sabato 22 novembre 2014

"Una nobile rivoluzione" Al Torino Film Festival il documentario del regista Simone Cangelosi dedicato a Marcella Di Folco la leader del movimento LGBT scomparsa nel 2010

"Una nobile rivoluzione" Al Torino Film Festival il documentario dedicato a Marcella Di Folco la leader del movimento LGBT scomparsa nel 2010. La storia della prima transessuale eletta a una carica pubblica e della sua vulcanica attività politica.
Il regista Simone Cangelosi: "Una personalità straordinaria, di portata storica"

Marcella Di Folco è stata la prima transessuale al mondo eletta a una carica pubblica. Era il 1995, il suo ingresso al consiglio comunale di Bologna fu una tappa, non l'ultima, di una vita di battaglie. Prima nel privato, poi il privato è diventato politico, pubblico.

Una nobile rivoluzione è il titolo del film documentario che racconta la vita della leader del MIT, Movimento Identità Transessuale, una delle figure più significative della lotta per i diritti civili in Italia negli ultimi quarant'anni.
Lo ha diretto Simone Cangelosi, scritto insieme a Roberto Nisi in collaborazione con Fulvia Antonelli e Silvia Silverio, sarà distribuito dalla Fondazione Cineteca di Bolgna e presentato al Torino Film Festival il 22, in concomitanza con la data fissata quest'anno - il 20 - per il Transgender Day of Remembrance, la giornata che commemora le vittime della transfobia.
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"Una nobile rivoluzione" è il titolo del film documentario che racconta la vita della leader del MIT, Movimento Identità Transessuale, una delle figure più significative della lotta per i diritti civili in Italia negli ultimi quarant'anni. Lo ha diretto Simone Cangelosi, scritto insieme a Roberto Nisi in collaborazione con Fulvia Antonelli e Silvia Silverio, sarà distribuito dalla Fondazione Cineteca di Bolgna e presentato al Torino Film Festival il 22, in concomitanza con la data fissata quest'anno - il 20 - per il Transgender Day of Remembrance, la giornata che commemora le vittime della transfobia

Marcella Di Folco è morta nel 2010 dopo aver attraversato molte vite. Figlia di un gerarca fascista, famiglia "parolina" caduta in disgrazia dopo la morte del genitore, è stata uomo poi è stata donna, protagonista delle notti romane degli anni Sessanta e caratterista al cinema con Fellini (prima Satyricon, poi Amarcord, nel ruolo del Principe), Rossellini, Petri.

Poi è arrivata la politica, è iniziata la nobile rivoluzione.
Prima, però, c'è il cambio di sesso. Succede alla fine di un grande amore che non funziona. La delusione, la crisi d'identità. Nell'estate del 1980 Marcello va a Casablanca, torna Marcella. Sempre per inseguire l'amore, la sua città diventa Bologna.

E lì, nell'arco di vent'anni circa, diventa una delle leader del movimento LGBT italiano. Il pubblico e il privato si fondono definitivamente. "La chiave di questo film è proprio questa - spiega Simone Cangelosi - lei era convinta che non ci fossero confini fra la dimensione politica e quella personale, quando l'ho incontrata per la prima volta ho avuto la percezione netta che fosse già da viva un personaggio storico. La sua morte mi ha fatto sentire l'urgenza di raccontare la sua storia. Ha influenzato moltissimo chi le stava accanto, aveva una personalità straordinaria, riuscivi a sentire, appunto, la sua portata storica".

Marcella Di Folco è stata la prima transessuale al mondo eletta a una carica pubblica. Era il 1995, il suo ingresso al consiglio comunale di Bologna fu una tappa, non l'ultima, di una vita di battaglie. Il 22 novembre, al Torino Film Festival, sarà presentato "Una nobile rivoluzione", documentario che racconta la vita della leader del MIT, il Movimento Identità Transessuale.

Cangelosi l'ha conosciuta bene, il suo percorso è simile a quello di Marcella Di Folco, ripete che per lui ha rappresentato "un punto di riferimento".
Per questo nel film i diversi piani narrativi sono sempre filtrati da quello intimo, affettivo.
Anche nella scelta dei materiali: accanto a quelli ufficiali si affiancano quelli dei suoi amici e compagni bolognesi. "Sono filmati girati con lei presente, con lei accanto, Marcella si vede, si sente la sua voce. Non si tratta solo di testimonianze, volevamo che fosse lei a parlare in prima persona, oltre che chi ha documentato le sue battaglie.

L'obiettivo era costruire una scena che interloquisse col presente, aprendo confini fra dimensioni temporali. Tutto si mischia, passato e presente, nulla è privilegiato rispetto ad altro". Ci sono i ricordi di chi le stava accanto e i filmati delle manifestazioni, il digitale non c'era ancora e la grana fa sembrare tutto più antico e familiare, come un Super8 di famiglia. "Subiamo continuamente violenza - dice Di Folco nel suo intervento sul palco a 'Emilia Romagna delle differenze', nel 2010, era maggio, a settembre se ne sarebbe andata per sempre - non solo violenza fisica, anche la violenza degli sguardi che ci seguono quando passiamo e ci spaccano il cuore come un infarto". In quell'occasione annunciò che una delegazione del Movimento, da lei guidata, sarebbe stata ricevuta da Napolitano, "il primo a darci un riconoscimento, e sono così emozionata".

Dal film emerge un'attività vulcanica di attivista, "la sua era una battaglia per il diritto di tutti all'amore, lei s'era fatta strumento di lotta politica per gli altri", continua Cangelosi, che ricorda quando la seguiva "nelle mille occasioni dei Pride, delle interviste, delle campagne elettorali, negli interventi pubblici, dei comitati politici e delle emergenze politiche cittadine o nazionali cui prendeva parte.
I racconti della sua vita erano talmente sorprendenti che all'inizio stentavi a credere che fossero veri. L'atteggiamento delle istituzioni e della società nei riguardi delle persone LGBT è cambiato rispetto ad allora, è vero, ma molto deve ancora cambiare e quel che s'è ottenuto anche grazie alle battaglie di Marcella serve a chiarire qual è la direzione da prendere.
Le conquiste sono quotidiane, c'è ancora parecchia strada da fare".
fonte http://www.repubblica.it/di ALESSANDRA VITALI

giovedì 20 novembre 2014

Lgbt Radio: A “Oltre le Differenze” si parla di bullismo e omofobia a scuola

Nella puntata di venerdì 21 novembre tra gli ospiti anche Stefano Ciccone dell’associazione Maschile Plurale

Quali strategie possono essere messe in campo per arginare omofobia e bullismo dalle nostre scuole? A questa domanda si cercherà di rispondere nella puntata di venerdì 21 novembre di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico di informazione sul mondo gay, lesbico, bisex, transessuale e queer, condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, in onda alle 21 su Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50, 99.10 o diretta online dal sito www.antennaradioesse.it).

Apertura dedicata alla notizia proveniente dal perugino di un’aggressione fisica avvenuta a scuola da parte di un docente verso un ragazzo di 14 anni che avrebbe risposto all’affermazione del prof. “essere gay è brutto”. Delle possibili ripercussioni e conseguenze psicologiche sulla vittima e su tutti gli altri studenti della scuola parleremo con la dott.ssa Eleonora Motta, psicologa e sessuologa, curatrice della rubrica “A far l’amore comincia tu…”.

Un’ampia riflessione sulle origini e sulle cause del bullismo a sfondo omofobico, ma anche sui modelli identitari della nostra società, su virilità e fantomatica ideologia del gender, sarà fatta insieme al formatore Stefano Ciccone, presidente dell'Associazione Maschile Plurale e autore di numerose pubblicazioni sulle questioni dell’identità e dei ruoli di genere come ad esempio “Essere maschi” della casa editrice Rosemberg&Sellier.

Non mancheranno i consigli su libri, film ed eventi lgbt nella rubrica Rainbow Life Style che ospiterà anche Ingrid Lamminpaa, una delle protagoniste del docu-film “Lei Disse Sì” in programmazione in questi giorni in numerosi cinema toscani (sabato 22 e domenica 23 al Teatro Verdi di Monte San Savino – AR e giovedì 27 novembre al cinema Garibaldi di Poggibonsi – SI). Questa settimana non andrà in onda la replica del sabato pomeriggio per lasciare spazio allo sport, ma è sempre possibile interagire con la redazione del programma attraverso la mail redazione.oltreledifferenze@gmail.com, la pagina fan su Facebook e il blog www.oltreledifferenze.wordpress.com dove sono archiviate tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione di "Oltre le Differenze"

mercoledì 19 novembre 2014

Florence Queer Festival, la grande festa del cinema "lgbt" Il regista Eytan Fox e la drag performer Cybersissy tra gli ospiti della 12 edizione della kermesse

Un cartellone densissimo, con una lunga carrellata di ospiti in cui spiccano il regista israeliano Eytan Fox, ma anche Ernst Ostertag e Robi Rapp, protagonisti della vera storia raccontata da "Der Kreis" di Stefan Haupt, film vincitore nella sezione documentari all'ultima Berlinale che ricostruisce l'epopea del primo club gay di Zurigo, nonché precursore del genere in Europa.

E ancora Cybersissy, artista e performer drag, con le sue incredibili parrucche in mostra allo Ied, e i cineasti Tim Lienhard, Thérèse Clerc, Sara Basilone, Luigi Caiffa. Torna da venerdì 21 a giovedì 27 all'Odeon, nell'ambito della "Cinquanta giorni di cinema internazionale a Firenze", l'appuntamento con il Florence Queer Festival, manifestazione dedicata al cinema - ma anche al teatro, all'arte e alla letteratura - "Lgbtiq" (acronimo per "lesbo, gay, bisexual, transgender, intersex e questioning") diretta da Bruno Casini e Roberta Vannucci con Silvia Minnelli e giunta alla sua dodicesima edizione.

Oltre trenta i titoli, quindici dei quali in concorso, presenti nell'articolato programma della rassegna che prevede anche due contest per corti ("Videoqueer" e "Se hai la testa fai il test", quest'ultimo sul tema della prevenzione dell'Hiv) e una retrospettiva dedicata proprio a Eytan Fox, atteso alla serata inaugurale (venerdì 21 alle 21) con il suo ultimo lavoro, "Cupcakes", esilarante commedia musicale che celebra l'amore, l'amicizia e la gioia di vivere. Fox - di cui saranno proiettati anche "Yossi", "Yossi and Jagger", "Mary Lou", "Walk on Water", tutti lungometraggi mai o poco visti in Italia - sarà poi protagonista di un incontro a ingresso libero domenica 23 alle 11.30 con Bruce Edelstein della New York University.

Sempre il giorno dell'inaugurazione è in programma anche "This is Plastic!" di Patrizio Saccò, viaggio nel club milanese mecca dell'underground, dal quale sono passati Andy Warhol, Vincent Gallo, Madonna o Vivienne Westwood. Tra i titoli da non perdere, oltre al già citato "The Kreis" (il 23 alle 21 e, in replica, il 26 alle 18.30), vi sono poi "Pierrot Lunaire" del visionario regista canadese Bruce LaBruce, fra musiche di Schönberg e versi di Albert Giraud (sabato 22 alle 23.45), il documentario "Global Gay: the next frontier in human rights" di Frédéric Martel e Rémi Lainé, sul movimento globale per i diritti degli omosessuali (in anteprima italiana mercoledì 26 alle 18.30), "One Zero One" di Tim Lienhard, ibrido fra documentario e performance dal vivo sulla vita delle drag Cybersissy e BayBjane (il 22 alle 19), "Giò Stajano. Siamo tutti figli di Dio" di Luigi Caiffa, sulla vita del primo omosessuale dichiarato in Italia, scomparsa nel 2011 (il 23 alle 18.15), "Violette Leduc" di Esther Hoffenbnerg, sulla scrittrice iconoclasta degli anni Cinquanta (il 23 alle 18.30) e come film di chiusura, il 27 alle 22.30 in anteprima europea, "Helicopter Mum" di Salomé Breziner, storia di una mamma amorevole ma invadente, interpretata da Nia Vardalos (attrice e sceneggiatrice de "Il mio grosso grasso matrimonio greco") e del figlio diciassettenne Lloyd, ancora indeciso sulla propria identità.

In occasione della Giornata mondiale contro la transfobia del 20 novembre, inoltre, saranno presentati nel corso del festival tre film dedicati a questo tema: il documentario "Purple Skies" di Sridhar Rangayan, sull'emarginazione e la violenza subite in India dalle donne lesbiche, bisessuali o transessuali (il 25 alle 18 in anteprima europea); "Boy meets girl" di Eric Schaeffer, commedia struggente e romantica interpretata da Michael Welch (già protagonista di "Twilight") che affronta il passaggio all'età adulta (il 22 alle 21 in anteprima europea) e "Favolose: storie in passerella!" di Luca Oliviero, con le voci e i racconti delle protagoniste di un concorso di bellezza sui generis (il 27 alle 17 alla presenza di Regina Satariano, presidente del consultorio transgenere di Torre del Lago).
Ancora, un focus sui diritti umani, mercoledì 26 in collaborazione col Robert F. Kennedy Center, mostre e presentazioni di libri.
Programma completo su www.florencewueerfestival.it; biglietti da 5 a 10 euro.
fonte http://firenze.repubblica.it/ di GAIA RAU

martedì 18 novembre 2014

Lgbt: A Taranto per la prima volta il “TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE” il 20 novembre nell’auditorium del SS. Annunziata

CON IL “TRANSGENDER DAY OF REMEMBRANCE” SI PRESENTA LA NUOVA ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO “T GENUS - MAGNA GRECIA” PER UNA NUOVA IDEA DI TRANSESSUALITÀ

Per la prima volta in assoluto, il 20 novembre prossimo verrà accesa la candela del TDoR (Transgender Day of Remembrance), la Giornata Mondiale contro la Trasfobia con cui da anni in tutto il mondo si commemorano le vittime di questa forma di discriminazione.

L’iniziativa è nata sul web per ricordare l’assassinio di Rita Hester, una transgender americana uccisa nel 1998 ad Allston, nel Massachusetts: già l’anno successivo venne organizzata a San Francisco a una grande veglia a lume di candela per ricordare lei e tutti i morti per transfobia, e da allora il 20 novembre di ogni anno le iniziative TDoR, sempre con simbolo una candela accesa, si sono via via moltiplicate in numerosi paesi di tutto il mondo.

A Taranto il TDoR (Transgender Day of Remembrance) sarà celebrato per la prima volta dall’associazione “T Genus - Magna Grecia”, in particolare organizzando il convegno “L’importanza della psicoterapia nel percorso verso sé stessi”; la manifestazione, sostenuta dal Centro Servizi Volontariato nell’ambito del “Regolamento Patrocini 2014”, si terrà giovedì prossimo, dalle ore 16.30 alle 19.00, nell’Auditorium del Padiglione Vinci dell’Ospedale SS. Annunziata.

Saranno trattati temi delicati inerenti il cambiamento di genere, come il percorso psicologico e l'iter legale, regolamentato ancora oggi dalla ormai obsoleta Legge n.164/82; interverranno Luca Quagliarella, psicoterapeuta del Policlinico di Bari, Barbara Gambillara, consigliera provinciale di Parità, Antonella Palmitesta, psicosessuologa e presidente dell’associazione N.U.D.I., Marina Venezia, coordinatore regionale Giustizia per i diritti-CittadinanzAttiva, e la psicologa Lucia Lacarbonara.

I lavori saranno coordinati da Miky Formisano, presidente dell’associazione “T Genus - Magna Grecia” che, costituita nello scorso aprile, è attiva per la tutela dei diritti delle persone transessuali e transgender.

Presentando l’iniziativa Miky Formisano ha spiegato che «T Genus è formata da persone, attive sul nostro territorio, che vogliono rivendicare una nuova idea positiva di transessualità priva di vittimismi, soprattutto non più legata al mondo della prostituzione, una piaga purtroppo ancora presente, o al travestitismo. Una nuova immagine di transessualità, un volto nuovo, fresco, autentico, vero e fuori da stereotipi che ci vogliono ancora vittime di una società di cui oggi facciamo invece parte integrante».
fonte http://www.agoramagazine.it Scritto da redazione cultura

Lgbt Arte: A Firenze "Omaggio al Maestro Piero Tosi" in mostra a Palazzo Pitti i costumi di scena di Maria Callas e Romy Schneider

Dal 1° ottobre 2014 fino all’11 gennaio 2015 la Galleria del Costume di Palazzo Pitti ospita la mostra dedicata a Piero Tosi nell’anno del conseguimento del premio Oscar onorario alla carriera con la seguente motivazione “Piero Tosi, un visionario i cui incomparabili costumi superano il tempo facendo vivere l’arte nei film”.

Il Maestro ha lavorato per anni come costumista teatrale, poi affermandosi soprattutto nel cinema a fianco di grandi registi fra i quali vanno ricordati Luchino Visconti ed altri che hanno contribuito a fare la storia del cinema italiano come Vittorio De Sica, Federico Fellini, Mauro Bolognini, Liliana Cavani, Franco Zeffirelli e Pier Paolo Pasolini.

Tosi si è avvalso di sartorie teatrali di prestigio, come quella di Umberto Tirelli,con la quale collabora ancor oggi a distanza di anni dalla scomparsa di quest’ultimo.
La mostra, dal titolo “Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’arte dei costumi di scena dalla Donazione Tirelli”, propone una quindicina di abiti di scena di Piero Tosi; questi sono esposti nella sala da ballo del museo, nell’allestimento coordinato dall’architetto Mauro Linari, e costituiscono un nucleo di grande importanza storica e di innegabile fascino della ricca donazione fatta da Umberto Tirelli alla Galleria del Costume nel 1986, comprendente abiti storici e costumi teatrali e cinematografici.

“Questa selezione di abiti di scena tratti dalla Donazione Tirelli – come afferma il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini – non solo rappresenta la nota creatività di Tosi in una varietà di epoche e di tipologie, ma ci porta attraverso i migliori film dei più grandi registi italiani del Novecento”. Tra i costumi di scena disegnati da Tosi che è possibile ammirare in mostra ricordiamo Medea (film: Medea, regia di Pier Paolo Pasolini, interprete: Maria Callas), Elisabetta (Sissi) (film: Ludwig, regia di Luchino Visconti, interprete: Romy Schneider), Giuliana Hermil (film: L’innocente, regia di Luchino Visconti, interprete: Laura Antonelli); questi due ultimi sono frutto del sodalizio con Luchino Visconti che diede vita a veri e propri capolavori fondati su un rigore filologico perfetto, “al quale sono complementari – come spiega la Direttrice della Galleria del Costume, Caterina Chiarelli -, svelando la complessità di espressione del Maestro, l’inventiva e la creatività sprigionata dai personaggi atavici, quasi tribali nel film Medea”.

La mostra, chiusa ogni primo e ultimo lunedì del mese, sarà visitabile dalle 8.15 alle 18.30 nel mese di ottobre, e dalle 8.15 alle 16.30 da novembre a gennaio.
L’ingresso al museo è gratuito fino a 18 anni; dai 18 ai 25 anni è ridotto; gli adulti pagano il biglietto d’ingresso. Un’opportunità per le famiglie Domenica 12 ottobre 2014, in occasione della “Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo”, la Sezione Didattica del Polo Museale Fiorentino e la Galleria del Costume di Palazzo Pitti, propongono una serie di visite alla mostra “Omaggio al maestro Piero Tosi.

L’arte dei costumi di scena dalla Donazione Tirelli”. L’occasione offrirà alle famiglie e ai loro bambini la possibilità di partecipare a un percorso alla scoperta degli abiti creati per attori di cinema e teatro dalle abili mani di Piero Tosi, costumista, artista e poeta che con la sua arte riuscì a “vestire i sogni”. Le visite si terranno alle ore 10 e alle ore 11.30 con accompagnamento didattico gratuito, ingresso con il biglietto d’accesso alla Galleria del Costume.
La prenotazione è obbligatoria ed è possibile a partire da mercoledì 1° ottobre, presso Sezione Didattica (via della Ninna 5, a Firenze), telefonando al numero 055-284272 oppure scrivendo un’email all’indirizzo didattica@polomuseale.firenze.it. Per ogni visita è previsto un numero massimo di 15 bambini.

"Omaggio al Maestro Piero Tosi. L’ arte dei costumi di scena dalla Donazione Tirelli"
1° ottobre 2014 – 11 gennaio 2015 - Galleria della Moda e del Costume Palazzo Pitti Firenze
Telefono per info: +39 055 3693407 - E-Mail info: firenzemusei@operalaboratori.com
Sito ufficiale: http://www.polomuseale.firenze.it
fonte http://www.gonews.it Fonte: Ufficio Comunicazione Opera Laboratori Fiorentini

lunedì 17 novembre 2014

Lgbt: Perugia il prof che picchia l’alunno 14enne e gli dice «Essere gay è brutto»

Il ragazzo replica alla frase omofoba del docente e questi lo attacca con calci e pugni.
In attesa di indagini, il ragazzo è stato spostato in un’altra sezione

Picchiato a scuola e insultato da un professore. Il fatto è stato denunciato alla polizia dalla famiglia di uno studente 14enne che frequenta un istituto della provincia di Perugia.

“Il Giornale dell’Umbria” riporta che l’episodio si è svolto la settimana scorsa durante una lezione: secondo il racconto del ragazzo, suffragato dalla testimonianza di tre compagni di scuola, il professore avrebbe pronunciato la frase «essere gay è una brutta malattia», guardando fisso lo studente e in seguito chiamandolo per nome e cognome. In seguito, rispondendo a una domanda del giovane, avrebbe rincarato la dose: «Certo che dico a te, è brutto essere gay. Tu ne sai qualcosa».
Il professore avrebbe poi perso le staffe alla reazione contrariata del ragazzo che avrebbe risposto: «Sicuramente, da quando conosco lei».
Testimoni e il 14enne riferiscono di due calci alle gambe sferrati dal docente all’alunno , due pugni alla spalla e una lunga e pericolosa stretta al collo.

Il racconto del ragazzo in famiglia e la querela
All’inizio il 14enne interrogato sui fatti dalla coordinatrice di classe, non vuole parlare e anche una volta rincasato si mostra titubante. I genitori insistono quando lo vedono zoppicare e alla fine lui, tra lacrime di dolore e rabbia, racconta tutto e viene accompagnato in ospedale.
Al nosocomio gli riscontrano un grosso ematoma alla coscia (giudicato guaribile in cinque giorni) e dopo la segnalazione obbligatoria dell’ospedale, i genitori si recano alla polizia.
I genitori si sono affidati ad un legale ed hanno proceduto a depositare una querela, riservandosi ogni azione a tutela del figlio.
In attesa degli accertamenti la preside dell’istituto ha deciso di spostare il ragazzo di sezione in modo che non possa più incontrare il professore.
fonte http://www.corriere.it di Redazione Online

Lgbt: Laura Pausini ospite all'edizione spagnola di "C'è posta per te" un momento toccante con protagonista un giovane ragazzo transessuale

Non è la prima volta che Laura Pausini si trova al centro delle notizie LGBT della settimana, ma questa volta, per fortuna, non è per denunciare qualche crimine d'odio o combattere l'omofobia direttamente sulle pagine Facebook e in concerto: è successo tutto all'edizione spagnola di C'è posta per te, Hay una cosa que te quiero decir, dove la cantante è stata protagonista di una sorpresa davvero bella a Hugo, ragazzo transessuale FTM,, prima donna, innamorato follemente di lei e della sua musica.

Sfortunatamente i video non sono stati pubblicati su YouTube, quindi potrete vederli tutti AL LINK:
http://www.telecinco.es/hayunacosaquetequierodecir/programas/programa-116-12-11-14/Laura-Pausini-Conectamos-traves-musica_0_1891050573.html

Si tratta di filmati davvero commoventi, visto che il ragazzo ha ammesso di essere profondamente legato a Laura, perché proprio lei è stata uno dei suoi grandi punti di riferimento nel difficile periodo di cambiamento che l'ha visto protagonista. Preparatevi a una storia stupenda, insomma, da vedere e ascoltare senza interruzioni.

"Tu eri davvero tutto per me - queste, le parole di Hugo quando ha visto la busta aprirsi -. Sei stata la mia confidente, il mio rifugio e la mia protezione, una specie di amica migliore che mi ha aiutato e mi è stata vicina nei momenti più difficili".
fonte http://www.queerblog.it/Scritto da Mik

Al Centro Culturale Candiani di Mestre un "Focus on Daniele Sartori" retrospettiva dei corti queer più interessanti dell’artista veneziano

Mercoledì 26 novembre 2014 il Centro Culturale Candiani di Mestre, in collaborazione con l’ Ass. Cult. Mismomatic e Segnoperenne, presenta “Focus on Daniele Sartori”, una breve retrospettiva dedicata ai corti queer più interessanti dell’artista veneziano.


A partire dalle ore 18.30, presso la Sala Conferenze al IV° piano, saranno proiettati “L’appuntamento”, “Doris Ortiz”, “What about Alice?” e il nuovo “Contatto forzato”, girato interamente a Forte Carpenedo di Mestre e in questi giorni in concorso al XII° Florence Queer Festival.

L’evento è curato dall’Artista Adolfina De Stefani, la presentazione critica è affidata a Gaetano Salerno e in sala interverranno il cast artistico e tecnico delle opere.

La durata della proiezione è di 70 min. c.a., l’ingresso è libero.

Il Centro Culturale Candiani è in Piazzale Candiani 7 a Venezia Mestre.
Telefono 041-2386111. Mail candiani@comune.venezia.it

A QUESTO LINK MAGGIORI DETTAGLI DELLE OPERE:
http://lostinvauxhall.com/2014/11/15/focus-on-daniele-sartori-al-centro-culturale-candiani-una-retrospettiva-dedicata-al-regista-veneziano/
fonte Comunicato Stampa Lost in Vauxhall