Il turismo gay & lesbian nel 2013 supererà i 180 miliardi di dollari di fatturato globale, dopo un 10% di crescita quest’anno a partire dai 165 miliardi del 2011: del tutto in controtendenza con la situazione economica di molti Paesi.
A cominciare dall’Eurozona, dove otto Paesi totalizzano da soli sul segmento LGBT un business di 58,3 miliardi di dollari, superiore anche ai 52,3 miliardi totali degli Usa.
Il dato è stimato dai ricercatori e marketer specializzati di Out Now Global, l’organizzazione fondata in Australia nel 1992 da Ian Johnson (in foto), sede europea ad Amsterdam, ormai storico pioniere dell’analisi di mercato sul segmento specifico.
In Brasile e in Giappone il più ampio potenziale di crescita
La stima globale sul turismo gay & lesbian – che utilizza dati su volumi e abitudini di consumo di 22 Paesi del mondo – è nel rapporto intitolato LGBT2020, diffuso al WTM di Londra, nel quale si afferma tra l’altro che il più ampio potenziale di crescita per il segmento sarebbe in Brasile dove il turismo LGBT vale già quasi 23 miliardi di dollari, e in Giappone, attualmente a quota 18,5 miliardi di dollari. I tre mercati più importanti dell’America Latina producono un business di altri 36 miliardi di dollari.
L’Italia risulta ottava nella lista globale, con 8,5 miliardi di business, ma solo decima per la spesa media dei viaggiatori LGBT, stimata in 2.667 dollari per persona l’anno.
La spesa media procapite annua in turismo di questi viaggiatori varia dai 1.245 dollari stimati per gli indiani (pur con dichiarate difficoltà di rilevamento) agli oltre 5mila dollari dei viaggiatori olandesi, passando per i quasi 2mila dollari dei polacchi, i quasi 3mila dei tedeschi e gli oltre 3mila dei gay britannici, quasi 3.200 i francesi.
La progressiva legalizzazione in molti Paesi del matrimonio tra persone dello stesso sesso sta creando un contesto sempre più favorevole al turismo, ma in generale Ian Johnson commenta così il fenomeno: «Molti fattori favoriscono la crescita della domanda in questo segmento.
Intanto, spesso i gay faticano a crescere, la tendenziale emarginazione ha spinto molti a reagire con forza, a scegliere e perseguire tenacemente percorsi professionali di alto profilo, al di là di ogni stereotipo sulla creatività diffusa nel mondo LGBT.
Reagire all’incertezza con il cambiamento e con molto impegno fa parte del nostro modo di essere, molti di noi hanno un doppio lavoro.
E in genere non abbiamo figli, che sono sempre costosi, il che accresce anche il potere di spesa medio del mondo gay, nel quale il viaggio è una delle voci di bilancio più importanti».
Ma secondo Johnson a sostenere la crescita del segmento contribuisce anche lo sviluppo dell’offerta di prodotto dedicata, con soluzioni su misura e molto invitanti studiate da destinazioni, hotel e tour operator più attenti che in passato alle esigenze di questo mercato.
Formazione specializzata
Per la prima volta quest’anno nel campione di Out Now Global sono entrati anche la Turchia – oltre cinque miliardi di dollari l’anno – e Israele, dove il turismo LGBT vale oltre un miliardo l’anno. Nel frattempo il gruppo Out Now offre al trade anche attività di formazione specializzata e una serie di iniziative di marketing dirette al consumo, in tutto il mondo.
«Visti i dati e la tendenza del segmento – ha aggiunto Johnson a Londra – è proprio ora che gli operatori e tutta l’industria si muovano per rinforzare la loro posizione su questo mercato».
Out Now Business Class Global LGBT Travel Report è in progress, per la prossima edizione, in 23 Paesi del mondo, su un campione totale di 100mila consumatori.
www.outnowconsulting.com - www.lgbt2020.com - www.betterlgbt.com
fonte http://www.lagenziadiviaggi.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 17 novembre 2012
Lgbt Firenze: Publiacqua estende i diritti in bolletta alla coppie omosessuali
Il gestore della risorsa idrica ha deciso di estendere "i diritti, i vantaggi e le agevolazioni di cui fino ad oggi potevano usufruire solo le coppie sposate di sesso diverso"
Bollette e coppie omosessuali, che c'entra? C'entra, visto che anche nelle bollette esistono dei 'confini'. O meglio delle differenze sul costo tra quella che l'ordinamento legislativo definisce come famiglia e le cosiddette coppie di fatto, comprese le coppie omosessuali.
Per questo Publiacqua ha deciso di andare controcorrente estendendo anche alla coppie gay "i diritti, i vantaggi e le agevolazioni di cui fino ad oggi potevano usufruire solo le coppie sposate di sesso diverso".
Oggi, infatti, ha concesso i 15 giorni previsti per la licenza matrimoniale ad un proprio dipendente felicemente sposato con il suo compagno in Brasile, utilizzando l'istituto dei permessi retribuiti.
"In Italia si riconosce al lavoratore dipendente, in occasione del matrimonio, un periodo di congedo retribuito, ma da questo diritto sono escluse le coppie dello stesso sesso.
Crediamo - dicono il presidente Erasmo D'Angelis e l'ad Alberto Irace - sia importante dare un piccolo segnale verso il riconoscimento di nuovi diritti per qualunque coppia, e per l'aggiornamento dei contratti di lavoro che ancora non li prevedono.
Per noi questa scelta aziendale è giusta e naturale".
fonte http://www.firenzetoday.it
Bollette e coppie omosessuali, che c'entra? C'entra, visto che anche nelle bollette esistono dei 'confini'. O meglio delle differenze sul costo tra quella che l'ordinamento legislativo definisce come famiglia e le cosiddette coppie di fatto, comprese le coppie omosessuali.
Per questo Publiacqua ha deciso di andare controcorrente estendendo anche alla coppie gay "i diritti, i vantaggi e le agevolazioni di cui fino ad oggi potevano usufruire solo le coppie sposate di sesso diverso".
Oggi, infatti, ha concesso i 15 giorni previsti per la licenza matrimoniale ad un proprio dipendente felicemente sposato con il suo compagno in Brasile, utilizzando l'istituto dei permessi retribuiti.
"In Italia si riconosce al lavoratore dipendente, in occasione del matrimonio, un periodo di congedo retribuito, ma da questo diritto sono escluse le coppie dello stesso sesso.
Crediamo - dicono il presidente Erasmo D'Angelis e l'ad Alberto Irace - sia importante dare un piccolo segnale verso il riconoscimento di nuovi diritti per qualunque coppia, e per l'aggiornamento dei contratti di lavoro che ancora non li prevedono.
Per noi questa scelta aziendale è giusta e naturale".
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Lgbt: Cinema, al Festival Internazionale del film di Roma, successo per il film di Roman Coppola “A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III”
Al Festival Internazionale del film di Roma è stato accolto molto positivamente “A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III”, il film diretto dal figlio di Francis Ford Coppola.
Così un nuovo membro della famiglia Coppola fa il suo debutto nel mondo del cinema. Roman Coppola è da anni produttore cinematografico e regista di videoclip musicali ma oggi anche per lui è arrivato il momento di seguire le orme del celebre padre e della sorella.
Il film narra la storia di un grafico di successo nella Los Angeles degli anni Settanta, eccentrico e donnaiolo, la cui vita va in pezzi quando la fidanzata lo lascia.
Una commedia amara che sembra ispirarsi allo stile un po’ surreale e sentimentale della regista Sofia Coppola.
Il protagonista della pellicola è Charlie Sheen protagonista assoluto, affiancato da Jason Schwartzman e Bill Murray.
Il film di Coppola è tra i favoriti insieme a “Un eterno ritorno” della regista ucraina Kira Muratova .
fonte http://cinema-tv.guidone.it/valentin
Così un nuovo membro della famiglia Coppola fa il suo debutto nel mondo del cinema. Roman Coppola è da anni produttore cinematografico e regista di videoclip musicali ma oggi anche per lui è arrivato il momento di seguire le orme del celebre padre e della sorella.
Il film narra la storia di un grafico di successo nella Los Angeles degli anni Settanta, eccentrico e donnaiolo, la cui vita va in pezzi quando la fidanzata lo lascia.
Una commedia amara che sembra ispirarsi allo stile un po’ surreale e sentimentale della regista Sofia Coppola.
Il protagonista della pellicola è Charlie Sheen protagonista assoluto, affiancato da Jason Schwartzman e Bill Murray.
Il film di Coppola è tra i favoriti insieme a “Un eterno ritorno” della regista ucraina Kira Muratova .
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Lgbt: "Anziani e omosessualità" il convegno a Roma il 28 novembre, partecipa al sondaggio online
Si chiama Anziani e omosessualità: tra invisibilità e nuovi diritti ed è il primo Convegno nazionale che si terrà a Roma il 28 novembre per discutere della condizione dei gay anziani.
Dovremmo fare tutti un mea culpa: si parla spesso di omofobia, matrimoni, adozioni, ma anche i mass media di settore trascurano di affrontare la condizione degli omosessuali anziani.
Per rimediare in parte a questa manchevolezza, ecco che il 28 novembre a Roma dalle ore 9 alle 17 nel Salone Giuseppe Di Vittorio in Corso Italia 25, si terrà
"Anziani e omosessualità: tra invisibilità e nuovi diritti" il primo Convegno nazionale dedicato a questo tema.
A darne notizia è Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, che organizza questo incontro in collaborazione con lo Spig Cgil, il più grande e importante sindacato italiano per quanto riguarda i pensionati.
Il convegno si propone come una giornata di riflessione e informazione, oltre che come prima tappa di impegno a lunga durata e sarà strutturato con relazioni scientifiche, testimonianze, esperienze internazionali, interventi politici del mondo della politica lgbt come Anna Paola Concia e Franco Grillini. (per il programma completo vi rimandiamo al sito di Equality Italia).
Intanto, è in corso di svolgimento un sondaggio - il primo di questo tipo - su omosessualità e anziani i cui risultati saranno svelati nel corso dell'incontro, al quale potete partecipare cliccando qui:
http://www.lelleri.it/sondaggio-anziani/
fonte http://www.gay.tv
Dovremmo fare tutti un mea culpa: si parla spesso di omofobia, matrimoni, adozioni, ma anche i mass media di settore trascurano di affrontare la condizione degli omosessuali anziani.
Per rimediare in parte a questa manchevolezza, ecco che il 28 novembre a Roma dalle ore 9 alle 17 nel Salone Giuseppe Di Vittorio in Corso Italia 25, si terrà
"Anziani e omosessualità: tra invisibilità e nuovi diritti" il primo Convegno nazionale dedicato a questo tema.
A darne notizia è Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, che organizza questo incontro in collaborazione con lo Spig Cgil, il più grande e importante sindacato italiano per quanto riguarda i pensionati.
Il convegno si propone come una giornata di riflessione e informazione, oltre che come prima tappa di impegno a lunga durata e sarà strutturato con relazioni scientifiche, testimonianze, esperienze internazionali, interventi politici del mondo della politica lgbt come Anna Paola Concia e Franco Grillini. (per il programma completo vi rimandiamo al sito di Equality Italia).
Intanto, è in corso di svolgimento un sondaggio - il primo di questo tipo - su omosessualità e anziani i cui risultati saranno svelati nel corso dell'incontro, al quale potete partecipare cliccando qui:
http://www.lelleri.it/sondaggio-anziani/
fonte http://www.gay.tv
Firenze primarie PD: Comitato e manifesto esponenti Lgbt per Matteo Renzi
Firenze, Un manifesto per i diritti di gay, lesbiche e trans presentato a Matteo Renzi.
E' l'iniziativa di alcuni esponenti Lgbt che hanno costituito il 'Comitato lgbt per Matteo Renzi'.
I promotori sono il vice presidente del Pd Ivan Scalfarotto, Alessio De Giorgi, Ceo di Gay.it, Cristiana Alicata della direzione del Pd e Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche.
Il documento contiene una vera road map da attuare se ad andare al governo sara' proprio il rottamatore. Sei punti in tutto ma che racchiudono tutte le possibili rivendicazioni del mondo lgbt: una legge contro l'omo e transfobia; formazione continua sui temi lgbt nelle scuole e nei luoghi pubblici; le civil partnership per tutti e le unioni civili per chi vuole mettere in regola la propria situazione sentimentale senza doversi sposare; l'apertura di una discussione sui matrimoni gay.
''Non e' piu' tempo di promesse che non verranno mantenute.
E' il momento di fare un salto di qualita' - dicono dal comitato rainbow -.
Vogliamo alla guida del governo chi ha garantito che in soli 100 giorni l'Italia avra' una legge come quella britannica, che garantisce l'uguaglianza tra le coppie gay e le coppie eterosessuali unite in matrimonio.
Vogliamo essere guidati da un uomo di questo tempo, che sa che in Italia esistono migliaia di bambini nati, amati e cresciuti in famiglia omogenitoriali e che crede non debbano avere nemmeno un diritto di meno degli altri bambini''.
fonte http://www.asca.it afe/sam/ss
E' l'iniziativa di alcuni esponenti Lgbt che hanno costituito il 'Comitato lgbt per Matteo Renzi'.
I promotori sono il vice presidente del Pd Ivan Scalfarotto, Alessio De Giorgi, Ceo di Gay.it, Cristiana Alicata della direzione del Pd e Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche.
Il documento contiene una vera road map da attuare se ad andare al governo sara' proprio il rottamatore. Sei punti in tutto ma che racchiudono tutte le possibili rivendicazioni del mondo lgbt: una legge contro l'omo e transfobia; formazione continua sui temi lgbt nelle scuole e nei luoghi pubblici; le civil partnership per tutti e le unioni civili per chi vuole mettere in regola la propria situazione sentimentale senza doversi sposare; l'apertura di una discussione sui matrimoni gay.
''Non e' piu' tempo di promesse che non verranno mantenute.
E' il momento di fare un salto di qualita' - dicono dal comitato rainbow -.
Vogliamo alla guida del governo chi ha garantito che in soli 100 giorni l'Italia avra' una legge come quella britannica, che garantisce l'uguaglianza tra le coppie gay e le coppie eterosessuali unite in matrimonio.
Vogliamo essere guidati da un uomo di questo tempo, che sa che in Italia esistono migliaia di bambini nati, amati e cresciuti in famiglia omogenitoriali e che crede non debbano avere nemmeno un diritto di meno degli altri bambini''.
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venerdì 16 novembre 2012
Lgbt Roma: Torna "Diversitalavoro" il career day dell’inclusione anche per persone transgender, a Tor Vergara il 21 novembre dalle 10 alle 16
Favorire l’incontro delle persone con disabilità, appartenenti alle categorie protette, di origine straniera e transgender con le aziende che offrono opportunità di lavoro.
È questo l’obiettivo di Diversitalavoro, il progetto promosso da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, che per questa edizione autunnale si terrà il 21 novembre dalle 10 alle 16 presso l’Università di Tor Vergata, Facoltà di Ingegneria – Edificio Didattica (via del Politecnico, ingresso da Via Columbia).
«Cerchiamo talenti cui offrire pari opportunità nel mondo del lavoro» è il motto che anima il progetto nato nel 2008 e che negli anni ha aiutato diplomati e laureati a trovare un impiego, cercando di soddisfare le esigenze proprio delle persone con più difficoltà a trovare lavoro.
“Il valore aggiunto dell’evento consiste nell’avere la possibilità non solo di consegnare il proprio cv dal vivo, ma di presentarsi alle aziende, dire agli HR per quale motivo si vuole lavorare in quella società e quale apporto si pensa di potere dare all’interno - spiega Rosanna Paiano, event coordinator di Synesis Career Service
Per questo, oltre alla possibilità di candidarsi via Internet, cosa che è possibile fare durante l’anno, ci teniamo a organizzare un evento che sia un momento importante di incontro e di scambio. E il fatto che negli anni molte persone abbiano trovato lavoro grazie al progetto ci spinge ad andare avanti, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo”.
Roberto Ramasco, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas afferma: “Il successo crescente di DiversitàLavoro ci dà una conferma importante: sempre più imprese credono che realizzare un ambiente di lavoro inclusivo e davvero capace di valorizzare le diversità le renda migliori.
Fondazione Sodalitas è impegnata a convincere di questo un numero ancora maggiore di aziende, aiutandole con percorsi di formazione ed accompagnamento ad hoc a superare ostacoli, difficoltà, e talvolta pregiudizi”.
Queste le aziende che finora hanno confermato la loro partecipazione all’edizione capitolina: Allianz, American Express, Apple, BNL Gruppo BNP Paribas, Ernst & Young, IBM, Leroy Merlin, Philip Morris Italia. Parteciperanno inoltre in modalità Web: ABB, Bosch, Ceva Logistics, Dell, Eni, L’Oréal, Luxottica, Roche.
L’elenco sarà continuamente aggiornato fino al giorno dell’evento. Tante le possibilità per i candidati che parteciperanno all’evento. Durante la giornata potranno incontrare i manager aziendali (dalle 10 alle 16), sostenere un eventuale colloquio individuale e ricevere una consulenza personalizzata su come scrivere il curriculum e usarlo come strumento di self marketing.
Gli interessati alle opportunità offerte da Diversitalavoro possono già candidarsi agli annunci presenti sul sito www.diversitalavoro.it.
È sufficiente registrarsi gratuitamente e caricare il proprio curriculum per essere selezionati dalle aziende. Sono inoltre previsti, per tutti, seminari informativi ad accesso libero su temi riguardanti il mondo del lavoro e l’integrazione: 11.00-11.30 Come preparare un curriculum vitae 11.45-12.15 Come affrontare un colloquio di lavoro 12.30-13.00 Azioni positive contro ogni discriminazione nel mondo del lavoro.
Per aiutare le persone audiolese sarà a disposizione un servizio di interpreti LIS, Interpreti della lingua dei segni. Per tutti coloro che vorranno raggiungere il career day con i mezzi pubblici, dalla stazione Termini si potrà prendere la metropolitana linea A fino alla fermata Anagnina, capolinea, dove sarà a disposizione una navetta gratuita che condurrà i partecipanti alla sede dell’evento.
fonte http://www.agoramagazine.it
È questo l’obiettivo di Diversitalavoro, il progetto promosso da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), Fondazione Sodalitas, Synesis Career Service e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, che per questa edizione autunnale si terrà il 21 novembre dalle 10 alle 16 presso l’Università di Tor Vergata, Facoltà di Ingegneria – Edificio Didattica (via del Politecnico, ingresso da Via Columbia).
«Cerchiamo talenti cui offrire pari opportunità nel mondo del lavoro» è il motto che anima il progetto nato nel 2008 e che negli anni ha aiutato diplomati e laureati a trovare un impiego, cercando di soddisfare le esigenze proprio delle persone con più difficoltà a trovare lavoro.
“Il valore aggiunto dell’evento consiste nell’avere la possibilità non solo di consegnare il proprio cv dal vivo, ma di presentarsi alle aziende, dire agli HR per quale motivo si vuole lavorare in quella società e quale apporto si pensa di potere dare all’interno - spiega Rosanna Paiano, event coordinator di Synesis Career Service
Per questo, oltre alla possibilità di candidarsi via Internet, cosa che è possibile fare durante l’anno, ci teniamo a organizzare un evento che sia un momento importante di incontro e di scambio. E il fatto che negli anni molte persone abbiano trovato lavoro grazie al progetto ci spinge ad andare avanti, soprattutto in un momento delicato come quello che stiamo vivendo”.
Roberto Ramasco, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas afferma: “Il successo crescente di DiversitàLavoro ci dà una conferma importante: sempre più imprese credono che realizzare un ambiente di lavoro inclusivo e davvero capace di valorizzare le diversità le renda migliori.
Fondazione Sodalitas è impegnata a convincere di questo un numero ancora maggiore di aziende, aiutandole con percorsi di formazione ed accompagnamento ad hoc a superare ostacoli, difficoltà, e talvolta pregiudizi”.
Queste le aziende che finora hanno confermato la loro partecipazione all’edizione capitolina: Allianz, American Express, Apple, BNL Gruppo BNP Paribas, Ernst & Young, IBM, Leroy Merlin, Philip Morris Italia. Parteciperanno inoltre in modalità Web: ABB, Bosch, Ceva Logistics, Dell, Eni, L’Oréal, Luxottica, Roche.
L’elenco sarà continuamente aggiornato fino al giorno dell’evento. Tante le possibilità per i candidati che parteciperanno all’evento. Durante la giornata potranno incontrare i manager aziendali (dalle 10 alle 16), sostenere un eventuale colloquio individuale e ricevere una consulenza personalizzata su come scrivere il curriculum e usarlo come strumento di self marketing.
Gli interessati alle opportunità offerte da Diversitalavoro possono già candidarsi agli annunci presenti sul sito www.diversitalavoro.it.
È sufficiente registrarsi gratuitamente e caricare il proprio curriculum per essere selezionati dalle aziende. Sono inoltre previsti, per tutti, seminari informativi ad accesso libero su temi riguardanti il mondo del lavoro e l’integrazione: 11.00-11.30 Come preparare un curriculum vitae 11.45-12.15 Come affrontare un colloquio di lavoro 12.30-13.00 Azioni positive contro ogni discriminazione nel mondo del lavoro.
Per aiutare le persone audiolese sarà a disposizione un servizio di interpreti LIS, Interpreti della lingua dei segni. Per tutti coloro che vorranno raggiungere il career day con i mezzi pubblici, dalla stazione Termini si potrà prendere la metropolitana linea A fino alla fermata Anagnina, capolinea, dove sarà a disposizione una navetta gratuita che condurrà i partecipanti alla sede dell’evento.
fonte http://www.agoramagazine.it
Lgbt Cinema: Tiziano Ferro nella colonna sonora del film dalla storia gay "L'amore è imperfetto" interpretato da Giulio Berruti
L’amore è imperfetto è un film, interpretato da Giulio Berruti nel ruolo di un ragazzo gay.
E nella colonna sonora, ci saranno due brani estratti dall’ultimo album di Tiziano Ferro, L’amore è una cosa semplice.
Lo stesso cantante lo conferma con una dichiarazione:
"Sono estremamente felice di essere stato coinvolto in questo progetto. Mi innamorai di questa bellissima storia già dal romanzo, gli intrecci dei personaggi ricordano molto le storie che racconto nelle mie canzoni. C’è fragi"lità, controversia, attesa, rabbia. La lotta continua alla ricerca della serenità.
I brani scelti sono “L’amore è una cosa semplice” e “TVM”, brani intensi ed emozionanti.
Ed ecco come descrive il film la stessa regista, Francesca Mucì:
"Una storia che parla in assoluto di donna, amore e libertà. Una storia sulla voglia di lasciarsi andare, unita alla paura e alle mille domande. Il film mischia elementi di commedia a elementi da film romantico, bilanciando sentimento ed eros, fino a svelare, ma solo verso la fine, la sua vera natura di melò”
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
E nella colonna sonora, ci saranno due brani estratti dall’ultimo album di Tiziano Ferro, L’amore è una cosa semplice.
Lo stesso cantante lo conferma con una dichiarazione:
"Sono estremamente felice di essere stato coinvolto in questo progetto. Mi innamorai di questa bellissima storia già dal romanzo, gli intrecci dei personaggi ricordano molto le storie che racconto nelle mie canzoni. C’è fragi"lità, controversia, attesa, rabbia. La lotta continua alla ricerca della serenità.
I brani scelti sono “L’amore è una cosa semplice” e “TVM”, brani intensi ed emozionanti.
Ed ecco come descrive il film la stessa regista, Francesca Mucì:
"Una storia che parla in assoluto di donna, amore e libertà. Una storia sulla voglia di lasciarsi andare, unita alla paura e alle mille domande. Il film mischia elementi di commedia a elementi da film romantico, bilanciando sentimento ed eros, fino a svelare, ma solo verso la fine, la sua vera natura di melò”
fonte http://www.queerblog.it da Alberto Graziola
Lgbt USA: Il video che commuove gli Stati Uniti “Che cosa rende un militare gay diverso da un militare etero?”
Il video che commuove gli Stati Uniti mostra due soldati con le stesse ferite sul corpo per aver difeso il proprio Paese
Il titolo è “Second skin”. Seconda pelle. Quella mostrata dal video che sta commuovendo gli Stati Uniti e che racconta la realtà gay all’interno delle forze militari americane.
Mostra due soldati mentre si tolgono la divisa e fanno vedere a tutti semplicemente due corpi, uno di un eterosessuale e uno di un omosessuale, che hanno delle ferite.
Ferite “guadagnate” sul campo di battaglia, indipendentemente dalle scelte sessuali che l’uno o l’altro hanno fatto nella loro vita privata. Il messaggio, infatti, è tutto alla fine delle immagini: «Gay o etero ci si ferisce allo stesso modo per difendere il Paese».
Il video è stato prodotto da “Freedom to Marry” e da “OutServe”, associazioni che si occupano della difesa dei diritti.
fonte http://www.ilsecoloxix.it
Il titolo è “Second skin”. Seconda pelle. Quella mostrata dal video che sta commuovendo gli Stati Uniti e che racconta la realtà gay all’interno delle forze militari americane.
Mostra due soldati mentre si tolgono la divisa e fanno vedere a tutti semplicemente due corpi, uno di un eterosessuale e uno di un omosessuale, che hanno delle ferite.
Ferite “guadagnate” sul campo di battaglia, indipendentemente dalle scelte sessuali che l’uno o l’altro hanno fatto nella loro vita privata. Il messaggio, infatti, è tutto alla fine delle immagini: «Gay o etero ci si ferisce allo stesso modo per difendere il Paese».
Il video è stato prodotto da “Freedom to Marry” e da “OutServe”, associazioni che si occupano della difesa dei diritti.
fonte http://www.ilsecoloxix.it
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Roma: Festival dedicato al mondo Lgbt e Queer alla Casa del cinema di Villa Borghese, dal 23 al 25 novembre
Roma si trasforma, dal 23 al 25 novembre, nella capitale del Cinema Lesbico Gay Bisex Trans Queer italiano ospitando, alla Casa del Cinema di Villa Borghese, la terza edizione del festival ‘Queering Roma‘.
La rassegna, nata nel 2007 su iniziativa dell’associazione Armilla all’interno del Gay Village, con l’ospitalita’ data dalla Casa del Cinema, riceve quest’anno il riconoscimento di una sede istituzionale.
I film proiettati nei tre giorni di visioni saranno proposti in lingua originale, con sottotitoli in italiano.
Inoltre, la manifestazione si arricchisce di aperitivi letterari e di due mostre: un’esposizione collettiva fotografica intitolata ‘Gender Utopia’ e una mostra documentaria, ‘L’occhio, l’orecchio e la bocca’, dedicata a un cineclub romano che per la condotta trasgressiva, che caratterizzo’ sia le sue scelte tematiche che il modo di proporle, assurge oggi a simbolo dell’intera temperie culturale degli anni Settanta. Domenica e’ infine previsto un brunch tra ‘ciak e rainbow’.
fonte http://www.insideart.eu/
La rassegna, nata nel 2007 su iniziativa dell’associazione Armilla all’interno del Gay Village, con l’ospitalita’ data dalla Casa del Cinema, riceve quest’anno il riconoscimento di una sede istituzionale.
I film proiettati nei tre giorni di visioni saranno proposti in lingua originale, con sottotitoli in italiano.
Inoltre, la manifestazione si arricchisce di aperitivi letterari e di due mostre: un’esposizione collettiva fotografica intitolata ‘Gender Utopia’ e una mostra documentaria, ‘L’occhio, l’orecchio e la bocca’, dedicata a un cineclub romano che per la condotta trasgressiva, che caratterizzo’ sia le sue scelte tematiche che il modo di proporle, assurge oggi a simbolo dell’intera temperie culturale degli anni Settanta. Domenica e’ infine previsto un brunch tra ‘ciak e rainbow’.
fonte http://www.insideart.eu/
Lgbt: USA, Cambiano sesso entrambi e si innamorano i fidanzatini trans: lui era una lei, lei un lui
Una giovane coppia come tante, due ragazzi che si amano e stanno insieme, l'unica cosa che li differenzia da tanti coetanei è che sono due transgender.
Lui era nato femmina e lei maschio; si chiamano Katie Hill e Arin Andrews, vivono in Oklahoma (USA) e la loro vicenda è stata riportata dal quotidiano Daily Mail.
CONTRO OGNI PREGIUDIZIO
Non è stato facile per i due ragazzi, Katie di 18 anni e Arin di 16, che hanno dovuto imparare ad accettarsi, a combattere contro i pregiudizi della gente, ad affrontare con coraggio le mille problematiche che gli si sono poste negli anni, dal bullismo dei compagni di scuola alle terapie ormonali per diventare ciò che sentivano di essere davvero.
Katie ha raccontato che sono perfetti insieme perché hanno avuto gli stessi problemi crescendo, anche se ora le cose sono decisamente migliorate, infatti riescono a vivere come un ragazzo e una ragazza senza che nessuno s'accorga di nulla.
Entrambi hanno sentito sin dai primissimi anni d'età di essere diversi; fortunatamente, le rispettive famiglie hanno sempre cercato di incoraggiarli ed aiutarli, benché avere a che fare con un figlio transessuale abbia non poche difficoltà.
"Ci siamo sentiti strani e soli per anni" ha infatti spiegato Katie, che ha scoperto da sola grazie ad internet che cosa fosse un transgender.
Stessa storia anche per Arin, che si sentiva confuso e depresso ma che non aveva tratto giovamento nemmeno dalle sedute di psicoterapia.
Per lui, le cose sono iniziate a cambiate quando è venuto a conoscenza della storia di Katie dalle pagine di un giornale locale ed ha deciso di mettersi in contatto con lei.
fonte http://www.you-ng.it da Veronica Valli
Lui era nato femmina e lei maschio; si chiamano Katie Hill e Arin Andrews, vivono in Oklahoma (USA) e la loro vicenda è stata riportata dal quotidiano Daily Mail.
CONTRO OGNI PREGIUDIZIO
Non è stato facile per i due ragazzi, Katie di 18 anni e Arin di 16, che hanno dovuto imparare ad accettarsi, a combattere contro i pregiudizi della gente, ad affrontare con coraggio le mille problematiche che gli si sono poste negli anni, dal bullismo dei compagni di scuola alle terapie ormonali per diventare ciò che sentivano di essere davvero.
Katie ha raccontato che sono perfetti insieme perché hanno avuto gli stessi problemi crescendo, anche se ora le cose sono decisamente migliorate, infatti riescono a vivere come un ragazzo e una ragazza senza che nessuno s'accorga di nulla.
Entrambi hanno sentito sin dai primissimi anni d'età di essere diversi; fortunatamente, le rispettive famiglie hanno sempre cercato di incoraggiarli ed aiutarli, benché avere a che fare con un figlio transessuale abbia non poche difficoltà.
"Ci siamo sentiti strani e soli per anni" ha infatti spiegato Katie, che ha scoperto da sola grazie ad internet che cosa fosse un transgender.
Stessa storia anche per Arin, che si sentiva confuso e depresso ma che non aveva tratto giovamento nemmeno dalle sedute di psicoterapia.
Per lui, le cose sono iniziate a cambiate quando è venuto a conoscenza della storia di Katie dalle pagine di un giornale locale ed ha deciso di mettersi in contatto con lei.
fonte http://www.you-ng.it da Veronica Valli
giovedì 15 novembre 2012
Lgbt Radio: Dalla parte dei diritti: le on. Giulia Bongiorno e Anna Paola Concia a “Oltre le Differenze” Venerdì 16 alle ore 21 parlano della legge contro l'omofobia
Venerdì 16 alle ore 21 prese di posizioni importanti nel format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini
Dalla parte dei diritti. Nei giorni successivi all'ennesima bocciatura della proposta di legge contro l'omofobia e la transfobia l'on. Giulia Bongiorno prende chiare posizioni a favore di pari diritti per tutti, nella puntata di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini – che andrà in onda venerdì 16 novembre alle 21 e in replica sabato 17 alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
L'avv. on. Giulia Bongiorno (Fli) e l'on. Anna Paola Concia (Pd) commentano la terza consecutiva bocciatura della proposta di legge contro omofobia e transfobia avvenuta lo scorso 7 novembre nella Commissione parlamentare Giustizia.
Secondo l'avvocato Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia e attuale portavoce del gruppo “Futuro e Libertà”, si registra ancora una volta l'arretratezza culturale dell'Italia e lo scollamento tra politica e società, inoltre auspica che il Governo si allinei all'Europa adottando anche legislazioni volte a garantire i diritti civili.
Anche l'on. Anna Paola Concia, unica lesbica dichiarata del Parlamento italiano, da sempre impegnata a favore dei diritti delle persone omosessuali e transgender, esprime l'ennesima forte delusione a fronte della bocciatura della proposta di estendere la legge Mancino anche ai reati d'odio commessi in ragione dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.
Con l'on. Concia parleremo anche dei provvedimenti che in Europa e nel mondo invece vanno in tutt'altra direzione: il Governo francese ha adottato il progetto di legge che apre la strada ai matrimoni gay e all’adozione, in Spagna è stato respinto il ricorso contro i 23mila matrimoni celebrati con la legge Zapatero e negli USA passano i referendum a favore delle nozze gay in altri tre stati americani.
Inoltre torna l'appuntamento con la rubrica “FuoriLegge – l'amore è uguale per yutti” lo sportello legale di Oltre le Differenze a cura di Giacomo Viggiani dell'associazione Rete Lenford sul tema delle tutele nel mondo del lavoro per le persone omosessuali e transessuali.
In chiusura i consigli su letture, film e appuntamenti a tema.
E' possibile interagire con la redazione di “Oltre le differenze” attraverso il numero 366 2809050 , la mail redazione.oltreledifferenze@gmail.com,
la pagina fan su facebook e il blog: http://oltreledifferenze.wordpress.com.
fonte redazione oltreledifferenze
Dalla parte dei diritti. Nei giorni successivi all'ennesima bocciatura della proposta di legge contro l'omofobia e la transfobia l'on. Giulia Bongiorno prende chiare posizioni a favore di pari diritti per tutti, nella puntata di “Oltre le Differenze” - il format radiofonico interamente dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e transessuale condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini – che andrà in onda venerdì 16 novembre alle 21 e in replica sabato 17 alle 15 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50 99.10) o anche in diretta online dal sito www.antennaradioesse.it.
L'avv. on. Giulia Bongiorno (Fli) e l'on. Anna Paola Concia (Pd) commentano la terza consecutiva bocciatura della proposta di legge contro omofobia e transfobia avvenuta lo scorso 7 novembre nella Commissione parlamentare Giustizia.
Secondo l'avvocato Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia e attuale portavoce del gruppo “Futuro e Libertà”, si registra ancora una volta l'arretratezza culturale dell'Italia e lo scollamento tra politica e società, inoltre auspica che il Governo si allinei all'Europa adottando anche legislazioni volte a garantire i diritti civili.
Anche l'on. Anna Paola Concia, unica lesbica dichiarata del Parlamento italiano, da sempre impegnata a favore dei diritti delle persone omosessuali e transgender, esprime l'ennesima forte delusione a fronte della bocciatura della proposta di estendere la legge Mancino anche ai reati d'odio commessi in ragione dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.
Con l'on. Concia parleremo anche dei provvedimenti che in Europa e nel mondo invece vanno in tutt'altra direzione: il Governo francese ha adottato il progetto di legge che apre la strada ai matrimoni gay e all’adozione, in Spagna è stato respinto il ricorso contro i 23mila matrimoni celebrati con la legge Zapatero e negli USA passano i referendum a favore delle nozze gay in altri tre stati americani.
Inoltre torna l'appuntamento con la rubrica “FuoriLegge – l'amore è uguale per yutti” lo sportello legale di Oltre le Differenze a cura di Giacomo Viggiani dell'associazione Rete Lenford sul tema delle tutele nel mondo del lavoro per le persone omosessuali e transessuali.
In chiusura i consigli su letture, film e appuntamenti a tema.
E' possibile interagire con la redazione di “Oltre le differenze” attraverso il numero 366 2809050 , la mail redazione.oltreledifferenze@gmail.com,
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Lgbt Omofobia: ‘Vendola viscido come la vaselina che usa” il tweet di Andrea di Pietro PDL, che scatena i commenti del web
Tweet assolutamente discutibile quello del Consigliere Comunale di Vigevano PDL che attacca gratuitamente Vendola, ricevendone l'indignazione del web.
Andrea Di Pietro, Consigliere Comunale di Vigevano appartenente al Popolo della Libertà, non risparmia le offese a Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà sul social Network Twitter.
Il consigliere del PdL si permette il lusso di accusare Vendola di essere viscido come la vasellina che usa. Offesa brutale, gratuita e ingiustificata che di certo più che denigrare il Governatore Pugliese denigra il consigliere DI Pietro che. palese, ha perso una buona occasione di rimanere in silenzio.
L’attacco razzista ed omofobo non ha lasciato in silenzio gli oppositori del PdL, che sul social Network hanno attaccato sia in toni civili che meno il giovane consigliere.
Alcuni hanno semplicemente scritto di vergognarsi, altri sono sfociati in insulti pesanti nei confronti del Vigevanese.
La guerra mediatica è poi continuata su facebook, dove il consigliere comunale ha cercato di scusarsi e di sdrammatizzare l’accaduto, come un bambino che lancia un sasso e poi cerca di discolparsi. Purtroppo anche su Facebook sono volate parole grosse, specialmente con la comunità gay che si è sentita colpita e chiamata in prima causa.
Di Pietro attacca a sua volta la comunità gay dicendo che non si possono sentire sempre sotto mira e che lui non aveva alcuna intenzione di offendere i gay, ma voleva solo fare una battuta al suo avversario polito Vendola.
Ma vediamo chi è il consigliere DI Pietro. Si tratta di un trentunenne di Vigevano, laureato in scienze giuridiche e di idee apertamente di destra. È stato infatti presidente di Azione Giovani, nel quale iniziò la sua carriera politica. Senza dubbio si tratta di un personaggio interessante, ma dalle prese di posizioni discutibili, s dichiara, infatti, apertamente a favore della pena di morte.
Le associazioni gay chiedono al comune le dimissioni del consigliere, cosa che sperano di ottenere anche intervenuto a corriere.it DI Pietro dichiara di non avere nessuna intenzione di dimettersi.
A questo punto tutto è nelle mani del presidente della Regione Puglia Vendola che ha tutto il diritto di denunciarlo.
FONTE http://www.befan.it/ di Giuseppe Genova
Andrea Di Pietro, Consigliere Comunale di Vigevano appartenente al Popolo della Libertà, non risparmia le offese a Vendola, leader di Sinistra Ecologia e Libertà sul social Network Twitter.
Il consigliere del PdL si permette il lusso di accusare Vendola di essere viscido come la vasellina che usa. Offesa brutale, gratuita e ingiustificata che di certo più che denigrare il Governatore Pugliese denigra il consigliere DI Pietro che. palese, ha perso una buona occasione di rimanere in silenzio.
L’attacco razzista ed omofobo non ha lasciato in silenzio gli oppositori del PdL, che sul social Network hanno attaccato sia in toni civili che meno il giovane consigliere.
Alcuni hanno semplicemente scritto di vergognarsi, altri sono sfociati in insulti pesanti nei confronti del Vigevanese.
La guerra mediatica è poi continuata su facebook, dove il consigliere comunale ha cercato di scusarsi e di sdrammatizzare l’accaduto, come un bambino che lancia un sasso e poi cerca di discolparsi. Purtroppo anche su Facebook sono volate parole grosse, specialmente con la comunità gay che si è sentita colpita e chiamata in prima causa.
Di Pietro attacca a sua volta la comunità gay dicendo che non si possono sentire sempre sotto mira e che lui non aveva alcuna intenzione di offendere i gay, ma voleva solo fare una battuta al suo avversario polito Vendola.
Ma vediamo chi è il consigliere DI Pietro. Si tratta di un trentunenne di Vigevano, laureato in scienze giuridiche e di idee apertamente di destra. È stato infatti presidente di Azione Giovani, nel quale iniziò la sua carriera politica. Senza dubbio si tratta di un personaggio interessante, ma dalle prese di posizioni discutibili, s dichiara, infatti, apertamente a favore della pena di morte.
Le associazioni gay chiedono al comune le dimissioni del consigliere, cosa che sperano di ottenere anche intervenuto a corriere.it DI Pietro dichiara di non avere nessuna intenzione di dimettersi.
A questo punto tutto è nelle mani del presidente della Regione Puglia Vendola che ha tutto il diritto di denunciarlo.
FONTE http://www.befan.it/ di Giuseppe Genova
Lgbt: Kuwait, la moralità colpisce ancora: arrestate altre due donne trans
Il Kuwait va avanti con le sue campagne "morali" contro la comunità LGBT, e in particolare contro le trans, con almeno tredici donne in carcere in questo momento.
Due donne transgender sono state arrestate proprio questo fine settimana. Ma sono soltanto gli ultimi casi di una continua campagna di 'moralità' che sta costringendo dietro le sbarre - in poco più di due mesi - almeno 13 persone.
Sabato (10 novembre) gli agenti di polizia hanno arrestato una donna e la sua campagna per aver presumibilmente preso parte a una rissa e aver aggredito una famiglia 'molto conosciuta' della zona nel loro appartamento di Salmiya, a Kuwait City.
La polizia ha arrestato le due donne, e secondo fonti della sicurezza, la transgender sarà condannata con l’accusa di "imitazione del sesso opposto".
Entrambe sono state trasferite per indagini di routine e restano a disposizione del CID (Criminal Investigation Department).
Il giorno prima, gli agenti di polizia avevano cercato di sedare una discussione tra due automobilisti che avevano causato un ingorgo di fronte ad un ristorante di Salmiya.
Uno dei conducenti è riuscito a fuggire, mentre la transgender che guidava l'altra vettura è stata fermata dalla polizia perché sulla sua carta d'identità risultava come uomo, secondo l'Arab Times.
Anche lei è stata arrestata e deferita al Criminal investigations department (CID), per portare avanti un’azione legale nei suoi confronti.
Lo scorso mese sono state sei le persone finite in prigione, per un totale di 13 detenute in attesa di processo. Gli arresti sono parte di una campagna di 'moralità' contro lesbiche, omosessuali e bisessuali.
La situazione per le persone della comunità LGBT, e in particolare per i transgender è andata progressivamente deteriorandosi dal 2007, con un picco di arresti in quest'ultimo anno.
Il 10 dicembre del 2007, il Parlamento del Kuwait approvava infatti una legge proposta dai deputati islamici per modificare l'articolo 198 del codice penale affinché chiunque 'imiti l'aspetto di un membro del sesso opposto potrebbe essere incarcerato per un massimo di un anno o una multa fino a 1.000 dinari ($ 3.500 o € 2.800).
Questa normativa è la causa sostanziale di persecuzione delle persone transgender in Kuwait, duramente criticata in un rapporto Human Right Watch Rights pubblicato il 15 gennaio di quest'anno per gli arresti, le torture e gli abusi subiti dalle persone transgender.
Secondo un’attivista intervistato dal Gay Star News "questa è una legge incostituzionale perché permette alla polizia o a chiunque di violare i diritti personali e le libertà garantiti dalla nostra Costituzione".
Ma la caccia al diverso ha una spiegazione politica: nell'ultimo mese il Kuwait ha sperimentato diversi disordini politici, dopo che l'Emiro ha sciolto il Parlamento, dominato dal blocco islamico Azione Popolare e ordinato l'arresto di alcuni suoi leader.
L'Emiro ha poi convocato nuove elezioni, che avranno luogo il 1 ° dicembre con delle nuove regole elettorali che sono state ampiamente criticate e contro le quali l'opposizione islamista protesta.
Nella lotta tra il governo controllato dalla famiglia reale al-Sabah e l'opposizione di matrice islamista, la moralità e spesso il collettivo LGBT sono usati come capri espiatori da entrambe le parti.
Commentando la notizia, Omar Kuddus, un avvocato musulmano gay e attivista per i diritti del collettivo LGBT nel Regno Unito, ha affermato: "Di quanti altri arresti di persone transgender ha bisogno la comunità internazionale per esercitare pressioni sul Kuwait affinché rispetti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo?"
FONTE http://www.osservatorioiraq.it traduzione a cura di Rino Finamore
Due donne transgender sono state arrestate proprio questo fine settimana. Ma sono soltanto gli ultimi casi di una continua campagna di 'moralità' che sta costringendo dietro le sbarre - in poco più di due mesi - almeno 13 persone.
Sabato (10 novembre) gli agenti di polizia hanno arrestato una donna e la sua campagna per aver presumibilmente preso parte a una rissa e aver aggredito una famiglia 'molto conosciuta' della zona nel loro appartamento di Salmiya, a Kuwait City.
La polizia ha arrestato le due donne, e secondo fonti della sicurezza, la transgender sarà condannata con l’accusa di "imitazione del sesso opposto".
Entrambe sono state trasferite per indagini di routine e restano a disposizione del CID (Criminal Investigation Department).
Il giorno prima, gli agenti di polizia avevano cercato di sedare una discussione tra due automobilisti che avevano causato un ingorgo di fronte ad un ristorante di Salmiya.
Uno dei conducenti è riuscito a fuggire, mentre la transgender che guidava l'altra vettura è stata fermata dalla polizia perché sulla sua carta d'identità risultava come uomo, secondo l'Arab Times.
Anche lei è stata arrestata e deferita al Criminal investigations department (CID), per portare avanti un’azione legale nei suoi confronti.
Lo scorso mese sono state sei le persone finite in prigione, per un totale di 13 detenute in attesa di processo. Gli arresti sono parte di una campagna di 'moralità' contro lesbiche, omosessuali e bisessuali.
La situazione per le persone della comunità LGBT, e in particolare per i transgender è andata progressivamente deteriorandosi dal 2007, con un picco di arresti in quest'ultimo anno.
Il 10 dicembre del 2007, il Parlamento del Kuwait approvava infatti una legge proposta dai deputati islamici per modificare l'articolo 198 del codice penale affinché chiunque 'imiti l'aspetto di un membro del sesso opposto potrebbe essere incarcerato per un massimo di un anno o una multa fino a 1.000 dinari ($ 3.500 o € 2.800).
Questa normativa è la causa sostanziale di persecuzione delle persone transgender in Kuwait, duramente criticata in un rapporto Human Right Watch Rights pubblicato il 15 gennaio di quest'anno per gli arresti, le torture e gli abusi subiti dalle persone transgender.
Secondo un’attivista intervistato dal Gay Star News "questa è una legge incostituzionale perché permette alla polizia o a chiunque di violare i diritti personali e le libertà garantiti dalla nostra Costituzione".
Ma la caccia al diverso ha una spiegazione politica: nell'ultimo mese il Kuwait ha sperimentato diversi disordini politici, dopo che l'Emiro ha sciolto il Parlamento, dominato dal blocco islamico Azione Popolare e ordinato l'arresto di alcuni suoi leader.
L'Emiro ha poi convocato nuove elezioni, che avranno luogo il 1 ° dicembre con delle nuove regole elettorali che sono state ampiamente criticate e contro le quali l'opposizione islamista protesta.
Nella lotta tra il governo controllato dalla famiglia reale al-Sabah e l'opposizione di matrice islamista, la moralità e spesso il collettivo LGBT sono usati come capri espiatori da entrambe le parti.
Commentando la notizia, Omar Kuddus, un avvocato musulmano gay e attivista per i diritti del collettivo LGBT nel Regno Unito, ha affermato: "Di quanti altri arresti di persone transgender ha bisogno la comunità internazionale per esercitare pressioni sul Kuwait affinché rispetti la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo?"
FONTE http://www.osservatorioiraq.it traduzione a cura di Rino Finamore
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Lgbt Danza Eventi: Daniel Ezralow torna in Italia con "Open"
Il coreografo, reso celebre dai programmi "Amici" e "Sanremo", torna a calcare i palcoscenici dei principali teatri italiani.
Il coreografo Daniel Ezralow, reso celebre dalle partecipazioni a programmi televisivi di richiamo quali "Amici" e "Sanremo" torna a teatro con uno spettacolo che debutterà in anteprima mondiale il 16 novembre a Civitanova Marche.
"Open", il titolo della pièce in cui musica classica di altissimo profilo (da Bach a Stravinskij, da Beethoven a Debussy) incontrerà le coreografie moderne ed emozionali di Ezralow: "La musica classica è nuova, perché oggi pochi la ascoltano - ha commentato il coreografo in sede di presentazione -: reinventare è una parte importantissima della creazione artistica".
Presto spiegato anche il titolo dello spettacolo: "Un proverbio talmudico - argomenta - dice che fra un cuore intero e uno spezzato è meglio quello spezzato, perché dalle fessure si intravede la luce: questo è il significato di 'Open', uno spettacolo sull'apertura e sul risveglio".
Fra i temi portanti del balletto anche l'ecologia: "mescoliamo Beethoven con i canti delle balene, Chopin con il frinire dei grilli".
Dopo il debutto a Civitanova Marche, 'Open' girerà l'Italia toccando, fra le altre città, Firenze (20 novembre), Genova (12-13 dicembre), Napoli (11-13 gennaio), Milano (18-20 gennaio), Torino (30 gennaio), Bologna (1-3 febbraio) e Roma (1-2 marzo)
fonte http://cultura.blogosfere.it di Mirko Cafaro
Il coreografo Daniel Ezralow, reso celebre dalle partecipazioni a programmi televisivi di richiamo quali "Amici" e "Sanremo" torna a teatro con uno spettacolo che debutterà in anteprima mondiale il 16 novembre a Civitanova Marche.
"Open", il titolo della pièce in cui musica classica di altissimo profilo (da Bach a Stravinskij, da Beethoven a Debussy) incontrerà le coreografie moderne ed emozionali di Ezralow: "La musica classica è nuova, perché oggi pochi la ascoltano - ha commentato il coreografo in sede di presentazione -: reinventare è una parte importantissima della creazione artistica".
Presto spiegato anche il titolo dello spettacolo: "Un proverbio talmudico - argomenta - dice che fra un cuore intero e uno spezzato è meglio quello spezzato, perché dalle fessure si intravede la luce: questo è il significato di 'Open', uno spettacolo sull'apertura e sul risveglio".
Fra i temi portanti del balletto anche l'ecologia: "mescoliamo Beethoven con i canti delle balene, Chopin con il frinire dei grilli".
Dopo il debutto a Civitanova Marche, 'Open' girerà l'Italia toccando, fra le altre città, Firenze (20 novembre), Genova (12-13 dicembre), Napoli (11-13 gennaio), Milano (18-20 gennaio), Torino (30 gennaio), Bologna (1-3 febbraio) e Roma (1-2 marzo)
fonte http://cultura.blogosfere.it di Mirko Cafaro
martedì 13 novembre 2012
Lgbt Libri: "Canone inverso, Antologia di teoria queer" di Elisa A.G. Arfini e Cristian Lo Iacono
Instabile e infedele conglomerato di senso, il queer è presentato come un metodo di critica permanente a una socialità sessuale e di genere normalizzata e assimilata.
I testi che compongono il volume, tradotti per la prima volta, ci introducono in un laboratorio dove gli strumenti del pensiero contemporaneo (marxismo, psicanalisi, femminismo, linguistica strutturale, studi culturali) vengono usati per scandagliare sia il dibattito pubblico, accademico, sia l'attivismo LGBT americano ed europeo dalla fine degli anni Ottanta.
Le autrici e gli autori che presentiamo tematizzano la tensione tra instabilità del desiderio e persistenza delle norme identitarie, la valenza pubblica degli affetti, la contestazione del mito della visibilità e della rispettabilità gay e lesbica, la resistenza alle dinamiche che generano nuove forme di abiezione dietro la facciata di una politica integrazionista della sessualità.
L'orizzonte che si apre fa spazio a una politica che viene dopo l'identità e a un'etica antisociale e non riproduttiva.
Canone inverso offre una visione del queer come pratica teorica all'interno di discipline diverse, non pacificata e politicamente trasformativa.
Scritti di Laurent Berlant, Leo Bersani, Judith Butler, Ann Cvetckovich, Samuel R. Delany, Lee Edelman, Eve Kosfsky Sedgwick, Sandy Stone, Michael Warner, Simon Watney.
Elisa A.G. Arfini è dottore di ricerca in Modelli, linguaggi e tradizioni nella cultura occidentale.
Collabora con l'Università di Ferrara nell'ambito della sociologia dei processi culturali e degli studi di genere.
Si occupa di studi di genere con una particolare attenzione per: costruzione narrativa delle identità; embodiment transgender; intersezioni tra studi sulla disabilità, teoria queer e teoria crip; metodologie narrative.
Oltre a vari contributi in volumi collettanei e riviste, ha pubblicato Scrivere il sesso. Retoriche e narrative della transessualità (Roma, 2007).
Cristian Lo Iacono è dottore di ricerca in Filosofia ed ermeneutica filosofica, attivista e responsabile del Centro di documentazione GLBTQ del Circolo Maurice di Torino.
Ha pubblicato su Zapruder, Critica Marxista, il manifesto, Filosofia Politica.
È autore di Althusser in Italia. Saggio bibliografico 1959-2009 (Milano, 2011) e ha curato il volume Il danno e la beffa.
Un dibattito con Nancy Fraser su redistribuzione, riconoscimento, partecipazione (Lecce, 2012).
La sua ricerca su Axel Honneth e Judith Butler (Maschere del riconoscimento) è di prossima pubblicazione.
CANONE INVERSO: ANTOLOGIA DI TEORIA QUEER
a cura di Elisa A.G. Arfini, Cristian Lo Iacono (Edizioni ETS)
fonte http://www.edizioniets.it
I testi che compongono il volume, tradotti per la prima volta, ci introducono in un laboratorio dove gli strumenti del pensiero contemporaneo (marxismo, psicanalisi, femminismo, linguistica strutturale, studi culturali) vengono usati per scandagliare sia il dibattito pubblico, accademico, sia l'attivismo LGBT americano ed europeo dalla fine degli anni Ottanta.
Le autrici e gli autori che presentiamo tematizzano la tensione tra instabilità del desiderio e persistenza delle norme identitarie, la valenza pubblica degli affetti, la contestazione del mito della visibilità e della rispettabilità gay e lesbica, la resistenza alle dinamiche che generano nuove forme di abiezione dietro la facciata di una politica integrazionista della sessualità.
L'orizzonte che si apre fa spazio a una politica che viene dopo l'identità e a un'etica antisociale e non riproduttiva.
Canone inverso offre una visione del queer come pratica teorica all'interno di discipline diverse, non pacificata e politicamente trasformativa.
Scritti di Laurent Berlant, Leo Bersani, Judith Butler, Ann Cvetckovich, Samuel R. Delany, Lee Edelman, Eve Kosfsky Sedgwick, Sandy Stone, Michael Warner, Simon Watney.
Elisa A.G. Arfini è dottore di ricerca in Modelli, linguaggi e tradizioni nella cultura occidentale.
Collabora con l'Università di Ferrara nell'ambito della sociologia dei processi culturali e degli studi di genere.
Si occupa di studi di genere con una particolare attenzione per: costruzione narrativa delle identità; embodiment transgender; intersezioni tra studi sulla disabilità, teoria queer e teoria crip; metodologie narrative.
Oltre a vari contributi in volumi collettanei e riviste, ha pubblicato Scrivere il sesso. Retoriche e narrative della transessualità (Roma, 2007).
Cristian Lo Iacono è dottore di ricerca in Filosofia ed ermeneutica filosofica, attivista e responsabile del Centro di documentazione GLBTQ del Circolo Maurice di Torino.
Ha pubblicato su Zapruder, Critica Marxista, il manifesto, Filosofia Politica.
È autore di Althusser in Italia. Saggio bibliografico 1959-2009 (Milano, 2011) e ha curato il volume Il danno e la beffa.
Un dibattito con Nancy Fraser su redistribuzione, riconoscimento, partecipazione (Lecce, 2012).
La sua ricerca su Axel Honneth e Judith Butler (Maschere del riconoscimento) è di prossima pubblicazione.
CANONE INVERSO: ANTOLOGIA DI TEORIA QUEER
a cura di Elisa A.G. Arfini, Cristian Lo Iacono (Edizioni ETS)
fonte http://www.edizioniets.it
Lgbt: Primarie PD, le risposte dei candidati sui diritti gay
I cinque candidati alle primarie interrogati su diritti gay si dividono: tutti d'accordo sui matrimoni tra omosessuali tranne Tabacci, favorevole solo alle coppie di fatto.
Più lontane le posizioni sulle adozioni: sì per Puppato e Vendola, indecisi Bersani e Renzi, no secco per Tabacci.
Laura Puppato: "E' pazzesco parlarne ancora, siamo nel 2012. Bisogna rispettare l'articolo 3 della Costituzione, che impone nessuna discriminazione".
Matteo Renzi: "Noi nei primi 100 giorni faremo la 'civil partnership' all'inglese che consente l'equiparazione dei diritti".
Tabacci: "Ho partecipato, con il sindaco di Milano, alla creazione dell'albo delle unioni civili". "Starei attento a equiparare questo al matrimonio, sono due cose diverse". Tabacci, a proposito di adozioni, ha chiarito: "I bambini hanno diritto ad avere padre a madre".
Nichi Vendola: "Non c'è alcuna barriera nella Costituzione, si è cambiata per inserire una volgarità come il fiscal compact, si potrebbe fare anche per i diritti degli omosessuali".
Pier Luigi Bersani: "Noi siamo in un Parlamento che non riesce ad approvare neanche una legge sull'omofobia. Sono per applicare la legislazione tedesca". Bruno Tabacci: "A Milano con Pisapia ho approvato il registro delle unioni civili, sull'estensione dei diritti sono d'accordo ma no ai matrimoni gay"
fonte http://video.repubblica.it
Più lontane le posizioni sulle adozioni: sì per Puppato e Vendola, indecisi Bersani e Renzi, no secco per Tabacci.
Laura Puppato: "E' pazzesco parlarne ancora, siamo nel 2012. Bisogna rispettare l'articolo 3 della Costituzione, che impone nessuna discriminazione".
Matteo Renzi: "Noi nei primi 100 giorni faremo la 'civil partnership' all'inglese che consente l'equiparazione dei diritti".
Tabacci: "Ho partecipato, con il sindaco di Milano, alla creazione dell'albo delle unioni civili". "Starei attento a equiparare questo al matrimonio, sono due cose diverse". Tabacci, a proposito di adozioni, ha chiarito: "I bambini hanno diritto ad avere padre a madre".
Nichi Vendola: "Non c'è alcuna barriera nella Costituzione, si è cambiata per inserire una volgarità come il fiscal compact, si potrebbe fare anche per i diritti degli omosessuali".
Pier Luigi Bersani: "Noi siamo in un Parlamento che non riesce ad approvare neanche una legge sull'omofobia. Sono per applicare la legislazione tedesca". Bruno Tabacci: "A Milano con Pisapia ho approvato il registro delle unioni civili, sull'estensione dei diritti sono d'accordo ma no ai matrimoni gay"
fonte http://video.repubblica.it
Lgbt USA: HRC ha nominato nuovo Capo OutServe-SLDN Allyson Mary Robinson è la prima transgender
Quest'articolo è tradotto da googletranslate a questo link trovi la versione in lingua originale:
http://www.hrc.org/blog/entry/hrcs-allyson-robinson-appointed-new-head-of-outserve-sldn
Oggi la nostra Allyson Robinson è stata nominata nuovo direttore esecutivo di OutServe-SLDN, l'associazione di attivamente, LGBT militari.
Questo appuntamento storico rende Allyson la prima persona transessuale a condurre una organizzazione LGBT nazionali.
Dopo l'annuncio, il presidente della HRC Ciad Griffin fatto la seguente dichiarazione:
"Il movimento per i diritti LGBT è più forte in seguito alla nomina di ispirazione Allyson Robinson, capo di una importante organizzazione," ha detto presidente della HRC Ciad Griffin.
"Come West Point graduate, funzionario esperto e leader, mette la sua vasta conoscenza degli argomenti di questo nuovo incarico.
Cosa che ammiro di più Allyson è che lei conduce con il suo cuore e che la qualità si servono dei nostri soldati e i veterani straordinariamente bene come continuare la lotta per la piena uguaglianza."
Allyson ha ricoperto diversi ruoli chiave in HRC. Ha lavorato per costruire o transgender competenze culturali e favorito e gestire HRC ampia diversità e inclusione portafoglio.
Allyson assistito allo sviluppo di stato e non discriminazione strategia legislativa locale, e ha esercitato forti pressioni stato legislature nel New Hampshire, Connecticut, Maryland, Nevada per poi l'occupazione non discriminazione protezioni.
Più recentemente, Allyson lanciato HRC LGBT competenze culturali dell'apprendimento organizzativo, la formazione di LGBT e delle organizzazioni, dalle aziende Fortune 500 alle agenzie federali di college e università per le ONG e le organizzazioni fede. Essa rimane uno dei più richiesti della HRC altoparlanti.
Ci mancheranno Allyson, ma sono ansioso di continuare la nostra partnership con OutServe-SLDN, che sarà rafforzato con lei al timone.
fonte http://www.hrc.org by Paul Guequierre
http://www.hrc.org/blog/entry/hrcs-allyson-robinson-appointed-new-head-of-outserve-sldn
Oggi la nostra Allyson Robinson è stata nominata nuovo direttore esecutivo di OutServe-SLDN, l'associazione di attivamente, LGBT militari.
Questo appuntamento storico rende Allyson la prima persona transessuale a condurre una organizzazione LGBT nazionali.
Dopo l'annuncio, il presidente della HRC Ciad Griffin fatto la seguente dichiarazione:
"Il movimento per i diritti LGBT è più forte in seguito alla nomina di ispirazione Allyson Robinson, capo di una importante organizzazione," ha detto presidente della HRC Ciad Griffin.
"Come West Point graduate, funzionario esperto e leader, mette la sua vasta conoscenza degli argomenti di questo nuovo incarico.
Cosa che ammiro di più Allyson è che lei conduce con il suo cuore e che la qualità si servono dei nostri soldati e i veterani straordinariamente bene come continuare la lotta per la piena uguaglianza."
Allyson ha ricoperto diversi ruoli chiave in HRC. Ha lavorato per costruire o transgender competenze culturali e favorito e gestire HRC ampia diversità e inclusione portafoglio.
Allyson assistito allo sviluppo di stato e non discriminazione strategia legislativa locale, e ha esercitato forti pressioni stato legislature nel New Hampshire, Connecticut, Maryland, Nevada per poi l'occupazione non discriminazione protezioni.
Più recentemente, Allyson lanciato HRC LGBT competenze culturali dell'apprendimento organizzativo, la formazione di LGBT e delle organizzazioni, dalle aziende Fortune 500 alle agenzie federali di college e università per le ONG e le organizzazioni fede. Essa rimane uno dei più richiesti della HRC altoparlanti.
Ci mancheranno Allyson, ma sono ansioso di continuare la nostra partnership con OutServe-SLDN, che sarà rafforzato con lei al timone.
fonte http://www.hrc.org by Paul Guequierre
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Firenze; Omofobia, Susanna Agostini (Pd): “Si può ancora aderire alla Consulta per i diritti delle persone LGBT. Il bando scade il 15 novembre”
Domenica scorsa a Firenze il Free Kissing Flash Mob
La presidente della commissione Pace Susanna Agostini (in foto)ha rinnovato la sua ferma condanna dell’aggressione omofoba subita da due ragazzi che si scambiavano tenerezze in centro qualche giorno fa e ha ricordato che esiste una Consulta contro l’omofobia e per i diritti delle persone LGBT “alla quale – ha sottolineato Agostini oggi in Consiglio comunale- è importante aderire (il bando scade il 15 novembre).
La presidente della commissione Pace ha poi ricordato il Free Kissing flash mob che si è svolto domenica pomeriggio sulla tramvia e in piazza della Repubblica al quale hanno partecipato circa 500 persone.
“E’ allucinante che fatti come l’aggressione dei due ragazzi accadano nella civile Firenze e che possano essere la conseguenza di uno scambio di affetto e di vicinanza.
Tutto questo dimostra che non solo c’è bisogno di una legge contro l’omofobia e la transfobia, ma anche che si tratta di un’emergenza sociale e costituzionale.
Mercoledì scorso la commissione Giustizia della Camera ha nuovamente bocciato il progetto di legge contro l’omofobia, proprio mentre Obama si pronunciava espressamente a favore del matrimonio fra persone dello stesso sesso e il governo francese ha approvato una proposta di legge che va in questa direzione”.
La Consulta a contrasto dell’omofobia e per i diritti delle persone LGBT è stata varata alla fine di agosto dal Consiglio comunale.
“Si tratta – ha concluso la presidente Agostini - di un importante strumento di partecipazione alla costruzione della politica dell'uguaglianza e del rispetto dell'altro.
Anche il dibattito nazionale su questo tema dimostra di riavviare un processo di approfondimento, quindi sono convinta dell’importanza di questo laboratorio fiorentino al quale spero aderiscano più associazioni possibile.
L’esigenza di creare la consulta l’abbiamo sentita ancor più forte dal 2010, dopo che si erano verificati molti gravi atti di violenza legati all’omofobia.
Oggi sono ancora questi fatti a richiamarci sul rispetto dei diritti delle persone e delle loro scelte affettive”.
fonte http://press.comune.fi.it
La presidente della commissione Pace Susanna Agostini (in foto)ha rinnovato la sua ferma condanna dell’aggressione omofoba subita da due ragazzi che si scambiavano tenerezze in centro qualche giorno fa e ha ricordato che esiste una Consulta contro l’omofobia e per i diritti delle persone LGBT “alla quale – ha sottolineato Agostini oggi in Consiglio comunale- è importante aderire (il bando scade il 15 novembre).
La presidente della commissione Pace ha poi ricordato il Free Kissing flash mob che si è svolto domenica pomeriggio sulla tramvia e in piazza della Repubblica al quale hanno partecipato circa 500 persone.
“E’ allucinante che fatti come l’aggressione dei due ragazzi accadano nella civile Firenze e che possano essere la conseguenza di uno scambio di affetto e di vicinanza.
Tutto questo dimostra che non solo c’è bisogno di una legge contro l’omofobia e la transfobia, ma anche che si tratta di un’emergenza sociale e costituzionale.
Mercoledì scorso la commissione Giustizia della Camera ha nuovamente bocciato il progetto di legge contro l’omofobia, proprio mentre Obama si pronunciava espressamente a favore del matrimonio fra persone dello stesso sesso e il governo francese ha approvato una proposta di legge che va in questa direzione”.
La Consulta a contrasto dell’omofobia e per i diritti delle persone LGBT è stata varata alla fine di agosto dal Consiglio comunale.
“Si tratta – ha concluso la presidente Agostini - di un importante strumento di partecipazione alla costruzione della politica dell'uguaglianza e del rispetto dell'altro.
Anche il dibattito nazionale su questo tema dimostra di riavviare un processo di approfondimento, quindi sono convinta dell’importanza di questo laboratorio fiorentino al quale spero aderiscano più associazioni possibile.
L’esigenza di creare la consulta l’abbiamo sentita ancor più forte dal 2010, dopo che si erano verificati molti gravi atti di violenza legati all’omofobia.
Oggi sono ancora questi fatti a richiamarci sul rispetto dei diritti delle persone e delle loro scelte affettive”.
fonte http://press.comune.fi.it
Lgbt Firenze: Piazza della Repubblica, il bacio gay o etero contro l'omofobia
Il flash mob è andata in scena nella stessa piazza dove la scorsa settimana è stata aggredita una coppia gay. I protagonisti: "Diciamo no al ghetto degli omofobici"
Pochi giorni fa la triste storia di una coppia gay prima offesa e poi pestata in piazza della Repubblica, nel cuore del centro storico di Firenze.
Il caso è esploso quando due ragazzi, Giulio e Simone, hanno denunciato l'aggressione al sito gay.it.
Così domenica pomeriggio nella stessa piazza è andato in scena il 'Free Kissing Flash Mob'.
Un'iniziativa libera organizzata per solidarizzare con la coppia pestata.
"Questo bacio - hanno detto ieri gli organizzatori - vuol essere una reazione spontanea ed immediata a tutto quello che è successo".
"L'omofobia e la transfobia - hanno continuato - ci vuole rinchiudere all'interno di un ghetto. Noi pensiamo che sia l'ora di uscire, perché non ci vergogniamo e non abbiamo paura di farci vedere alla luce del sole. Rivendichiamo il diritto alle nostre vite e alla tranquillità in tutti gli spazi pubblici".
"Questo evento serve a far vedere che gli omosessuali sono persone come tutte le altre, per dire che il bacio tra omosessuali in piazza è giusto e rispettoso",
ha dichiarato il consigliere provinciale dell'Idv Alessandro Cresci.
A fianco di Cresci, Juanito Giovanni Berrittella, l'uomo con cui il consigliere si è sposato a Oslo il 5 di settembre scorso.
Una coppia a cui il presidente della Provincia, Andrea Barducci, ha consegnato a fine settembre il "Riconoscimento di legame affettivo".
"È inammissibile che ancora oggi a Firenze due ragazzi che si tengono per mano o si scambiano un bacio vengano aggrediti. Sono atti di un'inciviltà unica e arrivano negli stessi giorni in cui il Pdl, la Lega e l'Udc hanno bocciato nuovamente il progetto di legge che prevedeva l'estensione della Legge Mancino ai crimini ispirati all'omofobia. Credo che la società civile debba ribellarsi a tutto questo".
fonte http://www.firenzetoday.it/
Pochi giorni fa la triste storia di una coppia gay prima offesa e poi pestata in piazza della Repubblica, nel cuore del centro storico di Firenze.
Il caso è esploso quando due ragazzi, Giulio e Simone, hanno denunciato l'aggressione al sito gay.it.
Così domenica pomeriggio nella stessa piazza è andato in scena il 'Free Kissing Flash Mob'.
Un'iniziativa libera organizzata per solidarizzare con la coppia pestata.
"Questo bacio - hanno detto ieri gli organizzatori - vuol essere una reazione spontanea ed immediata a tutto quello che è successo".
"L'omofobia e la transfobia - hanno continuato - ci vuole rinchiudere all'interno di un ghetto. Noi pensiamo che sia l'ora di uscire, perché non ci vergogniamo e non abbiamo paura di farci vedere alla luce del sole. Rivendichiamo il diritto alle nostre vite e alla tranquillità in tutti gli spazi pubblici".
"Questo evento serve a far vedere che gli omosessuali sono persone come tutte le altre, per dire che il bacio tra omosessuali in piazza è giusto e rispettoso",
ha dichiarato il consigliere provinciale dell'Idv Alessandro Cresci.
A fianco di Cresci, Juanito Giovanni Berrittella, l'uomo con cui il consigliere si è sposato a Oslo il 5 di settembre scorso.
Una coppia a cui il presidente della Provincia, Andrea Barducci, ha consegnato a fine settembre il "Riconoscimento di legame affettivo".
"È inammissibile che ancora oggi a Firenze due ragazzi che si tengono per mano o si scambiano un bacio vengano aggrediti. Sono atti di un'inciviltà unica e arrivano negli stessi giorni in cui il Pdl, la Lega e l'Udc hanno bocciato nuovamente il progetto di legge che prevedeva l'estensione della Legge Mancino ai crimini ispirati all'omofobia. Credo che la società civile debba ribellarsi a tutto questo".
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lunedì 12 novembre 2012
Lgbt: Milano, Parks è Sponsor al Convegno “La sfida delle differenze” domani 13 novembre
Parks – Liberi e Uguali è sponsor al convegno “La sfida delle differenze – Il valore dell’inclusione per la crescita delle organizzazioni” che si terrà martedì 13 novembre 2012 presso l’Hotel NH Concordia, Sesto San Giovanni (MI).
Il convegno è parte del progetto “i Convegni di Sviluppo&Organizzazione”: un ciclo di incontri organizzati dalla più importante e autorevole rivista italiana dedicata ai temi di organizzazione aziendale nati con l’obiettivo di dibattere dei temi di cambiamento organizzativo che le imprese devono mettere in atto per affrontare uno scenario in cui gli assetti sociali, economici e politici si sono radicalmente modificati.
Il pubblico coinvolto sarà rappresentato da Imprenditori e Manager, principalmente afferenti all’area organizzazione e risorse umane, di aziende di medio grande dimensione.
La giornata del 13 novembre avrà come oggetto il tema della valorizzazione delle differenze come leva necessaria per consentire a ognuno di esprimere le proprie potenzialità e, non meno importante, per costruire ambienti di lavoro davvero meritocratici.
Tra i relatori sarà presente Ivan Scalfarotto, Direttore Esecutivo di Parks – Liberi e Uguali, e Cinzia Gibbin, Internal Communication Manager – IKEA.
fonte http://www.parksdiversity.eu/ da simona massei
Il convegno è parte del progetto “i Convegni di Sviluppo&Organizzazione”: un ciclo di incontri organizzati dalla più importante e autorevole rivista italiana dedicata ai temi di organizzazione aziendale nati con l’obiettivo di dibattere dei temi di cambiamento organizzativo che le imprese devono mettere in atto per affrontare uno scenario in cui gli assetti sociali, economici e politici si sono radicalmente modificati.
Il pubblico coinvolto sarà rappresentato da Imprenditori e Manager, principalmente afferenti all’area organizzazione e risorse umane, di aziende di medio grande dimensione.
La giornata del 13 novembre avrà come oggetto il tema della valorizzazione delle differenze come leva necessaria per consentire a ognuno di esprimere le proprie potenzialità e, non meno importante, per costruire ambienti di lavoro davvero meritocratici.
Tra i relatori sarà presente Ivan Scalfarotto, Direttore Esecutivo di Parks – Liberi e Uguali, e Cinzia Gibbin, Internal Communication Manager – IKEA.
fonte http://www.parksdiversity.eu/ da simona massei
Lgbt: Diritti civili e omofobia, il ritardo dell’Italia non fa bene all’economia
Racconta Emilio Carnevali nel suo ebook
“In difesa di Barack Obama” che dal 1988 si sono svolti negli Stati Uniti 22 referendum sui matrimoni omosessuali, nei quali ha sempre vinto il fronte del “no”, perfino in Stati “progressisti” come la California e l’Oregon.
Poi Obama, che all’inizio del primo mandato si era mostrato titubante sul tema, ha dichiarato che “Le coppie dello stesso sesso devono avere la possibilità di sposarsi”, e il vento ha iniziato a cambiare.
Se la persona più importante del mondo dichiara apertamente che due uomini o due donne hanno il diritto di sposarsi e di crescere insieme i loro figli, mette in moto un cambiamento che può influenzare il sentimento e le scelte di milioni di persone. Martedì negli Usa si è votato anche per 176 referendum: e gli Stati di Washington, Maryland e Maine hanno approvato i matrimoni omosessuali.
Inoltre il Wisconsin, lo Stato di Paul Ryan (il vice designato di Romney, noto per le posizioni omofobe e antiabortiste), ha eletto per la prima volta una persona apertamente omosessuale al Senato, Tammy Baldwin.
Ieri mattina il governo francese, rispettando le promesse elettorali di Hollande, ha varato un disegno di legge che autorizza i matrimoni omosessuali e l’adozione di un bambino per le coppie gay. Appena qualche giorno prima la Corte Costituzionale spagnola aveva emesso una sentenza, attesa da 7 anni, sulla legittimità costituzionale della legge approvata da Zapatero che consente matrimonio e adozioni da parte di persone dello stesso sesso.
Sono bei giorni per i diritti civili, che hanno registrato un balzo in avanti in tutto il mondo occidentale. L’Italia, però, rimane sempre più indietro. Pdl, Lega e Udc hanno affossato in Commissione Giustizia il testo base di una nuova legge contro l’omofobia e la transfobia, promossa da Pd e Idv. Se negli Stati Uniti le dichiarazioni di Obama rendono i comportamenti omofobi sempre più anacronistici, nel nostro paese l’indulgenza del Parlamento sembra il miglior incoraggiamento alla moltiplicazione delle aggressioni omofobe, che tristemente già riempiono le cronache locali.
Nel mercato del lavoro la situazione non è più rosea. Le discriminazioni diffuse e la percezione di un clima culturale ostile alla diversità costringono spesso gli omosessuali a nascondere il loro orientamento sessuale e rifugiarsi in una condizione di “invisibilità” della propria identità.
La questione non è soltanto morale o ideologica. Riguarda anche aspetti economici di vitale importanza. Il rispetto e l’integrazione della diversità sono elementi fondamentali dello sviluppo, perché favoriscono l’innovazione, che a sua volta si basa sulla capacità dei lavoratori di esprimere il meglio di sé e dare un contributo attivo e originale ai processi produttivi. Ciò può avvenire solo in contesti capaci di accettare e stimolare ogni forma di espressione e di libertà individuale, e di valutare le persone per il loro contributo di idee, impegno e competenze, anziché per il sesso della persona che amano.
Come mostra un recente studio empirico di Carlo D’Ippoliti (Università di Roma La Sapienza) e Fabrizio Botti (Università di Perugia) l’invisibilità costituisce invece un ostacolo alla piena affermazione dei lavoratori omosessuali, alla socializzazione sul posto di lavoro e alla condivisione degli obiettivi aziendali, che si traduce nella maggior parte dei casi in prospettive di carriera e retributive inferiori. Ciò ha un effetto negativo anche sulla società nel complesso, in quanto riduce la produttività del lavoratore e la capacità di innovazione delle imprese.
È di fondamentale importanza che il vento di cambiamento partito dalla Francia, dalla Spagna e dagli Stati Uniti arrivi al più presto anche nella vecchia Italia. Sia perché favorirebbe la modernizzazione della società e dell’economia, stimolando innovazione e sviluppo economico e sociale.
Sia perché migliorerebbe la vita di molte persone. Come ha detto con voce rotta dalle lacrime Jesse Tyler Ferguson, attore noto per l’interpretazione di Mitch, uno dei papà gay della serie tv Modern family: “Se a quindici anni, mentre ero seduto a guardare la tv con i miei genitori, avessi sentito il presidente degli Stati Uniti dire che era a favore dei matrimoni gay, la mia vita sarebbe stata molto diversa. Non ho idea se lui si rende conto di quante vite sta cambiando dicendo questa semplice frase. Sta letteralmente salvando delle vite”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Fabio Sabatini
“In difesa di Barack Obama” che dal 1988 si sono svolti negli Stati Uniti 22 referendum sui matrimoni omosessuali, nei quali ha sempre vinto il fronte del “no”, perfino in Stati “progressisti” come la California e l’Oregon.
Poi Obama, che all’inizio del primo mandato si era mostrato titubante sul tema, ha dichiarato che “Le coppie dello stesso sesso devono avere la possibilità di sposarsi”, e il vento ha iniziato a cambiare.
Se la persona più importante del mondo dichiara apertamente che due uomini o due donne hanno il diritto di sposarsi e di crescere insieme i loro figli, mette in moto un cambiamento che può influenzare il sentimento e le scelte di milioni di persone. Martedì negli Usa si è votato anche per 176 referendum: e gli Stati di Washington, Maryland e Maine hanno approvato i matrimoni omosessuali.
Inoltre il Wisconsin, lo Stato di Paul Ryan (il vice designato di Romney, noto per le posizioni omofobe e antiabortiste), ha eletto per la prima volta una persona apertamente omosessuale al Senato, Tammy Baldwin.
Ieri mattina il governo francese, rispettando le promesse elettorali di Hollande, ha varato un disegno di legge che autorizza i matrimoni omosessuali e l’adozione di un bambino per le coppie gay. Appena qualche giorno prima la Corte Costituzionale spagnola aveva emesso una sentenza, attesa da 7 anni, sulla legittimità costituzionale della legge approvata da Zapatero che consente matrimonio e adozioni da parte di persone dello stesso sesso.
Sono bei giorni per i diritti civili, che hanno registrato un balzo in avanti in tutto il mondo occidentale. L’Italia, però, rimane sempre più indietro. Pdl, Lega e Udc hanno affossato in Commissione Giustizia il testo base di una nuova legge contro l’omofobia e la transfobia, promossa da Pd e Idv. Se negli Stati Uniti le dichiarazioni di Obama rendono i comportamenti omofobi sempre più anacronistici, nel nostro paese l’indulgenza del Parlamento sembra il miglior incoraggiamento alla moltiplicazione delle aggressioni omofobe, che tristemente già riempiono le cronache locali.
Nel mercato del lavoro la situazione non è più rosea. Le discriminazioni diffuse e la percezione di un clima culturale ostile alla diversità costringono spesso gli omosessuali a nascondere il loro orientamento sessuale e rifugiarsi in una condizione di “invisibilità” della propria identità.
La questione non è soltanto morale o ideologica. Riguarda anche aspetti economici di vitale importanza. Il rispetto e l’integrazione della diversità sono elementi fondamentali dello sviluppo, perché favoriscono l’innovazione, che a sua volta si basa sulla capacità dei lavoratori di esprimere il meglio di sé e dare un contributo attivo e originale ai processi produttivi. Ciò può avvenire solo in contesti capaci di accettare e stimolare ogni forma di espressione e di libertà individuale, e di valutare le persone per il loro contributo di idee, impegno e competenze, anziché per il sesso della persona che amano.
Come mostra un recente studio empirico di Carlo D’Ippoliti (Università di Roma La Sapienza) e Fabrizio Botti (Università di Perugia) l’invisibilità costituisce invece un ostacolo alla piena affermazione dei lavoratori omosessuali, alla socializzazione sul posto di lavoro e alla condivisione degli obiettivi aziendali, che si traduce nella maggior parte dei casi in prospettive di carriera e retributive inferiori. Ciò ha un effetto negativo anche sulla società nel complesso, in quanto riduce la produttività del lavoratore e la capacità di innovazione delle imprese.
È di fondamentale importanza che il vento di cambiamento partito dalla Francia, dalla Spagna e dagli Stati Uniti arrivi al più presto anche nella vecchia Italia. Sia perché favorirebbe la modernizzazione della società e dell’economia, stimolando innovazione e sviluppo economico e sociale.
Sia perché migliorerebbe la vita di molte persone. Come ha detto con voce rotta dalle lacrime Jesse Tyler Ferguson, attore noto per l’interpretazione di Mitch, uno dei papà gay della serie tv Modern family: “Se a quindici anni, mentre ero seduto a guardare la tv con i miei genitori, avessi sentito il presidente degli Stati Uniti dire che era a favore dei matrimoni gay, la mia vita sarebbe stata molto diversa. Non ho idea se lui si rende conto di quante vite sta cambiando dicendo questa semplice frase. Sta letteralmente salvando delle vite”.
fonte http://www.ilfattoquotidiano.it di Fabio Sabatini
Lgbt Cinema: Roma "Festival Internazionale del Film" Carlo Verdone superstar dopo la proiezione di "Carlo!"
Applausi per il documentario di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti sul regista, che dice: ''L'incursione della politica nella commedia ha messo in crisi gli autori''.
Carlo Verdone superstar al Festival Internazionale del Film di Roma dopo l'acclamata proiezione stampa di ieri sera di ''Carlo!'', documentario di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti che ha strappato applausi e risate tra il pubblico di giornalisti.
''Sono un imitatore del personaggio grigio'', ha commentato Carlo Verdone, raccontando in sala stampa la genesi dei personaggi piu' importanti e riconosciuti della sua filmografia ma anche le storie di alcuni film che lui definisce ''coraggiosi'', come ''Perdiamoci di vista'' che Cecchi Gori non voleva portare sul grande schermo, sicuro che il dolore di una ragazza sulla sedia a rotelle avrebbe fatto perdere pubblico.
''Ho sempre lavorato con grande onesta' - ha proseguito Verdone - e credo che se non ci fossero stati film minori non avrei trovato quello scatto del riscatto del film successivo. Ho sempre messo, in ogni mio lavoro, tanto entusiasmo, cercando di essere autore e pensare al mio pubblico''.
Ma oggi, gli viene chiesto, troverebbe ispirazione nella realta' per raccontare qualche nuovo personaggio? ''Oggi sono tutti uguali agli altri. La gente che raccontavo io aveva ognuno una singola caratteristica.
Vedo persone tutte uguali nella societa' odierna, nessuno svetta in modo particolare. Guardiamo il calcio: e' lo specchio di una societa' medio-bassa di giovani. Hanno tutti lo stesso taglio di capelli... Ma non solo.
C'e' tanta omologazione, esistono delle vere patologie come la mitomania. Guardiamo la politica, negli ultimi tempi la mitomania e l'incursione della politica nella commedia e' qualcosa di deprimente e hanno messo in crisi noi autori. Andrebbe cercato qualcosa di nascosto e di curioso''. ''Parlare di politica non vale la pena - ha aggiunto Verdone -, ci sono comici bravi come Crozza, lasciamolo fare a loro.
A noi registi tocca raccontare non piu' il tipo di personaggio ma il tema. Trovo interessanti i temi. Oggi con difficolta' troverei quello che ho saputo trovare io tanti anni fa''. Romano di nascita, Verdone ha concluso: ''Oggi ritrovo qualcosa di interessante nei trasteverini, che pero' sono rimasti in un pugno. Trovo in loro ancora la poesia, le battute sarcastiche che fanno hanno un sapore. Credo che tutti devono stare attenti alle tematiche piu' che ai personaggi, oggi sono una truppa di gente tutta uguale''.
In conclusione Verdone ha poi ringraziato i due registi del documentario per il lavoro fatto senza celebrazioni, ma piuttosto con umilta'. Cosi' Gianfranco Giagni: ''Se abbiamo tirato fuori dei lati di Carlo non cosi dichiarati, e' stato proprio grazie alla sua generosita'. Carlo ha tirato fuori un lato nascosto donandoci materiale inedito e privato, lasciando allo stesso tempo delle voci discordanti.
Mi ha commosso molto il racconto della figlia Giulia che racconta di Carlo papa', che la faceva pregare per i nonni e per Jimmy Hendrix. Questo e' un aspetto che ci svela molto di lui e della persona che e' Verdone nella vita''.
Dello stesso parere il critico Fabio Ferzetti, qui in veste di regista, che ha esteso i ringraziamenti al produttore Marco Belardi, che a fine mese, il 29 novembre, portera' in sala il nuovo film di Paolo Genovese, ''Una famiglia'', dopo gli incassi record di ''Immaturi'' e ''Immaturi il viaggio''.
''Carlo!'', invece, uscira' in home video, per quanto in molti hanno espresso il desiderio di vederlo in sala, sul grande schermo, proprio come un vero film di Carlo Verdone.
fonte http://www.asca.it/ dal/sam/
Carlo Verdone superstar al Festival Internazionale del Film di Roma dopo l'acclamata proiezione stampa di ieri sera di ''Carlo!'', documentario di Gianfranco Giagni e Fabio Ferzetti che ha strappato applausi e risate tra il pubblico di giornalisti.
''Sono un imitatore del personaggio grigio'', ha commentato Carlo Verdone, raccontando in sala stampa la genesi dei personaggi piu' importanti e riconosciuti della sua filmografia ma anche le storie di alcuni film che lui definisce ''coraggiosi'', come ''Perdiamoci di vista'' che Cecchi Gori non voleva portare sul grande schermo, sicuro che il dolore di una ragazza sulla sedia a rotelle avrebbe fatto perdere pubblico.
''Ho sempre lavorato con grande onesta' - ha proseguito Verdone - e credo che se non ci fossero stati film minori non avrei trovato quello scatto del riscatto del film successivo. Ho sempre messo, in ogni mio lavoro, tanto entusiasmo, cercando di essere autore e pensare al mio pubblico''.
Ma oggi, gli viene chiesto, troverebbe ispirazione nella realta' per raccontare qualche nuovo personaggio? ''Oggi sono tutti uguali agli altri. La gente che raccontavo io aveva ognuno una singola caratteristica.
Vedo persone tutte uguali nella societa' odierna, nessuno svetta in modo particolare. Guardiamo il calcio: e' lo specchio di una societa' medio-bassa di giovani. Hanno tutti lo stesso taglio di capelli... Ma non solo.
C'e' tanta omologazione, esistono delle vere patologie come la mitomania. Guardiamo la politica, negli ultimi tempi la mitomania e l'incursione della politica nella commedia e' qualcosa di deprimente e hanno messo in crisi noi autori. Andrebbe cercato qualcosa di nascosto e di curioso''. ''Parlare di politica non vale la pena - ha aggiunto Verdone -, ci sono comici bravi come Crozza, lasciamolo fare a loro.
A noi registi tocca raccontare non piu' il tipo di personaggio ma il tema. Trovo interessanti i temi. Oggi con difficolta' troverei quello che ho saputo trovare io tanti anni fa''. Romano di nascita, Verdone ha concluso: ''Oggi ritrovo qualcosa di interessante nei trasteverini, che pero' sono rimasti in un pugno. Trovo in loro ancora la poesia, le battute sarcastiche che fanno hanno un sapore. Credo che tutti devono stare attenti alle tematiche piu' che ai personaggi, oggi sono una truppa di gente tutta uguale''.
In conclusione Verdone ha poi ringraziato i due registi del documentario per il lavoro fatto senza celebrazioni, ma piuttosto con umilta'. Cosi' Gianfranco Giagni: ''Se abbiamo tirato fuori dei lati di Carlo non cosi dichiarati, e' stato proprio grazie alla sua generosita'. Carlo ha tirato fuori un lato nascosto donandoci materiale inedito e privato, lasciando allo stesso tempo delle voci discordanti.
Mi ha commosso molto il racconto della figlia Giulia che racconta di Carlo papa', che la faceva pregare per i nonni e per Jimmy Hendrix. Questo e' un aspetto che ci svela molto di lui e della persona che e' Verdone nella vita''.
Dello stesso parere il critico Fabio Ferzetti, qui in veste di regista, che ha esteso i ringraziamenti al produttore Marco Belardi, che a fine mese, il 29 novembre, portera' in sala il nuovo film di Paolo Genovese, ''Una famiglia'', dopo gli incassi record di ''Immaturi'' e ''Immaturi il viaggio''.
''Carlo!'', invece, uscira' in home video, per quanto in molti hanno espresso il desiderio di vederlo in sala, sul grande schermo, proprio come un vero film di Carlo Verdone.
fonte http://www.asca.it/ dal/sam/
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Lgbt: Facebook introduce il diario di coppia
Facebook ha introdotto un profondo redesign della pagina che illustra i dettagli delle connessioni social con i propri amici.
L’elemento fondamentale su cui si basa la rete Facebook è l’amicizia, il contatto, la connessione.
Facebook, probabilmente al fine di consolidare quelli che sono i legami che ne configurano la struttura, ha così rinfrescato la pagina che consente a qualunque utente di esplorare ed approfondire i dettagli delle proprie amicizie strette online.
Visitare la pagina è semplice: andando sulla bacheca di un proprio amico, è possibile vedere i suoi dettagli personali; tra le impostazioni della bacheca, invece, è possibile attivare la funzione “dettagli amicizia” che trasforma la bacheca da una finestra personale ad una finestra collettiva.
Invece di evidenziare i dettagli su di una persona, insomma, la finestra pone in risalto i contatti che il visitatore ha con la persona medesima, creando un mix di elementi raccolti tra messaggi di status, tag, immagini, eventi ed altro ancora.
La pagina, pur se poco nota, era attiva già da tempo: la novità sta in un completo redesign dell’interfaccia che rende più gradevole e semplice esplorare i contenuti dell’amicizia.
Ma non solo: la Timeline di coppia è stata organizzata con modalità particolari per chi rappresenta una coppia anche nella vita reale. Nel momento in cui ci si collega alla pagina facebook.com/us, infatti, automaticamente si è reindirizzati al diario che si condivide con la persona con cui si è in relazione.
Anche in questo caso gli elementi vengono combinati sulla pagina in modo da “sfogliare” appuntamenti, foto, messaggi e quant’altro relativo alla vita “social” della coppia.
Il redesign, sebbene già annunciato, non è ancora attivo nel momento in cui pubblichiamo. Dovrebbe tuttavia essere aperto all’intera community Facebook già entro le prossime ore
fonte http://www.webnews.it Giacomo Dotta
L’elemento fondamentale su cui si basa la rete Facebook è l’amicizia, il contatto, la connessione.
Facebook, probabilmente al fine di consolidare quelli che sono i legami che ne configurano la struttura, ha così rinfrescato la pagina che consente a qualunque utente di esplorare ed approfondire i dettagli delle proprie amicizie strette online.
Visitare la pagina è semplice: andando sulla bacheca di un proprio amico, è possibile vedere i suoi dettagli personali; tra le impostazioni della bacheca, invece, è possibile attivare la funzione “dettagli amicizia” che trasforma la bacheca da una finestra personale ad una finestra collettiva.
Invece di evidenziare i dettagli su di una persona, insomma, la finestra pone in risalto i contatti che il visitatore ha con la persona medesima, creando un mix di elementi raccolti tra messaggi di status, tag, immagini, eventi ed altro ancora.
La pagina, pur se poco nota, era attiva già da tempo: la novità sta in un completo redesign dell’interfaccia che rende più gradevole e semplice esplorare i contenuti dell’amicizia.
Ma non solo: la Timeline di coppia è stata organizzata con modalità particolari per chi rappresenta una coppia anche nella vita reale. Nel momento in cui ci si collega alla pagina facebook.com/us, infatti, automaticamente si è reindirizzati al diario che si condivide con la persona con cui si è in relazione.
Anche in questo caso gli elementi vengono combinati sulla pagina in modo da “sfogliare” appuntamenti, foto, messaggi e quant’altro relativo alla vita “social” della coppia.
Il redesign, sebbene già annunciato, non è ancora attivo nel momento in cui pubblichiamo. Dovrebbe tuttavia essere aperto all’intera community Facebook già entro le prossime ore
fonte http://www.webnews.it Giacomo Dotta
Lgbt: Chris Belloni “Sono gay e musulmano” un documentario su Islam e omossessualità
“Sono gay e musulmano” è un documentario del regista Chris Belloni, la cui proiezione era in programma a Bishkek, in Kirghizistan, in occasione del “Bir Duino” (One World), un festival dedicato ai diritti umani, a fine settembre.
Ma poche ore prima della programmazione, un tribunale del distretto di Pervomaiskii ne ha vietato la riproduzione, dopo averlo giudicato blasfemo e tendente a scatenare l’intolleranza religiosa.
“Chiunque abbia visto il mio film sa che non è né anti-islamico né estremista”, si difende Belloni.
Il documentario è stato girato in Marocco, dove l’omosessualità è punita dalla legge, e racconta la storia di un gruppo di giovani uomini gay e musulmani, le loro prospettive di vita, il difficile rapporto tra un’inclinazione naturale e il sentire religioso.
C’è Azar, 29 anni, cacciato di casa dai genitori per le sue tendenze sessuali e imprigionato per tre mesi con la falsa accusa di prostituzione. C’è la vita di Samir, 43 anni, padre di due bambini, che reprime la sua omosessualità da anni. E poi c’è Soufian, 23 anni, uno studente d’Ingegneria che vive una vita doppia: prima quella religiosa e poi quella sessuale. E poi c’è Ryan, 21 anni, che ha fatto “coming out” con i genitori e con gli amici e sorprendentemente è stato capito e accolto da tutti. E infine c’è Abdelwahid, 19 anni, che nasconde la sua omosessualità con l’aiuto del padre ma che, a differenza degli altri, non vuole essere definito né musulmano né gay.
Ma c’è una parte, anzi diverse parti di quel film di 59 minuti, che hanno fatto storcere la bocca al Comitato di stato per gli Affari Religiosi.
A un certo punto infatti il documentario recita che “ Nell’Islam tutto è pianificato da Dio … Noi non scegliamo il nostro destino … Questo Dio ha progettato per me … Dio mi ha fatto gay”.
E’ blasfemo perché accusa Dio di un peccato umano: l’omosessualità. E poi, un po’ più avanti, due uomini si scambiano un bacio veloce: per la Commissione quel bacio umilia i musulmani.
“E’ chiaro che l’obiettivo dell’autore è quello di provocare i musulmani e incitare l’intolleranza religiosa”, tuona la Commissione. Ma quest’ultima in realtà non ha alcun potere per impedire la programmazione del film, per cui sono intervenuti i giudici che per motivare la decisione si sono rifatti alle violenze scatenate nel mondo arabo dal film “L’innocenza dei musulmani”.
Con la scarsa autonomia di cui gode il potere giudiziario nel paese – denunciano gli attivisti per i diritti umani – è difficile credere che sia stata una decisione libera e incondizionata. Il timore è che i nazionalisti vogliano sfruttare l’Islam per connotare in maniera religiosa il paese, che invece è tradizionalmente laico, come sancisce anche la Costituzione, dice Toleikan Ismailova , organizzatrice del festival e sostenitrice di Belloni.
“Tenteremo la strada del ricorso e faremo di tutto per proiettare il documentario a Bishkek”, conclude. Questo episodio di censura si inserisce in un dibattito che va avanti da qualche settimana al fine di regolamentare Internet “per proteggere i bambini”, ma che in realtà cela disposizioni molto più ampie per limitare la libertà di espressione, in un paese dove già la stampa è fortemente controllata.
Tralasciando le considerazioni politiche, c’è un dato sociale che emerge dalle interviste condotte da Eurasianet nel paese: i kirghisi non sono pronti ad accettare l’esistenza degli omosessuali, gay e lesbiche, perché ancora legati a una mentalità antica e chiusa.
“Se il film avesse raccontato di due omosessuali ortodossi o cattolici, sono sicuro che sarebbe stato vietato anche nei paesi ortodossi o cattolici”, si giustificano dalla Commissione.
Rifiutato a Bishkek, “Sono gay e musulmano” attende di volare a Beirut, dove dovrebbe essere proiettato la prossima settimana.
Visita il sito del documentario:
http://iamgayandmuslim.com/
fonte http://www.atlasweb.it di Serena Grassia.
Ma poche ore prima della programmazione, un tribunale del distretto di Pervomaiskii ne ha vietato la riproduzione, dopo averlo giudicato blasfemo e tendente a scatenare l’intolleranza religiosa.
“Chiunque abbia visto il mio film sa che non è né anti-islamico né estremista”, si difende Belloni.
Il documentario è stato girato in Marocco, dove l’omosessualità è punita dalla legge, e racconta la storia di un gruppo di giovani uomini gay e musulmani, le loro prospettive di vita, il difficile rapporto tra un’inclinazione naturale e il sentire religioso.
C’è Azar, 29 anni, cacciato di casa dai genitori per le sue tendenze sessuali e imprigionato per tre mesi con la falsa accusa di prostituzione. C’è la vita di Samir, 43 anni, padre di due bambini, che reprime la sua omosessualità da anni. E poi c’è Soufian, 23 anni, uno studente d’Ingegneria che vive una vita doppia: prima quella religiosa e poi quella sessuale. E poi c’è Ryan, 21 anni, che ha fatto “coming out” con i genitori e con gli amici e sorprendentemente è stato capito e accolto da tutti. E infine c’è Abdelwahid, 19 anni, che nasconde la sua omosessualità con l’aiuto del padre ma che, a differenza degli altri, non vuole essere definito né musulmano né gay.
Ma c’è una parte, anzi diverse parti di quel film di 59 minuti, che hanno fatto storcere la bocca al Comitato di stato per gli Affari Religiosi.
A un certo punto infatti il documentario recita che “ Nell’Islam tutto è pianificato da Dio … Noi non scegliamo il nostro destino … Questo Dio ha progettato per me … Dio mi ha fatto gay”.
E’ blasfemo perché accusa Dio di un peccato umano: l’omosessualità. E poi, un po’ più avanti, due uomini si scambiano un bacio veloce: per la Commissione quel bacio umilia i musulmani.
“E’ chiaro che l’obiettivo dell’autore è quello di provocare i musulmani e incitare l’intolleranza religiosa”, tuona la Commissione. Ma quest’ultima in realtà non ha alcun potere per impedire la programmazione del film, per cui sono intervenuti i giudici che per motivare la decisione si sono rifatti alle violenze scatenate nel mondo arabo dal film “L’innocenza dei musulmani”.
Con la scarsa autonomia di cui gode il potere giudiziario nel paese – denunciano gli attivisti per i diritti umani – è difficile credere che sia stata una decisione libera e incondizionata. Il timore è che i nazionalisti vogliano sfruttare l’Islam per connotare in maniera religiosa il paese, che invece è tradizionalmente laico, come sancisce anche la Costituzione, dice Toleikan Ismailova , organizzatrice del festival e sostenitrice di Belloni.
“Tenteremo la strada del ricorso e faremo di tutto per proiettare il documentario a Bishkek”, conclude. Questo episodio di censura si inserisce in un dibattito che va avanti da qualche settimana al fine di regolamentare Internet “per proteggere i bambini”, ma che in realtà cela disposizioni molto più ampie per limitare la libertà di espressione, in un paese dove già la stampa è fortemente controllata.
Tralasciando le considerazioni politiche, c’è un dato sociale che emerge dalle interviste condotte da Eurasianet nel paese: i kirghisi non sono pronti ad accettare l’esistenza degli omosessuali, gay e lesbiche, perché ancora legati a una mentalità antica e chiusa.
“Se il film avesse raccontato di due omosessuali ortodossi o cattolici, sono sicuro che sarebbe stato vietato anche nei paesi ortodossi o cattolici”, si giustificano dalla Commissione.
Rifiutato a Bishkek, “Sono gay e musulmano” attende di volare a Beirut, dove dovrebbe essere proiettato la prossima settimana.
Visita il sito del documentario:
http://iamgayandmuslim.com/
fonte http://www.atlasweb.it di Serena Grassia.
Lgbt Genova: “Transgenitori” argomento tabù, prima volta nel capoluogo ligure del convegno ”Transnovember, per parlare di "famiglia non tradizionale"
Genova - Se l'argomento omosessualità e figli è ancora un tabù, almeno in Italia, lo è maggiormente quello della cosiddetta “transgenitorialità”, che si verifica quando un genitore, uomo o donna, si trova a fare i conti con il proprio percorso di cambiamento, sessuale e fisico, dovendo anche affrontare il “pregiudizio” forse più temuto, quello dei propri figli.
Di “omogenitorialità” e transgenitorialità si è parlato ieri pomeriggio allo Star Hotel President del capoluogo ligure, in un convegno organizzato nell’ambito di Transnovember, ciclo di incontri sulle tematiche trans e intersex con testimonianze, associazioni ed esperti: «C'è un dato abbastanza indicativo, cioè che l'11% dei divorzi vede come causa l'omosessualità di uno dei partner», ha spiegato ai microfoni del Secolo XIX, Fabrizio Paoletti, presidente della Rete Genitori Rainbow, associazione che aiuta e sostiene i genitori Lgbt con figli avuti da precedenti relazioni eterosessuali.
Abbiamo chiesto a Egon, genitore transessuale "F to M" (s'intende la “trasformazione” da donna a uomo) e a Geraldine, che ha due figli grandi avuti dall'ex moglie prima di diventare donna, di raccontarci come hanno affrontato il loro percorso di cambiamento nel ruolo di genitore e di come i loro figli hanno gestito la nuova situazione in famiglia.
Egon ha due bambini ancora piccoli e, grazie a una psicologa che l'ha aiutato nel difficile cammino, ha affrontato il loro giudizio nella maniera più naturale del mondo: «Avevo paura che i piccoli venissero traumatizzati dal mio cambiamento, ma la realtà è che più di tutti ho faticato con me stesso: per paradosso, affrontare i miei bambini è stata la cosa più semplice».
Non si può dire lo stesso di Geraldine: con un figlio maschio di 20 anni e una femmina di 26, non ha avuto la stessa fortuna: «Mi sono sempre travestita sin da piccolina, poi ho interrotto per un periodo perché mi sentivo “normale”: ho bloccato tutto e formato una famiglia, ma quando i miei figli erano ormai grandi mi sono dovuta arrendere al cuore e non potevo più resistere».
Geraldine ha lasciato la sua città d'origine per non costringere i figli a subire battutine e cattiverie: «I miei ragazzi non hanno reagito affatto bene: il maschio non vuole più saperne di me mentre la femmina, seppure con tanto sforzo, continua a mantenere il nostro rapporto: capisco che non sia difficile vedere il proprio “babbo” che diventa una donna, ma io continuo a sperare...».
fonte http://www.ilsecoloxix.it di Beatrice D’Oria
Di “omogenitorialità” e transgenitorialità si è parlato ieri pomeriggio allo Star Hotel President del capoluogo ligure, in un convegno organizzato nell’ambito di Transnovember, ciclo di incontri sulle tematiche trans e intersex con testimonianze, associazioni ed esperti: «C'è un dato abbastanza indicativo, cioè che l'11% dei divorzi vede come causa l'omosessualità di uno dei partner», ha spiegato ai microfoni del Secolo XIX, Fabrizio Paoletti, presidente della Rete Genitori Rainbow, associazione che aiuta e sostiene i genitori Lgbt con figli avuti da precedenti relazioni eterosessuali.
Abbiamo chiesto a Egon, genitore transessuale "F to M" (s'intende la “trasformazione” da donna a uomo) e a Geraldine, che ha due figli grandi avuti dall'ex moglie prima di diventare donna, di raccontarci come hanno affrontato il loro percorso di cambiamento nel ruolo di genitore e di come i loro figli hanno gestito la nuova situazione in famiglia.
Egon ha due bambini ancora piccoli e, grazie a una psicologa che l'ha aiutato nel difficile cammino, ha affrontato il loro giudizio nella maniera più naturale del mondo: «Avevo paura che i piccoli venissero traumatizzati dal mio cambiamento, ma la realtà è che più di tutti ho faticato con me stesso: per paradosso, affrontare i miei bambini è stata la cosa più semplice».
Non si può dire lo stesso di Geraldine: con un figlio maschio di 20 anni e una femmina di 26, non ha avuto la stessa fortuna: «Mi sono sempre travestita sin da piccolina, poi ho interrotto per un periodo perché mi sentivo “normale”: ho bloccato tutto e formato una famiglia, ma quando i miei figli erano ormai grandi mi sono dovuta arrendere al cuore e non potevo più resistere».
Geraldine ha lasciato la sua città d'origine per non costringere i figli a subire battutine e cattiverie: «I miei ragazzi non hanno reagito affatto bene: il maschio non vuole più saperne di me mentre la femmina, seppure con tanto sforzo, continua a mantenere il nostro rapporto: capisco che non sia difficile vedere il proprio “babbo” che diventa una donna, ma io continuo a sperare...».
fonte http://www.ilsecoloxix.it di Beatrice D’Oria
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Lgbt Firenze: Matteo Renzi "Il meglio deve ancora venire", anche per i gay
Un comitato di gay e lesbiche, il Manifesto per i diritti lgbt e un incontro con le Famiglie Arcobaleno.
Il Sindaco di Firenze scalda i motori per le primarie e programma eventi sui temi gay.
Matteo Renzi scalda i motori in vista delle primarie democratiche e durante la convention che terrà insieme ai rottamatori alla Stazione Leopolda di Firenze da giovedì a sabato, si preannunciano passi importanti anche sul fronte dei diritti
civili.
Il Sindaco di Firenze sarà appoggiato da un "Comitato lgbt per Renzi" promosso da gay e lesbiche della società civile e aperto a tutti coloro a cui sta a cuore il tema dei diritti gay. A ideare e tagliare idealmente il nastro del comitato sono Alessio De Giorgi, direttore del portale Gay.it, Ivan Scalfarotto, presidente del Pd, Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche e Cristiana Alicata, membro della direzione del Pd Lazio e scrittrice.
In una conferenza stampa che si terrà nei giorni della convention verrà presentato il manifesto per i diritti lgbt con la piattaforma programmatica che Renzi intenderà attuare in caso di vittoria alle elezioni sui temi cari al mondo gay, ampiamente bistrattato da tutti i governi che si sono succeduti fino ad oggi.
Renzi, inoltre, è al lavoro per organizzare un incontro con le Famiglie Arcobaleno, genitori gay e lesbiche con figli, e con RGR Rete Genitori Rainbow, associazione di genitori omosessuali con figli avuti da precedenti relazioni, che saranno ospiti del Sindaco alla Leopolda per parlare di diritti delle coppie e in quel caso anche dei loro bambini.
Le difficoltà di una famiglia che lo Stato si ostina a non riconoscere come tale saranno al centro di un dialogo per mettere nell'agenda di governo un piano di superamento delle barriere che queste realtà, 100 mila secondo le stime di Arcigay, si trovano ad affrontare quotidianemente.
Matteo Renzi si è più volte esposto sui temi cari al mondo lgbt dichiarandosi favorevole all'introduzione delle civil partnership, le unioni civili sul modello inglese, per le coppie gay e lesbiche da approvare nei primi 100 giorni di governo.
In tema di adozioni, ha dichiarato che "per il momento la mia posizione è quella di rendere più snella la legge sulle pratiche di adozioni", è necessario anche che "il bambino abbia gli stessi diritti sia quando cresce in una famiglia con un padre e
una madre, sia quando è in una famiglia arcobaleno".
Sulla scia dell'aggressione contro la coppia gay di Firenze, picchiata da una gang perché stava camminando per il centro città mano nella mano, si è anche detto favorevole all'approvazione di unanorma che punisca i reati a sfondo di odio per orientamento sessuale.
Per aderire al Comitato LGBT per Renzi è necessario mandare una email all'indirizzo:
dirittiadesso@officinedemocratiche.it
fonte http://www.gay.it/
Il Sindaco di Firenze scalda i motori per le primarie e programma eventi sui temi gay.
Matteo Renzi scalda i motori in vista delle primarie democratiche e durante la convention che terrà insieme ai rottamatori alla Stazione Leopolda di Firenze da giovedì a sabato, si preannunciano passi importanti anche sul fronte dei diritti
civili.
Il Sindaco di Firenze sarà appoggiato da un "Comitato lgbt per Renzi" promosso da gay e lesbiche della società civile e aperto a tutti coloro a cui sta a cuore il tema dei diritti gay. A ideare e tagliare idealmente il nastro del comitato sono Alessio De Giorgi, direttore del portale Gay.it, Ivan Scalfarotto, presidente del Pd, Giuliano Gasparotti, presidente di Officine Democratiche e Cristiana Alicata, membro della direzione del Pd Lazio e scrittrice.
In una conferenza stampa che si terrà nei giorni della convention verrà presentato il manifesto per i diritti lgbt con la piattaforma programmatica che Renzi intenderà attuare in caso di vittoria alle elezioni sui temi cari al mondo gay, ampiamente bistrattato da tutti i governi che si sono succeduti fino ad oggi.
Renzi, inoltre, è al lavoro per organizzare un incontro con le Famiglie Arcobaleno, genitori gay e lesbiche con figli, e con RGR Rete Genitori Rainbow, associazione di genitori omosessuali con figli avuti da precedenti relazioni, che saranno ospiti del Sindaco alla Leopolda per parlare di diritti delle coppie e in quel caso anche dei loro bambini.
Le difficoltà di una famiglia che lo Stato si ostina a non riconoscere come tale saranno al centro di un dialogo per mettere nell'agenda di governo un piano di superamento delle barriere che queste realtà, 100 mila secondo le stime di Arcigay, si trovano ad affrontare quotidianemente.
Matteo Renzi si è più volte esposto sui temi cari al mondo lgbt dichiarandosi favorevole all'introduzione delle civil partnership, le unioni civili sul modello inglese, per le coppie gay e lesbiche da approvare nei primi 100 giorni di governo.
In tema di adozioni, ha dichiarato che "per il momento la mia posizione è quella di rendere più snella la legge sulle pratiche di adozioni", è necessario anche che "il bambino abbia gli stessi diritti sia quando cresce in una famiglia con un padre e
una madre, sia quando è in una famiglia arcobaleno".
Sulla scia dell'aggressione contro la coppia gay di Firenze, picchiata da una gang perché stava camminando per il centro città mano nella mano, si è anche detto favorevole all'approvazione di unanorma che punisca i reati a sfondo di odio per orientamento sessuale.
Per aderire al Comitato LGBT per Renzi è necessario mandare una email all'indirizzo:
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