"Tutti in piazza per far sentire alto il nostro no alla violenza e il nostro sì alla richiesta di diritti" è l'appello lanciato dal coordinamento arcobaleno
Si terrà domani a partire dalle 20 a Piazza Farnese a Roma la manifestazione concerto contro l'omofobia e per i diritti, organizzata dal Coordinamento Arcobaleno che riunisce varie sigle (Arcigay Roma, ArciLesbica Roma, Azione Trans, Di Gay Project, Gay Center e Gay Lib) con il patrocinio di Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio.
"Tutti in piazza per far sentire alto il nostro no alla violenza e il nostro sì alla richiesta di diritti" è l'appello lanciato dal coordinamento arcobaleno all'indomani di numerosi casi di aggressioni omofobe.
Sul palco oltre agli esponenti delle associazioni ci saranno anche Vladimir Luxuria, Paola Concia, la conduttrice televisiva Elena Di Cioccio, la scrittrice Melissa P e terranno un concerto gratuito Malika Ayane e Marco Guazzone. Ad aprire l'evento Guido Allegrezza, l'attivista gay aggredito nei giorni scorsi all'Eur.
"Con la manifestazione del 22 giugno in piazza Farnese - afferma il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo - vogliamo riportare nella stessa piazza che ha visto altre manifestazioni a favore delle unioni civili il messaggio che viene dalla comunità lesbica, gay e trans contro le discriminazioni e le violenze.
Per questo con noi ci saranno anche alcune delle vittime recenti di aggressioni omofobe che lanceranno un appello al Presidente del Consiglio Mario Monti per una rapida approvazione di norme anti omofobia.
E' necessario che dalle istituzioni e dalla politica vengano delle risposte concrete, come una legge anti-omofobia e la discussione di leggi a favore delle unioni civili. Chiederemo con forza al Parlamento e alla politica di cambiare passo e di mettersi in linea con gli altri Paesi europei".
"Ho deciso di partecipare a questa serata perché un amico mi ha aggiornata sul numero allarmante di aggressioni e violenze verso i ragazzi omosessuali - dice Malika Ayane - violenze che non vengono aggravate dal reato di omofobia. La serata nasce per essere un incontro con la comunità e aprire una discussione volta alla ricerca di una soluzione per tutelare dei cittadini cui è richiesto lo stesso contributo morale, fisico ed economico degli altri e non è riconosciuta la stessa tutela".
"Io non sono bravo con le parole - dichiara Marco Guazzone - ma sono fortunato perché quello che voglio dire lo posso esprimere con la mia musica. E' molto importante testimoniare contro la violenza, l'intolleranza e la discriminazione di ogni tipo, ed è davvero speciale poterlo fare attraverso la musica perché è un linguaggio che rende il messaggio universale".
"Il matrimonio rende liberi?" è il commento di Melissa P.
"C'è chi sostiene di no.
Eppure ognuno dovrebbe essere libero di decidere se sposarsi oppure o no. A prescindere dal proprio sesso, innanzitutto".
"Siamo grati a Malika Ayane e agli altri artisti che si esibiranno sul palco - afferma Roberto Stocco, presidente di Arcigay Roma - perché con la loro partecipazione ci danno un grande sostegno. Siamo convinti che ci sia sempre più bisogno di prese di posizione pubbliche anche nel mondo della cultura e dello spettacolo.
Vorremmo anche noi come è avvenuto ad esempio a New York mostrare i volti noti a favore dei matrimoni gay.
Piazza Farnese segna da questo punto di vista un buon inizio".
fonte di TMNews via http://www.gaynews.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
venerdì 22 giugno 2012
lgbt: "Padova Pride Village 2012" al via in fiera 2 mesi di festa per tutti
Torna, per la 5° edizione, la più grande manifestazione estiva LGBT del Nord Italia.
Un mix di cultura e spettacolo, concerti e DJ set ogni settimana dal 6 luglio al 2 settembre con molte serate a ingresso gratuito
Si riparte.
Da venerdì 6 luglio a domenica 2 settembre torna - ormai per la quinta edizione - il Padova Pride Village. In Fiera a Padova un sapiente mix di concerti, teatro, cabaret, talk show, drink & food, ma anche cultura. La più grande manifestazione estiva LGBT nel Nord Italia che ha saputo diventare una grande festa aperta a tutti. Un ricco programma promosso dal Circolo Tralaltro Arcigay Padova in collaborazione con PadovaFiere, con il patrocinio di Provincia, Comune e con il supporto del Consorzio di Promozione Turismo di Padova. Tanti gli eventi che si susseguiranno nei prossimi 2 mesi, ogni settimana dal martedì alla domenica, con molte serate ad ingresso gratuito ed altre ad un costo volutamente contenuto.
LA 3 GIORNI INAUGURALE.
Ad aprire la grande kermesse venerdì 6 luglio ci saranno Piero Chiambretti e Gabriella Germani, che insieme all'onorevole Paola Concia taglieranno il nastro inaugurale del Village. Sabato 7 luglio, con il documentario Angels on Death Row The Ebrahim Hamidi's Case di Alessandro Golinelli e Rocco Bernini (Italia 2011, 55') prenderà il via anche l'appuntamento del Cinevillage che proietterà ogni sabato sera un'ampia selezione di film italiani e stranieri. A seguire, come da tradizione, il doppio appuntamento con la dance sul Boulevard e all'interno del Palavillage con i resident DJs del Padova Pride Village. Chiuderà in bellezza la prima tre giorni, domenica 8 luglio, Paolo Rossi con lo spettacolo Serata del Disonore, Autobiografia non Autorizzata, dai monologhi comici e tragici alle canzoni che hanno sottolineato i vizi dell'Italia degli ultimi vent'anni.
I CONCERTI.
Padova Pride Village è sinonimo di grande musica live. Rossana Casale e Tosca, Arisa, Donatella Rettore, Alice, Ricchi e Poveri, Antonella Ruggiero, Giuliano Palma & The Bluebeaters, sono solo alcuni degli artisti che si esibiranno dal vivo sul palco. A chiudere sarà Ornella Vanoni, domenica 2 settembre.
L'ATTUALITÀ.
Il martedì appuntamento fisso dedicato ai talk show con approfondimenti sui grandi temi di attualità, tra dibattiti e infotainment. Tra i prestigiosi protagonisti di quest'anno: Paola Marella, Alessandro Cecchi Paone, Leopoldo Mastelloni e molti altri.
CABARET E TEATRO.
Il mercoledì e il giovedì verranno dedicati al cabaret e al teatro. Tra gli artisti presenti: Francesca Reggiani, Anna Mazzamauro, Anna Meacci, Le Bambole e David Rondino.
DRAG E DJ.
Il venerdì il boulevard sarà popolato da sfavillanti Drag Queen che animeranno la serata con spettacoli e balli al ritmo della musica disco suonata nelle due piste da ballo attrezzate nel Boulevard e nel Palavillage. Come ogni anno l'immancabile la finale di Miss Drag Queen Veneto 2012 incoronerà la migliore. Sabato sera i migliori DJ della scena nazionale faranno scatenare il pubblico fino a tarda notte.
VILLAGE TALENT.
Torna anche quest'anno il Village Talent, concorso per talenti della musica e dello spettacolo che grande successo ha riscosso nelle precedenti edizioni. Novità dell'edizione 2012 è la presenza di una madrina d'eccezione: la star Ape Regina.
CULTURA LGBT.
Oltre al Cinevillage ogni sabato sera, Il Circolo Tralaltro Arcigay Padova, come ogni anno, nel suo stand ospiterà durante tutta la settimana dibattiti, presentazioni di libri e spettacoli che affrontano tematiche care al mondo gay: le nuove famiglie, il rapporto tra fede e omosessualità, la transessualità, la letteratura di genere, le malattie sessualmente trasmissibili e la loro prevenzione.
DRINK&FOOD.
E il Village quest'anno sceglie di rinnovarsi anche nel food: nuove aree di ristorazione, con gustose specialità di carne e pizza, da gustare seduti comodamente e cicchetteria e osteria per snack veloci e raffinati. Non mancherà poi la gelateria di Ben&Jerry's. Per il chill out ben cinque aree Drink, dove sorseggiare aperitivi e cocktail in tutto relax.
QUEEN BOAT.
Padova Pride Village 2012 è anche viaggio e scoperta della città che da cinque anni ospita la manifestazione con un boat tour creato in esclusiva per l'evento. Un percorso inedito tra divertimento e cultura sulle acque dei canali patavini, a bordo della Queen Boat, in partenza tutti i sabati dall'antico porto fluviale del Portello. Guide turistiche d'eccezione illustreranno ai visitatori la storia di Padova e della Repubblica di Venezia da un'inedita prospettiva gay friendly. A coronamento della giornata sull'acqua uno squisito Brunch on board.
fonte http://www.padovaoggi.it
VIDEO - "Una volta per tutti" per il riconoscimento delle Unioni Civili
Lo spot della raccolta firme promossa da Padova Pride Village per la proposta di legge per il riconoscimento delle unioni civili, senza alcuna discriminazione di genere e orientamento sessuale
Un mix di cultura e spettacolo, concerti e DJ set ogni settimana dal 6 luglio al 2 settembre con molte serate a ingresso gratuito
Si riparte.
Da venerdì 6 luglio a domenica 2 settembre torna - ormai per la quinta edizione - il Padova Pride Village. In Fiera a Padova un sapiente mix di concerti, teatro, cabaret, talk show, drink & food, ma anche cultura. La più grande manifestazione estiva LGBT nel Nord Italia che ha saputo diventare una grande festa aperta a tutti. Un ricco programma promosso dal Circolo Tralaltro Arcigay Padova in collaborazione con PadovaFiere, con il patrocinio di Provincia, Comune e con il supporto del Consorzio di Promozione Turismo di Padova. Tanti gli eventi che si susseguiranno nei prossimi 2 mesi, ogni settimana dal martedì alla domenica, con molte serate ad ingresso gratuito ed altre ad un costo volutamente contenuto.
LA 3 GIORNI INAUGURALE.
Ad aprire la grande kermesse venerdì 6 luglio ci saranno Piero Chiambretti e Gabriella Germani, che insieme all'onorevole Paola Concia taglieranno il nastro inaugurale del Village. Sabato 7 luglio, con il documentario Angels on Death Row The Ebrahim Hamidi's Case di Alessandro Golinelli e Rocco Bernini (Italia 2011, 55') prenderà il via anche l'appuntamento del Cinevillage che proietterà ogni sabato sera un'ampia selezione di film italiani e stranieri. A seguire, come da tradizione, il doppio appuntamento con la dance sul Boulevard e all'interno del Palavillage con i resident DJs del Padova Pride Village. Chiuderà in bellezza la prima tre giorni, domenica 8 luglio, Paolo Rossi con lo spettacolo Serata del Disonore, Autobiografia non Autorizzata, dai monologhi comici e tragici alle canzoni che hanno sottolineato i vizi dell'Italia degli ultimi vent'anni.
I CONCERTI.
Padova Pride Village è sinonimo di grande musica live. Rossana Casale e Tosca, Arisa, Donatella Rettore, Alice, Ricchi e Poveri, Antonella Ruggiero, Giuliano Palma & The Bluebeaters, sono solo alcuni degli artisti che si esibiranno dal vivo sul palco. A chiudere sarà Ornella Vanoni, domenica 2 settembre.
L'ATTUALITÀ.
Il martedì appuntamento fisso dedicato ai talk show con approfondimenti sui grandi temi di attualità, tra dibattiti e infotainment. Tra i prestigiosi protagonisti di quest'anno: Paola Marella, Alessandro Cecchi Paone, Leopoldo Mastelloni e molti altri.
CABARET E TEATRO.
Il mercoledì e il giovedì verranno dedicati al cabaret e al teatro. Tra gli artisti presenti: Francesca Reggiani, Anna Mazzamauro, Anna Meacci, Le Bambole e David Rondino.
DRAG E DJ.
Il venerdì il boulevard sarà popolato da sfavillanti Drag Queen che animeranno la serata con spettacoli e balli al ritmo della musica disco suonata nelle due piste da ballo attrezzate nel Boulevard e nel Palavillage. Come ogni anno l'immancabile la finale di Miss Drag Queen Veneto 2012 incoronerà la migliore. Sabato sera i migliori DJ della scena nazionale faranno scatenare il pubblico fino a tarda notte.
VILLAGE TALENT.
Torna anche quest'anno il Village Talent, concorso per talenti della musica e dello spettacolo che grande successo ha riscosso nelle precedenti edizioni. Novità dell'edizione 2012 è la presenza di una madrina d'eccezione: la star Ape Regina.
CULTURA LGBT.
Oltre al Cinevillage ogni sabato sera, Il Circolo Tralaltro Arcigay Padova, come ogni anno, nel suo stand ospiterà durante tutta la settimana dibattiti, presentazioni di libri e spettacoli che affrontano tematiche care al mondo gay: le nuove famiglie, il rapporto tra fede e omosessualità, la transessualità, la letteratura di genere, le malattie sessualmente trasmissibili e la loro prevenzione.
DRINK&FOOD.
E il Village quest'anno sceglie di rinnovarsi anche nel food: nuove aree di ristorazione, con gustose specialità di carne e pizza, da gustare seduti comodamente e cicchetteria e osteria per snack veloci e raffinati. Non mancherà poi la gelateria di Ben&Jerry's. Per il chill out ben cinque aree Drink, dove sorseggiare aperitivi e cocktail in tutto relax.
QUEEN BOAT.
Padova Pride Village 2012 è anche viaggio e scoperta della città che da cinque anni ospita la manifestazione con un boat tour creato in esclusiva per l'evento. Un percorso inedito tra divertimento e cultura sulle acque dei canali patavini, a bordo della Queen Boat, in partenza tutti i sabati dall'antico porto fluviale del Portello. Guide turistiche d'eccezione illustreranno ai visitatori la storia di Padova e della Repubblica di Venezia da un'inedita prospettiva gay friendly. A coronamento della giornata sull'acqua uno squisito Brunch on board.
fonte http://www.padovaoggi.it
VIDEO - "Una volta per tutti" per il riconoscimento delle Unioni Civili
Lo spot della raccolta firme promossa da Padova Pride Village per la proposta di legge per il riconoscimento delle unioni civili, senza alcuna discriminazione di genere e orientamento sessuale
LGBT: MILANO, GAY CRESCONO LE DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO
Mori (Arci Gay):
"Riceviamo sempre piu' segnalazioni al nostro centralino, pochi pero' denunciano".
Domani parte ''Mix'', festival cinematografico del mondo Lgbt. Mercoledi' 27 manifestazione in piazza Scala per chiedere una legge che riconosca le unioni
(RED.SOC.) MILANO - Gay, lesbiche e trans discriminati sul lavoro. Secondo Marco Mori, presidente dell'Arcigay di Milano, negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di episodi di omofobia in ufficio e nelle fabbriche.
"Esistono ancora le aggressioni in strada - sottolinea - pero' ci capita sempre piu' spesso di ricevere chiamate di chi viene insultato o discriminato sul lavoro. In pochi pero' denunciano".
L'arcigay di Milano ha un servizio di assistenza, il "telefono amico" (02 - 541.222.27), aperto dalle 20 alle 23 e gestito da volontari.
"Riceviamo circa cinque chiamate a sera" spiega il presidente.
I casi di discriminazione sul lavoro vengono poi dirottati allo sportello per i diritti delle persone omosessuali e transessuali della Cgil.
Da venerdi' 22 a giovedi' 28 giugno si terra' "Mix Milano", l'evento cinematografico su diritti e cultura omosessuale. Sei giorni di proiezioni, letture, dibattiti e musica dentro e fuori dal teatro Strehler, con il patrocinio del Comune.
Domenica 24, alle 15.30, si discutera' dei risultati di una ricerca europea sul modo in cui i sistemi educativi affrontano l'omofobia e le discriminazioni sessuali. "E' emerso - spiega Mori - come nel Nord Europa esistano dei programmi scolastici specifici per affrontare queste tematiche.
Al contrario al Sud, come in Italia e Spagna, spesso gli insegnanti non hanno gli strumenti per reagire agli episodi di omofobia. O perche' hanno paura di scontrarsi con le famiglie o perche' non hanno nessuna formazione sull'argomento".
Un'altra questione al centro del dibattito del mondo Lgbt e' la legge per il matrimonio omosessuale. Giovedi' 27 associazioni e privati si incontreranno alle 17 in piazza della Scala a Milano per chiedere il riconoscimento di queste unioni. Ad organizzare l'evento, che probabilmente verra' patrocinato dal Comune, e' il giornalista Paolo Hutter.
"Vogliamo tornare nello stesso posto dove nel giugno del 1992 lanciammo il movimento per il riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso - afferma Hutter, che allora era consigliere comunale -.
Sono passati 20 anni e non e' cambiato nulla". Durante la serata si alterneranno interventi e testimonianze e verranno distribuiti dei sacchetti pieni di riso, da aprire quando verra' emanata la legge.
L'Arcigay di Milano ha chiesto al Comune di dare un riconoscimento a Gianni Delle Foglie e Ivan Dragoni, che nel 1992 furono la coppia promotrice e trainante dell'iniziativa.
"Sono scomparsi senza che questo Paese abbia legiferato riconoscendo il loro amore", conclude Mori. (Ludovica Scaletti)
Fonte: (www.redattoresociale.it) via http://www.digayproject.org/
"Riceviamo sempre piu' segnalazioni al nostro centralino, pochi pero' denunciano".
Domani parte ''Mix'', festival cinematografico del mondo Lgbt. Mercoledi' 27 manifestazione in piazza Scala per chiedere una legge che riconosca le unioni
(RED.SOC.) MILANO - Gay, lesbiche e trans discriminati sul lavoro. Secondo Marco Mori, presidente dell'Arcigay di Milano, negli ultimi anni sono aumentate le segnalazioni di episodi di omofobia in ufficio e nelle fabbriche.
"Esistono ancora le aggressioni in strada - sottolinea - pero' ci capita sempre piu' spesso di ricevere chiamate di chi viene insultato o discriminato sul lavoro. In pochi pero' denunciano".
L'arcigay di Milano ha un servizio di assistenza, il "telefono amico" (02 - 541.222.27), aperto dalle 20 alle 23 e gestito da volontari.
"Riceviamo circa cinque chiamate a sera" spiega il presidente.
I casi di discriminazione sul lavoro vengono poi dirottati allo sportello per i diritti delle persone omosessuali e transessuali della Cgil.
Da venerdi' 22 a giovedi' 28 giugno si terra' "Mix Milano", l'evento cinematografico su diritti e cultura omosessuale. Sei giorni di proiezioni, letture, dibattiti e musica dentro e fuori dal teatro Strehler, con il patrocinio del Comune.
Domenica 24, alle 15.30, si discutera' dei risultati di una ricerca europea sul modo in cui i sistemi educativi affrontano l'omofobia e le discriminazioni sessuali. "E' emerso - spiega Mori - come nel Nord Europa esistano dei programmi scolastici specifici per affrontare queste tematiche.
Al contrario al Sud, come in Italia e Spagna, spesso gli insegnanti non hanno gli strumenti per reagire agli episodi di omofobia. O perche' hanno paura di scontrarsi con le famiglie o perche' non hanno nessuna formazione sull'argomento".
Un'altra questione al centro del dibattito del mondo Lgbt e' la legge per il matrimonio omosessuale. Giovedi' 27 associazioni e privati si incontreranno alle 17 in piazza della Scala a Milano per chiedere il riconoscimento di queste unioni. Ad organizzare l'evento, che probabilmente verra' patrocinato dal Comune, e' il giornalista Paolo Hutter.
"Vogliamo tornare nello stesso posto dove nel giugno del 1992 lanciammo il movimento per il riconoscimento legale delle coppie dello stesso sesso - afferma Hutter, che allora era consigliere comunale -.
Sono passati 20 anni e non e' cambiato nulla". Durante la serata si alterneranno interventi e testimonianze e verranno distribuiti dei sacchetti pieni di riso, da aprire quando verra' emanata la legge.
L'Arcigay di Milano ha chiesto al Comune di dare un riconoscimento a Gianni Delle Foglie e Ivan Dragoni, che nel 1992 furono la coppia promotrice e trainante dell'iniziativa.
"Sono scomparsi senza che questo Paese abbia legiferato riconoscendo il loro amore", conclude Mori. (Ludovica Scaletti)
Fonte: (www.redattoresociale.it) via http://www.digayproject.org/
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Lgbt:"L’Italia dei Valori" parteciperà convintamente domani in piazza a pride di Roma, colmare vuoto diritti civili con resto Europa
“L’Italia dei Valori parteciperà convintamente al Pride di Roma di domani.
Come sempre, saremo al fianco di tutta la comunità Lgbt e scenderemo in piazza per difendere i diritti civili e le libertà personali e per ribadire la nostra ferma opposizione ad ogni forma di intolleranza e discriminazione”.
Lo annuncia in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’IdV, Franco Grillini, che domani guiderà una delegazione del partito alla manifestazione di Roma.
“L’IdV si batte da tempo per colmare finalmente il vuoto intollerabile che esiste, in materia di diritti civili, tra il nostro Paese e il resto d’Europa.
Per questo, abbiamo presentato in Parlamento una proposta di legge per estendere la legge Mancino anche per quei reati motivati dall’orientamento sessuale e combattere così l’odiosa violenza omofobica. Inoltre, l'IdV chiede di estendere anche alle coppie omosessuali il matrimonio civile e, più in generale, propone di riconoscere i diritti di tutte le coppie sposate e non, perché in questo Paese non ci sia più distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Conclude Grillini: “L’IdV sarà presente al Pride romano con un carro organizzato e allestito dai giovani del partito dal titolo ‘Laici, liberi, uguali, diversi’”.
fonte http://www.italiadeivalori.it
Come sempre, saremo al fianco di tutta la comunità Lgbt e scenderemo in piazza per difendere i diritti civili e le libertà personali e per ribadire la nostra ferma opposizione ad ogni forma di intolleranza e discriminazione”.
Lo annuncia in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’IdV, Franco Grillini, che domani guiderà una delegazione del partito alla manifestazione di Roma.
“L’IdV si batte da tempo per colmare finalmente il vuoto intollerabile che esiste, in materia di diritti civili, tra il nostro Paese e il resto d’Europa.
Per questo, abbiamo presentato in Parlamento una proposta di legge per estendere la legge Mancino anche per quei reati motivati dall’orientamento sessuale e combattere così l’odiosa violenza omofobica. Inoltre, l'IdV chiede di estendere anche alle coppie omosessuali il matrimonio civile e, più in generale, propone di riconoscere i diritti di tutte le coppie sposate e non, perché in questo Paese non ci sia più distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B”.
Conclude Grillini: “L’IdV sarà presente al Pride romano con un carro organizzato e allestito dai giovani del partito dal titolo ‘Laici, liberi, uguali, diversi’”.
fonte http://www.italiadeivalori.it
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"Oltre le Differenze" chiude la terza stagione sabato 23 giugno alle ore 15 Tornerà a settembre l’appuntamento con l’informazione lgbtqi su Antenna Radio Esse
“Oltre le Differenze” chiude la terza stagione
In onda eccezionalmente sabato 23 giugno alle 15 l’ultima puntata del format condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, dedicata al comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”
Cala il sipario sulla fortunatissima terza stagione di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale – in onda tutte le settimane sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Per l’ultima puntata, eccezionalmente in onda sabato 23 giugno alle 15 e in replica alle 21, la redazione terminerà il proprio viaggio alla scoperta delle associazioni lgbtq d’Italia, facendo tappa ad Arezzo, dove da due anni e mezzo, è attivo il comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”.
In apertura intervista a Ivana Vamp, alias Daniele, la drag queen regina del
“Why Not?”, l’unica serata lgbtq aretina targata Chimera Arcobaleno. Seguirà ampia intervista alla presidente del comitato Cristina Betti che illustrerà nel dettaglio le attività e i servizi messi in campo dall’associazione. Spazio poi alle altre curiosità attraverso l'irriverente carta d'identità semi-seria di Oltre le Differenze a cui risponderà il tesoriere Danilo Sensi.
Immancabile il consueto scaffale che in questa puntata speciale non consigliera un libro ma uno scrittore, rigorosamente aretino, con l’intervista a Francesco Botti, autore di “Di corsa di nascosto” edito da Guanda nel 2010. Seguiranno i consigli per le visioni di film e serie tv a tema e gli appuntamenti da non perdere, primo fra tutti il Toscana Pride del 7 luglio a Viareggio.
Si chiude, infine, con le voci di tutti gli ospiti del mondo dello spettacolo che hanno partecipato a questa stagione: Arisa, Antonella Lo Coco, Erica Mou, GianClaudia dei Serpenti, Francesca Einaudi, Mario Venuti e Dolcenera, l’ultima puntata di “Oltre le differenze”, che tornerà a settembre con tante novità e rubriche e con la redazione al completo composta da Natascia Maesi e Oriana Bottini alla conduzione, Lalla e Rory curatrici dello scaffale, Veronica Vasarri alla parte tecnica col supporto dello staff di Antenna Radio Esse, Michi e Daniele in redazione.
Nel corso dell’estate resteranno attivi tutti i canali, per interagire con il programma è possibile chiamare il 366 2809050 o scrivere a redazione.oltreledifferenze@gmail.com, visitare la pagina facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpess.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione.oltreledifferenze
In onda eccezionalmente sabato 23 giugno alle 15 l’ultima puntata del format condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, dedicata al comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”
Cala il sipario sulla fortunatissima terza stagione di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale – in onda tutte le settimane sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) e in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
Per l’ultima puntata, eccezionalmente in onda sabato 23 giugno alle 15 e in replica alle 21, la redazione terminerà il proprio viaggio alla scoperta delle associazioni lgbtq d’Italia, facendo tappa ad Arezzo, dove da due anni e mezzo, è attivo il comitato Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”.
In apertura intervista a Ivana Vamp, alias Daniele, la drag queen regina del
“Why Not?”, l’unica serata lgbtq aretina targata Chimera Arcobaleno. Seguirà ampia intervista alla presidente del comitato Cristina Betti che illustrerà nel dettaglio le attività e i servizi messi in campo dall’associazione. Spazio poi alle altre curiosità attraverso l'irriverente carta d'identità semi-seria di Oltre le Differenze a cui risponderà il tesoriere Danilo Sensi.
Immancabile il consueto scaffale che in questa puntata speciale non consigliera un libro ma uno scrittore, rigorosamente aretino, con l’intervista a Francesco Botti, autore di “Di corsa di nascosto” edito da Guanda nel 2010. Seguiranno i consigli per le visioni di film e serie tv a tema e gli appuntamenti da non perdere, primo fra tutti il Toscana Pride del 7 luglio a Viareggio.
Si chiude, infine, con le voci di tutti gli ospiti del mondo dello spettacolo che hanno partecipato a questa stagione: Arisa, Antonella Lo Coco, Erica Mou, GianClaudia dei Serpenti, Francesca Einaudi, Mario Venuti e Dolcenera, l’ultima puntata di “Oltre le differenze”, che tornerà a settembre con tante novità e rubriche e con la redazione al completo composta da Natascia Maesi e Oriana Bottini alla conduzione, Lalla e Rory curatrici dello scaffale, Veronica Vasarri alla parte tecnica col supporto dello staff di Antenna Radio Esse, Michi e Daniele in redazione.
Nel corso dell’estate resteranno attivi tutti i canali, per interagire con il programma è possibile chiamare il 366 2809050 o scrivere a redazione.oltreledifferenze@gmail.com, visitare la pagina facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpess.com in cui trovate i video di tutte le puntate già andate in onda.
fonte redazione.oltreledifferenze
mercoledì 20 giugno 2012
Padova: Studio lgbt, geni gay sono un mistero evolutivo
Un nuovo studio lgbt suggerisce che l’omosessualità maschile sia molto più determinata geneticamente di quanto si pensasse, ed è direttamente legata alla fecondità dei parenti di sesso femminile.
La nuova ricerca, condotta presso l’Università di Padova, dimostra che l’omosessualità maschile sia frutto di un tratto fortemente genetico, mentre la sessualità femminile sia più fluida.
Significativamente, lo studio suggerisce che le madri e zie materne di uomini gay tendono ad avere figli significativamente più eterosessuali, collegando così la fecondità femminile per l’omosessualità maschile; in effetti, questo favorisce la cosiddetta ipotesi di selezione del bilanciamento, che tenta di spiegare l’evoluzione degli uomini gay.
La preponderanza di omosessualità in natura, ora documentata in centinaia di specie di tutto il mondo, ha lasciato perplessi i biologi evoluzionisti, in quanto non quadra con la tendenza della selezione naturale per favorire quei geni che aiutino la procreazione.
La ricerca attuale avvalora l’ipotesi che quei geni promuovano la capacità riproduttiva nelle donne a favore anche dell’omosessualità maschile in alcuni dei loro figli.
Lo studio sarà formalmente pubblicato nel prossimo numero di Journal of Sexual Medicine.
fonte http://www.gayprider.com Di Felice Catozzi
La nuova ricerca, condotta presso l’Università di Padova, dimostra che l’omosessualità maschile sia frutto di un tratto fortemente genetico, mentre la sessualità femminile sia più fluida.
Significativamente, lo studio suggerisce che le madri e zie materne di uomini gay tendono ad avere figli significativamente più eterosessuali, collegando così la fecondità femminile per l’omosessualità maschile; in effetti, questo favorisce la cosiddetta ipotesi di selezione del bilanciamento, che tenta di spiegare l’evoluzione degli uomini gay.
La preponderanza di omosessualità in natura, ora documentata in centinaia di specie di tutto il mondo, ha lasciato perplessi i biologi evoluzionisti, in quanto non quadra con la tendenza della selezione naturale per favorire quei geni che aiutino la procreazione.
La ricerca attuale avvalora l’ipotesi che quei geni promuovano la capacità riproduttiva nelle donne a favore anche dell’omosessualità maschile in alcuni dei loro figli.
Lo studio sarà formalmente pubblicato nel prossimo numero di Journal of Sexual Medicine.
fonte http://www.gayprider.com Di Felice Catozzi
Lgbt Roma: Un calciatore sui tacchi per il logo del Gay Village 2012
Il logo della campagna di comunicazione per il lancio del Gay Village 2012, Roma.
"Gay Village, Naturalmente attaccanti", si legge nel manifesto dove si vedono le gambe di un calciatore con un paio di decolte' rosse al posto degli scarpini
Un calciatore sui tacchi per logo Gay Village 2012
Ecco il logo della campagna di comunicazione per il lancio del Gay Village 2012, Roma. "Gay Village, Naturalmente attaccanti", si legge nel manifesto dove si vedono le gambe di un calciatore con un paio di decolte' rosse al posto degli scarpini.
Soltanto ieri la frase del calciatore azzurro, Antonio Cassano, ha suscitato non poche polemiche.
'Gay in Nazionale, problemi loro', aveva detto l'attaccante che poi ha precisato le sue parole.
fonte http://www.ansa.it
"Gay Village, Naturalmente attaccanti", si legge nel manifesto dove si vedono le gambe di un calciatore con un paio di decolte' rosse al posto degli scarpini
Un calciatore sui tacchi per logo Gay Village 2012
Ecco il logo della campagna di comunicazione per il lancio del Gay Village 2012, Roma. "Gay Village, Naturalmente attaccanti", si legge nel manifesto dove si vedono le gambe di un calciatore con un paio di decolte' rosse al posto degli scarpini.
Soltanto ieri la frase del calciatore azzurro, Antonio Cassano, ha suscitato non poche polemiche.
'Gay in Nazionale, problemi loro', aveva detto l'attaccante che poi ha precisato le sue parole.
fonte http://www.ansa.it
Lgbt: La trans uccisa per le sue idee, accade in Sudafrica
Gli attivisti gay sudafricani annunciano una vera e propria “crisi di paura” tra gli omosessuali sudafricani.
IL DELITTO
A scatenarla è stato l’efferato omicidio di una transessuale, nota per aver vinto alcuni concorsi di bellezza e conosciuto con il nome d’arte di “ThaBling” Thapelo Makhutle, questo il nome della vittima, è stato trovata ormai cadavere nel suo appartamento nella città di Kuruman, il suo corpo era stato orrendamente mutilato.
LA DINAMICA
Secondo alcuni testimoni Makhutle (Nell’immagine),un attivista di 24 anni che si batteva per la difesa dei diritti di omosessuali e lesbiche, la sera prima della sua morte aveva avuto una discussione con due uomini proprio sul tema.
Secondo la ricostruzione di quanto è avvenuto poi, i due lo avrebbero seguito e raggiunto a casa e, dopo aver abbattuto la porta per entrare, gli hanno tagliato i genitali e l'hanno quasi decapitata.
LE INDAGINI
La polizia di Northern Cape sta investigando e avrebbe già un elenco di sospetti, perché nonostante tutto il Sudafrica è l’unico paese africano dotato di una costituzione che prevede esplicitamente che il governo debba proteggere i cittadini dalle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale.
fonte http://www.giornalettismo.com
IL DELITTO
A scatenarla è stato l’efferato omicidio di una transessuale, nota per aver vinto alcuni concorsi di bellezza e conosciuto con il nome d’arte di “ThaBling” Thapelo Makhutle, questo il nome della vittima, è stato trovata ormai cadavere nel suo appartamento nella città di Kuruman, il suo corpo era stato orrendamente mutilato.
LA DINAMICA
Secondo alcuni testimoni Makhutle (Nell’immagine),un attivista di 24 anni che si batteva per la difesa dei diritti di omosessuali e lesbiche, la sera prima della sua morte aveva avuto una discussione con due uomini proprio sul tema.
Secondo la ricostruzione di quanto è avvenuto poi, i due lo avrebbero seguito e raggiunto a casa e, dopo aver abbattuto la porta per entrare, gli hanno tagliato i genitali e l'hanno quasi decapitata.
LE INDAGINI
La polizia di Northern Cape sta investigando e avrebbe già un elenco di sospetti, perché nonostante tutto il Sudafrica è l’unico paese africano dotato di una costituzione che prevede esplicitamente che il governo debba proteggere i cittadini dalle discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale.
fonte http://www.giornalettismo.com
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Lgbt: Il grillino Francesco Perra contro i matrimoni gay: “Allora anche in tre, o con gli animali”
Matrimoni gay?
Allora perché non anche con gli animali, oppure con più di una persona?
Non è la prima volta che un personaggio di spicco esprime una posizione del genere, ma a far discutere questa volta è l’attivista del Movimento 5 Stelle Francesco Perra, che in un’intervista rilasciata proprio durante la giornata del Gay Pride nazionale tenutosi a Bologna nei giorni scorsi, ha detto la sua in merito alla possibilità che anche in Italia vengano approvate le nozze per le coppie omosessuali.
“Non mi sento un omofobo ma tutta questa ostentazione mi sembra eccessiva, noi siamo abituati a manifestare ma io manifesto davanti a un’oppressione”, ha esordito l’esponente del Movimento 5 Stelle, le cui parole sono destinate a far discutere l’intera comunità lgbt.
“Oggi non c’è nessun problema per l’accesso ai diritti. – aggiunge Perra
Il problema è quando l’accesso ai diritti va a ledere i diritti degli altri, come quello della famiglia. Da che mondo è mondo, il matrimonio è sempre stato tra uomo e donna”.
Ma in che modo, se una coppia gay sceglie di convolare a nozze, con questa sua decisione lederebbe i diritti delle cosiddette “famiglie tradizionali”?
Questo a noi non è ancora molto chiaro, ad essere onesti!
Detto questo, Perra afferma di non essere contrario alle unioni gay: “Oggi siamo nel terzo millennio, non mi sembra che l’omosessualità venga trattata come è sempre stata trattata nel corso della storia. Il problema è: perché il matrimonio, che riguarda l’uomo e la donna? Come fai ad istituirlo per persone dello stesso sesso? Allora ci potremmo sposare anche in tre o col nostro animale. Ci sono persone che hanno un rapporto stretto col proprio animale: anche loro potrebbero sposarsi?”
Dichiarazioni reputate molto offensive nei confronti dell’amore e delle persone omosessuali quelle pronunciate dall’attivista grillino Francesco Perra, dalle cui affermazioni pare si siano dissociati anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, secondo cui “il Sig. Perra a nessun titolo – se non unicamente personale – è autorizzato a rilasciare dichiarazioni a nome del Movimento stesso”.
“Nel ricordare che in diverse realtà regionali il Movimento 5 Stelle si sta battendo a favore delle pari opportunità e del riconoscimento dei diritti civili, – si legge in una nota – il Movimento 5 Stelle Alghero, il Movimento 5 Stelle Quartucciu, l’Associazione 5 Stelle Cagliari e il Movimento 5 Stelle Sennori ribadiscono con forza la loro solidarietà incondizionata a chi si è giustamente sentito offeso da un simile atteggiamento”.
fonte http://www.gaywave.it
Allora perché non anche con gli animali, oppure con più di una persona?
Non è la prima volta che un personaggio di spicco esprime una posizione del genere, ma a far discutere questa volta è l’attivista del Movimento 5 Stelle Francesco Perra, che in un’intervista rilasciata proprio durante la giornata del Gay Pride nazionale tenutosi a Bologna nei giorni scorsi, ha detto la sua in merito alla possibilità che anche in Italia vengano approvate le nozze per le coppie omosessuali.
“Non mi sento un omofobo ma tutta questa ostentazione mi sembra eccessiva, noi siamo abituati a manifestare ma io manifesto davanti a un’oppressione”, ha esordito l’esponente del Movimento 5 Stelle, le cui parole sono destinate a far discutere l’intera comunità lgbt.
“Oggi non c’è nessun problema per l’accesso ai diritti. – aggiunge Perra
Il problema è quando l’accesso ai diritti va a ledere i diritti degli altri, come quello della famiglia. Da che mondo è mondo, il matrimonio è sempre stato tra uomo e donna”.
Ma in che modo, se una coppia gay sceglie di convolare a nozze, con questa sua decisione lederebbe i diritti delle cosiddette “famiglie tradizionali”?
Questo a noi non è ancora molto chiaro, ad essere onesti!
Detto questo, Perra afferma di non essere contrario alle unioni gay: “Oggi siamo nel terzo millennio, non mi sembra che l’omosessualità venga trattata come è sempre stata trattata nel corso della storia. Il problema è: perché il matrimonio, che riguarda l’uomo e la donna? Come fai ad istituirlo per persone dello stesso sesso? Allora ci potremmo sposare anche in tre o col nostro animale. Ci sono persone che hanno un rapporto stretto col proprio animale: anche loro potrebbero sposarsi?”
Dichiarazioni reputate molto offensive nei confronti dell’amore e delle persone omosessuali quelle pronunciate dall’attivista grillino Francesco Perra, dalle cui affermazioni pare si siano dissociati anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, secondo cui “il Sig. Perra a nessun titolo – se non unicamente personale – è autorizzato a rilasciare dichiarazioni a nome del Movimento stesso”.
“Nel ricordare che in diverse realtà regionali il Movimento 5 Stelle si sta battendo a favore delle pari opportunità e del riconoscimento dei diritti civili, – si legge in una nota – il Movimento 5 Stelle Alghero, il Movimento 5 Stelle Quartucciu, l’Associazione 5 Stelle Cagliari e il Movimento 5 Stelle Sennori ribadiscono con forza la loro solidarietà incondizionata a chi si è giustamente sentito offeso da un simile atteggiamento”.
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Lgbt: DOC3 su RAI3 anticipazioni della puntata di stasera 20 giugno "Indian trans" di Sankhajit Biswas
DOC3, Indian Trans Stasera, mercoledì 20 giugno, alle ore 23.20 su Rai3 andrà in onda la terza puntata di DOC3, l'unico programma della televisione pubblica che presenta documentari d'autore da tutti i paesi del mondo.
Nella puntata di stasera andrà in onda 'Indian trans' di Sankhajit Biswas.
La vita quotidiana di Bubai e Chiranjit transessuali nell'India contemporanea.
Contraddizioni nei corpi e nelle anime si scontrano con contraddizioni nella società e nella cultura indiana, moderna e dinamica dal punto di vista economico ma piena di contraddizioni dal punto di vista sociale e culturale.
Le recenti ondate di omofobia e pregiudizi nei confronti di transessuali stridono con la storia di una società anticamente fra le più tolleranti.
Due storie che divergono: Chiranjit ha successo negli studi, sul lavoro viene promosso e diventa dirigente, mentre Buba è respinto a scuola, al lavoro non fa carriera ed è cacciato di casa da una famiglia intollerante della sua sessualità.
Il suo destino sembra essere segnato. Farà il ballerino, vivendo ai margini della società e rischiando ogni giorno la vita per qualche soldo o riuscirà ad uscire dal tunnel ed integrarsi?
fonte http://www.newnotizie.it G. T.
Nella puntata di stasera andrà in onda 'Indian trans' di Sankhajit Biswas.
La vita quotidiana di Bubai e Chiranjit transessuali nell'India contemporanea.
Contraddizioni nei corpi e nelle anime si scontrano con contraddizioni nella società e nella cultura indiana, moderna e dinamica dal punto di vista economico ma piena di contraddizioni dal punto di vista sociale e culturale.
Le recenti ondate di omofobia e pregiudizi nei confronti di transessuali stridono con la storia di una società anticamente fra le più tolleranti.
Due storie che divergono: Chiranjit ha successo negli studi, sul lavoro viene promosso e diventa dirigente, mentre Buba è respinto a scuola, al lavoro non fa carriera ed è cacciato di casa da una famiglia intollerante della sua sessualità.
Il suo destino sembra essere segnato. Farà il ballerino, vivendo ai margini della società e rischiando ogni giorno la vita per qualche soldo o riuscirà ad uscire dal tunnel ed integrarsi?
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martedì 19 giugno 2012
Lgbt Venezia: Viaggio tra le storie di vita trans e transgender, il 20 giugno presentazione del libro “ Evviva la neve” di Delia Vaccarello
20 giugno, ore 19.30
Chiodo Fisso Caffè
Calle de la laca, San Giovanni Evangelista
Venezia
Presentazione del libro “ Evviva la neve”
Viaggio tra le storie di vita trans e transgender,
di Delia Vaccarello
Delia Vaccarello, scrittrice e giornalista, cura da dieci anni la pagina di tematiche gay e lesbiche Liberi tutti sul quotidiano l’Unità.
Collabora con il Comune di Venezia per i laboratori contro l’omofobia nelle scuole e tiene corsi di media e orientamento sessuale alla scuola di giornalismo di Bologna.
Ha scritto il romanzo Quando si ama si deve partire e due opere sugli adolescenti (L’amore secondo noi e Sciò!).
Ha curato le sette raccolte di racconti Principesse azzurre, racconti di amore e di vita di donne tra donne. Tutti per le edizioni Mondadori.
fonte http://www.womenews.net
Chiodo Fisso Caffè
Calle de la laca, San Giovanni Evangelista
Venezia
Presentazione del libro “ Evviva la neve”
Viaggio tra le storie di vita trans e transgender,
di Delia Vaccarello
Delia Vaccarello, scrittrice e giornalista, cura da dieci anni la pagina di tematiche gay e lesbiche Liberi tutti sul quotidiano l’Unità.
Collabora con il Comune di Venezia per i laboratori contro l’omofobia nelle scuole e tiene corsi di media e orientamento sessuale alla scuola di giornalismo di Bologna.
Ha scritto il romanzo Quando si ama si deve partire e due opere sugli adolescenti (L’amore secondo noi e Sciò!).
Ha curato le sette raccolte di racconti Principesse azzurre, racconti di amore e di vita di donne tra donne. Tutti per le edizioni Mondadori.
fonte http://www.womenews.net
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Lgbt: Sicilia, Alessandro Cecchi Paone apre il Palermo Pride 2012 che si terrà il 23 giugno
Due edizioni partecipatissime con oltre 20 mila presenze lo scorso anno e una vera e propria novità.
Guarda all’esperienza del passato ma con lo sguardo proiettato al futuro il Palermo Pride 2012, che ha aperto i battenti ieri e promette di bissare il successo incassato nel 2011.
Incontri e dibattiti per sostenere le istanze della comunità Lgbt, unendole a temi quali i diritti umani, quelli dei migranti, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’ecologia ed il consumo critico, la legalità e la lotta alla mafia, il turismo responsabile.
Testimonial d’eccezione Alessandro Cecchi Paone.
“Il Pride non deve essere solo una festa, ma deve diventare un appuntamento fisso della vita culturale delle città, ha detto.
Ed in questo il Palermo Pride è all’avanguardia. È dal sud, da città come Palermo e Salerno, che parte la riscossa del movimento Lgbt italiano”.
Per l’autore de “Il campione innamorato” in Italia occorre formare “una nuova classe dirigente Lgbt, persone preparate che riescano a rispondere a testa alta agli insulti degli omofobi”.
Per la prima volta in Sicilia, il coordinamento Palermo pride, per l’edizione 2012 del pride cittadino, crea e dà forma ad un “Pride village”, un luogo multifunzionale, in grado di ospitare contemporaneamente eventi di ogni tipo.
Scenario, da ieri al 23 giugno, la settecentesca Villa Pantelleria, una struttura simbolo della Palermo aristocratica, sottratta a Cosa nostra per diventare luogo di cultura antimafia.
Il Pride village è un centro multifunzionale, realizzato anche grazie alla collaborazione con “Addiopizzo” (le aziende presenti saranno esclusivamente “pizzo free”), in cui ci sono zone dedicate alla ristorazione, spazi espositivi per le associazioni ed attrezzati per spettacoli, mostre, dibattiti, proiezioni di film.
Un’agora pubblica, in cui sono presenti circa 30 associazioni e in cui decine di intellettuali, artisti, volontari si confrontano sui diritti civili, le politiche locali per le persone Lgbt, il rapporto tra immigrazione e omosessualità, le buone prassi per l’identità di genere, i fumetti Lgbt.
“Abbiamo organizzato una serie di eventi importanti: momenti di confronto, spettacoli teatrali, film e documentari, concerti, e molto altro – dice Massimo Milani, portavoce del Palermo pride -.
Ma la parata del 23 giugno resta il momento più importante, quello in cui lottiamo per i nostri diritti nel modo che ci appartiene: con gioia, orgoglio e felicità. Una manifestazione senza scontri, senza molotov, senza tensioni”.
Il corteo, evento clou della kermesse, in programma sabato 23 prossimo, partirà dal Foro Umberto I, “un luogo-simbolo – spiega – Innanzitutto perchè proprio lì di fronte, a villa Giulia, nel 1982 abbiamo celebrato il primo pride, uno dei primissimi in Italia.
In secondo luogo perchè quello è da anni un luogo di incontri occasionali: un posto in cui la notte si recano gay che vivono la propria vita nascosti per cercare altri gay. Un luogo in cui spesso avvengono degli episodi di violenza, non denunciati proprio perchè chi li subisce è ricattabile. Noi saremo lì alla luce del sole, con il nostro modo di essere Lgbt: senza paura e con orgoglio”.
Il concentramento è previsto per le 15 al Foro Umberto I, da qui il corteo colorato, festoso e pieno di musica si snoderà per tutto il centro fino a piazza Verdi.
Quindici in tutto i carri previsti. “Il Pride è un momento di incontro per tutta la città” assicura Giulia de Spuches, una dei portavoce della manifestazione.
E proprio Palermo, la città dove è nato il primo circolo Arcigay d’Italia, è stata scelta dall’associazione quale candidata ufficiale per ospitare il pride nazionale del 2013.
fonte http://www.canicattiweb.com
Guarda all’esperienza del passato ma con lo sguardo proiettato al futuro il Palermo Pride 2012, che ha aperto i battenti ieri e promette di bissare il successo incassato nel 2011.
Incontri e dibattiti per sostenere le istanze della comunità Lgbt, unendole a temi quali i diritti umani, quelli dei migranti, la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’ecologia ed il consumo critico, la legalità e la lotta alla mafia, il turismo responsabile.
Testimonial d’eccezione Alessandro Cecchi Paone.
“Il Pride non deve essere solo una festa, ma deve diventare un appuntamento fisso della vita culturale delle città, ha detto.
Ed in questo il Palermo Pride è all’avanguardia. È dal sud, da città come Palermo e Salerno, che parte la riscossa del movimento Lgbt italiano”.
Per l’autore de “Il campione innamorato” in Italia occorre formare “una nuova classe dirigente Lgbt, persone preparate che riescano a rispondere a testa alta agli insulti degli omofobi”.
Per la prima volta in Sicilia, il coordinamento Palermo pride, per l’edizione 2012 del pride cittadino, crea e dà forma ad un “Pride village”, un luogo multifunzionale, in grado di ospitare contemporaneamente eventi di ogni tipo.
Scenario, da ieri al 23 giugno, la settecentesca Villa Pantelleria, una struttura simbolo della Palermo aristocratica, sottratta a Cosa nostra per diventare luogo di cultura antimafia.
Il Pride village è un centro multifunzionale, realizzato anche grazie alla collaborazione con “Addiopizzo” (le aziende presenti saranno esclusivamente “pizzo free”), in cui ci sono zone dedicate alla ristorazione, spazi espositivi per le associazioni ed attrezzati per spettacoli, mostre, dibattiti, proiezioni di film.
Un’agora pubblica, in cui sono presenti circa 30 associazioni e in cui decine di intellettuali, artisti, volontari si confrontano sui diritti civili, le politiche locali per le persone Lgbt, il rapporto tra immigrazione e omosessualità, le buone prassi per l’identità di genere, i fumetti Lgbt.
“Abbiamo organizzato una serie di eventi importanti: momenti di confronto, spettacoli teatrali, film e documentari, concerti, e molto altro – dice Massimo Milani, portavoce del Palermo pride -.
Ma la parata del 23 giugno resta il momento più importante, quello in cui lottiamo per i nostri diritti nel modo che ci appartiene: con gioia, orgoglio e felicità. Una manifestazione senza scontri, senza molotov, senza tensioni”.
Il corteo, evento clou della kermesse, in programma sabato 23 prossimo, partirà dal Foro Umberto I, “un luogo-simbolo – spiega – Innanzitutto perchè proprio lì di fronte, a villa Giulia, nel 1982 abbiamo celebrato il primo pride, uno dei primissimi in Italia.
In secondo luogo perchè quello è da anni un luogo di incontri occasionali: un posto in cui la notte si recano gay che vivono la propria vita nascosti per cercare altri gay. Un luogo in cui spesso avvengono degli episodi di violenza, non denunciati proprio perchè chi li subisce è ricattabile. Noi saremo lì alla luce del sole, con il nostro modo di essere Lgbt: senza paura e con orgoglio”.
Il concentramento è previsto per le 15 al Foro Umberto I, da qui il corteo colorato, festoso e pieno di musica si snoderà per tutto il centro fino a piazza Verdi.
Quindici in tutto i carri previsti. “Il Pride è un momento di incontro per tutta la città” assicura Giulia de Spuches, una dei portavoce della manifestazione.
E proprio Palermo, la città dove è nato il primo circolo Arcigay d’Italia, è stata scelta dall’associazione quale candidata ufficiale per ospitare il pride nazionale del 2013.
fonte http://www.canicattiweb.com
Lgbt: Festival Mix, da venerdì 22 a giovedì 28 giugno il cinema gaylesbico a Milano
Torna anche quest’anno, spostato in avanti di un paio di settimane,
il Festival Mix Milano di cinema gaylesbico, da venerdì 22 a giovedì 28 giugno, sempre nella prestigiosa e scenografica cornice del Piccolo Teatro Strehler.
Un evento che a Milano rappresenta molto di più di una rassegna cinematografica di corti, documentari e lungometraggi a tematica queer: è una grande occasione di cultura e socializzazione lgbt, un momento in cui una comunità spesso frantumata e pulviscolare si riunisce e si raduna sul sagrato del teatro, in bella vista e in pieno centro cittadino.
Al di là dei film che pure si annunciano belli e interessanti - e ne parleremo giorno per giorno - c’è l’immancabile aperitivo, ci sono i dj-set all’aperto, le feste nei locali (dal Borgo, al Q, dal Mono al Rhabar), i dibattiti affidati alla Pina e a Diego di radio Deejay.
Ma i protagonisti sono tutti i gay e le lesbiche, i bisessuali e le trans e gli etero che riempiranno questo spazio e ci daranno la sensazione di vivere in una città accogliente e paerta a tutte le diversità: magari è davvero così.
Certo, tanto per cominciare, dopo i periodi bui dell’èra Moratti, il Comune di Milano guidato da Giuliano Pisapia non solo dà il patrocinio ma campeggia con il suo scudo tra gli organizzatori, insieme al Cig Arcigay. Niente male come passo avanti!
fonte http://www.queerblog.it da alessandro condina
il Festival Mix Milano di cinema gaylesbico, da venerdì 22 a giovedì 28 giugno, sempre nella prestigiosa e scenografica cornice del Piccolo Teatro Strehler.
Un evento che a Milano rappresenta molto di più di una rassegna cinematografica di corti, documentari e lungometraggi a tematica queer: è una grande occasione di cultura e socializzazione lgbt, un momento in cui una comunità spesso frantumata e pulviscolare si riunisce e si raduna sul sagrato del teatro, in bella vista e in pieno centro cittadino.
Al di là dei film che pure si annunciano belli e interessanti - e ne parleremo giorno per giorno - c’è l’immancabile aperitivo, ci sono i dj-set all’aperto, le feste nei locali (dal Borgo, al Q, dal Mono al Rhabar), i dibattiti affidati alla Pina e a Diego di radio Deejay.
Ma i protagonisti sono tutti i gay e le lesbiche, i bisessuali e le trans e gli etero che riempiranno questo spazio e ci daranno la sensazione di vivere in una città accogliente e paerta a tutte le diversità: magari è davvero così.
Certo, tanto per cominciare, dopo i periodi bui dell’èra Moratti, il Comune di Milano guidato da Giuliano Pisapia non solo dà il patrocinio ma campeggia con il suo scudo tra gli organizzatori, insieme al Cig Arcigay. Niente male come passo avanti!
fonte http://www.queerblog.it da alessandro condina
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Lgbt USA: Il trans (FtoM) e la proposta di nozze alla Casa Bianca
Sorpresa al ricevimento che Obama ha organizzato alla Casa Bianca per il discorso che celebra giugno come mese dell'orgoglio gay: un trans ha chiesto alla fidanzata,
a sorpresa, di sposarla.
fonte http://www.gay.it/
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Lgbt: Il calciatore Claudio Marchisio favorevole al matrimonio gay, ecco perchè
Matrimonio gay: si o no?
Mentre in politica si discute molto in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dall’esponente del Partito Democratico Rosy Bindi,
che nei giorni scorsi ha sottolineato che, dal suo punto di vista, il matrimonio
“è solo eterosessuale”
a dire la sua in merito alla spinosa questione ci pensa anche il calciatore della Nazionale Claudio Marchisio, che contrariamente a quanto affermato alcuni giorni fa dal collega Antonio Cassano, si è dimostrato decisamente aperto in materia di omosessualità e di diritti per le coppie gay.
Ebbene si, mentre la comunità lgbt continua ad indignarsi di fronte alle assurde affermazioni pronunciate pochi giorni fa dal calciatore italiano Cassano, a ”mettere una toppa” ci pensa adesso Marchisio, che in un’intervista rilasciata al mensile ”L’Uomo Vogue”, si è dichiarato a favore dei matrimoni per le coppie omosessuali!
“Personalmente, sono d’accordo sui matrimoni tra persone dello stesso sesso”, ha dichiarato a sorpresa il calciatore italiano, che durante la sua intervista dice la sua anche in merito all’omofobia e all’intolleranza verso i gay che si respira sul campo di calcio, un campo in cui, fare coming out, risulta per i giocatori purtroppo ancora a dir poco difficile (se non impossibile), soprattutto in Italia.
Ebbene, Marchisio non può non constatare che in effetti nel mondo del calcio si respira una certa freddezza in merito all’argomento ”omosessualità”.
“Il nostro ambiente, in effetti, sull’argomento è un po’ ingessato – ammette infatti il centrocampista della Juventus - Se uno esce dal posto di lavoro per mano al proprio compagno per fortuna non fa più scalpore, all’uscita da un campo di allenamento, invece, la scena non si può immaginare. – racconta il calciatore – E non è giusto”.
Detto questo, e dopo aver constatato con piacere che non tutti coloro che appartengono a questo mondo, la pensano quindi allo stesso modo in materia di omosessualità e diritti lgbt, Marchisio dice la sua anche in merito ai figli delle coppie gay. Il calciatore sarà per caso favorevole alle adozioni lgbt?
Qui la situazione si complica …
“Sull’adozione dei figli, invece, istintivamente trovo più indicate le figure tradizionali di un uomo e di una donna. – ammette – Provo a pensare all’equilibrio necessario ai ragazzi, ma è un tema complicato. Non e’ che si possa sostenere che una coppia eterosessuale sia per forza in grado di dare più’ amore a un bambino”.
fonte http://www.gaywave.it
Mentre in politica si discute molto in merito alle recenti dichiarazioni rilasciate dall’esponente del Partito Democratico Rosy Bindi,
che nei giorni scorsi ha sottolineato che, dal suo punto di vista, il matrimonio
“è solo eterosessuale”
a dire la sua in merito alla spinosa questione ci pensa anche il calciatore della Nazionale Claudio Marchisio, che contrariamente a quanto affermato alcuni giorni fa dal collega Antonio Cassano, si è dimostrato decisamente aperto in materia di omosessualità e di diritti per le coppie gay.
Ebbene si, mentre la comunità lgbt continua ad indignarsi di fronte alle assurde affermazioni pronunciate pochi giorni fa dal calciatore italiano Cassano, a ”mettere una toppa” ci pensa adesso Marchisio, che in un’intervista rilasciata al mensile ”L’Uomo Vogue”, si è dichiarato a favore dei matrimoni per le coppie omosessuali!
“Personalmente, sono d’accordo sui matrimoni tra persone dello stesso sesso”, ha dichiarato a sorpresa il calciatore italiano, che durante la sua intervista dice la sua anche in merito all’omofobia e all’intolleranza verso i gay che si respira sul campo di calcio, un campo in cui, fare coming out, risulta per i giocatori purtroppo ancora a dir poco difficile (se non impossibile), soprattutto in Italia.
Ebbene, Marchisio non può non constatare che in effetti nel mondo del calcio si respira una certa freddezza in merito all’argomento ”omosessualità”.
“Il nostro ambiente, in effetti, sull’argomento è un po’ ingessato – ammette infatti il centrocampista della Juventus - Se uno esce dal posto di lavoro per mano al proprio compagno per fortuna non fa più scalpore, all’uscita da un campo di allenamento, invece, la scena non si può immaginare. – racconta il calciatore – E non è giusto”.
Detto questo, e dopo aver constatato con piacere che non tutti coloro che appartengono a questo mondo, la pensano quindi allo stesso modo in materia di omosessualità e diritti lgbt, Marchisio dice la sua anche in merito ai figli delle coppie gay. Il calciatore sarà per caso favorevole alle adozioni lgbt?
Qui la situazione si complica …
“Sull’adozione dei figli, invece, istintivamente trovo più indicate le figure tradizionali di un uomo e di una donna. – ammette – Provo a pensare all’equilibrio necessario ai ragazzi, ma è un tema complicato. Non e’ che si possa sostenere che una coppia eterosessuale sia per forza in grado di dare più’ amore a un bambino”.
fonte http://www.gaywave.it
Lgbt: Rosy Bindi esclude che il PD si occupi di matrimoni gay
Matrimoni gay si o no? Questo chiede Marco Iasevoli su Avvenire a Rosy Bindi, che risponde senza lasciar alcun dubbio:
Ci atterremo ai contenuti della Costituzione e a una consolidata giurisprudenza che non prevede il matrimonio per le coppie omosessuali. Sulla scia del lavoro fatto escludo che il programma del Pd conterrà questa proposta, come pure escludo che possa prevedere l’adozione per le coppie gay, alla quale sono personalmente contraria anche sotto un profilo scientifico.
L’intervista pubblicata sul quotidiano dei vescovi italiani, avviene in occasione del varo delle “linee-guida” del PD su temi eticamente sensibili, indicazioni redatte da un comitato presieduto dalla stessa Bindi che, per evitare problemi futuri, dà una sorta di “avviso” a Ivan Scalfarotto e Paola Concia.
Dice la presidente del PD:
In questa fase persone come Paola Concia e Ivan Scalfarotto, che hanno collaborato molto ai lavori della commissione, potranno distinguere le opinioni personali, e quelle dei movimenti cui sono vicini, dalla sintesi che abbiamo elaborato. E questo vale anche per quei cattolici che fanno fatica ad ammettere che la cultura dei diritti civili è fondamentale per il Pd. È così che si fa e si sta in un partito pluralista.
Secondo Rosy Bindi l’indirizzo del documento risiede in questo:
Avvertiamo il dovere di regolare unioni di fatto che sono sotto gli occhi di tutti, e di individuare, senza confusioni con la famiglia fondata sul matrimonio, i diritti e i doveri personali che ne derivano. Un partito che ha ambizioni di governo, che guarda il mondo e ne accompagna i cambiamenti, non deve lasciare nessuna situazione nella clandestinità.
Un partito che ha ambizioni di governo… già! Il fatto è che un partito che vuole andare al governo, dovrebbe sapere la Costituzione italiana non vieta i matrimoni gay. Li vieterà Rosy Bindi, ma non la Costituzione. Nota giustamente Paolo Patanè, presidente di Arcigay:
Rosy Bindi, continua ad avvitarsi su di un rifiuto ideologico di partenza al matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, cancellando la verità: non esiste alcun limite o impedimento nella nostra Costituzione al matrimonio gay come diverse sentenze hanno stabilito. L’ultima della Cassazione, la 4184/2012, dice che è già nella disponibilità del Legislatore ordinario estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, il che significa che se può farlo questo è conforme alla Costituzione.
Del resto, Rosy Bindi si smaschera da sola nell’intervista. Dice:
I cattolici sono essenziali nell’elaborazione di qualsiasi proposta politica.
I cattolici, sono essenziali. Le posizioni di Paola Concia, Ivan Scalfarotto e dei movimenti cui sono vicini, rientrano, invece, nel campo delle opinioni personali.
Certo, l’articolo Ma ci vuole più coraggio di Paola Concia su Europa non fa proprio ben sperare:
Sostengo da sempre il matrimonio omosessuale e comunque l’uguaglianza dei diritti tra etero e omo […].
Dentro la commissione il confronto è stato schietto a volte duro, ma per questo positivo e costruttivo.
Ora consegna a tutto il partito il compito di affrontare la materia dei diritti civili seriamente, con la cura necessaria di quando si è consapevoli che queste politiche riguardano tante persone.
In commissione è stato chiaro a tutti che soluzioni come i Dico sono superate e dobbiamo trovare soluzioni legislative molto più avanzate, e che bisogna chiaramente imboccare la strada giuridica del riconoscimento delle coppie gay in quanto tali.
Parità, uguaglianza, medesime opportunità per tutte e per tutti devono essere il faro per un partito che intende, essere riformista e porsi l’obiettivo di un vero cambiamento. Il documento è una carta d’intenti, traccia una strada, non ci sono proposte legislative, enuncia principi.
Il paese attende da noi un passo indietro rispetto alle divisioni interne per componenti e convinzioni non discutibili, affinché sia possibile proporre leggi comprensibili, che siano sostenute da un impianto giuridico solido, dove dignità, diritti e doveri, siano limpidamente previsti.
Matrimonio è la soluzione. Ma guai a pronunciare questa parola!
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo, Foto TMNews
Ci atterremo ai contenuti della Costituzione e a una consolidata giurisprudenza che non prevede il matrimonio per le coppie omosessuali. Sulla scia del lavoro fatto escludo che il programma del Pd conterrà questa proposta, come pure escludo che possa prevedere l’adozione per le coppie gay, alla quale sono personalmente contraria anche sotto un profilo scientifico.
L’intervista pubblicata sul quotidiano dei vescovi italiani, avviene in occasione del varo delle “linee-guida” del PD su temi eticamente sensibili, indicazioni redatte da un comitato presieduto dalla stessa Bindi che, per evitare problemi futuri, dà una sorta di “avviso” a Ivan Scalfarotto e Paola Concia.
Dice la presidente del PD:
In questa fase persone come Paola Concia e Ivan Scalfarotto, che hanno collaborato molto ai lavori della commissione, potranno distinguere le opinioni personali, e quelle dei movimenti cui sono vicini, dalla sintesi che abbiamo elaborato. E questo vale anche per quei cattolici che fanno fatica ad ammettere che la cultura dei diritti civili è fondamentale per il Pd. È così che si fa e si sta in un partito pluralista.
Secondo Rosy Bindi l’indirizzo del documento risiede in questo:
Avvertiamo il dovere di regolare unioni di fatto che sono sotto gli occhi di tutti, e di individuare, senza confusioni con la famiglia fondata sul matrimonio, i diritti e i doveri personali che ne derivano. Un partito che ha ambizioni di governo, che guarda il mondo e ne accompagna i cambiamenti, non deve lasciare nessuna situazione nella clandestinità.
Un partito che ha ambizioni di governo… già! Il fatto è che un partito che vuole andare al governo, dovrebbe sapere la Costituzione italiana non vieta i matrimoni gay. Li vieterà Rosy Bindi, ma non la Costituzione. Nota giustamente Paolo Patanè, presidente di Arcigay:
Rosy Bindi, continua ad avvitarsi su di un rifiuto ideologico di partenza al matrimonio civile tra persone dello stesso sesso, cancellando la verità: non esiste alcun limite o impedimento nella nostra Costituzione al matrimonio gay come diverse sentenze hanno stabilito. L’ultima della Cassazione, la 4184/2012, dice che è già nella disponibilità del Legislatore ordinario estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso, il che significa che se può farlo questo è conforme alla Costituzione.
Del resto, Rosy Bindi si smaschera da sola nell’intervista. Dice:
I cattolici sono essenziali nell’elaborazione di qualsiasi proposta politica.
I cattolici, sono essenziali. Le posizioni di Paola Concia, Ivan Scalfarotto e dei movimenti cui sono vicini, rientrano, invece, nel campo delle opinioni personali.
Certo, l’articolo Ma ci vuole più coraggio di Paola Concia su Europa non fa proprio ben sperare:
Sostengo da sempre il matrimonio omosessuale e comunque l’uguaglianza dei diritti tra etero e omo […].
Dentro la commissione il confronto è stato schietto a volte duro, ma per questo positivo e costruttivo.
Ora consegna a tutto il partito il compito di affrontare la materia dei diritti civili seriamente, con la cura necessaria di quando si è consapevoli che queste politiche riguardano tante persone.
In commissione è stato chiaro a tutti che soluzioni come i Dico sono superate e dobbiamo trovare soluzioni legislative molto più avanzate, e che bisogna chiaramente imboccare la strada giuridica del riconoscimento delle coppie gay in quanto tali.
Parità, uguaglianza, medesime opportunità per tutte e per tutti devono essere il faro per un partito che intende, essere riformista e porsi l’obiettivo di un vero cambiamento. Il documento è una carta d’intenti, traccia una strada, non ci sono proposte legislative, enuncia principi.
Il paese attende da noi un passo indietro rispetto alle divisioni interne per componenti e convinzioni non discutibili, affinché sia possibile proporre leggi comprensibili, che siano sostenute da un impianto giuridico solido, dove dignità, diritti e doveri, siano limpidamente previsti.
Matrimonio è la soluzione. Ma guai a pronunciare questa parola!
fonte http://www.queerblog.it da Roberto Russo, Foto TMNews
Lgbt Firenze: Verso il Toscana Pride il 28 giugno al Cinema ODEON una serata speciale in collaborazione con il Florence Queer Festival
28 giugno Ore 21.00
AUSENTE
di Marco Berger
(Argentina 2011) 87′ v.o. spagnolo con sottotitoli
Martin trova infinite scuse per entrare nella vita privata del suo insegnante di nuoto Sebastian, fino a riuscire a passare una notte nel suo appartamento.
Ma quando si fanno evidenti le intenzioni di Martin, l’insegnante si trova già compromesso. Ci vorrà un tragico incidente perchè Sebastian si renda consapevole dei suoi sentimenti verso Martin.
Il regista Marco Berger ci mostra l’ambiguità delle relazioni tra studente e insegnante, con uno stile provocatorio e facendo ricorso ad immagini fredde e sottilmente composte.
La storia è raccontata soprattutto con gli sguardi dei protagonisti. Gli sguardi fissi e determinati di Martin sono contraddetti dal suo timido e difensivo linguaggio del corpo, che tuttavia non vuole nascondere il fatto che sta cercando di rompere un tabù ed esplorare nuovi territori. Sebastian è evasivo, preoccupato; è chiaro che non vuole rendersi consapevole del gioco che sta giocando.
Il film diventa quasi un thriller, con una buona colonna sonora dove vengono enfatizzati i rumori e limitata la musica.
28 giugno ore 22.30
WILD TIGERS I HAVE KNOWN
di Cam Archer
(USA 2006) 98′ v.o. inglese con sottotitoli
Gustosa e stravagante opera prima che coniuga la disperata intensità e il misticismo del primo amore con il risveglio sessuale. Il 13enne Jordan viene disprezzato nella sua scuola: nssuno lo capisce: un selvaggio e bellissimo animale, completamente fuori posto nella società civilizzata.
Anche l’amico più intimo di Jordan, Joey, lo vede principalmente come cassa di risonanza dei suoi atteggiamenti e delle sue frasi sul vigore sessuale maschile, finora irrealizzati.
Jordan condivide la curiosità di Joey sulle prodezze sessuali dei ragazzi più grandi, particolarmente riguardo all’attraente Rodeo.
Quando questo mostra verso Jordan una flebile gentilezza, si affaccia la possibilità che una fraterna amicizia possa sfociare in qualcosa di più. Jordan non riesce a esprimere i suoi sentimenti a Rodeo finchè una voce non lo chiama “Leath”, un nome femminile, facendogli capire tutte le possibilità che Jordan ha soppresso finora…
Il regista evoca stupendamente il mondo soprannaturale dell’infatuazione e della trascendenza, indagando con efficacia l’immaginanario queer.
fonte http://www.florencequeerfestival.it
AUSENTE
di Marco Berger
(Argentina 2011) 87′ v.o. spagnolo con sottotitoli
Martin trova infinite scuse per entrare nella vita privata del suo insegnante di nuoto Sebastian, fino a riuscire a passare una notte nel suo appartamento.
Ma quando si fanno evidenti le intenzioni di Martin, l’insegnante si trova già compromesso. Ci vorrà un tragico incidente perchè Sebastian si renda consapevole dei suoi sentimenti verso Martin.
Il regista Marco Berger ci mostra l’ambiguità delle relazioni tra studente e insegnante, con uno stile provocatorio e facendo ricorso ad immagini fredde e sottilmente composte.
La storia è raccontata soprattutto con gli sguardi dei protagonisti. Gli sguardi fissi e determinati di Martin sono contraddetti dal suo timido e difensivo linguaggio del corpo, che tuttavia non vuole nascondere il fatto che sta cercando di rompere un tabù ed esplorare nuovi territori. Sebastian è evasivo, preoccupato; è chiaro che non vuole rendersi consapevole del gioco che sta giocando.
Il film diventa quasi un thriller, con una buona colonna sonora dove vengono enfatizzati i rumori e limitata la musica.
28 giugno ore 22.30
WILD TIGERS I HAVE KNOWN
di Cam Archer
(USA 2006) 98′ v.o. inglese con sottotitoli
Gustosa e stravagante opera prima che coniuga la disperata intensità e il misticismo del primo amore con il risveglio sessuale. Il 13enne Jordan viene disprezzato nella sua scuola: nssuno lo capisce: un selvaggio e bellissimo animale, completamente fuori posto nella società civilizzata.
Anche l’amico più intimo di Jordan, Joey, lo vede principalmente come cassa di risonanza dei suoi atteggiamenti e delle sue frasi sul vigore sessuale maschile, finora irrealizzati.
Jordan condivide la curiosità di Joey sulle prodezze sessuali dei ragazzi più grandi, particolarmente riguardo all’attraente Rodeo.
Quando questo mostra verso Jordan una flebile gentilezza, si affaccia la possibilità che una fraterna amicizia possa sfociare in qualcosa di più. Jordan non riesce a esprimere i suoi sentimenti a Rodeo finchè una voce non lo chiama “Leath”, un nome femminile, facendogli capire tutte le possibilità che Jordan ha soppresso finora…
Il regista evoca stupendamente il mondo soprannaturale dell’infatuazione e della trascendenza, indagando con efficacia l’immaginanario queer.
fonte http://www.florencequeerfestival.it
lunedì 18 giugno 2012
Lgbt: Danza Eventi Arena di Verona "Roberto Bolle & Friends" e la soirée Veronese del 23 Luglio
Roberto Bolle non è solo un ballerino eccellente, ma è anche un personaggio mediatico di grande carisma, energia e simpatia, all’artista originario di Casale Monferrato va infatti riconosciuto il merito di aver saputo lavorare su sé stesso sia dal punto di vista della preparazione atletica ed accademica, sia quello di essersi proposto come un tramite fra il grande pubblico ed il mondo del balletto.
La simpatia e la naturalezza tipica dei rapporti che l’étoile ha da sempre intrattenuto con il pubblico e con i media, ha contribuito a creare la simpatia del grande pubblico nei confronti di questo professionista, ormai affermato nel panorama internazionale della danza classica.
Il mondo della danza classica e del balletto è notoriamente apprezzato da un ristretto numero di appassionati; da qualche anno invece il ballerino italiano sta portando in giro per i maggiori teatri italiani ed internazionali uno spettacolo che racchiude in un’unica serata di balletto, le performance di artisti internazionali che si esibiscono sulle note delle melodie classiche più famose dell’Ottocento e su quelle più importanti del Novecento: il Roberto Bolle and Friends.
Che Roberto Bolle fosse destinato a diventare una stella, lo aveva già capito nel 1990 il mito maschile per eccellenza del balletto, Rudolf Nureyev, che notò l’appena quindicenne Roberto al Teatro La Scala, ma nessuno, forse nemmeno lo stesso Roberto si sarebbe mai potuto immaginare una carriera tanto ricca di impegni, soddisfazioni e sacrifici:
a soli vent’anno debutta come protagonista di “Romeo e Giulietta” nel ruolo di Romeo al Teatro alla Scala e l’anno successivo viene promosso al ruolo di primo ballerino da Elisabetta Terabust ed inizia la sua carriera internazionale,
che lo portano nel 2009 a diventare addirittura “Principal” dell’American Ballet Theatre di New York, diventando il primo ballerino italiano a far parte organicamente della stagione newyorkese del balletto.
Attualmente Bolle è impegnato in una serie di spettacoli all’ ABT, che lo terranno impegnato oltreoceano fino a fine Giugno, per l’estate invece è previsto il suo rientro in Italia per un tour estivo che prevede fra l’altro una tappa del Bolle and friends a Verona, nella stupenda cornice dell’Arena.
La prossima tappa dello spettacolo sarà il 23 Luglio alle 21.00 presso l’Arena di Verona, e sarà una serata di Gala dedicata anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo del balletto, dato che prevede l’ esecuzione di alcuni dei maggiori classici dell’Ottocento, sia assoli che passi a due, e dei pezzi più popolari del Novecento. Per l’occasione Roberto Bolle Verona ha studiato un programma apposito per il contest dell’ Anfiteatro Romano, che prevedere l’avvicendarsi sul palco dell’Arena delle maggiori étoiles e primi ballerini provenienti dalle maggiori compagnie di balletto del mondo.
Fra gli artisti che hanno partecipato nel passato all’evento, professionisti del Royal Ballet di Londra, del Ballet de l’Opéra di Parigi, del Stuttgarter Ballet di Stoccarda, dello Staatballet di Berlino, del Teatro alla Scala, del Mariinskij Ballet di San Pietroburgo e degli altri teatri internazionali di tutto il mondo.
La kermesse di talenti internazionali metterà in scena fra le mura dell’Arena una “sfida” amichevole, che mostrerà le peculiarità e le differenze fra le varie compagnie di balletto di tutto il mondo, ciascuna contraddistinta da uno stile individuale, per una serata all’insegna della passione per la danza classica.
fonte http://www.comunicati123.com a cura di Serena Rigato
La simpatia e la naturalezza tipica dei rapporti che l’étoile ha da sempre intrattenuto con il pubblico e con i media, ha contribuito a creare la simpatia del grande pubblico nei confronti di questo professionista, ormai affermato nel panorama internazionale della danza classica.
Il mondo della danza classica e del balletto è notoriamente apprezzato da un ristretto numero di appassionati; da qualche anno invece il ballerino italiano sta portando in giro per i maggiori teatri italiani ed internazionali uno spettacolo che racchiude in un’unica serata di balletto, le performance di artisti internazionali che si esibiscono sulle note delle melodie classiche più famose dell’Ottocento e su quelle più importanti del Novecento: il Roberto Bolle and Friends.
Che Roberto Bolle fosse destinato a diventare una stella, lo aveva già capito nel 1990 il mito maschile per eccellenza del balletto, Rudolf Nureyev, che notò l’appena quindicenne Roberto al Teatro La Scala, ma nessuno, forse nemmeno lo stesso Roberto si sarebbe mai potuto immaginare una carriera tanto ricca di impegni, soddisfazioni e sacrifici:
a soli vent’anno debutta come protagonista di “Romeo e Giulietta” nel ruolo di Romeo al Teatro alla Scala e l’anno successivo viene promosso al ruolo di primo ballerino da Elisabetta Terabust ed inizia la sua carriera internazionale,
che lo portano nel 2009 a diventare addirittura “Principal” dell’American Ballet Theatre di New York, diventando il primo ballerino italiano a far parte organicamente della stagione newyorkese del balletto.
Attualmente Bolle è impegnato in una serie di spettacoli all’ ABT, che lo terranno impegnato oltreoceano fino a fine Giugno, per l’estate invece è previsto il suo rientro in Italia per un tour estivo che prevede fra l’altro una tappa del Bolle and friends a Verona, nella stupenda cornice dell’Arena.
La prossima tappa dello spettacolo sarà il 23 Luglio alle 21.00 presso l’Arena di Verona, e sarà una serata di Gala dedicata anche a chi si affaccia per la prima volta al mondo del balletto, dato che prevede l’ esecuzione di alcuni dei maggiori classici dell’Ottocento, sia assoli che passi a due, e dei pezzi più popolari del Novecento. Per l’occasione Roberto Bolle Verona ha studiato un programma apposito per il contest dell’ Anfiteatro Romano, che prevedere l’avvicendarsi sul palco dell’Arena delle maggiori étoiles e primi ballerini provenienti dalle maggiori compagnie di balletto del mondo.
Fra gli artisti che hanno partecipato nel passato all’evento, professionisti del Royal Ballet di Londra, del Ballet de l’Opéra di Parigi, del Stuttgarter Ballet di Stoccarda, dello Staatballet di Berlino, del Teatro alla Scala, del Mariinskij Ballet di San Pietroburgo e degli altri teatri internazionali di tutto il mondo.
La kermesse di talenti internazionali metterà in scena fra le mura dell’Arena una “sfida” amichevole, che mostrerà le peculiarità e le differenze fra le varie compagnie di balletto di tutto il mondo, ciascuna contraddistinta da uno stile individuale, per una serata all’insegna della passione per la danza classica.
fonte http://www.comunicati123.com a cura di Serena Rigato
Lgbt Gay pride Torino: politici Pdl ‘celebrano’ matrimoni. Fassino snobba l’evento
Daniele Cantore e Fabrizio Comba, consiglieri regionali, sfidano i vertici del partito di Berlusconi e salgono letteralmente sul carro Lgbt: "Il Parlamento legiferi".
Il sindaco del capoluogo piemontese non si presenta e non fa dichiarazioni.
Non solo: tra gli "officianti" delle 28 unioni provocatorie di oggi, non ci sono quattro assessori torinesi che fino alla vigilia avevano assicurato il loro contributo
Il Gay Pride 2012 di Torino – più di 20 mila in piazza secondo gli organizzatori – è stato caratterizzato quest’anno soprattutto dalla celebrazione simbolica di nozze gay e lesbiche da parte di un nutrito gruppo di consiglieri regionali e comunali. Si sono alternati sul carro delle associazioni Quore e Queever,un camion con la musica che ha fatto tre tappe per i “matrimoni”.
Il precedente storico in Italia è di vent’anni fa giusti, con la cerimonia officiata dall’allora consigliere comunale milanese Paolo Hutter in piazza Scala nel 1992 . Questa volta però le coppie sono state ben 28,metà lesbiche, e i celebranti 15.
“Abbiamo dovuto fermare le adesioni perché – da quando ne han parlato i giornali – continuavano ad aumentare, sia da parte dei consiglieri che da parte delle coppie e non avremmo potuto soddisfare tutte le richieste nel tempo della manifestazione” spiega Daniele Viotti, principale coordinatore dell’iniziativa e “sposo” lui stesso, assieme al compagno Daniele Salaris.
Tra i partecipanti alla celebrazione ce ne sono almeno due che rompono nettamente gli schemi politici nazionali. Sono i consiglieri regionali del Pdl Daniele Cantore e Fabrizio Comba.
Analoghe le loro dichiarazioni : “Sono anche cattolico, non voglio mettermi contro né la Chiesa né al partito, ma partecipare a una provocazione stimolante affinchè il Parlamento, ora che sono maturi i tempi per prevedere un riconoscimento giuridico alle coppie stabili non sposate – finalmente legiferi”.
Con queste dichiarazioni Cantore e Comba cercano di dribblare il fatto che la cerimonia cui hanno partecipato invoca esplicitamente il matrimonio.
La formula pronunciata dai celebranti è stata infatti quella “ vi dichiaro uniti in matrimonio”.
Mentre un pezzo del Pdl cerca di stare nella marea montante per le coppie omosessuali sfidando i vertici del partito (e sono anche materialmente “saliti sul carro”), il sindaco Piero Fassino invece ha tirato il freno.
Non solo non è venuto, ma non ha fatto nessuna dichiarazione, non ammetterà mai di aver fatto ritirare la partecipazione di alcuni suoi assessori alla celebrazione.
Ma non c’è altra spiegazione plausibile. Fino alla vigilia della manifestazione gli assessori Spinosa, Curti, Passoni, e Pellerino avevano annunciato agli organizzatori l’intenzione di partecipare alla celebrazione delle nozze come officianti.
Poi nel giro di poche ore la Spinosa ha spiegato che – dovendo come assessore alle Pari Opportunità rappresentare al corteo la città con la fascia tricolore – non poteva al tempo stesso essere tra i celebranti.
Gli altri hanno telefonato di non poter partecipare per svariati motivi personali. Ma poi sono venuti al corteo ugualmente, tutti e quattro.
Senza salire sul carro dei celebranti.
Gli organizzatori della manifestazione hanno deciso un sabaudo understatement di fronte alla frenata – peraltro poco comprensibile – di Fassino. Che giunge peraltro pochi giorni dopo gli impegni confermati da Bersani per una legge per le coppie gay.
Sul fronte delle manifestazioni intanto a Milano il Coordinamento Arcobaleno sta organizzando un raduno in Piazza Scala per il 27 giugno alle 17, intitolato “Vent’anni dopo:una legge per le coppie omosessuali”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Bruno Casula
Il sindaco del capoluogo piemontese non si presenta e non fa dichiarazioni.
Non solo: tra gli "officianti" delle 28 unioni provocatorie di oggi, non ci sono quattro assessori torinesi che fino alla vigilia avevano assicurato il loro contributo
Il Gay Pride 2012 di Torino – più di 20 mila in piazza secondo gli organizzatori – è stato caratterizzato quest’anno soprattutto dalla celebrazione simbolica di nozze gay e lesbiche da parte di un nutrito gruppo di consiglieri regionali e comunali. Si sono alternati sul carro delle associazioni Quore e Queever,un camion con la musica che ha fatto tre tappe per i “matrimoni”.
Il precedente storico in Italia è di vent’anni fa giusti, con la cerimonia officiata dall’allora consigliere comunale milanese Paolo Hutter in piazza Scala nel 1992 . Questa volta però le coppie sono state ben 28,metà lesbiche, e i celebranti 15.
“Abbiamo dovuto fermare le adesioni perché – da quando ne han parlato i giornali – continuavano ad aumentare, sia da parte dei consiglieri che da parte delle coppie e non avremmo potuto soddisfare tutte le richieste nel tempo della manifestazione” spiega Daniele Viotti, principale coordinatore dell’iniziativa e “sposo” lui stesso, assieme al compagno Daniele Salaris.
Tra i partecipanti alla celebrazione ce ne sono almeno due che rompono nettamente gli schemi politici nazionali. Sono i consiglieri regionali del Pdl Daniele Cantore e Fabrizio Comba.
Analoghe le loro dichiarazioni : “Sono anche cattolico, non voglio mettermi contro né la Chiesa né al partito, ma partecipare a una provocazione stimolante affinchè il Parlamento, ora che sono maturi i tempi per prevedere un riconoscimento giuridico alle coppie stabili non sposate – finalmente legiferi”.
Con queste dichiarazioni Cantore e Comba cercano di dribblare il fatto che la cerimonia cui hanno partecipato invoca esplicitamente il matrimonio.
La formula pronunciata dai celebranti è stata infatti quella “ vi dichiaro uniti in matrimonio”.
Mentre un pezzo del Pdl cerca di stare nella marea montante per le coppie omosessuali sfidando i vertici del partito (e sono anche materialmente “saliti sul carro”), il sindaco Piero Fassino invece ha tirato il freno.
Non solo non è venuto, ma non ha fatto nessuna dichiarazione, non ammetterà mai di aver fatto ritirare la partecipazione di alcuni suoi assessori alla celebrazione.
Ma non c’è altra spiegazione plausibile. Fino alla vigilia della manifestazione gli assessori Spinosa, Curti, Passoni, e Pellerino avevano annunciato agli organizzatori l’intenzione di partecipare alla celebrazione delle nozze come officianti.
Poi nel giro di poche ore la Spinosa ha spiegato che – dovendo come assessore alle Pari Opportunità rappresentare al corteo la città con la fascia tricolore – non poteva al tempo stesso essere tra i celebranti.
Gli altri hanno telefonato di non poter partecipare per svariati motivi personali. Ma poi sono venuti al corteo ugualmente, tutti e quattro.
Senza salire sul carro dei celebranti.
Gli organizzatori della manifestazione hanno deciso un sabaudo understatement di fronte alla frenata – peraltro poco comprensibile – di Fassino. Che giunge peraltro pochi giorni dopo gli impegni confermati da Bersani per una legge per le coppie gay.
Sul fronte delle manifestazioni intanto a Milano il Coordinamento Arcobaleno sta organizzando un raduno in Piazza Scala per il 27 giugno alle 17, intitolato “Vent’anni dopo:una legge per le coppie omosessuali”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Bruno Casula
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Lgbt Cina: Qian Yi Ling cambia sesso a 80 anni
Qian Yi Ling oggi ha 84 anni, ma ha capito di essere una donna intrappolata nel corpo di un uomo fin da quando ne aveva tre: la piu' anziana 'transgender' di tutta la Cina ha deciso di raccontare la sua storia al quotidiano di Canton "Southern Metropolis Daily" su sollecitazione degli attivisti del movimento cinese LGBT, convinti che la sua vicenda potesse essere d'esempio per tutti i cinesi che ogni giorno affrontano discriminazioni e difficolta' a causa della loro identita' sessuale.
"Questa e' la mia vera identita', questa sono veramente io, e mi sono nascosta per 80 anni. Voglio lottare contro i pregiudizi che la gente nutre ancora nei confronti dei transessuali" dice Qian al quotidiano cinese.
Qian, riferisce AgiChina24, e' nata col nome maschile di Qian Jinfan nel 1928 in una cittadina nei pressi di Shanghai.
Esperto di calligrafia, studioso di letteratura, collezionista d'arte, ha condotto per decenni una carriera di funzionario di medio livello presso l'ufficio culturale di una citta' del Guangdong, dove si e' sposato nel 1982, a 54 anni.
Poi, nel 2008, compiuti gli 80 anni, ha deciso di diventare donna.
Ha iniziato a usare ormoni e a indossare abiti femminili, e nel 2010 ha scritto una lettera alle autorita' dichiarando di avere cambiato sesso.
"La scelta di Qian e' una scelta privata – dice al "Southern Metropolis Daily" Liu Chunling, a capo del dipartimento risorse umane dell'ufficio nel quale Qian ha lavorato una vita- ma tutti noi la stiamo vivendo con mentalita' molto aperta, la comprendiamo e la accettiamo".
Ma nonostante la Cina stia mostrando un'apertura sempre maggiore verso la comunita' Lbgt, l'esperienza di Qian suggerisce che i pregiudizi sono ancora molto diffusi: "Quando ho iniziato a vestire abiti femminili in pubblico i miei colleghi mi hanno sostenuto, ma ho dovuto anche affrontare insulti e atti di vandalismo da parte di bambini e ragazzi del quartiere.
Ho denunciato tutto all'amministrazione locale, e questi incidenti non mi dissuaderanno. Non penso di essere inferiore a nessuno".
fonte http://www.nonlosai.it
"Questa e' la mia vera identita', questa sono veramente io, e mi sono nascosta per 80 anni. Voglio lottare contro i pregiudizi che la gente nutre ancora nei confronti dei transessuali" dice Qian al quotidiano cinese.
Qian, riferisce AgiChina24, e' nata col nome maschile di Qian Jinfan nel 1928 in una cittadina nei pressi di Shanghai.
Esperto di calligrafia, studioso di letteratura, collezionista d'arte, ha condotto per decenni una carriera di funzionario di medio livello presso l'ufficio culturale di una citta' del Guangdong, dove si e' sposato nel 1982, a 54 anni.
Poi, nel 2008, compiuti gli 80 anni, ha deciso di diventare donna.
Ha iniziato a usare ormoni e a indossare abiti femminili, e nel 2010 ha scritto una lettera alle autorita' dichiarando di avere cambiato sesso.
"La scelta di Qian e' una scelta privata – dice al "Southern Metropolis Daily" Liu Chunling, a capo del dipartimento risorse umane dell'ufficio nel quale Qian ha lavorato una vita- ma tutti noi la stiamo vivendo con mentalita' molto aperta, la comprendiamo e la accettiamo".
Ma nonostante la Cina stia mostrando un'apertura sempre maggiore verso la comunita' Lbgt, l'esperienza di Qian suggerisce che i pregiudizi sono ancora molto diffusi: "Quando ho iniziato a vestire abiti femminili in pubblico i miei colleghi mi hanno sostenuto, ma ho dovuto anche affrontare insulti e atti di vandalismo da parte di bambini e ragazzi del quartiere.
Ho denunciato tutto all'amministrazione locale, e questi incidenti non mi dissuaderanno. Non penso di essere inferiore a nessuno".
fonte http://www.nonlosai.it
Lgbt: Antonio Cabrini: 'Se fossi calciatore gay lo terrei per me'
Antonio Cabrini, CT della nazionale femminile di calcio, crede che sia un bene nascondere l'omosessualità nel calcio:
"Se io fossi gay, lo terrei per me, dice l'ex juventino in un'intervista concessa a Gente, troppi problemi con le tifoserie e sui media scoppierebbe un putiferio.
Nel mondo del calcio c'è molta ignoranza: ci si immagini una persona che si dichiara gay e poi entra in uno stadio con migliaia di persone.
Sui nostri spalti fischiano ancora i giocatori di colore,
figurarsi gli omosessuali...".
fonte http://www.calciomercato.com
"Se io fossi gay, lo terrei per me, dice l'ex juventino in un'intervista concessa a Gente, troppi problemi con le tifoserie e sui media scoppierebbe un putiferio.
Nel mondo del calcio c'è molta ignoranza: ci si immagini una persona che si dichiara gay e poi entra in uno stadio con migliaia di persone.
Sui nostri spalti fischiano ancora i giocatori di colore,
figurarsi gli omosessuali...".
fonte http://www.calciomercato.com
Lgbt: Franco Grillini (Idv): “Senza legge omofobia via libera a violenti”
“Dai tempi di Pasolini Roma era violenta verso le persone omosessuali e transessuali e oggi, purtroppo, continua ad esserlo.
È stata per un lungo periodo addirittura la capitale mondiale degli ‘omocidi’ e ancora adesso si rivela un luogo estremamente pericoloso per le persone Lgbt.
È ora di finirla: dobbiamo dirci con chiarezza che l’assenza di una legge specifica, come quella proposta da tempo dall’IdV, contro i reati motivati da orientamento sessuale, rappresenta una sorta di via libera per i violenti di ogni tipo”.
Lo afferma in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’IdV, Franco Grillini, che prosegue:
“A Roma si aggiunge poi la violenza di carattere politico, perché in buona parte delle aggressioni abbiamo visto una sorta di giustificazione ideologica degli aggressori stessi.
Esiste nella Capitale, infatti, un sottobosco di organizzazioni neonaziste e clerico-integraliste che alimentano un odio diffuso verso la diversità, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”. “E’ bene quindi protestare in modo radicale. Per questo, l’IdV è vicina alle vittime di tutte le aggressioni e parteciperà alle prossime manifestazioni romane, compresa quella del Pride in programma il prossimo 23 giugno”.
Grillini conclude: “Tuttavia, sono le istituzioni che devono intervenire con la massima urgenza per garantire campagne contro l’omofobia non episodiche e saltuarie. Occorre un’azione costante d’intervento, come suggeriva la circolare ministeriale che chiedeva a tutti gli istituti scolastici un’iniziativa contro l’omofobia”.
fonte http://www.laltrapagina.it
È stata per un lungo periodo addirittura la capitale mondiale degli ‘omocidi’ e ancora adesso si rivela un luogo estremamente pericoloso per le persone Lgbt.
È ora di finirla: dobbiamo dirci con chiarezza che l’assenza di una legge specifica, come quella proposta da tempo dall’IdV, contro i reati motivati da orientamento sessuale, rappresenta una sorta di via libera per i violenti di ogni tipo”.
Lo afferma in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell’IdV, Franco Grillini, che prosegue:
“A Roma si aggiunge poi la violenza di carattere politico, perché in buona parte delle aggressioni abbiamo visto una sorta di giustificazione ideologica degli aggressori stessi.
Esiste nella Capitale, infatti, un sottobosco di organizzazioni neonaziste e clerico-integraliste che alimentano un odio diffuso verso la diversità, con conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti”. “E’ bene quindi protestare in modo radicale. Per questo, l’IdV è vicina alle vittime di tutte le aggressioni e parteciperà alle prossime manifestazioni romane, compresa quella del Pride in programma il prossimo 23 giugno”.
Grillini conclude: “Tuttavia, sono le istituzioni che devono intervenire con la massima urgenza per garantire campagne contro l’omofobia non episodiche e saltuarie. Occorre un’azione costante d’intervento, come suggeriva la circolare ministeriale che chiedeva a tutti gli istituti scolastici un’iniziativa contro l’omofobia”.
fonte http://www.laltrapagina.it
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Lgbt: Ontario approva modifica a Codice per i Diritti Umani contro la discriminazione delle persone transgender
I legislatori della provincia canadese dell’Ontario hanno votato a favore di una legge per proteggere le persone transgender dalla discriminazione sulla base dell’identità di genere:
attraverso la modifica del Codice per i Diritti Umani, l’atto si pone come il primo dall’ultimo attuato nel 1980.
L’identità di genere e l’espressione di genere sono state aggiunte alla lista delle caratteristiche protette, che di fatto rende illegale discriminare in materia di lavoro, alloggi o servizi pubblici qualora si tratti di persone transgender.
Anche la provincia di Manitoba prevede di estendere le stesse protezioni e includere l’identità di genere come appena legiferato in Ontario, regione che già ultimamente aveva approvato un disegno di legge anti-bullismo, permettendo agli studenti di formare alleanze studentesche Gay-Etero in tutte le scuole, comprese quelle gestite dalla Chiesa Cattolica.
fonte http://www.gayprider.com/ Di Felice Catozzi
attraverso la modifica del Codice per i Diritti Umani, l’atto si pone come il primo dall’ultimo attuato nel 1980.
L’identità di genere e l’espressione di genere sono state aggiunte alla lista delle caratteristiche protette, che di fatto rende illegale discriminare in materia di lavoro, alloggi o servizi pubblici qualora si tratti di persone transgender.
Anche la provincia di Manitoba prevede di estendere le stesse protezioni e includere l’identità di genere come appena legiferato in Ontario, regione che già ultimamente aveva approvato un disegno di legge anti-bullismo, permettendo agli studenti di formare alleanze studentesche Gay-Etero in tutte le scuole, comprese quelle gestite dalla Chiesa Cattolica.
fonte http://www.gayprider.com/ Di Felice Catozzi
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Lgbt: Ambasciatore Usa David H. Thorne al Roma Pride: Orgogliosi di stare con voi
David H. Thorne ha mandato un messaggio al comitato organizzatore del Roma Pride per augurare un "happy Pride" e testimoniare vicinanza e supporto alle battaglie per i diritti delle persone lgbt.
"Noi tutti dovremo impegnarci di più per combattere l’omofobia, e in particolare il terribile bullismo omofobico e la violenza che è costata la vita a molti giovani in America e in tutto il mondo. E’ semplice: i diritti dei Gay sono diritti umani".
E' questo il messaggio che l’Ambasciatore degli Sati Uniti D’America David H. Thorne ha voluto mandare al comitato organizzatore del Roma Pride come segno di vicinanza e supporto sia alla parata romana che a tutti gli altri Pride che si sono tenuti e si terrano in Italia.
A renderlo noto è il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che in un comunicato ringrazia Thorne.
"Colgo l’occasione - scrive l'Ambasciatore - per riconoscere l’impegno e la dedizione dei nostri amici e colleghi del movimento italiano per i diritti lgbt. Noi siamo orgogliosi di essere al fianco della comunità gay italiana, e io so che molte persone nell’ambito della comunità americana si uniranno a voi alle parate delle prossime settimane. Happy Pride!"
L'Ambasciatore Thorne, che lo scorso anno fece da intermediario per chiedere a Lady Gaga di partecipare all'EuroPride, ha anche richiamato le parole del Presidente Barak Obama che, proclamando il mese dell’orgoglio gay, ha riconosciuto il grande lavoro svolto dagli attivisti e dai sostenitori dei diritti lgbt, dalle loro famiglie e dagli amici che "cercano di costruire per se stessi e gli altri una nazione dove nessuno sia considerato cittadino di seconda classe, a nessuno vengano negati i diritti fondamentali, e noi tutti possiamo essere liberi di vivere e di amare come desideriamo".
"Auspichiamo che il messaggio di uguaglianza e rispetto dei diritti che proviene dagli USA - aggiunge il Mieli ribadendo l'appuntameno per il 23 giugno al Roma Pride - giunga forte e chiaro anche alle istituzioni italiane".
fonte http://www.gay.it
"Noi tutti dovremo impegnarci di più per combattere l’omofobia, e in particolare il terribile bullismo omofobico e la violenza che è costata la vita a molti giovani in America e in tutto il mondo. E’ semplice: i diritti dei Gay sono diritti umani".
E' questo il messaggio che l’Ambasciatore degli Sati Uniti D’America David H. Thorne ha voluto mandare al comitato organizzatore del Roma Pride come segno di vicinanza e supporto sia alla parata romana che a tutti gli altri Pride che si sono tenuti e si terrano in Italia.
A renderlo noto è il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli che in un comunicato ringrazia Thorne.
"Colgo l’occasione - scrive l'Ambasciatore - per riconoscere l’impegno e la dedizione dei nostri amici e colleghi del movimento italiano per i diritti lgbt. Noi siamo orgogliosi di essere al fianco della comunità gay italiana, e io so che molte persone nell’ambito della comunità americana si uniranno a voi alle parate delle prossime settimane. Happy Pride!"
L'Ambasciatore Thorne, che lo scorso anno fece da intermediario per chiedere a Lady Gaga di partecipare all'EuroPride, ha anche richiamato le parole del Presidente Barak Obama che, proclamando il mese dell’orgoglio gay, ha riconosciuto il grande lavoro svolto dagli attivisti e dai sostenitori dei diritti lgbt, dalle loro famiglie e dagli amici che "cercano di costruire per se stessi e gli altri una nazione dove nessuno sia considerato cittadino di seconda classe, a nessuno vengano negati i diritti fondamentali, e noi tutti possiamo essere liberi di vivere e di amare come desideriamo".
"Auspichiamo che il messaggio di uguaglianza e rispetto dei diritti che proviene dagli USA - aggiunge il Mieli ribadendo l'appuntameno per il 23 giugno al Roma Pride - giunga forte e chiaro anche alle istituzioni italiane".
fonte http://www.gay.it
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Lgbt: Sei gay, lesbica o transessuale? In ufficio è uno svantaggio. Il 75% degli intervistati ha detto "sì"
A sostenerlo è una ricerca sulle condizioni di lavoro di trans e omosessuali realizzata dal sociologo Raffaele Lelleri insieme con Luca Pietrantoni dell'ateneo di Bologna
Sei gay, lesbica o transessuale? Può creare uno svantaggio sul posto di lavoro.
A sostenerlo è una ricerca sulle condizioni di lavoro di trans e omosessuali realizzata dal sociologo Raffaele Lelleri insieme con Luca Pietrantoni dell'ateneo di Bologna, presentata oggi in un convegno nel capoluogo emiliano.
La risposta al quesito è stata data intervistando 1892 persone a livello nazionale, piu' 512 in Emilia-Romagna e 270 in Lombardia. Il 75% degli interpellati avrebbe detto "sì".
E nello studio voluto dal comitato che organizza il prossimo Pride nazionale, a Bologna il 9 giugno, c'e' la voce anche dei lavoratori eterosessuali (45%).
Dalle risposte ai questionari emerge che la percezione di 'svantaggio' resta, nonostante per la maggioranza la situazione sia migliorata rispetto a ieri e sara' migliore fra 5 anni.
Alle penalizzazioni si aggiungono i soprusi: il 19% del campione nazionale riferisce di discriminazioni per sesso o trattamenti ingiusti subiti da colleghi lgbt a causa della loro identita' sessuale.
fonte http://www.ilrestodelcarlino.it
Sei gay, lesbica o transessuale? Può creare uno svantaggio sul posto di lavoro.
A sostenerlo è una ricerca sulle condizioni di lavoro di trans e omosessuali realizzata dal sociologo Raffaele Lelleri insieme con Luca Pietrantoni dell'ateneo di Bologna, presentata oggi in un convegno nel capoluogo emiliano.
La risposta al quesito è stata data intervistando 1892 persone a livello nazionale, piu' 512 in Emilia-Romagna e 270 in Lombardia. Il 75% degli interpellati avrebbe detto "sì".
E nello studio voluto dal comitato che organizza il prossimo Pride nazionale, a Bologna il 9 giugno, c'e' la voce anche dei lavoratori eterosessuali (45%).
Dalle risposte ai questionari emerge che la percezione di 'svantaggio' resta, nonostante per la maggioranza la situazione sia migliorata rispetto a ieri e sara' migliore fra 5 anni.
Alle penalizzazioni si aggiungono i soprusi: il 19% del campione nazionale riferisce di discriminazioni per sesso o trattamenti ingiusti subiti da colleghi lgbt a causa della loro identita' sessuale.
fonte http://www.ilrestodelcarlino.it
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Lgbt: Il teatro omosessuale va in scena a Roma al Teatro Belli "Garofano Verde"
Dal 12 giugno al 1° luglio 2012 il Teatro Belli di Roma
ospita la rassegna teatrale omosessuale "Garofano Verde", giunta ormai alla sua diciannovesima edizione.
Ad andare in scena sarà uno spettacolo di ospitalità e ben nove nuove allestimenti (quattro spettacoli, quattro reading e un concerto-reading) prodotti specificamente per la manifestazione.
«Un panorama di proposte contemporanee -afferma il comunicato emesso dagli organizzatori- per una rassegna che fa leva su esclusivi motivi intellettuali e creativi di militanza scenica e che riconferma la propria vocazione a tracciare un terreno comune coinvolgente poetiche e trame sociali, ma anche più tipi di solidarietà tra autori-attori-registi.
Per continuare a testimoniare, a porre accenti, a eliminare tabù, a facilitare le comprensioni.
Quello che dovrebbe fare sempre un sano civismo politico, e che il teatro fa sempre, incondizionatamente».
Maggiori informazioni sull'evento e sugli spettacoli in cartellone è possibile consultare il sito:
www.garofanoverde.info
fonte http://gayburg.blogspot.it
ospita la rassegna teatrale omosessuale "Garofano Verde", giunta ormai alla sua diciannovesima edizione.
Ad andare in scena sarà uno spettacolo di ospitalità e ben nove nuove allestimenti (quattro spettacoli, quattro reading e un concerto-reading) prodotti specificamente per la manifestazione.
«Un panorama di proposte contemporanee -afferma il comunicato emesso dagli organizzatori- per una rassegna che fa leva su esclusivi motivi intellettuali e creativi di militanza scenica e che riconferma la propria vocazione a tracciare un terreno comune coinvolgente poetiche e trame sociali, ma anche più tipi di solidarietà tra autori-attori-registi.
Per continuare a testimoniare, a porre accenti, a eliminare tabù, a facilitare le comprensioni.
Quello che dovrebbe fare sempre un sano civismo politico, e che il teatro fa sempre, incondizionatamente».
Maggiori informazioni sull'evento e sugli spettacoli in cartellone è possibile consultare il sito:
www.garofanoverde.info
fonte http://gayburg.blogspot.it
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