sabato 18 aprile 2020

“One World: Together At Home”, lo show mondiale a sostegno dell’OMS – Dove vederlo

Sabato 18 aprile, in diretta dall’1.45 su Rai1, Ema Stokholma e Fabio Canino condurranno per l’Italia la cronaca di “One World Together At Home”, il megaconcerto benefico organizzato da Lady Gaga insieme a Global Citizen per sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19

L’artista italo americana si unisce a Zucchero, Elton John, Paul McCartney, Stevie Wonder, Chris Martin, Eddie Vedder, John Legend, Lizzo, Andrea Bocelli, Billie Eilish, Billie Joe Armstrong dei Green Day, Keith Urban, Lang Lang, Michael Bublè e molte altre personalità della musica e dell’intrattenimento di fama internazionale per l’evento mondiale unico nel suo genere a sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19.

Ecco l'elenco degli artisti che prenderanno parte all'evento: Rolling Stones, Alicia Keys, Amy Poehler, Andrea Bocelli, Awkwafina, Billie Eilish, Billie Joe Armstrong of Green Day, Burna Boy, Camila Cabello, Celine Dion, Chris Martin, David & Victoria Beckham, Eddie Vedder, Ellen DeGeneres, Elton John, FINNEAS, Idris and Sabrina Elba, J Balvin, Jennifer Lopez, John Legend, Kacey Musgraves, Lady Gaga, Keith Urban, Kerry Washington, Lang Lang, Lizzo,  LL COOL J, Lupita Nyong’o, Maluma,Matthew McConaughey, Oprah Winfrey, Paul McCartney, Pharrell Williams, Priyanka Chopra Jonas, Sam Smith, Shah Rukh Khan, Shawn Mendes, Stevie Wonder, Taylor Swift, Usher and Sarah Jessica Parker.

Lo show, presentato da Jimmy Fallon del “The Tonight Show”, Jimmy Kimmel del “Jimmy Kimmel Live!” e Stephen Colbert del “The Late Show with Stephen Colbert”, verrà trasmesso in tutto il mondo da diverse emittenti e piattaforme:
  • Sabato 18 Aprile alle 5:00 p.m. PDT/8:00 p.m. EDT/12:00 a.m. GMT (2.00 di notte ora italiana) su ABC, NBC, ViacomCBS Networks, The CW, iHeartMedia and Bell Media
  • Sabato 18 Aprile alle 11:00 a.m. PDT/2:00 p.m. EDT/6:00 p.m. GMT (20.00 ora italiana) in streaming su Alibaba, Amazon Prime Video, Apple, Facebook, Instagram, LiveXLive, Tencent, Tencent Music Entertainment Group, TIDAL, TuneIn, Twitch, Twitter, Yahoo and YouTube
  • Domenica 19 Aprile su BBC One International
puoi seguire l'evento gratuitamente in diretta anche su LIVENow
fonte: www.fourzine.it

VF IT IoRestoACasa: ecco che cos'è la scritta che compare sugli smartphone

Negli ultimi giorni, molti utenti stanno vedendo comparire, in alto a sinistra sul loro smartphone, la scritta "VF IT IoRestoACasa". Qualcuno si è pure preoccupato, chiedendo se fosse normale e se ci sia qualche problema di sicurezza a livello di rete. Ebbene, la realtà è ben diversa.

Infatti, quel messaggio compare nello spazio in cui solitamente c'è l'indicazione relativa al proprio operatore (es. Vodafone, ho, TIM e così via). A questo punto, avrete probabilmente già intuito dove vogliamo arrivare: si tratta di un'iniziativa di Vodafone, che ha deciso di cambiare quella scritta per dare ai suoi clienti l'importante messaggio di restare a casa.

"VF" sta quindi per Vodafone, "IT" per Italia e "IoRestoACasa" è l'invito che l'operatore telefonico ha deciso di destinare agli utenti.

Insomma, non dovete preoccuparvi se compare quella scritta: non c'è alcun tipo di "intrusione" nella rete. Ovviamente, l'account Twitter di Vodafone si sta premurando di rispondere a tutte le domande del caso, tra chi pensava si trattasse di un cambio di operatore e molto altro. Nel frattempo, sembra che la comparsa della scritta stia avvenendo in modo graduale, dato che alcuni utenti segnalano di vedere ancora la solita "Vodafone IT".
In ogni caso, sicuramente l'iniziativa dell'operatore telefonico può servire per ricordare a tutti in modo rapido di rimanere a casa.
fonte: di     tech.everyeye.it

venerdì 17 aprile 2020

Libri: "Cambiare l'acqua ai fiori" di Valérie Perrin

Vincitore nel 2018 del Prix Maison de la Presse, presieduto da Michel Bussi, con la seguente motivazione: “Un romanzo sensibile, un libro che vi porta dalle lacrime alle risate con personaggi divertenti e commoventi” 
 
Violette Toussaint è guardiana di un cimitero di una cittadina della Borgogna.
Ricorda un po’ Renée, la protagonista dell’Eleganza del riccio, perché come lei nasconde dietro un’apparenza sciatta una grande personalità e una storia piena di misteri.
Durante le visite ai loro cari, tante persone vengono a trovare nella sua casetta questa bella donna, solare, dal cuore grande, che ha sempre una parola gentile per tutti, è sempre pronta a offrire un caffè caldo o un cordiale.


Un giorno un poliziotto arrivato da Marsiglia si presenta con una strana richiesta: sua madre, recentemente scomparsa, ha espresso la volontà di essere sepolta in quel lontano paesino nella tomba di uno sconosciuto signore del posto. Da quel momento le cose prendono una piega inattesa, emergono legami fino allora taciuti tra vivi e morti e certe anime che parevano nere si rivelano luminose.

L'autrice:
Valérie Perrin lavora da sempre nel mondo dell’arte e per anni è stata fotografa di scena delle più importanti produzioni cinematografiche francesi, tra cui quelle del marito Claude Lelouch
Il suo talento nel cogliere attraverso l’obiettivo situazioni, atmosfere, emozioni le ha fatto conquistare numerosi premi.

 

Recensioni

In Giappone i parlamentari si tagliano lo stipendio: "Un gesto verso la comunità"

 Un decreto legge sarà varato con consenso bipartisan, compenso ridotto del 20% per un anno. "Capiamo le difficoltà dei cittadini e delle aziende"


Stipendi tagliati del 20% per la durata di un anno per i parlamentari giapponesi a fronte degli sforzi sostenuti dall’intera collettività contro la pandemia del coronavirus.


 L’accordo è stato raggiunto tra l’esecutivo guidato dal partito liberal-democratico e la principale forza politica all’opposizione, il partito Democratico-costituzionale del Giappone.

Un decreto legge sarà varato con l’approvazione di entrambi gli schieramenti - racconta l’agenzia Jiji - e le decurtazioni in busta paga avranno effetto già dal prossimo mese. In base alla legge attuale un rappresentante eletto in una delle due camere della Dieta nipponica, percepisce un compenso di 1.294.000 yen al mese, pari a poco più di 11.000 euro.

“Comprendiamo le difficoltà dei cittadini e i problemi in cui versano le aziende, ed è importante che la nostra categoria e la comunità si uniscano per combattere assieme la battaglia contro il coronavirus”, ha detto Hiroshi Moriyama, il capo della Comunicazione della Dieta per il partito alla guida del governo
fonte: www.huffingtonpost.it  ph. Tomohiro Ohsumi via Getty Images

Roberto Bolle prima di Danza Con Me – Best Of: “È pesante e doloroso”

Roberto Bolle rompe il silenzio prima di Danza con Me – Best Of: “È pesante e doloroso”

Sabato 18 aprile andrà in onda in prima serata su Rai1 Danza con Me – Best Of, il meglio delle tre edizioni dello spettacolo di Capodanno di cui l’Etoile Roberto Bolle è stato presentatore, direttore creativo e host di grandi artisti.

Uno spettacolo che ha parlato a tutto il pubblico, una serata di gioia dedicata alla danza, anche in chiave ironica. Intervistato dal settimanale Chi Roberto Bolle ha parlato di come sta trascorrendo il suo periodo di isolamento in casa, in cui tutti ci ritroviamo costretti a vivere, a causa della pandemia da coronavirus. Il ballerino conosciuto e apprezzato in tutto il mondo ha dichiarato:
 “C’è come una cappa opprimente sopra di noie vedere le immagini delle città deserte e degli ospedali, sentire le storie di chi ha perso un parente senza poterlo salutare è doloroso e pesante”.

 

Danza Con Me, Roberto Bolle ammette: “La mia vita? Non l’ho mai subita”

Come tutti gli italiani, anche Roberto Bolle sta in casa, fa delle uscite molto limitate alla spesa settimanale e nell’impossibilità di fare altro cerca di mantenersi in allenamento quotidianamente. Ogni mattina fa stretching, addominali, dorsali, allungamento, potenziamento e yoga, segue tutte le lezioni di classico del palinsesto live che ha messo su con i maestri di OnDance.

Il padrone di casa di Danza con Me, il programma di Rai1 che torna sabato 18 aprile in prima serata con il meglio delle tre edizioni andate in onda, è molto attento all’alimentazione anche se nei giorni scorso ha cucinato, fatto torte, mangiato cioccolato. Come rivelato a Da Noi…a Ruota Libera di Francesca Fialdini, Roberto Bolle non se lo fa mai mancare:  “Non dovrei perchè senza sala ballo e spettacoli il mio fabbisogno energetico è cambiato. Speriamo che il mio metabolismo resista e che la ripresa con sia troppo dura”.

 

Roberto Bolle fa un’ammissione: “Ho avuto momenti di commozione”

Nel corso dell’intervista al settimanale Chi, Roberto Bolle ha dichiarato di avere avuto momenti di commozione a causa della situazione che stiamo vivendo tutti in questa piena emergenza sanitaria.
La prima cosa che farà subito dopo la fine della quarantena per coronavirus sarà quella di andare in teatro in sala ballo:
“Tutta questa tragedia potrebbe non essere inutile se arrivasse a tutti una visione diversa di come ci rapportiamo agli altri, al mondo e alla natura”.
 fonte:  Scritto da    www.lanostratv.it

giovedì 16 aprile 2020

Festival di Cannes 2020, annullato l’inizio: si valutano altre opzioni

L'inizio del Festival di Cannes 2020 non sarà a giugno, come preannunciato. Gli organizzatori valutano altre opzioni ma non si esclude l'annullamento. 
Il Festival di Cannes: “È chiaramente difficile presumere che possa svolgersi nella sua forma originale“. Si va verso l’annullamento?


Tra gli eventi le cui sorti stanno tenendo col fiato sospeso migliaia di persone, c’è sicuramente il Festival di Cannes. L’edizione 2020 della manifestazione si sarebbe dovuta tenere a metà maggio ma, considerato il dilagare dell’emergenza Coronavirus, gli organizzatori avevano (in maniera fin troppo ottimista) posticipato l’inizio del Festival di circa un mese, programmandolo per il mese di giugno.

Come prevedibile, nelle ultime ore il Festival di Cannes è stato posticipato nuovamente, questa volta a data da destinarsi. Attraverso un lungo comunicato, addetti ai lavori e semplici appassionati di cinema sono venuti a conoscenza di questo secondo rinvio e sono stati informati del fatto che, pur di non rinunciare definitivamente all’evento, “si stanno esplorando diverse opzioni per il 2020“.
“In seguito alla dichiarazione del Presidente francese, lunedì 13 aprile, abbiamo riconosciuto che il rinvio del 73 ° Festival Internazionale del Cinema di Cannes, inizialmente considerato per la fine di giugno all’inizio di luglio, non è più un’opzione. È chiaramente difficile presumere che il Festival possa svolgersi quest’anno nella sua forma originale. Tuttavia, da ieri sera abbiamo avviato molte discussioni con professionisti, in Francia e all’estero. Sono d’accordo sul fatto che il Festival, un pilastro essenziale per l’industria cinematografica, debba esplorare tutte le contingenze che consentono di sostenere l’anno del cinema rendendo Cannes 2020 reale, in un modo o nell’altro.”
Considerate queste parole, viene spontaneo pensare allo streaming come l’opzione numero uno tra quelle che gli organizzatori stanno valutando in queste ore. Risalgono però soltanto a pochi giorni fa le dichiarazioni di Thierry Fremaux, direttore del Festival, il quale si diceva completamente contrario ad una versione digitale della competizione cinematografica. A questo punto, non rimane che attendere ulteriori aggiornamenti sul futuro non solo di Cannes ma di tutti i Festival del 2020.

martedì 14 aprile 2020

Fashion: Lo store Hermès riapre con 2,7 mln $ in un giorno

Hermès riparte col botto in Cina.


Sabato, il player del lusso ha infatti riaperto i battenti del suo flagship store situato nel complesso di Taikoo Hui a Guangzhou e, in un solo giorno, solamente in questo negozio, ha venduto prodotti per un valore di 2,7 milioni di dollari (circa 2,4 milioni di euro).


 A quanto pare, a spingere così tanto le vendite, sarebbero stati alcuni pezzi rari, tra cui una Himalayan Birkin tempestata di diamanti.

Secondo quanto riportato da Wwd, non c’è stata una conferma ufficiale da parte del brand, anche se testimonianze attendibili arrivano dai social media, tra cui Weibo e Xiaohongshu. Su quest’ultimo, per esempio, un’utente ha postato alcune foto di se stessa all’interno della boutique in questione, affermando di aver speso circa 142mila dollari tra borse, vestiti e scarpe.

Secondo i dati pubblicati dal National Bureau of Statistics of China, nel periodo gennaio-febbraio 2020, le vendite domestiche di abbigliamento hanno segnato un -33,2%, scendendo a 110,3 miliardi di yuan (circa 14,3 miliardi di euro). Questo ‘maxi scontrino’ registrato da Hermès, pertanto, potrebbe portare una ventata di speranza per i brand del lusso attivi nel territorio cinese e non solo.

La Cina, infatti, primo Paese a chiudere per il Coronavirus e primo a riaprire, è il campo di prova del resto del mondo, e ciò che accade qui potrebbe avere un riflesso, nel corso delle prossime settimane (o mesi), anche negli altri Paesi.
fonte:  www.pambianconews.com

Coronavirus: C’è una mappa sonora che riproduce come sono cambiati i rumori nel mondo

«Questo è un momento unico a livello sonoro. Il mondo non ha mai avuto simili rumori».

Per questo Stuart Fowkes, che con il sito Cities and Memories negli ultimi cinque anni ha raccolto registrazioni acustiche sul campo da tutto il mondo, ha avuto un’idea: recuperare i nuovi suoni che stanno permeando le nostre città, e farli diventare parte di un progetto artistico teso a registrare il cambiamento del rumore cittadino durante la pandemia causata dal Coronavirus.

Ci sono gli applausi per gli operatori sanitari che risuonano a Parigi e risuonavano fino alla settimana scorsa anche in Italia, gli inni nazionali, la canzone Anti-Coronavirus in Senegal, i cori all’alba di Varsavia.

Come riporta il Guardian, l’iniziativa consiste infatti nella costruzione di una mappa sonora globale che mostra come l’aspetto acustico degli ambienti urbani si stia modificando nel corso del tempo. «Ci sono molte immagini incredibili di città abbandonate e fantastiche testimonianze video, ma nessuno aveva ancora provato a raccontare il cambiamento sonoro», ha aggiunto Fowkes.

La mappa interattiva, a cui per il momento hanno contribuito 70 Paesi inviando al sito le relative tracce audio, include numerosi rumori, dalle preghiere mattutine provenienti da un monastero tibetano nel nord dell’India alla voce di una donna finlandese che legge estratti di storie di Roald Dahl ai suoi figli in isolamento.

Suoni che, come ha spiegato l’ideatore, possono essere classificati in quattro aree: quelli esterni ma nati specificatamente a causa della pandemia, come gli applausi «da Bruxelles, Parigi, Lima, Madrid e dall’Italia», e il suono delle campane.

Nella seconda categoria vi sono i suoni che provengono dall’interno delle case, «espressione di ciò che le persone fanno per affrontare il social distancing. Attività che possono ovviamente essere tradotte in registrazioni sonore», come il rumore di una pietanza in padella, una telefonata a un parente lontano o al proprio fidanzato.

Terza categoria, i suoni del mondo naturale, che riemergono proprio nel momento in cui la presenza umana diminuisce, mentre la quarta «comprende i “nuovi silenzi”. Come la desolazione di Times Square, in cui l’unica cosa che si sente adesso è il condizionatore di un supermercato».

A proposito di silenzi, secondo alcuni geoscienziati, i lockdown in tutto il mondo e la conseguente diminuzione di spostamenti umani, starebbero favorendo la riduzione del rumore sismico terrestre: un fatto che potrebbe consentire di individuare piccoli terremoti più facilmente e agevolare il monitoraggio dell’attività vulcanica e di altri eventi sismici.
fonte: www.rivistastudio.com

Covid-19, a Napoli delle case rifugio per donne e persone LGBT+ vittime di violenza

In questo periodo di quarantena una preoccupazione costante è rivolta a coloro i quali siano vittime di violenza di genere e omofobica tra le mura domestiche.

Per rispondere a questa emergenza nell’emergenza il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha comunicato di aver accolto l’appello delle associazioni Lgbt+ Alfi “Le Maree Napoli”, Antinoo Arcigay Napoli e ATN, che da tempo si battono per avere delle strutture antiviolenza sul territorio. È stato annunciato che 2 strutture alberghiere e una casa privata, per un totale di 25 posti letto, hanno risposto alla manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Napoli per dare ospitalità gratuita a donne sole e con figli minori e persone LGBT+ vittime di violenza domestica durante l’emergenza Covid-19.

Luigi de Magistris spiega che «la manifestazione d’interesse era stata varata con delibera a firma del vicesindaco, Enrico Panini, e degli assessori Eleonora de Majo e Francesca Menna, rispettivamente, al turismo e alle Pari Opportunità, nei giorni scorsi. Oggi la Giunta ha approvato la delibera che la rende operativa prevedendo che le risorse necessarie siano prelevate dal fondo di riserva. Il Comune si fa carico delle spese di soggiorno con un forfait ai costi delle utenze delle strutture».

Come dichiarato da Antonello Sannino – Segretario Politico del Comitato Provinciale Arci Napoli – in un’intervista ad Arci Campania, «in questi giorni sono diminuite le chiamate e le richieste di aiuto a Telefono Rosa nonostante sia più alto il rischio di violenze domestiche».

«È ancora difficile, purtroppo, per tanti e per tante, soprattutto nei piccoli e medi centri del nostro Paese fare coming out e vivere serenamente la propria omosessualità o la propria transessualità in famiglia – continua Sannino – Ad aggravare la situazione è che in tutto il Sud Italia non vi è una sola struttura di accoglienza per persone LGBT+ vittime di violenza o marginalità sociale (nella sola Francia per intenderci ve ne sono oltre 40) ed i piani sociali di zona, cosi come i centri antiviolenza, non ne contemplano in alcun modo il supporto e l’accoglienza».

Si spera, dunque, che i posti letto messi a disposizione dal comune di Napoli possano essere un incipit alla creazione di nuovi e numerosi centri antiviolenza.
fonte:      www.neg.zone

lunedì 13 aprile 2020

“Franca: Chaos & Creation”: il documentario di Franca Sozzani arriva su Netflix

Il ritratto dell’ex direttrice di Vogue Italia diretto dal figlio Francesco Carrozzini, è ora in programmazione su Netflix. Il link QUI

Non è solo un film sull’affascinante mondo di Vogue o su una delle sue direttrici più note. “Franca: caos & creation” è il ritratto di un figlio che vede sua madre con occhi nuovi. O forse che vede sua madre davvero per la prima volta. Il film di Francesco Carrozzini dopo aver partecipato alla 73esima edizione del Festival del Cinema di Venezia nel 2016, ora arriva su Netflix.
Racconterà l’amore per un lavoro che ha richiesto non pochi sacrifici, ma che ha dato tanto a Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia dal 1988 al 2016, anno in cui è venuta a mancare.

 Come è nata l’idea del film lo ha raccontato il figlio Francesco Carrozzini:
 “Era il 2010. Mio padre, Francesco, stava morendo, l’impressione era non averlo conosciuto, sapere troppo poco di lui. Per reazione ho sentito il bisogno di catturare mia madre. Non volevo succedesse anche con lei”.

E così ecco che è nata l’idea di guardare attentamente la donna più importante della sua vita non con gli occhi, ma col cuore. E quali occhi se non quelli di un figlio possono descrivere meglio una mamma?

Francesco è nato nel 1982 e grazie al lavoro di sua mamma ha conosciuto sin da piccolo volti noti del jet set e del mondo della moda, da Naomi Campbell a Gianni Versace.
Privilegio che Francesco ha inizialmente avvertito come una stranezza, perché la sua vita era differente da quella dei coetanei, visto che è cresciuto in mezzo a super top model, che gli hanno fatto un po’ anche da baby sitter.

Per il trailer clicca QUI     Clicca QUI per il profilo instagram    

Oggi è felicemente sposato accanto a Bee Shaffer che, ironia della sorte, è la figlia della direttrice di Vogue America Anna Wintour, nonché amica intima della mamma.
Abbiamo visto il documentario e non vediamo l’ora di rivederlo su Netflix.
fonte: Scritto da:      www.361magazine.com

Il coronavirus può cambiare la moda. Armani: "Questa crisi è un'opportunità"

La moda ai tempi del coronavirus, Armani: “Questa crisi è un’opportunità anche per ridare valore all’autenticità”. 


Rallentare e riallinearsi. Sono queste le opportunità che la crisi in atto offre al mondo della moda secondo Giorgio Armani, ne parla un articolo pubblicato da Pambianco News dove si legge  che in una lettera aperta a Wwd, lo stilista ha esposto il suo punto di vista su ciò che la situazione innescata dalla pandemia di Coronavirus può contribuire a cambiare nell’industria della moda.


Secondo lui, il “declino del fashion system” è iniziato quando il mondo del lusso ha cominciato ad adottare i metodi tipici del fast fashion, in primis la velocità nel proporre nuovi capi e collezioni. Secondo Armani, infatti, “il lusso non può e non deve essere veloce”, perché “il lusso ha bisogno di tempo per essere raggiunto e apprezzato”-

Per la stessa logica, pertanto, ciò che viene venduto nei negozi deve essere allineato e coerente con la stagione in corso. “Trovo assurdo che, in pieno inverno, si possano trovare nei negozi solo abiti di lino, e cappotti in alpaca d’estate, per il semplice fatto che il desiderio di acquistare deve essere soddisfatto”. L’imprenditore, non a caso, lascerà la propria collezione estiva nei negozi almeno fino all’inizio di settembre, “come è naturale che sia. E così faremo d’ora in avanti”.

Ma non solo. “Questa crisi è un’opportunità anche per ridare valore all’autenticità”. Basta infatti con la moda intesa come “pura comunicazione”, con le cruise in giro per il mondo per presentare “idee deboli e intrattenere con show sfarzosi”. Infatti, “gli eventi speciali dovrebbero essere fatti per occasioni speciali, e non come una routine”.

Nello specifico, per quanto riguarda il business di Giorgio Armani, lo stilista, rispondendo ad alcune domande della rivista, ha spiegato che ricorrerà a collezioni più piccole e show più contenuti, in quanto “c’è decisamente troppa offerta rispetto all’effettivo bisogno”. Inoltre, per quanto riguarda l’anno in corso, “stiamo al momento valutando se saltare o ridurre al minimo le collezioni pre-fall. Penso sia sufficiente presentare una sola collezione che includa anche le pre-collezioni”.
fonte: Crediti Foto: giorgioarmanifanpage/instagram  www.affaritaliani.it