sabato 25 dicembre 2010

lisadelgreco.blogspot.com Auguri di un Sereno Natale a tutti i miei Amici e Lettori

Buon Natale...

A chi si sente solo
a chi ha la gioia nel cuore,
a chi vorrebbe essere amato

a chi vorrebbe donare,
a chi ha sbagliato
a chi vorrebbe volare.

A chi è in guerra
a chi si sente in pace
a chi soffre in silenzio
a chi sa perdonare.

A chi non ha occhi per vedere
a chi sa ascoltare.
A chi ha una meravigliosa famiglia
a chi è lontano dalla sua terra
a chi ha degli amici
a chi invece ne vorrebbe da amare.

A chi è povero
a chi desidera una casa
per vivere questo Natale..

Per un Natale di Festa
soprattutto dentro di noi...
Auguri!....Lisa

venerdì 24 dicembre 2010

24 Dicembre 2010 "NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..." Compie 1 Anno..!


Volevo ringraziare tutte le persone che passano da questo mio Blog...
Ringrazio a chi passa casualmente...
Ringrazio chi passa regolarmente...
Ringrazio tutti/e, ma proprio tutte le persone che passano da qui....

Ho aperto questo Blog 12 mesi fa,
e oggi 24 Dicembre, compie 1 anno...
e con 29.000 visite nel momento in cui scrivo...

Per me sono tantissime se considerate in soli 12 mesi !
Forse non sarà un record, ma per me è un successo..

Ricordo benissimo quando pubblicavo i miei primi post,
con la speranza...e un pò col dubbio..
che qualcuno li avesse mai letti...

Ho iniziato a gestire questo Blog come qualcosa di emozionante e fragile..
visto il mio fine e gli argomenti trattatati,
poi è stato un crescendo di stimoli a proseguire,
vista la vostra fedeltà nel seguirlo..e a partecipare
ma mai avrei creduto a tanta attenzione.

Poi via via, post dopo post e tanti commenti..
siamo arrivati fino a qui, e a questo splendido risultato..
Grazie a voi.
Sul Blog come saprete, potete leggere informazioni in vari settori
dal mondo Lgbt a Danza, Cinema, Teatro, Eventi, Musica, Libri, Arte, etc..
Credetemi, è fondamentale per qualsiasi blog vedere che è seguito,
e il mio oltre che dall'Italia, con molta soddisfazione,
anche dal resto del mondo grazie alla translitterazione.

Colgo l'occasione per ringraziare alcuni collaboratori del mio blog tra cui:
Antonella Giovampietro, che si occupa di fotoreportage, video e docufiction.
E oggi ci omaggia di una sua foto (clicca su per ingrandire)
tratta dal reportage "In Teatro",
poi di seguito un suo personale pensiero dedicato al 1° anno del blog:

"1 anno,
un anno di informazione, di condivisione, un anno di verità e di sogni, un anno che è anche una finestra sul mondo e nella quale il mondo si specchia, soprattutto... un anno di amicizia.
Grazie.
Auguri e ... lunga vita a "NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO"
Antonella.."

Rigrazio inoltre:
Il giornalista, che si occupa di Cronaca e Sport.
Presenza rilevante per il mio blog.

E inoltre le varie associazini: MIT, ARGIGAY etc, che spesso attraverso i loro uffici stampa mi segnalano notizie ed iniziative.

E tutte le Danzatrici e Danzatori, che hanno partecipato alla mia rubrica
"RITRATTO D'ARTISTA"

Un grazie speciale va anche a tutti quei miei Amici e Amiche
che mi hanno sempre incoraggiata a continuare...
Vi ringrazio, uno per uno per il vostro apporto !

Le vostre visite e commenti, mi danno sempre più voglia e convinzione di continuare,
il mio successo lo fate voi, che siete la parte più importante del mio impegno qui...

Ad i miei tanti amici che conosco, e anche a chi non conoscerò mai...
ora siete veramente tanti..! Non posso che dirvi Grazie...
Thank you, Merci, Danke, Choukran, Tighmmi, Gracias, Obrigada, Spasiba, Asante, Tack...Lisa
fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata

Articolo in esclusiva per compleanno lisadelgreco.blogspot.com "Riflessioni sull' informazione" di Francesco Nocentini

Quello che è già accaduto per il telefono sta già accadendo per la televisione e per internet. Il futuro della comunicazione si chiama mobilità. 

A pensarci bene è quello che fanno da sempre i vecchi e gloriosi giornali di carta, dopo essere stati compilati in redazione, stampati in tipografia e distribuiti da camion e furgoncini: raggiungere il lettore nell’edicola più vicina o magari a casa (senza dimenticare però la versione elettronica che permette di sfogliare le pagine e di archiviare comodamente ciò che più interessa), per fornirgli un pacchetto di notizie, organizzate secondo una determinata gerarchia: il fatto del giorno, il resoconto della giornata politica, la cronaca nera e lo sport e qualche volta (anche se raramente) buone pagine di cultura.

Ma visto che la rete è diventata ancora più mobile è cambiato, quasi definitivamente, il nostro modo di comunicare, di informare, di fare giornalismo.

La rivoluzione sfrutta le nuove tecnologie e l’avvento di You Tube e dei blog è stata determinante. Ma rimane sempre valido l’ammonimento che, quattro secoli fa, il grande Galileo Galei scriveva nelle ‘Note al Tasso’ (il grande ‘filosofo della natura’ amava molto la letteratura): «Molti oscuro parlare sano, chiaro pochissimi».

C’è, in rete, sui giornali, in tv, una moltitudine di persone che presuntuosamente credono di fornire notizie ma che, in realtà, fanno solo confusione.

Ringraziando Lisa per il suo blog la ringrazio a nome di tutti quei lettori che su questo pagine hanno trovato un’informazione attenta, puntuale, chiarissima e molto agile non solo sul mondo LGBT ma su tutto il resto.

lisadelgreco.blogspot.com è un piccolo ma significativo esempio di come l’informazione (da molti dichiarata morta) è capace di rigenerarsi e rinnovarsi.

In fondo, nella sua lunga storia, il giornalismo è già cambiato tante volte e sopravvive ancora oggi.

Perché questo umile mestiere non ha la pretesa di cambiare il mondo ma garantire a tutti l’accesso alle notizie, anche quelle più segrete. Non esistono cittadini liberi senza una vera informazione .
Buon compleanno al blog, e buon Natale, cara Lisa..Francesco

Il Blog ringrazia il giornalista Francesco Nocentini per il suo apporto.

Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per lisadelgreco.blogspot.com..© Riproduzione riservata

Lgbt Cinema: I protagonisti di "Frozen" Kevin Zegers, interpretò anche Toby il ragazzo vagabondo, nel film "Transamerica"


Giovane promessa di Hollywood, Kevin Zegers ha iniziato a recitare all’età di sei anni in alcuni spot pubblicitari, ma il grande successo è arrivato con la sua partecipazione nel film indipendente Transamerica dove Kevin interpreta Toby, un gigolò drogato e vagabondo con il sogno d’incontrare il padre che non ha mai conosciuto e che alla fine scopre essere Bree, un transessuale un po’ conservatore che a sua insaputa aveva avuto un figlio quando era ancora uomo.

Oltre ad aver preso parte all’ultima stagione della fortunata serie tv per teenager Gossip Girl, Kevin sarà a breve impegnato sui set di The Story of Bonnie and Clyde a fianco di Hilary Duff (Material Girls, Nata per vincere) e Lives of the Saints, film drammatico con Kat Dennings (Nick & Norah – Tutto accadde in una notte, 40 anni vergine), Meg Ryan (Il bacio che aspettavo, C’è post@ per te) e 50 Cent (Gun, 13).
fonte m2pictures.it

Lgbt: Il premier inglese David Cameron presenta il suo video contro l’omofobia nelle scuole


Il Primo Ministro inglese David Cameron ha deciso di unire la sua voce a quelle di decine di star e politici anglofoni per dire basta alla violenza, agli abusi e alle discriminazioni subiti dagli adolescenti gay, lesbiche, bisessuali e transessuali nelle scuole e nelle università di tutto il mondo.

Mister Cameron, in un video messaggio che circola dalla settimana scorsa anche in internet, si rivolge direttamente alle giovani vittime, chiedendo loro di parlare con qualcuno dei loro problemi: che siano i genitori, un insegnante o un amico di famiglia, l’importante è denunciare i maltrattamenti e fermare questa situazione diffusa di inciviltà.

“La Gran Bretagna è una terra aperta, tollerante e multietnica. Questo non è un paese che etichetta le persone che sono diverse, qui puoi essere ciò che vuoi e celebriamo proprio questa diversità”, dichiara il leader conservatore, ribadendo sempre di “parlare con qualcuno. Se lo farai, le cose andranno davvero meglio”.
fonte gaymagazine.it Via – Pink News

giovedì 23 dicembre 2010

ONU: In risoluzione su minoranze Usa ottengono inserimento anche le azioni contro le persone Lgbtq.


L’Onu ha approvato una risoluzione che condanna la discriminazione contro le minoranze e vi ha incluso le azioni violente contro i gay.

Si tratta di “un messaggio chiaro” a chi non vuole capire che i diritti umani riguardano anche l’orientamento sessuale degli individui, ha detto Susan Rice, ambasciatore americano al Palazzo di Vetro.

Sono stati proprio gli Stati Uniti a spingere per l’inserimento di questo spetto nella risoluzione, dopo che essa era stata privata di un riferimento alle condizioni dei gay da paesi come l’Arabia Saudita.
A favore della risoluzione hanno votati 93 paesi, 55 si sono opposti, e 27 si sono astenuti.
fonte gaynews24 .Adv

Lgbt: Libri Inchiesta "La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca"


“Lei, cose avrebbe fatto al mio posto?”

Inizia con questa domanda il libro intitolato La banalità del bene, scritto da Enrico Deaglio, un testo interamente dedicato alla vita e alla storia di Giorgio Perlasca.

La risposta, in realtà, non è così immediata e semplice come si possa credere. Giorgio Perlasca, però, non ci ha pensato su due volte: ha deciso di dare una mano ai numerosi ebrei ungheresi che durante la Seconda Guerra Mondiale rischiavano di essere deportati nei campi di concentramento nazisti e di essere uccisi.

Ne ha salvati più di 5.000 e la sua scelta, il suo desiderio di aiutare, come racconta Enrico Deaglio nel libro inchiesta che gli ha dedicato, è mossa da ideali ben precisi:

“Dunque, signor Perlasca: perché lo fece?”
“Perché non potevo sopportare la vista di persone marchiate come degli animali. Perché non potevo sopportare di veder uccidere dei bambini. Credo che sia stato questo, non credo di essere stato in eroe. Alla fin dei conti, io ho avuto un’occasione e l’ho usata. Da noi c’è un proverbio, che dice: l’occasione fa l’uomo ladro. Ebbene, di me ha fatto un’altra cosa.”

Nel primo capitolo dei libro Enrico Deaglio ricorda i fatti salienti della vita di Giorgio Perlasca, dal periodo in cui a Budapest, da commerciante di carne, fu accusato di frode e imprigionato insieme ad altri italiani, a quando, quasi cinquant’anni dopo la fine della guerra, finalmente Giorgio Perlasca ha guadagnato il riconoscimento dovuto.

Si, perché dopo la fine della guerra, nonostante egli stesso abbia raccontato la sua storia alle autorità italiane, nessuno si è impegnato per portarla alla luce: è soltanto grazie ad alcune donne ebree che lui ha salvato dalla deportazione, che oggi tutti noi possiamo conoscere la sua storia e dare il giusto riconoscimento al suo impegno.

I capitoli del libro si susseguono e la storia di Giorgio Perlasca viene fuori tra spunti dell’intervista che lui ha concesso a Enrico Deaglio e tra gli appunti ripresi dal suo diario di appunti. Attraverso il racconto di Perlasca, Deaglio ricostruisce anche uno dei periodi più brutti e duri del secolo scorso segnato da intolleranza e mancato riconoscimento dei diritti degli uomini.

Titolo: La banalità del bene. Storia di Giorgio Perlasca
Autore: Enrico Deaglio
Editore: Feltrinelli
fonte /libriblog.com

mercoledì 22 dicembre 2010

Lgbt Cronaca: Trans si impicca per i debiti accumulati dall’azienda, i suoi operai sono sotto choc "Un datore di lavoro gentile e sempre disponibile"


L’imprenditrice era diventata donna si è uccisa nella fabbrica ereditata dal padre. Lettera-testamento: sola e sconfitta, non voglio una tomba dove essere ricordata

MESTRE, Nove pagine di «testamento». Un lungo addio, pieno di dolore, di rabbia, di rancore. E di indicazioni: non voglio nessuna tomba dove poter essere ricordata, meglio ceneri al vento, e voglio essere cremata insieme al mio cagnolino di stoffa, l’unico che mi ha sempre dato calore.

Le ha scritte così, al femmnile, perchè ormai era una donna da tanti anni, prima di togliersi la vita impiccata al muletto dell’azienda di Spinea che il padre le aveva lasciato, soffocata dai debiti e dalla preoccupazione per i suoi quattro dipendenti.

Da quel capannone aveva perfino ricevuto lo sfratto. L’imprenditrice mestrina aveva 39 anni, una casa in centro e fino ad alcuni anni fa era stata un uomo, sposato e separato.

Il suo corpo senza vita è stato trovato martedì mattina dai quattro dipendenti, che si erano recati al lavoro come ogni giorno, nonostante l'azienda patisse tutti i mali di una crisi che sembrava ormai inesorabile.

Era da cinque anni che la titolare, ereditata l'azienda dal padre che si era ritirato dagli affari, cercava di sanare i debiti in bilancio e rilanciare la produzione.

Si è scontrata infine con lo stallo delle commesse, gli ordini non pagati e la produzione dimezzata.

I debiti invece di essere colmati si dilatavano, per quella crisi economica che ha fatto fallire tante aziende in questi ultimi mesi. A lei era arrivato anche lo sfratto.

Ma non c’è «solo» questo nella decisione di togliersi la vita, che probabilmente aveva preso qualche giorno prima di mettere in atto il suo piano, dopo l’ennesima lite con la famiglia di origine.

Nella lunga lettera scritta e indirizzata ai carabinieri, per spiegare la sua decisione si racconta sconfitta e sola, parla di errori suoi e di persone vicine a lei e di una eccessiva paura della sua diversità.

Da anni l’imprenditore diventato imprenditrice aveva cambiato nome, dopo il lungo percorso per i cambiamenti anche fisici.

Decisa, convinta di questa trasformazione, gli amici e i conoscenti la descrivono così, una bella donna senza dubbi sulla rivoluzione della sua vita.

Ma intorno a lei non doveva essere tutto così facile, soprattutto in famiglia la decisione non era stata condivisa, nè sostenuta.

Aveva un compagno, che viveva però in un’altra città (a lui ha lasciato tutti i suoi ricordi) e l’ansia per la situazione economica dell’azienda era sembra più grande.

Nella lettera pare ritorni spesso a parlare proprio di questo, della sensazione sempre più forte di essere incapace di affrontare la montagna di difficoltà.

Si legge tutto questo nelle nove pagine, indirizzate ai carabinieri, che sono state sequestrate come da prassi dalla Procura di Venezia che ha aperto un fascicolo sulla vicenda, anche se il corpo è già stato messo a disposizione dei familiari.

L’imprenditrice voleva che la storia della sua vita, venisse letta.
Almeno una volta.
Non voleva pubblicità sul suo gesto, non voleva articoli, ma che almeno qualcuno sapesse quante difficoltà aveva dovuto superare fin da giovane.

«Ho resistito a tutto questo, a tutti questi anni da incubo con l'assenza di ogni parola », dicono le ultime frasi dell'imprenditrice.

Passava le giornate degi ultimi mesi tra la fabbrica, a lavorare con gli operai in azienda e a casa da sola.

Sono trascorsi così i suoi ultimi giorni, con un'ultima telefonata alla famiglia, sabato, come per congedarsi.
Gli operai dell’azienda sono sotto choc.

Per tutti era un datore di lavoro gentile e sempre disponibile, che ha fatto i salti mortali pur di non lasciare senza buste paga i suoi lavoratori. Nemmeno nei periodi di crisi più buia.

Rinunciava ai dividendi, si toglieva i guadagni personali, per non lasciare le famiglie dei dipendenti senza soldi a fine mese. Si è uccisa gridando la sua sofferenza.
fonte /corrieredelveneto.corriere.it, Martino Galliolo

Lgbt TV: Rai e Mediaset bloccano lo spot presunto lesbo della Renault.


Rai e Mediaset hanno chiesto a Renaut di modificare la programmazione del nuovo spot della Twingo Miss Sixty. Motivo? Lo spot mostra due ragazze lesbiche..

La Renault ha lanciato un modello della propria utilitaria appositamente studiato per le donne, la Twingo Miss Sixty.

Per pubblicizzare il nuovo modello una scelta provocatoria: uno spot che racconta di due ragazze che dopo un gioco di sguardi ad una festa si appartano.

Una delle due inizia a spogliarsi mentre l’altra, per gioco, la benda e le ruba il vestito e la Twingo Miss Sixty.

Il commercial è certamente molto delicato certamente più casto di tanti altri spot visti sulle reti televisive italiane.

Evidentemente la parola “lesbo” ha spaventato i bigotti delle tv nazionali. E mentre monta la polemica lo spot, che non è stato censurato completamente, va regolarmente in onda su Sky e su alcuni canali Rai del digitale terrestre.
fonte gaynews24

Lgbt Libri: Guy de Maupassant "Casa di piacere e altre storie"


"Casa di piacere e altre storie" è la raccolta esemplare di dodici dei più celebri racconti lunghi di Guy de Maupassant.

Con vivacità psicologica e gusto ironico, con precisione realista e calibrato sarcasmo, attraverso i suoi racconti-ritratto, che descrivono caratteri umani e atmosfere sociali, Maupassant delinea una sferzante satira della piccola e media borghesia francese attraverso vicende di prostitute e contadine, di impiegati intraprendenti e ragazzi avventurosi, di mariti stolidi e mogli inquiete.

«Il senso più profondo e inquietante della vita risiede in gran parte nei suoi limiti: Maupassant lo sente perfettamente e ne resta fino alla fine innamorato.» Silvio D’Arzo

«Maupassant, come Flaubert, e più ancora del suo maestro, procede dal visibile, dal concreto verso l’astratto.
Mai l’aforisma di Condillac: “Niente è nell’intelletto che non è stato prima nel senso”, ha trovato dimostrazione più brillante. E nondimeno chi meglio di Maupassant si mostra abile a suggerire il mistero, chi fa più largo spazio all’inconscio?» René Dumesnil
fonte shop.bcdeditore.it

Lgbt Cinema: "The fighter" il film con Mark Wahlberg e Christian Bale, tratto da una storia vera


Primo trailer italiano per 'The Fighter', il film con Mark Wahlberg e Christian Bale che sarà nelle sale italiane dall'11 marzo 2011.

La pellicola ha ottenuto ben 6 nomination ai prossimi Golden Globe, tra cui miglior film drammatico, miglior attore protagonista (Wahlberg), miglior attrice non protagonista (Amy Adams), miglior attore non protagonista (Bale) e miglior regista.

Il film, diretto da David O. Russell, è basato sulla storia incredibile ma vera dei pugili professionisti “Irish” Micky Ward (Mark Wahlberg) e Dickie Eklund (Christian Bale).

Sebbene siano fratellastri, le loro carriere hanno preso dei percorsi molto diversi. Il fratello maggiore Dickie non soffre per mancanza di talento, ma per la sua mancanza di giudizio e di umiltà che lo porta sulla strada della autodistruzione.

Dopo aver combattuto contro uno dei più grandi combattenti della sua generazione, Dickie discende in una strada pericolosa di dipendenza alla droga che lo priva della sua carriera, ne estranea il fratello e lo porta in prigione.

Nel frattempo il fratello più giovane, Micky, il cui talento non sembra mai essere alla pari con la grandezza del suo cuore, scoraggiato da una nuova sconfitta sparisce con un prematuro ritiro.

Ma la voglia di combattere non se ne va e quando un riabilitato Dickie viene rilasciato dalla prigione e diventa il nuovo allenatore del fratello, Micky si trasforma da un perdente in un campione mondiale di pugilato.
fonte salottodelcinema.com, di Mystique

martedì 21 dicembre 2010

Lgbt Argentina: Un gay, una lesbica e un trans FtoM, nel cast del Gran Hermano 11


Alla versione argentina del celebre reality, quasi del tutto rappresentata la comunità lgbt.
Il coming out di Alejandro, nato donna, è stato accolto dal pubblico con molta solidarietà

Un gay, una lesbica e un trans FtoM, oltre a tutti gli altri concorrenti etero, naturalmente. Ecco come si presenta il cast del Gran Hermano 2011, la versione argentina del Grande Fratello.

Il gay è Emiliano Boscatto, noto al pubblico lgbt argentino per avere vinto il premio Mr. Gay Cordoba 2008 e la ragazza è Luz Rios, presentata dalla produzione come una donna che " ha cambianto orientamento sessuale diventando lesbica".

Ma la vera sorpresa, tenuta nascosta fino alla fine, è Alejandro Iglesias, entrato nella casa senza troppo clamore, seppure tutti sapessero che tra i concorrenti se ne nascondeva uno misterioso.

E ad un certo punto Alejandro, ha fatto coming out raccontando di essere nato femmina, ma di essersi sempre sentito un maschio, fin da piccolo.

Sincero e limpido, Alejandro ha confessato di partecipare al reality per motivi economici: la protesi che gli sarà applicata nell'ambito delle operazioni per la riassegnazione di genere è troppo costosa per le sue possibilità.

Non nasconde, però, che vuole cogliere l'occasione per parlare della disforia di genere e di essere disposto a rispondere a tutte le domande che i suoi coinquilini vorranno rivolgergli.

Il video del suo coming out è diventato il quarto più visto in Argentina nel giro di pochissimi giorni e la stragrande maggioranza dei commenti sono di sostegno al giovane.
Anche il conduttore della trasmissione ha trattato la vicenda con molta delicatezza e tatto.

L'Argentina, lo ricordiamo, ha approvato lo scorso luglio la legalizzazione delle nozze gay diventando il primo paese dell'America Latina a riconoscere le unioni tra persone dello stesso sesso.

La comunità lgbt spera che la presenza di Alejandro nel cast del Gran Hermano possa portare all'ordine del giorno la questione di una legge che affermi il diritto per le persone trans di cambiare nome sui documenti senza per doversi per forza sottoporre all'intervento per la riassegnazione.
fonte www.gay.it

Lgbt Arte: Caravaggio a Roma, ''La bottega del genio'' dal domani a palazzo Venezia, e fino al 29 maggio 2011


Un'esposizione che si incarica di illustrare le tecniche adottate dall'artista.
Torna, a grande richiesta, Michelangelo Merisi. In arte il Caravaggio.

Nell’agiografia di un’epoca, quella in corso, che vuole divi e solo divi, sia pure trapassati, da osannare, il Genio.

“Caravaggio. La bottega del genio”, appunto, si intitola la mostra che, planando sulle ultime onde del quattrocentesimo anniversario della morte del pittore, da domani, mercoledì 22 dicembre, al 29 maggio 2011 occuperà le Sale del ‘400 di palazzo Venezia a Roma.

Mostra che si dichiara inedita e rivendica un carattere sperimentale. E che si incarica di illustrare al colto e all’inclita le tecniche che l’artista, quando non faceva flanella a piazza Navona o non aggrediva qualcuno tra la Scrofa e il Babuino, usava per realizzare quei capolavori davanti ai quali esperti e profani restano a bocca spalancata.

Il record alle scuderie del Quirinale
Oggi. La fortuna critica di Caravaggio, infatti è piuttosto recente; risale ai primi del Novecento, mentore ufficiale Roberto Longhi. Con l’acme toccata nell’anno che se ne va. Un happy birthday corale, anche se si trattava dell’anniversario della morte, con celebrazioni un po’ in tutta Italia, sui temi più fantasiosi, purché consentissero di spendere il nome illustre. E un record da Guinnes dei primati alle Scuderie del Quirinale; decine di migliaia di visitatori, disposti anche a sobbarcarsi interminabili file notturne.

Un labirinto nel mistero
Sculture in vetroresina - che riprodurranno alcune delle tele più note, dalla Canestra di frutta al Bacchino malato - e uno specchio saranno il filo d’Arianna che condurrà il visitatore nei labirinti del mistero che circonda l’arte rivoluzionaria del gran lombardo. Con l’ausiliio di lenti e fori stenopeici, in pratica un obiettivo ante litteram, che consiste in un foro praticato in un pannello.

Il trucco dello specchio
Lo specchio renderà conto di come Merisi si confrontasse con la realtà, prima di trasporla sulla tela. E che disponesse di uno “specchio grande” lo attesta l’ “Inventario delle robbe” possedute nel 1605 dal discolo (definizione del collega-rivale Baglioni, che gli intentò anche un processo per ingiurie: be’, in effetti gliene aveva dette di cotte e di crude). Specchio che serviva da “schermo di traduzione ottica bidimensionale ella composizione scenica”, informa la presentazione della mostra.
In effetti, il discolo Caravaggio non si fermava di fronte a nulla per studiare gli effetti di luce che voleva ottenere.

Un aneddoto
Quando, appunto nel 1605, mise casa nel vicolo dei santi Cecilia e Biagio, all’ombra del sontuoso palazzo Firenze del cardinale e suo mecenate Francesco Bourbon Del Monte, a ridosso di via della Scrofa, non fu certo il tetto a porgli problemi. Senza esitare, lo sfondò perché gli interessava osservare come agiva la luce naturale.
La malcapitata proprietaria, Prudenza Bruni, lo citò per danni. Che probabilmente, visto che poco dopo il pittore sarebbe fuggito da Roma con la pena capitale incombente sulla testa, né vi sarebbe tornato più, non le saranno mai stati risarciti. Ma, almeno, si è assicurata un posticino nella storia.

Il riferimento a Giovan Battista della Porta
C’è anche un riferimento alla Magia naturale di Giovan Battista della Porta, nel campionario della mostra. Testo che si pensa possa aver ispirato in qualche modo Caravaggio, che potrebbe averne sentito parlare, e forse anche compulsato, negli anni milanesi, quando era un giovane di bottega del maestro Simone Peterzano. E prima di fare vela definitivamente per Roma.

Un percorso assolutamente interessante
Basterà questo apparato a sciogliere il mistero, vero o presunto, che avvolge il metodo di lavoro del discolo? Che se ne sbatteva dei precetti fissati dalle accademie, scrollava le spalle all’idea dei disegni preparatori, che invece costituivano un dogma, e se ne andava, altero e riottoso, per la sua strada. Chissà. Su Caravaggio ogni giorno piove qualche scoperta assolutamente inedita, sensazionale. Di certo, quello di palazzo Venezia è un percorso interessante. Che può fornire materia di riflessione a chi ama l’artista malmostoso e, forse, anche alle migliaia di fan occasionali.

L’incubazione della mostra
D’altronde, mistero supplementare, l’incubazione della mostra, ideata dal nuovo Soprintendente Rossella Vodret e curata da Marco Cardinali e Maria Beatrice De Ruggieri, è stata lunga e laboriosa. E l’annuncio del lieto evento si è avuta solo poche ore prima dell’apertura ufficiale. Misteri dell’arte e misteri della burocrazia che si intrecciano.

CARAVAGGIO. LA BOTTEGA DEL GENIO
ROMA. Palazzo di Venezia – Sale del ‘400
Dal 22 dicembre 2010 al 29 maggio 2011

INGRESSO: dalle 10.00 alle 19.00 dal martedì alla domenica.
Lunedì, Natale e Capodanno, chiuso

BIGLIETTI: intero € 6. Ridotto € 4. Ridotto scuole € 3.
fonte ilsalvagente.it, di Giuliano Capecelatro

lunedì 20 dicembre 2010

Lgbt : Partecipa, e diffondi il questionario sulle relazioni di coppia dei/lle trans


Il Corso di Laurea Magistrale in “Psicologia clinica, dinamica e di comunità”, in collaborazione con il sito www.bullismoomofobico.it,
ha avviato uno studio volto a comprendere le dinamiche affettive e la condizione psicosociale di coppie in cui uno tra i partner è transessuale/transgender (MtoF e/o FtoM).

Trovi a questo link:
http://www.arcigay.it/coppie-trans-al-via-uno-studio-dell039universit%C3%A0-napoli

qui trovi invece il questionario:
http://www.bullismoomofobico.it/ricerca/

In particolare la ricerca intende indagare e valutare le problematiche che sono potenzialmente connesse all’instaurazione di una relazione di coppia delle persone T*, e soprattutto la percezione delle relazioni affettive che le persone T* hanno della coppia.

A tal fine non ha importanza se i soggetti di ricerca attualmente abbiano un partner o meno.
Per accedere ai questionari e alle domande aperte basta semplicemente cliccare sul link di seguito riportato dove sarà possibile trovare tutte le indicazioni necessarie per svolgere la ricerca:
http://www.bullismoomofobico.it/ricerca/

Chiediamo la vostra collaborazione per divulgare i questionari, per es. pubblicando questo comunicato nei siti di appartenenza, inserendolo nella mailing-list e/o semplicemente inviandolo a contatti di vostra conoscenza.

Contatti per chiarimenti o specificazioni:
redazione@bullismoomofobico.it
fonte arcigay.it

Lgbt: La vittoria di Obama e dei gay americani, il Senato ha approvato l'abolizione del don't ask don't tell


Il Senato ha approvato l'abolizione del don't ask don't tell con 65 voti favorevoli e 31 contrari
A inizio dicembre il Pentagono aveva aperto all'arruolamento dei gay nell'esercito

Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti d’America, i gay potranno arruolarsi nell’esercito senza dover nascondere la loro identità sessuale. Dopo il sì della Camera, ieri il Senato ha approvato definitivamente l’abolizione della norma don’t ask don’t tell con 65 voti favorevoli e 31 contrari.

È una vittoria importante per Obama, che dell’abolizione della legge aveva fatto una priorità della sua amministrazione. E una vittoria importante per il movimento gay americano, che negli ultimi anni ne aveva fatto una bandiera della lotta per i diritti degli omosessuali.

«È tempo di chiudere questo capitolo della nostra storia», ha commentato il presidente Obama dopo l’approvazione «è tempo di riconoscere che il sacrificio, il valore e l’integrità non sono definiti dall’orientamento sessuale come non lo sono definiti dal genere, dalla razza, dal credo religioso».

L’approvazione definitiva in Senato è arrivata a poche settimane dall’apertura del Pentagono, che a inizio dicembre aveva completato uno studio sugli effetti che l’abolizione del don’t ask don’t tell potrebbe avere sulle truppe.

Il don’t ask don’t tell consentiva a gay e lesbiche di arruolarsi nell’esercito americano solo a patto di tenere segreta la propria omosessualità.

Le restrizioni disciplinate dalla legge federale proibivano a chiunque «dimostri propensione o intenzione di intraprendere atti omosessuali» di prestare servizio nell’esercito, poiché questo «porterebbe un inaccettabile rischio all’alta morale, all’ordine, alla disciplina e alla coesione che sono l’essenza della potenza militare».

Era stata istituita nel 1993 dall’amministrazione Clinton, e da allora ha causato l’allontanamento dall’esercito di oltre tredicimila persone a causa del loro orientamento sessuale.
fonte www.ilpost.it

Lgbt Cinema e Danza: Natalie Portman, nomination Golden Globe Canditata come miglior attrice con 'Black Swan'


Natalie Portman ha ricevuto una nomination come miglior attrice per i Golden Globe 2011 in 'Black Swan', una delle pellicole piu' interessanti tra quelle in uscita nelle sale nelle prossime settimane.

Nel film, un thriller psicologico ambientato nel mondo del balletto newyorchese, Natalie Portman interpreta la parte della protagonista, la ballerina Nina, che passa la sua vita tra sala da ballo e casa, dove vive con una madre fin troppo assillante.

Nina vive per la danza ma deve scontrarsi con un ambiente professionale molto competitivo.

Il direttore artistico Thomas Leroy vuole nominare un'altra prima ballerina per 'Il Lago dei Cigni', produzione d'apertura della nuova stagione. E Nina sarebbe la scelta piu' ovvia.

Ma anche Lily, l'ultima arrivata, riesce a colpire il direttore perche' 'Il Lago dei Cigni' richiede una ballerina che riesca ad interpretare un doppio ruolo e ad incarnare la purezza e la grazia del Cigno Bianco, ma anche l'insidiosa sensualità del Cigno Nero.

Il film e' diretto da Darren Aronofsky. Nel cast oltre Natalie Portman, anche Mila Kunis, Vincent Cassel, Barbara Hershey e Winona Ryder.
fonte ansa.it

domenica 19 dicembre 2010

"RITRATTO D'ARTISTA" IN ESCLUSIVA PER LISADELGRECO_DANZA: ANTONIO RUSSO

Tony Russo ne "Il Lago dei cigni", clicca sulle foto per ingrandire

News dal Mondo... continua in esclusiva la sua rubrica mensile:
"RITRATTO D'ARTISTA"
dedicata a persone del mondo dell'Arte e dello Spettacolo,
e nello specifico della Danza, della Coreografia, di Attori, Cantanti Lirici, della Musica, delle Arti Visive etc..

Spesso come ormai saprete, saranno persone con cui ho avuto il piacere di lavorare,
come l'Artista che vi presento oggi:
Antonio Russo
A cui sono grata di aver accettato con entusiasmo di voler far parte di questo mio spazio,
Grazie Antonio..Lisa

Antonio Russo (Per amici e colleghi Tony) nasce a Vibo Valentia, e compie i suoi studi a Roma diplomandosi all’Accademia Nazionale di Danza.
Segnalato come giovane promessa al Festival di Osimo dalla giuria composta dai più noti critici della danza, entra a far parte del Teatro dell'Opera di Roma sotto la direzione di Elisabetta Terabust.
Tony Russo in "Aubade"

Nel 1990 entra come solista nel Ballet de Euskadi (Spagna)
interpretando diversi ruoli principali del repertorio della compagnia
come Paquita, Le Corsaire, Il Talismano, Majisimo, ecc.
Tony Russo e Amaya Ugarteche in "Mozart" photo Akiko Mihiake

Nel 1993 entra come solista nella Compagnia di Danza Teatro di Torino diretta da Loredana Furno, per poi ricoprire ruoli di primo ballerino quali:
Albrecht in Giselle, Franz in Coppelia, il Principe Desiré nella Bella Addormentata, il Principe nello Schiaccianoci, Les Sylphides, e interpreta coreografie di Fascilla, Limón, Veggetti, Biagi, Petrillo, Cacciuleanu, Lifar, Bohbot.

Con la compagnia partecipa, in ruoli di primo piano, alle tournée in Messico, Cuba, Taiwan, Cina, Turchia, Grecia e in Egitto, dove interpreta il ruolo di Marco Antonio al Teatro dell'Opera de Il Cairo, nel balletto Cleopatra, coreografia di Milorad Miskovitch, riscuotendo entusiastici consensi della critica.
Tony Russo in "Excelsior" photo Marco Mancini

Nel 1997 lavora nelle produzioni del Teatro Regio di Torino
Il fantasma di Canterville, coreografia di Fabrizio Monteverde
e Lezioni di Ballo di Tiziana Tosco.

Nel 1998/99 partecipa come primo ballerino a gli spettacoli del Balletto del Sud diretto da Freddy Franzutti, nelle sue coreografie tra le quali Romeo e Giulietta, Il lago dei cigni, nel ruolo di Siegfried, con Diliana Nikiforova, prima ballerina del Teatro dell'Opera di Sofia.
Tony Russo e Amaya Ugarteche in "Zorba il greco"

Nel 1999 collabora con il Balletto di Milano nelle produzioni
Tango, una rosa per Jorge Donn e Bolero coreografie e direzione di Denis Ganio, partecipando come solista, alle numerose tournée internazionali tra cui il Teatro Bolshoi di Mosca.

Dal 2000 entra a far parte del Corpo di Ballo dell'Arena di Verona sotto la direzione di Maria Grazia Garofoli dove interpreta ruoli principali e nel 2005 diventa primo ballerino stabile.
Tony Russo in "Ceneretola"

Tra le interpretazioni più importanti Jardin aux lilas coreografia di Antony Tudor, dove viene scelto come protagonista da Sallie Wilson,
nel ruolo di John in "Zorba il Greco" con di coreografia di Lorca Massine,
Basilio in "Don Quixote" accanto a Olga Esina e Jurgita Dronina,
Conrad e Lankedem in "Le Corsaire"
il Principe in "Cenerentola"
Tebaldo in "Romeo e Giulietta" con la coreografia di Amedeo Amodio,
il passo a due L’Uccello Blu in "La Bella Addormentata"
e Albrecht in "Giselle" accanto a Petra Conti, con le coreografie di Maria Grazia Garofoli.

Nell’ottobre 2007 è ospite del Balletto del Sud per interpretare il ruolo del Principe nello "Schiaccianoci" coreografia di Freddy Franzutti.
Tony Russo e Amaya Ugarteche in "Paquita"

Successivamente sempre con le coreografie di Maria Grazia Garofoli in:
"Stelle di oggi, stelle di domani"
"Coppelia"
"I due gentiluomini di Verona"
"Gala d'autunno"
"Il lago dei cigni"
"Alma Latina"
"La vedova allegra", "Viaggio in Italia" e il "Sogno veneto di Shakespeare"
Tony Russo e Amaya Ugarteche in "Excelsior"

È protagonista inoltre all'Arena di Verona, nella danza del Trionfo nell’Aida accanto a Myrna Kamara con la coreografia di Vladimir Vassiliev.

Tony Russo e Amaya Ugarteche, sono coppia sulla scena e nella vita...

Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata


Amaya Ugarteche e Antonio Russo "Carnevale di Venezia"


Antonio Russo, Jurgita Dronina "Don Quixote" pas de deux


Amaya Ugarteche e Antonio Russo "Lo Schiaccianoci" pas de deux, Balletto del Sud


Amaya Ugarteche e Antonio Russo, "Sogno Veneto di Shakespeare" in Romeo e Giulietta

Fonte http://lisadelgreco.blogspot.com/
Esclusiva per NEWS DAL MONDO LGBT E NON SOLO..© Riproduzione riservata

Lgbt socialnetwork: Facebook, medici e professionisti in allerta "Non accettate l’amicizia dei pazienti"


Facebook si sa ha contagiato proprio tutti, ma qualcuno dovrebbe prestare un po’ più di attenzione alle richieste d’amicizia.

Chi? Medici e specialisti che potrebbero avere tra i contatti dei pazienti e quindi rovinare il proprio rapporto professionale.

A dirlo uno studio pubblicato sul Journal of Medical Ethics e che ha coinvolto ben 405 camici bianchi in post-laurea del Rouen University Hospital in Francia.

Adesso però cerchiamo di capire su cosa si è basato questo “esperimento”. Ebbene, stando a quanto pervenuto, a tutti i medici è stato mandato un questionario: il 73% ha detto di aver creato un profilo su Fb.

Tra questi 8 su 10 hanno ammesso di avere una presenza costante di almeno un anno sul social network, il 24% di diverse ore al giorno, mentre la metà di solo una volta al giorno, più volte alla settimana.

Per quanto concerne invece i loro contatti, o meglio le richieste d’amicizia, diciamo quelle da parte dei pazienti li accetta solo il 15% dei camici bianchi per affinità, invece la maggior parte le rifiuta per questione di professionalità e privacy.

E questo secondo gli esperti è un bene.

Stando allo loro opinione i medici dovrebbero capire che gli status e le immagini pubblicate online potrebbero essere mal interpretate al di fuori del loro contesto originale.

Non solo, potrebbero non rispecchiare con precisione opinioni e comportamenti della vita reale e diventare accessibili per persone a cui non erano destinate.

Risultato? La carriera potrebbe essere “compromessa” insieme al rapporto con i propri pazienti.
fonte barimia di Elisabetta Paladini

Lgbt Brasile: reversibilità della pensione anche per coppie gay


Lo scorso Venerdì la comunità Lgbt in Brasile ha potuto festeggiare la firma da parte del presidente uscente Lula, che ha approvato un decreto per garantire alle persone omosessuali di ricevere una pensione dopo la morte del partner.

Fino ad ora le persone omosessuali che si trovavano in questo tipo di situazione dovevano affrontare lunghi processi per ottenere la reversibilità della pensione, ma dallo scorso Venerdì le cose sono finalmente cambiate.

In sostanza – come riporta il Diário Oficial da União – adesso le coppie omosessuali potranno accedere alla pensione del partner deceduto senza dover ricorrere alla giustizia. Detto questo, l’unione stabile tra due persone omosessuali ha fatto grandi passi avanti.

In sostanza è quanto è già avvenuto qualche anno fa in Argentina. Anche in questo Paese infatti il governo ha garantito alle coppie omosessuali il diritto di usufruire della pensione del partner in caso di morte.

In Brasile quindi si festeggia un grande giorno per le persone e per le associazioni che ogni giorno si battono per la tutela dei diritti della comunità Lgbt.
fonte gaywave