce all'interno del lavoro che negli ultimi anni il Dipartimento di Sociologia della Federico II sta portando avanti insieme all'associazionismo locale sulla promozione e la sensibilizzazione dei temi legati all'omosessualità», afferma Fabio Corbisiero, docente dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e coordinatore scientifico dell'evento, «Si tratta di studi e ricerche scientifiche afferenti alla dimensione dei "gay cultural studies" all'interno dei quali il gruppo di ricerca che coordino ha avviato alcuni filoni tematici che vanno dalle identità sessuali agli spazi urbani dell'omosocialità.

Il Convegno cittadino rappresenta il punto di arrivo di questa produzione, un momento pubblico per presentare alla cittadinanza sviluppi, prodotti e risultati di lavori scientifici prodotti dal nostro Dipartimento.

Inoltre, uno degli obiettivi del Convegno è quello di dare un contributo al dibattito italiano sul conflitto tra la rivendicazione dei diritti degli lgbt e l'immobilismo dello Stato italiano che resta uno dei Paesi meno emancipati sotto questo profilo, come i dati dell'ILGA e lo stesso dibattito pubblico dimostrano.

Come è noto, molti Paesi europei hanno prodotto significativi passi avanti in tema di diritti umani e contrasto alle violenze legate al genere e all'orientamento sessuale, in particolare quegli Stati europei che fondano i propri principi democratici sull'inclusione sociale di tutti i cittadini, a prescindere dall'appartenenza o meno a "minoranze".

Implementazione di leggi nazionali, programmi e regolamenti dei governi locali, riformulazione di codici, movimentismo e associazionismo lgbt continuano a dare visibilità e forza giuridica agli omosessuali in molti Paesi europei.
L'Italia resta un paese ingessato da una certa cultura catto-politica che congela ogni possibilità di emancipazione giuridica e sociale».

La partecipazione al convegno è gratuita ed aperta a tutta la cittadinanza fino ad esaurimento posti.

A chi lo richiederà sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Le sessioni mattutine del convegno saranno trasmesse in streaming.
Per informazioni e per iscriversi ai workshop si prega di visitare il sito:
www.convegnolgbtnapoli2012.info
fonte http://www.casertanews.it/

martedì 17 aprile 2012

Lgbt: Milano si fa in nove contro l'omofobia

Dal 17 aprile parte "9 zone contro l'omofobia": un ciclo di incontri nei nove Consigli di Zona di Milano per approfondire il tema dell'omosessualità dal punto di vista del rapporto genitori-figli



“Un’importante occasione di riflessione e dialogo per le famiglie” – così si è espresso l’assessore Daniela Benelli (Area metropolitana, Decentramento e municipalità, Servizi civici - in foto) ieri a Palazzo Marino per presentare questa importante iniziativa, che si concluderà il prossimo 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia. All’incontro erano presenti anche gli assessori Pierfrancesco Majorino (Politiche sociali e Cultura della Salute), con Anita Sonego, Presidente della Commissione consiliare Pari Opportunità e il regista Claudio Cipelletti. Le serate nei nove quartieri della città prevedono la proiezione del film documentario Due volte genitori, cui seguirà il dibattito tra il pubblico e il regista.

“Questa iniziativa è l’occasione per affrontare una realtà non sempre facile di tante famiglie: il nostro obiettivo è favorire la riflessione e il dialogo tra genitori e figli, unici strumenti che possono portare alla comprensione e al rispetto delle scelte affettive e personali”- aggiunge Benelli.

“Con questa proiezione nelle nove zone della città – afferma Majorino (in foto) – contribuiamo a diffondere la cultura del rispetto dell’altro da sé e a sconfiggere l’intolleranza e la discriminazione verso gli omosessuali.

È una battaglia di pensieri e atti che intendiamo portare avanti dicendo no ai messaggi e comportamenti omofobi che ancora oggi, purtroppo, contrassegnano parte della nostra società”. “L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Pari opportunità e Decentramento, ha l’obiettivo di gettare luce sulla vita di molte cittadine e cittadini che, finora, non hanno avuto la possibilità di fare conoscere la profondità dei propri sentimenti e la necessità di considerarli” – conclude Sonego.

Due volte genitori è un documentario prodotto da Agedo Onlus, l’associazione di genitori, parenti e amici di omosessuali, nell’ambito del progetto europeo Daphne “Family matters - sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”.

Autore e regista è Claudio Cipelletti, già firma di Nessuno Uguale – adolescenti e omosessualità, documentario prodotto dalla Provincia di Milano con Agedo e diffuso nelle scuole. Due volte genitori è stato proiettato alla Camera dei Deputati il 23 giugno del 2009 e in numerose scuole superiori per affrontare, da un punto di vista inedito, il tema delle differenze di orientamento affettivo nel contesto più ampio dei rapporti familiari. Il film entra nel cuore delle famiglie dopo la scoperta dell’omosessualità di un figlio o una figlia. I genitori si misurano con il crollo delle loro aspettative e iniziano un percorso che li porta a comprendere e ad accettare non tanto e non solo l’omosessualità in quanto tale, quanto la loro stessa rinascita come genitori e persone, con un nuovo sguardo sul mondo.

Ecco il calendario degli appuntamenti: “9 zone contro l’omofobia” si inaugura martedì 17 aprile (ore 20:45) in Zona 6 al teatro Barrio’s. Gli altri appuntamenti sono giovedì 19 aprile (ore 20.45) al Cam Tibaldi in Zona 5, giovedì 26 aprile al Cam Olmi in Zona 7 (ore 20:45), giovedì 3 maggio al Cam Garibaldi in Zona 1 (ore 20:45), martedì 8 maggio alla biblioteca Dergano-Bovisa in Zona 9 (ore 20:45), giovedì 10 maggio nella ex chiesetta del parco Trotter in Zona 2 (ore 20:45), domenica 13 maggio alla palazzina Liberty in Zona 4 (ore 18.30 tavola rotonda “Le buone pratiche per contrastare l’omofobia”, a seguire aperitivo e film), martedì 15 maggio a Villa Scheibler in Zona 8 (ore 20:45). Giovedì 17 maggio, giornata mondiale contro l’omofobia, il programma si conclude con l’incontro all’Auditorium Valvassori Peroni in Zona 3 (ore 20:00).
fonte http://www.gay.it/ di Francesco Belais

Lgbt: Mario Vargas Llosa, Nobel per la letteratura, contro l'omofobia imperante

Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura 2010, partendo dalla triste vicenda di Daniel Zamudio, ha scritto su El País un interessante articolo dal titolo La caccia ai gay, nel quale pone in risalto alcune peculiarità dell’omofobia latinoamericana, ma che possono essere applicate all’omofobia in generale.

Prima di tutto Vargas Llosa spera che l’efferata uccisione di Daniel Zamudio serva per portare alla luce

"la tragica condizione di gay, lesbiche e persone transessuali nei paesi latinoamericani in cui, senza eccezione, sono oggetto di scherno, repressione, emarginazione, persecuzione e campagne diffamatorie che, generalmente, hanno l’appoggio aperto ed entusiasta della maggior parte dell’opinione pubblica."

Il Premio Nobel, poi, mette in guardia dal volersi lavare le mani dando la colpa solo agli autori materiali del delitto:

"La soluzione più facile e la più ipocrita in questa situazione è attribuire la morte di Daniel Zamudio solo a quattro poveri diavoli che si definiscono neonazisti senza probabilmente neppure sapere cosa è e cosa è stato il nazismo. Essi sono la punta più cruda e repellente di una cultura di antica tradizione che presenta gay e lesbiche come malati o depravati da tenere a distanza di sicurezza dagli essere umani normali perché corrompono il corpo sociale sano e lo inducono a peccare e a disintegrarsi moralmente e fisicamente in pratiche perverse e nefande."

Capita sempre così, infatti, quando c’è qualche efferato delitto: si parla di “bestie”, di “mostri” in modo da prendere le distanza e starsene a posto con la coscienza. Loro sono “mostri”, che c’entrano con me? Invece Mario Vargas Llosa sostiene – a ragione, secondo me – che tali delitti non spuntano da soli come funghi, ma hanno tutto un retroterra culturale:

"Quest’idea dell’omosessualità si insegna nelle scuole, si propaga in seno alle famiglie, si predica dai pulpiti, si diffonde nei mezzi di comunicazione, appare nei discorsi dei politici, in programmi di radio e televisioni e nelle commedie teatrali dove il gay e la lesbica sono sempre personaggi grotteschi, anomali, ridicoli e pericolosi, che meritano il disprezzo e il rifiuto da parte degli essere decenti, normali e comuni. Il gay è, sempre, “l’altro”, colui che ci nega, spaventa e affascina al tempo stesso, come lo sguardo del cobra che è letale per l’innocente uccellino."

Punta il dito, poi, Vargas Llosa sull’educazione religiosa e culturale: secondo lui il maschilismo e l’omofobia – facce della stessa medaglia – non sono una questione politica, ma squisitamente culturale e religiosa:

"Siamo stati educati da tempi immemorabili nella peregrina idea che c’è un’ortodossia sessuale dalla quale si distaccano i pervertiti, i pazzi e i malati, e abbiamo trasmesso queste aberranti sciocchezza ai nostri figli, nipoti e pronipoti, sostenuti dai dogmi della religioni, dai codici morali e dai costumi tradizionali. Abbiamo paura del sesso e ci è difficile accettare che in questo terreno incerto ci sono orientamenti diversi e varianti che devono essere accettati come manifestazioni della ricca diversità umana. E in quest’aspetto della condizione di uomini e donne anche la libertà deve regnare, permettendo che, nella vita sessuale, ognuno scelga il proprio comportamento e la propria vocazione senz’altra limitazione che il rispetto e il benessere del prossimo."

Infine lo scrittore fa un paragone che spesse volte è stato fatto anche sulle pagine di Queerblog: nessuno oggi si sognerebbe di fare affermazioni razziste, mentre in molti non si fanno scrupolo di rilasciare dichiarazioni omofobe.

"Molto è stato fatto nella lotta contro il razzismo anche se ancora non è stato debellato del tutto. Oggi, almeno, si sa che non si deve discriminare il nero, il giallo, l’ebreo, l’indiano e, in ogni caso, che è di pessimo gusto proclamarsi razzista. Non è lo stesso quando si tratta di gay, lesbiche e transessuali che possono essere disprezzati e maltrattati impunemente. Essi sono la dimostrazione più eloquente di quanto buona parte del mondo sia ancora lontana dalla vera civilizzazione."

Un articolo interessante, che va letto nella sua interezza.
Magari qualcuno potrà aprire un po’ gli occhi e smetterla di dire stupidaggini sul nostro conto, in nome di una errata interpretazione della “libertà di parola”.
fonte http://www.queerblog.it/ Fonte foto | TMNews

Lgbt: Una transessuale per la prima volta al concorso di Miss Universo

Si chiama Jenna Talackova. Si era iscritta alle selezioni canadesi 2012 senza informare l’organizzazione.
Prima esclusa, è stata riammessa dopo una petizione firmata da 28mila sostenitori.

Si rompe così la regola secondo la quale per essere Miss Universo bisogna essere nata donna.

Dunque Jenna è stata riammessa. Potrà partecipare al concorso di qualificazione per Miss Universo anche se è nata uomo. La storia riguarda una modella transgender, Jenna Talackova, iscrittasi alle selezioni canadesi di Miss Universo 2012 senza informare l’organizzazione di essere nata uomo e di essere poi diventata donna a 19 anni, dopo cure ormonali e operazione.

La miss era stata esclusa dal concorso, ma una petizione firmata da oltre 28 mila suoi sostenitori ha indotto l’organizzazione a rivedere la propria decisione.

“Jenna Talackova – si legge cosi’ in un comunicato dell’organizzazione – potrà competere nelle selezioni per Miss Universo purchè fornisca i documenti che ne attestano l’identità di genere”. Che Jenna ovviamente possiede.

Un piccolo passo per il concorso, ma una grande vittoria per il mondo trans.
Perché la storia di Jenna rappresenta un precedente e annulla la regola secondo la quale per parteciapre a Miss Universo era necessario essere nata femmina.
fonte http://www.online-news.it

Lgbt Buenos Aires: presentato progetto per unire in matrimonio tutte le coppie di turisti, anche quelle gay

Dopo il primo matrimonio egualitario tra turisti celebrato lo scorso 23 marzo nella città di Rosario, la politica María Rachid presenta un progetto di legge per permettere tali tipi di matrimoni nella città di Buenos Aires.

Il progetto raccoglie lo spirito della risoluzione della Direzione del Registro Civile della provincia di Santa Fe che ha permesso il matrimonio tra Sergio López e Simón Cazal, due attivisti gay del Paraguay, lo scorso 23 marzo.

A partire da tale risoluzione, con pochi documenti e un ragionevole tempo di permanenza sul suolo argentino (almeno novantadue ore) qualunque coppia del mondo – gay o etero – può contrarre matrimonio secondo la legislazione vigente.

A tal proposito Esteban Paulón, presidente della Federación Argentina LGBT, ha detto:

"Questo progetto di Rachid è fondamentale per garantire l’esercizio e la vita dei diritti civili nel nostro paese per tutte le cittadine e i cittadini del mondo che vorranno venire qui a esercitarli. L’importanza, inoltre, risiede nel fatto che l’Argentina è l’unico paese al mondo in cui possono celebrarsi matrimoni egualitari tra turisti. La possibilità di celebrare nozze in tutte le province renderà possibile l’avanzamento dei diritti per tutto il collettivo lgbt. In momenti in cui nel mondo si discute sull’uguaglianza dei diritti per il nostro collettivo, l’Argentina vuole permettere a tutte le coppie del mondo che vogliono sposarsi di poterlo fare."
fonte http://www.queerblog.it

Lgbt: Obama non firma contro le discriminazioni gay al lavoro

Obama non firma contro le discriminazioni gay sul posto di lavoro?

Avete capito bene ragazzi. Stando a quanto riportato nelle scorse ore, a quanto sembra il Presidente USA Barack Obama non avrebbe firmato un ordine esecutivo grazie al quale finalmente avrebbero potuto essere eliminate del tutto le discriminazioni nei confronti delle persone omosessuali sul posto di lavoro.

A riportare quella che appare una notizia effettivamente incredibile, sarebbe stato nelle scorse ore il ”New York Times”, secondo cui la comunità lgbt americana sarebbe a dir poco delusa da questa inaspettata decisione.

Grande e comprensibile la delusione da parte degli attivisti della comunità lgbt USA, che da sempre ripongono molte speranze nella figura di Barack Obama, un Presidente gay friendly, colui che ha reso possibile l’abolizione dell’odiosa legge del DADT nelle Forze Armate, e colui che – in diverse occasioni – si sarebbe anche espresso a favore del matrimonio omosessuale.

A commentare la mancata firma da parte di Obama è stato nelle scorse ore Joe Solmonese, presidente dell’associazione lgbt Human Rights Campaign, che non ha potuto non esprimere la grande delusione della comunità gay: “Siamo molto delusi della decisione che ha preso l’amministrazione Obama e continueremo a insistere per sostenere la riforma. La triste verità è che i lavoratori possono essere licenziati soltanto perché sono gay”, dichiara amareggiato l’attivista lgbt.

Una simile e inaspettata decisione fa ancor più discutere, se si considera che solo alcune settimane fa, fonti indiscrete della Casa Bianca giuravano che, entro Novembre, il Presidente USA avrebbe avuto in serbo una bella sorpresa per i membri della comunità lgbt.
fonte http://www.gaywave.it

Lgbt: Nella Soap "Beautiful" storia lesbo in arrivo

Beautiful, la longeva soap opera in onda su Canale5 (e in America in onda sulla CBS) si fa lesbo.

Dopo aver terminato tutti gli intrecci amorosi dei protagonisti, già da parecchi anni a dire il vero, visti i tanti ritorni di fiamma proposti, gli autori hanno pensato che fosse giunto il momento di passare alle storie gay, anche se hanno deciso di puntare, come prima relazione, su un rapporto amoroso tra due donne.

Ne dà notizia EW.com, che racconta che le protagoniste di questa storia saranno le due madri di Caroline Spencer. Sarà lei stessa a rivelarlo al fidanzato Thomas Forrester e allo zio Bill, fino ad allora ignari della situazione familiare della giovane.

Per chi si stesse chiedendo se si tratta di un ritorno della “vecchia” Caroline, già moglie di Ridge nelle prime stagioni, precisiamo che si tratta invece di un personaggio nuovo, entrato a far parte del cast negli Stati Uniti a febbraio di quest’anno, quindi ancora sconosciuto al pubblico italiano. Caroline è figlia di Karen Spencer, interpretata guarda caso proprio dall’attrice che diede il volto alla prima Caroline, Joanna Johnson.

Vi siete persi qualche passaggio? Anche noi, ma abbiamo parecchi mesi per “ripassare” i personaggi, visto che le puntate che avranno per protagoniste le due donne omosessuali non arriveranno in Italia prima del prossimo anno.
fonte http://www.tvblog.it da Debora Marighetti

Lgbt: Primo Gay Pride in Toscana, l’assessore Cristina Scaletti: "I diritti vanno affermati e garantiti giorno dopo giorno"

L'iniziativa è in programma il prossimo 7 luglio.
Hanno già dato l'adesione personaggi come Fabio Canino, Dolcenera, Ivan Scalfarotto e Alessandro Cecchi Paone

E’ per il prossimo 7 luglio a Viareggio l’appuntamento con il primo Toscana Pride, la manifestazione del popolo lgbtqi (lesbiche, gay, bisex, transex e intersesso) organizzata dal Consorzio friendly Versilia per rilanciare il ruolo della Toscana nella battaglia per i diritti omosessuali, già sanciti dalla legge regionale numero 63 del 2004.

Un incontro che non vuol essere di opposizione ma di proposizione, hanno sottolineato gli organizzatori nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamani a Firenze, cui hanno partecipato la deputata Anna Paola Concia, Franco Grillini e l’assessore regionale a cultura e turismo Cristina Scaletti (in foto).

“Porto l’adesione della Regione e mia personale perché anche possedere una legge specifica non basta – ha sostenuto l’assessore Scaletti, niente può essere dato per scontato nella lotta alla discriminazione. I diritti vanno affermati e garantiti giorno dopo giorno, senza indulgere alla prudenza.

Sono fiera di poter vantare il sito web regionale che abbiamo voluto colorato dall’arcobaleno del movimento lgbtqi, intendiamo proseguire su questa strada.

Quanto stiamo facendo ci mette al passo con il resto dell’Europa; e sottolinea anche l’importanza di un mercato dedicato, in questo caso turistico, che però contribuisce ad accrescere il livello di cultura di tutti noi, e insieme fa girare anche settori dell’economia”.

Concetti ribaditi dagli altri ospiti: rivendicare significa rafforzare i diritti comuni, non solo quelli di un solo settore della popolazione.

E sia Concia che Grillini hanno chiesto che tutti i toscani si sentano coinvolti e partecipino all’appuntamento di luglio; non devono esistere, e non ci sono, barriere e distinzioni.

Il modello è quello dell’allegria vissuta insieme, senza guardare all’orientamento sessuale di ciascuno, nelle notti d’estate della Marina di Torre del Lago; anche se al momento sono messe a rischio da rapporti incrinati con l’amministrazione comunale viareggina e quella del Parco di San Rossore.

Al Toscana Pride hanno già dato l’adesione personaggi come Fabio Canino, la cantante Dolcenera, Ivan Scalfarotto, Alessandro Cecchi Paone.
Fonte: Regione Toscana via http://www.gonews.it

LGBT ROMA: PROIEZIONE DEL DOC "REGRETTERS" PER IL GENDER DOCUFILM FEST

I documentari del Gender DocuFilm Fest tornano dal 13 aprile al Caffè Letterario.

Ogni venerdì alle 20:45, i film che hanno riscosso maggior successo alle due edizioni del GDFF al Gay Village si presentano al pubblico in lingua originale con sottotitoli italiani.

La rassegna è organizzata da Di'Gay Project e sponsorizzata da AZGay, la guida per trovare tutte le attività LGBT e gay-friendly della tua città.

Programma:

13/04: PRODIGAL SONS (86min) - vincitore 2010
Il cambiamento di genere della regista è il mistero meno sconvolgente all'interno di questa famiglia americana.

20/04: REGRETTERS (60min) - premio del pubblico 2011
Nati uomini, Orlando e Mikael hanno cambiato sesso per diventare donne, e ora vorrebbero non averlo mai fatto.

27/04: SHOULD I REALLY DO IT? (86min) - premio del pubblico 2010
Confidarsi con un analista feticista potrebbe cambiare la propria vita.

04/05: KATHAKALI (40min) - vincitore 2011
Un viaggio ipnotico e sensuale in un mondo dove l'ordine gerarchico è immutabile, la religione onnipresente e le donne assenti.

11/05: STRETCH MARKS (67min)
Quando il sesso si insinua in una gravidanza, ne risulta un ritratto fortemente anticonvenzionale della maternità.

18/05: ROMEO & JULIUS (25min) + FACE (26min) - doppia proiezione
La forza dei sentimenti reali sconvolge una rivisitazione gay del dramma di Shakespeare.
Saresti capace di mostrare il tuo volto durante l'orgasmo?

25/05: LE CIEL EN BATAILLE (45min)
La lotta tra le pulsioni del corpo e la purezza dello spirito, nella confessione di un'esperienza umana complessa.

01/06: WHO'S AFRAID OF KATHY ACKER? (84min)
La vita della scrittrice americana, icona punk e femminista, in un tripudio di cybersex, tatuaggi e poesia.

Le proiezioni sono gratuite. Per chi lo desiderasse, il Caffè Letterario serve un aperitivo-cena al costo di 10€ dalle ore 20:00.
Informazioni su www.genderdocufilmfest.org

Ogni venerdì a partire dal 13 aprile @ CAFFE' LETTERARIO -
Via Ostiense 95 (Metro B - Piramide).
www.caffeletterarioroma.it
fonte http://www.digayproject.org

lunedì 16 aprile 2012

Lgbt: L'Italia dei Pride: da Bologna a Viareggio, le date già note

Il Pride nazionale, come si sa, si svolgerà a Bologna il 9 giugno, ma non mancano i Pride regionali e cittadini, da quello toscano di Viareggio, il 7 luglio, e quello campano di Salerno, il 26 maggio

La data del Pride nazionale è già nota: il 9 giugno l'appuntamento per la comunità lgbt italiana, infatti, è a Bologna dove a parata dell'orgoglio gay torna dopo tre anni e dopo il successo dell'Europride dello scorso anno di Roma.

Un Pride considerato cruciale proprio mentre nel Paese il dibattito sui diritti delle coppie lgbt è ad un punto di svolta grazie, anche, alle recenti sentenze della Cassazione, del Tribunale di Reggio Emilia e di quello di Milano che a vario titolo e sotto differenti aspetti, riconoscono i rapporti di coppia tra gay e tra lesbiche come degni di riconsocimento.

Come ogni anno, però, il Pride nazionale non sarà l'unico ad animare il mese di giugno, tradizionalmente il mese dell'orgoglio gay.
Sono già state fissate, infatti, anche le date di altri Pride cittadini o regionali che percorrerano l'Italia da nord a sud.

Il primo Toscana Pride si svolgerà il 7 luglio a Viareggio.

Una scelta non casuale, quella toscana, dato l'anno turbolento vissuto dalla comunità lgbt viareggina che rischia, dopo alcuni provvedimenti delle autorità locali, di vedere dissolversi l'esperienza di Torre del Lago diventata da più di un decennio punto di riferimento di gay e lesbiche di tutta la Toscana, e non solo, grazie a iniziative come il consorzio Friendly Versilia, il Mardì Gras, festival di cultura, musica e intrattenimento lgbt di grande richiamo, la consegna del premio "Personaggio gay dell'anno" e il concorso "Mister Gay Italia", solo per citare le iniziative più note.

Dal 12 al 27 maggio la comunità lgbt campana si è data appuntamento a Salerno che quest'anno ospiterà il Pride regionale organizzato dal Coordinamento Rainbow Campania per "dare un impulso chiaro dai territori" che arrivi dritto al cuore della politica.
Ancora da decidere le date di Roma e Milano.

Workshop e dibattiti saranno ospitati presso l'ex area Salid, al Parco Urbano dell'Irno in attesa del corteo finale il 26 maggio.

Ma anche Napoli avrà la sua marcia dell'orgoglio gay, organizzata dal Coordinamento Napoli Pride, che si snoderà per le strade del capoluogo campano il prossimo 30 giugno.

La speranza degli organizzatori, naturalmente, è che come lo scorso anno anche questa volta il sindaco De Magistris scenda in piazza a fianco di gay, lesbiche e trans napoletani.

Immancabile ormai l'appuntamento con il Torino Pride, la cui data è stata annunciata ieri.

Il movimentolgbt piemontese si è dato appuntamento nella città del Festival del Cinema LGBT il prossimo 16 giugno, data che "non sarà che il culmine di un fittissimo calendario di iniziative", fanno sapere dal Coordinamento Torino Pride.

Ancora il 23 giugno si svolgerà il Palermo Pride nell'anno in cui il capoluogo siciliano, subito dopo la campagna elettorale per l'elezione del nuovo sindaco, si candida a ospitare il Pride nazionale del 2013.
fonte http://www.gay.it

Toscana: Vinci festeggia il 560° anniversario della nascita di Leonardo

A fine giugno riapre la casa natale del Genio, autore della Gioconda.

Il Museo Leonardiano di Vinci festeggia il 560° anniversario della nascita dell'autore della Gioconda con l'iniziativa
''Buon Compleanno Leonardo!''.

Sabato 21 aprile si terra' l'ormai storica ''Lettura Vinciana'', la numero LII, dedicata quest'anno al tema ''Leonardo nella Francia del XVII secolo: eredita' paradossali'' e tenuta dalla studiosa Juliana Barone.

A maggio invece il Museo aprira' le sue porte ai bambini, ai quali e' dedicato il laboratorio ''Leonardo pittore'' (il 6 e il 13) e che saranno protagonisti dell'iniziativa ''Geniogioco, anche Leonardo e' stato bambino'', in programma il 26 e il 27.

Per i piu' "nottambuli" e' prevista l'apertura straordinaria gratuita del Museo il 19 maggio dalle ore 21 alle 24 in occasione della ''Notte dei Musei''.

L'iniziativa ''Buon Compleanno Leonardo!'' culminera' con l'inaugurazione della rinnovata Casa Natale di Leonardo il 22 giugno.

Intanto e' gia' on line il nuovo sito web del Museo (www.museoleonardiano.it), che consente di conoscere i nuovi eventi e di approfondire le tematiche proposte nella collezione museale.

Per la prima volta l'anniversario della nascita di Leonardo sara' ricordato anche in Turchia e per l'occasione il Museo Ideale di Leonardo di Vinci riscopre i suoi rapporti con l'antica Costantinopoli.

Per domani a Istanbul l'International Association of Art per il World Art Day ha organizzato una conferenza leonardiana affidata ad Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale. Si intitola ''Leonardo: modernita' e utopia'' e si terra' nel teatro dell'Istituto Italiano di Cultura.

Vezzosi si soffermera' sui sorprendenti e straordinari rapporti di Leonardo con l'antica Costantinopoli e la Turchia., rivelando come l'artista-scienziato tracciava le rotte da Venezia verso l'Asia Minore nei suoi schizzi dedicati al Mediterraneo.

Fra le carte di Leonardo che ci sono pervenute (ma ne mancano almeno altrettante, disperse dopo la sua morte), ha anticipato Vezzosi, "troviamo un bagno turco portatile e la bevanda dell'acquarosa, le armi per lanciare proiettili incendiari e osservazioni sulle correnti nel Mar di Tracia, sui monti e i fiumi della Turchia".

Leonardo studio', nel 1500, per la Repubblica Veneta le difese del Friuli contro le incursioni dell'esercito turco del sultano Bajazet II; ma nel 1503 progetto' per lo stesso sultano mulini a vento, innovative macchine idrauliche, un ponte a una sola campata di quasi 240 metri sul Corno d'Oro tra Pera e Costantinopoli, e un ponte levatoio per raggiungere l'Anatolia.

E, definendosi ''suo servitore'', fece inoltrare una lettera da Genova al sultano di Costantinopoli, che evoca quella inviata nel 1482 a Ludovico il Moro, signore di Milano; nel trasmettarla, l'ambasciatore turco lo definisce ''l'infedele di nome Leonardo''.

fonte http://www.adnkronos.com

Lgbt Bassano del Grappa: Speed dating “300 secondi” gay & lesbo al Caffè dei Libri il 18 e 19 aprile

Il Caffè dei Libri (in foto)a Bassano. "300 secondi", il social game di appuntamenti veloci riservati ai single, si rivolge ora anche ai partecipanti dello stesso sesso

Dopo il successo dello speed dating “etero”, il “Caffè dei Libri” di vicolo Gamba a Bassano allarga l'iniziativa anche agli omosessuali.



Le due prime serate in programma il 18 e 19 aprile.
Ma la novità stenta ancora a decollare

300 secondi per trovare l'anima gemella. E' ormai un successo consolidato l'iniziativa del “Caffè dei Libri” di vicolo Gamba a Bassano del Grappa che ha importato in riva al Brenta la moda internazionale dello “speed dating” (“appuntamento veloce”) e che il giovedì sera, grazie all'intuizione della giornalista milanese Patricia Schmeidler, apre le sue porte ai cuori solitari desiderosi di conoscere nuove persone e stringere amicizie, e possibilmente anche qualcosa di più.

Uomini da un lato e donne dall'altro, mediamente una quindicina per parte, vengono così impegnati in un social game, rigorosamente riservato ai single maggiorenni.

Le regole sono note: ogni coppia uomo-donna, seduto l'uno di fronte all'altra, hanno 300 secondi a disposizione per parlare e scambiarsi impressioni.
Allo scadere dei 5 minuti si scala di un posto, pronti per un nuovo incontro veloce: e così via.

Ogni partecipante riceve una “scheda di gradimento”, con le opzioni “Sì” e “No”, nella quale indica se vuole rivedere o meno la persona appena conosciuta.
Se i “Sì” corrispondono, gli aspiranti “amici o qualcosa di più” vengono messi successivamente in contatto via email.

Starà poi ai singoli “giocatori” decidere se rivedersi per conoscersi meglio. E se son rose, come si suol dire, fioriranno.
Dell'ottimo riscontro dell'iniziativa, che attira partecipanti anche da fuori provincia, si sono già occupati articoli di stampa.

Ma per i promotori del locale-libreria di vicolo Gamba il progetto non era ancora completo, nell'ottica di una gestione di incontri e di eventi “senza esclusioni per nessuno”.

E così, da questo mese di aprile, è nata l'idea di allargare il gioco “300 secondi” anche agli omosessuali.

Valgono esattamente le stesse regole: solo che a ciascun tavolo dello “speed date” siedono di fronte un lui e lui, e una lei e una lei.
Tutto ormai è pronto per il lancio della novità.

La prima serata “300 secondi LGBT Gay” è in programma mercoledì 18 aprile alle 21. La prima serata “300 secondi LGBT Lesbo” è invece prevista la sera successiva, sempre alle 21.

Diversamente dal successo immediato dei 300 secondi etero, tuttavia, la nuova proposta stenta a decollare: le prenotazioni per le due serate di esordio sono infatti ancora poche.

Inevitabile, in una città e in un territorio dove il “fare outing” corre il rischio di scontrarsi con antichi pregiudizi.

Ma i promotori non demordono, e anzi annunciano che continueranno a proporre i 300 secondi omosex con regolarità.

“E' solo questione di tempo”, ci dicono. E anche una questione di abitudine, aggiungiamo noi, in una città, secondo dati riferiti da ambienti vicini ai circoli LGBT, dove la percentuale dei non eterosessuali è molto più alta di quanto non si pensi.
fonte http://notizie.bassanonet.it/attualita/10819.html
articolo e foto di Alessandro Tich

Lgbt Danza: Palermo lascia a casa i ballerini del Teatro Massimo "Meglio quelli di Kiev" intervista a Luciano Cannito

Il calendario del Teatro Massimo annunciava per il 19 aprile il «Don Chisciotte» con la compagnia del Teatro diretta da Luciano Cannito (in foto), la coreografia di Eric Vu An e una serie di stelle internazionali.

Ora si viene a sapere che quel titolo sarà presentato dal Balletto dell’Opera di Kiev.
Cosa sta capitando al Massimo?
C’è forse da temere la chiusura del corpo di ballo?
Voci insistenti danno proprio il Massimo e il Filarmonico di Verona come le prossime troupe di Fondazioni liriche a chiudere i battenti in questo panorama della danza italiana sempre più simile a un cimitero.

E dove resterebbero Milano, Roma, Napoli e Firenze.
E dove infine emerge sempre più evidente che per garantire sindacalmente i pochi ballerini stabili rimasti, già super garantiti, si lasciano per strada senza ingaggi gli aggiunti che ormai, piaccia o no, sono il nerbo delle compagnie.

Luciano Cannito (oltre che presenza fissa tra gli insegnanti di «Amici» di Maria de Filippi) è direttore a Palermo da sette anni, è artefice di una rinascita del balletto, ha fatto danzare agli artisti palermitani titoli prima mai eseguiti come «Lago dei Cigni» o «Bella Addormentata», ha portato al Massimo coreografie importanti come la «Coppélia» di Roland Petit.

Maestro Cannito, chiuderà il corpo di ballo?

«Non ho nessuna notizia in questo senso, anzi sto già progettando la prossima stagione. Si è trattato di fare economia. É stata una decisione del consiglio di Amministrazione. Comune e Regione hanno tagliato il bilancio del Teatro di quattro milioni di euro. Il Cda ha spiegato ai sindacati che si deve tener conto della drammatica situazione in cui si trova il Comune di Palermo. O si tagliava un titolo oppure si faceva un progetto meno costoso. Il Cda ha preferito questa seconda via visto che il pubblico del Massimo aveva già dovuto rinunciare allo “Schiaccianoci” saltato per lo sciopero».

Già, sciopero selvaggio e sciagurato, il dicembre scorso mentre tutta l’Italia teneva il fiato sospeso per lo spread e la situazione economica del paese.
Roba che neanche Maria Antonietta e le sue brioches.

«Siamo entrati nel guinness dei primati: saltate tutte le sei repliche, tra l’altro tutte esaurite: settemila spettatori da rimborsare e una produzione totalmente inutilizzata. Una perdita secca di settecentomila euro».

E invece il suo lavoro sui titoli di repertorio dovrebbe essere facilmente vendibile nei teatri italiani.

«Ci sono molti teatri di tradizione che non hanno corpo di ballo e ci inviterebbero volentieri con titoli famosi. Ma se non diventiamo una compagnia più autonoma, se non c’è flessibilità non si riesce. Un esempio: quando preparavamo “Cenerentola”, Udine ci ha chiesto due repliche. Si trattava di prolungare il lavoro di una settimana. Avevamo praticamente già il contratto, che prevedeva viaggio, soggiorno e cinquanta euro di diaria. È andato tutto all’aria perché il sindacato ha giudicato cinquanta euro a testa al giorno una cifra indecente per mangiare».

Per gli stabili è cambiato poco, per loro lo stipendio corre comunque, per gli aggiunti ha voluto dire rinunciare a una settimana di stipendio. Ma quanti sono gli stabili?

«Dopo i prepensionamenti di novembre ne sono rimasti una decina, gli aggiunti sono sempre trentacinque, quaranta».

Quindi anche per questo «Don Chisciotte» un bel gruppo che resta a casa o va in giro per il mondo a cercar lavoro.

«Dappertutto ormai le compagnie sono composte da danzatori assunti con contratti annuali rinnovati di anno in anno. Soltanto così si può lasciare spazio alla meritocrazia. Con i contratti a tempo indeterminato la qualità rischia di scadere. Di bravi ballerini in giro per il mondo ce ne sono tanti e non hanno un giorno libero perché tutti i teatri li vogliono».
fonte http://www3.lastampa.it di SERGIO TROMBETTA