Bufera sulle dichiarazioni della giornalista Lucia Annunziata la quale, durante la trasmissione “Servizio pubblico” di Michele Santoro del 23 febbraio 2012, ha dichiarato:
“Celentano ha il diritto di dire quello che vuole, e lo avrei difeso anche se avesse detto che i gay sono da mandare al campo di sterminio”.
Immediate le polemiche delle associazioni glbt.
Il circolo Mario Mieli commenta:
“Parole inqualificabili e non degne di una professionista dell’esperienza di Lucia Annunziata”.
L’Arcigay è ancora più pesante:
“L’Italia è un Paese incredibile: nei suoi 150 anni di unità nazionale, andiamo a scoprire che ciò che unisce personaggi di estrazione politica, culturale praticamente agli antipodi è la più assoluta mancanza di sensibilità ed un cinismo capace di utilizzare i più estremi riferimenti per tradursi in omofobia”.
L’Annunziata replica: “Ho difeso la libertà di espressione dell’artista (dopo le critiche di Sanremo, ndr), ma ho usato l’esempio, di proposito estremo, della ferocia antigay per rendere più chiara l’esistenza anche di una contraddizione fra questo diritto e il merito delle opinioni che si esprimono”.
Lucia Annunziata ha annunciato che la puntata “In mezz’ora” del 4 marzo 2012 tratterà questo argomento nello specifico.
fonte http://frontierenews.it
Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 25 febbraio 2012
Lgbt: Calcio, Mourinho e le sue “gaffe” omofobe…
I tecnici e i cameramen del programma televisivo spagnolo “Deportes Cuatro” hanno registrato un video su Josè Mourinho, allenatore del Real Madrid, durante una sua recente trasferta a Mosca.
Fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto gli è scappata in video la seguente frase:
“Questi finocchi, non ci dicono con che pallone dobbiamo giocare?”,
riferendosi ai responsabili della FIFA.
Ecco il video…
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
Fin qui niente di strano, se non fosse per il fatto gli è scappata in video la seguente frase:
“Questi finocchi, non ci dicono con che pallone dobbiamo giocare?”,
riferendosi ai responsabili della FIFA.
Ecco il video…
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
Lgbt: A Firenze è nato il GGG, Gruppo Giovani Glbti*
Ad ottobre 2011 è nato a Firenze il GGG, un Gruppo Giovani Glbti*, slegato dalle associazioni già esistenti ma sempre pronto a collaborazioni.
Si riunisce una volta a settimana, il martedì dalle 18 alle 20.30, per discutere di vari temi: orientamento sessuale, identità di genere, sessualità, diritti, stereotipi di genere, maschilismo etc.
Sono passati dal GGG un centinaio di ragazzi gay, lesbiche, transgender, etero e non solo, dai 15 ai 25 anni.
Ad ogni incontro partecipano mediamente 25 persone.
A volte vengono invitati rappresentanti di associazioni glbtiq*.
Questi ad esempio sono i prossimi appuntamenti, che si terranno tutti presso Ireos (Via de' serragli 3, Firenze):
- il 28 febbraio il GGG ospiterà una rappresentante di Famiglie Arcobaleno (Associazione genitori omosessuali)
- il 6 marzo il GGG ha organizzato un tè con pasticcini con la mamma di un ragazzo omosessuale, attivista nel movimento per i pari diritti. In tale occasione sono invitati a partecipare anche i genitori dei ragazzi del gruppo.
- il 13 marzo sarà ospite invece il presidente di Rete Genitori Rainbow (omosessuali e transgender diventati genitori all'interno di relazioni eterosessuali)
Per tenersi in contatto, è stato creato su facebook un gruppo "segreto", ovvero visibile solo a chi è stato aggiunto personalmente dalla coordinatrice dopo essersi presentato dal vero ad uno degli incontri.
Questa scelta è stata fatta per creare un forte legame tra il reale ed il virtuale e per accondiscendere alla richiesta di privacy da parte soprattutto dei partecipanti più piccoli, spesso non dichiarati.
Sul gruppo virtuale, molto partecipato, vengono approfonditi i temi di cui si parla agli incontri, vengono programmati quelli successivi e si discutono gli eventi di cronaca.
I contatti del gruppo sono:
mail: gruppo.giovani.glbt@gmail.com
facebook pubblico: http://www.facebook.com/GruppoGiovaniGlbti
blog: http://gggfi.tumblr.com/
fonte Gruppo Giovani Glbti* Firenze
Si riunisce una volta a settimana, il martedì dalle 18 alle 20.30, per discutere di vari temi: orientamento sessuale, identità di genere, sessualità, diritti, stereotipi di genere, maschilismo etc.
Sono passati dal GGG un centinaio di ragazzi gay, lesbiche, transgender, etero e non solo, dai 15 ai 25 anni.
Ad ogni incontro partecipano mediamente 25 persone.
A volte vengono invitati rappresentanti di associazioni glbtiq*.
Questi ad esempio sono i prossimi appuntamenti, che si terranno tutti presso Ireos (Via de' serragli 3, Firenze):
- il 28 febbraio il GGG ospiterà una rappresentante di Famiglie Arcobaleno (Associazione genitori omosessuali)
- il 6 marzo il GGG ha organizzato un tè con pasticcini con la mamma di un ragazzo omosessuale, attivista nel movimento per i pari diritti. In tale occasione sono invitati a partecipare anche i genitori dei ragazzi del gruppo.
- il 13 marzo sarà ospite invece il presidente di Rete Genitori Rainbow (omosessuali e transgender diventati genitori all'interno di relazioni eterosessuali)
Per tenersi in contatto, è stato creato su facebook un gruppo "segreto", ovvero visibile solo a chi è stato aggiunto personalmente dalla coordinatrice dopo essersi presentato dal vero ad uno degli incontri.
Questa scelta è stata fatta per creare un forte legame tra il reale ed il virtuale e per accondiscendere alla richiesta di privacy da parte soprattutto dei partecipanti più piccoli, spesso non dichiarati.
Sul gruppo virtuale, molto partecipato, vengono approfonditi i temi di cui si parla agli incontri, vengono programmati quelli successivi e si discutono gli eventi di cronaca.
I contatti del gruppo sono:
mail: gruppo.giovani.glbt@gmail.com
facebook pubblico: http://www.facebook.com/GruppoGiovaniGlbti
blog: http://gggfi.tumblr.com/
fonte Gruppo Giovani Glbti* Firenze
Labels:
associazioni lgbt,
iniziative lgbt,
supporto lgbt
Lgbt Firenze: "Piccole storie crudeli" Prima assoluta al Teatro della Limonaia, regia Dimitri Milopulos, stasera 25 e domani 26 febbraio
PICCOLE STORIE CRUDELI (nuova produzione – prima assoluta)
di Gaspare Baglio
scene, costumi, luci e regia Dimitri Milopulos
con Daniela D’Argenio e Daniele Bartolini
assistente alla regia Gianni Bertoli
... effetti sonori Vanni Cassori
si ringrazia la Libreria Igor di Bologna
…e poi scopri che la realtà supera l’immaginazione!
Piccole storie crudeli. Storie della porta accanto. Storie di vita quotidiana che uno pensa non accadranno mai a lui e invece…
Storie sconvolgenti sul filo del rasoio che, filtrate attraverso un racconto caustico e cinico, narrano del nostro mondo, dall’interno.
Dal particolare. Le piccole storie di vita quotidiana che compongono la nostra società. Storie di baristi assassini e di antropofagi perversi, di dive in declino e di persone tradite, storie di malati terminali e di madri omicide….
Storie. Le nostre storie. Storie nascoste nell’oscurità della nostra società malata e decadente. Storie che non vogliamo né vedere né accettare.
Eppure ne facciamo parte. Piccole storie crudeli che l’autore ha scritto “di getto, seguendo storie di attualità che mi avevano particolarmente colpito e inzuppandole di elementi di fantasia”.
Filo conduttore sia del testo che della messa in scena, oltre alla musica, fedele compagna, il cinismo e l’ironia, perché non bisogna mai prendersi troppo sul serio…
Dimitri Milopulos
Gaspare Baglio è bolognese. Ha scritto racconti per le instant-anthology La Lussuria, L’Invidia e In Cucina edite da Giulio Perrone Editore e per la collettanea, di Azimut, dal titolo Controcuore. È uno speaker radiofonico, oltre un attivo blogger. Ama i film di Tim Burton e di Almodovar, gli animali, i fumetti, il cibo cinese, le favole e tutto ciò che è camp. Piccole storie crudeli è il suo primo libro.
I racconti vogliono invitare all'onestà, a non reprimersi, ad accettarsi. Le persone represse sono, per me, come un palloncino che si gonfia e, alla fine, scoppia. Per questo, i risultati, non sempre sono piacevoli.
Gaspare Baglio
Teatro della Limonaia
via Gramsci, 426 - 50019 (SESTO FIORENTINO)
fonte Evento pubblico Creato da Teatro Della Limonaia Bis
di Gaspare Baglio
scene, costumi, luci e regia Dimitri Milopulos
con Daniela D’Argenio e Daniele Bartolini
assistente alla regia Gianni Bertoli
... effetti sonori Vanni Cassori
si ringrazia la Libreria Igor di Bologna
…e poi scopri che la realtà supera l’immaginazione!
Piccole storie crudeli. Storie della porta accanto. Storie di vita quotidiana che uno pensa non accadranno mai a lui e invece…
Storie sconvolgenti sul filo del rasoio che, filtrate attraverso un racconto caustico e cinico, narrano del nostro mondo, dall’interno.
Dal particolare. Le piccole storie di vita quotidiana che compongono la nostra società. Storie di baristi assassini e di antropofagi perversi, di dive in declino e di persone tradite, storie di malati terminali e di madri omicide….
Storie. Le nostre storie. Storie nascoste nell’oscurità della nostra società malata e decadente. Storie che non vogliamo né vedere né accettare.
Eppure ne facciamo parte. Piccole storie crudeli che l’autore ha scritto “di getto, seguendo storie di attualità che mi avevano particolarmente colpito e inzuppandole di elementi di fantasia”.
Filo conduttore sia del testo che della messa in scena, oltre alla musica, fedele compagna, il cinismo e l’ironia, perché non bisogna mai prendersi troppo sul serio…
Dimitri Milopulos
Gaspare Baglio è bolognese. Ha scritto racconti per le instant-anthology La Lussuria, L’Invidia e In Cucina edite da Giulio Perrone Editore e per la collettanea, di Azimut, dal titolo Controcuore. È uno speaker radiofonico, oltre un attivo blogger. Ama i film di Tim Burton e di Almodovar, gli animali, i fumetti, il cibo cinese, le favole e tutto ciò che è camp. Piccole storie crudeli è il suo primo libro.
I racconti vogliono invitare all'onestà, a non reprimersi, ad accettarsi. Le persone represse sono, per me, come un palloncino che si gonfia e, alla fine, scoppia. Per questo, i risultati, non sempre sono piacevoli.
Gaspare Baglio
Teatro della Limonaia
via Gramsci, 426 - 50019 (SESTO FIORENTINO)
fonte Evento pubblico Creato da Teatro Della Limonaia Bis
venerdì 24 febbraio 2012
Lgbt Napoli: "Uniti contro il pregiudizio" Workshop al Forum delle Culture, nei giorni 1 e 2 marzo
Si terranno nei giorni 1 e 2 marzo i workshop esperenziali dal titolo “Uniti contro il pregiudizio.
Condividere il disagio della violenza”.
I workshop (destinati a personale delle forze dell’ordine, rappresentanti delle associazioni territoriali, operatori sociali, personale delle istituzioni scolastiche, medici ed avvocati) rientrano nel progetto Hermes: linking network to fight sexual and gender stigma avviato nel maggio scorso, che si propone di sviluppare, implementare e promuovere strategie di prevenzione e supporto a persone che sono vittima di discriminazione sessuale e di genere con particolare riferimento a donne e popolazione glbtqi.
Il progetto è approvato e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Daphne III, e ideato da Arcigay Napoli, Le Kassandre e Agedo Palermo con il Dipartimento di Teorie e Metodi delle Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, in collaborazione con l’Università Complutense di Madrid, l’University College Dublin School of Social Justice.
Per iscriversi (entro il 28 febbraio) inviare una mail a ahermeslinkingnetwork@gmail.com, compilando il modulo di registrazione allegato e disponibile sul sito teomesus.unina.it.
I corsi si terranno il 1° e 2 marzo dalle ore 9.00 presso la Fondazione Forum delle Culture (ex Asilo Filangieri) in via Maffei 1 a Napoli
La partecipazione all’evento è assolutamente gratuita.
fonte http://www.napoligaypress.it/
Condividere il disagio della violenza”.
I workshop (destinati a personale delle forze dell’ordine, rappresentanti delle associazioni territoriali, operatori sociali, personale delle istituzioni scolastiche, medici ed avvocati) rientrano nel progetto Hermes: linking network to fight sexual and gender stigma avviato nel maggio scorso, che si propone di sviluppare, implementare e promuovere strategie di prevenzione e supporto a persone che sono vittima di discriminazione sessuale e di genere con particolare riferimento a donne e popolazione glbtqi.
Il progetto è approvato e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma Daphne III, e ideato da Arcigay Napoli, Le Kassandre e Agedo Palermo con il Dipartimento di Teorie e Metodi delle Scienze Umane e Sociali dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, in collaborazione con l’Università Complutense di Madrid, l’University College Dublin School of Social Justice.
Per iscriversi (entro il 28 febbraio) inviare una mail a ahermeslinkingnetwork@gmail.com, compilando il modulo di registrazione allegato e disponibile sul sito teomesus.unina.it.
I corsi si terranno il 1° e 2 marzo dalle ore 9.00 presso la Fondazione Forum delle Culture (ex Asilo Filangieri) in via Maffei 1 a Napoli
La partecipazione all’evento è assolutamente gratuita.
fonte http://www.napoligaypress.it/
Lgbt: Le coppie di fatto sbarcano su Facebook
in foto Matteo Rossi, consigliere regionale di Sel
Genova, Settecento adesioni in due settimane per il gruppo lanciato sul social network dai consiglieri regionali Matteo Rossi (Sinistra ecologia e libertà) e Alessandro Benzi (Federazione della sinistra).
“Genova come Milano: Sì al registro delle coppie di fatto ” a questo link:
http://www.facebook.com/groups/339014199449906/
è il nome del gruppo che chiede un riscontro ai candidati sindaci della Superba,
e soprattutto ai candidati alle primarie della sinistra.
«È un segnale forte, affermano Rossi e Benzi, Genova vuole difendere i diritti di tutte le famiglie e non solo di quelle tradizionali.
I candidati alle primarie farebbero bene ad esprimere chiaramente la propria posizione in merito alla volontà di istituire, se eletti, un registro per le unioni di fatto».
Per ora solo Marco Doria, candidato indipendente sostenuto da Sel, si è pronunciato in modo netto, dichiarandosi a favore del registro.
«Sarebbe utile per tutti sapere se anche Roberta Pinotti, Marta Vincenzi e gli altri candidati alle primarie, intendano fare altrettanto, per promuovere i diritti civili delle coppie di fatto, delle nuove famiglie, eterosessuali e gay», concludono Rossi e Benzi.
fonte http://www.ilsecoloxix.it/
Genova, Settecento adesioni in due settimane per il gruppo lanciato sul social network dai consiglieri regionali Matteo Rossi (Sinistra ecologia e libertà) e Alessandro Benzi (Federazione della sinistra).
“Genova come Milano: Sì al registro delle coppie di fatto ” a questo link:
http://www.facebook.com/groups/339014199449906/
è il nome del gruppo che chiede un riscontro ai candidati sindaci della Superba,
e soprattutto ai candidati alle primarie della sinistra.
«È un segnale forte, affermano Rossi e Benzi, Genova vuole difendere i diritti di tutte le famiglie e non solo di quelle tradizionali.
I candidati alle primarie farebbero bene ad esprimere chiaramente la propria posizione in merito alla volontà di istituire, se eletti, un registro per le unioni di fatto».
Per ora solo Marco Doria, candidato indipendente sostenuto da Sel, si è pronunciato in modo netto, dichiarandosi a favore del registro.
«Sarebbe utile per tutti sapere se anche Roberta Pinotti, Marta Vincenzi e gli altri candidati alle primarie, intendano fare altrettanto, per promuovere i diritti civili delle coppie di fatto, delle nuove famiglie, eterosessuali e gay», concludono Rossi e Benzi.
fonte http://www.ilsecoloxix.it/
Labels:
coppie lgbt,
socialnetwork,
unioni civili
Lgbt: L'Italia, Paese poco «gay friendly»
Secondo l'associazione IlGa, nell'Unione Europea solo a Cipro ci sono più discriminazioni. «Poche tutele»
L'Italia è un paese poco "gay-friendly" e non tutela abbastanza i diritti degli omosessuali.
A stabilirlo è l'ILGA-Europe, l'associazione regionale per l'Europa che difende i diritti degli omosessuali, che in un recente articolo apparso su EuObserver.com, la rivista online che si occupa esclusivamente di tematiche legate all’Unione Europea, boccia sonoramente il Belpaese.
Tra i paesi che fanno parte dell’Unione peggio dell’Italia fa solo Cipro, mentre nell’intero continente – rivela l’associazione ci sono alcuni nazioni come Armenia, Azerbaijan, Macedonia, Russia, Turchia e lo stesso Cipro che violano e discriminano apertamente i diritti degli omosessuali
TUTELE
Nella pagina dedicata all'Italia, l'associazione sostiene che nel Belpaese sebbene la discriminazione sessuale sia proibita dalla Costituzione, a differenza di ciò che accade in tanti paesi dell'Unione Europea non esiste ancora alcuna norma che disciplini le unioni tra persone dello stesso sesso o che permetta l'adozione a cittadini omosessuali.
I paesi che maggiormente tutelano gay e lesbiche nell'unione continentale, continua l’associazione, sono l’Inghilterra, la Svezia e la Spagna che da anni ormai hanno approvato leggi che garantiscono i loro diritti.
Ma se in Italia essere omosessuale per molti risulta ancora un problema, a Cipro racconta la rivista online, va anche peggio.
Nel territorio settentrionale dell'isola, controllato dalla Turchia, l'omosessualità è illegale e negli scorsi mesi sono stati eseguiti diversi arresti di persone gay, tra cui l'ex ministro delle finanze greco-cipriota Michael Sarris
CAMPAGNA
Tre anni fa ILGA-Europe lanciò la campagna «Be Bothered» che s'impegnava non solo a promuovere leggi e iniziative comunitarie a favore dei diritti delle persone lesbiche, gay e transgender, ma aveva come principale obiettivo il riconoscimento dell'omofobia e della transfobia come reato.
La Commissione Europea propose nel 2008 una norma antidiscriminatoria che garantisse i diritti non solo della comunità gay e lesbica, ma di diverse minoranze tra cui i disabili,gli anziani, i gruppi religiosi e etnici.
Tuttavia vari paesi, guidati dalla Germania, affermarono che i diritti delle minoranze erano disciplinati dalle leggi nazionali e la norma si bloccò: «L'Europa si considera un leader globale nei campi dei diritti umani e delll'eguaglianza, ha dichiarato qualche mese fa alla rivista online Linda Freimane, portavoce di ILGA-Europe
Ma gli indici ci dicono che siamo ancora molto lontani dal diventare un continente dove i diritti dei gay e delle lesbiche sono garantiti completamente e dal poterci dichiarare campioni d'uguaglianza»
fonte http://www.corriere.it di Francesco Tortora
L'Italia è un paese poco "gay-friendly" e non tutela abbastanza i diritti degli omosessuali.
A stabilirlo è l'ILGA-Europe, l'associazione regionale per l'Europa che difende i diritti degli omosessuali, che in un recente articolo apparso su EuObserver.com, la rivista online che si occupa esclusivamente di tematiche legate all’Unione Europea, boccia sonoramente il Belpaese.
Tra i paesi che fanno parte dell’Unione peggio dell’Italia fa solo Cipro, mentre nell’intero continente – rivela l’associazione ci sono alcuni nazioni come Armenia, Azerbaijan, Macedonia, Russia, Turchia e lo stesso Cipro che violano e discriminano apertamente i diritti degli omosessuali
TUTELE
Nella pagina dedicata all'Italia, l'associazione sostiene che nel Belpaese sebbene la discriminazione sessuale sia proibita dalla Costituzione, a differenza di ciò che accade in tanti paesi dell'Unione Europea non esiste ancora alcuna norma che disciplini le unioni tra persone dello stesso sesso o che permetta l'adozione a cittadini omosessuali.
I paesi che maggiormente tutelano gay e lesbiche nell'unione continentale, continua l’associazione, sono l’Inghilterra, la Svezia e la Spagna che da anni ormai hanno approvato leggi che garantiscono i loro diritti.
Ma se in Italia essere omosessuale per molti risulta ancora un problema, a Cipro racconta la rivista online, va anche peggio.
Nel territorio settentrionale dell'isola, controllato dalla Turchia, l'omosessualità è illegale e negli scorsi mesi sono stati eseguiti diversi arresti di persone gay, tra cui l'ex ministro delle finanze greco-cipriota Michael Sarris
CAMPAGNA
Tre anni fa ILGA-Europe lanciò la campagna «Be Bothered» che s'impegnava non solo a promuovere leggi e iniziative comunitarie a favore dei diritti delle persone lesbiche, gay e transgender, ma aveva come principale obiettivo il riconoscimento dell'omofobia e della transfobia come reato.
La Commissione Europea propose nel 2008 una norma antidiscriminatoria che garantisse i diritti non solo della comunità gay e lesbica, ma di diverse minoranze tra cui i disabili,gli anziani, i gruppi religiosi e etnici.
Tuttavia vari paesi, guidati dalla Germania, affermarono che i diritti delle minoranze erano disciplinati dalle leggi nazionali e la norma si bloccò: «L'Europa si considera un leader globale nei campi dei diritti umani e delll'eguaglianza, ha dichiarato qualche mese fa alla rivista online Linda Freimane, portavoce di ILGA-Europe
Ma gli indici ci dicono che siamo ancora molto lontani dal diventare un continente dove i diritti dei gay e delle lesbiche sono garantiti completamente e dal poterci dichiarare campioni d'uguaglianza»
fonte http://www.corriere.it di Francesco Tortora
Lgbt Firenze: IREOS “La città che io vorrei” Appuntamenti Sabato 25 febbraio
Sabato 25 febbraio non perdere gli appuntamenti del corso itinerante Fiorentino
“La città che io vorrei”.
ore 10 – 13
Cinema Odeon Piazza Strozzi – FIRENZE
N COME NAPOLI, I COME IVREA, D COME DOMODOSSOLA
Narrazioni e Immaginario di gay, lesbiche, trans…nel Cinema
Fabrizio Ungaro, presidente IREOS
Silvia Minelli, direttrice FLORENCE QUEER FESTIVAL
ore 17 – 20
IREOS, via de’ Serragli 3 – FIRENZE
Narrazioni e Immaginario di gay, lesbiche, trans… nella Letteratura
Francesco Gnerre, sociologo e saggista
dalle 20.30 in poi
IREOS, via de’ Serragli 3 – FIRENZE
APERITIVO IMMAGINARIO PRESSO IREOS (aperto alla città)
Musica e parole intorno all’immaginario LGBTIQ
fonte http://www.ireos.org
“La città che io vorrei”.
ore 10 – 13
Cinema Odeon Piazza Strozzi – FIRENZE
N COME NAPOLI, I COME IVREA, D COME DOMODOSSOLA
Narrazioni e Immaginario di gay, lesbiche, trans…nel Cinema
Fabrizio Ungaro, presidente IREOS
Silvia Minelli, direttrice FLORENCE QUEER FESTIVAL
ore 17 – 20
IREOS, via de’ Serragli 3 – FIRENZE
Narrazioni e Immaginario di gay, lesbiche, trans… nella Letteratura
Francesco Gnerre, sociologo e saggista
dalle 20.30 in poi
IREOS, via de’ Serragli 3 – FIRENZE
APERITIVO IMMAGINARIO PRESSO IREOS (aperto alla città)
Musica e parole intorno all’immaginario LGBTIQ
fonte http://www.ireos.org
Labels:
associazioni lgbt,
firenze.,
iniziative lgbt
L'attore Daniel Radcliffe e il suo appoggio alla comunità LGBT
Lunedì scorso, durante la trasmissione negli USA di Glee, è stato diffuso un video in cui Daniel Radcliffe si rivolge alla comunità LGBT esortandola a contattare la linea telefonica di aiuto “The Trevor Project“, nel caso in cui avessero dei problemi e nessuno con cui parlare.
Daniel Radcliffe collabora attivamente con questa associazione da anni; lo scopo è di aiutare soprattutto gli adolescenti, in modo da evitare che si ripetano i numerosi casi di suicidio giovanile che avvengono bel paese.
Radcliffe non è l’unico ad appoggiare quest’associazione; insieme a lui Jodie Foster, che ha recentemente donato una gran cifra, dicesi la più alta che l’associazione abbia mai ricevuto.
fonte http://gaymagazine.likepage.it
Daniel Radcliffe collabora attivamente con questa associazione da anni; lo scopo è di aiutare soprattutto gli adolescenti, in modo da evitare che si ripetano i numerosi casi di suicidio giovanile che avvengono bel paese.
Radcliffe non è l’unico ad appoggiare quest’associazione; insieme a lui Jodie Foster, che ha recentemente donato una gran cifra, dicesi la più alta che l’associazione abbia mai ricevuto.
fonte http://gaymagazine.likepage.it
Labels:
attori,
personaggi lgbt friendly,
spot lgbt
Lgbt Libri: "Ragazzi che ancora amano ragazzi" con Piergiorgio Paterlini a Milano Domenica 4 marzo ore 15.00
Ragazzi che ancora amano ragazzi
Domenica 4 marzo ore 15.00
con Piergiorgio Paterlini
Milk c/o Il Guado via Soperga 36 Milano
Ritorna sui bancali delle librerie a vent’anni dalla prima edizione il cult post moderno della letteratura lgbt “Ragazzi che amano ragazzi”.
È un encomiabile documento umano che ritrae in modo accurato e reale l’infanzia e l’adolescenza dei ragazzi omosessuali.
Un viaggio nelle storie di giovani nel rapporto con la società e la famiglia, primo ambiente dove esprimersi, alla ricerca di un sé, di una propria autodeterminazione sessuale risulta, oggi, un libro ancora attuale rivolto a tutti coloro, non solo omosessuali, abbiano ruoli e funzioni nella nostra contemporaneità: insegnanti, educatori, datori di lavoro, genitori … ma soprattutto i ragazzi che si trovano a condividere queste situazioni o che possono venirne a conoscenza.
Seguirà tè, cioccolata calda e pasticcini offerti dal Milk
Milk c/o Il Guado via Soperga 36 Milano Ingresso libero con tessera MILK
info 393 9573094
fonte http://www.milkmilano.com
Domenica 4 marzo ore 15.00
con Piergiorgio Paterlini
Milk c/o Il Guado via Soperga 36 Milano
Ritorna sui bancali delle librerie a vent’anni dalla prima edizione il cult post moderno della letteratura lgbt “Ragazzi che amano ragazzi”.
È un encomiabile documento umano che ritrae in modo accurato e reale l’infanzia e l’adolescenza dei ragazzi omosessuali.
Un viaggio nelle storie di giovani nel rapporto con la società e la famiglia, primo ambiente dove esprimersi, alla ricerca di un sé, di una propria autodeterminazione sessuale risulta, oggi, un libro ancora attuale rivolto a tutti coloro, non solo omosessuali, abbiano ruoli e funzioni nella nostra contemporaneità: insegnanti, educatori, datori di lavoro, genitori … ma soprattutto i ragazzi che si trovano a condividere queste situazioni o che possono venirne a conoscenza.
Seguirà tè, cioccolata calda e pasticcini offerti dal Milk
Milk c/o Il Guado via Soperga 36 Milano Ingresso libero con tessera MILK
info 393 9573094
fonte http://www.milkmilano.com
giovedì 23 febbraio 2012
Lgbt: "Carissima Vladimir: Grazie dai/dalle trans" lettera del Coordinamento Trans Sylvia Rivera
Carissima Vladimir,
Il grande affetto che ci lega e la grande stima che noi tutte e tutti abbiamo di te sono rafforzati dalla bellissima, intelligente e soprattutto positiva immagine che stai offrendo e di riflesso quella di tutte le persone trans.
Un vero e proprio riscatto per tutte e tutti coloro che da sempre hanno visto la loro immagine distorta e stereotipata dalla superficialità dei masmedia.
Il faticoso lavoro che le associazioni stanno svolgendo per trasformare modalità e contenuti delle comunicazioni di massa nei confronti del transessualismo, trovano un importante riscontro nelle tue indiscusse capacità comunicative dove intelligenza, brio, attenzione… favolosità, restituiscono a tante persone quella dignità che da sempre gli è stata negata.
Pensiamo a tutte quelle persone che nella solitudine e nella disperazione di una vita difficile intravvedono in te e in quello che fai un filo conduttore, il bandolo della matassa che permette di ritrovare un percorso che l’ostilità e l’oscurità hanno cancellato.
Da una lontana isola dell’Honduras arriva un po’ di luce che serve a sopportare meglio le difficoltà, a presentare un modello positivo di transessualità. Per questo e per tutto quello che fai e rappresenti, vogliamo comunicarti tutto il nostro apprezzamento e gratitudine.
Sei una di noi e la tua è per noi una grande vittoria, grazie!
Coordinamento Trans Sylvia Rivera (ATN Napoli, ALA Milano, Consultorio Transgenere Torre del Lago, Gruppo Luna Circolo Maurice Torino, MIT Bologna, SAT Verona)
FONTE http://www.vladimirluxuria.it
Il grande affetto che ci lega e la grande stima che noi tutte e tutti abbiamo di te sono rafforzati dalla bellissima, intelligente e soprattutto positiva immagine che stai offrendo e di riflesso quella di tutte le persone trans.
Un vero e proprio riscatto per tutte e tutti coloro che da sempre hanno visto la loro immagine distorta e stereotipata dalla superficialità dei masmedia.
Il faticoso lavoro che le associazioni stanno svolgendo per trasformare modalità e contenuti delle comunicazioni di massa nei confronti del transessualismo, trovano un importante riscontro nelle tue indiscusse capacità comunicative dove intelligenza, brio, attenzione… favolosità, restituiscono a tante persone quella dignità che da sempre gli è stata negata.
Pensiamo a tutte quelle persone che nella solitudine e nella disperazione di una vita difficile intravvedono in te e in quello che fai un filo conduttore, il bandolo della matassa che permette di ritrovare un percorso che l’ostilità e l’oscurità hanno cancellato.
Da una lontana isola dell’Honduras arriva un po’ di luce che serve a sopportare meglio le difficoltà, a presentare un modello positivo di transessualità. Per questo e per tutto quello che fai e rappresenti, vogliamo comunicarti tutto il nostro apprezzamento e gratitudine.
Sei una di noi e la tua è per noi una grande vittoria, grazie!
Coordinamento Trans Sylvia Rivera (ATN Napoli, ALA Milano, Consultorio Transgenere Torre del Lago, Gruppo Luna Circolo Maurice Torino, MIT Bologna, SAT Verona)
FONTE http://www.vladimirluxuria.it
Labels:
personaggi transesuali,
reality lgbt
Addio a Riccardo Peloso, critico d'arte e tra i fondatori del movimento lgbt
E' scomparso ieri, all'età di 68 anni, il critico d'arte Riccardo Peloso.
Tra gli animatori del movimento lgbt romano insieme a Consoli e a Bellezza
Il corpo è stato ritrovato nel letto della sua casa di Via degli Zingari a Roma da alcuni amici insospettiti dal fatto che per l'intera giornata di ieri l'uomo era stato irrintracciabile.
Nato a Trani nel luglio del 1943, Peloso si era trasferito a Roma giovanissimo.
Noto attivista per i diritti civili degli omosessuali, con lo scrittore Massimo Consoli e il poeta Dario Bellezza aveva partecipato alla nascita del movimento gay nella capitale dove, nel 1970, aveva aperto il "Superstar", ricordato come il primo locale gay romano. Appassionato di arte e letteratura, nel 1979 con Nanda Pivano Peloso organizzò la prima e unica rassegna in Italia di "Gay Poetry".
All'happening, tenutosi sulla spiaggia di Castel Porziano parteciparono poeti beat del calibro di Allen Ginsberg, Gregory Corso, William Burroughs e John Giorno. Tra gli anni Ottanta e oggi ha preso parte anche a numerose produzioni nell'ambito della fiction tv e del cinema.
Nel 2007, alla morte del sodale e amico fraterno Consoli, è stato tra i promotori della Fondazione Luciano Massimo Consoli, gruppo in difesa della memoria e del patrimonio d'archivio della comunità gay italiana. I funerali di Riccardo Peloso così come la tumulazione si terranno nei prossimi giorni a Trani su sua espressa richiesta testamentaria.
Tutto il movimento e l'associazionismo lgbt romano e italiano esprime in queste ore il proprio cordoglio per la morte di Peloso.
"Riccardo, esponente storico del mondo gay della capitale, tra i fondatori della Fondazione Massimo Consoli, aveva partecipato a molte delle iniziative dell'Associazione Radicale Certi Diritti e nel 2008 era stato candidato nelle liste dei Radicali nel I e nel III Municipio di Roma - si legge in una nota di Certi Diritti.
Gli incontri con Pasolini, i suoi racconti sui pomeriggi passati al cimitero degli inglesi con Dario Bellezza, gli happening organizzati a Capocotta con Allen Ginsberg nei primi anni '70, i racconti dei primi locali gay di Roma negli anni '60 e '70, hanno sempre affascinato le persone che hanno avuto la fortuna e il privilegio di ascoltarlo, di essergli amico. Riccardo, persona cara e sincera, mancherà a tutti noi".
"Riccardo Peloso è stato un uomo colto e ironico ma anzitutto intellettualmente onesto e libero- ha dichiarato Enrico Oliari, presidente di GayLib.
Per questo abbiamo sempre collaborato con gioia e concordia con lui così come con Massimo Consoli e con gli amici della Fondazione Consoli, di cui Riccardo è stato tra i soci fondatori".
"Riccardo insieme a Massimo Consoli e Dario Bellezza è stato un faro del movimento gay romano - ha aggiunto Daniele Priori, segretario di GayLib e attivista insieme a Peloso della Fondazione Massimo Consoli. A noi tutti l'impegno di continuare il lavoro di questi pionieri dei diritti civili che hanno sempre puntato a mantenere unite e forti le sorti del movimento lgbt a Roma e in Italia".
Al coro si unisce anche Arcigay nazionale, che "saluta con affetto" Peloso, mentre il circolo romano invita tutti alla commemorazione che si terrà venerdì 24 febbraio sera presso il Gay Center di via Zabaglia 14 durante la quale saranno letti brani scritti da Dario Bellezza e Massimo Consoli.
"Oggi la nostra comunità perde un importante e autorevole punto di riferimento - scrive il presidente di Arcigay Roma, Roberto Stocco, un uomo che grazie alla sua straordinaria cultura e ironia ha saputo parlare a tutti e che continuerà a essere, per noi, un modello". Infine arriva anche il messaggio di Di' Gay Project.
"Noi di Di' Gay Project lo vogliamo salutare con un grazie, per essere stato un esempio importante - ha dichiarato la presidente Imma Battaglia -, da tenere vivo lungo il cammino che ancora dobbiamo percorrere verso un mondo più uguale ed inclusivo per tutti".
fonte http://www.gay.it/
Tra gli animatori del movimento lgbt romano insieme a Consoli e a Bellezza
Il corpo è stato ritrovato nel letto della sua casa di Via degli Zingari a Roma da alcuni amici insospettiti dal fatto che per l'intera giornata di ieri l'uomo era stato irrintracciabile.
Nato a Trani nel luglio del 1943, Peloso si era trasferito a Roma giovanissimo.
Noto attivista per i diritti civili degli omosessuali, con lo scrittore Massimo Consoli e il poeta Dario Bellezza aveva partecipato alla nascita del movimento gay nella capitale dove, nel 1970, aveva aperto il "Superstar", ricordato come il primo locale gay romano. Appassionato di arte e letteratura, nel 1979 con Nanda Pivano Peloso organizzò la prima e unica rassegna in Italia di "Gay Poetry".
All'happening, tenutosi sulla spiaggia di Castel Porziano parteciparono poeti beat del calibro di Allen Ginsberg, Gregory Corso, William Burroughs e John Giorno. Tra gli anni Ottanta e oggi ha preso parte anche a numerose produzioni nell'ambito della fiction tv e del cinema.
Nel 2007, alla morte del sodale e amico fraterno Consoli, è stato tra i promotori della Fondazione Luciano Massimo Consoli, gruppo in difesa della memoria e del patrimonio d'archivio della comunità gay italiana. I funerali di Riccardo Peloso così come la tumulazione si terranno nei prossimi giorni a Trani su sua espressa richiesta testamentaria.
Tutto il movimento e l'associazionismo lgbt romano e italiano esprime in queste ore il proprio cordoglio per la morte di Peloso.
"Riccardo, esponente storico del mondo gay della capitale, tra i fondatori della Fondazione Massimo Consoli, aveva partecipato a molte delle iniziative dell'Associazione Radicale Certi Diritti e nel 2008 era stato candidato nelle liste dei Radicali nel I e nel III Municipio di Roma - si legge in una nota di Certi Diritti.
Gli incontri con Pasolini, i suoi racconti sui pomeriggi passati al cimitero degli inglesi con Dario Bellezza, gli happening organizzati a Capocotta con Allen Ginsberg nei primi anni '70, i racconti dei primi locali gay di Roma negli anni '60 e '70, hanno sempre affascinato le persone che hanno avuto la fortuna e il privilegio di ascoltarlo, di essergli amico. Riccardo, persona cara e sincera, mancherà a tutti noi".
"Riccardo Peloso è stato un uomo colto e ironico ma anzitutto intellettualmente onesto e libero- ha dichiarato Enrico Oliari, presidente di GayLib.
Per questo abbiamo sempre collaborato con gioia e concordia con lui così come con Massimo Consoli e con gli amici della Fondazione Consoli, di cui Riccardo è stato tra i soci fondatori".
"Riccardo insieme a Massimo Consoli e Dario Bellezza è stato un faro del movimento gay romano - ha aggiunto Daniele Priori, segretario di GayLib e attivista insieme a Peloso della Fondazione Massimo Consoli. A noi tutti l'impegno di continuare il lavoro di questi pionieri dei diritti civili che hanno sempre puntato a mantenere unite e forti le sorti del movimento lgbt a Roma e in Italia".
Al coro si unisce anche Arcigay nazionale, che "saluta con affetto" Peloso, mentre il circolo romano invita tutti alla commemorazione che si terrà venerdì 24 febbraio sera presso il Gay Center di via Zabaglia 14 durante la quale saranno letti brani scritti da Dario Bellezza e Massimo Consoli.
"Oggi la nostra comunità perde un importante e autorevole punto di riferimento - scrive il presidente di Arcigay Roma, Roberto Stocco, un uomo che grazie alla sua straordinaria cultura e ironia ha saputo parlare a tutti e che continuerà a essere, per noi, un modello". Infine arriva anche il messaggio di Di' Gay Project.
"Noi di Di' Gay Project lo vogliamo salutare con un grazie, per essere stato un esempio importante - ha dichiarato la presidente Imma Battaglia -, da tenere vivo lungo il cammino che ancora dobbiamo percorrere verso un mondo più uguale ed inclusivo per tutti".
fonte http://www.gay.it/
Lgbt: L'ultima sparata di Giovanardi, alle Iene: "C'è un politico che difende pedofilia" stasera 21.10 su Italia 1 alle Iene Show
"C'e' un noto politico, presidente di regione, che difendeva l'amore tra gli adulti e i bambini, quella che si chiama pedofilia", cosi' Carlo Giovanardi (Pdl) alle Iene stasera su Italia 1 alle Iene Show
Roma "C'e' un noto politico, presidente di regione, che difendeva l'amore tra gli adulti e i bambini, quella che si chiama pedofilia": cosi' Carlo Giovanardi, senatore del Pdl, intercettato dalla Iene (l'intervista sara' trasmessa stasera alle 21.10 su Italia 1 alle Iene Show).
"Ma cosa c'entra la pedofilia, che e' una malattia, con l'omosessualita'?"
ha obiettato la Iena che ha incalzato il parlamentare sulla nota vicenda dei Gay e della pipi' per strada.
"Se lei parla con dei pedofili avrebbero qualcosa da dire sul fatto che sia una malattia", ha ribattuto Giovanardi.
E' vero che ha detto che due donne che si baciano e' come fare pipi' in pubblico? "C'e' sempre un contesto, ha risposto Giovanardi, in cui certe cose sono naturali ed altre no e alla giornalista che incalzava gli ho detto:
'Scusi, ma per lei, fare pipi' e' la cosa piu' naturale e normale del mondo. Probabilmente se uno lo fa davanti a lei le potrebbe dare fastidio".
"Se ostentatamente un uomo si mette a baciarsi con un uomo mi da' un senso di disagio e di fastidio, ha detto ancora Giovanardi.
E' una mia reazione soggettiva che penso sia condivisa da milioni di italiani''.
L'amore tra due donne e' meno rispetto all'amore tra un uomo e una donna? Giovanardi: "Allora, c'e' una natura che ha costruito il mondo sugli uomini e sulle donne perche' dall'incontro degli uomini e delle donne nascono i bambini.Questa si chiama natura, e' il diritto naturale.
Checche' se ne dica, se tutti fossero omosessuali, in una generazione il mondo e' finito"
fonte di Ansa via http://www.gaynews.it
Roma "C'e' un noto politico, presidente di regione, che difendeva l'amore tra gli adulti e i bambini, quella che si chiama pedofilia": cosi' Carlo Giovanardi, senatore del Pdl, intercettato dalla Iene (l'intervista sara' trasmessa stasera alle 21.10 su Italia 1 alle Iene Show).
"Ma cosa c'entra la pedofilia, che e' una malattia, con l'omosessualita'?"
ha obiettato la Iena che ha incalzato il parlamentare sulla nota vicenda dei Gay e della pipi' per strada.
"Se lei parla con dei pedofili avrebbero qualcosa da dire sul fatto che sia una malattia", ha ribattuto Giovanardi.
E' vero che ha detto che due donne che si baciano e' come fare pipi' in pubblico? "C'e' sempre un contesto, ha risposto Giovanardi, in cui certe cose sono naturali ed altre no e alla giornalista che incalzava gli ho detto:
'Scusi, ma per lei, fare pipi' e' la cosa piu' naturale e normale del mondo. Probabilmente se uno lo fa davanti a lei le potrebbe dare fastidio".
"Se ostentatamente un uomo si mette a baciarsi con un uomo mi da' un senso di disagio e di fastidio, ha detto ancora Giovanardi.
E' una mia reazione soggettiva che penso sia condivisa da milioni di italiani''.
L'amore tra due donne e' meno rispetto all'amore tra un uomo e una donna? Giovanardi: "Allora, c'e' una natura che ha costruito il mondo sugli uomini e sulle donne perche' dall'incontro degli uomini e delle donne nascono i bambini.Questa si chiama natura, e' il diritto naturale.
Checche' se ne dica, se tutti fossero omosessuali, in una generazione il mondo e' finito"
fonte di Ansa via http://www.gaynews.it
Labels:
omofobia,
politica dei non diritti
Lgbt Brasile: Eleonora Menicucci, nuova ministra apertamente bisessuale
Eleonora Menicucci è la nuova ministra per le politiche femminili del Brasile e non nasconde la sua bisessualità.
La pressione dei settori più conservatori del Paese non è riuscita a impedire la nomina di questa donna di 68 anni, dottoressa in sociologia, ex guerrigliera, divorziata e con due aborti dichiarati alla spalle.
In realtà il gruppo dei deputati evangelici ha chiesto le sue dimissioni già prima che Menicucci prendesse possesso del suo ministero. Ma le critiche non fanno arretrare la neoministra, veterana nella lotta contro la dittatura militare che vessò il Brasile tra il 1964 e il 1985, e che è stata in carcere e ha subito torture insieme a Dilma Roussef, presidente del Brasile. Anzi, Menicucci ha confidato a una sua amica:
“Figurati se mi spavento di difendere le mie idee dopo quello che ho passato con i militari”.
E, in realtà, Eleonra Menicucci ne ha passate tante: quattro anni di carcere, torturata per settantadue giorni e poi la crudeltà più pura, come racconta lei stessa:
"Hanno torturato davanti ai miei occhi mia figlia di un anno e otto mesi. È stato in quel momento che ho capito l’importanza della maternità nella donna.
Avevo 26 anni."
La nuova ministra per le politiche femminili ha parlato senza problema alcuno della presa di coscienza della propria bisessualità in carcere e di come la disillusione dinanzi ai valori maschilisti della sinistra nella quale militava l’ha indirizzata verso il femminismo. Madre di due figli, dice di essere felice
“nonna di una bambina nata con l’inseminazione artificiale da una madre lesbica”.
Menicucci ha dichiarato che la lotta per i diritti sessuali e per la libera scelta in campo riproduttivodelle donne sarà al centro del suo lavoro di ministra e questo nonostante il fatto che la liberalizzazione dell’aborto continui a essere un tema tabù in Brasile per la pressione sia della chiesa cattolica sia di quella evangelica.
Buon lavoro a Eleonora Menicucci e speriamo che il suo lavoro faccia compiere passi in avanti per i diritti delle minoranze sessuali e magari sia di esempio anche ad altri ministri e ministre in altre parti del mondo.
fonte http://www.queerblog.it Foto | El País
La pressione dei settori più conservatori del Paese non è riuscita a impedire la nomina di questa donna di 68 anni, dottoressa in sociologia, ex guerrigliera, divorziata e con due aborti dichiarati alla spalle.
In realtà il gruppo dei deputati evangelici ha chiesto le sue dimissioni già prima che Menicucci prendesse possesso del suo ministero. Ma le critiche non fanno arretrare la neoministra, veterana nella lotta contro la dittatura militare che vessò il Brasile tra il 1964 e il 1985, e che è stata in carcere e ha subito torture insieme a Dilma Roussef, presidente del Brasile. Anzi, Menicucci ha confidato a una sua amica:
“Figurati se mi spavento di difendere le mie idee dopo quello che ho passato con i militari”.
E, in realtà, Eleonra Menicucci ne ha passate tante: quattro anni di carcere, torturata per settantadue giorni e poi la crudeltà più pura, come racconta lei stessa:
"Hanno torturato davanti ai miei occhi mia figlia di un anno e otto mesi. È stato in quel momento che ho capito l’importanza della maternità nella donna.
Avevo 26 anni."
La nuova ministra per le politiche femminili ha parlato senza problema alcuno della presa di coscienza della propria bisessualità in carcere e di come la disillusione dinanzi ai valori maschilisti della sinistra nella quale militava l’ha indirizzata verso il femminismo. Madre di due figli, dice di essere felice
“nonna di una bambina nata con l’inseminazione artificiale da una madre lesbica”.
Menicucci ha dichiarato che la lotta per i diritti sessuali e per la libera scelta in campo riproduttivodelle donne sarà al centro del suo lavoro di ministra e questo nonostante il fatto che la liberalizzazione dell’aborto continui a essere un tema tabù in Brasile per la pressione sia della chiesa cattolica sia di quella evangelica.
Buon lavoro a Eleonora Menicucci e speriamo che il suo lavoro faccia compiere passi in avanti per i diritti delle minoranze sessuali e magari sia di esempio anche ad altri ministri e ministre in altre parti del mondo.
fonte http://www.queerblog.it Foto | El País
Labels:
politica dal mondo,
politici gay
LGBT: ZACH, LA PIÚ GIOVANE TRANSGENDER: A 5 ANNI VIVE COME UNA BIMBA
Zachy con la sua famigia
La storia di Zach Avery ha creato un vero e proprio caso nel Regno Unito.
Infatti il ragazzino di 5 anni di Purfleet, è il caso più giovane a cui sia stato diagnosticato un “Disturbo dell’identità sessuale”.
Da quando aveva tre anni, Zach rifiutava l’essere un maschio e iniziò a volere abiti rosa e a farsi crescere i lunghi capelli biondi per farsi delle trecce.
«È una ragazza intrappolata nel corpo di un maschio».
Questa è stata la diagnosi dei dottori che lo hanno visitato, definendolo un caso unico per la giovane età in cui si è manifestata.
I genitori di Zach, Theresa e Darren, all’inizio erano preoccupati di questo cambiamento: «Un giorno ci disse di sentirsi una bambina e diventava furioso se ci si rivolgeva a lui come un maschio».
Adesso viene chiamata Zachy e da oltre un anno vive come se fosse una bambina. Addirittura la scuola che frequenta ha fatto istallare dei bagni ‘neutri’ per venire incontro alle esigenze di questi casi particolari.
fonte http://www.vip.it
La storia di Zach Avery ha creato un vero e proprio caso nel Regno Unito.
Infatti il ragazzino di 5 anni di Purfleet, è il caso più giovane a cui sia stato diagnosticato un “Disturbo dell’identità sessuale”.
Da quando aveva tre anni, Zach rifiutava l’essere un maschio e iniziò a volere abiti rosa e a farsi crescere i lunghi capelli biondi per farsi delle trecce.
«È una ragazza intrappolata nel corpo di un maschio».
Questa è stata la diagnosi dei dottori che lo hanno visitato, definendolo un caso unico per la giovane età in cui si è manifestata.
I genitori di Zach, Theresa e Darren, all’inizio erano preoccupati di questo cambiamento: «Un giorno ci disse di sentirsi una bambina e diventava furioso se ci si rivolgeva a lui come un maschio».
Adesso viene chiamata Zachy e da oltre un anno vive come se fosse una bambina. Addirittura la scuola che frequenta ha fatto istallare dei bagni ‘neutri’ per venire incontro alle esigenze di questi casi particolari.
fonte http://www.vip.it
Lgbt: A “Oltre le Differenze” omosessualità e tabù con la sociologa Chiara Saraceno venerdì 24 febbraio
in foto Chiara Saraceno
Nella puntata di venerdì 24 febbraio del format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ, anche l’intervista all’Assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino
L’omosessualità tra rappresentazione televisiva, letteratura per bambini e politiche sociali gay-friendly sarà argomento della prossima puntata di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, che andrà in onda venerdì 24 febbraio alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50, 99.10) o anche in diretta online su www.antennaradioesse.it, e in replica sabato 25 dalle 15 circa.
Con la nota sociologa della famiglia Chiara Saraceno, docente universitaria e autrice di numerosi libri sulle questioni di genere e sulle famiglie, parleremo di educazione alla diversità e di come vengono rappresentate le famiglie mogenitoriali, soprattutto nella letteratura per bambini, di nuovo sotto accusa soprattutto dopo l’uscita del libro “Piccolo Uovo” illustrato da Altan.
Nello spazio dedicato alla testimonianza, invece, intervista all'Assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, sul fondo anticrisi stanziato dal comune di Milano per le famiglie e, da quest’anno, aperto anche ai conviventi e alle coppie di fatto etero e omosex.
Non mancherà l'informazione ma anche l'ironia di sempre, soprattutto con la divertente rubrica "Ma i gay vengono da UrAno?" in cui chiederemo alla gente comune cosa ne pensa della provocazione sugli omosessuali lanciata da I Soliti Idioti al Festival di Sanremo.
Inoltre nello scaffale i consigli per la lettura, il cinema e gli appuntamenti a tema e l'intervista alle proprietarie della nuova libreria La Zona (a Siena) che inizia una collaborazione con Oltre Le Differenze: avrà infatti al suo interno una sezione di libri a tema LGBT scegliendo tra i titoli suggeriti ogni settimana dal programma radio.
Come sempre c’è la possibilità di contattare la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com. E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su Facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com che ha una veste completamente rinnovata e da cui è possibile accedere ad un archivio completo di tutte le puntate già andate in onda e scoprire tante curiosità sul programma.
fonte redazione oltreledifferenze
Nella puntata di venerdì 24 febbraio del format radiofonico dedicato al mondo LGBTQ, anche l’intervista all’Assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino
L’omosessualità tra rappresentazione televisiva, letteratura per bambini e politiche sociali gay-friendly sarà argomento della prossima puntata di “Oltre le Differenze”, il format radiofonico dedicato al mondo gay, lesbico, bisex e trans condotto da Natascia Maesi e Oriana Bottini, che andrà in onda venerdì 24 febbraio alle 21.00 sulle frequenze di Antenna Radio Esse (FM 91.25, 93.20, 93.50, 99.10) o anche in diretta online su www.antennaradioesse.it, e in replica sabato 25 dalle 15 circa.
Con la nota sociologa della famiglia Chiara Saraceno, docente universitaria e autrice di numerosi libri sulle questioni di genere e sulle famiglie, parleremo di educazione alla diversità e di come vengono rappresentate le famiglie mogenitoriali, soprattutto nella letteratura per bambini, di nuovo sotto accusa soprattutto dopo l’uscita del libro “Piccolo Uovo” illustrato da Altan.
Nello spazio dedicato alla testimonianza, invece, intervista all'Assessore del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, sul fondo anticrisi stanziato dal comune di Milano per le famiglie e, da quest’anno, aperto anche ai conviventi e alle coppie di fatto etero e omosex.
Non mancherà l'informazione ma anche l'ironia di sempre, soprattutto con la divertente rubrica "Ma i gay vengono da UrAno?" in cui chiederemo alla gente comune cosa ne pensa della provocazione sugli omosessuali lanciata da I Soliti Idioti al Festival di Sanremo.
Inoltre nello scaffale i consigli per la lettura, il cinema e gli appuntamenti a tema e l'intervista alle proprietarie della nuova libreria La Zona (a Siena) che inizia una collaborazione con Oltre Le Differenze: avrà infatti al suo interno una sezione di libri a tema LGBT scegliendo tra i titoli suggeriti ogni settimana dal programma radio.
Come sempre c’è la possibilità di contattare la redazione del programma chiamando il 366 2809050 o scrivendo a redazione.oltreledifferenze@gmail.com. E’ possibile inoltre visitare la pagina fan su Facebook e il blog: oltreledifferenze.wordpress.com che ha una veste completamente rinnovata e da cui è possibile accedere ad un archivio completo di tutte le puntate già andate in onda e scoprire tante curiosità sul programma.
fonte redazione oltreledifferenze
martedì 21 febbraio 2012
Lgbt Firenze: Uffizi, "Si prega di toccare" un percorso per non vedenti, da oggi 21 febbraio giornata mondiale del Braille
Da oggi , 21 febbraio, giornata mondiale del Braille, la Galleria apre le porte ai visitatori ciechi o ipovedenti che potranno "leggere" con le mani 16 sculture antiche.
"Si prega di toccare". Un invito anomalo, per un museo.
Eppure, è proprio questo il messaggio che accompagnerà il nuovo percorso per visitatori ciechi o ipovedenti che sarà inaugurato domani, 21 febbraio, giornata mondiale del Braille, nella Galleria fiorentina: un viaggio tra sedici capolavori della scultura antica esposti in vari ambienti del complesso vasariano da "leggere" con le mani, accarezzandoli per scoprirne tratti e fattura.
Protagoniste dell'iniziativa opere reali e non riproduzioni in gesso, come accade in tanti altri musei del mondo: sculture celebri come il cosiddetto "Torso Gaddi" o l'ermafrodito romano del I secolo avanti Cristo, la lupa di porfido frammentario simbolo della fondazione dell'Urbe e quel Caracalla che probabilmente ispirò Michelangelo per il suo Bruto, la Venere al bagno e lo Spinario, oltre a tre sarcofagi e a una riproduzione in 3D del dipinto "La nascita di Venere" di Botticelli. Ad accompagnare i capolavori, una didascalia in Braille che ne spiega genesi e significato, aggiungendosi alle indicazioni di una guida specializzata.
"Non si tratta assolutamente di un itinerario
'di consolazione' o di secondaria importanza ha spiegato Fabrizio Paolucci, direttore del Dipartimento di antichità classica, che ha avviato il progetto insieme alla Sezione didattica del museo - basti pensare che gli Uffizi nascono come galleria delle statue per antonomasia, e soltanto successivamente diventarono famosi per i dipinti. Le sculture al centro del percorso sono opere di eccezionale valore e importanza".
Testimonial dell'iniziativa il cantante fiorentino Aleandro Baldi il quale, insieme al presidente provinciale dell'Unione ciechi Antonio Quatraro, ha sperimentato in anteprima il percorso. "Non avevo mai visitato gli Uffizi prima - ha spiegato - è stata un'esperienza straordinaria, un viaggio a ritroso nel tempo".
Per poter accedere al percorso i disabili visivi dovranno presentarsi alla biglietteria con l'apposita documentazione che dà loro diritto all'ingresso gratuito: lì riceveranno un paio di guanti monouso in latex (gli stessi che utilizzano i restauratori di opere d'arte) con cui potranno toccare le sculture.
fonte http://firenze.repubblica.it di GAIA RAU, http://video.repubblica.it
"Si prega di toccare". Un invito anomalo, per un museo.
Eppure, è proprio questo il messaggio che accompagnerà il nuovo percorso per visitatori ciechi o ipovedenti che sarà inaugurato domani, 21 febbraio, giornata mondiale del Braille, nella Galleria fiorentina: un viaggio tra sedici capolavori della scultura antica esposti in vari ambienti del complesso vasariano da "leggere" con le mani, accarezzandoli per scoprirne tratti e fattura.
Protagoniste dell'iniziativa opere reali e non riproduzioni in gesso, come accade in tanti altri musei del mondo: sculture celebri come il cosiddetto "Torso Gaddi" o l'ermafrodito romano del I secolo avanti Cristo, la lupa di porfido frammentario simbolo della fondazione dell'Urbe e quel Caracalla che probabilmente ispirò Michelangelo per il suo Bruto, la Venere al bagno e lo Spinario, oltre a tre sarcofagi e a una riproduzione in 3D del dipinto "La nascita di Venere" di Botticelli. Ad accompagnare i capolavori, una didascalia in Braille che ne spiega genesi e significato, aggiungendosi alle indicazioni di una guida specializzata.
"Non si tratta assolutamente di un itinerario
'di consolazione' o di secondaria importanza ha spiegato Fabrizio Paolucci, direttore del Dipartimento di antichità classica, che ha avviato il progetto insieme alla Sezione didattica del museo - basti pensare che gli Uffizi nascono come galleria delle statue per antonomasia, e soltanto successivamente diventarono famosi per i dipinti. Le sculture al centro del percorso sono opere di eccezionale valore e importanza".
Testimonial dell'iniziativa il cantante fiorentino Aleandro Baldi il quale, insieme al presidente provinciale dell'Unione ciechi Antonio Quatraro, ha sperimentato in anteprima il percorso. "Non avevo mai visitato gli Uffizi prima - ha spiegato - è stata un'esperienza straordinaria, un viaggio a ritroso nel tempo".
Per poter accedere al percorso i disabili visivi dovranno presentarsi alla biglietteria con l'apposita documentazione che dà loro diritto all'ingresso gratuito: lì riceveranno un paio di guanti monouso in latex (gli stessi che utilizzano i restauratori di opere d'arte) con cui potranno toccare le sculture.
fonte http://firenze.repubblica.it di GAIA RAU, http://video.repubblica.it
Lgbt: Prostituzione, in Brasile adolescenti costretti a diventare trans
Il governo brasiliano mettera' in campo una speciale task-force per smantellare una rete criminale che adesca adolescenti nelle regioni povere del Brasile per costringerli a diventare transessuali e poi mandarli a prostituirsi anche in Europa.
Lo ha annunciato la capo gabinetto dell'esecutivo di Dilma Rousseff, Gleisi Hoffmann. ''Questi giovani – ha detto il ministro della segreteria dei Diritti umani, Maria do Rosario – sono trasformati nella loro sessualita' in maniera violenta.
E' una situazione abominevole, che deve essere investigata''.
Secondo le prime indagini, l'organizzazione dedita al traffico di persone, dopo aver scelto le sue vittime, spesso via Internet, le convince a sottoporsi agli interventi chirurgici per cambiare sesso, pagandone le spese. In seguito le forza a prostituirsi nelle grandi capitali del Brasile, come San Paolo, per poi inviarle verso l'Europa.
fonte http://www.blitzquotidiano.it
Lo ha annunciato la capo gabinetto dell'esecutivo di Dilma Rousseff, Gleisi Hoffmann. ''Questi giovani – ha detto il ministro della segreteria dei Diritti umani, Maria do Rosario – sono trasformati nella loro sessualita' in maniera violenta.
E' una situazione abominevole, che deve essere investigata''.
Secondo le prime indagini, l'organizzazione dedita al traffico di persone, dopo aver scelto le sue vittime, spesso via Internet, le convince a sottoporsi agli interventi chirurgici per cambiare sesso, pagandone le spese. In seguito le forza a prostituirsi nelle grandi capitali del Brasile, come San Paolo, per poi inviarle verso l'Europa.
fonte http://www.blitzquotidiano.it
Il presidente del Tribunale Supremo del Kenya difende i diritti della comunità LGBT
Willy Mutunga, presidente del Tribunale Supremo del Kenya, ha recentemente sorpreso la comunità internazionale difendendo i diritti della comunità LGBT, in un discorso pronunciato durante la presentazione di un’organizzazione femminile ugandese.
Il giudice ha condannato la persecuzione di cui è vittima la comunità LGBT nel continente africano, ricordando alla classe politica locale che:
“Anche i diritti delle persone omosessuali sono diritti umani…”
“Sto semplicemente limitando le mie dichiarazioni al contesto dei diritti umani e della giustizia sociale, evitando di incappare nelle controversie che scaturiscono dalle nostre costituzioni e dalle nostre legislazioni.
Da quello che so, i principi dei diritti umani che possediamo, non permettono l’applicazione in forma selettiva.
Abbiamo bisogno di chiarezza al riguardo dell’applicazione dei diritti umani in Africa, dobbiamo confrontarci con le potenti forse politiche e religiose, dobbiamo affrontare le sfide che ci si presenteranno…” ha continuato Mutanga.
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
Il giudice ha condannato la persecuzione di cui è vittima la comunità LGBT nel continente africano, ricordando alla classe politica locale che:
“Anche i diritti delle persone omosessuali sono diritti umani…”
“Sto semplicemente limitando le mie dichiarazioni al contesto dei diritti umani e della giustizia sociale, evitando di incappare nelle controversie che scaturiscono dalle nostre costituzioni e dalle nostre legislazioni.
Da quello che so, i principi dei diritti umani che possediamo, non permettono l’applicazione in forma selettiva.
Abbiamo bisogno di chiarezza al riguardo dell’applicazione dei diritti umani in Africa, dobbiamo confrontarci con le potenti forse politiche e religiose, dobbiamo affrontare le sfide che ci si presenteranno…” ha continuato Mutanga.
fonte http://gaymagazine.likepage.it da Daniele
Labels:
diritti umani,
omofobia,
politica e diritti lgbt
Lgbt: Siamo tutti Rossella Urru diffondete, importante
Abbandonata. Dimenticata.
Da 117 giorni nelle mani di un gruppo armato che la tiene in ostaggio da qualche parte laggiù, nel sud-est dell’Algeria.
E’ lì che Rossella Urru, 29 anni, cooperante italiana, è stata rapita da un commando la notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso.
In quelle terre devastate da guerra e miseria, Rossella si occupava di rifornimenti alimentari per il campo profughi Saharawi di Rabuni traboccante di donne e bambini allo stremo.
Le ultime notizie che si hanno di Rossella risalgono a dicembre quando un gruppo dissidente dell’Aqmi (Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya ) ha rivendicato il rapimento. Da allora più nulla. Silenzio. I media e il mondo politico sembrano assolutamente disinteressati. Forse perché non fa audience, forse perché non porta voti.
Unica eccezione il Tg3 che ha inserito un banner che campeggia nella parte alta della sua homepage. “Lo terremo fino alla liberazione di Rossella Urru – scrive Silvio Giulietti della redazione Internet – vi invitiamo a segnalare all’indirizzo mail tg3net@rai.it tutte le iniziative di cui venite a conoscenza utilizzando come oggetto del messaggio la dicitura “Rossella libera”. Le pubblicheremo”
La storia di Rossella è quella dell’Italia migliore, dei tanti italiani che lasciano il nostro Paese e decidono di dedicarsi agli altri in ogni parte del mondo. Senza guadagnarci nulla: per amore, per passione nei confronti dell’altro e lontani da ogni clamore mediatico.
Con questo appello chiediamo ai media di dedicare spazio alla storia di Rossella, di renderla nota all’opinione pubblica.
Chiediamo al governo e al mondo politico di attivarsi per la sua liberazione.
E la stessa richiesta la rivolgiamo alla Rai, agli autori e ai conduttori di Sanremo 2012 affinché, anche dal palco del Festival, venga rilanciato un messaggio di attenzione e sostegno nei confronti di questa nostra concittadina: Rossella libera.
fonte http://violapost.wordpress.com di MassimoMalerba
L'appello di Geppi Cucciari che parla di Rossella Urru al festival di sanremo
Da 117 giorni nelle mani di un gruppo armato che la tiene in ostaggio da qualche parte laggiù, nel sud-est dell’Algeria.
E’ lì che Rossella Urru, 29 anni, cooperante italiana, è stata rapita da un commando la notte tra il 22 e il 23 ottobre scorso.
In quelle terre devastate da guerra e miseria, Rossella si occupava di rifornimenti alimentari per il campo profughi Saharawi di Rabuni traboccante di donne e bambini allo stremo.
Le ultime notizie che si hanno di Rossella risalgono a dicembre quando un gruppo dissidente dell’Aqmi (Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya ) ha rivendicato il rapimento. Da allora più nulla. Silenzio. I media e il mondo politico sembrano assolutamente disinteressati. Forse perché non fa audience, forse perché non porta voti.
Unica eccezione il Tg3 che ha inserito un banner che campeggia nella parte alta della sua homepage. “Lo terremo fino alla liberazione di Rossella Urru – scrive Silvio Giulietti della redazione Internet – vi invitiamo a segnalare all’indirizzo mail tg3net@rai.it tutte le iniziative di cui venite a conoscenza utilizzando come oggetto del messaggio la dicitura “Rossella libera”. Le pubblicheremo”
La storia di Rossella è quella dell’Italia migliore, dei tanti italiani che lasciano il nostro Paese e decidono di dedicarsi agli altri in ogni parte del mondo. Senza guadagnarci nulla: per amore, per passione nei confronti dell’altro e lontani da ogni clamore mediatico.
Con questo appello chiediamo ai media di dedicare spazio alla storia di Rossella, di renderla nota all’opinione pubblica.
Chiediamo al governo e al mondo politico di attivarsi per la sua liberazione.
E la stessa richiesta la rivolgiamo alla Rai, agli autori e ai conduttori di Sanremo 2012 affinché, anche dal palco del Festival, venga rilanciato un messaggio di attenzione e sostegno nei confronti di questa nostra concittadina: Rossella libera.
fonte http://violapost.wordpress.com di MassimoMalerba
L'appello di Geppi Cucciari che parla di Rossella Urru al festival di sanremo
lunedì 20 febbraio 2012
Lgbt Cinema: "Berlinale 2012" Ai fratelli Taviani l' Orso d'Oro con “Cesare deve morire” sui detenuti del carcere di Rebibbia di Roma
Si è conclusa la 62esima edizione della Berlinale, il Festival del Cinema di Berlino che ha visto trionfare l’Italia con i fratelli Taviani e il loro film “Cesare deve morire” sui detenuti del carcere di Rebibbia di Roma.
Era da 21 anni che la nostra nazione non prendeva l’Orso d’Oro del Festival, quando a vincerlo fu Marco Ferreri con “La casa del sorriso”.
Paolo Taviani ha dichiarato, in un’intervista uscita su La Repubblica: “Questo premio ci dà gioia soprattutto per chi ha lavorato con noi.
Sono i detenuti di Rebibbia guidati dal regista Fabio Cavalli che li ha portati al teatro. Questi detenuti-attori hanno dato se stessi per realizzare questo film”.
Il film è stato girato in soli sei mesi dentro il carcere di Rebibbia e racconta la storia di alcuni detenuti (veri) che stanno preparando la tragedia di Shakespeare “Giulio Cesare”.
Vittorio Taviani ha dichiarato: "Spero che qualcuno tornando a casa dopo aver visto Cesare deve morire pensi che anche un detenuto, su cui sovrasta una terribile pena, è e resta e un uomo. E questo grazie alle parole sublimi di Shakespeare".
I fratelli Taviani nella loro lunga e grande carriera hanno vinto già altri premi come la Palma d’Oro nel 1977 per “Padre padrone”, il Davide di Donatello per “La notte di San Lorenzo” nel 1983, o ancora il Leone d’Oro alla carriera nel 1986, l’Efebo d’oro” per “La Masseria della Allodole” nel 2003 e tanti altri.
L’Orso d’Oro è stato vinto per aver realizzato il miglior film in concorso alla Berlinale.
Le loro dichiarazioni al momento della vittoria sono state:
"Intanto grazie.
E' difficile parlare in questi casi ma sono davvero contento, perché la giuria ha deciso in armonia e non capita sempre che questo accada" sottolinea Paolo, "Grazie alle parole sublimi di Shakespeare, questi detenuti sono tornati alla vita e a loro va il nostro saluto", conclude Vittorio Taviani.
fonte http://cinema.excite.it foto: Infophoto
Era da 21 anni che la nostra nazione non prendeva l’Orso d’Oro del Festival, quando a vincerlo fu Marco Ferreri con “La casa del sorriso”.
Paolo Taviani ha dichiarato, in un’intervista uscita su La Repubblica: “Questo premio ci dà gioia soprattutto per chi ha lavorato con noi.
Sono i detenuti di Rebibbia guidati dal regista Fabio Cavalli che li ha portati al teatro. Questi detenuti-attori hanno dato se stessi per realizzare questo film”.
Il film è stato girato in soli sei mesi dentro il carcere di Rebibbia e racconta la storia di alcuni detenuti (veri) che stanno preparando la tragedia di Shakespeare “Giulio Cesare”.
Vittorio Taviani ha dichiarato: "Spero che qualcuno tornando a casa dopo aver visto Cesare deve morire pensi che anche un detenuto, su cui sovrasta una terribile pena, è e resta e un uomo. E questo grazie alle parole sublimi di Shakespeare".
I fratelli Taviani nella loro lunga e grande carriera hanno vinto già altri premi come la Palma d’Oro nel 1977 per “Padre padrone”, il Davide di Donatello per “La notte di San Lorenzo” nel 1983, o ancora il Leone d’Oro alla carriera nel 1986, l’Efebo d’oro” per “La Masseria della Allodole” nel 2003 e tanti altri.
L’Orso d’Oro è stato vinto per aver realizzato il miglior film in concorso alla Berlinale.
Le loro dichiarazioni al momento della vittoria sono state:
"Intanto grazie.
E' difficile parlare in questi casi ma sono davvero contento, perché la giuria ha deciso in armonia e non capita sempre che questo accada" sottolinea Paolo, "Grazie alle parole sublimi di Shakespeare, questi detenuti sono tornati alla vita e a loro va il nostro saluto", conclude Vittorio Taviani.
fonte http://cinema.excite.it foto: Infophoto
Labels:
cinema d'autore,
festival del cinema
Firenze: Martedì al cinema, con i film a tematica lgbt, dal 21 febbraio a ingresso libero
Una programmazione diversa dal solito.
Pellicole a tematica gay, lesbica, queer… eccetera, eccetera... a ingresso libero.
Ogni martedì sera Azione Gay e Lesbica, una delle associazioni lgbt di Firenze, organizza il cineforum Ciak Line. Ecco le prossime proposte.
Martedì prossimo, 21 febbraio, è in cartellone “Le notti selvagge” di Cyril Collard (Francia, 1992), tratto dall'omonimo romanzo del regista. Oltralpe il realismo della storia ha creato scalpore.
Trama - Parigi, metà degli anni ’80: il cineoperatore Jean (Cyril Collard) si divide tra la diciassettenne Laura, alla quale in un primo momento non rivela di essere sieropositivo, e il rugbista Samy (Carlos Lopez). La prima arriva sull'orlo di una crisi di nervi, il secondo è affascinato da sadici neonazisti.
Martedì 28 febbraio è invece previsto “Wild Side”, di Sebastien Lifshitz (Belgio/Francia, 2004). Ha vinto il Teddy Bear al festival di Berlino 2004 come miglior film a tematica lgbt. Tra le canzoni del film anche una struggente I Fell in Love with Dead Boy di Antony And The Johnsons.
La storia parla di tre personaggi dall'equilibrio instabile: Sylvie, una transessuale, Mikhael, un immigrato russo, disertore della guerra in Cecenia e Jamel, un giovane magrebino che si prostituisce. La prima è innamorata degli altri due che la ricambiano e la seguono in un villaggio del nord dove sua madre sta morendo.
Il cineforum si svolge a partire dalle 21,30 nella sede di Azione Gay e Lesbica, in via Pisana 32 rosso, poco prima di porta San Frediano, provenendo da piazza Pier Vettori. È riconoscibile dall’insegna “La Rifiorente”, eredità della precedente attività (una mesticheria), che si trova sopra l’ingresso, colorato comunque dalla bandiera rainbow.
Sempre in via Pisana, venerdì prossimo (24 febbraio) Aper’azione, aperitivo con cocktail, stuzzichini, long drinks, arlecchini e colombini, a partire dalle 19.30. Info su www.azionegayelesbica.it.
fonte http://florenzina.blogspot.com
Pellicole a tematica gay, lesbica, queer… eccetera, eccetera... a ingresso libero.
Ogni martedì sera Azione Gay e Lesbica, una delle associazioni lgbt di Firenze, organizza il cineforum Ciak Line. Ecco le prossime proposte.
Martedì prossimo, 21 febbraio, è in cartellone “Le notti selvagge” di Cyril Collard (Francia, 1992), tratto dall'omonimo romanzo del regista. Oltralpe il realismo della storia ha creato scalpore.
Trama - Parigi, metà degli anni ’80: il cineoperatore Jean (Cyril Collard) si divide tra la diciassettenne Laura, alla quale in un primo momento non rivela di essere sieropositivo, e il rugbista Samy (Carlos Lopez). La prima arriva sull'orlo di una crisi di nervi, il secondo è affascinato da sadici neonazisti.
Martedì 28 febbraio è invece previsto “Wild Side”, di Sebastien Lifshitz (Belgio/Francia, 2004). Ha vinto il Teddy Bear al festival di Berlino 2004 come miglior film a tematica lgbt. Tra le canzoni del film anche una struggente I Fell in Love with Dead Boy di Antony And The Johnsons.
La storia parla di tre personaggi dall'equilibrio instabile: Sylvie, una transessuale, Mikhael, un immigrato russo, disertore della guerra in Cecenia e Jamel, un giovane magrebino che si prostituisce. La prima è innamorata degli altri due che la ricambiano e la seguono in un villaggio del nord dove sua madre sta morendo.
Il cineforum si svolge a partire dalle 21,30 nella sede di Azione Gay e Lesbica, in via Pisana 32 rosso, poco prima di porta San Frediano, provenendo da piazza Pier Vettori. È riconoscibile dall’insegna “La Rifiorente”, eredità della precedente attività (una mesticheria), che si trova sopra l’ingresso, colorato comunque dalla bandiera rainbow.
Sempre in via Pisana, venerdì prossimo (24 febbraio) Aper’azione, aperitivo con cocktail, stuzzichini, long drinks, arlecchini e colombini, a partire dalle 19.30. Info su www.azionegayelesbica.it.
fonte http://florenzina.blogspot.com
Lgbt Messina: "Fabiola" dal libro al matrimonio
Quando nel luglio di due anni fa nacque l’amicizia tra me e Fabiola prima su Facebook e poi dal vivo, che ha portato alla pubblicazione del mio libro sulla sua storia, non avremmo mai potuto immaginare che meno di due anni dopo saremmo diventate nuora e suocera ufficialmente dopo che lo siamo state ufficiosamente per quasi sedici mesi.
Oggi Fabiola e Dario hanno deciso di dare una consacrazione ufficiale al loro rapporto d’amore e siccome sono entrambi profondamente buddisti hanno pensato di organizzare la “cerimonia del tè” che è il rito con cui la filosofia buddista celebra il matrimonio.
Hanno voluto intorno a sé solo i parenti più stretti e gli amici del loro gruppo buddista di Messina, la città in cui vivono, che sono stati straordinari nell’organizzare nei minimi dettagli questa festa che è stata piena di vera gioia, di grande affetto, di accettazione e accoglienza, di calore e tanto altro.
Che splendide le parole che si sono detti al momento dello scambio degli anelli e quelle che ha pronunciato l’officiante per spiegare, nei dettagli, il significato profondo di questa cerimonia così particolare che è la prima del genere a Messina, non so se anche in Sicilia, e, a maggior ragione, la prima tra una persona trans e un uomo genetico, sottile distinguo assolutamente ininfluente per Dario e Fabiola, semplicemente un uomo e una donna innamorati che hanno voluto ufficializzare così il loro rapporto, dato che in Italia non è possibile farlo in altro modo, e nella città in cui Fabiola è cresciuta vivendo la sua transizione alla luce del sole.
Speriamo che il loro esempio sia seguito da tante altre coppie di qualunque identità sessuale siano, che possano bere quei tre sorsi di tè per rimanere insieme e innamorati in questa e nelle prossime vite.
fonte http://danielaedintorni.wordpress.com
Oggi Fabiola e Dario hanno deciso di dare una consacrazione ufficiale al loro rapporto d’amore e siccome sono entrambi profondamente buddisti hanno pensato di organizzare la “cerimonia del tè” che è il rito con cui la filosofia buddista celebra il matrimonio.
Hanno voluto intorno a sé solo i parenti più stretti e gli amici del loro gruppo buddista di Messina, la città in cui vivono, che sono stati straordinari nell’organizzare nei minimi dettagli questa festa che è stata piena di vera gioia, di grande affetto, di accettazione e accoglienza, di calore e tanto altro.
Che splendide le parole che si sono detti al momento dello scambio degli anelli e quelle che ha pronunciato l’officiante per spiegare, nei dettagli, il significato profondo di questa cerimonia così particolare che è la prima del genere a Messina, non so se anche in Sicilia, e, a maggior ragione, la prima tra una persona trans e un uomo genetico, sottile distinguo assolutamente ininfluente per Dario e Fabiola, semplicemente un uomo e una donna innamorati che hanno voluto ufficializzare così il loro rapporto, dato che in Italia non è possibile farlo in altro modo, e nella città in cui Fabiola è cresciuta vivendo la sua transizione alla luce del sole.
Speriamo che il loro esempio sia seguito da tante altre coppie di qualunque identità sessuale siano, che possano bere quei tre sorsi di tè per rimanere insieme e innamorati in questa e nelle prossime vite.
fonte http://danielaedintorni.wordpress.com
Labels:
transessualità,
unioni civili
Lgbt: Sanremo 2012, Geppi Cucciari "Ho molti amici Gianni Morandi"
Nell’ultima serata di Sanremo, abbiamo visto finalmente un comico che fa ridere e, vivaddio, è una donna:
Geppi Cucciari, che ha dimostrato come quelli bravi si confermano anche sul palco dell’Ariston.
Specie se hanno buoni autori.
Nel suo intervento ne ha avuto per tutti, da Celentano, alla Rai, dalla mercificazione delle donne in tv a Studio Aperto… fino al tormentone di Morandi che ama i gay (ma partecipa alla loro ridicolizzazione con la complicità dei Soliti Idioti).
Geppi è riuscita a lanciare una frecciatina a Morandi con soave ferocia, ma anche con leggerezza.
Nel video comincia al minuto numero 2:00
Geppi: «Io non ho niente contro Gianni Morandi, amo Gianni Morandi, ho molti amici Gianni Morandi».
Morandi: «Questa cosa me la fanno pagare tutti… Ma non si dice così?»
Geppi: «Si chiamano conseguenze emotive delle affermazioni».
fonte http://www.queerblog.it
Geppi Cucciari, che ha dimostrato come quelli bravi si confermano anche sul palco dell’Ariston.
Specie se hanno buoni autori.
Nel suo intervento ne ha avuto per tutti, da Celentano, alla Rai, dalla mercificazione delle donne in tv a Studio Aperto… fino al tormentone di Morandi che ama i gay (ma partecipa alla loro ridicolizzazione con la complicità dei Soliti Idioti).
Geppi è riuscita a lanciare una frecciatina a Morandi con soave ferocia, ma anche con leggerezza.
Nel video comincia al minuto numero 2:00
Geppi: «Io non ho niente contro Gianni Morandi, amo Gianni Morandi, ho molti amici Gianni Morandi».
Morandi: «Questa cosa me la fanno pagare tutti… Ma non si dice così?»
Geppi: «Si chiamano conseguenze emotive delle affermazioni».
fonte http://www.queerblog.it
Lgbt: Una trans aggredita e pestata a Catania il 14 febbraio
Come scrive anche Elfobruno sul suo blog, mentre la comunità lgbt viene accusata di essere poco autoironica perché non ride della (penosa) scenetta dei “Soliti idioti” a Sanremo, una notizia che arriva da Catania ci spiega perché c’è poco da ridere.
La sera di S. Valentino una ragazza di 22 anni, Michelle, è stata aggredita da un gruppo di ragazzi in un locale: presa a pugni e pestata nell’indifferenza dei presenti, compresa la titolare del locale che anzi l’ha esortata ad andarsere in fretta. Di questo la “signora” risponderà alla legge. In ogni caso Michelle è scappata e quei dieci maschioni coraggiosi (in fondo 10 contro 1 ci sta se sono 10 vermi contro 1 persona) l’hanno inseguita finché lei non ha raggiunto un posto di polizia dove ha sporto denuncia.
Michelle è trans, si veste da donna, ma forse non è abbastanza “femminile” per i suoi aggressori, come racconta lei stessa. Per questo motivo l’hanno insultata e colpita con calci e pugni fino a provocarle danni guaribili in 25 giorni. Un’ulteriore prova dell’arretratezza culturale e giuridica nel nostro paese, dove una trans può essere aggredita persino in una grande città, anche vivace, come Catania.
Per di più Michelle non è una persona che vive ai margini della società o bazzica giri pericolosi: ha un lavoro, vive in famiglia e le autorità del suo paese, Licata le hanno espresso immediata solidatietà.
Una realtà di integrazione, come conferma anche sua madre: “A Licata non abbiamo problemi. Michelle la conoscono tutti e tutti le vogliono bene perche è una ragazza a posto”.
In questo orrore trovo confortanti le parole della mamma, che parla di lei al femminile proprio come la figlia desidera. Non così, me ne sorprendo e mi rammarico, il comunicato stampa del circolo Arcigay di Catania, che pure si è subito schierato in difesa della vittima. Dobbiama fare molta strada anche noi per crescere e imparare davvero a rispettarci e a farci rispettare.
La sera di S. Valentino una ragazza di 22 anni, Michelle, è stata aggredita da un gruppo di ragazzi in un locale: presa a pugni e pestata nell’indifferenza dei presenti, compresa la titolare del locale che anzi l’ha esortata ad andarsere in fretta. Di questo la “signora” risponderà alla legge. In ogni caso Michelle è scappata e quei dieci maschioni coraggiosi (in fondo 10 contro 1 ci sta se sono 10 vermi contro 1 persona) l’hanno inseguita finché lei non ha raggiunto un posto di polizia dove ha sporto denuncia.
Michelle è trans, si veste da donna, ma forse non è abbastanza “femminile” per i suoi aggressori, come racconta lei stessa. Per questo motivo l’hanno insultata e colpita con calci e pugni fino a provocarle danni guaribili in 25 giorni. Un’ulteriore prova dell’arretratezza culturale e giuridica nel nostro paese, dove una trans può essere aggredita persino in una grande città, anche vivace, come Catania.
Per di più Michelle non è una persona che vive ai margini della società o bazzica giri pericolosi: ha un lavoro, vive in famiglia e le autorità del suo paese, Licata le hanno espresso immediata solidatietà.
Una realtà di integrazione, come conferma anche sua madre: “A Licata non abbiamo problemi. Michelle la conoscono tutti e tutti le vogliono bene perche è una ragazza a posto”.
In questo orrore trovo confortanti le parole della mamma, che parla di lei al femminile proprio come la figlia desidera. Non così, me ne sorprendo e mi rammarico, il comunicato stampa del circolo Arcigay di Catania, che pure si è subito schierato in difesa della vittima. Dobbiama fare molta strada anche noi per crescere e imparare davvero a rispettarci e a farci rispettare.
fonte: www.queerblog.it
Labels:
catania,
transfobia,
violenza
Lgbt: Baci in piazza a Modena "Giovanardi, questo è amore"
Centinaia di persone in piazza per dire no all'omofobia.
Una "limonata collettiva" in risposta alle parole dell'ex ministro contro le affettuosità in pubblico tra persone dello stesso sesso
Baci ad oltranza, abbracci, foto-ricordo, musica e slogan contro l'omofobia.
E' una "limonata collettiva" quella che i Giovani decratici del Pd di Modena, con l'adesione di molte associazaioni tra cui Arcigay, hanno inviato all'ex ministro Carlo Giovanardi dopo le sue dichiarazioni in un'intervista radiofonica che paragonavano il bacio tra donne all'atto di fare la pipì in pubblico.
All'appuntamento organizzato nella piazza Matteotti di Modena, città in cui vive lo stesso Giovanardi, hanno aderito alcune centinaia di persone.
"A noi è sembrato un atteggiamento offensivo nei confronti di tutti, non soltanto degli omosessuali, quindi - ha spiegato dal palco Giuditta Pini, della segreteria modenese dei Giovani democratici, prima di invitare tutti a baciarsi e a lasciarsi fotografare - abbiamo deciso che all'ignoranza si può rispondere solo con un gesto d'affetto e con un bacio. Se Giovanardi ha qualche problema, che venga in piazza e veda che la gente che si bacia non dà fastidio, è un gesto d'amore".
Nei giorni scorsi l'ex ministro aveva commentato l'iniziativa come una "intimidazione da squadristi fascisti". La replica dei giovani della sinistra non è mancata questo pomeriggio, ma a suon di musica, palloncini di colore arancione e la ripresentazione dell'intervista radiofonica incriminata, realizzata da tre attori sul palco vestiti con parrucche viola, blu e rosse.
Diversi i cartelli e gli slogan contro l'esponente del Pdl, che non è nuovo a uscite sgradite agli omosessuali.
"Modena respinge l'omofobia. Modena ripudia Giovanardi", la frase scritta su un telo bianco appeso in piazza.
In un cartello è apparsa una foto ritoccata del parlamentare del Pdl abbracciato a un altro uomo, con il titolo "Giovanardi, ti vogliamo così".
Il "bacio collettivo", sia tra omosessuali che tra etero, è stato intervallato dalla musica sul palco e dai discorsi dei politici presenti. Il Partito democratico ha trasmesso in diretta streaming (ripresa anche da Repubblica.it) l'iniziativa sul proprio portale.
fonte http://bologna.repubblica.it/
Videodella manifestazione fonte: antefattoblog ilfattoquotidiano.it
Una "limonata collettiva" in risposta alle parole dell'ex ministro contro le affettuosità in pubblico tra persone dello stesso sesso
Baci ad oltranza, abbracci, foto-ricordo, musica e slogan contro l'omofobia.
E' una "limonata collettiva" quella che i Giovani decratici del Pd di Modena, con l'adesione di molte associazaioni tra cui Arcigay, hanno inviato all'ex ministro Carlo Giovanardi dopo le sue dichiarazioni in un'intervista radiofonica che paragonavano il bacio tra donne all'atto di fare la pipì in pubblico.
All'appuntamento organizzato nella piazza Matteotti di Modena, città in cui vive lo stesso Giovanardi, hanno aderito alcune centinaia di persone.
"A noi è sembrato un atteggiamento offensivo nei confronti di tutti, non soltanto degli omosessuali, quindi - ha spiegato dal palco Giuditta Pini, della segreteria modenese dei Giovani democratici, prima di invitare tutti a baciarsi e a lasciarsi fotografare - abbiamo deciso che all'ignoranza si può rispondere solo con un gesto d'affetto e con un bacio. Se Giovanardi ha qualche problema, che venga in piazza e veda che la gente che si bacia non dà fastidio, è un gesto d'amore".
Nei giorni scorsi l'ex ministro aveva commentato l'iniziativa come una "intimidazione da squadristi fascisti". La replica dei giovani della sinistra non è mancata questo pomeriggio, ma a suon di musica, palloncini di colore arancione e la ripresentazione dell'intervista radiofonica incriminata, realizzata da tre attori sul palco vestiti con parrucche viola, blu e rosse.
Diversi i cartelli e gli slogan contro l'esponente del Pdl, che non è nuovo a uscite sgradite agli omosessuali.
"Modena respinge l'omofobia. Modena ripudia Giovanardi", la frase scritta su un telo bianco appeso in piazza.
In un cartello è apparsa una foto ritoccata del parlamentare del Pdl abbracciato a un altro uomo, con il titolo "Giovanardi, ti vogliamo così".
Il "bacio collettivo", sia tra omosessuali che tra etero, è stato intervallato dalla musica sul palco e dai discorsi dei politici presenti. Il Partito democratico ha trasmesso in diretta streaming (ripresa anche da Repubblica.it) l'iniziativa sul proprio portale.
fonte http://bologna.repubblica.it/
Videodella manifestazione fonte: antefattoblog ilfattoquotidiano.it
Labels:
flashmob,
iniziative lgbt,
omotransfobia
Iscriviti a:
Post (Atom)