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sabato 27 novembre 2010
Iniziative Lgbt: Nuova campagna di "Gay help line" Spot su MTV
Presentata la nuova campagna di comunicazione del numero verde di aiuto alle persone lgbt.
Spot su Mtv: "Tua figlia è lesbica? Se non riesci a parlare con lei parla con noi". Presente anche Polverini
Abbattere il muro dell'incomunicabilita' tra persone lesbiche, gay e trans e le loro famiglie: e' questo l'obiettivo della nuova campagna di comunicazione di "Gay help line", il numero verde contro l'omofobia e la transfobia, presentata nella sede della Regione Lazio dalla governatrice Renata Polverini e dal presidente dell'Arcigay Fabrizio Marrazzo.
Lo spot televisivo dal titolo "Coming out e visibilita'" rientra nella campagna di comunicazione finanziata dalla Regione con 80 mila euro ed e' incentrato sul rapporto tra padre e figlia ("Tua figlia e' lesbica? Se non riesci a parlare con lei parla con noi. Gay help line").
"È un messaggio molto importante - ha spiegato Polverini - indirizzato direttamente alle famiglie e ai loro figli se sono gay, lesbiche o trans. È un impegno che avevo preso in occasione di alcuni episodi di cronaca di intolleranza e discriminazione che hanno richiamato la nostra attenzione.
Le istituzioni hanno il dovere di far evolvere la societa' e noi dobbiamo aiutare non solo queste persone ma anche le loro famiglie. Allo stesso tempo, questo e' un messaggio diretto alle giovani generazioni, che devono vivere in maniera piu' serena questo stato e devono rinnegare la violenza e l'intolleranza".
Lo spot sarà diffuso sull'emittente televisiva Mtv, il più importante canale musicale rivolto ai giovani, a partire da domenica 28 novembre fino al 12 dicembre. "La presidente Polverini - ha ricordato il presidente dell'Arcigay Marrazzo - si è subito resa disponibile a darci un supporto. Questa campagna offre uno spunto di riflessione a tutti quei genitori che non conoscono le tematiche dell'omosessualità o che non riescono a comunicare con i loro figli".
Oltre al sostegno alla campagna di comunicazione di "Gay help line", la governatrice ha assicurato l'aiuto della Regione per la creazione di una biblioteca dedicata al tema dell'omosessualità.
fonte www.gay.it/
Firenze Cinema Lgbt: Arriva il Florence Queer Festival, dal 26 Novembre al 2 Dicembre.
Il festival di cinema e arte a tematica LGBT si terrà a Firenze dal 26 Novembre al 2 Dicembre. Tra le pellicole più attese il drammatico Prayers for Bobby con Sigourney Weaver.
Dal 26 novembre al 2 dicembre 2010 arriva alla 50 Giorni di Firenze il Florence Queer Festival con una settimana ricca di film internazionali, incontri con registi ed autori, mostre ed eventi che vogliono raccontare il variegato universo gay, lesbico e transgender. Tra le tante novità in cartellone domenica 28 novembre 2010, sarà proposta un'intera giornata di film e documentari internazionali sul tema 'fede e omosessualità'.
Al consueto concorso di cortometraggi Videoqueer, quest'anno viene poi aggiunto un premio istituito dalla Regione Toscana nell'ambito delle politiche di prevenzione e informazione contro il diffondersi del virus HIV.
Videoqueer raddoppia i premi: 1.000 € al corto piu Queer + 1.000 € al corto sul tema: AIDS, percezione del rischio e prevenzione dal titolo Se hai testa fai il test, la premiazione di quest'ultimo avverra il 1° Dicembre durante la Giornata Mondiale per la lotta all'AIDS.
29 i titoli in programma tra lungo e cortometraggi con 9 anteprime italiane ed europee.
Tra queste il documentario Cul de Sac di Ramin Goudarzi Nejad e Mashad Torkan, basato sulla vicenda reale di Kiana Firouz, lesbica iraniana che rifugiata in Inghilterra incontra Sayeh, giornalista e militante, impegnata sul tema dei diritti umani in Iran; Out in the Silence di Joe Wilson e Dean Hamer, un sorprendente viaggio tra amore e odio nell'America rurale, tra bullismo, radicalismo religioso, omofobia ed inaspettata solidarietà.
Un colorato ritratto di Marcella Di Folco.
Tra i lungometraggi in anteprima, Born to Suffer dello spagnolo Miguel Albaladejo, ironica commedia ambientata nel sud della Spagna.
Si segnala inoltre Prodigal Sons di Kimberly Reed, un documentario che ha ottenuto numerosi riconoscimenti in diversi festival e nel quale le problematiche dell'orientamento sessuale, dei legami familiari e della malattia mentale vengono esplorate dalla regista con intensità e sincerità, raccontando il proprio percorso nella provincia americana.
Anteprima mondiale per il documentario svizzero Due padri per David di Renato Pugina che affronta il tema della genitorialità gay e lesbica. Il regista sarà presente in sala con le 'Famiglie Arcobaleno'.
Tra i film in programma anche Prayers for Bobby di Russell Mulcahy, con la bravissima Sigourney Weaver. Il Film realizzato per la televisione, devolve tutti i suoi proventi all'associazione americana per Le Famiglie di Omosessuali (PFLAG - Parents, families and friends of lesbians and gay) e verrà presentato al Festival ad ingresso libero alla presenza del produttore.
Infine quest'anno verrà dedicato un affettuoso ricordo a Marcella Di Folco (fondatrice del Mit, Movimento Identità Transessuale). Il festival ospiterà il documentario a lei dedicato Felliniana di Luki Massa e Simone Cangelosi che ripercorre l'avventura cinematografica di Marcella.
fonte movieplayer.it di Valentina D'Amico
Lgbt Web, Cassazione: lecite telefonate private col telefonino aziendale se sono poche e brevi
Roma,(Adnkronos)Licenza di fare telefonate private con il cellulare aziendale. A patto che gli squilli siano pochi e limitati nel tempo. Ammessi anche gli sms ad amici purche' contenuti e diluiti nel tempo.
Lo sottolinea la Cassazione che chiarisce una volta per tutte le modalita' di utilizzo del telefono in ufficio. In particolare, la Sesta sezione penale ha dichiarato inammissibile il doppio ricorso presentato dalle Procure di Torino e Verbania che si opponevano alla decisione di 'non luogo a procedere' nei confronti del dirigente dell'Ufficio tecnico del comune di Stresa, Mario E., accusato di peculato e di abuso di ufficio per avere utilizzato il cellulare aziendale per contatti privati inviando 276 sms ad amici e facendo 625 telefonate per un costo di circa 75 euro nell'arco di due anni.
L'accusa di peculato era stata archiviata dal gup del Tribunale di Verbania, nel dicembre 2008, sulla base del fatto che gli squilli erano stati pochi e, dati i modesti costi, vi era "assenza di atti appropriativi di valore economico sufficiente per la configurabilita' del delitto di peculato".
Esclusa inoltre la sussistenza dell'abuso di ufficio per l'utilizzo di internet a scopi privati dal momento che il comune di Stresa aveva con Telecom un abbonamento a costo fisso per la navigazione sul web
Contro il non luogo a procedere le due procure hanno fatto ricorso senza successo in Cassazione. In particolare, la Procura di Verbania ha fatto leva sulla non uniformita' della giurisprudenza della Cassazione in materia di telefonate dall'ufficio.
La Suprema Corte - sentenza 41709 - ha dichiarato inammissibili i ricorsi delle due procure spiegando che "il gup ha spiegato adeguatamente la insussistenza di un effettivo e concreto incremento economico del beneficiario idoneo a configurare il requisito dell'ingiusto vantaggio patrimoniale con riferimento al reato di abuso di ufficio".
Quanto all'accusa di peculato, piazza Cavour rimanda al verdetto del gup che aveva attestato come le telefonate fatte dal cellulare aziendale avessero arrecato "un danno di 75 euro in un arco temporale di poco piu' di due anni per contatti di breve durata con un numero isolato di persone". Irrisorio per fare scattare la condanna.
fonte Adnkronos via libero-news.it
venerdì 26 novembre 2010
Lgbt Televisione "Vieni via con me" Elenco di Emma Bonino Susanna Camusso e Laura Morante sul corpo delle donne: Video
Vieni via con me ha tenuto gli italiani incollati allo schermo della tv. L’intervento del ministro Emma Bonino, insieme al Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso e all’attrice Laura Morante, ha portato alla ribalta la questione della femminilità e del corpo delle donne.
Dopo che la scorsa settimana, il diritto alla vita a Vieni via con me ha raccolto la testimonianza di Mina Welby, questa volta Fabio Fazio presenta un elenco delle cose che passano sul corpo delle donne e a leggerlo è stato il vice presidente della Camera Bonino che, in giacca rossa, ha suscitato un lungo applauso del pubblico.
“Il corpo della donna è un campo di battaglia [...] in Afganistan ma anche da noi – esordisce il ministro. Le donne sono di qualcuno, per definizione, perchè se no il comandamento direbbe non desiderare la donna d’altri?”.
Argomento su cui Emma Bonino ha discusso è stato anche l’aborto, o meglio il diritto di scegliere: “E’ sbagliato parlare di diritto all’aborto, si tratta del diritto di diventare madri per scelta”. Secondo l’elenco, la procreazione assistita è un atto d’amore. Nel mirino, le restrizioni a cui le donne del medio Oriente devono sottostare, imposte dagli uomini e dalla religione che essi rappresentano: “Non esiste alcun capo di vestiario maschile che copra integralmente un uomo da capo a piedi”.
E non poteva mancare un riferimento alla più stretta attualità, con Ruby Rubacuori, sexy marocchina del Bunga Bunga con Berlusconi, da lui definita “nipote di Mubarack”. La Bonino, infatti, dice: “Chissà se esiste davvero una nipote di Mubarack, ma esiste una signora Mubarack in prima fila per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili”. Insieme alla moglie del presidente egiziano, molte first lady hanno lanciato un appello al mondo dove queste barbarie sono ancora permesse e metterle così al bando.
Mutilazioni genitali, ma anche mutilazioni nei diritti fondamentali della persona, laddove le donne musulmane in Italia devono comunque subire le violenza casalinghe dei padri e dei fratelli che possono decidere della vita e della morte delle loro donne.
Il vice presidente della Camera ha ricordato che in Italia la situazione era simile, con il diritto all’onore abolito nel 1981 secondo cui un uomo poteva uccidere una donna se riteneva di essere stato ferito nell’onore e ricevere una pena irrisoria. “Nasciamo pari e moriamo dispari – ha detto in conclusione Emma Bonino, e ha ricordato.
Una signora ha scritto le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è così difficile” ha concluso con un sorriso.
Il Segretario Generale della Cgil Susanna Camusso ha letto invece i pensieri delle donne che lavorano e ha dato voce alle donne invisibili perchè fanno i lavori più umili. Ha dato parola alle badanti straniere che nascondono lauree e master per poter avere il permesso di soggiorno; a tutte quelle donne che scendono a compromessi pur di mantenere il lavoro.
E chi meglio della Camusso può tracciare un ritratto delle donne super specializzate che non aspettano altro che andarsene lontano dall’Italia per potersi esprimere al meglio. E poi le mille conquiste e le mille ansie che la società ci ha messo addosso, laddove per un colloquio ci si preoccupa di essere abbastanza carine e giovani e non più che preparate per il ruolo. “Abbiamo conquistato il diritto di sentirci uguali nel lavoro essendo differenti, ha affermato con forza.
Felice il giorno in cui non dovrò conquistare niente più. Staranno meglio anche gli uomini”. E in ultimo Fazio ha presentato un elenco giunto via mail e composto da Arabella Soroldoni, una 22enne di Milano e intitolato “Elenco delle cose che le donne non vogliono mai più sopportare”.
L’interpretazione di Laura Morante ha messo in scena le paure delle donne, da quella di uscire appena fa buio all’avere paura di un marito geloso e violento.E poi le mille restrizioni:
“Non poter indossare un abito corto sui mezzi pubblici.
Essere molestata in metropolitana.
Sentir dire di essere stata molestata perchè si indossava un abito corto.
Essere licenziata perchè si vuole avere un figlio.
Non trovare lavoro perchè si è brutte.
Non trovare lavoro perchè si è troppo giovani.
Non trovare lavoro perchè si è troppo vecchie.
Essere stuprata, molestata e insultata.
Vedere le donne rappresentate sempre come veline o come escort.
Essere considerata intelligente quindi pericolosa.
Essere considerata bella, quindi stupida”.
Anche stavolta Vieni via con me ci presenta verità inconfutabili.
Purtroppo per noi donne.
fonte donna.fanpage.it
Lgbt: Gay Pride a Copacabana, migliaia di partecipanti
E’ stato un vero successone il Gay Pride brasiliano, svoltosi nei giorni scorsi a Rio de Janeiro sulla spiaggia di Copacabana, dove sono state migliaia le persone che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione per i diritti e dell’orgoglio delle persone appartenenti alla comunità Lgbt.
Una festa di colori che neanche la pioggia è riuscita a bloccare, per una moltitudine di persone unitesi per gridare “No all’Omofobia“, purtroppo ancora radicata in brasile.
Sarebbero stati tra i 250.000 e gli 800.000 mila i partecipanti al gay pride. Come sempre le stime sono diverse in base a chi le fa, ma una cosa è certa, il Gay Pride di Copacabana è stato davvero un successo.
Un Pride da fare invidia a quelli dell’Europa, con tanto di sponsor, che investono davvero molto in quella che è la massima manifestazione dell’orgoglio omosessuale.
Proprio dopo la fine del Gay Pride brasiliano (dove si svolge il più famoso carnevale al mondo), che quest’anno si incentrava soprattutto sulla protesta contro i troppi crimini d’odio dettati dall’intolleranza e dall’omofobia, un partecipante di soli 19 anni è stato colpito da una pallottola, probabilmente da parte di un militare, ma fortunatamente adesso il giovane sta bene ed è stato dimesso dall’ospedale.
fonte gaiwave Via | Gay.it
LGBT: L’ASSOCIAZIONE ITALIANA TURISMO GAY & LESBIAN ENTRA IN CONFINDUSTRIA
ASSOTRAVEL: un segmento in crescita alla ricerca di consulenza e professionalità
Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi AIGTL (Associazione Italiana Turismo Gay & Lesbian)
ha ufficialmente aderito a Confindustria Assotravel l’associazione di rappresentanza delle imprese produttrici e intermediarie di viaggi e vacanze aderente a Confindustria e Federturismo
in base a tale adesione le imprese specializzate in turismo gay&lesbian riceveranno assistenza e rappresentanza dall’Associazione confindustriale da sempre all’avanguardia per servizi e attività a favore delle agenzie di viaggio e tour operator.
Il turismo gay e lesbian nasce come un fenomeno spontaneo che con il passare del tempo si è strutturato fino a diventare un vero e proprio segmento di mercato costantemente in crescita, un target con esigenze specifiche.
Un fatto estremamente significativo in un periodo di prolungata crisi quale quello che stiamo vivendo.
Circa il 10% del fatturato mondiale del comparto turistico è generato dal segmento GLBT (Gay, Lesbian, Bisex, Transgender), in Italia invece questo segmento rappresenta il 7% del fatturato complessivo.
Il 55% dei viaggiatori appartenenti alla nicchia GLBT decide di trascorrere le sue vacanze nella Penisola; il 25% invece si spinge oltre i confini dell’Europa, consumando soggiorni di almeno sette notti e spendendo in media il 38% in più di un turista eterosessuale. L’assoluta gran parte di questo segmento si rivolge a tour operator e agenzie di viaggio specializzati alla ricerca di consulenza specifica e soluzioni rispondenti alle loro aspettative.
E’ per questa ragione che è nata AIGTL, l’Associazione Nazionale che riunisce tutti gli operatori del settore turistico italiani che già si rivolgono a questo target.
AITGL ha scelto di aderire a Confindustria Assotravel ritenendo questo passaggio essenziale e coerente alla fase di crescita dell'organizzazione e del segmento e utilissimo in termini pratici per le imprese che la compongono.
“ Il Turismo Gay è oggi in Italia in forte ascesa” -Dichiara Alessio Virgili Presidente di AITGL- “ ma resta comunque un fenomeno del tutto nuovo agli occhi dell’opinione pubblica. Per questo ritengo che Noi tutti, come imprenditori e come associazioni, abbiamo un ruolo importante e delicato che è quello di formare ed informare il mercato.
Proprio per questo sono stato il promotore di questa partnership tra AITGL e Confindustria Assotravel che ritengo necessaria e utile al raggiungimento del nostri scopi”.
“ I servizi, le iniziative e le idee di Confindustria Assotravel corrispondono alle esigenze delle imprese dinamiche e attente all'andamento del mercato. Inoltre il segmento dei viaggi gay – ha dichiarato il Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti - trova in un'associazione da sempre attenta a tutti i temi che ruotano attorno al concetto di viaggio e vacanza un interlocutore in grado di dare risposte.
Infine i servizi offerti da Assotravel sono i "proprio quelli" richiesti dalle imprese e quindi questa scelta è apparsa la più ovvia a delle agenzie di viaggio e Tour Operator come quelle che si occupano di turismo per la comunità gay.”
Inoltre si riscontra che un numero crescente ancorchè ancora contenuto di clienti sceglie i viaggi offerti da operatori specializzati in questo campo con la sicurezza di avere un buon prodotto e una sorta di assicurazione sull' "accoglienza" e la presenza di servizi dedicati al target GLBT della destinazione.
Il sistema delle agenzie di viaggio conferma, con questo specifico interesse e disponibilità, verso il segmento GLBT la propria capacità di dare consulenza e assistenza e il loro sostegno si rivela la soluzione più professionale possibile. Dalla capacità di rispondere a esigenze specifiche deriva la conferma di offrire un alto livello di servizio anche laddove queste esigenze siano più standardizzate.
Per maggiori informazioni:
tel. 06-5910851
mail relazioniesterne@assotravel.it
fonte agenziediviaggioturismo.blogspot.com
giovedì 25 novembre 2010
Lgbt: Oggi Giornata internazionale contro la violenza sulle donne
Oggi, 25 novembre, è la giornata simbolo scelta dal Consiglio delle Nazioni Unite per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Questa data è stata scelta in onore delle sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana assassinate il 25 novembre del 1960 perché si opponevano al regime dittatoriale del loro paese.
Le sorelle furono fermate dagli agenti del Servizio Militare di Intelligence, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, condotte in un luogo nascosto, torturate, massacrate a colpi e alla fine ammazzate.
I loro corpi furono poi gettati in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente.
Ma il coraggio dimostrato e la forza di queste sorelle Mirabal le ha rese delle eroine internazionali.
E’ trascorso mezzo secolo, eppure i numeri delle denunce di storie di violenza e sopraffazione verso donne oltraggiate, prigioniere di matrimoni non voluti, di famiglie violente e di sfruttatori sono spaventosi.
Nel nostro Paese sono 6,7 milioni le donne tra i 16 e i 70 anni che nel corso della loro vita hanno subito violenza fisica.
7,1 milioni quelle che hanno subito o subiscono violenza psicologica.
2,7 milioni le donne che hanno subito stalking
e 2,9 milioni quelle che hanno subito violenza sessuale dall’attuale o dall’ex partner.
E’ ora di dire BASTA!
fonte vivalamamma.tgcom.it
Lgbt Internet: La nuova funzione di Yahoo non permette la ricerca dei termini “gay” e “sesso”
Se internet e la tecnologia in generale stanno facendo enormi passi in avanti, in materia di non discriminazione sul web siamo ancora lontani anni luce dalla sua reale realizzazione.
Molti motori di ricerca, nel tentativo di aggiungere maggiori e sempre più innovative funzioni dinamiche, hanno aumentato i loro meccanismi censori, cancellando o disabilitando l’abilità di cercare termini diffusissimi – ma indesiderati da molti, come “gay” o “lesbica”.
A finire nell’occhio del ciclone è questa volta il notissimo Yahoo e il suo nuovo servizio Clue, letteralmente “indizio”, che, come dice il nome, compara in pochi secondi la popolarità dei vari termini di ricerca, ma non dispone di alcun dato riguardante parole come “gay”, “sesso” e “masturbazione”.
Sotto il mirino ci sono anche vocaboli ‘soft’ come “lesbica”, “transgender”, “bisessuale” e “omosessuale”.
Un caso di censura simile era già accaduto lo scorso settembre a Google, quando il suo nuovo servizio di auto-ricerca istantanea non riconosceva termini come “bisessuale” e “lesbica”.
I responsabili del motore di ricerca sul web più diffuso al mondo hanno risposto che la loro funzione “esclude certe parole relativi alla pornografia, violenza e discorsi inneggianti all’odio”.
Ancora una volta, il vocabolo “gay” viene accostato immediatamente all’atto sessuale e agli abusi in generale, senza pensare che, oltre all’istinto primordiale di accoppiamento, gli omosessuali vivono tutta la gamma di sentimenti, positivi e negativi, della controparte etero.
fonte gaymagazine.it da ANDREA CAMMARATA, Via – Advocate
mercoledì 24 novembre 2010
Lgbt Salute e Ricerca Medica: Aids, arriva la pillola preventiva che abbatte i rischi di contagio
Il medicinale è il prodotto della miscela di altri due principi attivi. Nei test su un campione di popolazione maschile a rischio, la sua assunzione quotidiana si è dimostrata in grado di far crollare del 44% i casi di malattia e del 70% le probabilità di infezione.
Obama: "L'inizio di una nuova era nella prevenzione"
Aids, arriva la pillola preventiva che abbatte i rischi di contagio Una pillola di Truvada
ROMA, Una pillola blu nata dalla miscela di due farmaci è riuscita a ridurre del 44% i casi di infezione da Aids in un campione di popolazione maschile ad alto rischio di contagio.
Il farmaco si chiama Truvada e, secondo i risultati dei test, la sua assunzione quotidiana fa crollare i rischi di infezione da Hiv di oltre il 70% fra gli uomini che ne hanno fatto un uso regolare per due anni.
Secondo gli autori della ricerca, è la prima volta che si riesce a dimostrare che il rischio di contagio del virus può essere ridotto attraverso un farmaco preventivo.
L'annuncio della scoperta è stato dato sul New England Journal of Medicine e confermato dal National Institutes of Health americano.
Sollevando un un entusiastico commento del presidente Obama: “Sono incoraggiato da questo annuncio di una ricerca così dirompente nel campo della prevenzione dell'Hiv. C'è ancora da fare, ma questo tipo di studi segnano l'inizio di una nuova era nella prevenzione".
Il test è stato condotto da un team internazionale di scienziati in varie parti del mondo su un campione complessivo di circa 2.500 gay, transgender e maschi bisessuali. Il Truvada è il frutto della "combinazione" di due altre molecole della Gilead Sciences Inc, tenofovir e l'emtricitabina, già usati nel trattamento delle infezioni da Hiv.
Lo studio 1, chiamato iPrEx, ha preso in considerazione un campione molto ampio. Gli scienziati
della University of California di San Francisco hanno infatti condotto per due anni - dal luglio 2007 al dicembre 2009 - una sperimentazione su 2.500 uomini (bisessuali e omosessuali) provenienti da sei paesi: Stati Uniti, Sud Africa, Brasile, Thailandia, Ecuador e Perù.
"I risultati - spiega Anthony S. Fauci, capo della divisione del National Institutes of Health, che ha finanziato lo studio insieme con la Bill and Melinda Gates Foundation - fanno ben sperare, soprattutto perché il farmaco in questione funziona, non ha mostrato resistenza ed è già in commercio".
I ricercatori temevano che assumere il Truvada desse un falso senso di sicurezza e che, per questo, rendesse gli uomini meno propensi a usare il preservativo con i propri partner.
In realtà è successo il contrario: non solo il farmaco ha funzionato, ma ha anche ridotto i rapporti a rischio. Lo studio avverte, però, che il livello di protezione varia notevolmente a seconda dell'aderenza alla terapia.
In altre parole, più gli uomini rispettavano le dosi prescritte dai ricercatori, tanto più aumentava l'efficacia della molecola. Chi usava correttamente il prodotto, rispettando la terapia nel 90% dei casi, vedeva ridursi il rischio di Hiv nel 73 per cento dei casi; in quelli che avevano un'aderenza inferiore al 90 per cento, il rischio è sì diminuito, ma solo del 21%.
Secondo i ricercatori, questo tipo di protezione, chiamata Prep (Pre-Exposure Prophylaxis), potrebbe essere utile soprattutto per quegli uomini che, prostituendosi, non usano il preservativo; per quelli che sono a rischio di violenze sessuali, come accadere a detenuti; per chi perde le inibizioni perché sotto gli effetti dell'alcol.
Il tenofovir, uno dei due principi attivi del Truvada, aveva già mostrato di funzionare come "barriera" contro l'Aids. Alla Conferenza internazionale di Vienna sull'Aids, dello scorso luglio, gli esperti avevano mostrato che grazie alla combinazione con un gel, il farmaco antiretrovirale dava una copertura al virus nel 39% dei casi, una percentuale che salirebbe al 54% con la massima aderenza alla terapia.
I risultati, si leggeva nei risultati dello studio pubblicato su Science, parlavano chiaro: il gel battericida riduce del 50% la percentuale delle infezioni dopo un anno di utilizzo, del 39% dopo due anni e mezzo.
"Il Truvada - dicono ora i ricercatori di San Francisco - ha una marcia in più rispetto al gel microbicida: è già disponibile e prescrivibile in molti paesi, mentre il gel c'è, ma in piccole quantità ed è utilizzabile solo per le sperimentazioni cliniche".
Il test non è concluso. I 2.499 uomini coinvolti nella sperimentazione continueranno ad assumere il Truvada e ad essere controllati. In questo modo sarà possibile controllare la resistenza al farmaco e verificare l'eventuale presenza di effetti collaterali nel lungo termine. Finora, come conseguenza fastidiosa si è registrato solo il mal di testa.
LE LINEE GUIDA USA 2 In merito al Truvada, il Center for disease control and prevention ha pubblicato le linee guida provvisorie per gli operatori sanitari. Eccole:
1) Il Prep ha dimostrato di ridurre l'infezione da Hiv tra gli uomini che hanno relazioni sessuali con altri uomini.
Non ci sono dati in relazione alla sua efficacia tra gli eterosessuali o consumatori di droghe iniettabili.
2) Il farmaco sperimentato è il Truvada che è già in commercio. Tuttavia i pazienti devono sapere che la prevenzione rispetto all'Hiv non è attualmente indicata fra gli usi sull'etichetta del farmaco.
3) Il Prep deve essere utilizzato solo tra individui che sono Hiv-negativi. Prima di sottoporsi alla terapia è necessario fare il test.
4) Il Prep non dovrebbe mai essere visto come la prima difesa contro l'Hiv. Anche perché non protegge dalle altre malattie sessualmente trasmissibili.
5) Il punto cinque ricordare le regole basilari di prevenzione per gli uomini che fanno sesso con gli uomini, dal test sul partner all'uso del profilattico.
6) Il farmaco ha dimostrato di essere efficace solo se si rispetta il regime giornaliero. 7) Il Prep deve essere assunto sotto controllo medico.
fonte repubblica.it/salute/medicina/2010, Articolo di ADELE SARNO
Lgbt Venezuela: avvocata trans punta al Tribunale supremo
Il Venezuela di Chavez sarà abbastanza aperto e tollerante da ammetter una transessuale nel Tribunale supremo della giustizia?
Tamara Adrián, che all’anagrafe risulta ancora Tomás Adrián, ci sta provando e forte della sua esperienza da avvocata e docente di diritto punta alla Sala consiliar del Tribunale supremo.
La storia di Tamara è molto particolare: fino al 2002 era un uomo, si era sposato e aveva avuto due figli. Poi si è sottoposta a un intervento ed è diventato donna. Ma attenzione: continua a preferire le donne: "Sono transessuale, lesbica e femminista"
Quanto alle sue idee politiche, era marxista leninista finché non ha viaggiato in Russia e a Cuba. Adesso si considera una persona della sinistra democratica e libertaria. Sarà accolta nell’élite giudiziaria del suo paese?
fonte queerblog.it
Lgbt Appello: Non toccate il 5 per 1000
Al Parlamento Italiano
Al presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Gianfranco Fini
Al presidente del Senato della Repubblica Italiana, Onorevole Renato Schifani
Negli scorsi giorni, gli organi di stampa hanno riportato la notizia che la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esaminato il testo della nuova "legge per la stabilità" di prossima discussione e approvazione in Parlamento, legge che limiterebbe a 100 milioni di euro i fondi da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011.
Questo significherebbe non rispettare la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associazioni destinatarie la loro quota del 5 x 1.000 con la prossima dichiarazione dei redditi: solo 100 milioni, rispetto all'intero ammontare del 5 x 1.000, verranno infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto verrà trattenuto dallo Stato.
Si tratterebbe, se la notizia fosse confermata e tale tetto fosse effettivamente approvato, di una riduzione del 75% rispetto all'importo destinato nell'anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti). Tale ulteriore taglio si aggiunge a quelli effettuati al bilancio della cooperazione internazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che si occupano di aiuti ai paesi in via di sviluppo e a quelli per la ricerca scientifica, universitaria e sanitaria.
Questi tagli si ripercuotono significativamente sull'operatività delle organizzazioni del terzo settore, che hanno dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una professionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all'estero e dunque motivo di orgoglio per il nostro Paese.
Tali organizzazioni, non diversamente da altre realtà sociali ed economiche, basano la loro attività sulla programmazione finanziaria degli impegni attuali e futuri per rendere sostenibile il proprio agire nei diversi settori di riferimento.
Non è la prima volta, purtroppo, che si interviene, con tetti massimi di impegno, per limitare l'operatività del "5 x 1.000", uno strumento che, come poche altre misure di natura fiscale, ha dimostrato di riscuotere un gradimento molto alto dei cittadini italiani sin dalla sua prima applicazione.
Tagliare i fondi a disposizione del "5 x 1.000" significherebbe quindi limitare drasticamente la libertà dei cittadini di decidere come destinare la propria quota dell'imposta sui redditi direttamente a sostegno degli operatori del terzo settore.
Per queste ragioni chiediamo al Parlamento Italiano di intervenire per eliminare, nel testo della "legge per la stabilità" di prossima discussione, il tetto di 100 milioni di euro da destinare al "5 x 1.000" per l'anno 2011, ripristinando quanto meno l'importo dei fondi previsti nell'anno 2010.
Cliccando o copiando il link potrai leggere le centinaia di gruppi promotori:
http://www.iononcisto.org/promotori.php
Usa questo link se vuoi firmae l'appello:
http://www.iononcisto.org/form.php
Guarda chi ha firmato:
http://www.iononcisto.org/firme.php
Videogiochi Lgbt "Fable III" Le relazioni pericolose
La rivoluzione ha inizio, almeno nella storia di Fable III, ma in verità la rivoluzione era già cominciata con il titolo precedente: Fable II.
Un videogioco ambizioso, che vorrebbe permettere ai giocatori una completa libertà di azione e, ovviamente, di reazione.
Sì, perché in questo gioco chi si comporta male pagherà le conseguenze del caso, chi mangia male ingrasserà, chi gestisce male i suoi averi si impoverirà.
Già in Fable II si poteva decidere di avere una o più relazioni sentimentali, e si poteva decidere se averle etero od omosessuali, ma in questo terzo capitolo si è osato ancora di più.
Non solo una scheda attribuita a ogni individuo presente nel gioco ci dirà se si stratta di un tizio (o una tizia) con gusti etero od omo (la bisessualità non è contemplata... la vedremo in Fable IV?), ma possiamo decidere anche di avere un bel po' di relazioni extraconiugali.
Già. La prosituzione nel regno di Albion abbonda (e dove non abbonda?) e non è difficile trovare uomini e donne pronti a concedersi per un po' di spiccioli. Mi raccomando però i profilattici! Bisogna garantirsi sempre rapporti sessuali consenzienti e protetti: la promiscuità può essere sinonimo di malattia venerea.
Ecco allora come un gioco può diventare educativo in un senso più ampio. Può arrivare fin dove molti genitori non osano, può raccontare la realtà della vita al di là di pregiudizi, religioni e comportamenti propri.
Un videogioco che mette in primo piano le relazioni umane e pone al centro dell'universo l'individuo (e anche i cani). Peccato che siamo nel regno di Albion e non proprio in Italia.
fonte videogiochi.blogosfere.it, Stefano Gallarini
martedì 23 novembre 2010
Icone lgbt: Madonna contro il bullismo e a favore dei gay
Intervistata da Ellen DeGeneres, Madonna, da sempre alleata e sostenitrice del popolo Lgbt, ha fatto un’attenta osservazione sul problema del bullismo in America.
Come suo solito, non ha cercato di essere diplomatica, esprimendo apertamente il suo pensiero con un paragone che sta facendo discutere (ma che, visto le condizioni in cui versano i gay in certi paesi) non trovo affatto fuori luogo:
“Il fatto che degli adolescenti si suicidino è estremamente inquietante, ma sentire che questi adolescenti si tolgono la vita in quanto vittime del bullismo a scuola è davvero incomprensibile. Il fatto che stiamo torturando i nostri adolescenti in quanto gay, è davvero incomprensibile. È come quando si linciavano i neri o come Hitler che stermina gli ebrei”
fonte queerblog Via | Gossipblog
Lgbt, Coppie in crisi: ecco i periodi più a rischio
Lo sapevate che le coppie in crisi si moltiplicano nei giorni che precedono il Natale e la Pasqua?
Eh già sono proprio questi i periodi in cui si concentrano le rotture dei rapporti amorosi, secondo un sondaggio fatto dal giornalista inglese, David McCandless, che per elaborare la sua teoria ha analizzato i profili di Facebook, verificando in quanti, nei vari periodi dell’anno, hanno modificato il loro stato da fidanzato o sposato a single oppure fatto intendere una rottura!
McCandless per effettuare la sua analisi, ha preso in esame 10 mila utenti del social network Facebook, andando a ricercare parole inerenti alla rottura di una relazione, negli aggiornamenti del profilo.
Ne è risultato che i pericoli maggiori si corrono circa due settimane prima di Natale, quando forse si inizia a fare i bilanci sulla propria vita e si tagliano un po’ di rami secchi.
Altri momenti pericolosi sono addirittura il giorno di San Valentino, un punto di svolta per molte relazioni, e le settimane che precedono la Pasqua.
C’é poi un’alta concentrazione di persone che si lasciano il primo aprile, non sarà mica per via di scherzi non graditi?
Mesi tranquilli sono invece agosto, settembre e ottobre, a dispetto di chi pensa che in vacanza possa esserci qualche scappatella che metta in crisi il rapporto o qualche riflessione sulla vita di coppia.
Il lunedì, resta comunque in assoluto il giorno più rischioso della settimana, mentre il giorno più tranquillo di tutto l’anno è quello di Natale, forse eprchè siamo tutti più buoni!
fonte pourfemme.it Ritana Schirinzi Via | tiscali
Lgbt Delhi, un fondo pensioni per gli eunuchi
AP/LaPresse
Nel Delhi, in India, tutti gli eunuchi adulti saranno coperti da una pensione di 1000 rupie, che equivalgono più o meno a 22,50€ al mese in riconoscimento del loro status sociale e soprattutto per la loro condizione di vita precaria; ad annunciarlo è stato il governo locale.
Il comitato municipale del Delhi, MCD, ha già pagato la pensione agli eunuchi anziani, le vedove e quelli che presentano handicap fisico o mentale. Per poter beneficiare della pensione, gli eunuchi devono dimostrare di non avere genitali maschili, di non essere sposati e di avere un’età superiore ai 18 anni.
Pare che in India ci siano circa un milione e mezzo di eunuchi o hijiras, altro nome con cui verrebbero identificati.
Sebbene in passato per via di credenze culturali e superstizioni gli eunuchi ricevevano un trattamento di riguardo da parte degli imperatori o famiglie nobili che dopo averli evirati, per evitare il rischio di situazioni promiscue con le donne della casa, li accoglievano in casa per seguire la famiglia e considerati un bene prezioso per via delle caratteristiche femminili che presentavano, oggi la società moderna ha imparato a superare le superstizioni ed emarginarli ai lati della società.
L’evirazione degli eunuchi non è più forzata ma un atto volantario dei familiari degli stessi.
Vivono in condizioni disagiate in delle baraccopoli, molti sono stati allontanati dalla famiglia e cercano di sopravvivere chiedendo soldi per strada o prostituendosi. Alcuni, non tutti, riescono a guadagnarsi da vivere con spettacoli o cerimonie di buon auspicio su richiesta, per matrimoni, ma non è facile.
L’assessore locale, Jagdish Mamgain, ha dichiarato che gli Eunuchi appartengono ormai alla categoria dimenticata e abbandonata dalla società e per loro sopravvivere, soprattutto quando diventano vecchi, è sempre più difficile.
Visto che il governo non dispone di alcuno strumento per creare posti di lavoro da offrire a questa parte di popolazione è stato deciso di destinare agli eunuchi, che hanno residenza a Delhi, un fondo delle pensioni.
La comunità degli eunuchi, sebbene sia una comunità emarginata dalla società, pare stia riuscendo a rivendicare i propri diritti soprattutto negli ultimi anni.
Possono avere la possibilità di segnare il proprio genere spuntando la lettera “E” sul passaporto; inoltre la Commissione Elettorale della Nuova Delhi ha consentito agli eunuchi di poter identificare il proprio sesso sulle schede elettorali, così spuntando su “O” che sta per others, saranno identificati come eunuchi.
fonte gaywave Via | PinkNews
Nel Delhi, in India, tutti gli eunuchi adulti saranno coperti da una pensione di 1000 rupie, che equivalgono più o meno a 22,50€ al mese in riconoscimento del loro status sociale e soprattutto per la loro condizione di vita precaria; ad annunciarlo è stato il governo locale.
Il comitato municipale del Delhi, MCD, ha già pagato la pensione agli eunuchi anziani, le vedove e quelli che presentano handicap fisico o mentale. Per poter beneficiare della pensione, gli eunuchi devono dimostrare di non avere genitali maschili, di non essere sposati e di avere un’età superiore ai 18 anni.
Pare che in India ci siano circa un milione e mezzo di eunuchi o hijiras, altro nome con cui verrebbero identificati.
Sebbene in passato per via di credenze culturali e superstizioni gli eunuchi ricevevano un trattamento di riguardo da parte degli imperatori o famiglie nobili che dopo averli evirati, per evitare il rischio di situazioni promiscue con le donne della casa, li accoglievano in casa per seguire la famiglia e considerati un bene prezioso per via delle caratteristiche femminili che presentavano, oggi la società moderna ha imparato a superare le superstizioni ed emarginarli ai lati della società.
L’evirazione degli eunuchi non è più forzata ma un atto volantario dei familiari degli stessi.
Vivono in condizioni disagiate in delle baraccopoli, molti sono stati allontanati dalla famiglia e cercano di sopravvivere chiedendo soldi per strada o prostituendosi. Alcuni, non tutti, riescono a guadagnarsi da vivere con spettacoli o cerimonie di buon auspicio su richiesta, per matrimoni, ma non è facile.
L’assessore locale, Jagdish Mamgain, ha dichiarato che gli Eunuchi appartengono ormai alla categoria dimenticata e abbandonata dalla società e per loro sopravvivere, soprattutto quando diventano vecchi, è sempre più difficile.
Visto che il governo non dispone di alcuno strumento per creare posti di lavoro da offrire a questa parte di popolazione è stato deciso di destinare agli eunuchi, che hanno residenza a Delhi, un fondo delle pensioni.
La comunità degli eunuchi, sebbene sia una comunità emarginata dalla società, pare stia riuscendo a rivendicare i propri diritti soprattutto negli ultimi anni.
Possono avere la possibilità di segnare il proprio genere spuntando la lettera “E” sul passaporto; inoltre la Commissione Elettorale della Nuova Delhi ha consentito agli eunuchi di poter identificare il proprio sesso sulle schede elettorali, così spuntando su “O” che sta per others, saranno identificati come eunuchi.
fonte gaywave Via | PinkNews
lunedì 22 novembre 2010
Lgbt, Si è tenuto il 18 novembre a Roma ‘Diversitalavoro’, career day per disabili, stranieri e transessuali.
Si è tenuto 18 novembre, a Roma per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di laureati e diplomati con disabilità o di origine straniera. E’ l’obiettivo che si pone ‘Diversitalavoro’, career day promosso da Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le pari opportunità. La seconda edizione romana del progetto il 18 novembre, dalle 10 alle 17, nella sede di Bnl Gruppo Bnp Paribas, in via Crescenzo del Monte 27.
‘Cerchiamo talenti cui offrire pari opportunità nel mondo del lavoro’, questo è il motto che anima il progetto nato nel 2008 e che vanta già importanti risultati nelle edizioni di Milano e Roma. Queste le aziende che finora hanno confermato la loro partecipazione all’edizione capitolina: Allianz, Bnl Gruppo Bnp Paribas, Ibm, Leroy Merlin, Microsoft, Telecom Italia, Vodafone.
L’elenco sarà continuamente aggiornato fino al giorno dell’evento. Le persone con disabilità e le persone di origine straniera possono candidarsi sul sito www.diversitalavoro.it, dove sono già presenti annunci di lavoro da parte delle aziende partecipanti e che verranno pubblicati di continuo.
Durante la giornata le aziende incontreranno i candidati selezionati tra le persone che avranno inviato il proprio curriculum e che avranno ricevuto l’invito per partecipare al career day ‘Diversitalavoro’.
Come nelle edizioni precedenti, la location che ospita la giornata dedicata alla ‘diversity’ è messa a disposizione da una delle aziende partecipanti: quest’anno sarà Bnl Gruppo Bnp Paribas ad aprire le porte della propria sede di Roma a ‘Diversitalavoro’.
In particolare, chi parteciperà a ‘Diversitalavoro’ potrà incontrare i manager aziendali e i responsabili ‘hr’ dalle 10 alle 15 (area stand); sostenere un eventuale colloquio individuale (area colloqui); avere dalle 12 alle 15 una consulenza personalizzata su come scrivere il cv (cv check).
E inoltre si potrà partecipare, dalle 11,30 alle 13, a seminari in cui si parlerà di come impostare un curriculum, affrontare un colloquio e di quali sono le normative che regolano l’accesso al mondo del lavoro per stranieri e disabili.
Dalle 15 alle 17, si terrà il convegno ‘Diversi luoghi di lavoro: buone prassi e strategie di intervento per l’accesso al lavoro delle persone: di origine straniera, con disabilità e transessuali’.
‘Diversitalavoro’ è un evento gratuito che negli anni ha riscosso una notevole partecipazione di utenti e ha aiutato molte persone con disabilità e persone di origine straniera a inserirsi in contesti lavorativi nazionali e internazionali.
Le aziende che finora hanno aderito a tutte le edizioni di ‘Diversitalavoro’ su Roma e Milano sono state 32, che hanno dimostrato, con la loro partecipazione, di condividere lo scopo che anima ‘Diversitalavoro’: sensibilizzare il mondo del lavoro sul tema della diversità. In totale, sono 330 le offerte di lavoro che sono state presentate agli utenti durante tutte le edizioni (esclusa quella in corso) e che hanno riguardato vari settori e coinvolto quasi tutte le regioni italiane.
Dopo Roma, nell’aprile 2011 l’appuntamento torna a Milano.
“La sostenibilità di un’impresa si misura anche dalla capacità di offrire posti e opportunità di lavoro per tutti”, afferma Ugo Castellano, consigliere delegato di Fondazione Sodalitas.
“Le imprese che fanno parte di Fondazione Sodalitas – aggiunge – sono fortemente impegnate sul fronte dell’occupabilità, così come diversi sono i progetti volti a promuovere le pari opportunità sul lavoro promossi dalla Fondazione stessa: oltre a ‘Diversitalavoro’, da ricordare la ‘Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro’, lanciata il 5 ottobre 2009 e a oggi sottoscritta da 80 imprese che danno lavoro a oltre 600.000 persone”.
fonte gaynews24
Lgbt, Un flashmob all'Opera House di Sydney, con le canzoni di Dannii Minogue e di Kylie Minogue.
Domenica 14 novembre, ora di pranzo. Davanti all'Opera House di Sydney inizia ad aggirarsi Joyce Maynge, una tra le più famose drag queen australiane. Ad un certo punto si odono alcune canzoni di Dannii Minogue e di Kylie Minogue. Joyce inizia a ballare ed un numero crescente di persone si unisce a lei.
Stiamo parlando di un nuovo flashmob organizzato nella città australiana da un gruppo di volontari, gli stessi che nel 2009 diedero vita al primo flashmob gay di Sydney e ad un divertente scontro fra due improbabili Lady Gaga organizzato lo scorso maggio.Qui il loro primo video..
Davanti al monumento simbolo della città sono intervenuti un centinaio di ballerini, in età compresa fra i 5 ai 60 anni, che si sono esibiti in mezzo alla folla presente in piazza.
A sottolineare come l'evento stia ottenendo di volta in volta un eco sempre maggiore, anche i post che entrambe le cantanti scelte per la colonna sonora (Dannii Minogue e Kylie Minogue) hanno scritto sulle loro pagine Twitter, così come lo spazio che il quotidiano "Sydney Morning Herald" e il telegiornale di "Channel 10" gli hanno dedicato.
fonte gayburg
Lgbt, Matrimonio gay in alta quota, realtà o finzione?
La definiscono una leggenda metropolitana, la storia che ha fatto il giro del web nelle ultime 24 ore. Un matrimonio gay si sarebbe celebrato in gran segreto durante un volo di linea della compagnia aerea Virgin America diretto a New York city.
Ad ufficializzare l’unione gay sarebbe stato il capitano del volo mentre l’aereo si trovava a sorvolare l’area del territorio canadese, durante la notte. Pare che il matrimonio si sia celebrato nella cambusa del velivolo mentre tutti i passeggeri erano appisolati.
Solo il giorno dopo, quindi una volta conclusa la cerimonia gay, i passeggeri addormentati sono stati svegliati dalla voce dell’altoparlante del responsabile di volo che avrebbe annunciato la nascita della nuova coppia: “Sono lieto di comunicarvi che, mentre voi tutti eravate addormentati, su questo volo due gentiluomini si sono uniti in matrimonio, vi chiedo di offrir loro un applauso.
Ma possibile che stessero dormendo tutti e nessuno si sia reso conto di quanto accaduto? Questo è uno dei tanti commenti che alcuni passeggeri che si trovavano su quello stesso volo, avrebbero postato sulle proprie pagine di Facebook o Tweet; è proprio grazie a questi passeggeri che la notizia avrebbe fatto il giro del web, ma ancora non vi è nulla di confermato su quella che viene creduta essere una leggenda metropolitana o un trama di un film più che una realtà.
Infatti, pare che il volo avrebbe dovuto fare una deviazione per sorvolare il territorio canadese ma tale deviazione non risulta a nessuno, ne tanto meno il personale della compagnia sarebbe a conoscenza di questo matrimonio.
Secondo alcuni sarebbe soltanto un’altra trovata di marketing per forzare la mano sulla clientela gay e il turismo gay soprattutto che, almeno secondo dati recenti, darebbe un buon profitto.
Il governo canadese ha legalizzato i matrimoni gay nel luglio del 2005 qualificandosi come il quarto paese nel mondo a riconoscere i diritti delle coppie dello stesso sesso.
Per ufficializzare legalmente un matrimonio gay è necessaria la presenza di un funzionario canadese ed è anche necessario compilare la documentazione relativa, quindi è difficile che questo matrimonio venga riconosciuto, nel caso in cui venisse confermato.
fonte gaywave Via | Adocate
domenica 21 novembre 2010
"RITRATTO D'ARTISTA" IN ESCLUSIVA PER LISADELGRECO_DANZA: ALESSIA GELMETTI
Ph. Filippo Tonon
News dal Mondo... continua in esclusiva la sua rubrica mensile:
"RITRATTO D'ARTISTA"
dedicata a persone del mondo dell'Arte e dello Spettacolo,
e nello specifico della Danza, della Coreografia, Attori, Cantanti Lirici, della Musica, delle Arti Visive etc..
Spesso saranno persone con cui ho avuto il piacere di lavorare,
come l'Artista che vi presento questo mese:
Alessia Gelmetti
A cui sono grata di aver accettato con entusiasmo di voler far parte di questo mio spazio,
Grazie Alessia...Lisa
Ballerina di particolari doti fisiche ed artistiche, ama spaziare dal repertorio classico al moderno e neoclassico, dimostrando un’estrema sensibilità e grandi capacità interpretative.
Alessia Gelmetti, inizia gli studi di danza classica a Verona con il Maestro Dino Lucchetta, e continua poi con il metodo della Royal Academy of Dancing, superando gli esami a pieni voti.
Frequenta numerosi stages tenuti da insegnati di fama internazionale, come Marika Besobrasova, Margarita Trayanova, Alaine Astie, ed altri.
Alessia Gelmetti e Giovanni Patti
Nel 1994 vince una borsa di studio presso la “Scuola del Balletto di Toscana” a Firenze, dove ha l’opportunità di studiare con numerosi insegnanti, tra cui Barbara Baer, Cristina Bozzolini, Sarah Taylor, Alessandro Bigonzetti, Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde.
Nel luglio 1997, giovanissima, entra a far parte del “BALLETTO DI TOSCANA”, diretto da Cristina Bozzolini, dove danza come solista in numerose produzioni, in Italia e nel mondo, in coreografie di Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Cesc Gelabert, Michele Pogliani, Vasco Wellencamp e altri.
Alessia Gelmetti e Toni Russo
Tantissimi i titoli interpretati, parte del repertorio della compagnia, tra cui possiamo ricordare ad esempio Mediterranea, Don Giovanni, Turnpike, Otello, Il castello di Barbablù, Romeo e Giulietta, Holberg Suite.
La sua esperienza con il Balletto di Toscana le offre l’opportunità di avvicinarsi alla tecnica moderna e neoclassica in maniera amplia, spaziando tra i vari stili, e di lavorare con ballerini, coreografi e Maitre di grande talento, accrescendo così la sua formazione di ballerina già nei primi anni della sua carriera.
Nel 2001 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona, di cui tuttora è parte, e nel 2005 ne diventa Prima Ballerina. Danza i ruoli solistici e principali in balletti del repertorio quali Giselle, Il Lago dei cigni, Coppelia, La Bella Addormentata, Don Quixote, Il Corsaro, e in balletti moderni e neoclassici come
La Bottega Fantastica e Drowning by Numbers (cor. di Matteo Levaggi),
Sogno di una notte di mezza estate (cor. di Francesco Ventriglia),
Romeo e Giulietta (cor. di Amedeo Amodio),
La Vedova Allegra e Cenerentola (cor. di MariaGrazia Garofoli),
L’opera da tre soldi (cor. di Mario Piazza), e tanti altri.
Danza anche i ruoli principali in alcune Opere liriche durante il Festival Areniano, tra cui possiamo sicuramente evidenziare il ruolo della “Schiava” nel Trionfo dell’Aida con la coreografia di Susanna Egri, e nella versione coreografata da Vladimir Vassiliev.
Per la stagione 2004-2005 le viene offerto un impegno lavorativo come solista al “Carolina Ballet”, negli Stati Uniti.
Qui danza in coreografie di Balanchine, come Concerto Barocco, Who Cares?, Donizetti Variation, Square Dance, in Carolina Jamboree della coreografa americana Lynn-Taylor Corbett, e in coreografie di Robert Weiss, come Lo Schiaccianoci, Coppelia, Lago dei cigni e altri.
Fin dalla suo primo spettacolo negli Stati Uniti, riceve grandi consensi di pubblico e di critica: “…Another newcomer, Alessia Gelmetti, proved a star in the making with her riveting solos.” (The News & Observer) (“…Un’altra nuova arrivata, Alessia Gelmetti, si è dimostrata una stella nascente con i suoi incantevoli assoli.”).
Ph. Manuel Barzon
Al di fuori degli impegni con il suo Teatro, viene invitata come guest a partecipare a serate di Gala o altre produzioni, tra cui gli ultimi impegni sono stati per il “Reate Festival” di Rieti, il “Ohrid Summer Festival” in Macedonia, e la creazione Vanitas del giovane coreografo italiano Mauro de Candia, proposta a Cipro nell’ambito di una serata di balletto.
http://www.alessiagelmetti.com/
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata
Alessia Gelmetti e Valerio Longo in "Barbablù" coreografia Fabrizio Monteverde
Alessia Gelmetti e Giovanni Patti in "Giselle"
Alessia Gelmetti e Stefano Palmigiano
"Aria Sustended" Coreografia Mauro de Candia
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata
News dal Mondo... continua in esclusiva la sua rubrica mensile:
"RITRATTO D'ARTISTA"
dedicata a persone del mondo dell'Arte e dello Spettacolo,
e nello specifico della Danza, della Coreografia, Attori, Cantanti Lirici, della Musica, delle Arti Visive etc..
Spesso saranno persone con cui ho avuto il piacere di lavorare,
come l'Artista che vi presento questo mese:
Alessia Gelmetti
A cui sono grata di aver accettato con entusiasmo di voler far parte di questo mio spazio,
Grazie Alessia...Lisa
Ballerina di particolari doti fisiche ed artistiche, ama spaziare dal repertorio classico al moderno e neoclassico, dimostrando un’estrema sensibilità e grandi capacità interpretative.
Alessia Gelmetti, inizia gli studi di danza classica a Verona con il Maestro Dino Lucchetta, e continua poi con il metodo della Royal Academy of Dancing, superando gli esami a pieni voti.
Frequenta numerosi stages tenuti da insegnati di fama internazionale, come Marika Besobrasova, Margarita Trayanova, Alaine Astie, ed altri.
Alessia Gelmetti e Giovanni Patti
Nel 1994 vince una borsa di studio presso la “Scuola del Balletto di Toscana” a Firenze, dove ha l’opportunità di studiare con numerosi insegnanti, tra cui Barbara Baer, Cristina Bozzolini, Sarah Taylor, Alessandro Bigonzetti, Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde.
Nel luglio 1997, giovanissima, entra a far parte del “BALLETTO DI TOSCANA”, diretto da Cristina Bozzolini, dove danza come solista in numerose produzioni, in Italia e nel mondo, in coreografie di Mauro Bigonzetti, Fabrizio Monteverde, Eugenio Scigliano, Cesc Gelabert, Michele Pogliani, Vasco Wellencamp e altri.
Alessia Gelmetti e Toni Russo
Tantissimi i titoli interpretati, parte del repertorio della compagnia, tra cui possiamo ricordare ad esempio Mediterranea, Don Giovanni, Turnpike, Otello, Il castello di Barbablù, Romeo e Giulietta, Holberg Suite.
La sua esperienza con il Balletto di Toscana le offre l’opportunità di avvicinarsi alla tecnica moderna e neoclassica in maniera amplia, spaziando tra i vari stili, e di lavorare con ballerini, coreografi e Maitre di grande talento, accrescendo così la sua formazione di ballerina già nei primi anni della sua carriera.
Nel 2001 entra a far parte del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona, di cui tuttora è parte, e nel 2005 ne diventa Prima Ballerina. Danza i ruoli solistici e principali in balletti del repertorio quali Giselle, Il Lago dei cigni, Coppelia, La Bella Addormentata, Don Quixote, Il Corsaro, e in balletti moderni e neoclassici come
La Bottega Fantastica e Drowning by Numbers (cor. di Matteo Levaggi),
Sogno di una notte di mezza estate (cor. di Francesco Ventriglia),
Romeo e Giulietta (cor. di Amedeo Amodio),
La Vedova Allegra e Cenerentola (cor. di MariaGrazia Garofoli),
L’opera da tre soldi (cor. di Mario Piazza), e tanti altri.
Danza anche i ruoli principali in alcune Opere liriche durante il Festival Areniano, tra cui possiamo sicuramente evidenziare il ruolo della “Schiava” nel Trionfo dell’Aida con la coreografia di Susanna Egri, e nella versione coreografata da Vladimir Vassiliev.
Per la stagione 2004-2005 le viene offerto un impegno lavorativo come solista al “Carolina Ballet”, negli Stati Uniti.
Qui danza in coreografie di Balanchine, come Concerto Barocco, Who Cares?, Donizetti Variation, Square Dance, in Carolina Jamboree della coreografa americana Lynn-Taylor Corbett, e in coreografie di Robert Weiss, come Lo Schiaccianoci, Coppelia, Lago dei cigni e altri.
Fin dalla suo primo spettacolo negli Stati Uniti, riceve grandi consensi di pubblico e di critica: “…Another newcomer, Alessia Gelmetti, proved a star in the making with her riveting solos.” (The News & Observer) (“…Un’altra nuova arrivata, Alessia Gelmetti, si è dimostrata una stella nascente con i suoi incantevoli assoli.”).
Ph. Manuel Barzon
Al di fuori degli impegni con il suo Teatro, viene invitata come guest a partecipare a serate di Gala o altre produzioni, tra cui gli ultimi impegni sono stati per il “Reate Festival” di Rieti, il “Ohrid Summer Festival” in Macedonia, e la creazione Vanitas del giovane coreografo italiano Mauro de Candia, proposta a Cipro nell’ambito di una serata di balletto.
http://www.alessiagelmetti.com/
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata
Alessia Gelmetti e Valerio Longo in "Barbablù" coreografia Fabrizio Monteverde
Alessia Gelmetti e Giovanni Patti in "Giselle"
Alessia Gelmetti e Stefano Palmigiano
"Aria Sustended" Coreografia Mauro de Candia
Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata
Lgbt Coming out: sempre più giovani a farlo
L’età media in cui le persone gay, lesbiche e bisessuali fanno coming out è diminuita soprattutto negli ultimi 40 anni, almeno secondo quanto dichiarato da un sondaggio condotto da un gruppo per i diritti gay, Stonewall, in Inghilterra.
Nel sondaggio sono state intervistate 1.500 persone, apertamente omosessuali; dai risultati è emerso che tra gli over 60 gli intervistati avrebbero fatto coming out intorno ai 37 anni.
Gli intervistati di 30 anni avrebbero fatto coming out intorno ai 21 anni mentre il gruppo degli intervistati di 18-24 anni avrebbe fatto coming out intorno ai 17 anni;
Il sondaggio, condotto attraverso i siti di social network, come facebook, non tiene conto del numero di persone che non sono apertamente dichiarate. Secondo il sondaggio, pare che la paura di fare coming out sia sempre minore, nella popolazione lgbt odierna.
Tra i 33 intervistati di età superiore a 60 solo cinque aveva dichiarato pubblicamente il loro orientamento sessuale in età inferiore ai 18 anni, mentre il resto avrebbe fatto coming out negli ultimi 10 anni.
I gay e le lesbiche dovrebbero fare coming out quando si sentono di farlo, questo è ovvio, ma da quello che emerge da questo sondaggio, condotto sulla comunità lgbt britannica, pare che l’uso di fare coming out in età sempre più giovanile incoraggerebbe le nuove generazioni a fare coming out.
La società è cambiata, i giovani sono molto informati sulla sessualità e vi è sempre più accettazione nei confronti della comunità lgbt tra l’opinione pubblica, soprattutto grazie al coming out di personaggi dello spettacolo che diventano modelli per i giovani lgbt.
A confermare ciò la dichiarazione di Dalia Fleming, ventunenne che avrebbe fatto coming out quando aveva 15 anni, ispirata da alcuni modelli della televisione.
Certamente il cammino da fare è ancora lungo, soprattutto nelle scuole bisogna insistere con il dialogo tra genitori e insegnanti al fine di soffocare qualsiasi forma di bullismo o comportamento che possa far sentire discriminati i giovani della comunità lgbt.
fonte gaywave Via | Advocate
Lgbt Governo, Luxuria al Ministro Carfagna, giusto andar via da ministero e Pdl
“Il mio intuito femminile mi aveva fatto capire da tempo che Mara Carfagna si sarebbe allontanata dal suo partito e da questo governo. Ora che annuncia di farlo, non posso che dirle brava, vai avanti cosi’, e’ la scelta giusta”.
Vladimir Luxuria, apprezza e incoraggia la decisione politica prefigurata dal ministro per le Pari opportunita’ di lasciare il Pdl e conseguentemente di dimettersi dal dicastero da lei guidato da due anni e mezzo.
fonte gaynews24
Lgbt, La regione Lazio censura i siti di news dedicati ai gay
La pubblica amministrazione e il rapporto con la Rete: siamo in Myanmair o in Italia?
La regione Lazio ha oscurato dai computer degli uffici della pubblica amministrazione alcuni tra i principali siti web di informazione che si rivolgono ai gay e a chi ha orientamento Lgbt.
Per più di 48 ore aveva bloccato anche Facebook e Twitter per i consiglieri regionali e i collaboratori che hanno subito protestato.
L'amministrazione regionale ha inserito nella sua blacklist dei siti che i dipendenti non possono visitare, gay.it, gay.tv, gaynews.it. L'avviso che compare nelle pagine è il seguente: 'Accesso non consentito.
Motivazione: le attuali policy aziendali non consentono l'accesso al sito richiesto. La pagina che si sta tentando di visualizzare è categorizzata come Pornography'.
E' grave che la parola e il termine gay venga affiancato alla pornografia e quindi bloccato sui computer della regione Lazio.
Secondo Alessio De Giorgi, direttore di Gay.it: 'diverse amministrazioni pubbliche e aziende 'discriminanò il nostro sito internet, etichettandolo come pornografico e permettendo nel contempo l'accesso ai propri dipendenti a siti di vario genere che hanno contenuti spesso meno casti del nostro (sportivi, femminili e così via)'.
Non solo notizie ma sono stati bloccati anche spazi di discussione come forum e chat seguendo quella che è una vera e propria discriminazione fatta di pregiudizi. Che sia questa la nuova linea del Governatore Renata Polverini?
In realtà a quanto pare leggendo le segnalazioni su Gay.it non sarebbe l'unica regione ma anche alcuni comuni bloccano l'accesso a questi siti.
fonte web20.excite.it (foto © LaPresse)
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censura,
politica dei non diritti
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