Sette giorni, cinque luoghi, reinterpretati e risvelati da eventi esclusivi, proposte artistiche che costituiscono un unicum territoriale e in taluni casi una novità assoluta nel panorama internazionale della ricerca artistica contemporanea: torna Secret Florence per la sua ottava edizione.
“Secret Florence si conferma progetto strategico dell’Estate Fiorentina, fra i grandi festival che caratterizzeranno la programmazione dei prossimi mesi. Ancora una volta al centro ci sono luoghi da riscoprire, grazie a musica, danza, spettacolo, cinema, iniziative e performance riescono a mettersi in connessione con gli spazi che li ospitano creando atmosfere suggestive e valorizzando ancor di più la notevole proposta artistica. Nomi di alto livello e un programma multidisciplinare di respiro internazionale grazie anche a partner importanti sono la cifra di questa kermesse che siamo orgogliosi di sostenere” - dichiara la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.
Al via dal Cinema la Compagnia, con un'anteprima italiana dello Schermo dell'arte che ospita l'attore e regista francese Mathieu Amalric, pluripremiato ai Cesar come attore, miglior regista al Festival di Cannes per il film Tournée, ha girato tre film dedicati a John Zorn, sassofonista, clarinettista e compositore americano, tra i più influenti e geniali musicisti della scena contemporanea. Amalric incontra Zorn nel 2008 e inizia a seguirlo e filmarlo in ogni occasione possibile, cogliendo con grande sensibilità il suo processo creativo. Ideati per essere proiettati durante i concerti di Zorn, i tre film saranno presentati in questa occasione alla presenza del regista e per la prima volta in Italia nella loro sequenza temporale (5/6 dalle ore 18, prenotazione obbligatoria).
Il giorno seguente il Chiostro del Convento del Carmine apre le sue porte esclusivamente per Secret Florence, divenendo luogo deputato alla musica e allo spettacolo con il concerto a cura di Musicus Concentus del violoncellista olandese Ernst Reijseger, autore di leggendarie performance nei festival jazz in tutta Europa, ha collaborato con artisti come Uri Caine, Yo Yo Ma, Giovanni Sollima, spaziando tra classica, world e jazz. Di grande importanza e assoluto valore artistico, la sua ultra decennale collaborazione con il regista tedesco Werner Herzog, per il quale Reijseger ha composto le colonne sonore di alcuni dei suoi film (6/6 ore 19.00).
Villa Carducci Pandolfini tra Soffiano e Legnaia diventa scenario del Dittico intitolato Rito a cura del Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni che restituisce alla Villa la funzione di cenacolo, di luogo dove ascoltare, sostare, camminare e osservare. Due performance: Suite con la musica dal vivo di Naomi Berrill (violoncello) e i danzatori Maurizio Giunti e Jari Boldrini e Le tue labbra con la musica dal vivo di Daniele Roccato (contrabbasso) e i danzatori Claudia Caldarano e Maurizio Giunti, due riti, intesi come soglie di gesti che si succedono durante la giornata. La Villa Carducci-Pandolfini è un luogo prezioso, che si apre in questa occasione, per essere vissuto a pieno nella sua vocazione di accoglienza (7-8/6 ore 20.00 e 21.00).
All'aperto si diffondono i suoni di Aria, una due giorni dedicata alla musica di ricerca open air a cura di Tempo Reale, al Piazzale del Torrino, luogo nascosto del Parco di Villa Strozzi, concerti all’insegna di un approccio plurale e aperto, denso di strumenti e linguaggi diversi, accomunati da quello spirito di esplorazione che da sempre contraddistingue l’azione del Centro fiorentino. La presenza del compositore tedesco Heiner Goebbels, insieme al performer Gianni Gebbia, costituisce un unicum culturale di grandissimo rilievo per Firenze; a questo si contrappongono idealmente la violoncellista coreana Okkyung Lee, musicista-improvvisatrice di respiro internazionale, e la compagine di improvvisazione elettroacustica BIG Bologna Improvisation Group, espressione di un’idea attualissima di musica collettiva (14-15/6 ore 21.00).
In chiusura al Tenax, storica discoteca fiorentina, l’evento a cura di Fabbrica Europa. STILL LIVES: FLORENCE di Daniel Kok (Singapore) e Luke George (Melbourne) è una performance/installazione basata sulla pratica di bondage giapponese Shibari. Nella serie STILL LIVES (Shangai, 2017; Taipei, 2018; Venezia/Biennale Danza, 2019; Melbourne, 2022), i due artisti individuano di volta in volta immagini e simboli che appartengono alla cultura dei luoghi che attraversano. Per STILL LIVES: FLORENCE hanno scelto come punto di partenza il Ratto delle Sabine del Giambologna, capolavoro del Manierismo con un forte portato di drammaticità e violenza. L’idea è quella di reinterpretarlo in forma contemporanea, con performer che si identificano nell’universo queer, per aprire una riflessione sul rapporto tra potere, identità, genere (16/6 ore 21.00). Info: www.secretflorence.it
fonte: www.comune.fi.it