lunedì 29 settembre 2025

Libri: "La principessa che voleva amare Narciso. Come uscire insieme dai labirinti del cuore" di Maria Chiara Gritti

Una mattina d'estate, in un antico e bellissimo regno nasce la generosa principessa Febe, colei che dona luce. O almeno, questo è ciò che crede di dover fare, perché crescendo impara a dedicarsi solo agli altri e a renderli felici riempiendoli di affetto e calore. 

Quando incontra Flavio, il principe Narciso, se ne innamora al primo sguardo e crede di aver finalmente trovato la persona giusta. Ma il ragazzo nasconde un segreto: educato per diventare un perfetto principe azzurro, non può rivelare a nessuno le proprie debolezze e deve sempre mostrarsi impeccabile. Più Febe si avvicina, più lui si sente minacciato; più Flavio si allontana, più lei fa di tutto per tentare di salvarlo. 

La complessità dei loro sentimenti li porta a perdersi in un labirinto emotivo senza uscita, che li tiene dolorosamente legati e distanti, finché Vera non insegnerà loro a guardarsi dentro per ritrovare la strada... Attraverso questa suggestiva favola metaforica, la psicoterapeuta Maria Chiara Gritti svela con sensibilità i meccanismi e le cause profonde della dipendenza affettiva e del narcisismo patologico, tracciando un percorso liberatorio verso la conoscenza di sé. Perché solo scoprendosi si può raggiungere la consapevolezza necessaria ad amare e farsi amare pienamente. 

Maria Chiara Gritti, psicologa e psicoterapeuta a Bergamo, esperta nel trattamento della dipendenza affettiva, da anni conduce gruppi terapeutici sulla love addiction. Ideatrice di un percorso di guarigione innovativo sulla dipendenza amorosa, tiene corsi di formazione rivolti a psicologi per diffondere l'applicazione del suo metodo di intervento. Tra i suoi titoli, La principessa che aveva fame d'amore (Sperling & Kupfer, 2017), La principessa che voleva amare Narciso (Sonzogno, 2021) e La leggenda del filo d'amore (Sonzogno, 2024). 

fonte: www.lafeltrinelli.it 

Firenze: a Palazzo Strozzi la mostra "Beato Angelico" dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026

Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026 la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco presentano Beato Angelico, straordinaria e irripetibile mostra dedicata all’artista simbolo dell’arte del Quattrocento e uno dei principali maestri dell’arte italiana di tutti i tempi.

L’esposizione, realizzata in collaborazione tra Fondazione Palazzo Strozzi, Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana e Museo di San Marco, mettendo in atto uno stretto dialogo tra istituzioni culturali e territorio, costituisce uno degli eventi culturali di punta del 2025, celebrando un padre del Rinascimento in un percorso tra le due sedi di Palazzo Strozzi e del Museo di San Marco.

La mostra affronta la produzione, lo sviluppo e l’influenza dell’arte di Beato Angelico e i suoi rapporti con pittori come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche scultori quali Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. A cura di Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, con – per il Museo di San Marco – Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo di San Marco, e Stefano Casciu, Direttore regionale Musei nazionali Toscana, Beato Angelico rappresenta la prima grande mostra a Firenze dedicata all’artista esattamente dopo settant’anni dalla monografica del 1955 andando a creare un dialogo unico tra istituzioni e territorio.

Celebre per un linguaggio che, partendo dall’eredità tardogotica, utilizza i principi della nascente arte rinascimentale, Beato Angelico (Guido di Piero, poi Fra Giovanni da Fiesole; Vicchio di Mugello, 1395 circa – Roma, 1455) ha creato dipinti famosi per la maestria nella prospettiva, nell’uso della luce e nel rapporto tra figure e spazio. La mostra offre una occasione unica per esplorare la straordinaria visione artistica del frate pittore in relazione a un profondo senso religioso, fondato su una meditazione del sacro in connessione con l’umano.

L’esposizione riunisce tra le due sedi oltre 140 opere tra dipinti, disegni, sculture e miniature provenienti da prestigiosi musei quali il Louvre di Parigi, la Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, la National Gallery di Washington, i Musei Vaticani, la Alte Pinakothek di Monaco, il Rijksmuseum di Amsterdam, oltre a biblioteche e collezioni italiane e internazionali, chiese e istituzioni territoriali.

Frutto di oltre quattro anni di preparazione, il progetto ha reso possibile un’operazione di eccezionale valore scientifico e importanza culturale, grazie anche a un’articolata campagna di restauri e alla possibilità di riunificare pale d’altare smembrate e disperse da più di duecento anni.

Orario mostra

Tutti i giorni 10.00 - 20.00
Giovedì fino alle 23.00 

Altre info >> QUI  

Acquista i biglietti per Palazzo Strozzi  

Acquista i biglietti per Museo di San Marco

In copertina: Beato Angelico, Trittico francescano (det.), 1428-1429. Su concessione del Ministero della Cultura – Direzione regionale Musei nazionali Toscana – Museo di San Marco

fonte: www.palazzostrozzi.org 

Musica: L'ITALIA DEL BOOM - il nuovo singolo e video di TRICARICO fuori oggi!

Dal 26 settembre è disponibile su tutte le piattaforme digitali

L’ITALIA DEL BOOM il nuovo singolo e video di FRANCESCO TRICARICO
Una canzone filastrocca che, attraverso l’ironia disincantata tipica dell’autore, suscita quesiti senza dare risposte, costringe a pensare ma soprattutto… a ballare!
Il singolo esce accompagnato dal video girato per le strade di Milano, dove Tricarico, novello pifferaio magico, coinvolge passanti occasionali, uniti nel ballo del nuovo mantra, L’ITALIA DEL BOOM
 

Milano, 26 settembre 2025 – Da oggi, 26 settembre 2025, è disponibile su tutte le piattaforme digitali L’Italia del Boom (qui il link https://linktr.ee/TRICARICO_off ), il nuovo singolo e video di Francesco Tricarico, una sorta di filastrocca dal ritmo allegro e trascinante – fra il jingle e il cartoon – ma che, sotto l’ironia disincantata tipica del suo autore, solleva quesiti importanti, pensieri profondi, domande senza una risposta scontata, che si esplicitano nell’intermezzo dal sapore battistiano.

 

Il video che ne accompagna l’uscita è girato per le strade di Milano, uno sfondo non casuale perché la città oggi più che mai racchiude e illumina le contraddizioni del tempo che viviamo. Nel video Tricarico è un novello pifferaio magico che invita gli occasionali passanti a cimentarsi in una coreografia all’apparenza semplice, fatta per sorridere e “amarsi un po’”. Il sotto-testo appare presto chiaro: il BOOM attuale appare lontano da quello dei favolosi anni ’60. Pare essere più il boom di una deflagrazione, quella che cerca inesorabilmente di spazzare via i nostri sogni. Ma potrà essere una canzone a salvarci? Con il suo incedere accattivante, l’invito coinvolgente a unirsi per ballare, l’intermezzo poetico di parole dette per riflettere, L’Italia del Boom è qui, ora. Qualunque cosa significhi.

 


Dopo 25 anni di carriera – l’esordio discografico con Io sono Francesco è del 2000 - la luce di Tricarico continua a brillare, come si è visto nel passaggio al Festival di Sanremo 2025, ospite di Francesco Gabbani nella serata delle cover, e al Premio Tenco 2024, del quale è stato ospite in apertura di tutte e tre le serate, proponendo ogni sera qualcosa di diverso. Con 11 album, 2 libri e innumerevoli successi all’attivo, Tricarico continua a puntare il faro sulla “ricerca di senso della vita che trova ragione nella poesia, nella musica e nell'arte, al di là di meccanismi di narrazione standard della realtà, dove ci si accorge che la finzione, la fantasia, l'immaginazione divengono concrete più di ogni realtà considerata tale”.

 

Il recente periodo è stato scandito da un’intensa attività live con il concerto-reading Buonasera Io Sono Tricarico e dalla pubblicazione di nuove canzoni, prodotte da Franco Godi, pubblicate da Best Sound e distribuite da SAAR Records: un primo assaggio nel febbraio del 2023 con la provocatoria Mi state tutti immensamente e profondamente sul cazzo 1, diventato in breve un piccolo mantra, è stato seguito da Faccio di Tutto, uscito alla fine del 2023, Telefono Fisso nel marzo 2024, Un’estate bellissima in giugno e poi In Fiamme, un ulteriore grido addolorato e di iper-realismo immaginifico per il poeta metropolitano del terzo millennio.

 

Youtube: www.youtube.com/@tricarico88            IG: tricarico_official

 

fonte: Ufficio Stampa Best Sound: pantarei 3.0 – Elena Pantera – pantera.tre.zero@gmail.com   

Apre a Milano la mostra 'Italia di moda' di Andrea Varani, visitabile fino al 10 ottobre 2025

Nella suggestiva cornice della Galleria Deloitte, musa ispiratrice Ludmilla Voronkina Bozzetti un tributo alla bellezza e all’identita’ dell’Italia

Come può un abito raccontare l’abbraccio silenzioso di una terra che ti accoglie e ti fa sentire parte di sé? Come può la moda diventare voce di un Paese, della sua gente, della sua anima? A queste domande risponde “Italia di Moda”: il progetto fotografico di Andrea Varani con Ludmilla Voronkina Bozzetti, inaugurato oggi nella suggestiva cornice della Galleria Deloitte, all’interno della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso nel cuore di Milano.

La mostra sarà presentata in anteprima presso la Galleria Deloitte, nella chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, un gioiello del XVI secolo che oggi fa parte del Campus Deloitte.

“Italia di Moda” nasce da un anno di lavoro e di viaggio attraverso le 20 regioni italiane, trasformando territori, tradizioni e suggestioni in un racconto visivo composto da 46 scatti. In ciascuna immagine, Ludmilla indossa creazioni delle più prestigiose maison italiane - da Giorgio Armani a Dolce & Gabbana, da Roberto Cavalli a Etro - immergendosi in scenari simbolici e unici: dalle Dolomiti alla Sicilia, dai borghi medievali dell’Umbria alla laguna veneta. Non solo moda, ma memoria e appartenenza: ogni fotografia diventa simbolo e racconto, un ponte tra eleganza e identità.

Un progetto fotografico e culturale che - con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda Italiana, di Pitti Immagine, di Fondazione Deloitte e in collaborazione con Deloitte - unisce il linguaggio universale della moda con la ricchezza del paesaggio, delle tradizioni e delle eccellenze produttive italiane. Ogni immagine è un omaggio al Made in Italy, alla bellezza del territorio e al savoir-faire artigianale che rende l’Italia un’icona globale.

“Italia di Moda” è visitabile fino al 10 ottobre 2025, su prenotazione tramite il sito dedicato, nella Galleria Deloitte: spazio espositivo ricavato nella chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, gioiello del XVI secolo oggi restituito a funzioni culturali e artistiche.

“Italia di Moda per me non è solo una mostra, ma un diario emozionale. Ogni scatto racchiude un incontro: con un paesaggio, con una tradizione, con un gesto di accoglienza che mi ha fatto sentire parte di questa terra. Ho imparato che la moda non è soltanto tessuto o estetica, ma un linguaggio viscerale che si indossa; che si sente sulla pelle e che diventa appartenenza. In questo viaggio ho respirato la luce delle Dolomiti e il profumo del mare Adriatico, ho sentito il vento che scuoteva gli ulivi secolari della Puglia e il calore di una porta aperta in un borgo della Sicilia. L’Italia non mi ha accolto con parole solenni, ma con gesti semplici e potenti: un piatto condiviso, una chiave consegnata, un sorriso offerto. Oggi posso dire che non sono più un’ospite, ma una parte viva di questa terra. Italia di Moda è il mio modo di restituire tutto questo: un atto d’amore verso un Paese che mi ha insegnato che la bellezza non è solo ciò che si vede, ma ciò che si vive” – dichiara Ludmilla Voronkina Bozzetti. 

“Ho voluto raccontare con sensibilità artistica non solo l’eleganza della moda italiana, ma anche l’identità profonda dei luoghi, restituendo al pubblico immagini che diventano vere e proprie narrazioni visive. Con la mia Leica ho cercato di dipingere un mondo dove la moda è mezzo di connessione tra l’uomo e la bellezza del territorio”, dichiara Andrea Varani.

“Oggi nella nostra Galleria Deloitte vogliamo rendere tributo alla bellezza dell’Italia e alla moda Made in Italy”, dichiara Fabio Pompei, CEO Deloitte Central Mediterranean. “Italia di Moda racconta la creatività italiana e la sua capacità eccezionale di trasformare il bello in valore economico e sociale.  Oltre a essere una manifestazione del genio italiano, infatti, la moda Made in Italy custodisce una tradizione di saperi e “saper fare” che la rendono unica nel mondo. È a questo straordinario patrimonio che intendiamo continuare a dare impulso, valorizzandolo all’interno di un progetto più ampio che trova nella Galleria Deloitte un luogo d’eccellenza”.

“La valorizzazione dell’arte e della cultura sono da sempre al centro dell’azione della Fondazione”, afferma Guido Borsani, Presidente della Fondazione Deloitte. “Per questo abbiamo deciso di patrocinare Italia di Moda, un viaggio visuale che esprime al meglio l’amore per la bellezza dell’Italia. Come Fondazione, peraltro, stiamo puntando sempre di più sul linguaggio fotografico come mezzo espressivo della contemporaneità: il nostro sostegno alla mostra Italia di Moda si inserisce in questo impegno di lungo respiro”.

Accanto alla mostra prende forma il volume “Italia di Moda. Viaggio tra le bellezze italiane. Immagini ed emozioni” edito da Skira, in cui le fotografie di Andrea Varani e l’intensità di Ludmilla Voronkina Bozzetti diventano un atlante emozionale dell’Italia. Non un semplice catalogo, ma un libro che raccoglie luoghi, storie e tradizioni: un racconto in cui la moda si intreccia con la memoria e la luce che rende unica ogni regione. Un’opera che prolunga l’esperienza della mostra e ne custodisce lo spirito, trasformando ogni immagine in una poesia visiva dedicata al Paese e alla sua bellezza senza tempo.

Ludmilla ha indossato le creazioni di numerosi prestigiosi brand, quali Alessandro Angelozzi, Alessandro Enriquez, Antonio Riva, Boglioli, Borsalino, Brioni, Cesare Paciotti, Chantecler, Chiara Boni, Colmar, Cristina Ferrari, Dolce & Gabbana, Ermanno Scervino, Etro, Gas, Giorgio Armani, Giuseppe Zanotti, Herno, Il Tabarro, Kiton, Laura Biagiotti, Luisa Beccaria, Mila Schon by Franco Jacassi, Prada, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo e Versace. 

fonte: Redazione Adnkronos   www.adnkronos.com 

Libri: "Tutto il mondo del pane" di Fulvio Marino

Dai pani nordici preparati con la farina di segale, scuri e adatti alle lunghe conservazioni, ai soffici pani orientali, nuvole bianche cotte al vapore. 

Dalle pagnotte senza lievito del Medio Oriente ai pani preparati con miglio e teff in Africa, dalla baguette francese alle arepas venezuelane: un viaggio intorno al globo attraverso la cultura dei lievitati. 

Nel volume troverete una panoramica di 400 pani del mondo, divisi per continente, con schede descrittive e illustrazioni, oltre ad approfondimenti sulle tecniche di base e sulle diverse scuole di panificazione, con un focus sui lieviti madre. Chiudono il volume 70 ricette di pani salati e dolci, conditi e non, da preparare con facilità nel forno di casa grazie alla competenza e alla capacità divulgativa di Fulvio Marino.  

Fulvio Marino, nasce a Canelli (Asti) l’8 maggio del 1986. Mugnaio di terza generazione, maestro panificatore e volto televisivo, Fulvio cresce in mezzo alla farina del Mulino Marino, l’azienda di famiglia per cui ancora oggi si occupa di comunicazione e sviluppo. La sua prima pizza, a 12 anni, è stata un disastro ma da allora non hai mai smesso di mettere le mani in pasta e oggi, con oltre 20 anni di esperienza, è uno dei panificatori più apprezzati e conosciuti di tutto lo stivale. 

Forte di una grande capacità comunicativa, animata da una incessante passione per il suo lavoro, la popolarità di Fulvio dentro e fuori dai social è in costante crescita grazie anche alle sue partecipazioni a programmi televisivi: È sempre mezzogiorno (Rai1), dove da settembre 2020 è parte del cast fisso, e Bake Off Italia (Real Time). 

Da marzo 2023, inoltre, Fulvio Marino è tra i volti di punta di Discovery, con due programmi che lo vedono vestire i panni del padrone di casa: in Nel forno di casa tua, in onda su Food Network, canale 33, Fulvio mostra passo passo come realizzare panificati semplici e gustosi. Su Real Time, invece, gira l’Italia con Il forno delle meraviglie, panettieri in gara, un format in cui il confronto tra i diversi modi di vedere la panificazione è il terreno di sfida. 

Libro disponibile su GIUNTI  su AMAZON  su Slow Food Editore e in tutte le librerie

fonte: https://giunti.it 

Cinema: Alberto Sordi torna nei cinema, un docu-film in sala a novembre. Di Steve Della Casa e Caterina Taricano, dal 3 al 5 novembre

Torna Alberto Sordi, il protagonista di quel un 'sogno' che ha attraversato per decenni il cinema italiano.

E torna alcinema.
    Arriva nelle sale il film Siamo in un film di Alberto   Sordi?, un evento che sarà sugli schermi solo il 3, 4 e 5 novembre.
    Ideato, scritto e diretto da Steve Della Casa e Caterina   Taricano, il film celebra l'immenso talento di Alberto Sordi e offre nuovi punti di vista sul maestro indiscusso, capace di incarnare, con genialità, profondità e ironia, virtù e vizi di un intero Paese.

 E' un interessante dialogo tra passato e presente, tra cinema e memoria collettiva, in un percorso che rende omaggio a un'icona senza tempo del cinema italiano. 

 Siamo in un film di Alberto Sordi? ricorda l'artista   attraverso un mosaico di scene di repertorio e interviste ad   esponenti autorevoli dello spettacolo e della cultura, tra cui Giuliano Montaldo, Nicola Piovani, Ascanio Celestini,   Vincenzo Mollica, Riccardo Rossi e Steve Della Casa, che raccontano il "loro" Sordi, celebrandone l'indiscussa grandezza artistica e approfondendo anche gli aspetti più complessi e meno noti dell'artista. 

Il film evento si propone così di riflettere sul suo lascito, valorizzando i materiali d'archivio restaurati e di altissima qualità, provenienti da prestigiosi archivi italiani come Compass Film e Minerva Pictures. Attraverso questo vasto patrimonio, si rivela il vero Sordi, quello che ha saputo mostrare le contraddizioni di un'Italia autentica. Un'occasione unica e imperdibile per rivivere la vita e l'arte di un'icona che con coraggio e una rara capacità di empatia ha raccontato il Paese, diventando simbolo e voce di un'intera generazione. 

Prodotto da Estradigital, in partecipazione con Compass Film, Minerva Pictures, con il contributo del Mic-Dgca e con il sostegno della Regione Lazio Fondo regionale per il Cinema e l'Audiovisivo, Siamo in un film di Alberto Sordi? è distribuito da Altre Storie. 

fonte:  fonte: di Redazione ANSA   www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati