Con l’esito dell’elezione ancora incerto, l’elezione di Sarah McBride, diventata a 30 anni la prima persona transgender a essere eletta al Senato americano, i democratici mettono a segno un’importante vittoria simbolica. Il suo trionfo in Delaware arriva infatti in un momento in cui i legislatori di vari Stati del Paese hanno introdotto leggi che prendono di mira le persone transgender e non binarie – dal divieto per le atlete transessuali di competere negli sport femminili alle nuove limitazioni in ambito di assistenza sanitaria introdotte dall’amministrazione Trump.
«Penso che i risultati di stasera dimostrino quello che ho saputo per tutta la mia vita, ovvero che i residenti di questo quartiere sono di buon senso e guardano alle idee dei candidati e non alla loro identità», ha detto McBride martedì sera. «La mia speranza è che un giovane ragazzo LGBTQ+ qui in Delaware o in qualsiasi altro posto in questo Paese possa guardare i risultati e sapere che anche la nostra democrazia è abbastanza grande per loro».“It is my fervent hope that tonight a young person in Delaware [...] or anywhere in this country can go to sleep tonight […] with a powerful but simple message: that our democracy is big enough for them too.” - @SarahEMcBride
La strada di McBride verso il senato americano parte da lontano. Nel 2012 è diventata la prima persona apertamente transgender a lavorare alla Casa Bianca, come stagista dell’ex presidente Barack Obama. Nel 2016 ha raggiunto un altro primato, come prima persona transgender a parlare alla convention di uno dei due principali partiti, nel suo caso, il partito democratico. Ma McBride ha costruito la sua carriera pezzo per pezzo, battendosi per i diritti LGBTQ presso il Human Rights Campaign and Equality nel Delaware e lavorando alle campagne elettorali del governatore dello stato Jack Markell e del procuratore generale, Beau Biden, uno dei figli del candidato democratico.
fonte: di Riccardo Liberatore www.open.online