giovedì 30 luglio 2020

Cinema: "Shoemaker of Dreams" Il documentario di Luca Guadagnino su Ferragamo

Verrà presentato alla prossima edizione della Mostra del Cinema di Venezia un nuovo documentario dedicato all'arte di Salvatore Ferragamo. Alla regia c'è Luca Guadagnino

Luca Guadagnino è molto più di un regista. È un uomo appassionato della bellezza, che ricerca anche nella moda, nell’architettura e nell’arte tutta. Alla 77esima Mostra del Cinema di Venezia verrà presentato il suo ultimo film, Salvatore – Shoemaker of Dreams, dedicato alla ricerca artistica e imprenditoriale di Salvatore Ferragamo.

La pellicola ripercorre la storia del grande stilista attraverso immagini e voci illustri, tra cui anche quella di Martin Scorsese. Un racconto che va dall’infanzia a Bonito, dove ha realizzato le sue prime scarpe, al viaggio in America in cerca di fortuna; dalle esperienze a Hollywood al ritorno in Italia, dal rischio del fallimento alla rinascita nel suo laboratorio di Firenze, fino alla definitiva consacrazione.

Carattere, istinto, genio, curiosità e straordinaria intuizione: Salvatore – Shoemaker of Dreams mostra il mistero e il fascino di una figura complessa, un’icona della moda italiana e mondiale che non ha mai perso di vista l’importanza dei legami familiari. Il docufilm, con la voce narrante di Michael Stuhlbarg, si avvale di immagini inedite e testimonianze dei membri della famiglia Ferragamo e numerosi studiosi, docenti, stilisti, giornalisti, critici di moda e cinematografici.

fonte: Margherita Bordino www.artribune.com

Firenze: Palloncini, Batman e tanta musica Addio alla «regina» di Santo Spirito

Quattrocento persone al funerale di Sara Bencini. E la Foer legge il messaggio della madre

«Un funeralone da fargli pigliare un colpo!». Fuori dalla basilica di Santo Spirito erano in quattrocento ieri ad aspettare la bara di Sara Bencini, portata a spalla dai Bianchi del calcio storico, mentre centinaia di palloncini gialli e rosa volavano lungo la facciata.


Per lei, la «regina» di Santo Spirito, gli amici avevano organizzato il funerale con un volantino che sembrava il lancio di una festa: «dress code: no sadness (niente tristezza, ndr)».

E, alle esequie, persone vestite a lutto, ma anche ragazze con i mantelli di Superman e di Batman, uomini in abbigliamento indiano e donne in abito da sera. Gioielliera di via Maggio, con collaborazioni del calibro di Gucci e Vuitton per le sue creazioni dai richiami a metà strada tra il Rinascimento fiorentino e l’Oriente, Sara Bencini è scomparsa venerdì scorso, a 51 anni di età, dopo una lunga malattia.

Amatissima in Oltrarno, incarnazione della Dolce Vita di Santo Spirito, durante la cerimonia è stata ricordata da padre Abel per la sua capacità di «moltiplicare il bene, la gioia, in ciascuno di noi», mentre in Palazzo Vecchio, durante il Consiglio comunale, è arrivato l’omaggio alla «Bencini» da Stefano di Puccio: «Una donna libera, la regina delle notti fiorentine»

In basilica, a prendere la parola per l’orazione funebre, è stato Gianluca Gori, noto nel mondo dello spettacolo per il personaggio di Drusilla Foer: è stato lui a leggere il messaggio di mamma Vittoria («Quante volte sono stata ringraziata per aver creato Sara»), per poi invitare gli amici di imparare «l’apertura alle persone che lei ci ha insegnato, senza aspettare un’occasione di dolore come questa».

Fuori un applauso lunghissimo ha accompagnato Claudio Corona cantare dal vivo «I feel love», assieme ai palloncini che volavano in cielo. «Si sono scordati di metterle un paio di tacchi sulla bara», ha scherzato l’amico Gianmichele Baroni, prima che il sorriso si trasformasse in lacrime. E in una cerimonia che ha ricordato Amici Miei (Sara era stata tra le più protagoniste dell’Ultima zingarata, il documentario omaggio del funerale del Perozzi), i passanti si fermavano stupiti a guardare quelle centinaia di persone che cantavano Psycho Killer dei Talkin Heads, esultando ed applaudendo davanti a una bara quasi fossero a un concerto. E per non tradire lo spirito della «Bencini», mentre in diversi scoppiavano in lacrime, una ragazza ha fatto ridere la folla, indicando i tavolini dei bar di Santo Spirito e gridando dal sagrato: «Vodka!».

fonte: di Giulio Gori  https://corrierefiorentino.corriere.it  © RIPRODUZIONE RISERVATA

Verona: "LE STELLE DELL'OPERA" Gubanova, Netrebko, Eyvazov e Maestri per l'Arena

Il 1° agosto l'Arena darà spazio all’esplosiva creatività artistica della coppia d’arte e di vita Anna Netrebko e Yusif Eyvazov, affiancati dalle star Ekaterina Gubanova e Ambrogio Maestri su grandi arie e quadri di Verdi, Donizetti, Leoncavallo, Cilea e Giordano.


Direttore d'orchestra Marco Armiliato
Soprano Anna Netrebko, Mezzosoprano Ekaterina Gubanova, Tenore Yusif Eyvazov, Baritono Ambrogio Maestri.



In caso di annullamento della serata, Le Stelle dell'Opera
verrà recuperato il giorno successivo 02/08/2020




Programma: Ambrogio Maestri Prologo “Si può? Si può?” (Pagliacci – R. Leoncavallo)
Ekaterina Gubanova Stride la vampa (Il Trovatore, Parte II – G. Verdi)
Yusif Eyvazov Forse la soglia attinse….ma s'è m'è forza perderti (Un ballo in maschera, Atto III – G. Verdi)
Anna Netrebko Tu che le  vanità (Don Carlo, Atto V – G. Verdi)
Sinfonia (I vespri siciliani – G. Verdi)
Ekaterina Gubanova O don fatale, o don crudel (Don Carlo, Atto IV- G. Verdi)
Yusif Eyvazov La vita è inferno all'infelice….O tu che in seno agli angeli (La forza del destino, Atto III – G. Verdi)
Anna Netrebko Del sultano Amuratte…Io son l’umile ancella (Adriana Lecouvreur, Atto I – F. Cilea)
Sinfonia (Don Pasquale – G. Donizetti)
Anna Netrebko, Ambrogio Maestri Quanto amore! Ed io spietata (L’Elisir d’amore, Atto II – G. Donizetti)
Yusif Eyvazov Un dì all’azzurro spazio (Andrea Chénier, Quadro I – Umberto Giordano)
Ambrogio Maestri Nemico della patria (Andrea Chenier, Quadro III – U. Giordano)
Anna Netrebko, Yusif Eyvazov Vicino a te s'acqueta (Andrea Chenier, Quadro IV – U. Giordano)

Orchestra dell’Arena di Verona
Durata: 70' senza intervallo

Biglietteria
Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona Orari di Biglietteria (chiusa la domenica)
tel. (+39) 045 59.65.17 – fax (+39) 045 801.3287 dalle 10:15 alle 22:00 nei giorni di spettacolo
biglietteria@arenadiverona.itwww.arena.it dalle 10:15 alle 16:45 nei giorni senza spettacolo
Call center (+39) 045 800.51.51
Punti di prevendita Geticket

Cinema: "Le sorelle Macaluso" di Emma Dante in concorso a Venezia e in sala con Teodora il 10 settembre

Sette anni dopo Via Castellana Bandiera, Emma Dante torna alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, selezione ufficiale, con Le sorelle Macaluso, tratto dalla sua omonima pièce teatrale che ha ricevuto il Premio Ubu per il Miglior Spettacolo e la Miglior Regia. Scritto da Emma Dante, Elena Stancanelli e Giorgio Vasta, il film è una produzione Rosamont e Minimum Fax Media con Rai Cinema che arriverà in sala il 10 settembre distribuito da Teodora Film. «

Il film racconta infatti l’infanzia, l’età adulta e la vecchiaia di cinque sorelle nate e cresciute in un appartamento all’ultimo piano di una palazzina nella periferia di Palermo. Una casa che porta i segni del tempo che passa come chi ci è cresciuto e chi ancora ci abita. La storia di cinque donne, di una famiglia, di chi va via, di chi resta e di chi resiste.

fonte: www.teodorafilm.com

domenica 26 luglio 2020

Firenze: Il lutto. Santo Spirito piange la regina della Dolce Vita

Addio a Sara Bencini, lo stile prima di tutto: «Il cancro non è una buona scusa per essere noiose». I funerali si terranno lunedì alle 18 nella basilica di Santo Spirito.

È scomparsa ieri, dopo una lunga malattia, Sara Bencini, nota gioielliera e simbolo della Dolce Vita dell’Oltrarno. Creatrice di gioielli appariscenti e dal gusto orientale, oltreché nel suo piccolo laboratorio di via Maggio aveva lavorato per nomi importanti della moda e dello spettacolo: dalle collaborazioni con Luis Vuitton, Gucci, LuisaviaRoma, ai Maneskin come testimonial, mentre due anni fa aveva abbassato la serranda della bottega per trasferirsi in India e disegnare le collezioni di gioielli di Shazè.

Lo scorso anno, la scoperta del cancro l’aveva riportata da Mumbay nella sua Firenze. I funerali si terranno lunedì 27 alle 18 nella basilica di Santo Spirito.

E lei aveva trasformato la battaglia contro la malattia in uno spettacolo scherzoso: nessun timore a parlare della parrucca, biondissima come i suoi veri capelli, entrava e usciva da Careggi armata di selfie stick e vestita come per andare a ballare, immortalando tutto della sua Odissea medica sempre col sorriso sulle labbra. Senza dimenticare, mai, «lo stile»: «Il cancro non è una buona scusa per essere noiose», disse una volta.

Qualche mese fa sembrava aver vinto la sua battaglia. Poi nelle settimane scorse, la ricaduta. Se n’è andata ieri, a 51 anni, un’età cui accennava sempre con vaghezza, fiera com’era di apparire molto più giovane. Per l’Oltrarno la sua morte è un trauma. Sara Bencini era la legittima regina della Dolce Vita di Santo Spirito, delle notti al Disagio.. Nei giorni scorsi, era stata immortalata su un murale dall’amico e pittore Giambaccio, con tanto di riferimenti all’amata India. Bella, irriverente, fiera della sua femminilità, femminista mai arrabbiata, di quelle che il rispetto non si chiede, si prende.

Per molti, con i suoi capelli biondissimi, gli abiti vistosi e un’autorevolezza naturale, era una fata turchina dei tempi moderni: ma ai suoi tanti Pinocchio non ha mai raccomandato di esser buoni, al contrario ha ricordato che non c’è ragione di vergognarsi di essere sulla cattiva strada. Memorabile un suo post sui social, contro chi faceva la morale alle due statunitensi che avevano denunciato per stupro due carabinieri: «Volevo dire a voi che avete tanto da puntare il dito su due americanine briache di vent’anni e che adesso fate le mammine e le mogliettine sante, che io certe notti vi ho visto parecchio messe peggio. Occhio, eh, che tiro fuori anche le foto. Su carta Kodak».

fonte: © RIPRODUZIONE RISERVATA di Giulio Gori  https://corrierefiorentino.corriere.it

Danza: Online La Bella Addormentata con Fumi Kaneko, Federico Bonelli e il Royal Ballet

Da venerdì 24 luglio 2020 al 7 agosto 2020 la Royal Opera House di Londra offre online sui suoi canali social La Bella Addormentata con Fumi Kaneko, Federico Bonelli e il Royal Ballet. Dal 25 luglio all’8 agosto online anche lo spettacolo di riapertura della Royal Opera House con coreografie di Wayne Mac Gregor, Ashton, MacMillan e Wheeldon

Dal 24 . 07 . 2020 al 08 . 08 . 2020

Prosegue il programma di contenuti online della Royal Opera House di Londra, a cui il pubblico di tutto il mondo può accedere gratuitamente in qualsiasi momento collegandosi con i canali Facebook e YouTube del ROH.

Dal 24 luglio al 7 agosto 2020 il Royal Ballet mette online on line, una classica versione de La Bella Addormentata andata in scena in questa stagione, prima del lockdown. La base coreografica è quella originale di Petipa, con coreografie aggiuntive, che si sono stratificate negli anni, firmate da Frederick Ashton, Anthony Dowell e Christopher Wheeldon.

Questo il balletto. The Sleeping Beauty in full from The Royal Ballet #OurHouseToYourHouse > QUI

Questi i protagonisti: nel ruolo della Principessa Aurora troviamo Fumi Kaneko e in quello del principe Federico Bonelli. La buona Fata dei Lillà è interpretata da Gina Storm-Jensen mentre la cattiva fata Carabosse è interpretata da Kristen McNally.

Foto: Fumi Kaneko nel ruolo della Principessa Aurora ne The Sleeping Beauty, The Royal Ballet ©2019 ROH, ph. Helen Maybanks.

Segnaliamo che dal 25 luglio 2020 si potrà assistere online sul canale della BBC al primo spettacolo del Teatro londinese dopo il lockdown, uno spettacolo che unisce lirica e balletto. Il programma di questa serata prevede un nuovo balletto firmato da Wayne Mac Gregor, brani di coreografie firmate da Ashton, MacMillan e Wheeldon affiancate da brani di opere liriche. Lo spettacolo resterà online fino all’8 agosto 2020.  Per vederlo cliccare QUI.         fonte: www.danzaeffebi.com