sabato 17 luglio 2010

Icone Lgbt, Kylie Minogue, Esibizione al Gay Pride di Madrid


Hanno già sfilato per le vie delle nostre città i festosi carri coloratissimi e gremiti organizzati per il gay pride nazionale e per le edizioni regionali, ancora una volta per richiedere a gran voce l'introduzione di diritti per rendere effettivamente paritaria la vita di omosessuale come quella di un eterosessuale.

Non senza polemiche e scontri tra le associazioni gay, le parate hanno registrato comunque un buon numero di partecipanti, invogliati anche dai personaggi illustri e dalle esibizioni che si sono registrate durante le varie manifestazioni, situazioni che si sono verificate anche dai nostri cugini spagnoli.

Puntando su una star internazionale, a rappresentare una gustosissima ciliegina sulla torta dell'orgullo gay madrileno infatti, direttamente nella capitale spagnola, alla fine del gay pride nazionale si è esibita la piccola ma amatissima diva Kylie Minogue.

Un piccolo estratto dal suo nuovissimo album Aphrodite, ha mandato in delirio la folla accorsa per sostenere la causa gay, nonostante in Spagna abbiano già tutta una serie di diritti che noi purtroppo sognamo disperatamente ancora la notte. Vestita con uno stile che ricorda molto esplicitamente l'abbigliamento dell'Antica Grecia, quasi a voler sottolineare il titolo evocativo del suo ultimo lavoro discografico, tra coreografie e la solita grinta che la contraddistingue, Kylie Minogue ha regalato una performance eccellente che potrete vedere nel video che trovate qui sotto.
Foto Gossippando fonte omoeros

LGBT, VLADIMIR LUXURIA: A POLIGNANO A MARE "STUDIA" LA CRICCA: VUOLE TORNARE IN POLITICA?


Vladimir Luxuria: la popolare transgender è stata notata alla manifestazione
"Il Libro Possibile" di Polignano a Mare. Su una graditata, l'ex parlamentare, assorta, come una lucertolina al sole (di sole non ce ne'era l'ombra, essendo notte, ma faceva caldo, tanto caldo) era attentissima alla presentazione del libro di Sergio Rizzo "La cricca".

L'ex parlamentare, impegnata socialmente nei diritti di gay, lesbo e transgender, non trascura d'informarsi sull'attività parlamentare e sui retroscena delle "magagne" dei politici, volendo essere al corrente di tutto. Forse sognando un ritorno in politica in pompa magna. Per adesso Luxuria "studia".

Senza trucco, con le lunghissime gambe stese sulla gradinata, in compagnia di un'amica riccioluta, Vladimir aspetta di presentare a Polignano a Mare il suo libro di successo "Le Favole non dette". E tra il pubblico sembra una turista qualsiasi. Qualcuno ha pensato che Luxuria fosse la modella Mishna Wollf, che aveva presentato poco prima un libro biografico.

Qualcun altro ha scambiato la transgender per una turista del nord Italia. Insomma Luxuria è passata proprio inosservata! Infatti, quando non appare in tv o a teatro, la popolare opinionista ama girare al naturale, senza orpelli o abiti stravaganti. Dimostrando di essere una delle persone più normali del mondo, a dispetto della sua eccentricità innata!
fonte blog.libero.it/romoloricapito

Lgbt, Don Gallo: intitolare una piazza a "Princesa" la transessuale cantata dal grande Fabrizio De André


Arriva da Don Andrea Gallo la proposta a Palazzo Tursi per dare un nome alla piazza che si trova alla fine dei vicoli Fregoso ed Ombroso, nel centro storico di Genova, il nome "Princesa".
Si tratterebbe di un altro tributo della città all'opera del grande Fabrizio De André, che nei versi del brano contenuto nell'album "Anime salve" raccontò la storia di una transessuale.
fonte cittadigenova.com

Libri, 37 mosse per diventare '007 dell'amore' !


Il più compassato dei mariti diventa un cabarettista da avanspettacolo? Forse a farlo tanto divertire è un'altra. La regina del focolare appende le pantofole al chiodo e corre in palestra? La voglia di sudare potrebbe dipendere dal personal trainer. Anche se le corna non si vedono allo specchio,
smascherare un partner fedifrago si può.

La lista delle cose da sapere è lunga, probabilmente infinita, ma per diventare '007 dell'amore' bastano 37 mosse. Tante sono le "dritte" fornite ai lettori dagli autori di 'Schifoso traditore. Come riconoscere le tracce dell'infedeltà' (80144 Edizioni). In calce le firme di Alberto Caputo, psichiatra e sessuologo; Alessandro Calderoni, giornalista investigativo; Silvia Jun, web editor. Ideatore e curatore Paolo Baron.

"Quello che abbiamo voluto scrivere - spiega Caputo - è una sorta di compendio di criminologia dove il 'crimine' è il tradimento, il 'criminale' è il partner traditore e la 'vittima' è il cornuto". Un trattato diviso in due parti: "Nella prima si analizza la percezione del tradimento, si tracciano gli 'identikit' delle specie di traditori e di traditi, si spiegano le dinamiche alla base dei loro comportamenti". Insomma, si studia il 'movente'. "La seconda parte è quella alla 'CSI'": un vero e proprio manuale di investigazione che, a partire dai primi sospetti (capitolo 'Il comportamento.

C'è qualcosa che non torna'), accompagna il partner-segugio sulla scena del crimine. "Tre le tipologie del traditore, ognuna con varie sottotipologie", riassume Caputo.

1) I SERIALI. "Sono i traditori compulsivi, gli infedeli specializzati", li definisce l'esperto. Quelli che geneticamente non si accontentano del rapporto di coppia ufficiale, ma per istinto e passionalità devono essere sempre in tre: lui, lei, l'altra o l'altro. "Si distinguono in 'collezionisti' e 'qualunquisti'". I primi "puntano alla qualità, scelgono quella determinata persona, vogliono un bel trofeo da esibire".
E "oggi i collezionisti sono sempre più donne", avverte il sessuologo. I qualunquisti, invece, "vogliono solo portarsi a casa il risultato. Non importa quale, non conta la persona, conta la 'tacca' in più. Si accontentano anche dei 'saldi', seguono la filosofia del 'basta che respiri'". Tra i qualunquisti "prevalgono gli uomini" e si moltiplicano "i 'drogati' del sesso".

2) I PARALLELI. Del tenere il piede in due (o più) scarpe hanno fatto una professione. "Contemporaneamente alla relazione principale (matrimonio o convivenza), gestiscono altre 'liaison'" e ci riescono benissimo, dice lo psichiatra. Equilibristi perfetti, passano da un letto all'altro senza commettere il minimo errore. Non confondono i nomi, non sbagliano le date di compleanni e anniversari. Il loro movente è "affettivo-relazionale", nel senso che ci credono veramente. "Si distinguono in 'monogamici' (uomini o donne che hanno l'amante storica/o, a volte addirittura ufficiale cioè a conoscenza della moglie o del marito consenzienti) e 'poligamici', perlopiù maschi.

3) GLI OCCASIONALI. "Quest'ultima tipologia di infedeli agisce per vendetta", per punire una moglie-arpia o un marito-padrone. "Tradisce per rappresaglia - afferma Caputo - e si divide nelle due sottocategorie dei 'pisquani' (termine usato nell'area lombardo-emiliana per definire una persona semplice) e dei 'gattoni'". Che fondamentalmente sono quasi sempre 'gattone', dunque donne. "I pisquani - spiega meglio l'esperto - sono quelli che non aspettano altro se non tradire, ma lo fanno solo ed esclusivamente se l'opportunità viene loro offerta sul piatto d'argento". Quanto alle gattone, sornione come il micio di casa "fanno finta di dormire sul divano. Ma tengono gli occhi socchiusi, pronte ad afferrare la prima preda interessante che passa".

Ben più semplice, quasi basilare, la 'geografia' dei traditi. Le tipologie sono essenzialmente due: "La netta maggioranza è rappresentata dai passivi, i rassegnati che subiscono, che accettano l'inaccettabile anche se poi tanto vittime non sono. Spesso infatti sono stati proprio loro, o i loro 'no', a indurre il partner al tradimento". La minoranza residua è infine quella dei dominanti puniti: dopo anni di angherie sopportate in silenzio, "il partner da sempre succube si ribella all'improvviso e gliela fa pagare".

Ma quali potrebbero essere gli indizi di un tradimento in atto? Stropicciarsi un occhio, sfregarsi un orecchio, grattarsi il collo, toccarsi il naso (in gergo investigativo 'effetto Pinocchio').

Sono solo alcuni dei gesti, fin troppo comuni, che potrebbero svelare una menzogna del partner fedifrago. Segni che ogni 'Sherlock Holmes dei sentimenti' dovrebbe annotarsi, insieme a una grande regola d'oro: "All'interno di una relazione l'infedeltà irrompe come un elemento di novità - osserva lo specialista - Quindi qualunque cambiamento può essere indicativo" e diventare il detonatore del sospetto, la miccia del dubbio, la spia che appunto "c'è qualcosa che non torna".

Basti qualche esempio: "Lei ha sempre mangiato bucatini all'amatriciana e improvvisamente manifesta un'attrazione fatale per la cucina etnica? Forse gliel'ha fatta scoprire un altro uomo. Lui non ha mai rinunciato agli slip più 'old style' sul mercato e a un certo punto si palesa con un boxer griffato in seta? Magari il merito della svolta glamour è di un'altra donna?".

'Schifoso traditore' è già un fenomeno sul web. Ma un pensiero pur cinico si impone: "Un tradimento non esiste finché non viene scoperto", chiosa lo psichiatra sessuologo. Varrà davvero la pena di darsi tanto da fare per sapere?

ATTENZIONE!
Il volume potrebbe essere utilizzato dallo schifoso traditore per cancellare le tracce...
fonte liberalvox

Libri Lgbt, Un libro gay per l'estate. Abdellah Taïa : "Uscirò da questo mondo e dal tuo amore"


Un libro gay per l'estate. Abdellah Taïa : "Uscirò da questo mondo e dal tuo amore"Un diario delle emozioni poggiato su una scrittura semplice, per nulla aulico, ma che penetra il lettore come fossero le sue stesse carni ad agire, a sentire il miele e il fiele dei sentimenti, delle passioni, della sofferenza negli amori. Abdellah Taïa, è uno scrittore di fresca generazione, che pare sentire gli anni dell’esistenza, il cammino delle sue scelte difficili, per poi raccontarceli senza enfasi, snocciolati rigo dopo rigo. I suoi libri - quattro con questo di cui parliamo - raccontano se stesso e, di dovere, la terra che l’ha partorito, le genti che incontra, la fatica degli altri ad accettare la sua condizione. Si scopre omosessuale giovanissimo, già da bambino riconosce il desiderio omosessuale che vive innocentemente in una mistura di piaceri e di lacerazione. Nel suo precedente romanzo autobiografico Le Rouge Tarbouche, Abdellah scriveva:

“Sono sempre stato gay. Questo non è un viaggio, è la mia vita. L’omosessualità è vissuta, non va spiegata. Non posso nascondere che ne ho scritto, che l’ho raccontata nel mezzo di altre cose”.

In questo nuovo libro: “Uscirò da questo mondo e dal tuo amore“, Abdellah Taïa, torna nuovamente a raccontare il pathos dell’eros, a volte quasi innocente, desiderato; altre volte marchiato dalla violenza e dall’indifferenza, in una terra dove il sesso fra maschi sembra abitudinario, consolatorio, vietato e praticato. Ma se per tutti diventi zamel (frocio) potrebbe essere l’inizio del martirio, l’abbandono della propria mascolinità, la derisione che porta, prima o poi, all’eventuale abuso sessuale da parte di altri; abuso di corpo ma anche dei sentimenti. Si possono rubare anche quelli. La scrittura di Abdellah ha la magia di trasformare le parole in pezzi di vita; “scrivere anche delle cose più intime - dice -, non è mai un atto egocentrico”. Il libro esordisce con un atto di aggressione, una tentata violenza, nei vicoli di Salé, vicino a Rabat. Alì è compiaciuto di quel corpo, lo vuole possedere, con dolcezza o profanandolo, ma lo vuole. Non pensa che la vittima lo desidera a sua volta, ma cerca tempi che non ci sono. Sarà provvidenzialmente risparmiato grazie all’intervento della madre di Alì. È lì, forse per la prima volta, il ragazzo sente l’odore della morte mischiato a quello del sesso profano. Lo sentirà ancora, altre volte ancora.

Le dolorose cadute, sembrano rendere il protagonista del racconto, più forte e consapevole, capace di gridare al mondo che la sua omosessualità non ha scalfito l’identità, non l’ha tramutata come vorrebbero quei gaglioffi, in una identità coniugata al femminile per farne strale. Quando si parla di amore, di eros, il protagonista, e con lui Abdellah, pare facciano emergere dai fondali della propria esistenza i segreti più intimi, scomposti, necessari alla condivisione con l’amato che imprudentemente spesso li trascina pesantemente a riva per abbandonarli alla sventura, senza curarsi di chi continua ad amare.

Taïa, come ogni bravo scrittore, entra facilmente nei panni del suo racconto, del protagonista vessato dai piaceri ma anche dalla sofferenza che ogni piacere trascina come pegno. Distante da epiche culture che incrociavano amore e morte, eros e thanatos, la pulsione di vita e la pulsione di morte, lo scrittore narra un viaggio verso altri corpi che si rivelano ora magnifici, ora tanto pericolosi da incontrare l’essere che nel “Settimo Sigillo” di Bergman, gioca a scacchi sulla spiaggia. Incontra spesso la morte, ma solo per sfiorarla, persino come simbolo taumaturgico alla vita, mai seguendola fino alla meta finale. Ama molto, si perde e si liquefa in quegli amori; gli appartengono così tanto da soffrirne ferocemente, ma sempre riesce a rialzarsi, persino ad avere nobili scatti di autodifesa.

Gli amori di “Uscirò da questo mondo e dal tuo amore” sono anche così intimi, da sottrarli volontariamente all’occhio vezzoso del lettore. Taïa li racconta con perspicace immaginazione, narrando particolari di vita dell’uno e dell’altro, per poi fermarsi, pudico, accompagnando il lettore fuori dalla porta. Si può solo immaginare quel che accade dall’altra parte; l’eros sta più nelle parole, nei tormenti, nei teatri di passione.

Il libro, come dice la postfazione, è il viaggio di un giovane uomo alla scoperta di se stesso, il diario del tormentato rapporto con una cultura che ama, ma che non è pronta ad accogliere la sua diversità.

Primo scrittore a dichiararsi apertamente omosessuale, Abdellah Taïa, vive oggi a Parigi, lontano dalla sua terra che non gli nega il successo di scrittore, ma vilmente scrivono: «Lo pubblicano e ne parlano solo perché è omosessuale», come se non bastasse anche solo quello per farne un precursore di nuove libertà.

Abdellah Taïa, nonostante i suoi detrattori in patria, oggi è diventato un simbolo per chi ricerca la propria identità, per chi vuol capire che è necessario il coraggio delle proprie convinzioni.

Un bel libro questa ultima fatica di Abdellah Taïa; due pagine iniziali che sembrano disarmoniche e che invece riescono a tuffarsi miracolosamente in una scrittura sapiente, scorrevole, quasi minimalista. Ci sono i viaggi, da Marrakech al Cairo, e poi Parigi, tappe di sentimenti, di storie che sembrano piccole morti interiori. Si beve come un fumante the marocchino, questo libro, e lascia al palato una sensazione di dolciastro, di ristoro, e un po’ di quel tormento che non lascia mai chi ama veramente.

Abdellah Taïa
Uscirò da questo mondo e dal tuo amore
ISBN edizioni, 2010
pg.130, euro 13,50
fonte queerblog

Fashion Beauty, Depilazione integrale: boom in Francia, fra le donne ma anche fra gli uomini



Il termine «fufunisti» non vi dice nulla? Beh, ecco chi sono queste persone: sono donne che amano la depilazione integrale, soprattutto nelle parti intime e il termine è stato coniato dal mensile femminile francese «Elle».

In Francia, e soprattutto a Parigi, è diventata ormai una mania: difficilmente vedrete donne con peli fuori posto visto che le signorine d’oltralpe hanno una vera e propria mania per istituti di bellezza che mai come in questo periodo registrano un boom di appuntamenti. Crema, rasoio o ceretta? In realtà la tecnica più amata è ormai il laser: «La depilazione laser si è democratizzata.

Il suo costo corrisponde ormai alla spesa per due anni e mezzo di interventi con la classica ceretta», sottolineano gli esperti citati dalla stampa d’oltralpe.

Il Wall Street Journal ha stimato che il giro d’affari supera addirittura gli 1,8 miliardi di dollari all’anno.

«I peli nascondono: più vengono cancellati e più si fa vedere. L’impatto delle immagini porno è immenso. Hanno la tendenza a normalizzare gli usi del corpo. Sono diffuse e facili da raggiungere, ne consegue che si sta normalizzando il concetto del sesso depilato. Ci si abitua a quelle immagini a quei corpi che si somigliano tutti.

Ci si libera della morale antica, esiste ormai una nuova normalità», spiega Michela Marzano, professoressa di filosofia morale all’università Paris-Descartes.
Le donne ormai lo sanno bene: difficile infatti trovare donne che ancora non siano molto attente alla loro depilazione.

E gli uomini? Anche per loro la depilazione sta diventando una vera e propria mania come sottolinea Franck Tainier, direttore di Nickel, il primo centro estetico per la depilazione maschile di Parigi: «Noi offriamo la cura della barba, la rasatura dei peli del naso, orecchie, ma anche la depilazione del collo, spalle, petto e ventre. Tutti servizi di successo. Talvolta ci viene chiesto il laser integrale attorno ai genitali. Ma la maggior parte degli uomini preferisce tenersi qualche pelo».
fonte Corriere

venerdì 16 luglio 2010

Lgbt, La gioia degli argentini all'approvazione della legge sui matrimoni gay


Come sapete l’Argentina è il primo paese dell’America Latina ad aver promulgato una legge per il matrimonio anche tra persone dello stesso sesso. Nel video vediamo il momento in cui viene resa nota la vittoria del sì: il tripudio degli argentini dinanzi ai maxischermi è enorme.

Immagino una scena del genere in Italia. Ma poi mi ricordo che i film di fantascienza non mi piacciono…
fonte queerblog

LGBT, ARGENTINA: AURELIO MANCUSO APPROVATI I MATRIMONI GAY, IN ITALIA NEMMENO LEGGE SU OMOFOBIA


(IRIS) - ROMA, 15 LUGLIO
"Come persone lgbt italiane siamo particolarmente contente che in Argentina, paese legato al nostro Paese per storia e cultura, siano stati approvati, grazie all’impegno dell’attuale governo, i matrimoni gay".

Lo afferma in una nota Aurelio Mancuso esponente della comunità lgbt italiana.

"Naturalmente questo non può che farci riflettere sull’incapacità della classe politica italiana di affrontare la questione del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali", aggiunge Mancuso.

"Da oltre vent’anni presso il Parlamento italiano sono state depositate diverse proposte di legge, mai discusse da alcuna maggioranza di destra o di sinistra. In questo Paese non si riesce nemmeno ad approvare norme contro le violenze e le discriminazioni nei confronti delle persone lgbt, figuriamoci il matrimonio gay", prosegue Mancuso.

"Infatti, mentre Paola Concia, conduce a Montecitorio in splendida solitudine, una battaglia di civiltà affinché si riesca a partorire un testo condiviso sull’aggravante per i delitti d’odio in ragione dell’orientamento sessuale e l’identità di genere, il mondo va avanti. Soprattutto, in barba alle interdizioni della gerarchia cattolica e dei reazionari di tutte le risme, i governi indicano con chiarezza che per battere ogni forma di pregiudizio e di discriminazione la via maestra è il riconoscimento della piena cittadinanza", precisa Mancuso.

"Anche per la comunità lgbt italiana è giunto il momento di aprire una vera riflessione rispetto alle strategie da mettere in campo, perché è del tutto evidente che stiamo patendo una dura sconfitta rispetto all’enorme impegno profuso in questi ultimi decenni. Qualcosa non funziona e dobbiamo essere più efficaci, meno ideologici, sconfiggendo prima di tutto la sfiducia che si sta pericolosamente ampliando nella comunità lgbt", conclude Mancuso.
fonte irispress.it

Fashion and Beauty, Dolce & Gabbana, il profumo Light Blue per l’estate 2010


Light Blue è il celebre profumo Dolce & Gabbana lanciato dalla maison nel 2007, adesso Dolce & Gabbana lo ripropongono in una nuova versione per l’estate 2010. Light Blue è un omaggio al sole caldo, al mare, alla sensualità del Mediterraneo, le due linee Light Blue Pour Femme e Light Blue Pour Homme sono fragranze di culto, pluripremiate in tutto il mondo.

Nel 2007 la campagna pubblicitaria Light Blue era stata affidata a David Gandy, il bellissimo modello che ha tolto il sonno alle donne ed è diventato un esempio da seguire per gli uomini, anche adesso c’è lui, accompagnato da una altrettanto bellissima modella.

Light Blue ritorna in questa nuova edizione per l’estate 2010, la campagna pubblicitaria è stata realizzata dal fotografo di fama internazionale Mario Testino che in questo periodo sentiamo nominare spessissimo per via delle numerose campagne pubblicitarie. Il testimonial è ancora David Gandy affiancato stavolta dalla modella Anna Jagodzinska.

Il terzo protagonista dell’adv Dolce & Gabbana è l’isola di Capri, set di grandi storie d’amore. Il profumo femminile presenta il cedro di Sicilia, la freschezza croccante della mela e la campanula come note di testa ad evocare l’essenza dell’estate del Sud, le note di cuore comprendono il bamboo ed un bouquet femminile di gelsomino e rose bianche, tra le note di fondo riconosciamo il legno di cedro, l’ambra e il muschio.

Domenico Dolce e Stefano Gabbana dichiarano: “Siamo davvero orgogliosi dell’immaginario che abbiamo creato con Light Blue. Queste fragranze catturano la sensualità senza tempo del Mediterraneo: un luogo che è stato, e sempre sarà, perfetto scenario di seduzione. Nulla incarna meglio la dolce vita“.
fonte pourfemme.it

Libri Lgbt, LADYmen. Una donna racconta le trans di Isabella Marchiolo


(Questo brano, intitolato "Interno con famiglia e trans", è il prologo del mio libro "Ladymen - Una donna racconta le trans", edito da Falzea e in libreria dal 14 luglio. Qui il comunicato stampa sul libro)

"Tutti noi siamo condannati
A un solitario confino nella nostra pelle, a vita"
(Tennessee Williams)

Nelle Librerie dal 14 Luglio
Sarà in libreria dal 14 luglio, per Falzea editore, il libro d’inchiesta di Isabella Marchiolo “Ladymen – Una donna racconta le trans” (pgg.160; euro 13). Si tratta della ricognizione in una realtà umana, quella delle persone trans, legata ai mutamenti sociali del nostro Paese, ma ancora riduttivamente abbinata solo allo scenario del degrado e della cronaca nera, soprattutto e in modo deflagrante dopo i recenti scandali sessual-politici.

In questo libro d’inchiesta dal tono inconsueto, a raccontare non solo vicende di cronaca ma soprattutto storie di umanità è un’autrice che vuole sfatare i pregiudizi e superare l’asetticità delle statistiche. Si scoprono così un cambiamento nel rapporto di attrazione “segreto” tra maschi e trans, relazioni contrastanti all’interno della comunità transessuale, ma anche una solidarietà tra chi nasce donna e chi, attraversando la transizione, verrà rimessa al mondo correggendo un errore della natura.

Dalla prostituzione alla lotta per un riconoscimento e un lavoro regolari, dalle attività delle associazioni fino al cambio di sesso, nell’indagine si avvicendano le storie di trans protagoniste di casi di diritti violati (come la pugliese Luana Ricci), impegnate nelle rivendicazioni sociali (come Francesca Busdraghi), o divenute donne di successo (come la stilista Robertina Manganaro).
E cade anche l’ultimo velo, quello di un uomo che racconta com’è iniziata la sua relazione fisica con le trans.

Con uno stile quasi narrativo e costanti rimandi critici alla prima persona, l’autrice si addentra nella vita delle persone transessuali con uno sguardo inedito proprio perché non militante ed “esterno”. E propone ai lettori un’empatia che travalica sessi e generi per abbattere tabù e reciproche diffidenze tra uomini, donne e trans.

Il libro è arricchito dalla postfazione firmata dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, impegnato nella divulgazione dei temi e delle problematiche sociali legati ai generi e all’evoluzione dei costumi sessuali.

fonti:casa Editrice www.falzeaeditore.it/
blog dell'autrice http://sparladeipescicani.blogspot.com/

Susanna Camusso nuovo vice segretario della Cgil, una grande amica del movimento lgbt


La Cgil ha un nuovo vice segretario generale: è Susanna Camusso, che ha assunto l’incarico, con funzioni vicarie, in occasione dell’assegnazione delle deleghe in seno alla nuova segreteria dell’organizzazione sindacale, eletta dal direttivo lo scorso 8 giugno. Nella prima riunione della nuova segreteria, l’organismo direttivo della Cgil ha infatti distribuito le cariche tra i componenti: la Camusso avrà il coordinamento diretto dei lavori trasversali tra i vari dipartimenti.

Nata a Milano Susanna Camusso è da trentacinque anni impegnata nel maggiore sindacato italiano, prima nella Fiom, poi nel settore agroalimentari per poi arrivare a guidare la potente Cgil della Lombardia.

Da due anni è approdata in Segreteria Nazionale e ora è la più accreditata candidata alla successione di Epifani che lascerà la segreteria generale ad ottobre. Pochi forse sanno che Susanna Camusso, oltre all’impegno nel sindacato è una delle esponenti di punta del movimento delle donne, ed è stata animatrice dell’onda di Usciamo dal Silenzio che qualche anno fa ha fatto riemergere con tutta la sua forza l’arcipelago dell’impegno femminile.

Grande sostenitrice dei diritti civili, di salda visione laica, Susanna è sempre stata al fianco del movimento lgbt, di cui condivide le battaglie. Una vera amica, che speriamo presto assumerà, e si tratta di una storica prima volta per una donna, la guida del più forte sindacato italiano. Auguri Susanna!
fone gayfreedom

giovedì 15 luglio 2010

Lgbt, Voto storico in Argentina sì a matrimoni omosessuali Il Senato, in diretta tv, approva la legge


Il Senato, in diretta tv, approva la legge che autorizza le unioni tra persone dello stesso sesso. La decisione è stata preceduta da manifestazioni e incidenti davanti al Parlamento
BUENOS AIRES - L'Argentina, la cui popolazione cattolica è stimata al 91 per cento, è diventata questa mattina all'alba il primo paese dell'America latina ad autorizzare i matrimoni omosessuali in seguito a un voto storico al Senato trasmesso in diretta tv. Il voto è stato preceduto da incidenti e tensioni davanti al Parlamento dove, convocate da organizzazioni cattoliche, oltre 60mila persone si sono radunate per opporsi all'iniziativa.

Davanti alla sede del Congresso ci sono stati scontri e sono volati insulti tra i gruppi a favore e quelli contrari. Per dividerli è dovuta intervenire la polizia. Il disegno di legge, sostenuto dal governo di centro-sinistra della presidente Cristina Fernandez de Kirchner, è stato approvato con 33 voti a favore e 27 contrari dopo più di 15 ore di dibattito in aula.

La discussione al Senato ha visto il confronto tra i partiti di sinistra e gruppi "kichneristi", che sostengono cioè la presidente Kirchner, e organizzazioni cattoliche, che si sono opposte alla legge approvata lo scorso 5 maggio dai deputati che consente alle coppie omosessuali di sposarsi.

Claudio Morgado, responsabile dell'organismo nazionale contro le discriminazioni (Inadi), ha criticato "coloro i quali hanno invocato la 'guerra di Dio'" contro il progetto del matrimonio gay, riferendosi ai vertici della chiesa cattolica argentina. Sulla stessa piazza, i manifestanti cattolici sventolavano d'altra parte cartelli con testi quali "Né unione né adozione, uomo e donna", "Sodoma uguale Argentina", oppure "Voglio una madre e un padre".

Attualmente le nozze gay sono possibili solo in alcuni municipi, tra cui quello di Buenos Aires, pur se la decina di coppie che si sono già sposate hanno dovuto far fronte a vari ricorsi giudiziari, presentati da organizzazioni cattoliche. "E' un giorno storico", ha detto il capogruppo del partito al potere, Miguel Pichetto, ricordando che il dibattito è stato messo in calendario per il 14 luglio, giorno di commemorazione della Rivoluzione francese.

"E' la prima volta che si vota per una legge a favore delle minoranze", ha aggiunto. "La società argentina è cambiata: ci sono dei nuovi modelli famigliari, ha detto il capogruppo al Senato dei radicali all'opposizione, Gerardo Morales, spiegando come questa legge sia pensata per tutelare i diritti delle minoranze.

Il nuovo provvedimento modifica il codice civile: la formula "marito e moglie" sarà sostituita dal termine "i contraenti". Le coppie gay sposate potranno inoltre adottare bambini ed avere accesso a sicurezza sociale e congedo famigliare. L'Argentina è quindi diventata il primo Paese dell'America latina ad autorizzare le nozze gay, e il decimo al mondo dopo Olanda, Belgio, Spagna, Canada, Africa del sud, Norvegia, Svezia, Portogallo e Islanda.
fonte repubblica.it

Iniziative Lgbt, Gay Help Line, numero verde 800.713.713 per omosessuali, lesbiche e trans


È partita la nuova campagna di Gay Help Line 800.713.713, ovvero il numero verde che si pone l’impegno di aiutare le persone appartenenti alla comunità lgbt che subiscono discriminazione o attacchi omofobi. La nuova campagna racconta la storia di un ragazzo gay, che è seduto a tavola con i suoi genitori, con i quali però non parla. Una voce fuoricampo dice: “Sei gay? Se non riesci a parlarne con loro, parlane con noi. Gay Help Line ti dà ascolto”. Una iniziativa davvero importante, soprattutto nell’ultimo periodo, in cui i casi di omofobia sono davvero diventati all’ordine del giorno.

Fabrizio Marrazzo, presidente di Arcigay Roma, ha commentato la campagna di Gay Help Line, sottolineando che questo servizio può davvero essere un importante punto di riferimento per la comunità Lgbt, tanto che lo scorso anno ha aiutato davvero moltissime persone.

“Con i propri familiari – ha spiegato Rosaria Iardino, presidente di Nps, associazione partner del progetto - c’è una forte necessità di comunicare ma, spesso, non se ne hanno reciprocamente gli strumenti. Per questo è importante affrontare il tema del dialogo tra genitori e figli”.

La Gay Help Line sarà promossa anche attraverso uno spot radio ed una serie di cartelloni, ma la vera soddisfazione sarebbe se anche le tv volessero diffondere lo spot come segnale della lotta contro l’omofobia.
fonte virgilio

Coppia, Il matrimonio e la convivenza accendono la passione


Il matrimonio rinforza la passione. Non ci credete. Lo so che si dice che andando a convivere si perde il piacere del sacro fuoco sotto le lenzuola, che la stanchezza della quotidianità, la troppa confidenza faccia un pochino calare il desiderio. Un recente sondaggio però rivela che sia proprio il vincolo del matrimonio (che sia ufficialmente celebrato oppure no) che rende più piccante il rapporto di coppia, almeno per le donne. La tendenza è stata resa pubblica dall’associazione Donne e Qualità della Vita, che ha intervistato 1200 donne italiane di età compresa tra i 18 e i 45 anni.

Le risposte mi fanno un pochino ridere, comunque ve le riporto. Ma chi ha fatto il sondaggio lo sa di essere nel 2010? Il 63% del campione che non disdegna la promiscuità sessuale prima del fatidico “sì”, dichiara indispensabili lealtà e fedeltà.

Molte società di sondaggio, come l’Istat, dimostrano che l’istituzione del matrimonio sia in crisi, mentre sono in aumento le unioni di fatto. Nonostante questa certezza, per il 48% delle ragazze intervistate il matrimonio e i figli sono un traguardo importante da raggiungere nella vita e solo il 23% del campione considera il divorzio una via d’uscita nel caso il rapporto vada a rotoli.

Secondo me il dato più interessante è quello relativo alla fedeltà: il 32% delle donne ha ammesso di aver tradito, mentre solo una su quattro ritiene di essere stata tradita dal proprio boyfriend. Il 18% delle intervistate ha dichiarato di non essere innamorata del proprio compagno, ed è davvero molto triste. Che ne dite? Vi ritrovate in questo ritratto? fonte coppia.pourfemme

Lgbt, I femminielli tra scienza e cultura


Il Dottorato in Studi di Genere del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e l’associazione A.T.N. propongono due incontri sul tema dei femminielli.

Martedi 22 giugno presso la Sala Convegni del Palazzo degli Uffici si svolgerà “Femminielli: evoluzione o trasformazione” nel corso del quale saranno mostrati i lavori fotografici di Luciano Ferrara e Salvatore Esposito e che si concluderà con il reading “Vico Sirene”, estratto di un testo inedito di Fortunato Calvino (dalle ore 15.00 in via G. C. Cortese 29 a Napoli).

“Culture del mondo: I femminielli a Napoli e la realtà transessuale” è invece la serata che si svolgerà giovedì 24 giugno a Galleria Toledo: in programma la proiezione del documentario “Femminielli” di Michele Buono e lo spettacolo “Cu ‘o Trucco, Cu ‘e Tacche e cu ‘a Gonna” scritto e diretto da Myriam Lattanzio (dalle 20.00 in via Concezione a Montecalvario 34 a Napoli).
fonte napoligaypress

Giovani lgbt vittime di abusi sessuali in carcere


Negli Stati Uniti il legale del Centro Nazionale dei diritti delle lesbiche (NCLR), Daniel Redman ha pubblicato uno studio condotto sulle condizioni dei detenuti gay lesbiche bisessuali e transessuali nelle carceri minorili.

Nel lavoro, condotto con l’ausilio di dati statistici, l’autore cita anche la consulente della giustizia per la protezione dei minori nei carceri, Marty Beyer,che ha spiegato che i problemi per i giovani della comunità lgbt iniziano molto prima dell’incarcerazione, perché la maggior parte dei giovani detenuti arrestati sulla strada appartiene alla comunità lgbt.


Ma com’è possibile ciò? Non è difficile trovare una risposta a questa domanda, infatti, sono molti i giovani gay cacciati di casa dalle loro famiglie dopo aver fatto coming out che si trovano costretti a vivere per strada.

Sono giovani che non hanno nulla, non hanno un posto dove andare e molte volte l’unico modo per guadagnarsi da vivere è la prostituzione o fare qualche furto, proprio per questo motivo sono molto più a rischio di essere arrestati rispetto alla controparte eterosessuale.

Una volta arrestati, i detenuti della comunità lgbt sono spesso sottoposti a: detenzione preventiva, aggressioni fisiche e insulti dalle guardie, sono sottoposti a cure religiose antigay di conversione, e in diversi casi, addirittura, sono violentati.

Nelle carceri i giovani della comunità lgbt sono vittime, nella maggior parte dei casi, di violenze sessuali.

A proposito di dati, nel rapporto del dipartimento di giustizia del 2009, si dimostra che in tutto il Paese è dodici volte più alta la probabilità che siano i detenuti gay, lesbiche, o transessuali, ad essere vittime di abuso sessuale dal compagno di cella.

In Luisiana gli abusi che sono stati segnalati dai detenuti lgbt sono stati compiuti dal personale dei carceri. A tal proposito riportiamo una testimonianza segnalata da Krystal, giovane ragazza transessuale vittima di abusi sessuali da altri detenuti, quasi ogni giorno e gli insulti che le venivano rinfacciati quando si rifiutava alle proposte sessuali da parte delle guardie che finivano per violentarla;

per alcune di queste violenze è stato necessario l’intervento medico per alcuni punti di sutura. Un membro del personale accusato di stupro nei suoi confronti è stato licenziato.

Altri dati non sono di certo meno preoccupanti: “Il 15% dei detenuti appartiene alla comunità lgbt”. I giudici non sono di certo rimasti a guardare di fronte a queste situazioni.

Nel 2006 la corte federale delle Hawaii ha deciso di instituire un corso di formazione obbligatorio e di educazione per il personale delle carceri, ritenendo che la violenza implacabile, aggressione fisica e sessuale e comportamenti omofobi fossero incostituzionali. A seguito di questa decisione, altri Stati hanno avviato iniziative di riforme dello stesso genere.
fonte Advocate

Lgbt, Ordine psicologi del Veneto: no ad ogni tentativo di modificare l'orientamento sessuale


L’ordine psicologi del Veneto ha deciso di diramare una nota in merito ad un convegno, tenutosi in zona nelle scorse settimane, dal titolo “Identità di genere e libertà”, durante la quale, un terapeuta americano ha parlato di terapie riparatorie per convertire le persone omosessuali. Prendendo la distanza da una simile informazione e teoria hanno ribadito:

“Lo psicologo rispetta la dignità, il diritto alla riservatezza, all’autodeterminazione e all’autonomia di coloro che si avvalgono delle sue prestazioni; ne rispetta opinioni e credenze, astenendosi dall’imporre il suo sistema di valori; non opera discriminazioni in base a religione, etnia, nazionalità, estrazione sociale, stato socio-economico, sesso di appartenenza, orientamento sessuale, disabilità”

Nulla di nuovo sotto il sole, verrebbe da pensare, ma visto l’aria che tira è sicuramente qualcosa di nobile ricordarlo.
fonte queerblog

mercoledì 14 luglio 2010

Iniziative Lgbt, Omofobia e Transfobia: ora ci saranno gli sportelli online della Polizia


Le associazioni gay e lgbt e la Polizia di Stato hanno dato vita ad una collaborazione per cercare di frenare l’emergenza omofobia. Il vicecapo delle forza dell’ordine, Francesco Cirillo, ha annunciato l’apertura di uno sportello online in cui poter parlare di discriminazioni e violenza omofobica proprio sul sito della Polizia di Stato. E sono tre i passaggi ritenuti fondamentali in questo progetto:

“Il lancio di una grande campagna di comunicazione mirata alla massima conoscenza dell’osservatorio, la formazione professionale degli agenti di forza pubblica e il coinvolgimento nei lavori dell’osservatorio, a vari livelli, delle associazioni lgbt e dei vari rappresentanti istituzionali (Governo, Unar) già impegnati nella prevenzione delle discriminazioni”

Allo stesso tempo, i responsabili delle associazioni gay hanno proposto, per l’ennesima volta, una collaborazione a 360 gradi, anche da parte delle istituzioni politiche:

“Ora, a fianco a una capillare informazione rispetto alle iniziative che si intraprenderanno in seguito, non possiamo non auspicare il maggiore e decisivo coinvolgimento della classe politica sul tema dei diritti e della sicurezza per i cittadini omosessuali e transessuali, sostegno necessario in un percorso che, dopo troppa sofferenza, potrà risultare finalmente virtuoso e realmente utile alla causa”

Forse un metodo di denuncia che potrebbe invogliare vittime di violenze e discriminazioni a parlare e confessare il tutto, annullando del tutto l’imbarazzo e il timore di presentarsi in prima persona e sentendosi “protetti” dietro ad uno schermo di pc. Voi cosa pensate dell’iniziativa? Potrebbe essere utile?
Foto Riviera24, fonte queerblog

Politica e Lgbt, Bufera nel Pdl. Martina Castellana: “Mai più le trans come spauracchi”


“Gli inconfessabili peccati che si ritiene commettano i frequentatori delle Trans sono niente al confronto dei peccati che commettono coloro che tradiscono, ingannano e usurpano.

Nella vicenda che sta animando la regione Campania (ed i vertici del Pdl) e che vede contrapposti l’assessore Ernesto Sica e il Governatore Stefano Caldoro (il primo avrebbe tentato, attraverso false voci, di coinvolgere il secondo in un presunto trans-gate per favorire l’elezione alla Regione di Cosentino) interviene vivacemente Martina Castellana in qualità di “persona, cattolica, medico, vicepresidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Salerno e trans”.

“Ancora una volta - dichiara la Castellana in un comunicato - le trame oscure del Potere utilizzano lo spregevole spauracchio delle “Trans” per colpire il malcapitato di turno. Perché per affossare una figura politica si deve usare l’espressione “va con i Trans”? Io stessa sono una Trans. E allora?”

La Castellana esprime inoltre solidarietà a Caldoro

“Io, durante le elezioni, ho stretto la mano a Caldoro che mi ha risposto affabilmente con stima e rispetto. E perciò credo che il suo sconcerto in questa vicenda non sia legato all’ombra di una Transessuale che avrebbe potuto attraversare la sua vicenda esistenziale, quanto alla menzogna e all’inganno perpetrata da parte di coloro che credeva amici.”

Intanto l’inchiesta, aperta per violazione della legge Anselmi (meglio nota come “anti-P2″), conta cinque indagati tra cui il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini e lo stesso Sica che ieri, dopo un incontro con Caldoro, ha dato le sue dimissioni dalla Giunta Regionale.
fonte napoligaypress

Vacanze lgbt estate 2010: Mykonos gettonatissima. Bene Torre del Lago

Mykonos

Avete già prenotato per le vacanze? Se non l’avete fatto ancora, vi offriamo dei consigli pratici sulle mete più lgbt friendly per l’estate 2010 per divertirsi al meglio, incontrare l’anima gemella o semplicemente vivere al meglio un’avventura erotica sotto il caldo sole d’agosto.

Tra le località più apprezzate dai vacanzieri lgbt resiste Mykonos, che per discoteche, spiagge e possibilità di incontri, rimane la culla incontrastata del turismo gay.

Al secondo posto si piazza la Spagna: Ibiza, Barcellona/Sitges, Gran Canaria e Madrid hanno registrato un boom di prenotazioni rispetto all’anno precedente.

Sul gradino più basso del podio, si impone la Costa Azzurra, preferita nettamente dai gay americani. A seguire i Paesi sudamericani (soprattutto Brasile e Argentina), che negli ultimi tempi, si sono mostrati piuttosto sensibili ai diritti dell’universo Lgbt. L’Italia, è sorprendentemente quinta.

Nonostante gli episodi di violenza omofoba degli scorsi mesi, Torre Del Lago, le coste del Salento e la riviera romagnola hanno conquistato i giudizi positivi dei gay di tutto il mondo. E meno male!
fonte gayprider

Chick lit, letteratura rosa per ragazze: boom di libri anche in Italia


Il fenomeno, nato negli anni ’90, comprendeva in un primo momento solo scrittrici inglesi ed americane. Ma ora arriva la risposta italiane e, ragazze, non abbiamo niente da invidiare!

Tutte abbiamo sentito parlare del libro Il diario di Bridget Jones, prima o dopo il film. Allo stesso modo che la serie televisiva Sex and the City ha portato nelle nostre librerie anche l’omonimo libro scritto da Candace Bushnell. Ci divertiamo a cercare volumi dalla trama frizzante e briosa in cui le protagoniste indiscusse sono donne: in carriera, casalinghe, studentesse o disoccupate, comunque attrici in storie che sentiamo vicine. I libri di storia della letteratura non hanno ancora registrato il fenomeno, ma si tratta di vera e propria chick lit – abbreviazione di chicken literature – letteratura per ragazze.

Il fenomeno è nato negli anni ’90 e, almeno all’inizio, ha interessato soprattutto una corrente di scrittrici inglesi e americane. Ma ora le cose sono cambiate. Anche da noi ci sono penne rosa di tutto rispetto che si sono conquistate un posto d’onore accanto alle colleghe straniere. Tra le tante, c’è Alessandra Casella col suo Un anno di gloria che è stata spesso paragonata a Sophie Kinsella. La giornalista di costume Maria Francesca Rotondaro ha scritto un volume che parla di single e di social network dal titolo Sex and Fb. Monopensieri di una single ai tempi di Facebook. Ultime in ordine di tempo, Laura Ruzickova con Spritz! Ho rubato un ritratto (ma per amore di un megabastardo), Chiara Santoianni con Il diario di Lara. Una single “Cosmocomica” alla ricerca della felicità entrambi editi dalla casa editrice Arpanet nella nuova collana Chickcult dedicata esclusivamente alle donne.
fonte donna.fanpage

martedì 13 luglio 2010

Omofobia e Transfobia, presto al via l'Osservatorio della Polizia. Tavolo permanente con le associazioni lgbt


Le associazioni GayLib, Arcigay e Rete Lenford hanno incontrato il 9 Luglio a Roma presso gli uffici centrali del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, il prefetto Francesco Cirillo, vicecapo della Polizia.Al centro dell’incontro, al quale hanno preso parte i presidenti delle tre associazioni: Enrico Oliari (GayLib), Paolo Patané (Arcigay) e Antonio Rotelli (Rete Lenford), il passaggio alla fase operativa dell’osservatorio contro le discriminazioni la cui attivazione era stata annunciata di recente dal Capo della Polizia, Antonio Manganelli proprio a ridosso dell’incontro avvenuto al Viminale con GayLib e Arcigay nello scorso mese di giugno.

Canale privilegiato per denunciare discriminazioni e violenze omofobiche e transfobiche sarà il Comissariato on line, sul sito della Polizia di Stato, dove sarà predisposto un apposito sportello.Per il resto tre sono i punti sui quali c’è l’intenzione di muoversi: il lancio di una grande campagna di comunicazione mirata alla massima conoscenza dell’osservatorio, la formazione professionale degli agenti di forza pubblica e il coinvolgimento nei lavori dell’osservatorio, a vari livelli, delle associazioni lgbt e dei vari rappresentanti istituzionali (Governo, Unar) già impegnati nella prevenzione delle discriminazioni.

“Quello di oggi è il primo passo operativo in un cammino che, grazie all’impegno e alla collaborazione della Polizia di Stato, farà crescere il Paese in materia di sicurezza, prevenzione e diritti per i cittadini omosessuali e transessuali”
hanno detto Oliari, Patané e Rotelli a fine incontro.“L’istituzione di questo osservatorio in modo partecipato e vivo coinvolgendo in primo luogo il mondo associativo.

Hanno detto ancora i responsabili di GayLib, Arcigay e Rete Lenford – porterà certamente ottimi risultati anche nella formazione degli agenti, particolare decisivo nella gestione dei momenti di emergenza.

Ora – concludono - a fianco a una capillare informazione rispetto alle iniziative che si intraprenderanno in seguito, non possiamo non auspicare il maggiore e decisivo coinvolgimento della classe politica sul tema dei diritti e della sicurezza per i cittadini omosessuali e transessuali, sostegno necessario in un percorso che, dopo troppa sofferenza, potrà risultare finalmente virtuoso e realmente utile alla causa”.
fonte notiziegay.it

Amore su Facebook: quando parlare diventa inutile


Negli ultimi tempi, soprattutto tra i giovanissimi ma non solo, la moda di Facebook sta invadendo tutti i campi della vita, anche quello amoroso. Ormai non ci si dichiara più a voce: si manda un poke, si chatta, si cambia il proprio stato su Facebook, passando così da single o fidanzati. Ho amici che hanno scoperto di essere stati lasciati dal partner quando hanno visto lo stato di quest’ultimo passare da “impegnato” a “single“: beh, più chiaro di così! Pare proprio che il luogo di conquista preferito non siano più i bar o le discoteche ma il web.

Non sarà però che, così facendo, molti ragazzi si perdono i momenti più belli dell’inizio di una storia d’amore? Io sono convinta di si!

«Certo, conquistare su Facebook è più facile, perché il vissuto di chi lo frequenta è predisposto alla socializzazione. Si tratta di un raffinamento rispetto alla chat. Ciò che accade al di là dello schermo viene intuito come un prolungamento della propria vita affettiva e cognitiva. Interagire al cellulare non è così intimo», sottolinea Daniele La Barbera, psichiatra dell’Università di Palermo.

E anche quando capita di conoscere personalmente una persona che ci interessa, spesso la prima domanda è “Usi Facebook?” per poi andare a rintracciarla sul social network e iniziare il corteggiamento virtuale.

Ma la pensano così davvero tutti i giovanissimi?

In realtà (e fortunatamente) no, come spiega Francesca Ricci, 24 anni, iscritta a Legge alla Bocconi che avverte una grande «mancanza di privacy, oltre che del buon senso umano. (…) La foto, in cui lui baciava un’altra, era stata inserita da quest’ultima. Ora la domanda è: l’amante non sapeva come funziona Facebook, che avvisa automaticamente sulle pagine di tutti gli amici con cui sei connesso della presenza di nuove foto, e dunque non sospettava di poter essere scoperta, oppure l’ha caricata apposta? Diabolico!»
fonte La Stampa

Lgbt “Corpi Violati”: l’omofobia e transfobia in Europa, da vedere....


Vanguard, il programma di inchieste di Current (Sky, canale 130), lo scorso 29 giugno ha dedicato (a 10 anni dal World Pride di Roma) una puntata speciale al fenomeno dell’omofobia in Europa ed in particolare in due dei paesi, secondo le statistiche, più omofobi: la Romania e l’Italia.
Le inchieste di Davide Scalenghe e Filippone & Formica sono adesso disponibili on-line.
fonte napoligaypress

lunedì 12 luglio 2010

Diritti Lgbt, Affitto a gay e trans: servono sanzioni per chi lo nega


Tra le tante discriminazioni cui va incontro la comunità omosessuale, ve ne è una davvero assurda, ovvero quella degli affitti. Più volte abbiamo sentito parlare di ragazzi e ragazze omosessuali che sono stati rifiutati perché gay, come potete ascoltare dalla testimonianza audio, che risale a un anno fa, e da allora le cose non sono affatto migliorate. Anche Mara Carfagna è rimasta sbigottita di fronte a simili comportamenti, tanto da aver espresso il suo forte disappunto: “Sono episodi inaccettabili, indegni di un paese civile e democratico come è il nostro”, ha detto il ministro per le pari opportunità.

Ma come risolvere questa annosa questione? Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay, ha una soluzione contro questa forma di discriminazione sessuale! Secondo l’attivista gay si potrebbe “tassare chi lascia le case sfitte per invogliare i proprietari riottosi”.

Il fatto che sugli annunci di affitto si possa specificare che la casa non è disponibile per i gay è una cosa davvero assurda, poiché vuol dire che ci si sente nel pieno diritto di discriminare.

“Le cose devono cambiare, altrimenti non resterà altra scelta che continuare a fingere o a nascondersi per poter avere un tetto come hanno fatto alcuni amici. Difficile che qualcuno accetti come inquilino un gay se dà ascolto a quello che dice la Chiesa, che ci addita come il nemico pubblico numero uno, come quelli che minano le fondamenta dello Stato, del paese, della famiglia”, afferma Franco Grillini.
fonte gaywave

Fashion Style, "AltaRomAltaModa": fino al 14 luglio Roma capitale della moda


Arte, artigianato e moda ancora una volta con base a Borgo S.Spirito in Sassia, per trasformare Roma nella Capitale dell’haute couture. La nuova edizione di AltaRomAltaModa inizia venerdì 9 luglio con la mostra “Il gesto sospeso”: un’installazione multimediale di Maurizio Martusciello in collaborazione con Mattia Casalegno, ispirata agli abiti scultura di Roberto Capucci.

E ancora la maison Valentino che apre l’atelier di Piazza Mignanelli o “Made in Town” manifesto sulla fabbricazione locale di Pascal Gautrand seguito dalla presentazione a Palazzo Fendi di “Una Guida su Misura-Roma” di Andrea Spezzigu e Gautrand: ovvero 239 luoghi dove farsi realizzare abiti e accessori maschili.

Sempre il 10 luglio a S. Spirito in Sassia si svolgerà la VI edizione di “Who is on next?”, il concorso indetto da Vogue Italia e AltaRoma per giovani talenti della moda che deciderà i vincitori di pret a porter e accessori. Trovate tutte le informazioni e il programma dettagliato degli appuntamenti e delle location a questo indirizzo:
http://www.altaroma.it/userfiles/CALENDARIO%20ALTAROMALTAMODA%20LUGLIO%202010.pdf

fonte www.06blog

Lgbt, Video gay da You Tube "Brokeback Mountain": amori gay e niente lieto fine


Già Brokeback mountain è triste e commovente, poi, unito ad Hurt di Christina Aguilera diventa l’apoteosi dell’angoscia. Ma questo video, a mio parere, molto ben fatto e toccante, racchiude una bellissima storia d’amore, purtroppo, senza lieto fine.

Partendo da questo incipit, avete mai vissuto una relazione così travagliata da sentirvi mancare il respiro? Avete mai così tanto sofferto in amore da credere che non vi sareste mai potuti rialzare e sorridere ancora come un tempo? Ogni rapporto concluso lascia una cicatrice profonda a chi ha subìto la sofferenza di accorgersi che l’amore “speciale” che viveva era ormai finito. Se ci si lascia di comune accordo perché non c’è altra scelta, si condivide l’amarezza di qualcosa che è finito per sempre. Chi, invece, lascia o viene lasciato deve affrontare i postumi e i fantasmi della sua scelta.

L’amore è bello quando nasce, quando lo si vive, ma, purtroppo, in certe circostanze ha quel retrogusto amaro che quasi fa pentire di aver iniziato il tutto. Ma alla fine ci si rialza, si deve avere la forza di affrontare il futuro a testa alta: perché la vita è anche questo, un mix di risate, gioie, lacrime e dolori. Ed è sempre meglio avere rimorsi che rimpianti. E quando incontri la persona che senti giusta, il passato fa meno male di quanto uno si ricordi. La vostra storia più sofferta? Parliamone e ci aiuterà a capire quanto la vita sia una giostra della quale siamo tutti quanti involontari (e così simili) clienti…
fonte queerblog

domenica 11 luglio 2010

Politica e Lgbt, Facebook sostiene Mara Carfagna che difende i gay


Facebook sostiene Mara Carfagna che difende i gay, come ha evidenziato Desperate Gay Guy nella piazza mediatica è scesa la chiesa cattolica contro la Carfagna, rea di aver difeso i gay e di aver definito gioioso il Pride.

Il popolo femminile di Facebook non ci sta a questa denigrazione della Carfagna, sia perché ha detto cose giuste, sia perché siamo al solito problema medievale delle donne che devono tacere:

Eccoci quindi, nostro malgrado, ricatapultati in epoca medievale, con tanto di tribunale inquisitorio, composto da tutti e soli uomini, Giovanardi compreso, ad intimare con parole decisamente aggressive (una volta c’era la tortura) la conversione e la penitenza della strega di turno, peccatrice che verrà perdonata, nella infinita misericordia della Chiesa, ma solo se rinnega ciò che ha detto. Solo se smentisce di avere un suo pensiero che, ogni tanto, si distacca da quello che gli uomini al potere le hanno scritto sul copione.

L’autrice, Veronica Vicinelli dell’Italia dei Valori, così continua:

Tutto ciò è veramente sbalorditivo. E anacronistico. È per questo motivo che esprimo tutta la mia solidarietà al Ministro Carfagna, insieme a due auspici: uno è che il Ministro non chieda assolutamente scusa ma conservi l’autonomia della sua valutazione, che, tra parentesi, ho trovato molto femminile (“una manifestazione gioiosa, serena, partecipata”). L’altro auspicio è che alla mia solidarietà si unisca quella di tante altre donne..

Sai che ridere, e se alla fine la Carfagna venisse scaricata dalla chiesa e dalla sua parte politica e diventasse un fiore all’occhiello del movimento lgbt italiano!
fonte queerblog

Lgbtq, La Prohibida diventa un'astronauta sensuale


Nel web è già un piccolo cult, così come La Prohibida è un personaggio cult della notte madrilena. Terechkova è il single con cui la più famosa travesti spagnola lancia il suo secondo album, Señor Kubrick, ¿Qué haría usted? Nel video della canzone l'artista si trasforma in una sensuale astronauta, una specie di Barbarella del XXI secolo, per rendere omaggio alla prima donna astronauta della storia e si propone ancora come la regina dell'underground spagnolo.

La curiosità? Il video è completamente autoprodotto, così come il disco. La carriera de La Prohibida, da lei costruita con intelligenza, coerenza e molta disciplina, è tutto un esempio sui ritardi e gli stereotipi dell'Italia sulla Spagna. Difficile, nel nostro Paese, parlare di personaggi come La Prohibida senza finire a citare la solita Movida, quando la Movida è cosa di trent'anni fa e bisogna spiegare cos'è persino agli adolescenti madrileni,che se ne vanno de marcha a Chueca e dintorni senza avere la minima idea di cosa succedeva negli anni 80.

Nata a Chiclana, in provincia di Cadice, e approdata a Madrid a metà degli anni 90, dopo aver vissuto in mezzo mondo

(è stata anche 5 anni a Roma,per cui parla benissimo l'italiano)
(Errata corrige, Come potrete leggere nel commento qui sotto che mi ha scritto personalmente "La Prohibida" mi comunica che "10 anni sono stata a Roma, non 5 !"
io sono molto lusingata di un suo commento nel mio blog...Grazie Lisa)

La Prohibida si è imposta quasi subito come una delle migliori drag queen della notte madrilena. E' anche l'unica che è sopravvissuta all'esplosione del fenomeno, forse perché ha saputo dosarsi e dividersi sapientemente tra cinema e palcoscenico.

E' stata protagonista di numerosi corti, il più importante dei quali è Manuel el Cinto di Rafael Rafatal Robles; ha lavorato con Alaska, punto di riferimento della musica pop spagnola, lei sì figlia della Movida, dei suoi eccessi e della sua creatività; ha inciso un album, Flash, in cui si trovano canzoni che sono veri e propri cult per il suo pubblico, dalla canzone che dà il titolo all'album, a No busques compañia, che ha anche una versione in italiano, Puoi pure andare via; si è dedicata alla notte, che con il travestitismo è la sua vera vocazione, inventando spettacoli di cui cura personalmente ogni dettaglio.

Ma non ha lavorato solo a Madrid, i suoi concerti, en plan travesti, l'hanno portata a percorrere tutta la Spagna, "su un camioncino ed esibendosi in paesini e città", e a superare le frontiere, soprattutto in direzione Latinoamérica, dove conta su un pubblico fedele e appassionato. E' stata persino in Italia, dove di tanto in tanto anima le notti nostrane e dove, un paio di anni fa, è stata la conduttrice della cerimonia di chiusura del Festival del Cinema Gay di Torino.

E a proposito di omosessuali: è lei che firma da anni il video ufficiale della Sfilata dell'Orgoglio Gay di Madrid. Mancando pochi giorni alla manifestazione, sembra giusto rendere omaggio a questa signora dello spettacolo, che si autoproduce per non mollare su creatività e libertà, che è una delle icone più amate della notte spagnola e che dimostra come l'underground sia molto più vivace e animato di come ce lo descrive chi continua a incasellarlo nella solita Movida.

Ed è bello renderle omaggio citando anche la venerazione dei suoi fans: nel web ci sono numerose testimonianze di chi l'ha incontrata casualmente a Madrid, le si è avvicinato timoroso e si è trovato davanti a un'artista gentile e simpatica, che ringrazia sempre per l'affetto ("è per persone come voi che vado avanti") e che se descrivono come "il travesti della porta accanto" non esagerano.
Il video è da youtube; La Prohibida è anche su www.myspace.com/soylaprohibida
fonte rottasudovest.blog

Coppia, Perché le donne si sciolgono davanti a un uomo che piange?


Sono lacrime di coccodrillo. Ovviamente non è una mia opinione, anzi io davanti a un uomo che piange mi commuovo sempre, ma alcuni esperti sostengono che le lacrime dei maschietti non siano posi così sincere. Sulle donne comunque fanno davvero presa e c’è un motivo biologico: nascondono una sostanza bio-chimica in grado di scatenare un’attrazione a dir poco fatale, capace di accendere il desiderio nelle femmine. La sostanza contenuta nelle lacrime è il feromone maschile sessuale Esp1 ed è una guida per il comportamento sessuale femminile. I feromoni influenzano i comportamenti sessuali, riproduttivi e sociali in molte specie animali.

Tempo fa un altro studio ha analizzato le lacrime ed era risultato che, dalle sostanze che contengono, sono più accettabili se scorrono sul viso dei signori maschietti, molto meno se sono le signore a versarle.

Chissà poi perché? Probabilmente è una questione sociale. Le donne aprono i rubinetti più facilmente, trasmettendo una sensazione di debolezza e mancanza di controllo, i signori invece si liberano solo per questioni serie. È solo una teoria…

Lo studio, inoltre, precisa che molto dipende anche dal tipo di pianto. Un occhio umido, ad esempio, suscita una reazione più positiva di un pianto disperato e senza freni. Inoltre, un uomo in lacrime emana alla donna una sorta sensibilità e profondità di spirito. Qualità spesso non reali, che spariscono con le lacrime.
fonte coppia.pourfemme