lunedì 10 marzo 2025

Teatro Maggio Musicale Fiorentino > Accademia del Maggio: Corso per truccatori teatrali

PERCORSO PROFESSIONALIZZANTE PER LA REALIZZAZIONE DEL MAKE UP PER GLI ATTORI TEATRALI 

Progetto 9012809, n. edizione 2, matricola 20252A90653

Corso per truccatori teatrali

DESTINATARI: N. da 8 a 11 ALLIEVI

Il corso è promosso nell’ambito di GiovaniSì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. È finanziato con i fondi del PNRR, tramite il programma GOL.

DESCRIZIONE DEI CONTENUTI

Il percorso formativo si configura come un aggiornamento di breve durata e dai contenuti e dalle finalità professionalizzanti in relazione alle mansioni principali del truccatore teatrale. Obiettivo del percorso è fornire alcune capacità e conoscenze per permettere all’allievo/a di approcciarsi alla professione di make-up artist. Il percorso fornirà le competenze tecniche per realizzare delle ipotesi di trucco elaborate in funzione del contesto e della storia rappresentata, in coerenza con le caratteristiche delle acconciature di scena.

UNITÀ FORMATIVE

  1. Introduzione al make-up teatrale, 20 ore
  2. Le tecniche del trucco teatrale, 14 ore
  3. Team Working e la comunicazione efficace, 8 ore
  4. Lavorare in Sicurezza, 4 ore

STRUTTURA DEL PERCORSO

Il corso prevede n° 46 ore di aula. Le lezioni potranno svolgersi in orario 9.00-13.00 e 14.00-18.00 dal lunedì al venerdì. Il calendario dettagliato sarà comunicato a inizio corso. Il percorso è finalizzato al rilascio di una Dichiarazione degli apprendimenti. In caso di mancato conseguimento di attestazione finale è previsto, al superamento delle prove di verifica intermedie di fine UF da parte del discente, il rilascio di apposita attestazione parziale, così come previsto dall’Avviso di cui al DD 27478 del 22/12/2023.

COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

Le competenze professionali previste in uscita dal percorso formativo sono:

  • Applicare standard televisivi o cinematografici conoscendo e valutando le richieste di produzione.
  • Capire ed interpretare le richieste emozionali ed il risultato atteso dalla Regia e dalla Produzione attraverso lo studio in dettaglio della sceneggiatura.
  • Analizzare ed intervenire sulla qualità delle relazioni interne/esterne (customer care e customer satisfaction) come strumento di potenziamento delle competenze individuali e organizzative.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI

Il percorso di aggiornamento professionale, di breve durata, fornisce competenze spendibili nel settore delle produzioni teatrali e dello spettacolo.

BENEFICIARI DEI PERCORSI FORMATIVI

Il presente avviso si rivolge a:

  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro: le specifiche categorie di lavoratori sono individuate dalla Legge di Bilancio 2022 (legge n. 234/2021, art. 1, comma 200);
  • Beneficiari di ammortizzatori sociali in assenza di rapporto di lavoro: disoccupati percettori di NASPI o DIS-COLL;
  • Beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale: percettori del Reddito di cittadinanza;
  • Beneficiari di sostegno al reddito di natura assistenziale: percettori di Supporto per la Formazione e il Lavoro e Assegno di Inclusione (decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni dalla legge 3 luglio 2023, n. 85);
  • Lavoratori fragili o vulnerabili: giovani NEET (meno di 30 anni), donne in condizioni di svantaggio, persone con disabilità, lavoratori maturi (55 anni e oltre);
  • Disoccupati senza sostegno al reddito: disoccupati, altri lavoratori con minori opportunità occupazionali (giovani e donne, anche non in condizioni di fragilità), lavoratori autonomi che cessano l’attività o con redditi molto bassi;
  • Lavoratori con redditi molto bassi (i cosiddetti working poor): il cui reddito da lavoro dipendente o autonomo sia inferiore alla soglia dell’incapienza secondo la disciplina fiscale

INDENNITÀ DI FREQUENZA

Per la partecipazione ai percorsi è prevista una specifica indennità, pari a 3,50 euro/ora corso (calcolata sulle sole ore di aula e FAD sincrona) a titolo di indennità di frequenza. L’indennità di frequenza è corrisposta solo a chi ha ottenuto l’attestazione finale prevista dal percorso frequentato (o abbia assolto alla frequenza minima prevista dal percorso), per il solo primo percorso frequentato, nel limite massimo di euro 100,00 e fino ad esaurimento delle risorse indicate nell’avviso. L’importo previsto ai fini dell’indennità così come risultante dall’avviso per ogni singolo progetto non può in nessun caso essere superato.

ISCRIZIONI

Fase 1 - ACCESSO AL PROGRAMMA GOLcoloro che sono interessati ad iscriversi al corso debbono effettuare l’iscrizione al programma GOL  esclusivamente presso i Centri per l’Impiego del territorio toscano (https://www.regione.toscana.it/-/recapiti-e-orari-degli-uffici-sul-territorio). Presso il Centro per l’Impiego prescelto ogni beneficiario sarà indirizzato verso uno specifico percorso sulla base degli esiti dell’orientamento.

Fase 2 – ISCRIZIONI AL CORSO: il beneficiario potrà iscriversi al corso presente nelle misure 2 Upskilling o 3 Reskilling verso le quali è stato indirizzato. Per l’effettuazione della fase 2 il beneficiario potrà recarsi presso un Centro per l’Impiego o presso un’Agenzia per il lavoro. (https://www.regione.toscana.it/documents/10180/22570120/Elenco%20Agenzia%20approvate%2016_gennaio_2023/d65c389a-a6d7-6fbd-b577-88657897b566)

>>> Scarica la locandina

>>> INFO

Accademia del Maggio Musicale Fiorentino – ETS
Piazzale Vittorio Gui, 1
50144 Firenze (FI) – Italia
Tel. (+39) 055 2779276
E-mail: segreteria.accademia@maggiofiorentino.com

Pec: accademia@pec.maggiofiorentino.academy 

fonte: www.maggiofiorentino.com

Mostre > Firenze a Palazzo Strozzi: Tracey Emin "Sex and Solitude" dal 16 marzo 2025 al 20 luglio 2025

Palazzo Strozzi presenta Tracey Emin. Sex and Solitude, la più grande mostra mai realizzata in Italia dedicata a una delle più famose e influenti artiste nel panorama contemporaneo.

Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, l’esposizione permette di immergersi nella poliedrica attività di un’artista che spazia tra pittura, disegno, video, fotografia e scultura, sperimentando tecniche e materiali come il ricamo, il bronzo e il neon. Il titolo fa riferimento a due parole chiave, sesso e solitudine, che permeano le oltre 60 opere di un percorso che attraversa diversi momenti della carriera di Tracey Emin, dagli anni Novanta a oggi, in un intenso viaggio sui temi del corpo e del desiderio, dell’amore e del sacrificio. Molte delle opere sono presentate in Italia per la prima volta, assieme a nuove produzioni, in diversi media, realizzate in occasione dell’esposizione.

Celebre per un approccio diretto e crudo nella sua arte, Tracey Emin dà vita a opere in cui momenti intimi e privati si trasformano in metafore esistenziali che riflettono sulla sessualità o la malattia, sulla solitudine o l’amore. Attraverso una ricerca onesta e fortemente autobiografica, Emin traduce esperienze personali in opere intense e potenti, in cui il linguaggio diretto ed esplicito delle sue celebri frasi al neon si unisce alla forte materialità dei suoi dipinti e delle sue sculture.

Tracey Emin. Sex and Solitude è promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori pubblici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Camera di Commercio di Firenze. Sostenitori privati: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo, Fondazione Hillary Merkus Recordati, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
Main Sponsor: Gucci.
Tracey Emin

Tracey Emin DBE RA è nata nel 1963 a Croydon, Londra, ed è cresciuta nella città costiera di Margate. Nell’arco della sua carriera ha sviluppato una pratica artistica che spazia tra disegno, pittura, arazzi, ricami, film, sculture in bronzo e installazioni al neon. L’artista trae ispirazione dalla propria vita, facendo riferimento a esperienze profondamente intime: dalla sua storia sessuale agli abusi subiti, dall’aborto alle relazioni affettive, fino, più recentemente, al cancro e alle sfide legate alla sua salute.

Nel 1999 ha attirato enorme attenzione mediatica quando è stata candidata al Turner Prize e ha esposto My Bed alla Tate Gallery di Londra. Da quel momento la carriera di Emin ha conosciuto una crescita costante: nel 2007 ha rappresentato il Regno Unito alla 52° Biennale di Venezia e nel 2011 è stata nominata Professore di Disegno presso la Royal Academy, diventando una delle due prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituzione.

Oggi Emin è ampiamente riconosciuta a livello istituzionale. Recentemente ha inaugurato a Margate i Tracey Karima Emin (TKE) Studios, uno spazio professionale per artisti interamente da lei sovvenzionato, che include anche la Tracey Emin Artist Residency (TEAR), una residenza artistica gratuita in studio.

Nel 2024 è stata insignita del titolo di “Dame” nell’ambito dei premi conferiti in occasione del compleanno del re, come riconoscimento del suo contributo all’arte.

La mostra presenta contenuti che includono rappresentazioni della sessualità e del corpo che potrebbero risultare sensibili per alcune persone. Si raccomanda l’accesso ai minori di 14 anni solo se accompagnati da una persona adulta.

In copertina: Tracey Emin, I waited so Long (det.), 2022. Photo: HV-Studio. Courtesy of the Artist and Xavier Hufkens, Brussels ©Tracey Emin. All rights reserved, DACS 2024.

Orario mostra
Dal 16 marzo 2025
Tutti i giorni 10.00-20.00
Giovedì fino alle 23.00 >> Acquista ora

fonte: www.palazzostrozzi.org

Ferragamo partner della mostra "Lo sguardo nascosto. La danza dietro il sipario" al Museo Teatrale alla Scala fino al 14 settembre 2025.

Ferragamo partner della mostra Lo sguardo nascosto. La danza dietro il sipario, al Museo Teatrale alla Scala dal 12 febbraio al 14 settembre 2025.

Attraverso le immagini di Gérard Uféras, l’esposizione esplora l’intimità della danza, rivelando la disciplina e la poesia del Corpo di Ballo della Scala. Un mondo che riflette lo spirito di Ferragamo, dove grazia e rigore, estetica e funzionalità si incontrano. 

Un dialogo tra arte e artigianalità, simbolizzato dalla ballerina, modello di perfezione tra forma e movimento.

Fin dagli anni Venti, Salvatore Ferragamo ha creato scarpe per attrici, ballerine e artiste legate alla danza, tra cui Katherine Dunham, Alicia Markova e Anna Pavlova, attratte dall’equilibrio tra bellezza e comfort. L'archivio Ferragamo conserva una preziosa collezione di ballerine, incluse quelle con il logo Ballerina by Ferragamo, simbolo di un patrimonio che continua a ispirare. La ballerina creata per Audrey Hepburn nel 1954 è uno degli esempi più celebri, emblema dell'incontro tra eleganza e praticità. Anche icone come Greta Garbo, Marilyn Monroe e Ingrid Bergman hanno scelto queste scarpe, unendo moda e arte del movimento.

Vito Lorusso © Teatro alla Scala
La mostra, curata da Paola Calvetti e Livia Corbò, con l’allestimento di Margherita Palli e Valentina Dellavia, invita il pubblico a varcare il confine tra scena e retroscena, a scoprire la bellezza custodita nei silenzi della preparazione, negli sguardi d’intesa tra i danzatori, nei rituali che precedono ogni debutto. Un viaggio che rispecchia la filosofia dell’azienda, dove la vera essenza della bellezza risiede nel processo creativo, nell’impegno e nella passione che la rendono eterna.
Ferragamo è orgogliosa di sostenere questa celebrazione della danza e dell’arte, riaffermando il proprio impegno nella valorizzazione della cultura e dell’eccellenza artigianale. Un omaggio alla bellezza del gesto, alla perfezione della forma e alla storia di un’icona senza tempo.

Ogni passo di danza nasce da un’incessante ricerca dell’armonia, frutto di rigore e dedizione. Allo stesso modo, la maestria artigianale della maison si fonda sulla perfezione del dettaglio e sulla tensione costante verso l’eccellenza. Così come i ballerini affinano ogni gesto fino a renderlo pura espressione, gli artigiani plasmano la materia con la stessa meticolosità, dando vita a creazioni che racchiudono un’anima. Un parallelismo che si riflette anche nella collezione Primavera-Estate 2025 di Maximilian Davis, dove il balletto diventa ispirazione per silhouette fluide e morbide, immerse in tonalità che evocano la penombra del sipario e il chiaroscuro delle quinte teatrali. >> Scopri di più

fonte: www.ferragamo.com

Scala: 'Lo sguardo nascosto', un libro e una mostra sul ballo. Il fotografo Uféras racconta quello che il pubblico non vede

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Un libro con 160 immagini che raccontano il Corpo di ballo della Scala nei momenti sconosciuti al pubblico, dietro le quinte o in sala prove, e una mostra sul balletto scaligero, che presenta quelle stesse immagini, ma non solo, allestita nelle sale del Museo teatrale.

Il titolo di questa duplice iniziativa, presentata oggi alla Scala, è 'Lo sguardo nascosto - La danza dietro il sipario'. 

È la conclusione di un lavoro che il fotografo Gérard Uféras, già autore di importanti volumi sui corpi di ballo dell'Opéra di Parigi e del Bolshoi, ha cominciato nel 2017.

Il libro, edito da Il Saggiatore (in libreria il 27 febbraio), mostra quello che il pubblico non vede, incrocia momenti di vita quotidiana dietro le quinte, cogliendo attimi intenso lavoro, ma anche di riposo, sorrisi, chiacchiere, documenta insomma la vita di un ballerino della Scala, al di fuori di ciò che poi davanti al pubblico diventa perfezione estetica.

Lo ha curato Paola Calvetti, che firma anche il testo sul fotografo e la danza, mentre Valeria Crippa approfondisce storia e caratteristiche della compagnia. 

Le immagini del libro costituiscono anche il cuore della mostra, curata da Paola Calvetti e Livia Corbò. Il percorso, ideato da Margherita Palli insieme a Valentina della Via, ricrea la sala prove e il retropalcoscenico nella giornata tipo di un ballerino fino al momento prima di entrare in scena. 

Accanto alle foto, una serie di oggetti e installazioni: ad esempio una scarpetta da ballo calzata dalla leggendaria Fanny Elsser (contestata perché austriaca nei giorni precedenti le 'cinque giornate' di Milano) a San Pietroburgo in una 'Giselle' del 1848. Ma ci sono anche i costumi di Carla Fracci e Rudolf Nureyev nello 'Schiaccianoci' e diverse 'ballerine di carta' create da Caterina Crepax. A rappresentare la danza contemporanea la videoinstallazione 'Oltre il velo' della coreografa e regista Valentina Moar, che trasforma il movimento in un flusso di immagini e suoni e un video curato da Paola Calvetti e Vito Lorusso. 

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati