lunedì 25 novembre 2024

Libri: Whoopi Goldberg, si racconta nel memoir Frammenti di memoria. Esce in Italia a novembre per Longanesi

Uscirà in Italia per Longanesi, a fine novembre 2024, l'atteso memoir di Whoopi Goldberg, Frammenti di memoria.

Storia di una delle poche attrici che fanno parte della ristretta cerchia di vincitori e vincitrici dell'Egot (Emmy, Grammy, Oscar e Tony Awards), i quattro principali premi nel campo dell'intrattenimento degli Stati Uniti, Frammenti di memoria è il racconto intimo della formazione della Goldberg Dall'infanzia alla carriera, dai successi ai fallimenti, l'attrice di film come Il colore viola, Ghost e Sister Act, ripercorre la sua vita attraverso le figure cardine della madre Emma e del fratello Clyde, entrambi venuti a mancare negli ultimi anni.

Il memoir è nato proprio dall'esigenza di rielaborare il dolore della loro morte e testimonia il lascito di una madre che, nonostante la lotta per la sopravvivenza fronteggiata giorno dopo giorno, è riuscita a dare ai due figli un'infanzia meravigliosa e stimolante, insegnando loro che nella vita non basta accontentarsi di sopravvivere, ma cercare sempre di fiorire e risplendere. 

Caryn Johnson, vero nome dell'attrice, nata a New York nel 1955, non sarebbe mai diventata Whoopi Goldberg se non fosse stato per sua madre Emma Johnson. Orgogliosa, pratica e indomabile, Emma ha trasmesso ai figli l'amore e la saggezza necessari per riuscire nella vita, incoraggiandoli sempre a essere onesti almeno verso se stessi. Per la prima volta l'attrice condivide nel libro moltissimi aneddoti personali della vita della sua famiglia: cosa ha significato crescere nelle case popolari di New York, le gite a Coney Island, gli spettacoli di pattinaggio artistico sul ghiaccio e le visite ai musei. 

Attivista per i diritti umani, il sostegno della ricerca contro l'Aids e i diritti dell'infanzia, Goldberg è anche autrice della fortunata serie per bambini di Sugar Plum Ballerina, è apparsa in innumerevoli trasmissioni e serie tv americane e, tra le altre, ha condotto insieme a Billy Cristal e Robin Williams nove stagioni di Comic Relief, uno speciale televisivo benefico a favore dei più svantaggiati. Dal 2007 è una delle conduttrici della popolare trasmissione della Abc, The View.  

fonte: Redazione ANSA  www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati  

Firenze: la ventiduesima edizione del Florence Queer Festival BENVENUT* A CASA! dal 27 novembre al 1 dicembre, al Cinema La Compagnia,

La ventiduesima edizione del Florence Queer Festival quest’anno ha luogo in concomitanza con alcune delle ricorrenze più sentite dalla nostra comunità: il Trans Day of Remembrance, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Giornata mondiale contro l’AIDS. Queste celebrazioni, quando non strumentalizzate o avvertite come fini a se stesse, ci aiutano a ricordare, a ritrovarsi nelle piazze, a dare fiato alla rabbia, alle rivendicazioni, alla memoria.

Per noi che abbiamo lavorato alla programmazione di questa edizione del festival, sono servite a darci una direzione, sono state la linea rossa sulla quale costruire una narrazione, che se da un lato guarda ad una produzione cinematografica di estrema qualità, dall’altro non può esimersi da presentare un carattere militante. I ventitré film che presentiamo in questa edizione spaziano tra i generi e tra le narrazioni, dando luogo ad una composita rappresentazione della comunità queer.

Iniziamo e terminiamo la nostra rassegna con una doppia riflessione sull’AIDS: la première di Vivre, Mourir, renaître (Vivere, morire, vivere ancora) – alla presenza del regista Gaël Morel – , e il documentario fuori concorso su Jürgen Baldiga, fotografo queer della Berlino anni ‘80, Baldiga – Unlocked Heart. La pellicola ricostruisce attraverso diari, poesie, immagini e i ricordi dei suoi compagni, un ritratto sfaccettato dell’artista, inteso non solo come fotografo pioniere, ma anche come attivista per l’AIDS, impegnato nella lotta contro la stigmatizzazione degli stili di vita gay. Al documentario seguirà una conversazione con il regista Markus Stein in collaborazione con l’Istituto Europeo di Firenze.

Guardare alla storia ci serve anche per confrontarsi con una contemporaneità nella quale lo stigma sulle persone sieropositive è ancora presente, dandoci la possibilità di immaginare una nuova e alternativa realtà. Daphne Bohémien, attivista e drag queer performer, autric* del libro Trauma. La mia storia di rinascita Queer, sarà durante il festival una presenza continua: una sorta di compagna di viaggio che oltre ad introdurre il festival, presenterà il documentario, Daphne: un racconto sulla sua vita di persona trans e HIV+, tra la paura di non appartenere a nessuna realtà e l’accettazione di sé.

La visibilità trans e l’omolesbotransfobia della società contemporanea sono tematiche che attraversano molte delle attività proposte dal festival: dalla presentazione del documentario sperimentale Desire Lines, alla matineé per le scuole incentrato sulla serie Prisma, condotto dai responsabili dei progetti educativi dell’Associazione Ireos e Lanterne Magiche, all’incontro con Valentina Petrillo, prima atleta transgender ad aver partecipato alle Paraolimpiadi, che ci racconterà la sua storia e la sua lotta per essere riconosciuta nel documentario 5 nanomoli.

Anche per questa edizione continuano le collaborazioni con le realtà formative del territorio: oltre a quella ormai storica con lo IED – Istituto Europeo di Design, quest’anno si aggiunge quella con l’Accademia di Belle Arti e con l’Istituto Europeo di Firenze: un modo per il festival per uscire dai propri spazi, coinvolgere diverse soggettività, fare comunità.

Chiude questa edizione del festival il film Photo Booth, un’opera surreale che ci racconta l’attivismo del queer BDS (boicottaggio, disinvestimenti, sanzioni) come movimento globale guidato dai palestinesi. A più di anno dall’inizio dell’ultima guerra a Gaza, denunciare il genocidio in corso ad opera di Israele ci pare un atto necessario: come persone queer che lottano per una giustizia globale, per i diritti delle minoranze, contro il razzismo e lo sfruttamento, affermiamo con forza che non ci può essere orgoglio nel genocidio.

Teatro dell’Opera di Roma > Corso triennale di formazione per Insegnanti di danza classico-accademica. Aperte le iscrizioni alla selezione

Il Teatro dell’Opera di Roma attraverso l’attività di alta formazione della Scuola di Danza, intende divulgare l’arte coreutica investendo risorse non solo sulla preparazione di giovani che intendono avviarsi alla professione di danzatore ma anche sulla formazione di insegnanti di danza classico-accademica che intendono accrescere e approfondire le loro competenze.

La Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, tra le più antiche e prestigiose realtà nel settore della danza, è stata istituita nel 1928 ed è attualmente diretta dalla étoile Eleonora Abbagnato. L’obiettivo finale della Scuola è la divulgazione dell’arte coreutica, investendo non solo sulla preparazione di giovani ballerini, ma anche sulla formazione di futuri insegnanti di danza classico–accademica.

Nel tempo l’attività didattica della Scuola si è evoluta grazie a una sempre maggiore apertura alla modernizzazione, senza tuttavia mai dimenticare le tradizioni. Il metodo ad oggi consolidato nella Scuola rappresenta una eccellenza riconosciuta a livello nazionale. L’alto livello del corpo docente garantisce un’adeguata preparazione, grazie anche alla presenza dei professionisti del Teatro dell’Opera e degli esperti del settore.

Noti e prestigiosi sono i nomi che compongono il corpo docente: tra questi sicuramente Anna Maria Prina, docente di Tecnica accademica, metodologia didattica e passi scenici. Insegnante di danza classica e coreografa da oltre quarant’anni, diplomata alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e perfezionata al Teatro Bolshoi di Mosca e al Marinskij di San Pietroburgo. La sua carriera pluridecennale la vede impegnata non solo come ballerina, ma anche come divulgatrice. Nota la sua attività come Direttrice della Scuola di Ballo dell’Accademia alla Scala di Milano e la creazione per la prima volta in Italia di un corso di perfezionamento per insegnanti fondato su disciplina, tecnica e arte.

Con l’istituzione del Triennio di formazione per insegnanti, la Scuola di Danza del Teatro dell’Opera sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, si propone di trasferire ai partecipanti il proprio metodo didattico per l’insegnamento ai corsi inferiori della danza classica.

Il Corso, della durata di tre anni, prevede oltre all’insegnamento sia di materie teoriche sia di materie pratiche, impartite da un corpo docente di professionisti, anche il coinvolgimento degli allievi in alcune esperienze didattico-teatrali che saranno modulate nei tre anni di frequenza per un totale di 3600 ore di formazione complessive.

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fonte:  www.operaroma.it

Moda > Il calendario Pirelli torna al nudo, inno alla diversità. Elodie in un cast con attori, modelle trans, talenti con una 'storia'

Simone Ashley Pirelli Calendar 2025 @ Ethan James Green - RIPRODUZIONE RISERVATA
Elodie in un cast con attori, modelle trans, talenti con una 'storia' 

La natura modella i corpi, in un tronco levigato fa capolino il busto, rami poggiati decorano una schiena, la riva del mare fa da velo accarezzando la pelle.

Elodie Pirelli Calendar 2025 @ Ethan James Green - RIPRODUZIONE RISERVATA

In un contesto naturale, senza orpelli, la nudità è sensuale certo, forse anche erotica ma al netto di volgarità e la bellezza è contemporanea nel momento in cui esalta non la perfezione e l'età giovane ma la diversità dei corpi e dei generi sessuali, l'unicità delle persone senza età. Il nuovo calendario Pirelli, ormai una istituzione essendo arrivato a festeggiare 61 anni di storia, dal 1964 al 2025, si rinnova, inverte la rotta con un netto ritorno al nudo del corpo dei protagonisti, tra cui la nostra Elodie ma in una chiave diversa, contemporanea. 

Fotografato a Miami sulle spiagge selvagge dell'Historic Virginia Key Beach Park dal giovane Ethan James Green, americano di spicco nella ritrattistica con uno studio affermato a Chinatown a New York, affiancato per l'occasione da Tonne Goodman, ex fashion editor di Vogue Us, il Pirelli è stato presentato a Londra al Natural History Museum. Le 24 fotografie di Refresh and Reveal ritraggono 12 talenti. E il cast è tutto: a cominciare dall'ex modella, scrittrice indiano-americana, conduttrice televisiva Padma Lakshimi (che ha fatto la campagna per Kamala Harris e a pochi giorni dall'esito del voto dice di essere ancora sotto choc per la vittoria "fascista" di Trump, "afflitta perchè non è stata votata dalle donne che non riescono a liberarsi del patriarcato che è ne dna della loro cultura"). 

Vincent Cassel Pirelli Calendar 2025 @ Ethan James Green - RIPRODUZIONE RISERVATA

Molti attori come l'anglo-nigeriano di Star Wars John Boyega, Vincent Cassel (57 anni e uno scatto a ritmo di capoeira per l'occasione), la britannica di Bridgerton Simone Ashley, la sudcoreana Hoyeon vista in Squid Game, Jodie Turner-Smith, l'artista visiva Martine Gutierrez. Nel cast tre talenti dalla sessualità non binaria: la modella, attrice e attivista americana transgender Hunter Schafer, la modella americane trans Connie Fleming con una incredibile storia personale, musa iconica di Mugler e di Vivienne Westwood e la 57enne modella gay Jenny Shimizu (ex di Angelina Jolie e di Madonna). Oltre allo stesso Ethan James Green e a Elodie.
Hunter Schafer Pirelli Calendar 2025 @ Ethan James Green - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non conoscevo Elodie ma ho capito subito perchè ci era stata segnalata: ha una freschezza immediata nell'esprimere tutta quella vita che volevamo che i nostri talent esprimessero senza vestiti, fantastica" ha detto Ethan James Green nel junket londinese mentre sfoglia con orgoglio il suo lavoro per cui lui stesso si è messo a nudo per il mese di novembre. "Quando ho accettato di realizzarlo ho pensato che il Pirelli aveva una storia che potevo riprendere perchè questo calendario è simbolo di sensualità, allo stesso tempo cambiare. Ho lavorato su immagini non costruite, naturali, raw, selvagge, lasciando che le cose accadessero durante lo shooting. E' venuto fuori qualcosa di non tradizionale. Il mio lavoro di fotografo - ha spiegato all'ANSA - è fare un aggiornamento contemporaneo di una immagine classica e spero che questi scatti siano attuali e allo stesso tempo durino per sempre".

John Boyega Pirelli Calendar 2025 @ Ethan James Green - RIPRODUZIONE RISERVATA
John Boyega, con la sua Africa tatuata sulla spalla sinistra circondata dallo skyline del paese della Nigeria da cui proviene la sua famiglia, racconta una storia di successo fortemente ancorata alle origini. Famoso soprattutto per Star Wars (nel 2025 tornerà nel suo ruolo di Finn) ora lavora al biopic su Otis Redding, il leggendario cantante di soul: "Ho conosciuto in Georgia i figli e la moglie mi preme soprattutto raccontare la sua vita reale, la sua creatività dietro la persona famosa che è stata".

Arriva al calendario Pirelli fiera dei suoi 54 anni l'ex modella e oggi conduttrice tv Padma Lakshmi. "E' bello che accada ora quando sento di aver fatto tanta strada. Che ci siano bellezze diverse, età diverse, generi diversi in questo iconico calendario è un segno dei tempi e anche un messaggio politico come qualsiasi immagine del corpo delle persone trasmette. Ora mi sento bene nel mio corpo, dopo un incidente gravissimo, una malattia invalidante come l'endometriosi ma sono sopravvissuta e non ho più bisogno come accadeva in famiglia in India e poi nel sistema della moda negli anni '90 di dovermi sbiancare il viso". 

>> Gli scatti del Calendario Pirelli 2025

Il vicepresidente esecutivo di Pirelli Marco Tronchetti Provera, 76 anni, partecipa al rito del calendario con entusiasmo. "Ci teniamo molto, è identitario della nostra immagine e parte di un progetto culturale più grande come l'Hangar Bicocca in cui facciamo mostre. Fin che ci sarò io non smetterò di credere che industria e cultura siano due pilastri che si incontrano. E' vero, questo 2025 si presenta nudo e sensuale ma non vogliamo dare messaggi. Dietro c'è la assoluta libertà dell'artista per cui non saprei dire se la sensualità di questo nuovo calendario sia un tornare indietro o un andare avanti. La cosa che mi sento di sottoscrivere - ha detto all'ANSA - è che non è un cambio di rotta ma affermare che la bellezza non ha genere nè età mi sembra importante pur non avendo pretesa di essere una bussola del tempo. Resta un oggetto artistico e come tale va considerato". 

fonte: di Alessandra Magliaro www.ansa.it  RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA - Tutti i diritti riservati