(Clicca sulla foto per ingrandire)
Daniele Sartori è un artista eclettico. Un autore che negli ultimi anni è riuscito a entrare nella cosiddetta categoria “dei nuovi talenti emergenti”.
E’ uno dei nomi ricorrenti della new-wave queer italiana e ha abituato il suo pubblico a storie e visioni estremamente particolari.
Per alcuni è sinonimo di notizia ed effettivamente i suoi lavori non passano inosservati.
Ha una vera passione per videoclip e corti ed è anche un abile montatore.
Dopo alcuni lavori vincitori di diversi premi, dopo aver firmato un contratto con The Open Reel e RIFF per la loro distribuzione, ha inaspettatamente realizzato “What about Alice ?”, un video art già presentato in diverse gallerie d’arte e prossimo a essere installato a Venezia in concomitanza con la Biennale d’Arte.
Da pochi giorni è stato pubblicato lo splendido videoclip del Padova Pride Village, che porta la sua firma, la sua eleganza visiva, e subito le visualizzazioni web si sono impennate.
Quasi a 7000 visualizzazioni su youtube in poche ore e la curiosità del pubblico di Facebook.
Era inevitabile ricontattarlo per alcune brevi domande.
Ci parli di What about Alice?
Si tratta di un videoart in cui mi sono chiesto che fine ha fatto Alice (n.r. La Alice di Carroll).
L’ho immaginata attempata e piuttosto decadente.
E’ diviso in quattro capitoli che di solito vengono installati separatamente in loop. Mi sono concentrato solo ed esclusivamente sull’immagine.
E’ un po’ come guardare le macchie di Rochard. Ognuno vede ciò che vuole.
Attraversi spesso stili e territori artistici molto differenti tra loro…
Essendo fondamentalmente indipendente non subisco nessuna influenza commerciale e perciò mi diverto a fare quello che mi piace. Spero sempre che quest’aspetto traspaia anche nelle mie opere…
Hai realizzato in questi giorni il promo video della nuova edizione del Padova Pride Village, uno degli eventi più attesi dell’estate, e in poche ore hai totalizzato un numero rilevante di visualizzazioni e contatti web. Ce lo racconti?
Si tratta di un video che ha lo stesso meccanismo di un’opera Pop.
Come nella Pop-Art appunto, ho semplicemente ricodificato il capolavoro Vinciano.
Il Cenacolo è già stato rivisitato in migliaia di versioni ed io l’ho nuovamente citato e rielaborato in chiave queer, in tema Padova Village…tutto qui.
A guardar bene è solo un richiamo cromatico, una questione di composizione visiva, chi vuole cercare altro legato al significato di quel dipinto perde solo tempo.
Ci tengo a menzionare la musica di Panama Skycrapers "Stage of life" e a ringraziare produzione e troupe per la bella esperienza.
Dicono che sul set tu sia particolarmente severo…
Cerco solo di compattare tempi e lavoro, di concretizzare gli obbiettivi. Di solito ascolto pazientemente e lascio fare, vedo come si comporta la gente e di cosa è capace, la decisione finale pero' spetta comprensibilmente a me e scelgo il meglio per il bene di tutti, altrimenti non ci metterei il nome
Errore da non fare?
Sottovalutarmi….in qualsiasi ambito
Prossimo progetto?
Eventi d’Arte Contemporanea e una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale. E’ una sorpresa....
Daniele Sartori si prepara ad un nuovo sorprendente cambiamento di rotta.
A Questo link il video ufficiale di "Stage of Life" di Panama Skyscrapers:
http://www.youtube.com/watch?v=IIdaMEdt88g
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/ foto tratta dal video
Intervista Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO © Riproduzione riservata
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sabato 1 giugno 2013
venerdì 31 maggio 2013
Lgbt: Arriva il Pride Festival a Vicenza, gli organizzatori: «Attese 4000 persone» dall'11 al 15 giugno
«Vicenza Pride Festival» dall'11 al 15 giugno, il sabato sfilata per le vie cittadine e party per gay, bisessuali, transgender e intersessuali
Sono attese diverse migliaia di persone, proveniente da ogni parte d'Italia, al «Vicenza Pride Festival», che si terrà dall'11 al 15 giugno nel capoluogo berico e che proporrà un ricco calendario di appuntamenti.
La manifestazione è alla sua prima edizione in assoluto. Organizzata da una trentina di associazioni di tutta regione, la kermesse, presentata questa mattina a Vicenza, avrà come evento principale, nel pomeriggio di sabato 15, il «Vi.Pride», una grande sfilata, lungo le vie del centro cittadino, organizzata per i diritti e la visibilità di gay, bisessuali, transgender e intersessuali alla quale parteciperanno, da una prima stima, tra le 3.500 e le 4.000 persone.
L'evento di chiusura, nella tarda serata di sabato, sarà il «Vicenza Pride Party», ospitato in una nota discoteca della città.
L'intera manifestazione, che garantirà per Vicenza un buon afflusso turistico (per l'occasione sono stati allestiti pacchetti in convenzione con vari hotel della città, che hanno già raccolto numerose prenotazioni), prevede cinque giorni di attività tra spettacoli, concerti, performance, reading, tavole rotonde, momenti conviviali ed esposizioni.
fonte (Ansa) via http://corrieredelveneto.corriere.it/
Lgbt Pisa: "Aspettando Andy Warhol" Presentata la mostra del celebre artista dall'11 ottobre a Palazzo Blu. E a primavera 2014 un'esposizione su Galilei
Le sale di Palazzo Blu, dall'11 ottobre al 1° febbraio, ospiteranno le opere di Andy Warhol. Sostenuta dalla Fondazione Pisa, patrocinata dal Comune di Pisa, la mostra Andy Warhol.
L'immagine e il mito, si avvale della collaborazione della GAmm - Giunti Arte Mostre Musei ed inaugura un nuovo ciclo espositivo dedicato ad artisti che hannno rappresentato una novità rivoluzionaria in luoghi e momenti socio-culturali diversi rispetto alla tradizione artistica europea, principalmente parigina, che ha caratterizzato un lungo periodo a cavallo tra Otto e Novecento.
«I prestiti per l'esposizione provengono dal Museo Andy Warhol di Pittsburgh, dell'Albertina e del Museo Arte Moderna di Vienna e di molte altre importanti raccolte americane ed europee. - ha sottolineato Walter Guadagnini, curatore della mostra - Portare Andy Warhol in una cttà italiana è un evento significativo e portarlo in una città come Pisa lo è ancora di più.
Questa esposizione presenterà un artista del quale si crede di sapere tutto, ma di cui, in realtà, si sa ben poco.
Vogliamo sfatare i luoghi comuni, andare oltre e presentare colui che è stato un narratore di quello che è stato chiamato il secolo americano. Warhol è il "Michelangelo contemporaneo", a presindere dal parere che ognuno possa avere sulle sue opere, è stato un modello, il simbolo dell'arte della seconda metà del secolo».
Intervenuto alla conferenza stampa di presentazione della mostra, il Sindaco Marco Filippeschi ha dichiarato: «La città ha un'altra occasione di crescita. palazzo Blu è un fatto nuovo nel panorama culturale e nazionale e che propone un'offerta culturale alta. Warhol è ormai un traffico che ha la capacità di spingere la città su itinerari più contemporanei.
Lo immagino come un ponte al centro del quale c'è Palazzo Blu che unisce il murale di Haring in Piazzetta Haring (che Palazzo Blu ha omaggiato con la mostra nell'inverno 2012) e l'SMS, il Centro Espositivo a San Michele degli Scalzi, un progetto in divenire che diverrà un centro per le arti visive rivolto ai giovani artisti. L'intenzione è, come sempre, quella di affiancare alla mostra degli eventi e delle occasioni di accoglienza: ci sarà di nuovo l'Internet Festival, il Pisa Book Festival a fare da cornice. La mostra di Andy Warhol offre una grande possibilità di crescita alla città, un'occasione che dobbiamo essere pronti a cogliere. Pisa è una grande realtà culturale che deve usare come punto di forza».
«Warhol è stato capace di cogliere l'effimero della società dei consumi, la violenza di quella stessa società (ne è testimonianza l'immagine della sedia elettrica o la foto segnaletica dei criminali più ricercati) e poi l'epoca delle icone (la celeberrima Marilyn Monroe o anche Liz Taylor), fino ai personaggi politici che legava alla società americana, come dimostra nella foto di Jacqueline Kennedy a lutto o in quella del Presidente Mao Tse Tung. A margine poi, una serie dedicata al Vesuvio, una rivisitazione "pop" di uno dei simboli più noti di Napoli» ha concluso la curatrice della mostra, Claudia Beltramo Ceppi.
In occasione del 450° anniversario della nascita di Galileo Galilei, Palazzo Blu ha deciso di rendergli omaggio allestendo un'esposizione dal titolo, ancora provvisorio, "Balle di scienza: visi e virtù del metodo scientifico": la mostra, che nasce in collaborazione con INFN (Istituto Nazionale Fisica Nucleare) e l'Università di Pisa, illustrerà come il metodo galileiano rappresenti il vero fondamento della scienza moderna, ma anche come esso non la ponga al riparo da errori talvolta clamorosi.
Pisa, 23 maggio 2013 - Il comunicato di Palazzo Blu
Dopo le mostre dedicate a Chagall, a Mirò, a Picasso e a Kandinsky, che hanno portato a Pisa oltre 300.000 visitatori in quattro anni, BLU | Palazzo d’arte e cultura apre le sue porte, dall’11 ottobre 2013 al 1° febbraio 2014, all’arte di Andy Warhol, per quello che si annuncia come un imperdibile evento nel panorama delle offerte espositive del prossimo autunno.
La Fondazione Palazzo Blu, in collaborazione con Gamm Giunti, prosegue così il proprio progetto d’indagine sui Maestri che hanno scritto la storia dell’arte del Novecento.
L’esposizione, curata da Walter Guadagnini e Claudia Beltramo Ceppi, presenterà circa 150 opere, tra cui 20 fotografie Polaroid, in grado di ripercorrere l’itinerario creativo dell’autore che tanto ha rivoluzionato l’arte del XX secolo, grazie alla collaborazione con l’Andy Warhol Museum di Pittsburgh, che custodisce una larga parte dl suo lascito, e al supporto di alcune storiche collezioni, come quelle delle gallerie Sonnabend, Feldman, Goodmann di New York, di musei europei come il Museo d’arte moderna e contemporanea Berardo di Lisbona, il Museo d’arte moderna di Nizza, l’Albertina e il Mumok di Vienna, oltre ad alcuni capolavori da raccolte pubbliche e private italiane, come la Collezione Lucio Amelio o la Collezione Unicredit.
Il percorso individuerà i temi che fanno di Warhol la più emblematica icona del mutamento storico e culturale della seconda metà del Novecento, periodo che ha spostato la centralità dell’arte dall’Europa agli Stati Uniti, attraverso opere quali i Brillo Box, o le Campbell Soup - per la rivoluzione della Pop Art - le grandi tele dedicate ai Most Wanted Men e alle Electric Chair - a sottolineare l’incubo della violenza che lo colpirà drammaticamente - i ritratti di Marylin Monroe, Liz Taylor, ma anche di Mao e Richard Nixon - per trasformare l’immagine in icona universale eterna, con l’approdo a una ricerca più dentro l’arte e la storia della pittura con esiti vicini all’astrazione.
La mostra inoltre presenterà alcune tele di grande formato come Miths, Dollar, Skull, ma anche i rarissimi portfolio dedicati a Marylin Monroe e alle zuppe Campbell, e ad alcune serie che renderanno visibile la sua evoluzione stilistica, a partire dalla fotografia poi al disegno e infine all’opera su tela, come nel caso di Knives (coltelli), divenuto ancora più nota negli ultimi anni come immagine di copertina di Gomorra, il libro di Roberto Saviano venduto in milioni di copie.
Anche quest’anno, ai visitatori dell’esposizione di Palazzo Blu verrà offerta, in stretta collaborazione con le istituzioni culturali e le organizzazioni imprenditoriali pisane, un’ampia proposta di iniziative collaterali che investiranno l’intero territorio, valorizzando la capacità di accoglienza di Pisa come straordinaria Città d’Arte, che si distingue anche per la produzione scientifica e culturale delle sue Istituzioni Universitarie, per i capolavori ospitati nei suoi Musei e per lo spettacolo urbano dei suoi storici Lungarni.
La mostra è promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, prodotta in collaborazione con GAmm Giunti e The Andy Warhol Museum - Pittsburgh, curata da Walter Guadagnini e Claudia Beltramo Ceppi, col patrocinio del Comune di Pisa, con il contributo della Fondazione Pisa, con il coordinamento artistico e segreteria scientifica di Claudia Zevi & Partners. Catalogo GAmm Giunti.
fonte http://www.pisainformaflash.it di Francesca Paolini
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Lgbt: Fondazione Zeffirelli, nasce il Centro delle arti, Palazzo Vecchio dà l’ok al progetto. Il maestro oggi sarà a Firenze
VENERDI’ 31 accadrà. Finalmente la tanto agognata sede di una nuova Fondazione Zeffirelli — in rapporto con la fondazione teatro della Pergola — sarà ufficializzata in mattinata dal sindaco Matteo Renzi.
Tra due giorni il maestro Franco Zeffirelli sarà a Firenze per dare il là al suo meraviglioso progetto di un «Centro delle arti internazionali e dello spettacolo» che porti il suo nome. Si parlerà di sponsorizzazioni e nuovi investitori per un progetto che andrà ad arricchire non solo la storia di Firenze.
Il patrimonio del grande regista che spazia dall’opera lirica alla prosa — compresi i suoi famosi bozzetti— al cinema, alla televisione, sarà conservato nell’edificio liberty di piazza Savonarola, che fu residenza dello scultore Rinaldo Carnielo.
UN PROGETTO che è stato seguito con passione da Rosa Maria Di Giorgi, ex assessore e ora senatore Pd — che tempo fa disse: ‘L’effetto sarà strabiliante’— con l’avallo incondizionato del sindaco di Firenze.
Il grande regista sarà a Firenze per ufficializzare il generoso lascito alla sua città .
L’idea di questa donazione è stata da subito straordinaria e laboriosa e si dividerà in due fasi. La prima comprende l’apertura di una grande e prestigiosa scuola dell’arte dello spettacolo che porterà il nome di Zeffirelli a cui si aggiunge la sistemazione all’interno del Carnielo di una buona quantità di pezzi che da casa del Maestro andranno direttamente in piazza Savonarola.
Nel progetto del regista, ci saranno due poli capaci di attrarre appassionati, studenti e studiosi. Dunque, si parlerà di un luogo d’arte a tutti gli effetti, con una parte museale e un’altra laboratoriale. Ci saranno regole per la conservazione dei materiali regalati da Zeffirelli e spazio per tutta la parte laboratoriale, curata dalla Fondazione Teatro della Pergola.
Nei progetti del Maestro i materiali che offrirà alla città dovranno essere visibili per esposizioni cicliche e divise per temi. E in piazza Savonarola entrerà anche un centro studi a lui intitolato.
Intanto nel villino liberty i lavori sono a buon punto, “Casa Zeffirelli” sarà soprattutto la testimonianza di un’immensa vita d’artista.
Il maestro è l’unico in Italia ad avere un gruppo di appassionati sostenitori su facebook dal titolo «La vera voce, il vero cuore di Firenze per il maestro Franco Zeffirelli».
fonte http://www.lanazione.it/firenze scritto da Titti Giuliani Foti foto(Ansa)
mercoledì 29 maggio 2013
Lgbt: Milano sempre più gay-friendly grazie alla Giunta Pisapia
La Giunta Pisapia sta trasformando Milano in una città un po’ più gay-friendly. Dall’istituzione del registro delle unioni di fatto al fondo anti-crisi anche per le coppie gay. Si registra, parallelamente, un calo vertiginoso delle aggressioni omofobe.
Poco dopo essersi insediata, la Giunta guidata dal Sindaco Pisapia ha voluto dare un netto segnale di cambiamento rispetto alle precedenti Giunte guidate dal Centrodestra, istituendo l’albo delle unioni di fatto.
Istituzione che ha richiesto a Pisapia una non facile mediazione con l’ala cattolica del Pd. Ad oggi sono circa 500 le coppie che hanno formalizzato la propria unione negli uffici del Comune di Milano, di cui 128 sono coppie gay e lesbiche.
Lo scorso anno la Giunta Pisapia ha concesso anche alle coppie gay l’assegnazione della quota del fondo anti-crisi dedicata alle giovani coppie, sposate o conviventi, che hanno problemi economici in seguito alla perdita del lavoro.
Sempre lo scorso anno, il Comune di Milano, per volontà della Giunta Pisapia, ha dato il proprio sostegno alla candidatura di Milano per ospitare l’Europride 2015.
Va detto, però, che mancano i soldi necessari agli organizzatori, che il Comune fatica a dare in questa fase.
Questa discontinuità delle politiche ha avuto un riflesso immediato sulle aggressioni omofobe a Milano. Si registra, infatti, un vertiginoso calo delle stesse.
Questo è anche merito delle varie associazioni in tutela della comunità LGBT.
fonte http://gayoggi.com
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Lgbt: Lavoro, se sei gay o brutta l’assunzione si allontana
ROMA – Trovare un lavoro è difficile. Se poi sei gay o brutta lo è ancora di più.
Lo dicono i numeri del rapporto della Fondazione Rodolfo De Benedetti, anche se i diretti interessati non avevano certo bisogno di cifre nero su bianco per rendersene conto.
Se invece ci vogliamo attenere alle cifre, il rapporto dice che i gay hanno il 30% in meno di possibilità di venire richiamati dopo un primo colloquio di lavoro.
E se le donne lesbiche non sono toccate da questo tipo di discriminazione per il loro orientamento sessuale subiscono però un trattamento analogo se non sono belle: in generale, le donne brutte hanno il 18% in meno di possibilità di essere richiamate.
A confermarlo è anche uno studio di Eleonora Patacchini, Giuseppe Ragusa e Yves Zenou, “Dimensioni inesplorate della discriminazione in Europa: religione, omosessualità e aspetto fisico”. I tre hanno inviato oltre duemila curriculum fittizi in varie aziende italiane, allegando foto e, in alcuni casi, stage o esperienze professionali in associazioni di difesa dei diritti delle persone omosessuali.
Il risultato è stato lampante. “Se confrontati con i maschi eterosessuali, gli uomini omosessuali hanno il 30% in meno di probabilità di essere richiamati per un colloquio. Le donne eterosessuali e omosessuali, invece, non mostrano significative differenze nei tassi di richiamata.
L’effetto penalizzante individuato per gli uomini è mitigato dal fatto di avere curricula “migliori” (più qualificati)? Niente affatto.
È anzi vero il contrario: l’effetto negativo di un’identità omosessuale è addirittura più forte nel caso di persone con profili professionali più qualificati”.
fonte http://www.blitzquotidiano.it
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Lgbt: Bisturi per le persone trans: un ricatto europeo
Sono 29 i paesi europei in cui la sterilizzazione o la riassegnazione chirurgica del sesso (o entrambe) sono conditio sine qua non imposte ai transgender per essere regolarmente riconosciuti nel loro nuovo genere.
Una violenza che, secondo un rapporto del Consiglio d’Europa, va cancellata perchè rappresenta una violazione dei diritti umani.
Soprattutto per chi non è stat* ancora operat* e non ha alcun strumento legale, carta d’identità in primis, che riconosca il suo nuovo, vero sesso.
L’aspetto più grave è che, nonostante non se ne parli, il problema riguarda in varia misura la stragrande maggioranza dei paesi europei.
Da quelli più tolleranti, come Francia e Olanda a quelli più intransigenti come la Polonia. Fanno eccezione solo il Portogallo, la Spagna e il Regno Unito e, dal prossimo 1° luglio, anche la Svezia.
fonte http://www.west-info.eu/it/ di Ivano Abbadessa
Lgbt Arte: L’Ermitage di San Pietroburgo rende omaggio al pittore pratese Quinto Martini
Per la prima volta dopo 60 anni un artista toscano entra a far parte della collezione permanente dell'Ermitage di San Pietroburgo, universalmente riconosciuto come uno degli scrigni piu' preziosi dell'arte di tutti i tempi.
A riportare la Toscana come protagonista nel museo russo e' Quinto Martini (1908-1990), pittore, scultore, disegnatore e scrittore nato a Seano di Carmignano (Prato) e poi trasferitosi a Firenze.
L’artista - Cresciuto sotto l'ala protettrice di Ardengo Soffici, presente nelle piu' importanti rassegne artistiche della prima meta' del '900, poi quasi del tutto dimenticato dal mercato dell'arte e dalle grandi mostre nostrane, Martini entra nella collezione dell'Ermitage con cinque sculture scelte da Sergey Androsov, Direttore del Dipartimento di Arti Occidentali del museo.
Per celebrare questa importante acquisizione, l'Ermitage ha voluto dedicare a Quinto Martini anche una mostra temporanea (nella Sala Araba del Palazzo d'Inverno, da oggi al 30 giugno) che include altre otto sculture e due dipinti.
fonte http://www.sienalibri.it/
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Lgbt: Teatro in Lutto. Addio a Franca Rame
L'attrice e compagna di Dario Fo si è spenta a 84 anni ed era malata da tempo.
Si è spenta a Milano, a 84 anni, Franca Rame.
L'attrice era malata da tempo. La notizia scuote l'Italia che piange una delle donne più importanti della sua storia culturale.
Legata al teatro dei burattini e delle marionette, era figlia d'arte, di Domenico Rame, attore da generazioni, e di Emilia Baldini, insegnante poi attrice.
Debuttò nel mondo del teatro con la sua compagnia familiare, poi entrò nella rivista, scritturata da Tino Scotti per Ghe Pensi mi.
Sposata dal 1954 con Dario Fo, insieme a lui ha dato vita a uno dei sodalizi artistici più importanti nel teatro italiano.
Insieme si sono resi protagonisti anche di molte battaglie sul fronte politico e dei diritti sociali e civili.
fonte http://www.articolotre.com
martedì 28 maggio 2013
Lgbt Video: Arriva la campagna di Arcigay con Draftfcb “Storie, racconti di ordinaria diversità”
Vanda, Valeria, Marco e Mariella: sono i testimonial della campagna “Storie – racconti di ordinaria diversità”, nata dall’incontro di Arcigay e Draftfcb per una campagna nazionale di sensibilizzazione sul tema della diversità e della serenità di vivere visibilmente l’essere gay o lesbica oggi in Italia.
La campagna di street casting, avviata nel mese di novembre da Draftfcb con il supporto di Arcigay, ha raccolto le testimonianze spontanee di giovani e meno giovani lesbiche e gay, ma anche quelle di alcuni genitori e il racconto delle loro vite insieme.
Questo, per favorire l’ascolto e raccontare una quotidianità troppo spesso invisibile nella sua serenità.
Gli annunci dei quattro testimonial prendono forma in una campagna adv stampa e web che raffigura i loro volti in primo piano con una frase teaser lasciata incompleta. Sulle loro bocche il QR code per visualizzare – collegandosi al sito: www.diversamenteuguali.org – la video testimonianza di ciascuno di loro.
Il sito www.diversamenteuguali.org, ha inoltre uno spazio per commentare ed inviare le proprie video-storie, un modo per alimentare la discussione intorno ai temi più comuni che riguardano il mondo omosessuale, dal coming out in famiglia, agli affetti al lavoro. Uno spazio dove visibilità e partecipazione danno voce a gay e lesbiche per ascoltare e ascoltarsi e riconoscersi in storie ordinarie e straordinarie di vita di tutti i giorni.
Credits Draftfcb
Nicola Rovetta – Direttore creativo, Gianluca Belmonte – Associated creative director
Luca Gallina – Copywriter, Fulvia Sacchi – Artworks,
Nicoletta Prada – Production, Simone Simola – Production&delivery director,
Casa di produzione Videozone, Regia – Emanuele Concadoro,
Fotografo – Matteo Cremonini, Centro Media - Initiative
fonte http://www.spotandweb.it
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Lgbt Milano: Sportello “Identità di Genere”
Uno sportello finalizzato all’orientamento di quelle persone che intendano intraprendere un percorso di transizione “Male to Female” o “Female To Male” a Milano e in Lombardia.
Troveranno accoglienza istanze e percorsi transessuali e transgender*, ma non solo. Lo sportello è infatti concepito come spazio di confronto sull’identità di genere a 360°.
In questa sede forniremo indirizzi e recapiti di professionisti che si occupano di percorsi di transizione (medici psichiatri, psicologi, counsellors, endocrinologi, chirurghi, avvocati) noti all’Associazione. Presso lo sportello sarà anche possibile iscriversi al Gruppo Ama – Identità di Genere.
Lo sportello è attivo il giovedì dalle 20:30
previo appuntamento tramite transgender@milkmilano.com Monica Romano
fonte http://www.milkmilano.com
Lgbt Milano: Dopo il registro, arriva il vademecum per le coppie di fatto
La convivenza dalla A di acquisti alla V di violenza, passando per la C di casa, alla E di eredità, alla F di figli, alla P di pensione e a tutte quelle voci che possono riguardare la vita di una coppia non sposata.
È il vademecum dei diritti dei conviventi che il Comune di Milano distribuirà a tutte le coppie iscritte al Registro delle unioni civili ed è stato redatto dallo studio legale di Laura Logli, giovane avvocata specializzata in Diritto di famiglia.
Istituito nell’agosto del 2012, il Registro conta oggi a Milano 650 coppie (1.300 persone) che hanno deciso di dichiarare il proprio status attraverso questo atto. Un quarto delle coppie sono omosessuali, l’età degli iscritti va dai 25 ai 55 anni e la nazionalità è in maggioranza italiana, anche se ci sono diverse coppie miste. Molte le coppie con figli, spesso con alle spalle matrimoni finiti in un divorzio o in una separazione.
A che cosa serve questo vademecum, che l’avvocata Logli ha redatto e offerto gratuitamente al Comune? A far conoscere alle coppie di fatto diritti e doveri che derivano dall’essere persone semplicemente legate da relazioni affettive. E a evitare disagi e abusi, soprattutto nelle coppie omosessuali, a tutt’oggi fortemente discriminate come rileva la Corte Europea dei diritti dell’uomo che da tempo esercita pressione sullo Stato italiano affinché anche nel nostro Paese siano riconosciuti i diritti delle coppie formate da persone dello stesso sesso.
Il vademecum dispensa consigli anche su atti che possono tutelare le coppie laddove la semplice iscrizione al Registro delle unioni civili non arriva. Per non trovarsi in difficoltà in caso di malattia e ricoveri in ospedale, il manuale consiglia per esempio di registrare preventivamente un semplice atto dal notaio con cui ognuno dei componenti della coppia autorizza il partner ad assisterlo e ad avere accesso alle informazioni sulle sue condizioni sanitarie.
Molti e diversificati i consigli sulla casa, che sia in affitto o di proprietà. Se per esempio l’abitazione è di proprietà di uno solo dei due conviventi, è possibile che il proprietario stipuli un contratto di locazione con il convivente al fine di tutelarlo in caso di morte. In tal caso, alla dipartita del proprietario, i suoi legittimi eredi saranno obbligati a rispettare la naturale scadenza del contratto d’affitto e il partner non si troverà, come spesso accade, buttato fuori da un giorno all’altro.
Molto importante la voce sui figli. La casistica è ampia e va dai figli naturali a quelli generati con il ricorso alla fecondazione eterologa ai figli di una precedente unione: per tutti, il manuale spiega modalità di riconoscimento, affidamento mantenimento.
Il vademecum prevede anche la possibilità di “divorzio” per una coppia di fatto. Se per mettere la parola fine basta un semplice comunicazione al Comune e all’Ufficio Registro delle Unioni civili, gli strascichi di una convivenza fallita possono essere complessi, ma anche per questi il manuale offre risposte e consigli.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Valeria Gandus
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Lgbt Evento: Il regista Daniele Sartori è tra i primi artisti selezionati all’esposizione “SAPERE AUDE” | CIRCUITO – OFF 55 ° Biennale d’Arte di Venezia
La collettiva organizzata da Vernice Contemporanea presenterà da giugno a novembre 2013, mostre, one-night event, performance, installazioni, videoart, e già si preannuncia come uno degli appuntamenti più innovativi della prossima stagione artistica veneziana.
Nonostante le selezioni siano ancora in corso, sono già stati resi noti alcuni dei nomi degli artisti invitati all’expo/evento: Massimo Casagrande e Manuel Casellas per le installazioni, Adolfina De Stefani e Antonello Mantovani per le performance, Daniele Sartori per i videoart, Luca Desienna per la fotografia, Carlo Pucci per le animazioni video, Salvatore Scafiti, Michele Principato Trosso e Federico Meneghello per la pittura.
Daniele Sartori presenterà il videoarte “What about Alice?”, selezionato ai prossimi RIFF Awards 2013 di Roma, nei suoi quattro dissacranti capitoli visivi ispirati al famoso testo di Carroll.
Verrà inoltre presentata un’inedita versione videoart/uncensored di “Doris Ortiz”, uno dei corti più discussi del regista veneziano.
Tra i performer dei due video, oltre all’artista Adolfina De Stefani e a Principe Maurice, segnaliamo i Morton Family, Erik Strauss, Donato Ceron, Guido Laurjni, Paola Perfetti, Giuseppe Sartori e Andrea Pizzalis.
Fonte©vernicecontemporanea.it
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