venerdì 13 settembre 2013

La comunità LGBT si mobilita contro il convegno «di stampo omofobo» di Verona

(circolopink.it)

Le organizzazioni LGBT veronesi protestano contro “La teoria del gender: per l’uomo o contro l’uomo?”, il convegno organizzato da Famiglia domani, Medv (Movimento europeo difesa della vita) e il Centro Culturale Nicolò Stenone, che si terrà a Verona il prossimo 21 settembre, con il patrocinio del Comune di Verona e della Provincia.

Circolo Pink GLBTE Verona, Arcigay Pianeta Urano Verona, Milk center Verona, Gruppo Lieviti – Bisessuali, pansessuali e queer, Arcilesbica Verona, Sportello Migranti LGBT Verona hanno invitato “i cittadini e le cittadine a protestare contro questo ennesimo evento di chiaro stampo fascista“ e hanno annunciato la loro presenza durante la giornata del convegno, con previo avviso alla questura che si terrà un presidio davanti al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

A fronte dell’attività del Parlamento, che a breve discuterà la legge contro l’omofobia, gli organizzatori del convegno ritengono “importante approfondire l’ideologia che è dietro a queste campagne tese a sovvertire l’ordine naturale e cristiano.”

In seguito ai saluti istituzionali del sindaco Flavio Tosi, del Presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, e del vescovo Zenti, nel corso dell’incontro interverranno diversi docenti, alcuni di essi noti per dichiarazioni infelici riguardo alle tematiche LGBT e del genere.

Saranno presenti Roberto De Mattei, docente di Storia della Chiesa, noto per le interpretazioni delle catastrofi naturali, che in alcuni casi possono essere “castighi divini”; Chiara Atzori, medico in Malattie Infettive, la quale sostiene che la “normalizzazione” dell’omosessualità sia devastante in ambito sanitario e incrementi “i comportamenti cosiddetti esplorativi”, ma che ci sia la possibilità di “cambiare”; così come Mario Palmaro, il quale ritiene che l’omosessualità sia una condizione patologica.

Il deputato Alessandro Zan (Sel), attivista per i diritti della comunità LGBT, ha dichiarato che «La politica e le istituzioni non possono sostenere manifestazioni che incitano alla discriminazione e all’omofobia […] Proprio ora che il Parlamento si appresta a votare una legge contro l’omofobia», nonostante sia legittimo «il diritto di ognuno a riunirsi».

Giovanna Bassan, presidente Arcigay Verona, ha dichiarato a Il Referendum che è «inammissibile che le istituzioni veronesi promuovano un evento di stampo omofobo. Chi ha reso possibile questa conferenza è senza pudore; ma che dire delle istituzioni che siglano l’evento e accorrono per portare i loro saluti?».

E’ tanta l’indignazione in una città dove le organizzazioni per la promozione dei diritti LGBT si muovono da diversi anni per combattere la minaccia dell’omofobia.
fonte http://ilreferendum.it/di Leonardo Sartori Segui su Twitter: @sartori_91
http://ilreferendum.it/2013/09/12/la-comunita-lgbt-si-mobilita-contro-il-convegno-di-stampo-omofobo-di-verona/