martedì 7 marzo 2023

Libri: Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut

L’amour fou regna come non mai nelle pagine di questo libro, autentica rivelazione dell’ultima stagione letteraria francese.

«Degno erede di una tradizione di cui fanno parte Queneau, Prèvert e Romain Gary, Bourdeaut racconta la sua famiglia con ironia e commossa ingenuità, trasmettendo al lettore la sua gioia di vivere che vuole essere più forte di qualsiasi dramma.» - La Repubblica

«Questo romanzo è intriso di ironia e romanticismo e fa apparire la pazzia come un mezzo magico per sottrarsi alla banalità quotidiana.» - Il Foglio

«Nel sorprendente romanzo di Olivier Bourdeaut, mamma, papà e figlioletto travolgono il lettore con un fiume di felicità folle.» - L’Espresso

Ogni mattina Georgette si volta verso lo specchio e saluta la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou, per celebrare in vesti nuove un’altra giornata all’insegna del piacere e della fantasia. La vita per lei non è altro, infatti, che un tourbillon di poesia in cui non c’è posto per le tristezze del mondo. Eccola allora ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e malinconica allo stesso tempo. Eccola entusiasmarsi per ogni piccola cosa, e trovare incredibilmente divertente l’andare avanti del mondo. Eccola trattare il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento. 

Olivier Bourdeaut è nato nel 1980 in una casa affacciata sull’Oceano atlantico, rigorosamente priva di televisore. Ha potuto così leggere e fantasticare molto. Prima di scrivere Aspettando Bojangles (Neri Pozza, 2016) è stato un disastroso agente immobiliare, factotum in una casa editrice di libri scolastici, raccoglitore di fior di sale di Guérande a Croisic. Nel 2018 ha pubblicato il suo secondo romanzo, Pactum salis, edito in Italia da Neri Pozza.

fonte: www.ibs.it

Libri: Gaia Zucchi in libreria con La vicina di Zeffirelli

In occasione del centenario dalla nascita del famosissimo regista Franco Zeffirelli, ecco “La vicina di Zeffirelli”, l’esordio letterario di Gaia Zucchi disponibile da marzo 2023 in tutte le librerie. 

Pubblicato da De Nigris Editore, questo libro è una autobiografia dell’attrice romana, in cui si racconta del rapporto con il cineasta Zeffirelli, suo mentore e fonte di ispirazione.

Attraverso questo libro Gaia Zucchi si racconta con sincerità ed ironia, fughe dalla normalità, sogni infranti, ma anche segreti e aneddoti di una vita sopra le righe, vissuta però con delicatezza. Un racconto di un’amicizia speciale. 

“Sono molto ottimista, infatti il mio nome mi rappresenta alla perfezione. Sono nata e vissuta a Roma, ma di origini siciliane, quindi simpaticamente fumantina. Alla vita regalo sorrisi e tanto divertimento, ancora oggi si parla delle mie famosissime feste che animavano le notti sull’Appia Antica” – racconta l’autrice -.” Ogni tanto vengo ripagata da incontri casuali che segnano profondamente la mia persona, come quello con il Maestro Franco Zeffirelli che descrivo nel mio primo libro.”

Gaia Zucchi - Attrice romana di origini siciliane laureata in psicologia e successivamente diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, nel corso della sua carriera è stata la protagonista di svariate pellicole, tra cui spiccano “Fermo Posta” di Tinto Bras e “I Volontari” di Domenico Costanzo, e di spot pubblicitari firmati da Paolo Virzì e Marco Risi. Il suo successo come sex symbol lo deve alla sua collaborazione con Tinto Bras e alle copertine di famose riviste internazionali per cui ha posato. É attiva anche in televisione grazie a numerose partecipazioni a fiction di successo come “Carabinieri”, “Distretto di Polizia”, “La Squadra”, “Camera Café”, e al programma “Le Iene” per cui ha realizzato uno spumeggiante quanto iconico servizio coinvolgendo gli esercenti della sua città, Roma. In Teatro è stata diretta da grandi registi del calibro di Attilio Corsini e Luca Ronconi.
Oggi presenta al suo pubblico il suo primo romanzo, “La vicina di Zeffirelli”, edito da De Nigris editori, una sorta di autobiografia costellata da racconti inediti della sua vita privata e del suo brillante percorso professionale.
 
fonte: www.napoliclick.it  Author: Mario Ventre- Napoletano, è appassionato di scrittura, amante degli animali e della musica. Ha una passione sincera per il Calcio, che commenta con una visione molto romantica basata sui suoi veri valori, che non gli impediscono però di scherzarci su.

Cinema: Primadonna, giovane pioniera dei diritti femminili Ispirato a Franca Viola che rifiutò il 'matrimonio riparatore'

Ispirato a un fatto vero, avvenuto nella Sicilia anni Sessanta, arriva in sala dall'8 marzo con Europictures PRIMADONNA, sorprendente opera prima di Marta Savina.

Di scena il racconto romanzato della storia di Franca Viola che nel 1966 rifiutò il 'matrimonio riparatore', previsto dalle leggi dell'epoca dopo la cosiddetta 'fuitina', contestando al suo rapitore e stupratore di essere stata consenziente.

Bisognerà attendere però il 1981 perché il 'matrimonio riparatore', che estingueva il reato di stupro, venga definitivamente cancellato dal codice penale.     Girato in siciliano stretto (con tanto di sottotitoli) il film, già al London Film Festival e ad Alice nella Città (dove ha vinto il Concorso Panorama Italia), racconta appunto di Lia Crimi (Claudia Gusmano), ventun anni, una ragazza semplice e solida che ama dissodare i campi col padre (Fabrizio Ferracane) e ha una sola debolezza: una simpatia per Lorenzo Musicò (Dario Aita), figlio del boss locale. 

Quando Lorenzo, però, la rapisce e la violenta, seguendo il collaudato rituale della 'fuitina', lei non ci sta e lo denuncia ai carabinieri. Da qui iniziano per Lia e la sua famiglia l'inferno del tribunale e la persecuzione da parte di mafiosi e paesani.    

Prodotto da Capri Entertainment con Italia Francia con Medset Film, in associazione con Tenderstories, in collaborazione con Rai Cinema, Vision Distribution e Sky, il film, spiega la regista, "è soprattutto una storia di autodeterminazione femminile. Rispetto alla storia originale certo - aggiunge - è stata fatta un'operazione di lungo rimpasto tanto da far perdere i confini iniziali".     

E ancora Marta Savina, già autrice sullo stesso tema di un corto pluripremiato VIOLA, FRANCA (2017): "Sono partita dall'idea che gli esseri umani sbaglino, al di là del fatto di essere uomo e donna. Non c'è in questo film il vero cattivo. Lo stesso Lorenzo - continua la regista - non è un vero antagonista. Il fatto che si ritrovi a fare cose atroci non dipende neppure da lui. Per lui è normale, solo quando si ritrova in tribunale capisce forse di aver sbagliato".     

Spiega invece la bravissima Claudia Giusmano (La mafia uccide solo d'estate, Guida astrologica per cuori infranti): "Il mio è un personaggio contemporaneo nel quale mi sono completamente immedesimata. Non sono così andata indietro nel tempo, ho raccontato invece Lia come una donna moderna, una donna coraggiosa, una ragazza incosciente che ha subito un'ingiustizia enorme. PRIMADONNA è un film, forse, più per gli uomini che per le donne, perché noi donne conosciamo già tutto quello che la protagonista prova. Lei e il suo stupratore sono poi entrambi vittime, in modo diverso, della società in cui vivono, perché se non sei abbastanza uomo, come nel caso di Lorenzo, vieni comunque giudicato".     

Nel cast del film anche Paolo Pierobon, Francesco Colella, Manuela Ventura, Angelo Faraci e Thony

fonte: di Francesco Gallo www.ansa.it  ANSA RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

SKY > Masterchef, il vincitore Edoardo 'cittadino del mondo' In libreria con Daje!. Ai giovani: seguite il cuore

"Ascoltate il vostro cuore, voi stessi, lasciate stare i giudizi negativi degli altri, rimanete centrati su voi stessi e aperti ad ogni possibilità.

Ognuno è la salvezza di se stesso: picchiate la testa, fate cavolate, ma fate le vostre e siate sempre coscienti, non date retta a nessuno".

E' il consiglio che, rispondendo alle domande dei cronisti in conferenza stampa all'indomani della finale di Masterchef che lo ha incoronato, dà Edoardo Franco, 26 anni, il dodicesimo vincitore del cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy. Ha avuto la meglio sul giovane Antonio "Bubu" Gargiulo e Hue Thi, nella finalissima dello show di Sky. La proclamazione, nell'ultimo episodio di questa stagione, dalla voce di Antonino Cannavacciuolo, uno dei giudici del programma insieme a Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli. "Consegnavo pizze, mi sono licenziato, sono venuto qui, mi sono lasciato, ero disoccupato e ho vinto!".

Ispirato al murale di Keith Haring, nel suo menu Edoardo, entrato a Masterchef come disoccupato e uscito da trionfatore, ha portato i sapori dei tanti viaggi che hanno caratterizzato la sua vita, da Varese alla Scandinavia e la Germania, dove faceva il rider. Con la vittoria dell'edizione numero 12 di MasterChef Italia, Edoardo Franco porta a casa 100mila euro in gettoni d'oro, l'opportunità di pubblicare un libro di ricette che uscirà il 4 marzo dal titolo "Daje! La mia cucina senza confini" con la casa editrice Baldini+Castoldi. Avventuriero e nomade nell'animo, Edoardo ha vissuto per quattro anni ad Edimburgo, un anno a Milano e uno in Svezia, sempre alla costante ricerca di un riscatto. 

Decide di iscriversi a MasterChef Italia con la speranza di dare una svolta alla sua vita, trovare il giusto percorso per realizzarsi. E in previsione c'è anche un taglio di capelli in Piazza Duomo, per rispettare una scommessa fatta con Chef Barbieri, l'appuntamento è per sabato 4 marzo e chef Barbieri. Ci sono altri artisti che lo hanno ispirato, a parte Keith Haring? "Quel menu è stata la prima cosa costruita intorno a un concetto: i miei piatti o sono completamente a caso o ricordo qualcosa che ho assaggiato, pensando a come modificarlo. Ma non sono uno da cosa raffinata: un po' mi considero artista, ma la mia arte deve ancora crescere".

Alla domanda su progetti futuri risponde: "Sicuramente devo lavorare sulla mia autodisciplina e poi vorrei assaggiare tanto, di tante culture. Amo vedere la sostanza, sentirla tra le mani, non sono di quelli che fanno il molecolare, polverine. Alma, non so quando lo farò, devo organizzarmi. Mi piacerebbe anche uno stage in uno stellato, ma soprattutto cercherò l'equilibrio, quello mi manca". Edoardo Franco confessa: "Prima di entrare la mia più grande paura ero io... andiamo lì e vediamo come va. Volevo andare pronto, non sprovveduto. L'ho superata perché dopo due puntate mi trovavo a mio agio con la classe e con i giudici: non volevo tornare a casa. Il punto di forza credo fosse l'adattamento: la mia fortuna è di essere matto come un cavallo. Mi sorprendo tutti i giorni, per le cose più banali: mi ha sorpreso trovare persone così belle". 

Il concetto del menu Tutto Mondo spiega il vincitore di Masterchef Italia è che "tutti a casa mia si sentano a casa: che tu sia musulmano, cattolico, mediorientale, scandinavo, non importa. Voglio che tutti che siano accolti e siano amati". E infine "mi avete visto come casinista all'inizio, io mi sono presentato un po' per illuderli che faccio 'schifo' tanto peggio non poteva andare, mi hanno visto con la salopette (cui tengo tantissimo). Ma vivo da solo da quando ho 19 anni, e ho la passione per la cucina. E' stata una presa in giro positiva: l'attitudine è stata quella di 'Ride bene chi ride ultimo'".

I tre concorrenti, due dei quali, Bubu e Hue, si sono giocati il proprio menu fino alla fine, tirano le somme dell'esperienza. Hue, appena rientrata dal Vietnam, suo paese d'origine, dice: "Il nostro e' stato un percorso umano e culinario. Voglio aprire il mio ristorante, ma prima devo migliorare in cucina"; Bubu parla invece dei suoi impegni futuri: "Io ora voglio viaggiare tanto, scoprire tanto, fare esperienza nei ristoranti, credo che sia importante, sono giovane. Edoardo mi è stato vicino nel momento più delicato della mia esperienza a Masterchef". Mattia definisce il vincitore "un uomo dalle grandi qualità, e' un gentiluomo".

fonte: di Nicoletta Tamberlich www.ansa.it  ANSA RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA