Si terrà a Napoli presso l’Istituto italiano degli studi filosofici il convegno “Minori con varianza di genere: buone prassi e dilemmi”, organizzato da Avvocatura per i Diritti LGBTI - Rete Lenford con SInAPSi - Centro di Ateneo Federico II e Fondazione Genere Identità Cultura.
Tra i temi toccati nel corso della mattinata: il benessere psicofisico e sociale dei minori con varianza di genere, l’autodeterminazione del minorenne e il consenso ai trattamenti medici, la giurisprudenza in materia di rettificazione dell’attribuzione di sesso di minori, l’identità di genere nel DSM-5 e nel ICD-11 con particolare riferimento alle controversie relative ai minori.
Aprirà i lavori Paolo Valerio, Professore di psicologia clinica Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Seguiranno gli interventi della Dott.ssa Fabiana Santamaria (Università degli Studi di Napoli), Luca Chianura (San Camillo-Forlanini, Roma), di Maddalena Mosconi (San Camillo-Forlanini, Roma), del Dott. Gennaro Mastrangelo (magistrato presso il Tribunale di Milano), della Dott.ssa Anna Lorenzetti (Università di Bergamo) e del Dott. Jack Drescher (New York Medical College). Modera l’Avv. Antonio Rotelli, co-presidente Avvocatura per i diritti LGBTI – Rete Lenford.
La partecipazione al convegno è gratuita inviando una mail di iscrizione all’indirizzo: convegno@retelenford.it
Il convegno si svolgerà a partire dalle ore 9.00.
L'Istituto italiano degli studi filosofici si trova in via Monte di Dio 14 a Napoli.
fonte http://www.napoligaypress.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
mercoledì 8 ottobre 2014
Lgbt Napoli: A San Giorgio a Cremano la nuova stagione del Centro Teatro Spazio
Prenderà il via il 25 ottobre prossimo la nuova stagione del Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano (Na), nello stesso sottoscala in cui ha mosso i primi passi Massimo Troisi e che negli anni ha visto alternarsi Pupella Maggio, Tato Russo, Leopoldo Mastelloni, Peppe Lanzetta, Nuccia Fumo, Antonio Allocca, Alessandro Siani, Maria Bolignano, Nunzia Schiano, Gea Martire e tanti altri.
A presentare il cartellone, il direttore artistico Vincenzo Borrelli interprete e regista anche del primo spettacolo in programma “Morte di un commesso viaggiatore” da Arthur Miller. Sempre per la regia di Borrelli andranno in scena “Le serve” da Jean Genet con Con Marina Billwiller e Cristina Ammendola (22 e 23 novembre); “Mario e la donna dei mari neri” di Pasquale Ferro (18 e 19 aprile); “Ferdinando” di Annibale Ruccello con Maria Paola Marino Marina Billwiller (2, 3, 9 e 10 maggio).
Tra gli altri spettacoli che compongono la stagione: “Piccole incongruenze quotidiane” di Diego Sommaripa da Stefano Benni (8 e 9 novembre); “Francischiello. Un Amleto re di Napoli” di e con Carmine Borrino e le musiche di Lino Canavacciuolo (6 e 7 dicembre); “Eva vs. Eva” di Maurizio Tieri (31 gennaio e 1° febbraio).
Il Centro Teatro Spazio si trova in via San Giorgio Vecchio 23/31 a San Giorgio a Cremano (Na)
Per info: 081 574 49 36 | 338 74 05 819 | centroteatrospazio.net
fonte http://www.napoligaypress.it/
Lgbt Libri: "La morte della bellezza" di Giuseppe Patroni Griffi
Nella Napoli desolata ma vitalissima della Seconda guerra mondiale, durante i terribili bombardamenti del 1943, divampa l’amore tra due giovani: Eugenio, bellissimo adolescente napoletano lacerato tra una «normale» educazione sentimentale e le proprie pulsioni omosessuali, e Lilandt, giovane insegnante italo-tedesco rimasto solo, dopo la morte dei genitori, a vivere in una grande villa ormai in decadimento.
Eugenio inizialmente cerca di resistere al sentimento che lo lacera e che non vuole accettare, ma è infine costretto a cedere, fino a lasciarsi travolgere da una passione che sarà intensa, romantica, crudele.
In un mondo che pare essere arrivato al capolinea e avere smarrito il significato di che cosa vuol dire amare, il loro giovane desiderio, così intenso, così disperato, si trasfigura in un atto quasi eroico, di resistenza.
Giuseppe Patroni Griffi (1921-2005), napoletano, scrittore, regista teatrale e cinematografico, è stato una delle personalità più versatili del secondo Novecento italiano. Delle sue pièce teatrali ricordiamo: D’amore si muore(1958), Anima nera (1960), Metti una sera a cena (1967), Persone naturali e strafottenti (1973). Della sua narrativa: Ragazzo di Trastevere (1955), poi ampliato in Gli occhi giovani (1977), Scende giù per Toledo (1975), Del metallo e della carne (1992). Patroni Griffi è stato anche regista di opere liriche: Le nozze di Figaro, Tosca. La prima edizione di La morte della bellezza è del 1987.
fonte http://www.pianetagay.com By Mathieu Blank
Eugenio inizialmente cerca di resistere al sentimento che lo lacera e che non vuole accettare, ma è infine costretto a cedere, fino a lasciarsi travolgere da una passione che sarà intensa, romantica, crudele.
In un mondo che pare essere arrivato al capolinea e avere smarrito il significato di che cosa vuol dire amare, il loro giovane desiderio, così intenso, così disperato, si trasfigura in un atto quasi eroico, di resistenza.
Giuseppe Patroni Griffi (1921-2005), napoletano, scrittore, regista teatrale e cinematografico, è stato una delle personalità più versatili del secondo Novecento italiano. Delle sue pièce teatrali ricordiamo: D’amore si muore(1958), Anima nera (1960), Metti una sera a cena (1967), Persone naturali e strafottenti (1973). Della sua narrativa: Ragazzo di Trastevere (1955), poi ampliato in Gli occhi giovani (1977), Scende giù per Toledo (1975), Del metallo e della carne (1992). Patroni Griffi è stato anche regista di opere liriche: Le nozze di Figaro, Tosca. La prima edizione di La morte della bellezza è del 1987.
fonte http://www.pianetagay.com By Mathieu Blank
Lgbt Musica: Antony and the Johnsons, in arrivo il DVD del film "Turning"
Turning, il documentario del 2011 che raccontava una serie di performance live di Antony and the Johnsons di cinque anni prima, diventerà ora un DVD.
Il film è diretto da Charles Atlas, che aveva curato anche l’allestimento degli show del 2006, concerti con l’orchestra e una serie di visual con protagonisti 13 transessuali. Turning sarà pubblicato l’11 novembre per la Secretly Canadian e, nelle parole dello stesso Antony, è “il lavoro più significativo della mia carriera”.
“Io e Charles Atlas abbiamo lavorato sette anni alla produzione del film e un altro anno e mezzo per mostrare la pellicola ad una serie di festival selezionati - racconta il musicista in un comunicato ufficiale. Negli ultimi tre anni soprattutto, il riconoscimento delle persone transgender e la rinascita della coscienza femminista sono esplosi nella cultura pop di tutto il mondo. Abbiamo piantato dei semi per questo Zeitgeist nel 2006, quando ho viaggiato con 13 donne coraggiose per tutta l’Europa e abbiamo presentato il concerto Turning, con l’intento di esplorare l’intersezione tra le immagini della trans-femminilità e le visioni di pionieristiche artiste femministe come Kembra Pfahler e Johanna Constantine”.
“Abbiamo condiviso questo circolo di femminilità moderna con il mondo, portandolo in giro dall’ultimo palco di New York ad alcuni dei più importanti teatri dell’Europa”, spiega Antony. Turning sarà accompagnato da un live album che racchiude tutta la performance del musicista del novembre 2006 al Barbican di Londra, e due registrazioni di studio di Whose are these e Tears tears tears, pubblicati come picture disk nel 2006.
Qui il link, di una versione dal vivo di Daylight in the sun contenuta nell’album
https://soundcloud.com/secretlycanadian/antony-the-johnsons-daylight-and-the-sun-live-1
Qui il TRAILER di Turning:
http://www.youtube.com/watch?v=2QpJpKzugAk
fonte http://www.labottegadihamlin.it/ di Marco Loprete
Il film è diretto da Charles Atlas, che aveva curato anche l’allestimento degli show del 2006, concerti con l’orchestra e una serie di visual con protagonisti 13 transessuali. Turning sarà pubblicato l’11 novembre per la Secretly Canadian e, nelle parole dello stesso Antony, è “il lavoro più significativo della mia carriera”.
“Io e Charles Atlas abbiamo lavorato sette anni alla produzione del film e un altro anno e mezzo per mostrare la pellicola ad una serie di festival selezionati - racconta il musicista in un comunicato ufficiale. Negli ultimi tre anni soprattutto, il riconoscimento delle persone transgender e la rinascita della coscienza femminista sono esplosi nella cultura pop di tutto il mondo. Abbiamo piantato dei semi per questo Zeitgeist nel 2006, quando ho viaggiato con 13 donne coraggiose per tutta l’Europa e abbiamo presentato il concerto Turning, con l’intento di esplorare l’intersezione tra le immagini della trans-femminilità e le visioni di pionieristiche artiste femministe come Kembra Pfahler e Johanna Constantine”.
“Abbiamo condiviso questo circolo di femminilità moderna con il mondo, portandolo in giro dall’ultimo palco di New York ad alcuni dei più importanti teatri dell’Europa”, spiega Antony. Turning sarà accompagnato da un live album che racchiude tutta la performance del musicista del novembre 2006 al Barbican di Londra, e due registrazioni di studio di Whose are these e Tears tears tears, pubblicati come picture disk nel 2006.
Qui il link, di una versione dal vivo di Daylight in the sun contenuta nell’album
https://soundcloud.com/secretlycanadian/antony-the-johnsons-daylight-and-the-sun-live-1
Qui il TRAILER di Turning:
http://www.youtube.com/watch?v=2QpJpKzugAk
fonte http://www.labottegadihamlin.it/ di Marco Loprete
Lgbt: Nozze gay - I sindaci si scagliano contro la decisione di Alfano
Cancellare i matrimoni omosessuali, contratti all'estero, e inseriti nei registri del comune questo l'ordine di Alfano.
I sindaci di tutta Italia, o quasi, non ci stanno.
È muro contro muro tra i sindaci e il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sulle nozze gay. L’annuncio della circolare che deve annullare d’ufficio le registrazioni alle anagrafi comunale, di quei sì pronunciati all’estero, ha scatenato la disobbedienza di molti sindaci che si sono detti contrari alla decisione del ministro.
A capeggiare il fronte dell’obiezione, il sindaco di Bologna Virginio Merola: "Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Io non obbedisco. Nessun motivo di ordine pubblico impedisce la trascrizione". Gli fa eco il collega di Udine, Furio Honsell: "La nostra scelta è basata sul diritto internazionale privato e ha una forte valenza simbolica e culturale, perché sottolinea l’importanza delle pari opportunità nei confronti delle persone Lgbt. Una questione come questa non va risolta con circolari burocratiche, ma deve essere portata in Parlamento o davanti alla Corte costituzionale".
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, già una ventina di giorni fa, aveva chiesto ai partiti e alla presidenza dell’assemblea capitolina di avviare il processo per il riconoscimento dei matrimoni gay, aveva anche ricordato che "insieme con la Grecia siamo l’unico Paese dell’Unione europea a non avere una legge sulle unioni civili".
Il Comune di Napoli, dal canto suo, ha annunciato che ricorrerà contro la circolare che violerebbe il "principio costituzionale di uguaglianza dei diritti".
E anche Milano, dove lunedì il consiglio comunale aveva dato il via all’iter per arrivare al riconoscimento delle nozze gay, la decisione di Alfano non è stata gradita; Giuliano Pisapia ribadisce l'intenzione di andare avanti con la trascrizione dei matrimoni gay.
"Doveva impegnarsi perché il Parlamento approvasse una legge in un senso o nell’altro. Il potere esecutivo con una circolare non interpreta una legge che manca, ne’ può mettersi in contrasto con una sentenza del giudice", è stato il commento del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi che ha registrato un matrimonio gay come effetto di una sentenza.
Anche la maggioranza di governo si spacca tra Ncd che sostiene Alfano e Pd e Sel che lo invitano a lasciar fare al Parlamento, mentre la comunità gay punta il dito contro il ministro.
Per il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto, "sarebbe auspicabile che Alfano prima di decidere sulle pari opportunità si coordinasse con il titolare della relativa delega, Matteo Renzi". Ironico il leader di Sel, Nichi Vendola: "Si dovrebbe dire ad Alfano di uscire dalle caverne".
"Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari", afferma Debora Serracchiani, vicesegretaria nazionale del Pd. "I diritti civili non sono un problema burocratico, ma un'esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata". "Ho fiducia che l'approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà".
In serata arriva la replica del ministro Alfano: "Ho visto troppe polemiche ideologiche su una mia decisione che invece riguarda solo il rispetto della legge. Io ho inteso solo far rispettare la legge".
"La legge italiana – ha concluso Alfano – non prevede che due persone dello stesso sesso possano sposarsi". E "men che meno è possibile che due persone che si sposano all'estero, dello stesso sesso, trascrivano poi, nei registri dello Stato civile italiano, il loro matrimonio".
fonte http://www.articolotre.com/2014/10/nozze-gay-i-sindaci-si-scagliano-contro-la-decisione-di-alfano/
I sindaci di tutta Italia, o quasi, non ci stanno.
È muro contro muro tra i sindaci e il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sulle nozze gay. L’annuncio della circolare che deve annullare d’ufficio le registrazioni alle anagrafi comunale, di quei sì pronunciati all’estero, ha scatenato la disobbedienza di molti sindaci che si sono detti contrari alla decisione del ministro.
A capeggiare il fronte dell’obiezione, il sindaco di Bologna Virginio Merola: "Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all’estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Io non obbedisco. Nessun motivo di ordine pubblico impedisce la trascrizione". Gli fa eco il collega di Udine, Furio Honsell: "La nostra scelta è basata sul diritto internazionale privato e ha una forte valenza simbolica e culturale, perché sottolinea l’importanza delle pari opportunità nei confronti delle persone Lgbt. Una questione come questa non va risolta con circolari burocratiche, ma deve essere portata in Parlamento o davanti alla Corte costituzionale".
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, già una ventina di giorni fa, aveva chiesto ai partiti e alla presidenza dell’assemblea capitolina di avviare il processo per il riconoscimento dei matrimoni gay, aveva anche ricordato che "insieme con la Grecia siamo l’unico Paese dell’Unione europea a non avere una legge sulle unioni civili".
Il Comune di Napoli, dal canto suo, ha annunciato che ricorrerà contro la circolare che violerebbe il "principio costituzionale di uguaglianza dei diritti".
E anche Milano, dove lunedì il consiglio comunale aveva dato il via all’iter per arrivare al riconoscimento delle nozze gay, la decisione di Alfano non è stata gradita; Giuliano Pisapia ribadisce l'intenzione di andare avanti con la trascrizione dei matrimoni gay.
"Doveva impegnarsi perché il Parlamento approvasse una legge in un senso o nell’altro. Il potere esecutivo con una circolare non interpreta una legge che manca, ne’ può mettersi in contrasto con una sentenza del giudice", è stato il commento del sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi che ha registrato un matrimonio gay come effetto di una sentenza.
Anche la maggioranza di governo si spacca tra Ncd che sostiene Alfano e Pd e Sel che lo invitano a lasciar fare al Parlamento, mentre la comunità gay punta il dito contro il ministro.
Per il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto, "sarebbe auspicabile che Alfano prima di decidere sulle pari opportunità si coordinasse con il titolare della relativa delega, Matteo Renzi". Ironico il leader di Sel, Nichi Vendola: "Si dovrebbe dire ad Alfano di uscire dalle caverne".
"Alle domande in materia di diritti civili non si risponde a colpi di circolari", afferma Debora Serracchiani, vicesegretaria nazionale del Pd. "I diritti civili non sono un problema burocratico, ma un'esigenza della nostra società di cui la politica deve farsi carico: sono convinta che nel disegno di legge depositato in Senato vi sia una risposta adeguata". "Ho fiducia che l'approvazione entro fine anno di quel testo metterà fine a molte polemiche, più o meno strumentali, e porterà il Paese a un livello europeo di civiltà".
In serata arriva la replica del ministro Alfano: "Ho visto troppe polemiche ideologiche su una mia decisione che invece riguarda solo il rispetto della legge. Io ho inteso solo far rispettare la legge".
"La legge italiana – ha concluso Alfano – non prevede che due persone dello stesso sesso possano sposarsi". E "men che meno è possibile che due persone che si sposano all'estero, dello stesso sesso, trascrivano poi, nei registri dello Stato civile italiano, il loro matrimonio".
fonte http://www.articolotre.com/2014/10/nozze-gay-i-sindaci-si-scagliano-contro-la-decisione-di-alfano/
Lgbt: Facebook a breve si potrà comunicare rimanendo anonimi
Stando alle ultime indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti (ne ha parlato per primo in New York Times), il team di Facebook sarebbe al lavoro su una soluzione per garantire agli utenti di sfruttare le funzionalità del social network senza essere obbligati a utilizzare il proprio vero nome.
Si tratterebbe, in particolare, di una nuova app per smartphone e tablet che dovrebbe essere lanciata nelle prossime settimane. Non sono al momento disponibili dettagli sulla soluzione studiata da Facebook ma, da quanto emerge, potrebbe non essere più necessaria la procedura di verifica del proprio indirizzo email per interagire con gli altri utenti del social.
L'l’idea è quella di permettere agli iscritti al social di usare uno o più pseudonimi, all’interno dell’applicazione, per parlare di diversi argomenti su Internet senza essere identificati con il proprio nome e cognome. Lo sviluppatore incaricato del progetto, Josh Miller, pensa che in questo modo le persone potrebbero confrontarsi su temi particolarmente delicati con meno ritrosie, non dovendo mettere in gioco la loro identità.
Finora Facebook ha adottato politiche piuttosto rigide sull’anonimato, incentivando l’utilizzo della propria vera identità e penalizzando (o cancellando) gli account che non rispettano questa regola. Ma di recente si è impegnato a rivedere in parte le sue politiche di contrasto all’anonimato, rendendole meno categoriche.
La decisione è derivata, tra le altre cose, dopo le proteste di diversi membri della comunità Lgbt, che da tempo chiedono di potere usare i nomi con cui si sentono più a loro agio per manifestare la loro identità sessuale. Al momento non ci sono mote altre informazioni intorno all’applicazione.
Non è per esempio chiaro se ci saranno sistemi per impedire ai troll di disturbare le comunicazioni, o altre soluzioni per ridurre il più possibile il problema dello spam o del grado di commenti molesti, che alcune valutazioni legano all’anonimato.
Non si sa inoltre se l’app permetterà anche di inviare fotografie e altri contenuti, come avviene già con altre applicazioni simili già disponibili per Android e per iOs, il sistema operativo per iPhone e iPad Apple.
fonte http://www.caffeinamagazine.it/
Si tratterebbe, in particolare, di una nuova app per smartphone e tablet che dovrebbe essere lanciata nelle prossime settimane. Non sono al momento disponibili dettagli sulla soluzione studiata da Facebook ma, da quanto emerge, potrebbe non essere più necessaria la procedura di verifica del proprio indirizzo email per interagire con gli altri utenti del social.
L'l’idea è quella di permettere agli iscritti al social di usare uno o più pseudonimi, all’interno dell’applicazione, per parlare di diversi argomenti su Internet senza essere identificati con il proprio nome e cognome. Lo sviluppatore incaricato del progetto, Josh Miller, pensa che in questo modo le persone potrebbero confrontarsi su temi particolarmente delicati con meno ritrosie, non dovendo mettere in gioco la loro identità.
Finora Facebook ha adottato politiche piuttosto rigide sull’anonimato, incentivando l’utilizzo della propria vera identità e penalizzando (o cancellando) gli account che non rispettano questa regola. Ma di recente si è impegnato a rivedere in parte le sue politiche di contrasto all’anonimato, rendendole meno categoriche.
La decisione è derivata, tra le altre cose, dopo le proteste di diversi membri della comunità Lgbt, che da tempo chiedono di potere usare i nomi con cui si sentono più a loro agio per manifestare la loro identità sessuale. Al momento non ci sono mote altre informazioni intorno all’applicazione.
Non è per esempio chiaro se ci saranno sistemi per impedire ai troll di disturbare le comunicazioni, o altre soluzioni per ridurre il più possibile il problema dello spam o del grado di commenti molesti, che alcune valutazioni legano all’anonimato.
Non si sa inoltre se l’app permetterà anche di inviare fotografie e altri contenuti, come avviene già con altre applicazioni simili già disponibili per Android e per iOs, il sistema operativo per iPhone e iPad Apple.
fonte http://www.caffeinamagazine.it/
Labels:
aziende lgbt friendly,
facebook
Iscriviti a:
Post (Atom)