Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 15 maggio 2010
Lgbt Omofobia Transfobia, Presidente Napolitano inconterà le associazioni gay
Dopo 20 anni, un altro presidente della Repubblica incontrerà le associazioni gay. L'occasione è la giornata contro l'omofobia. Certi Diritti porterà davanti a Napolitano il caso di Maria Luisa
L'incontro - In occasione della IV Giornata internazionale contro l'omofobia, il prossimo 17 maggio, il presidente della Repubblica incontrerà le Gay.it - Omofobia: Napolitano inconterà le associazioni gayassociazioni lgbt al Quirinale. La richiesta è stata avanzata dalla deputata del PD Anna Paola Concia che lo scorso 9 aprile aveva chiesto alle istituzioni di celebrare, anche in Italia, questo importatante evento che ricorda la rimozione dell'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale pubblicata dall'Organizzazione mondiale della sanità.
L'impegno contro l'omofobia di Napolitano - Il presidente della Gay.it - Omofobia: Napolitano inconterà le associazioni gayRepubblica non è nuovo all'impegno contro l'omofobia. In occasione della giornata internazionale sulla violenza contro le donne tenutosi alla Farnesina il 9 settembre scorso, il Presidente ebbe modo di dire che «La lotta contro ogni sopruso ai danni delle donne, contro la xenofobia, contro l'omofobia, fa tutt'uno con la causa indivisibile del rifiuto dell'intolleranza e della violenza, in larga misura oggi alimentate dall'ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dai principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza nazionale democratica». Nel suo discorso, Napolitano aveva poi sottolineando come oggi viviamo «nell’età dei diritti, intendendo la complessità di questa espressione: diritti proclamati, diritti affermati o in via di affermazione, diritti da conquistare, diritti da rendere universali» e menzionato l'importanza del «riconoscimento dei diritti umani» come «condizione essenziale di convivenza civile, libera e democratica».
I precedenti - Non si tratta del primo presidente della Repubblica a ricevere le associazioni lgbt. Nel 1990 Francesco Cossiga, in piena emergenza Gay.it - Omofobia: Napolitano inconterà le associazioni gayAIDS, invitò al palazzo Arcigay. Fra le figure istituzionali al vertice dello Stato, solo il presidente della Camera Gianfranco Fini aveva incontrato le associazioni lgbt, nel 2009. L'occasione fu ancora la giornata contro l'omofobia. L'associazione radicale Certi Diritti, invece, era già entrata al Quirinale ma solo per un colloquio coi suoi funzionari durante il quale consegnò un report voluminoso e dettagliato sui casi di omofobia fino al 2007.
La medaglia a Maria Luisa - L'incontro del prossimo 17 maggio, sarà anche l'occasione per Certi Diritti di portare all'attenzione del Presidente della Repubblica il caso di Maria Luisa Mazzarella, la ragazza napoletana, oggi portavoce del Gay Pride, che fu vittima di violenza per aver difeso l'amico gay. Gay.it, Certi Diritti e le associazioni napoletane promossero un appello al Presidente affinché conferisse alla ragazza un riconoscimento al valore civile.
fonte gay.it
Lgbt Omofobia Transfobia, Nelle città cartelloni per l'amore gay e contro l'omofobia
Il 17 maggio - per chi se lo fosse dimenticato - è la Giornata mondiale contro l’omofobia. Per l’occasione, di cui parleremo ancora, un ampio gruppo di associazioni italiane lgbt e non solo (ci sono anche l’Arci e la Rete degli studenti) ha lanciato una campagna di affissioni: saranno visibili agli angoli delle strade due differenti cartelloni con la scritta “L’amore vince sempre sull’odio”.
Il copyright è del nostro presidente del Consiglio, ma a me pare un’ottima idea appropriarsi di uno slogan così efficace per proporre finalmente un’immagine lieta e positiva della comunità lgbt. È giusto, ovviamente, lottare contro l’omofobia, ma ogni tanto fa bene porre l’accento non tanto sul “contro”, quando sul “pro”: a favore di che cosa, cioè, combattiamo e ci impegniamo.
La campagna è stata promossa da Arcigay in collaborazione con Arci, Rete degli Studenti Medi, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Associazione radicale Certi Diritti, Rete Lenford, Dì Gay Project, 3D e GayLib. In questo caso sui cartelloni sono rappresentate due coppie che stanno insieme da molti anni e testimoniano l’amore che unisce due persone, indipendentemente dal fatto che siano due uomini o due donne o un uomo e una donna. Per la coppia gay ci sono Bruno e Orlando, da Pineto, in provincia di Teramo, insieme da 45 anni (!) che molti di voi avranno già visto in un bellissimo reportage firmato da Maria Luisa Busi per Tg7 su Raiuno.
Per la coppia lesbica Agata e Angela, da Siracusa, insieme da 27 anni e anche loro due spesso esposte sui giornali e in tv per sostenere le ragioni delle persone lgbt e dei loro amori, troppo spesso derisi umiliati e spesso anche aggrediti: molte volte si tratta di aggressioni verbali, sia in privato sia in pubblico, ma non mancano gli attacchi fisici contro gay lesbiche bisex e trans.
Per questo motivo la Giornata mondiale contro l’omofobia, Idaho, serve a mantenere alta la guardia e impegnare tutta la società nel progresso verso l’accoglienza e la tolleranza filosofica, che è ben diversa dall’accezione comune e triviale di tolleranza. Quest’anno in particolare la Giornata si rivolge alle religioni, perché condannino l’uso della violenza contro le persone lgbt e isolino quelle persone che si fanno scudo del messaggio religioso e di un dio per condannare e perseguitare altre donne e uomini.
fonte queerblog
Politica Lgbt, Franco Grillini: "Dopo Pannella tocca a tre ministri fare coming out"
Avendo frequentato per un certo periodo di militanza politica i Radicali, poco mi ha sorpreso il coming out di Marco Pannella. Anzi per nulla. La bisessualità, l’amore senza etichetta è (o è stato) una tangibilità, anche politica, dei Radicali. Si è dichiarato bisessuale persino Capezzone, vedete un po’ voi. Senza mai dimenticare che è stato il Partito Radicale -chi altri?, a federare la prima associazione omosessuale del Fuori, fondata da Angelo Pezzana. I Radicali erano quelli del Cisa, che aiutavano le donne ad abortire all’estero, grazie all’alacre lavoro di Emma Bonino e Adele Facio ; era quello degli antiproibizionisti; della Loc (Lega Obiettori di coscienza) e, ovviamente del Fuori. La bisessualità era di casa e Pannella non faceva eccezione. Ora, però, non fiondatevi in Torre Argentina per altri scopi, se non volete e siete in grado di aiutare militantemente loro o “Certi Diritti”, altra costola Radicale che si batte per i diritti lgbtq.
Prendendo spunto da Pannella, Il Giornale, ha intervistato Frano Grillini, politico sagace, mai uno scivolone sull’affermazione degli uguali diritti alle persone lgbtq, impavido militante, diventato oramai padre del Movimento. Franco, in amore, ha ottimo palato, così come nella sua brillante carriera politica, da deputato, non solo ha lavorato per le coppie di fatto omosessuali, per combattere l’omofobia e difendere le persone contro ogni atto di discriminazione; ma è stato anche il “confessore”, l’utile consigliori per certi altri deputati che andavano da lui per certi dispensati consigli su locali e attività gay.
Chi erano, o sono? L’America è lontana, e Grillini, da sempre, è avverso all’outing,a spifferare nomi e cognomi dei “velati”. In fondo, se uno come Ricky Martin (ma certo non il solo) si decide a dire quello che tutti dicevano da anni, figurarsi se lo riesce a fare la politica, per poi, magari, finire alle forche caudine nello stesso partito o presso i referenti d’alto borgo ecclesiastico. Se vengono pizzicati con prostitute o transessuali, ancora ancora; ma finire a letto con un ragazzo è altro, penseranno saccentemente. Franco, però, nella sua chiacchierata, punta l’indice su tre ministri, che a suo dire odorano di omosessualità.
Nomi? Nessuno! Maledetto (si fa per dire) Franco delle intuizioni e dei sospetti. Certo, potremmo metterci una sera a cena con amici e iniziare un improbabile spulciamento dei vari dicasteri e dei suoi titolari. Ci fu anche un presidente della Repubblica omosessuale, raccontò nel suo libro “GAY - Molti modi per dire ti amo“; sì, acqua passata, ma oggi?, chi sono i tre Tombeurs des homme? Ministri o viceministri, perchè allora la pletora di nomi si allargherebbe a dismisura.
Franco, come piace a lui, ci lascia nel limbo delle incertezze e delle supposizioni. Se poi ci spostiamo sui “semplici” parlamentari, la questione diventa quasi un raduno da Gay Pride:
“Almeno un centinaio fra Camera e Senato e fra uomini e donne”.
Ci sono ragazzi che potrebbero dipanare l’incertezza, ma anche loro, come Grillini, credo siano votati alla discrezione e quindi al silenzio. Insomma, con qualcuno sono andati. Tolti i leghisti, che dicono di avercelo duro, restano i pidiellini. Ma chi? Immagino Franco, allargare le braccia, sorridere sornione e forse sentenziare qualche labile dritta che dritta non è.
Il problema vero è che spesso sono i “velati” ad essere nemici dell’omosessualità; far vedere pubblicamente il loro sconcerto, l’avversione verso ogni probabile diritto da dare alla comunità lgbtq. Lo si è visto negli States, di vergognosi omofobi, pizzicati nei bagni aeroportuali o scendere da un aereo con un efebo escort. I nostri, probabilmente, sono più lucidi, più guardinghi, chissà!
“Molti mi hanno confessato la loro omosessualità - spiega Grillini riferendosi ai suoi omologhi politici -, di altri lo so perché me lo hanno detto i loro avversari di corrente nel partito”.
Chissà, forse un giorno il buon Grillo si deciderà a dirci qualche nome, ma ne dubito fortemente. Resta il rebus dei tre ministri. Chi?
fonte queerblog
Manifestazioni Lgbt, "L'amore spiazza" arriva a Pavia, grazie al coordinamento arcobaleno Lgbt
Speriamo non ci si metta la pioggia a far desistere a molti di esserci, di dire che l’amore, anche quello omosessuale necessita di cittadinanza, di accoglienza e comprensione. Domenica, il primo viaggio itinerante, voluto dal Coordinamento Arcobaleno LGBT, arriverà a Pavia, dopo aver toccato Magenta e Bergamo, come terza tappa itinerante della maratona contro l’omofobia che giungerà in diverse realtà della provincia. E’ in questi piccoli centri cittadini che spesso l’omofobia si presenta sotto svariate forme, difficile da estirpare se non si riesce a entrare nel cuore degli abitanti, non si riesce a dialogare con i giovani sulla necessità di difendere gli altri amori, la dignità di ogni persona. È in provincia che avvengono, spesso nell’indifferenza, i peggiori attacchi omofobi e questa iniziativa, chiamata “L’amore spiazza - In piazza per essere e per amare” aiuta davvero molto alla civiltà e all’accoglienza.
“Con la sua Università - dicono gli organizzatori -, Pavia è luogo di produzione di sapere e di cultura. Noi manifesteremo qui per testimoniare il ruolo essenziale che essa svolge nel trasmettere alla cittadinanza del domani i valori di rispetto e dignità per tutte le differenze, e nel formare uno spirito civico e critico contro ogni visione omofobica della società. In un momento in cui in Italia assistiamo a fenomeni d’odio e di violenza verso coloro che sono portatori di diversità, noi visiteremo le città lombarde raccontando di persona le nostre storie. Vogliamo parlare delle nostre vite e dei nostri amori per farci conoscere e per diminuire le distanze che creano un muro di pregiudizi”.
Diminuire le distanze che creano un muro di pregiudizi, eliminarle, è questo il sentimento che muove le organizzazioni che hanno organizzato questo pullman arcobaleno che sta visitando alcune piazze lombarde. Credo debba avere il nostro appoggio e, possibilmente, la nostra attiva presenza. Sanzionare i pregiudizi è difficile, dialogare con le persone d’obbligo. Esistono ancora oggi nelle nostre provincie, gay e lesbiche incapaci di reagire da soli, spaventati nel poter dichiarare la loro omosessualità per paura di essere emarginati dagli stessi amici, o peggio subire angherie e aggressioni. Sarebbe utile che iniziative del genere, vengano estese in altre provincie, al nord come al sud. Intanto, vediamoci tutti a Pavia.
fonte queerblog
venerdì 14 maggio 2010
LIRICA FIRENZE,VISITA AL CANTIERE DEL NUOVO PARCO DELLA MUSICA,CON IL SINDACO DI FIRENZE MATTEO RENZI E IL MAESTRO ZUBIN MEHTA
In foto il Sindaco di Firenze Renzi e il Maestro Zubin Mehta
Sopralluogo al cantiere del nuovo Parco della musica e della cultura di Firenze, i lavori continuano regolarmente
Confermata la data del primo concerto, il 21 dicembre 2011
Primo sopralluogo al cantiere del nuovo Parco della musica e della cultura di Firenze, opera che rientra tra quelle previste per le celebrazioni del 150/o anniversario dell'unità d'Italia. Erano presenti il sindaco di Firenze Matteo Renzi, il direttore principale del Maggio musicale fiorentino Zubin Mehta, il commissario delegato dal Governo Elisabetta Fabbri, il sovrintendente Francesco Giambrone, il direttore artistico Paolo Arcà. C’erano anche alcuni parlamentari, Alessio Bonciani, Rosa De Pasquale, Marco Perduca, Andrea Marcucci, e alcuni sindacalisti del teatro.
Al momento, è stato spiegato, è in fase di ultimazione lo scavo: i lavori effettuati sono circa il 30% del totale, continuano regolarmente e non sono stati mai interrotti. La data ufficiale di inaugurazione è stata confermata per il 21 dicembre 2011, quando il maestro Mehta dirigerà l’orchestra e il coro del Maggio per il primo concerto, con la Nona di Beethoven, mentre nel novembre 2012 sarà messa in scena la prima opera, la Turandot. Quando sarà pronto, il nuovo auditorium avrà una sala per la lirica da 1800 posti, una sala concertistica da 1100 posti, una cavea per spettacoli musicali all’aperto da oltre 2000 posti. Ma ci saranno anche 18 sale prova (12 individuali), spazi per uffici e mensa, parcheggi, il museo del teatro. L’area complessiva è di 4,6 ettari.
Il costo iniziale del progetto era di 156.797.674 euro, di cui 42,5 milioni da parte del Comune, 40 milioni da parte della Regione e il resto della presidenza del Consiglio dei ministri. Il Cipe ha già approvato una spesa di 190 milioni di euro. Il costo dell’intervento approvato, con le integrazioni e prescrizioni degli enti partecipanti, è di 236 milioni, ma viene stimato che il costo totale dell’opera potrà raggiungere i 255 milioni.
A seguito dell’ordinanza del presidente del Consiglio dei ministri del 3 marzo 2010, è stato costituito un nuovo ufficio tecnico, sotto il coordinamento del commissario Fabbri, che prevede tra l’altro che il responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori siano del Comune di Firenze. (edl)
fonte UFFICIO STAMPA COMUNE DI FIRENZE
Diritti Lgbt e Omofobia, Due aperitivi per i diritti a Torino
Venerdì 14 maggio, dalle 17 in poi, c'è la possibilità di partecipare a due aperitivi a Torino promossi da associazioni che si battono per i diritti, umani e animali.
Alle 17 in via delle Orfane 20 presso l'Informagiovani c'è Tra glamour e omofobia: blog e video sulla cultura LGBT, iniziativa di Torino 2010 Youth Capital, per parlare di diversità e di altri modi di amarsi.
Durante l'aperitivo saranno presentati alcuni video sul tema dell'omofobia, per avere una panoramica su quanto succede nel mondo, in Europa e in Italia, e si illustreranno le iniziative di Torino in occasione della Giornata Internazionale contro l'Omofobia del 17 maggio.
Interverranno Insy Loan, alias Alessandro Michetti, che da qualche anno cura un blog piuttosto frequentato in cui affronta con critica e ironia le tematiche inerenti la cultura LGBT e autore pubblicato per Rizzoli il libro: "Alla fine di questo libro la mia vita si autodistruggerà", un esperto del Servizio LGBT del Comune di Torino, le filmaker torinesi BADhOLE, autrici del cortometraggio La capretta di Chagall premiato al Festival del cinema gay di Torino e un rappresentante del Coordinamento Torino Pride LGBT . Ingresso libero.
Alle 19 invece, presso la Cascina Roccafranca in via Rubino angolo via Gaidano (zona Mirafiori), nei locali della caffetteria Algomas, si terrà il primo Aperimicio organizzato dalla neonata associazione animalista Protezione micio. Con questa occasione Protezione micio vuol far conoscere le proprie attività, si potrà essere informati, ricevere la tessera, partecipare alla consumazione dell'aperitivo che costa 13 euro, tutti in beneficenza. Per ulteriori informazioni scrivere a info@protezionemicio.it
fonte nuovasocieta di Elena Romanello
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Eventi Lgbtq, A Trento parte il festival LGBTQ "Universinversi"
Dal 13 al 17 maggio a Trento si terrà il Festival a tematica LGBTQ, “Universinversi direzioni sempre più ostinate e contrarie”. La manifestazione è stata organizzata dal Tavolo LGBTQ* Trento e propone non soltanto spettacoli culturali, ma diverse tavole rotonde sui tanti temi cari alla nostra comunità. Che ci sia una criticità all’interno dei movimenti, a volte anche aspra, lo si può leggere in quello che, per gli organizzatori del Festival, è la piattaforma politica su cui le persone lgbtq devono ragionare e discutere su cosa oggi è il movimento stesso e quali le linee guida da seguire.
“Riteniamo - scrivono gli organizzatori di “Universinversi” - che portare avanti una battaglia politica appiattita sulla rivendicazione dei diritti e svuotata di ogni complessità faccia perdere al movimento la capacità di analizzare con sguardo obliquo e critico la realtà che ci circonda, prerogativa che è da sempre appartenuta alle soggettività non conformi, e che riteniamo necessario recuperare. Pare evidente che nella parte di movimento mainstream sia in atto da tempo il tentativo di avviare un processo di assimilazione piuttosto che di scardinamento dei presupposti del modello etero-patriarcale che punta solo ad allargare ai soggetti LGBTQ* l’applicazione di modelli familistici importati dal sistema normativo dominante”.
Che ci sia davvero tanto da discutere, non solo su come portare avanti le battaglie lgbt, sta nelle cose e nelle nostre stesse quotidianità. La libertà e il rispetto per la dignità o è per tutti e tutte, o non è né libertà né dignità! Si inizierà giovedì 13 con un Format della Commissione Europea: “Biblioteca Vivente -Prendi in prestito un pregiudizio e guardalo in faccia”. Una metodologia partecipata in cui persone volontarie, che seguiranno un corso di formazione, fungeranno da libri presi in prestito. La sera lo spettacolo teatrale Serate Bastarde, di Renata Ciaravino e Carmen Pellegrinelli.
Il giorno dopo sarà il momento di un dibattito che vuole affrontare gli effetti delle politiche razziste sui movimenti di liberazione delle donne e delle minoranze: Non sui nostri corpi, non in nostro nome: razzismo, sessismo e omo/lesbo/transfobia nell’Italia del “pacchetto sicurezza” con Porpora Marcasciano, attivista MIT Bologna, Sonia Sabelli, femminista; Elena Bigini, attivista Azione Gay e Lesbica Firenze e Cristian Loiacono, dell’Università di Torino.
Spettacoli e riflessioni; discussioni e divertimento puro, come quello del Drag Cabaret spettacolo di Eyes Wild Drag, previsto per domenica sera, 16 maggio o “Transisters”, Spettacolo teatrale di Ila Covolan con Nicole de Leo e Mara Pieri.
In tempi in cui ci si prepara alle piazze dei Gay Pride; si discute dei ruoli dei movimenti, delle sue necessità e utilità, questa iniziativa di Trento segna un altro, positivo momento di dialogo
fonte queerblog
Film "2046" Alla ricerca nei sogni dell'amore!
2046, è un film celebrato per le sue intense e svariate sfaccetature, ma nel volersi imporre in mille modi diversi, perde la capacità di legare insieme i numerosi fili intrecciati, e da una tessitura incompleta, poco si percepisce del diario autobiografico, del cammino esistenzialista, del viaggio enigmatico e della ricerca dei ricordi perduti! Ad una seconda visione, si cominciano a notare particolari appena percepibili all'impatto, il suo voler essere poetico e filosofico, il suo concetto esaltante dell'amore, il viaggio ipotetico verso i ricordi smarriti! Ma tutto appare troppo rarefatto per coglierlo al momento, e la narrazione eccessivamente lenta, unita agli schemi monotoni e ripetitivi, danno l'idea di un colossale e paradossale fiasco cinematografico e non di un poema encomiastico tributato ai valori veri!
In questo vortice di concetti e di pensieri idolatrati, non si cerca un mondo vagheggiato e di perduti sentimenti, e non c'è un bisogno reale d'amore da parte del protagonista, ma un conflitto interiore in cui egli stesso cade continuamente, e per essere sinceri fa davvero poco per rialzarsi da solo, e pur conoscendo il suo limite di amare, non ha scrupoli a sedurre fanciulle e poi abbandonarle senza un'apparente ragione! C'è poco in tutto questo di poetico e di esaltante, e il ciclo in cui si ripetono sempre le stesse situazioni lascia capire che lo scrittore non riescie assolutamente ad uscire dal suo degrado; per giustificare poi la sua mancanza di sensibilità e la sua indolente pigrizia, si abbandona a vagheggiamenti estatici e a sentimenti di autocommiserazione!Chissà perchè infine, quando trova l'amore, la donna è sempre quella impossibile e lontana! Direi anche, che questo capita il 99% delle volte, ma dato i suoi precedenti, ho paura che l'unica fonte dell'amore sia proprio la lontananza!
Se poco poco, la stessa storia divenisse possibile, svanirebbe anche l'idea della donna angelicata! Se l'intento del regista era quello di far passare un tango per una tarantella, allora in questo obbiettivo è fallito completamente e non bastano critiche esageratamente positive per nascondere un polmone di questo genere!
E non parliamo di muse ispiratrici, perchè dietro l'incanto di donne irraggiungibili, si cela la sofferenza vera di persone come tutte, che poco si confà al potere mediatico di una creatura ultraterrena! Come calcio di rigore, si può puntare però sulla loro eccezionale bellezza, e in particolare sul contrasto Gong Lì e Ziyi Zhang, il fascino gelido e glaciale della prima, con il fuoco erotico e conturbante della seconda! fonte mymovies
giovedì 13 maggio 2010
Decreto Legge Lirica, Fondazione Arena di Verona, stasera sciopero,salta la Prima del balletto "IL Corsaro"
Verona. I lavoratori della Fondazione Arena di Verona hanno proclamato una giornata di sciopero per il prossimo 13 maggio. In una nota delle organizzazioni sindacali si spiega che l’astensione dal lavoro è stata decisa «per contrastare il decreto legge di riforma del settore dello spettacolo ed in particolare per i teatri lirici e le fondazioni che li gestiscono». Lo sciopero di giovedì «è la prima iniziativa di protesta - prosegue la nota delle segreterie provinciali Cgil-Cisl-Uil e Cisal - a difesa dei contratti di lavoro e dell’occupazione stabile nei teatri lirici italiani».
«Il governo - concludono i sindacati -, nonostante gli impegni del ministro Bondi, ha riconfermato la indisponibilità a modificare il decreto e per questo è stata proclamata l’astensione dal lavoro».
fonte larena.it
sandrovv dice:
Chiudere un Corpo di Ballo di tradizione e grande importanza come quello dell'Arena di Verona è un suicidio per tutti. Si rinunci ad altro ma non a ciò che ancora il mondo ci invidia e che ancora tiene vivo il turismo in Italia e con esso anche buona parte della nostra economia. Lo striscione che recita "L'arte rinnova i popoli..." che troneggia anche sul grande Teatro Massimo di Palermo in una unione tra nord e sud ci ricorda che senza cultura non avremo avvenire.
In tempi ancora non sospetti, Manifestazione del Corpo di Ballo dell'Arena di Verona, che denunciava questo pericolo di chiusura della Danza gia il 24 Luglio 2009!!
contro il taglio del FUS e la chiusura dei corpi di ballo!
Tutti in Piazza a manifestare prima di un Importante Gala' Domingo in Arena
Qui sotto il Video della manifestazione dello scorso Luglio,
realizzato da Antonella Giovampietro
Decreto Taglia Cultura, Ci saremo ancora? Fotoreportage di Antonella Giovampietro
Dedico con piacere questo post ad una mia collega danzatrice, e mia grande Amica...
Antonella Giovampietro persona di rara sensibilità, oltre alla Danza si dedica anche alla Fotografia, con grandi risultati, Questo è un suo reportage che mi ha mostrato pochi giorni fà, e oggi le ho chiesto di poterlo pubblicare sul mio Blog,credo siano veramente attuali...
Mi sono permessa con la sua approvazione di dare un titolo ad ogni sua foto, che ben rappresentano i vari momenti della nostra giornata in Teatro...che forse non avremo più grazie al Decreto!
Credo le immagini parlino da sole, e che ben illustrano un possibile scenario al dopo Decreto Bondi, che taglierà Cutura e posti di lavoro, e che azzererà la cultura Musicale Operistica e Ballettistica e tutta l'Arte scenica Italiana famosa nel Mondo.
Lisa
Per una visione migliore cliccate su foto per ingrandirle
Lezione in Scena....?!
E ora chi mi suonerà?
Attrezzistiiiiiiiii....
Prova di scena...
E io??...Ballo da sola?..Speriamo di no Scilla...
Assemblea sindacale:
Aristi,Tecnici,Macchinisti,Sarte,Attrezzisti,
Impiegati etc..Ci saremo ancora dopo il Decreto?!?
Tutto....ESAURITO!
Si chiude...
Antonella Giovampietro persona di rara sensibilità, oltre alla Danza si dedica anche alla Fotografia, con grandi risultati, Questo è un suo reportage che mi ha mostrato pochi giorni fà, e oggi le ho chiesto di poterlo pubblicare sul mio Blog,credo siano veramente attuali...
Mi sono permessa con la sua approvazione di dare un titolo ad ogni sua foto, che ben rappresentano i vari momenti della nostra giornata in Teatro...che forse non avremo più grazie al Decreto!
Credo le immagini parlino da sole, e che ben illustrano un possibile scenario al dopo Decreto Bondi, che taglierà Cutura e posti di lavoro, e che azzererà la cultura Musicale Operistica e Ballettistica e tutta l'Arte scenica Italiana famosa nel Mondo.
Lisa
Per una visione migliore cliccate su foto per ingrandirle
Lezione in Scena....?!
E ora chi mi suonerà?
Attrezzistiiiiiiiii....
Prova di scena...
E io??...Ballo da sola?..Speriamo di no Scilla...
Assemblea sindacale:
Aristi,Tecnici,Macchinisti,Sarte,Attrezzisti,
Impiegati etc..Ci saremo ancora dopo il Decreto?!?
Tutto....ESAURITO!
Si chiude...
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decreto legge lirica,
fotoreportage
Lirica, Arena di Verona, sciopero anti-decreto Stop alla prima del balletto «Il Corsaro»
Stasera lo scipero, Girondini: c’è una trattativa, ci ripensino
VERONA— Giovedì il sipario del teatro Filarmonico non si alzerà. Salta così, per sciopero, la prima del balletto «Il Corsaro» con i sindacati dei lavoratori della Fondazione Arena che, compatti, hanno deciso di aderire alle proteste di tutti gli altri teatri italiani contro il decreto Bondi. «La nostra è una reazione contro il decreto e i suoi contenuti - precisa Dario Carbone della Fials -ma anche contro le dichiarazioni del sovrintendente Francesco Girondini, ormai rimasto isolato nel sostenere quella legge e i suoi effetti». Nel frattempo, già quest’oggi, i dipendenti della Fondazione si riuniranno in assemblea per decidere le future strategie di protesta. Nel pomeriggio, infatti, sono attesi al Filarmonico i segretari nazionali dei sindacati, freschi di colloquio con il ministro Sandro Bondi. «Sarà l’occasione - spiega Maurizio Azzalin della Cgil - per discutere sullo stato delle cose, ma anche per trovare forme di protesta diverse dallo sciopero. Probabilmente verrà dichiarato lo stato di agitazione permanente per i lavoratori della Fondazione». Dai vertici della Fondazione giunge, però, l’invito a non far saltare la prima del balletto: «Mentre in tutti gli altri teatri - commenta il sovrintendente Girondini - si va verso la sospensione degli scioperi tenendo conto che ci sono trattative sindacali in corso, da noi c’è l’intenzione di non andare in scena. Spero che i sindacati ci ripensino e che tutto si svolga in modo regolare».
Le organizzazioni, ad ogni modo, non sembrano avere alcuna intenzione di cambiare programma e, anzi, sono pronte ad estendere la protesta ben oltre la prima. Si cercano però forme alternative allo sciopero «perché non vogliamo danneggiare il pubblico e perché lo sciopero lascia sempre l’amaro in bocca», lascia detto Azzalin. L’assemblea pomeridiana servirà a definire quindi anche una linea di condotta per il futuro, senza dimenticare che la stagione lirica areniana è già alle porte. «Il nostro obiettivo è sensibilizzare il pubblico - chiarisce Carbone - non danneggiarlo per questo stiamo pensando a nuove forme di protesta». Si guarda, ad esempio, al Regio di Torino, dove qualche giorno fa, il direttore ha interrotto a metà l’ouverture del Barbiere di Siviglia, per protestare contro la cultura dimezzata. «Perché di questo si tratta - ribadisce Carbone - di tagli su tutti i fronti. Tagli al nostro corpo di ballo che rischia di scomparire, di blocco del turn over e delle assunzioni, di precarizzazione e di creazione di disoccupati. Mi chiedo se è questa la precarietà che fa bene e quando il sovrintendente parla di flessibilità positiva si riferisca a lui e al Cda o ai dipendenti della Fondazione».
Fonte corrieredelveneto Samuele Nottegar
Decreto Legge Lirica, Raffica di scioperi contro la riforma delle fondazioni lirico-sinfoniche
In questi giorni si stanno svolgendo, nei maggiori teatri italiani, raffiche di scioperi per protestare contro il provvedimento voluto dal ministro Bondi di riforma delle fondazioni lirico sinfoniche. Molti concerti e molte prime sono già saltate in tutti i teatri.
Il decreto ha l’obiettivo di riformare il sistema della attuali 14 fondazioni lirico-sinfoniche presenti in Italia che, secondo il Governo, versano in uno stato di crisi economica tale da giustificare l’urgenza del provvedimento adottato.Molte le norme contestate dalla SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e FIALS-CISAL.
Tra queste vi è quella che prevede la decurtazione del trattamento economico integrativo in caso di mancata firma del CCNL entro un anno; la norma che dispone il blocco del turn over e, in particolare, il divieto delle assunzioni a tempo indeterminato fino al 31 dicembre 2012; la norma che vieta le prestazioni di lavoro autonomo per il personale del comparto fino al rinnovo del CCNL; la norma relativa alle modalità di pensionamento anticipato dei tersicorei e dei ballerini; la disposizione relativa al procedimento di rinnovo del CCNL per i dipendenti dalle fondazioni lirico-sinfoniche.
Le Segreterie nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL e FIALS-CISAL, preso atto della firma del Presidente Napolitano al decreto legge, hanno proclamato scioperi “senza soluzioni di continuità in tutte le fondazioni in concomitanza con gli spettacoli in programma”.
Fonte: Cgil
DECRETO LEGGE LIRICA:SINDACO DI FIRENZE RENZI, GOVERNO CHE TAGLIA CULTURA TAGLIA IL FUTURO
Firenze, 11 mag - ''Un governo che taglia la cultura taglia il futuro''. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi, intervenendo alla seduta aperta del Consiglio comunale che si sta svolgendo nel Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Al centro dell'intervento di Renzi, in primo luogo, il decreto legge sulle Fondazioni lirico-sinfoniche.
''Non siamo qui per contestare il governo o per fare facile demagogia - ha assicurato Renzi - ma se quando si va ad intervenire sulla cultura non si avverte la necessita' di un confronto con Firenze si perde un'occasione. Tagliare sulla cultura significa negare il futuro alle nostre comunita' e intervenire per decreto e' la negazione del bisogno di confrontarsi''.
Renzi ha ammesso che ''le Fondazioni lirico-sinfoniche vanno cambiate e gli strumenti vanno rimessi a nuovo. Ma non si cambia per decreto, se si vuole aprire un dibattito serio le citta' sono pronte ma lo si faccia con un iter parlamentare corretto. Altrimenti siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta'''.
Per quanto riguarda il 'Maggio', il 21 maggio sara' nominato il nuovo CdA che dovra' portare delle novita' perche' ''non si puo' pensare che tutto resti com'e''', mantenendo pero' fissa ''la grande qualita' che tutti riconoscono al Maggio'' e su cui ''non dobbiamo indietreggiare di mezzo millimetro''.
L'obiettivo di Renzi e' quello di mettere a punto una ''scaletta di interventi'' per arrivare a ''ricavi annui tra i 40 e i 44 milioni di euro'' (contro gli attuali 37 circa) raddoppiando il contributo dei privati (per i quali Renzi ha auspicato una ''defiscalizzazione''). Nel dettaglio l'obiettivo e' di avere 7,5 mln dagli Enti Pubblici (3,5 Comune, 3 Regione, 1 Provincia, gia' assicurati), 19,5 mln dal Fus (piu' 2 per il Festival), 6 dai privati (contro i tre attuali) e 10 da ricavi (contro i 5 attuali). Renzi ha infine chiesto che ''il Parco della Musica ci sia consegnato finito'' nel termine previsto del dicembre 2011.
Nel corso del dibattito e' stato duramente contestato dalle maestranze del Maggio presenti in sala l'intervento di Bianca Maria Giocoli, vicecapogruppo del PdL.
fonte Asca
DECRETO LEGGE LIRICA: ROSSI, LA TOSCANA VALUTERA' RICORSO CONTRO DECRETO
Firenze, 12 mag - La Toscana studiera' la possibilita' di un ricorso contro il decreto sulle Fondazioni lirico sinfoniche.
Lo afferma il presidente della Regione Enrico Rossi, che annuncia anche un incontro a breve con il sindaco di Firenze Matteo Renzi e la partecipazione alla manifestazione indetta dai sindacati a Roma per il prossimo 17 maggio. L'eventuale ricorso, spiega una nota della Regione, sarebbe motivato dal fatto che il decreto e' ''incentrato su materia che e' in concorso con le Regioni''.
Rossi ha ricevuto i rappresentanti sindacali insieme all'assessore alla cultura Cristina Scaletti. ''Prioritario, e anche bello - ha sottolineato tra l'altro Rossi - sarebbe anche poter richiamare subito a lavorare a Firenze il giovanissimo primo flauto Paolo Tabaglione, che se ne e' dovuto andare a Monaco. Sarebbe una risposta esemplare contro il precariato giovanile e l'indicazione di una inversione di tendenza. Invece, a quanto pare, il governo sembra privilegiare la scelta di un federalismo alla rovescia, mettendo a carico di Regioni ed Enti locali impegni crescenti a fronte di tagli indiscriminati dei contributi statali.
Cosi' sta facendo nella cultura come nella scuola''.
Nel medio periodo, il presidente ha indicato ai rappresentanti sindacali altre azioni possibili, a partire dalla necessita' di un diverso sistema di gestione della fondazione lirica. ''Sono necessari interventi di razionalizzazione delle spese e dell'organizzazione, su cui proprio le organizzazioni sindacali hanno gia' dichiarato la propria disponibilita' a trattare, certo nel rispetto della qualita' e dei diritti del lavoro - ha aggiunto Rossi -. Per questo occorre rafforzare la presenza di privati nel consiglio di amministrazione, per il quale mi impegno inoltre a sollecitare la nomina dei rappresentanti della Regione da parte del Consiglio. Ma centrale e' anche, pur nel rispetto della fiorentinita' del Maggio, la partecipazione della intera Toscana, della metropoli Toscana di tre milioni e mezzo di abitanti, alla difesa di un patrimonio prestigioso che appartiene a tutti''.
fonte Asca
mercoledì 12 maggio 2010
POLITCA LGBT, "QUANTA OMOFOBIA C'E' A SINISTRA, ORA SPERO IN FINI"
L’Ex parlamentare VLADIMIR LUXURIA spiega perché è delusa dalla sua parte politica
“Paola Concia e Aurelio Mancuso?” “Insieme?”
Vladimir Luxuria quasi non ci crede. “La lettera è davvero firmata da tutti e due?” L’idea che la parlamentare del Pd e lo storico leader dell’Arcigay possano aver scritto a quattro mani un intervento pubblicato giovedì scorso da il Riformista, lascia l’ex parlamentare di Rifondazione a bocca aperta.
Ebbene sì, ci sono le firme di tutti e due. Concordano sul rischio di una deriva omofoba che corre la sinistra italiana tutta, non solo il Pd.
“E non hanno mica torto.”
E’ d’accordo anche lei?
“E’ una cosa che ho sperimentato io stessa in due anni di legislatura. Il principale partito di riferimento della sinistra italiana, che oggi è anche l’unico, si lascia troppo guidare dalla corrente centrista. Anche in tema di diritti sensibili. Posso solo immaginare il dolore e la delusione di una persona intelligente come Paola Concia di fronte al comportamento del Pd, che di fatto alla Camera ha affossato la legge sull’omofobia”.
In effetti anche di unioni civili si parla sempre meno.
“E’ l’incoerenza di chi chiede voti agli omosessuali, ma poi non fa nulla per tutelarli. E si stupisce se chi è stato illuso domanda perché certi temi siano stati accantonati. Vuoi vedere che alla fine i responsabili del fallimento del governo Prodi siamo stati noi? C’è stato un momento in cui alle feste dell’Unità mi cercavano tutti. Adesso, chissà perché, non mi chiama più nessuno. E guardi che è successa la stessa cosa con le feste di Liberazione”.
Anche sui giornali di sinistra , il tema dei diritti gay non tira molto
“Ne parlano sol se c’è qualche aggressione. Ma io sono stufa di sentire dichiarazioni di solidarietà in seguito di atti di violenza. Piuttosto vorrei leggere qualche denuncia per le discriminazioni che subiamo quotidianamente e per il mancato riconoscimento della nostra dignità”.
Alla fine la sinistra si scopre lontana dai diritti degli omosessuali
“Ma questa è una storia vecchia. Le racconto un aneddoto. Quando mi candidai, il Giornale, pubblicò una lunga serie di lettere scritta da compagni che erano, spesso ferocemente, contrari al mio ingresso nel partito”.
Addirittura.
“Non dico nulla di nuovo se ammetto che a sinistra ci sono sacche di resistenza omofoba. Io sono fiera di non aver mai preso alcuna tessera di partito. Il mio unico obiettivo è quello di migliorare la nostra vita”.
Allora perché non provare a sensibilizzare su questi temi anche la destra?
“Una volta mi sono permessa di fare un apprezzamento a La Russa perché aveva condannato le discriminazioni sessuali che avvenivano durante l’arruolamento nelle Forze Armate. Neanche il tempo di complimentarmi e già qualcuno mi vedeva a braccetto con Berlusconi”.
Sarebbe poi così terribile?
“Bisogna solo distinguere tra una destra chiusa e impolverata e una destra realmente liberale”.
Sdoganiamo questo tabù
“Ma guardi che in Inghilterra funziona già così. Le associazioni gay si rivolgono sia ai conservatori che ai laburisti. Li mettono in concorrenza tra loro e premiano chi offre maggiori tutele. Oppure pensiamo alla Francia. Secondo lei il presidente Sarkozy è comunista?”
Direi di no
“Eppure lui non solo non ha abolito i Pacs, ma li vuole addirittura ampliare. Penso che se qualcuno si dimostra disponibile ad ascoltarti senza preconcetti e tu gli chiudi la porta, sei tu che ne fai una questione ideologica”.
Immaginiamo allora chi potrebbe essere un leader di riferimento?
“A me è piaciuta molto l’apertura che ha fatto Gianfranco Fini sui diritti civili. Su questi temi credo che si possa aprire un dialogo importante”.
Non possiamo chiudere l’intervista senza una domanda un po’ personale
“Avanti”
Ma alla fine a Casablanca è andata o no?
“Le dico solo che sono una fanatica delle riforme. Anche in questo campo.”
fonte Il Riformista
Come scoprire se il tuo partner ti tradisce,quando insospettirsi,tipologie del traditore
Tradimento: si scopre così,Una guida al "pianeta fedifraghi"
Lui, di solito tranquillo e compassato, improvvisamente si trasforma in brillante compagnone? Potrebbe essere ad uso e consumo di una nuova collega. Oppure una casalinga affetta da pigrizia seriale butta via di colpo il telecomando della tv e, al posto del ferro da stiro, impugna il manubrio della cyclette? La sua voglia di esercizio fisico potrebbe essere merito dell'istruttore della palestra di fronte a casa. Insomma, anche se il tradimento non viene dichiarato con un'inserzione pubblicitaria, si tratta pur sempre di un misfatto che lascia dietro di sé la sua impronta e che, scrutando con occhio attento, può essere individuato.
Per diventare "007 dell'amore", in realtà, bastano poche mosse e qualche dritta "rivela-corna", come quelle indicate dagli autori del manuale "Schifoso traditore. Come riconoscere le tracce dell'infedeltà" (80144 Edizioni) firmato da Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo; Alessandro Calderoni, giornalista investigativo; Silvia Jun, web editor. Ideatore e curatore Paolo Baron. Quello che abbiamo voluto scrivere - spiega Caputo - è una sorta di compendio di criminologia dove il 'crimine' è il tradimento, il criminale è il partner traditore e la vittima' è il cornuto".
Il libro è diviso in due sezioni: la prima analizza la percezione del tradimento, traccia gli identikit delle specie di traditori e di traditi, spiega le dinamiche alla base dei loro comportamenti. Mentre la seconda parte è un vero e proprio manuale di investigazione che, a partire dai primi sospetti, guida il partner-detective sulla scena del crimine. La prima regola, spiegano gli autori, è muoversi con cautela, per non cancellare indizi utili. Scene del crimine potenziali sono l'automobile e l'ufficio. Il telefonino, poi, è un alter ego che non sa mentire, mentre il computer è "un cassetto enorme e insicuro per i suoi segreti": tutto va passato sotto la lente per rispondere alla fatidica domanda: mi tradisce oppure no?
IDENTIKIT DEL TRADITOREI traditori appartengono a tre diverse tipologie, ciascuna con i suoi sottotipi.
1 – Traditori seriali: sono gli infedeli compulsivi e specializzati, quelli che geneticamente non si accontentano del rapporto di coppia ufficiale, ma per istinto e passionalità devono essere sempre in tre: lui, lei, l'altra o
l'altro. Si distinguono in "collezionisti" e "qualunquisti"; i primi "puntano alla qualità, scelgono quella determinata persona, e sono sempre più donne. I qualunquisti, invece, "vogliono solo portarsi a casa il risultato, conta la "tacca" in più. Insomma, "basta che respiri". Qui si tratta soprattutto di maschi, tra cui i cosiddetti "drogati del sesso".
2 – Paralleli: sono quelli che tengono i piedi in due scarpe. Insieme alla relazione principale (matrimonio o convivenza), gestiscono altre storie parallele e le gestiscono con maestria da equilibristi, senza confondere nomi o date di compleanno. Possono essere monogamici, poligamici o addirittura "Arcipelago": ogni storia è un'isola con una propria funzione.
3 – Gli Occasionali: di solito agiscono per vedetta, per punire una
moglie-arpia o un marito-padrone.
COME SMASCHERARLO
Indipendentemente dal tipo di infedele con cui ci si trova alle prese, l'importante è capirci di più e imparare a riconoscerlo. Innanzi tutto l'infedeltà è un fatto che irrompe nella vita di coppia come un fattore di novità che modifica l'assetto quotidiano nei modi più svariati, come un cambiamento nei gusti a tavola, un cambio improvviso di look, o la decisione di adottare un cane, per avere la scusa del "bisognino" per uscire di casa ad ogni ora. Poi si tratta di un'attività onerosa e impegnativa, che richiede tempo, attenzione e impegno. Inevitabile commettere qualche errore. Insomma, in tutti questi casi dubitare della buona fede è lecito. Eppure, "un tradimento non esiste finché non viene scoperto", conclude lo psichiatra sessuologo. "Varrà davvero la pena di darsi tanto da fare per sapere?"
fonte pillolediastrologia libri
Arte Lgbt, A Torino l'Internazionale d'arte GLBT
L’Associazione Koinè in collaborazione con la Fondazione Artèvision presenta la 4° edizione dell’ Internazionale d’arte LGBT, in collaborazione col 25° Torino GLBT Film Festival e AV Art Gallerie, nell'ambito di un progetto di valorizzazione di artisti visivi in cui è attiva dal 2000.
L’internazionale d’Arte vuole promuovere l’emergere di una coscienza civile e di visibilità del mondo LGBT quale parte integrante della società contemporanea, e grazie a questi presupposti che si sviluppa e consolida la collaborazione con GLBT Film Festival da Sodoma a Hollywood.
Le opere presentate saranno inoltre valutate dalla giuria del Film Festival e sono esposte nelle due gallerie “Av Art Gallerie” di Torino (via Mazzini 50 e via Santa Giulia 14), nel foyer del Cinema Ambrosio, sede del GLBT Film Festival Torino, e in quello del Cinema Lux, che ha appena riaperto le sue sale dopo anni di ristrutturazione.
In mostra ci sono 18 artisti, scelti tra gli oltre 150 che hanno fatto domanda, tra italiani e stranieri, provenienti da Congo, Brasile, Russia e Spagna.
La tematica dell’Internazionale d’Arte di quest’anno è: “Sono come sono”. Perché i generi sono sempre e solo due? Perché tutto il resto eccede dalla norma? Gli uomini non sono tutte singolarità? Nel momento in cui si è costretti a rappresentarsi attraverso un ruolo di genere, si è obbligati a rinunciare a tutto quel che fa di ognuno di noi un’identità, anche perché la società si crea delle “aspettative” sul ruolo che bisogna recitare, pena il mancato riconoscimento sociale.
L'Internaziona d'arte LGBT durerà fino al 15 maggio prossimo, con i seguenti orari di visita: Av Art Gallerie Via Santa Giulia 14/c, Torino dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, sabato su appuntamento telefonando 011 8115112, in Via Mazzini 50, Torino solo su appuntamento allo 011 8115112, nel foyer del Cinema Lux in Galleria San Federico a Torino tutti i giorni dalle 15 alle 23, foyer Cinema Ambrosio in Corso Vittorio Emanuele 52 a Torino tutti i giorni dalle 15 alle 23. Aperitivo inaugurale venerdì 16 aprile alle 17,30 in via Santa Giulia 14/c.
di Elena Romanello fonte nuovasocieta
martedì 11 maggio 2010
Libri Lgbt, "Abbabusiness. Scopri il lato «B» delle imprese" di Colletti e Notarnicola
Generazione abba. Nelle imprese d’eccellenza, in Europa e nel mondo intero, sta uscendo allo scoperto la comunità GLBT (acronimo americano che definisce da vent’anni gay, lesbiche, bisessuali e transgender). Al bando la clandestinità di un tempo, questi lavoratori abba fanno sempre più spesso outing in azienda, dimostrando oggi apertamente un atteggiamento positivo e collaborativo e un pensare differente. Diventano così alleati di chi persegue il cambiamento, vero mantra per uscire dal pantano di una crisi tanto reale quanto percepita.
Così, in barba all’arretratezza di pensiero della società e spesso delle politiche sociali, si scopre nei fatti un nuovo profilo delle organizzazioni, tolleranti verso le differenze di genere, intese come arricchimento e creazione di valore. Per la propria cultura d’impresa e – soprattutto – per il proprio business. Mamma mia! Ecco il lato B delle imprese, che si rivela nei migliori ambienti di lavoro dove le persone sentono di poter essere autentiche, raccontandosi e mettendosi in gioco.
In questo saggio gli autori – due esperti di management e cultura di impresa – spiegano perché le organizzazioni più competitive scelgono di accogliere e di rispettare i collaboratori di tutti gli orientamenti sessuali.
Abbabusiness è una fotografia dell’impresa moderna. Ed è anche un invito che i due autori rivolgono a ciascun collaboratore: “Fai del tuo business un Abbabusiness. Esci allo scoperto e colora la tua azienda”.
Editore: Croce Libreria
Anno: 2009
Prezzo: 15,00 Euro
fonte biblion.org
Mondo Trans, Nasce "Samantha associazione" contro le violenze delle prostitute transessuali
Milano,Una fondazione per difendere i diritti legali delle prostitute trans debutta al processo ai responsabili di rapine ed estorsioni
di DAVIDE CARLUCCI
Siedono in aula, con aria composta e dignitosa, e seguono con attenzione gli interrogatori dei loro aggressori, una banda di giovani rom. Ognuna di loro indossa un foulard rosa, simbolo della loro fondazione. Dieci transessuali da stamattina sono in aula per far sentire la loro presenza al fianco delle vittime di una serie di episodi di violenze, estorsioni e rapine subite dalle lucciole che frequentano via Novara nel processo che si celebra nella settima sezione penale del tribunale di Milano, presieduta dal giudice Aurelio Barazzetta. "Abbiamo deciso di ribellarci e di reagire alle violenze - dice una di loro - e vogliamo integrarci. L'Italia è un Paese civile ma non esiste una legge che ci tuteli come succede in altre nazioni europee". A presiedere la fondazione è l'avvocato Deborah Piazza, che difende le parti offese nel processo: "Vogliamo assistere le transessuali, soprattutto le vittime delle aggressioni e del razzismo, ma anche quelle che hanno difficoltà a ottenere il permesso di soggiorno o non vedono riconosciuti i loro diritti nella vita quotidiana. E vogliamo metterle in condizione di denunciare i loro aguzzini o i loro sfruttatori anche se sono irregolari".
fonte Repubblica.it
Musica diritti Lgbt, Matteo Maffucci degli Zero Assoluto parla di Ricky Martin e invita ad una ribellione generale contro la situazione gay in Italia
Matteo Maffucci (a destra), componente degli Zero Assoluto, ha una rubrica fissa su “Vanity Fair” (motivo mio personale di invidia) nella quale esprime la sua opinione sui vari fatti di cronaca e attualità in Italia. E questa settimana, ha parlato del famoso coming out di Ricky Martin, esprimendo il proprio appoggio ma anche il proprio disgusto sulla situazione dei diritti gay nel nostro Paese:
“Mi sono reso conto che sul tema dell’omosessualità stiamo ancora discutendo se è giusto o no che due persone possano condividere insieme una vita anche di fronte allo Stato. Ma vi sembra normale? A me no, anche perché in Italia non si può fare. E allora mi chiedo per quale motivo non avvenga un’insurrezione popolare. Non di uomini e donne gay, di tutti. È una questione di giustizia ovvia, di rispetto e di civiltà. È deprimente accorgersi di vivere in un Paese che con l’alibi della “vicinanza” al Vaticano ancora cincischia intorno a un problema così importante”
Parola sante a cui segue un’ammissione di “colpa” del cantante stesso che chiede scusa pubblicamente:
“Mi metto in prima fila e mi cospargo il capo di cenere e chiedo scusa anche perché non ho mai fatto nulla per migliorare le cose: è sempre stato quell’atteggiamento che porta a pensare che ‘ci penserà chi di dovere’ a pulirmi la coscienza. Stronzate! Se c’è una cosa che sto capendo, crescendo, è che far finta di niente è accettare lo status quo. Ma come facciamo a definirci un Paese moderno? Siamo gli ultimi degli ultimi. Svegliamoci. A chi dà fastidio se i gay hanno una possibilità in più per essere felici?”
fonte queerblog
Chiesa dei Diritti Lgbt "A VERONA LA SVOLTA DEI LUTERANI: BENEDIZIONE ALLE COPPIE GAY"
Per la prima volta una Chiesa cristiana in Italia - la Chiesa evangelica luterana - apre alla possibilità di «benedizione» delle unioni omosessuali.
Il Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (Celi), svoltosi a Verona, ha infatti deciso l’istituzione di una Commissione di Studio «che produca una relazione sulla possibilità di benedizione delle unioni di vita, anche omosessuali». Tale «benedizione», hanno precisato i luterani italiani, «comunque non può e non deve essere confusa con l’ipotesi di una celebrazione nuziale».
Il decano della Celi, Holger Milkau, confermato nella carica proprio durante il Sinodo tenutosi in città, si è detto compiaciuto che la sua rielezione «coincide con una decisione in un certo senso storica per l’Italia, quale l’avvio di un percorso, per la prima volta da parte di una Chiesa, che potrebbe portare all’approvazione della benedizione delle unioni di vita diverse dalla famiglia classica». «Un percorso non facile, ma da affrontare con serenità e coraggio», ha detto Milkau.
Il varo della Commissione che studi la possibilità di benedizione delle unioni di vita diverse dalla famiglia classica, incluse quelle omosessuali, nasce secondo la Celi «dall’esperienza pastorale che porta quotidianamente a contatto con nuove e diverse forme di convivenza». «Ogni Chiesa deve infatti assistere e sostenere le persone - si legge in una nota -, anche nelle loro situazioni più difficili, e contribuire al superamento di ogni possibile forma di discriminazione sociale, marginalizzazione e isolamento».
La Commissione «non dovrà stabilire se essere favorevoli o meno a forme di convivenza non tradizionali o alle unioni omosessuali, ma semplicemente lavorerà per capire come operare per accogliere e rispettare realmente tutti, anche chi è diverso dalla maggioranza», ha spiegato Milkau. Se il matrimonio, ha aggiunto, «con il suo valore peculiare nella tradizione cristiana, non è equiparabile ad altre forme di convivenza», la Chiesa Luterana ritiene «legittimo che persone che vivono un sentimento d’amore desiderino valorizzarlo con la benedizione di Dio, che non sarebbe comunque un’affermazione etica bensì pastorale-religiosa». D’altronde, secondo Milkau, «al centro della convinzione evangelica del luteranesimo vi è l’ascolto della parola giustificante di Dio e il reciproco riconoscimento di chi vive percorsi di vita diversi».
Da ricordare, infine, che il Sinodo è stato anche l'occasione per esaminare, discutere e approvare la rendicontazione dell'operato del Concistoro (organo governativo della Celi) e il gemellaggio con le Chiese di Slovenia e Ungheria.
fonte L'Arena di Verona
lunedì 10 maggio 2010
Lgbt, il MIT di Bologna presenta la 3° edizione del Festival Internazionale di Cinema Trans Divergenti.
Il MIT è felice di annunciare la terza edizione di Divergenti Festival Internazionale di cinema trans, che si svolgerà dal 19 al 23 Maggio 2010 al Cinema Lumiére di Bologna. Anche quest’anno il Festival presenterà le produzioni più interessanti del panorama cinematografico internazionale che indagano, con linguaggi e chiavi di lettura differenti, le tematiche legate al transessualismo e all’identità di genere.
fonte Mit
Dal 19 al 23 Maggio 2010 si svolgerà a Bologna la terza edizione del Festival Internazionale di Cinema Trans Divergenti, l’unico festival cinematografico in Italia interamente incentrato sul tema del transessualismo e transgenderismo.
Divergenti è un evento ideato e realizzato dal M.I.T. Movimento-Identità-Transessuale, associazione di volontariato impegnata da trent’anni nella difesa e tutela dei diritti, della salute e della dignità delle persone transessuali, travestiti e transgender. La direzione artistica del festival è di Porpora Marcasciano e di Luki Massa.
Non più tre ma cinque giorni di proiezioni, così Divergenti giunge alla sua terza edizione, moltiplicando le visioni e le occasioni di incontro e dibattito. Il festival propone anche quest’anno il Premio del pubblico, che sarà assegnato al film che riceverà più voti da parte delle spettatrici e degli spettatori in sala.
Ancora una volta il festival conferma la sua vocazione internazionale, proponendo 17 tra documentari e fiction provenienti da Corea del Sud, Messico, Stati Uniti, Iran, Svizzera, Francia, Austria, Grecia, Spagna e Italia: sguardi diversi sui significati sociali e individuali, sulle rappresentazioni collettive e sulle condizioni materiali in cui si svolge l’esperienza transessuale in varie parti del mondo e all’interno dei differenti contesti culturali.
Uno sguardo sul mondo, quindi, su altri mondi ad altre culture e culture altre, dai Femminielli napoletani ai Muxe messicani. E al contempo una costante attenzione alla “nostra storia”, con la proiezione di “Felliniana”, un omaggio trans a Fellini prodotto dal festival in connessione con la mostra e la rassegna cinematografica che Mambo e Cineteca di Bologna dedicano al grande regista.
La terza edizione di Divergenti mette inoltre a fuoco il rapporto delle persone transessuali con il mondo sportivo, raccontando la storia della tennista trans Renée Richards in “Second Serve”, film che inaugura il festival, e di Erik Schinnegger, campionessa di scii che a vent’anni ha intrapreso il transito da donna a uomo, nel documentario “Erik(A)”. Questione quanto mai attuale se si pensa al caso, risalente a qualche mese fa, della mezzofondista diciottenne sudafricana Caster Semenya, medaglia d’oro ai mondiali di atletica di Berlino, sottoposta a controlli coatti da parte delle autorità sportive internazionali per appurare la sua “natura sessuale”. Sulla normatività dello sport, sistema rigidamente impostato sulla dicotomia di genere che non contempla le persone transessuali o intersessuali, Divergenti propone un dibattito pubblico che si svolgerà il 20 maggio dopo la proiezione di “Erik(A)”.
Dallo sport all’agone della vita: la bella immagine di Renée Richards sul campo da tennis è una metafora della gara di resistenza che le persone trans giocano giorno per giorno, il suo rovescio forte e orgoglioso il simbolo della lotta contro un sistema che nega, esclude e uccide.
Legando insieme tutti i fili di riflessione e conoscenza sul transessualismo, Divergenti si pone come officina/laboratorio dove ricostruire, attraverso la produzione cinematografica e più in generale culturale, senso e significato dell’esperienza transessuale. Grande sfida in un contesto in cui l’informazione e la comunicazione sul transessualismo hanno raggiunto livelli incredibili di confusione e scorrettezza, combinando banalizzazione, stereotipi e stigma sociale.
Il festival, che presenta diversi eventi collaterali in città, si intreccia con l’importante appuntamento annuale dell’Osservatorio Nazionale Identità di Genere (ONIG), il convegno scientifico internazionale “Sanitario, sociale, culturale: dalle reti di integrazione all’integrazione delle reti”, che si svolgerà nella giornata di venerdì 21 maggio dalle 9.00 nella Sala Cervi della Cineteca di Bologna.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Coordinamento Trans Sylvia Rivera e con il patrocinio di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla cultura, Provincia di Bologna, Comune di Bologna, Cineteca di Bologna, Dottorato di Ricerca di Studi di Genere Università di Napoli Federico II, CGIL Regione Emilia Romagna, Camera del Lavoro di Bologna.
fonte gaynews25
ARTE, Aste di lusso: Picasso batte tutti i record da Christie’s
Picasso sempre più in alto. Christie’s a New York ha messo a segno un colpo da 106 milioni di dollari per il «Nude, Green Leaves and Bust» del 1932. La tela di Picasso, piena di simbolismi, raffigura una delle amanti dell’artista spagnolo, Marie-Therese Walter, con sullo sfondo un profilo dello stesso autore. Il quadro fu esposto al pubblico una sola volta nel 1951. L’ultimo colpo di martello è stato accompagnato da un applauso liberatorio. Come sempre in questi casi l’emozione e la tensione si tagliano col coltello.
Un record annunciato. E Picasso fa la voce grossa in assoluto. Nella top-ten mondiale delle opere più pagate l’artista occupa ben tre posizioni, la prima, la terza e la quarta. Un dominio totale per un artista intramontabile.
72 lotti totali, 28 dei quali provenienti dalla collezione californiana dei coniugi Brody che dal 1951, senza interruzioni, si erano tenuti il preziosissimo quadro sulle pareti della loro case.
Concitate ed emozionanti come sempre le fasi che hanno riguardato l’asta di «Nude, Green Leaves and Bust». Quattro compratori in sala, altrettanti in collegamento telefonico. Cinque minuti che sono sembrati una eternità, per sfociare nel nuovo record mondiale assoluto.
Polverizzato anche il recente record dello scorso 3 febbraio, quando una scultura di Giacometti (il grande bronzo “L’Homme qui marche“) era stata battuta 104,3 milioni di dollari da Sotheby’s.
Di seguito la classifica delle 10 opere d’arte da record:
1) Pablo Picasso: «Nude. Green Leaves and Bust», 1932 Christie’s New York, 5 maggio 2010 106.482.500 dollari
2) Alberto Giacometti: «L’Homme qui marche I», 1961 Sotheby’s, Londra, 3 febbraio 2010 104.327.006 dollari
3) Pablo Picasso: «Garçon à la Pipe» 1905 Sotheby’s, New York, 5 maggio 2004 104,168.000 dollari
4) Pablo Picasso: «Dora Maar au chat», 1941 Sotheby’s, New York, 3 maggio 2006 95.216.000 dollari
5) Gustav Klimt: «Adele Bloch-Bauer II», 1912 Christie’s, New York, 8 novembre 2006 87.936.000 dollari
6) Francis Bacon: «Triptych», 1976 Sotheby’s, New York, 14 maggio 2008 86.281.000 dollari
7) Vincent van Gogh: «Portrait of Dr. Gachet», 1890 Christie’s, New York, 15 maggio 1990 82.500.000 dollari
8) Claude Monet : «Le bassin aux nymphéas», 1919 Christie’s London, 24 giugno 2008 80.451.178 dollari
9) Pierre-Auguste Renoir: «Au Moulin de la Galette», 1876 Sotheby’s, New York, 17 maggio 1990 78.100.000 dollari
10) Peter Paul Rubens: «The Massacre of the Innocents» 1609-1611 Sotheby’s, London, 10 luglio 2002 76.730.700 dollari
fonte myluxury
POLITICA LGBT, VENDOLA SFIDA LA CHIESA SUI GAY: VICINO ALL'AMORE NON C'è PECCATO»
«Io vorrei sfidare la Chiesa. Vorrei capire in cosa consiste il peccato quando si è nei dintorni dell'amore. Perchè una coppia regolarmente sposata in cui vige la violenza e l'ipocrisia va bene, mentre una coppia gay dove c'è un patto di amore straordinario e un vincolo di fedeltà ha a che fare con le fiamme dell'Inferno?». Se lo è chiesto il governatore della Puglia, Nichi Vendola, durante la registrazione della puntata di Victor Victoria che andrà in onda il 12 maggio su La7 alle 23.40. Per Vendola, mai reticente sul fatto di essere insieme gay e cattolico credente, «è un pò ossessiva» la «rappresentazione della religione come guardiano della morale corrente e decalogo di comportamenti».
E mentre Vendola sfida la Chiesa e non solo - «Bondi e Gelmini? Ministri di rappresentanza, chi decide tutto è sempre Tremonti che della cultura ha una visione arcaica» - il consiglio regionale pugliese si avvia a eleggere il suo nuovo presidente che potrebbe essere l'assessore regionale uscente Onofrio Introna (Sel). Sembra questa al momento l'ipotesi più accreditata nel confronto politico che in questi giorni è in corso alla Regione Puglia. L'incontro svoltosi ieri tra il presidente Nichi Vendola e il segretario regionale del Pd, Sergio Blasi - un incontro dai toni più che distesi - sarebbe servito infatti a far pendere l'ago della bilancia verso la soluzione sostenuta da Vendola. Una soluzione, questa, che in un primo momento sembrava scontentare il Pd che alla presidenza del consiglio regionale avrebbe preferito un suo esponente (circolava, tra gli altri, il nome di Antonio Maniglio).
Dopo l'incontro di ieri, tuttavia, le posizioni sembrano essersi avvicinate e quanto prima si potrebbe arrivare a una ad una soluzione «condivisa». Il Pd è indispensabile a Nichi Vendola e il presidente della Regione Puglia è indispensabile al Partito democratico: lo dice Vendola e lo conferma Blasi. «Non c'è nessuna guerra in atto né alcun braccio di ferro» ha affermato il segretario regionale del Partito democratico che ieri ha anche incontrato gli assessori regionali del Pd (un confronto che d'ora in poi avrà cadenza settimanale) i quali pure hanno sollecitato una soluzione «condivisa» che metta «al centro la Puglia e gli interessi dei pugliesi».
fonte Il Manifesto
Un* Transgender nella nuova campagna Givenchy. Da luglio su L'uomo Vogue
Riccardo Tisci, direttore creativo della casa di moda francese Givenchy, nella nuova campagna di comunicazione, che irromperà su l'Uomo Vogue da luglio, regala un ruolo di primo piano a Lea T., ex Mr.T, modello, sua assistente personale, una che è "parte della famiglia". La campagna pubblicitaria di Tisci porta avanti un'approfondita riflessione sull'identità e i suoi mascheramenti. Il vestito non nasconde nè mostra: allude. Ecco il paradosso della moda che produce per tutti il desiderio collettivo della massima individualità. Come direbbe Roland Barthes nel suo saggio "Il senso della moda". Leggetelo...
fonte fashionidentity
domenica 9 maggio 2010
Sex and The City: Charlotte è il personaggio più simile alle donne reali
Vi siete mai identificate con un personaggio di Sex and The City, tutte avremmo voluto essere un Carrie, ma in realtà quello è un tipo da favola, inesistente. Io mi sono sentita sempre un po’ come Miranda, tutta presa dal lavoro, poche affinità con i bambini, ma poi desiderosa di avere una famiglia. Non so se avete mai fatto quel test che gira su Facebook: quale personaggio di sex and the city sei? Bene, il profilo è stato Charlotte. La cosa che mi ha fatto più sorridere è il risultato di un recente sondaggio: il personaggio della dolce Charlotte sembra essere quello in cui le donne si vedono di più.
Ovviamente quello più lontano è Samantha, ma lì superiamo di gran lunga ogni fantasia. È talmente eccessiva e trasgressiva da essere una macchietta e Samantha è bella proprio per questo, perché unica. Lo rivela un sondaggio della Bayer Schering Pharma lanciato proprio per celebrare l’uscita del film “Sex and the City 2″. A riportarlo e’ stato il quotidiano The Sun.
Il 34% di mille donne inglese ha dichiarato di ritrovarsi di più nel personaggio tradizionalista (Charlotte) del celebre telefilm americano. Hanno quindi ammesso di essere pudiche, imbarazzate e meno aperte a provare nuovi giochi a letto. E tanto devote al romanticismo.
Il 32%, invece, ha affermato di essere troppo stanco per provare a essere trasgressivo, proprio come recita il ruolo dell’avvocato Miranda. E solo il 21% si vede in Carrie.
fonte pourfemme
The L Word, il reality per il mondo lesbico
Bando ai moralismi, ci viene da dire. Il “sesso debole” e le preferenze omosessuali saranno ora anche i protagonisti di uno show tv, oltre ad aver raccolto moltissimi consensi in tv.
Il sesso lesbo arriva negli States con il reality show ispirato alla serie The L Word, giunto ormai alla sesta stagione. L’ideatrice del telefilm ora è decisa a fare doppietta proponendo alla tv un programma che vedrà sei ragazze, di età compresa tra i 27 e i 37 anni, partecipare al reality e mettere in piazza il loro amore lesbo e le relazioni interpersonali che si creeranno nel corso del programma.
Le ragazze dovranno convivere insieme 24 ore su 24 e la prima edizione partirà già questo 20 giugno. Niente in contrario con le preferenze sessuali delle donne certo, quello che lascia forse un po’ perplessi è il crescente voyeurismo che ormai dilaga in tv. E’ lecito mettere il sesso sul piccolo schermo e presentarlo come uno show televisivo?
fonte hot.blog
Festival del Cinema, Anche Cannes apre al cinema lgbt: nasce la "Queer Palm"
Anche sulla Croisette sarà assegnato un premio lgbt come a Berlino e Venezia. Lo organizza il giornalista Franck Finance-Madureira per evidenziare la vivacità del cinema che tratta queste tematiche.
Sulla scia del Teddy Award di Berlino e del Queer Lion a Venezia, anche il Festival di Cannes (12-23 maggio) avrà da quest'anno un premio trasversale dedicato al cinema lgbt. Organizzato dal giornalista Franck Finance-Madureira, è un riconoscimento off slegato dal Palmars ufficiale e sarà assegnato sabato 22 maggio al miglior film a tematica gay, lesbo o trans presentato in una delle sezioni del festival, compresa la Quinzaine des Réalisateurs. I padrini dell'iniziativa saranno i registi francesi Olivier Ducastel e Jacques Martineau, già vincitori di un Teddy Award e del Migay con "La strada di Flix".
Gay.it - Anche Cannes apre al cinema lgbt: nasce la "La finalità della Queer Palm - ci spiega Franck Finance-Madureira - è di valorizzare le tematiche gay, lesbiche, bisex e trans come nel caso di Berlino e Venezia. Si tratta innanzitutto di evidenziare la vivacità del cinema che tratta queste tematiche, di onorarne i creatori, di creare una dinamica. Ritengo che la potenza del cinema sia un formidabile motore di cambiamenti di mentalità che devono ancora avvenire in molti paesi per ottenere l'uguaglianza."
Gay.it - Anche Cannes apre al cinema lgbt: nasce la La prestigiosa giuria del premio già soprannominato "la Palmette" è composta da Benoit Arnulf, direttore del festival gaylesbo di Nizza "In & Out"; Florence Ben Sadoun, direttrice di Première ma anche attrice e scrittrice; Romain Charbon, giornalista di "Tet" e "Les Inrockuptibles"; Mike Goodrich, direttore di "Screen International"; Xavier Leherpeur collaboratore di "Ciné Live"; Ivan Mitifiot, coordinatore di "Ecrans Mixtes", il festival lgbt di Lione; Pascale Ourbih, direttrice del festival "Chéries Chéris" di Parigi e Brian Robinson, programmatore del festival gay di Londra.
fonte gay.it
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