lunedì 14 giugno 2021

A Torino il 36° Lovers Film Festival. Al Cinema Massimo dal 17 al 20 giugno 2021

Il più antico festival sui temi LGBTQI d’Europa e terzo nel mondo diretto da Vladimir Luxuria, giunge alla 36° edizione.  A Torino, dal 17 al 20 giugno 2021, Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema)

Sandra Milo, Malika Ayane, Dori Ghezzi, Federica Sciarelli, Vincenzo De Lucia, Costantino della Gherardesca e Alessandro Zan ospiti d’eccezione

Il Lovers Film Festival, il più antico festival sui temi LGBTQI (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) si svolgerà interamente in presenza dal 17 al 20 giugno 2021 presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Fondata da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, dallo scorso anno la storica rassegna è diretta da Vladimir Luxuria. La celebre attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga è affiancata da Angelo Acerbi, responsabile della selezione e dai selezionatori Elsi Perino e Alessandro Uccelli.

Gli ospiti

La manifestazione, come ogni anno, può contare su un ricco parterre di ospiti. Ad inaugurare il festival, giovedì sera in Mole Antonelliana (ingresso su prenotazione e a inviti), l’icona del cinema Sandra Milo che dialogherà con Vladimir Luxuria. Lovers, per coloro che non potranno seguire l’evento dal vivo, renderà disponibile il video della serata sul proprio canale YouTube il giorno successivo.

Venerdì sera, alle 22.15, in sala Cabiria, interverrà Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, la celebre fumettista che ha creato l’immagine guida di quest’anno del festival.

Sabato 19 giugno, alle 15.15, sempre in sala Cabiria, la giornalista e conduttrice di Chi l’ha visto? Federica Sciarelli sarà protagonista del talk con Vladimir Luxuria sul caso di Luigi Cerreto e Alessandro Sabatino.

Sempre sabato e sempre in sala Cabiria, ma alle 20, Dori Ghezzi, cantante e storica compagna di vita di Fabrizio De Andrè sarà protagonista di un focus con punto di partenza il famoso pezzo del cantautore genovese Princesa.

Domenica alle 20.00 in sala Cabiria, l’attesa ospite musicale sarà Malika Ayane una delle cantautrici italiane più celebri sulla scena musicale internazionale.

L’attore comico Vincenzo De Lucia sarà, invece, protagonista sul palco di Lovers tutte le sere, da giovedì 17 giugno (ore 20.45, sala Cabiria) a domenica 20 giugno, alle 20.00 (sala Cabiria) durante la closing night.

Sarà ospite di Lovers anche Malika Chalhy, la ventiduenne recentemente cacciata da casa perché lesbica (domenica 20, ore 16.45, sala Rondolino).

I premi

Il festival ha 3 sezioni competitive: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie sono presiedute e coordinate rispettivamente da: Costantino della Gherardesca, Adele Tulli e Francesco Foschini.

Una giuria di giovani studenti assegnerà poi il premio Young Lovers scegliendo un film del Concorso Internazionale Lungometraggi. Verranno anche assegnati il premio speciale dedicato a Giò Stajano che Lovers, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica alla memoria di Giò Stajano e il premio Torino Pride che verrà assegnato al film giudicato più efficace nell’esprimere il passaggio di senso tra generazione diverse, pronte ad accogliere le nuove istanze identitarie. Novità 2021 il premio TikTok Lovers. Con l’hashtag #ilmiofilmarcobaleno ogni membro della comunità del social potrà partecipare alla selezione del migliore filmato sul social dedicato al cinema LGBTQI. I tre migliori corti saranno proiettati al Festival nella serata di apertura e il vincitore verrà premiato, anche in diretta sul social. Quest’anno, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, Lovers assegnerà anche il premio Riflessi nel buio, dedicato a registi di film a tematica LGBTQI+ che lavorino o abbiano lavorato in un Paese a forte rischio di discriminazione, o – nei casi peggiori – di incarcerazione, tortura o morte. A venire insignito del riconoscimento sarà il documentario bosniaco Let There Be Colour.

I temi

Vladimir Luxuria, insieme al responsabile della selezione Angelo Acerbi e ai selezionatori Elsi Perino e Alessandro Uccelli, hanno selezionato pellicole che affrontano temi di attualità nodali per la comunità LGBTQI e per i suoi alleati come i rapporti con la famiglia, l’omofobia, i ricordi del passato, la militanza, la scoperta e l’accettazione di sé e l’amore.

Mai come quest’anno la programmazione è caratterizzata da titoli che mettono al centro della narrazione la componente identitaria, di comunità e nuovi linguaggi di ricerca autoriale.

I documentari selezionati delineano in maniera netta l’attualità delle istanze della collettività LGBTQI+, ma anche i punti nevralgici in cui la richiesta di diritti, di riconoscimento e di visibilità diventano convergenze di lotte e intenti.

Fumetti Brutti per il Lovers Film festival

È Yole Signorelli, in arte Fumettibrutti, fra le più celebri fumettiste e attiviste d’Italia, ad aver creato e donato al festival l’immagine 2021.

“Ho disegnato il manifesto pensando alla mia adolescenza e a quanto sarebbe stata significativa un’immagine come questa, che ribadisce l’importanza dell’accettare corpi diversi. Mi sono ispirata al film “Io ballo da sola”, in cui la protagonista passa all’età adulta consapevolmente e fiera di sé stessa, mettendo però al centro una ragazza transgender non operata che prende confidenza con la sua meravigliosa diversità contro l’omologazione di una società eteronormata” commenta l’artista.

Vladimir Luxuria

Per il secondo anno, la storica rassegna è diretta da Vladimir Luxuria, attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, cantante e drammaturga, celebre anche per la sua attività politica.

Luxuria commenta così questa nuova edizione: “Lovers è il festival della rinascita e dell’ottimismo. Tutto in presenza. I diritti e la cultura non vanno in lockdown e noi vorremmo che dopo la riapertura delle sale potessimo assistere alla riapertura delle menti.

Sono anche davvero orgogliosa che Yole di Fumettibrutti abbia scelto di donarci una sua creazione perché, a mio avviso, rispecchia perfettamente i nostri tempi e il nostro festival che è una rassegna positiva e solare come il giallo scelto per l’immagine. Il colore del sole, di chi vuole vivere alla luce del sole e di chi rinasce dopo un lungo periodo di lockdown. Lovers è, però, anche un festival di introspezione che tocca temi scottanti come la violenza o l’omofobia e per questo l’immagine scelta credo lo rappresenti davvero al meglio”.

I film

40 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi in concorso e fuori concorso provenienti da tutto il mondo, di cui 32 anteprime nazionali. Fra i Paesi rappresentati: Stati Uniti, Francia, Cipro, Finlandia, Serbia, Ungheria, Israele e Brasile.

Il film di chiusura del festival sarà Sublet di Eytan Fox, il regista israeliano celebre per Yossi e Yagger e The Bubble. Veterano del festival subalpino propone quest’anno al pubblico di Lovers un film dolce e amaro che narra la storia di un giornalista che a Tel Aviv scopre la città e sé stesso grazie all’incontro con un giovane del luogo. Questo incontro darà ad entrambi una nuova prospettiva e una nuova visione del passato e del futuro.

Fra i film fuori concorso: Petite Fille di Sebastien Lifshitz, autore dell’acclamato Quasi Niente (Presque Rien) e di La Traversée. Petite Fille, accorato e struggente, narra le traversie di una bambina transgender, e della sua famiglia che combatte per farla accettare e riconoscere dalla società. Una storia di amore assoluto, totale, inamovibile e invincibile di una madre e di una famiglia.

Il Lovers Film Festival dal 2005 è integrato nel Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.

fonte:  www.loversff.com

Cinema > Crudelia, da Estella a Cruella: la recensione del film Disney con Emma Stone

Arriva al cinema dal 26 maggio, il live action che racconta le origini della mitica “cattiva” di La Carica dei 101. Tra punk, sfilate di moda e cani dalmata, una pellicola che diverte, impreziosita da una fantastica colonna sonora e dalla presenza di una perfida Emma Thompson.

“Dedicato ai cattivi, che poi cosi cattivi non sono mai”.  Così cantava Loredana Berté nel 1979. Una canzone, scritta da Ivano Fossati, che probabilmente Crudelia potrebbe canticchiare durante le sue performance artistiche per le strade della Londra degli anni Settanta. 

In questa versione live-action la stilosa ed eccentrica villain, nata dalle pagine del libro di Dodie Smith, è una ragazza balorda, un po’ sballata, che se si guarda allo specchio, da tempo, non si vede più, ma certo non è così cattiva come la disegnava il celebre film d’animazione del 1961. Come già accaduto nei prequel live action de La Bella Addormentata nel Bosco incentrati sull'antagonista della fiaba, Malefica, anche i villain Disney hanno un cuore. Magari diviso in due. Anime scisse, con un lato bianco e uno nero, sulla falsa riga dell’iconica acconciatura sfoggiata da Miss De Mon (o “de Vil”, in originale). Parafrasando Riccardo III: “Il mio regno per un capello”.

Crudelia: tutti i look di Emma Stone

Da Estella a Cruella, Emma Stone si sdoppia

Emma Stone era la prima e l’unica scelta dei produttori del film. Scelta assolutamente condivisibile: solo l’attrice, premio Oscar per La La Land, poteva risultare empatica e credibile nei panni di questa lookcentrica, Dottoressa Jeckyll che in virtù della moda si trasfigura in una svalvolatissima Miss Hyde. D’altronde, già in quel capolavoro che era La Favorita, la star americana aveva mostrato le qualità attoriali per rendere credibile, un personaggio scomodo e, di primo acchito, respingente come la nobildonna Abigail Masham. Sicché in Crudelia, pellicola assolutamente postmoderna (e non poteva essere altrimenti, vista la natura del progetto), Emma centrifuga la sfrontatezza di un Harley Quinn, senza Joker, con la caparbietà della Andy Sach vessata dal Diavolo che veste Prada. Stone è adorabile, sia nei panni della garbata Estella (una sorta di acerba Debbie Harry, talentuosa, ma fragile, forse persino un filo masochista: Videodrome insegna) sia in quelli di Cruella, una riottosa Nina Hagen al cubo, spavalda rivoluzionaria pronta a ghigliottinare gli attempati codini demodé. Ça va sans dire, in entrambi i ruoli, la protagonista è una fervente animalista. La crudeltà è riservata agli esseri umani o presunti tali. Insomma: punk e capo, come si diceva una volta, pure alla guida di una lussuosa “Panther De Ville”.

Il cast di Crudelia: da Joel Fry di Il Trono di Spade a Paul Walter Hauser

Nei live action dei film Disney, le facce sono importanti, parimenti alle radici per la suora di La grande Bellezza. Così tra i sodali di Cruella abbiamo Joel Fry nei panni di Jasper Badun, diventato celebre per il ruolo di Hizdahr zo Lora in il Trono di Spade, l’attore inglese rappresenta una specie di truffaldino grillo parlante, una sorta di punto di riferimento per Cruella nel corso del film: quando lei prende una cattiva strada, lui glielo fa notare. Di contro, Paul Walter Hauser è una sorta di fool shakesperiano, un po’ in carne. Dopo l’ottima performance in Richard Jewell e in Kobra Kai, l’attore è una sorta di cartina di tornasole degli stili e delle mode che hanno attraversato la swinging London, dalle coppole alla Peaky Blinders alle spillette punk rock. Last but not least, John McCrea impersona Artie, brillante, creative e gaio personaggio pronto ad aiutare Cruellla nelle sue scorribande. Una sorta di Ziggy Stardust in pizzo, suede e ombretto, davvero delizioso.

Crudelia: tra musica e location

 Crudelia è il primo live action targato Disney ambientato in un luogo autentico e non in uno spazio immaginario. Il film è stato girato negli Shepperton Studios e in diverse location nel centro di Londra e in Regno Unito. Questa patina di realtà, nonostante sia stato, comunque necessario ricorrere al computer graphic, dona alla pellicola un’allure punk, un coté feroce e al tempo stesso morbido, parimenti alla pelle invecchiata di un giubbotto da biker. In questa Londra trasformata in arena, possiamo idealmente immaginare una sfida fra i trasgressivi Vivienne Westwood e Alexander McQueen pronti a confrontarsi con Dior, Balenciaga, Givenchy. In fondo, la pellicola gioca a rimpiattino con il fashion e i suoi stilemi. E lo stesso gioco lo ritroviamo nella superba colonna sonora. Le musiche passano da Doris Day ai Doors per arrivare ai Queen. Senza contare la riuscita Call me Cruella eseguita Da Florence and The Machine. E guardando il film in sala viene in mente l’aforisma di Nietsche: “In virtù della musica, le passioni godono di se stesse”.

Il Ruggito di Crudelia

“Un nuovo giorno offre nuove opportunità. E io ero pronta a lanciare un messaggio. Com'è quella vecchia canzone?... I am woman, hear me roar”. Forse in questa battuta, si cela il senso del film diretto da Craig Gillespie (Tonya), a partire da una sceneggiatura scritta da Dana Fox (L’Isola delle Coppie) e Tony McNamara (candidato all'Oscar® per La Favorita), e da un soggetto firmato da Aline Brosh McKenna (Il Diavolo Veste Prada) e Kelly Marcel (Saving Mr. Banks) & Steve Zissis (The Front Runner – Il Vizio del Potere), basato sul romanzo di Dodie Smith La carica dei 101.

Cruella chiede solo di diventare ciò che è. Il ruggito della protagonista sveglia le assopite coscienze di un mondo al crepuscolo. Il futuro è adesso. Non a caso Cruella lo ha scritto sulla fronte. Però, a differenza del punk, non c’è più il suffisso “no”, davanti alla parola “future”. C’è ancora speranza per Crudelia e i suoi dalmata. Il Nichilismo non abita qui.

fonte: di  Paolo Nizza  https://tg24.sky.it

Kamala Harris Just Became the First Sitting Vice President to March in a Pride Parade

Kamala Harris made history at a Pride event in Washington, D.C. photo Getty

 

Vice President Kamala Harris just became the first sitting V.P. to march in a Pride parade. 

Harris joined the Capital Pride event in Washington D.C. on June 12 alongside her husband, Second Gentleman Doug Emhoff. Harris and Emhoff walked hand-in-hand, the Vice President wearing a “love is love” t-shirt and the Second Gentleman donning a rainbow-text “love first” graphic tee. 

NBC Washington reports that the pair walked with Pride-goers at Freedom Plaza, telling them, “Happy Pride.”

The Vice President also spoke in favor of the Equality Act during a brief statement at the event and promised that the Biden administration is committed to advancing LGBTQ+ rights. "We need to make sure that our transgender community and our youth are all protected. We need, still, protections around employment and housing," Harris said, according to NBC Washington. "There is so much more work to do, and I know we are committed."

Kamala Harris later took to Twitter to pay tribute to the victims of the Pulse Nightclub shooting on June 12, 2016. "Five years ago, 49 LGBTQ+ people and allies were enjoying an evening out at Pulse Nightclub. And then, in an instant, they were gone. Today, we remember those who died and their loved ones-and we recommit to building a world free from gun violence."

On June 12, President Joe Biden commemorated the tragedy by declaring the nightclub a national memorial. 

“In the coming days, I will sign a bill designating Pulse Nightclub as a national memorial, enshrining in law what has been true since that terrible day five years ago: Pulse Nightclub is hallowed ground,” he wrote in a statement, which also emphasized the need for stricter gun control laws.

"In the memory of all of those lost at the Pulse nightclub five years ago, let us continue the work to be a nation at our best-one that recognizes and protects the dignity and safety of every American."

source: photo Getty  www.glamour.com