mercoledì 23 aprile 2014

Lgbt: Omosessuali ostaggio di uno Stato libero? 25 Aprile 2014

Come ogni anno, Arcigay Friuli parteciperà alle iniziative per la celebrazione della giornata del 25 aprile, festa della Liberazione, aderendo alla manifestazione indetta nel capoluogo friulano.

Quest’anno, tuttavia, l’associazione friulana per i diritti delle persone omosessuali, bisessuali, transessuali e transgender, coglie l’occasione per proporre quella che vuole essere una riflessione collettiva, attraverso il coinvolgimento anche di società ed istituzioni. Attraverso il sito web www.arcigayfriuli.it e con l’ausilio dei canali social, infatti, Arcigay Friuli lancia una campagna di sensibilizzazione, ponendo una domanda semplice quanto spiazzante: “Omosessuali ostaggio di uno Stato libero?”.

A spiegare l’iniziativa è il presidente di Arcigay Friuli “Nuovi Passi”, Giacomo Deperu. “Nel ricordare il sacrificio di quanti diedero la vita per la libertà – chiarisce –, non possiamo dimenticare coloro che di quella libertà ancora non godono appieno. Le persone omosessuali, bisessuali e transessuali, in Italia sono ancora cittadini di serie B ai quali viene negato il riconoscimento dei diritti civili fondamentali”.

Saranno tante in tutta la regione le iniziative per la commemorazione dell’anniversario della Liberazione d’Italia.

E alle tante persone ed istituzioni che parteciperanno solennemente, Arcigay Friuli chiede “con quale coraggio nel 2014 uno Stato democratico festeggia la Libertà sapendo che nega i diritti civili alle persone LGBT? 25 aprile: liberi tutti o libero nessuno”.
“Non si può festeggiare il 25 aprile e, al contempo, essere contrari al matrimonio egualitario – continua Deperu –.
Non si può celebrare la Libertà mentre la si nega a qualcuno.
Ancora una volta vogliamo quindi ribadire l’importanza del valore della libertà, su cui è fondata la nostra democrazia e rilanciare un nuovo patto sociale che si fondi sull’inclusione e sulla tutela giuridica di tutte le diversità, comprese quelle relative all’orientamento sessuale ed all’identità di genere”.
fonte http://www.udine20.it

Videoqueer: il concorso per corti a tematica LGBT al Florence Queer Festival

Riparte il concorso collegato alla manifestazione fiorentina a tematica LGBT. 1000 euro in palio per il vincitore.

Riparte il concorso per cortometraggi VIDEOQUEER che mette in palio 1000 euro, organizzato dal Florence Queer Festival.

Il concorso, dedicato a raccontare l'universo gay, lesbico e transgender, è gratuito e aperto a tutti. C'è tempo fino al 15 luglio 2014 per inviare le opere.
I corti selezionati entreranno a far parte del programma della dodicesima edizione del Florence Queer Festival che si svolgerà a Firenze dal 21 al 27 novembre 2014.

Il corto vincitore, scelto dal pubblico in sala, si aggiudicherà un premio di 1.000 euro e sarà premiato durante la serata di chiusura del festival, il 27 novembre al cinema Odeon di Firenze.

BANDO CONCORSO VIDEOQUEER 2014:
L'iscrizione al concorso è GRATUITA.
Possono partecipare esclusivamente cortometraggi realizzati dopo il 1° gennaio 2011.

Le opere inviate, pena l'esclusione dovranno:
- avere una durata massima di 30 minuti (inclusi i titoli di coda);
- non costituire messaggi pubblicitari;
- essere in lingua italiana o essere sottotitolate in lingua inglese.
Premio 1.000 €

Per partecipare al concorso è necessario compilare il form online (www.florencequeerfestival.it/?page_id=5223) e seguire le istruzioni per l'invio del materiale.

Scadenza invio opere 15 luglio 2014. Per informazioni: www.florencequeerfestival.it.
fonte http://www.movieplayer.it/a cura di Valentina D'Amico

Lgbt: Norvegia, campagna choc contro la violenza sulle donne

In Norvegia una campagna choc contro la violenza sulle donne sta popolando a tal punto da essere utilizzata anche all’estero. Vediamo di cosa si tratta

In Norvegia, una campagna choc contro la violenza sulle donne sta spopolando a tal punto da essere utilizzata anche all’estero. Due foto quelle della campagna.

La prima, mostra una coppia durante il giorno del matrimonio. I ragazzi sono sorridenti e felici e sembrano amarsi. Hanno coronato il loro sogno e li aspetta una lunga vita insieme, tra gioie e dolori, ma sempre in coppia.

Tuttavia, questa è solo una visione parziale di ciò che li aspetta. Infatti, la campagna choc sta tutta nella seconda foto. L’immagine cambia di prospettiva e mostra i due neosposini da dietro (in foto). Qui si può notare come l’uomo trattenga per il braccio – pieno di lividi – la neo sposina. Se in apparenza è un matrimonio felice, cambiando prospettiva si nota come la violenza domestica abbia convinto la donna a una vita fatta di sottomissioni.

Questa l’idea di una campagna contro la violenza sulle donne attuata in Norvegia. L’effetto fa riflettere e fa capire come è spesso inutile soffermarsi sulla superficie delle cose.

La speranza è che faccia riflettere anche gli uomini che sono soliti alzare le mani contro i più deboli, in questo caso le donne, e a far trovare il coraggio necessario a cambiare verso nella vita di tutte quelle ragazze che ormai si sono assuefatti ai soprusi.

È questa la nuova campagna choc contro la violenza sulle donne lanciata in Norvegia, Paese nel quale circa 1,3 milioni di donne, ogni anno, subisce violenza domestica.

In pratica, una su quattro. Ma è inutile sottolineare che stiamo parlando di un problema globale. Si spera di sensibilizzare al tema e come sempre si fa in questi casi il metodo utilizzato è quello della provocazione. L’immagine stimola le emozioni più di molte parole ed è inutile sottolineare come questa campagna sia perfettamente riuscita. Le foto stanno facendo il giro del web e quindi del mondo.
fonte http://www.ultimenotizieflash.com Scritto da Francesco Crudo