sabato 31 luglio 2010

Lgbt RaiTre, L’Amore Criminale quando è trans viene visto di più


L'altra sera “Amore Criminale”, il programma di RaiTre che ricostruisce alcuni casi di cronaca a causa dei quali alcune donne hanno perso la vita, ha registrato un buon ascolto. La notizia di per sé non avrebbe uno sfumatura se non fosse per le protagoniste della puntata di ieri.

Asha e Valentina. Due sorelle transessuali uccise rispettivamente da un cliente burlone e da un uomo troppo geloso. La puntata del programma, che vi consiglio, è fruibile sul sito della Rai a questo link per vedere l'intera puntata clicca o copia

http://www.rai.tv/dl/replaytv/replaytv.html#day=2010-07-28&ch=3&v=25053&vd=2010-07-28&vc=3

Agli autori, che hanno ricostruito la vicenda, va riconosciuto il merito di non aver portato in prima serata una serie di cliché. Anzi. La cura per i particolari, su tutti la coniugazione degli articoli usati dalla voce narrante che mai una volta a declinato al maschile gli articoli riguardanti i protagonisti trans della vicenda, ha contraddistinto (che ne dica Aldo Grasso) una volta di più “Amore Criminale” nel panorama televisivo italiano.

Pochi minuti dopo la fine della puntata Current, come riportato ieri dai colleghi di tvblog.it, ha dedicato il proprio spazio “Senza Censura” all’inchiesta sui preti gay realizzata da Panorama mandando in onda appunto i filmati realizzati dalla redazione di Giorgio Mulè.

Semplificando, ora, si potrebbe sostenere che il successo di pubblico del programma di RaiTre o la proposta editoriale di Current sia frutto di un qualche interesse morboso di un pubblico voyeuristico.

In realtà gli ottimi, e per ora isolati, casi di successo non sono frutto di una richiesta specifica ma di un’offerta pluralista che tiene in considerazione un racconto a 360° della realtà italiana nella quale rientrano anche le persone non eterosessuali.

A questo punto non ci rimane che confidare nel buon senso di chi in Italia fa parte dell’industria culturale italiana. Cari dirigenti se non volete investire in contenuti gay-friendly perché non ritenete opportuno migliorare la società attraverso il vostro lavoro, come invece fanno i vostri colleghi statunitensi, allora programmate finestre GLBTQ per il bene dei vostri portafogli.

Davanti all’aumento di pubblico, come quello registrato ieri sera su “Amore Criminale”, i vostri investitori saranno più contenti.
fonte queerblog

LGBT TEATRO, BRAVA APPRODA AL GAY VILLAGE DI ROMA


Veramente interessantissima la stagione musicale e teatrale organizzata, per l’estate 2010, nei verdi e freschi spazi romani dell’EUR dove, come da tradizione ormai consolidata, si stabilisce il Gay Village, luogo d’intrattenimento e di diffusione della cultura LGBT, vero e proprio laboratorio umano ed intellettuale di un nuovo modello di società, una società più attenta a cogliere il valore intrinseco della differenza e farne volano di accelerazione della crescita umana, civile e spirituale dell’intera collettività.

Così, tra cinema d’autore, performances e retrospettive, all’interno di un cartellone davvero ricchissimo, coordinato con esperienza e cura da Carla Fabi e Barbara Ghinfanti, giovedì 22 luglio è andato in scena lo show “BRAVA”, recital musicale di e con Nicola Vorelli, attore ed interprete già noto al pubblico per aver partecipato a messinscene di successo come “Festa di Piedigrotta” con Nello Mascia e “Io, Eduardo” con Sebastiano Somma e Tosca D’Aquino.

Coordinato per l’occasione da Claudio Finelli, “Brava”, a differenza delle altre prove artistiche in cui abbiamo avuto modo di apprezzare la potenza vocale di Nicola Vorelli, si è rivelato uno show musicale del tutto originale, uno show in cui si esaltava il genio melodico-visionario del performer partenopeo, creatore di una singolare ed insolita perlustrazione, rielaborazione e riconversione dei brani musicali più coinvolgenti degli ultimi 40 anni.

Così, Nicola Vorelli, interprete en-travestì che da anni si distingue nel proporre spettacoli di grande impatto sia in teatro che in televisione, stavolta si è servito della sua cristallina e potente voce da sopranista per riproporre pezzi tratti dal repertorio pop napoletano, italiano e straniero, dopo averli smontati e rimontati in maniera CAMP, cioè in una maniera del tutto nuova che non può essere ricondotta ad alcuna determinazione di genere e di modello se non al gusto per l’eccesso, per il trasformismo e per la sorpresa, gusto che è tradizionalmente legato alla cultura LGBT.

Da Tuca Tuca a Remedios, da Fuck You a Splendido Splendente, passando per Vecchio Frak, Lady Oscar e Buonasera Dottore, un coloratissimo Nicola Vorelli, con la partecipazione straordinaria della bellissima e trasgressiva attrice Sara Carbone (ricordate il film “Mater Natura”?) e della fantastica violinista-performer H.e.r., entrambe icone dell’immaginario transgender...

ha accompagnato il pubblico del Village in una vicenda interiore tormentata e spumeggiante, offrendo a tutti un elisir magico ed inebriante, in grado si seppellire sotto la risata dolce e amara di un repertorio iconografico ben riconoscibile, i duri contraccolpi della vita, quelli che, scindendoci in due realtà metafisiche in continua lotta tra loro, ci rendono nostro malgrado vittime della lotta tra ciò che detta il cuore e ciò che consiglia la ragione.
fonte teatro.org

Lgbt, Gay Pride Amsterdam 2010


Il Gay Pride di Amsterdam e’ uno degli eventi da non perdere assolutamente, e’ uno dei piu’ strani, belli e stupendi Gay Pride del mondo e la particolarita’ del Gay Pride di Amsterdam e’ la Canal Pride!

Quest’anno il Gay Pride si svolgera’ dal 5 all’8 Agosto 2010, tutti i giorni ci saranno party in strada e nei migliori club di Amsterdam, specialmente i locali che si trovano in Regulierstraat (strada piena di locali Gay Friendly), fino a culminare con la Canal Gay Pride che si svolgera’ sabato.

La canal Gay Pride incomincera’ alle 14.00 di sabato dal Westerdok Harbour, attraversera’ tutta Prinsengracht fino all’Amstel fino ad arrivare, per la sua conclusione, ad Oosterdok.

Il motto del Gay Pride di Amsterdam e’ da un paio di anni, sempre lo stesso, We Are Proud! (siamo orgogliosi) che e’ anche il motto della
Canal Gay Pride.
Durante la Canal Gay Pride i canali del centro di Amsterdam, specialmente Prinsengracht, si riempiranno di barche allestiche come carri allegorici dedicati al Gay Pride.

E’ uno spettacolo unico nel suo genere, vedere i canali pieni di barche, una sull’altra, e’ una sorta di Queen’s Day dove invece del classico Oranje, le persone, le barche e le decorazioni si tingono di Pink!

Il programma completo del Gay Pride Amsterdam 2010 si puo’ trovare sul sito ufficiale del Gay Pride Amsterdam, www.amsterdamgaypride.nl, mentre la lista dei locali che ospiteranno i vari party sono presenti sul sito NightTours, www.nighttours.com

Il Gay Pride di Amsterdam e’ un’esperienza assolutamente da non perdere, la citta’ viene letteralmente invasa dal popolo Pink. Dopo il Queen’s Day e’ sicuramente uno dei party cittadini piu’ belli che si svolgono ogni anno ad Amsterdam.

Non e’ facile trovare un Hotel disponibile per quei giorni, quindi vi consiglio vivamente di visitare quanto prima uno dei siti che si
occupano di prenotazioni alberghiere.

Uno di questi, specializzato in Hotel ad Amsterdam e’ sicuramente easytobook.com, prima di trasferirmi in pianta stabile l’ho provato un paio di volte e non ho mai avuto problemi.
fonte amsterdamforfree.it

venerdì 30 luglio 2010

LGBT CULTURA, COMUNICATO ARCIGAY: 'SALVIAMO LA LIBRERIA GABI, UNA DELLE ULTIME IN ITALIA PER COMUNITA' GAY'


Rischia di chiudere una delle ultime librerie indipendenti a Roma, a due passi da piazza San Giovanni. E' la 'libreria Gabi', uno spazio storico di aggregazione sociale e culturale del quartiere, rilevata nel 2004 da Marinella Zetti e Flaminia P. Mancinelli, che l'hanno trasformata in un luogo di riferimento anche per la comunità lesbica, gay e trans.

"La libreria - è l'allarme lanciato da Marinella Zetti e Flaminia P. Mancinelli - chiuderà entro settembre se non troverà un sostegno, soffocata purtroppo dalla crisi complessiva del mercato editoriale e della cultura e dall'aggressività delle grandi catene editoriali che acquisiscono nuovi spazi penalizzando il mercato indipendente".

Chiusa la libreria Babele di Roma, resta quella di Milano che ha appena cambiato gestione, Altroquando di Palermo, le Maree di Napoli: sono quattro in tutta Italia gli spazi che si rivolgono alla comunità omosessuale e transessuale, che, infatti, si sta mobilitando per salvare la libreria, con iniziative pubbliche di solidarietà e di raccolta fondi, aste, passaparola, donazioni "La Gabi - afferma il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo - è un patrimonio per tutta la città per questo ci stiamo impegnando per fare in modo che continui a vivere, insieme a molte persone volontarie che, con il loro impegno, stanno provando a scongiurare la chiusura di uno spazio al centro di un grande fermento culturale. Nello stesso tempo vogliamo studiare un modo per consentire alla libreria di continuare a stare sul mercato, restando competitiva".

"Questa attenzione - aggiungono Zetti e Mancinelli - è molto importante, ma il tempo è davvero poco e ci auguriamo che anche le Istituzioni, come sta facendo il IX Municipio con la presidente Susi Fantino, si mobilitino: la Gabi è un ambiente aperto a tutti, che ha ospitato i gruppi di auto aiuto "da donna a donna" (tra gli altri quello sulla scrittura come autoterapia), cineforum e molte associazioni del territorio. Progetti ve ne sono molti, l'importante è riuscire a superare il mese di settembre". 30 luglio 2010
fonte ufficiostampa arcigayroma

Lgbt, Francia, al via un reality show con 9 gay!


In filologia lo chiamano hapax legomenon e l’espressione indica una parola inedita destinata a comparire solo una volta in un libro; probabilmente è quello che si sta per verificare in Francia, dove sta per essere mandato in onda il primo reality show in cui i protagonisti sono nove, tutti omosessuali.
Il programma si chiama Zhoom e andrà in onda su Pink tv a partire dal prossimo nove ottobre.

L’idea è abbastanza semplice: i concorrenti saranno ubicati in due case per otto settimane e dovranno superare prove di carattere fisico e di cultura generale (speriamo se la cavino meglio delle Pupe di Italia Uno): non mancheranno inoltre strategie di seduzione, inevitabili data la composizione del cast. E’ come mettere Galeazzi davanti a un cheeseburger, è già noto il destino del panino.

A proposito di cheeseburger, come non ricordare lo spot gay friendly relativo a Mc Donald’s o l’altro, molto più controverso, del puma antropomorfo che usava l’Orangina come dopobarba e poi si faceva accarezzare dal compagno dalle fattezze umane.

Da noi certe cose non accadono manco per sbaglio: ve l’immaginereste Christian De Sica buttare a mare Belen e poi amoreggiare con Paolo Conticini sulla spiaggia?
fonte gaywave

Lgbt, GAY VILLAGE VENERDI’ 30 LUGLIO 2010 Ore 20.45 Presentazione del libro “Coming out”


PRESENTAZIONE DEL LIBRO 'COMING OUT'
GAY VILLAGE 2010 - IX Edizione
Dal 17 giugno all'11 settembre 2010
Dal giovedì al sabato
Roma Eur - Parco del Ninfeo
Via delle Tre Fontane angolo Via dell'Agricoltura
Happy Hour - Ingresso gratuito dalle 20 alle 21.30
Giovedì: 8 € - Venerdì: 13 € - Sabato: 16 € (compresa consumazione)
Info: 340 7538396 - www.gayvillage.it

Partecipano l’autrice Pupa Pippia, Franco Grillini, Francesco Gnerre e Imma Battaglia Letture dell'attrice Valentina Rosaroni

Il coming out, un argomento delicato, imbarazzante, spinoso, difficile, viene affrontato attraverso brevi storie vere, presunte o immaginate, che con leggerezza e una costante vena ironica mostrano come sia possibile trovare il coraggio di togliersi un dente dolorosissimo.
“Che tu sia una quindicenne stregata da una compagna di scuola durante l’occupazione o una rampante donna in carriera che teme i colleghi d’ufficio; un timido e cicciottello ragazzino di una qualche periferia o un affermato e un po’ depresso professore universitario; un figlio di papà, un transessuale, una motociclista incazzata o una madre di famiglia: non fa alcuna differenza.

Quando arriva quel momento tutto vacilla, le sicurezze crollano, le gambe tremano e la lingua s’incarta, fino a pronunciare incerta le parole “sono gay”.
Pupa Pippia, che ha gestito un locale ‘gay friendly’ e che si occupa, tra l’altro, di astrologia, di storie, sfoghi o confessioni dall’altra parte del bancone o della cornetta ne ha sentite, conosciute e vissute parecchie.

E adesso, senza prendere posizioni di parte e senza inutili moralismi, le restituisce attraverso questi racconti, che parlano a ragazzi e ragazze alle prese con il loro ‘mostro’, certo, ma anche a genitori che si trovano a dover fare i conti con una situazione complessa, o a chi si scopre in età adulta – magari quando ha già messo su famiglia –, a chi ha paura, a chi prova vergogna, a chi nasconde la testa sotto la sabbia, a chi fa finta o non riesce proprio a capire.

Una panoramica ampia, uno sguardo trasversale all’interno di vite, voci ed esperienze diverse, ma tutte figlie della stessa realtà.

L’autrice Pupa Pippia, romana, è al suo esordio nella scrittura.
In quarant’anni – ben portati, come tiene a sottolineare – si è occupata e disoccupata di spillatura di birre artigianali, ha gestito un pub ‘gay friendly’ nel centro di Roma, ha animato il blog millevocidentro e ha trasformato l’interesse per l’astrologia, l’esoterismo e i tarocchi in qualcosa di più di una semplice passione.

Coming out
Fuori collana
pp. 112 – euro 12,00
in libreria: giugno 2010

Nutrimenti • via Marco Aurelio 44, 00184 Roma • tel. 06 70492976 • www.nutrimenti.net
Uff icio Stampa Luigi Scaff idi • ufficiostampa@nutrimenti.net
Ufficio Stampa Gay Village Carla Fabi e Barbara Ghinfanti 06 83608336 - 83608335
fonte digayproject.org

giovedì 29 luglio 2010

Nino Rizzo Nervo favorevole alla nascita di Rai Gay, la tv di Stato per il mondo lgbt


La proposta lanciata da Franco Grillini di realizzare un canale Rai a tematica gay sembra trovare accoglienza favorevole nel consigliere d’amministrazione, Nino Rizzo Nervo. Intervenuto durante il programma di Klaus Davi su Youtube, Klauscondicio, l’alto dirigente di Viale Mazzini non ha nascosto il proprio interesse per un progetto ambizioso e che sicuramente non dispiacerà alla comunità lgbt italiana

"Sono favorevole a qualsiasi nuova iniziativa editoriali, diciamo specializzata, se però non favorisce la ghettizzazione di alcuni temi. I temi e i problemi legati al mondo gay devono invece essere presenti in tutta la programmazione della televisione generalista come normalità: dall’informazione alla fiction. Su come si debba chiamare, non mi sembra francamente una priorità"

Dopo la scomparsa sul satellite di Gay.Tv e la nascita di piccole realtà su Internet come GLBT-TV, non vi sembra che sia arrivata finalmente l’ora per una rete all gay in grado di soddisfare le richieste di fette di mercato ancora inesplorate con il passaggio graduale al digitale terrestre?
fonte gayprider

Telefilm Lgbt "Glee" pioggia di novità per la seconda stagione!


Se non volete rovinarvi la sorpresa, vi consiglio di non leggere tutto...
perchè sto per svelarvi tutte le novità relative alla seconda stagione di Glee, la serie tv della Fox che ha fatto faville in tutto il mondo e per la quale ogni personaggio dello star system ucciderebbe pur di entrare a far parte del cast.
In occasione del Comic On, il creatore del telefilm Ryan Murphy ha svelato gli sviluppi di Glee 2.

Innanzitutto, niente Javier Bardem – ma ce ne faremo una ragione – e sopratutto, niente Justin Timberlake. La notizia che voleva l’ex enfant prodige dell’r'n’b americano era solo una voce, ma lo sceneggiatore ha dichiarato che se dovesse accadere potrebbe interpretare il fratello di Will Schuester, il ruolo del magnifico Matthew Morrison.

Nelle prossime puntate si conta di dare meno spazio alle canzoni, che saranno massimo cinque, per mettere al centro del plot le storie dei personaggi e vi sarà un’ infornata di personaggi gay, col rischio di trasformarlo in un “Queer as folk” musicale: dovrebbero fare il loro ingresso i due papà gay di Rachel e il fidanzato di Kurt, mentre è previsto un bacio saffico tra Brittany e Santana.

Capitolo tributi: dopo il successo di The power of Madonna – cd incluso – è prevista un’altra puntata dedicata alla Regina del Pop e come vi avevamo anticipato non mancherà un omaggio a Britney Spears.
Signori, io già non sto più nella pelle …
fonte gaywave

Apple iPhone 4: ecco i prezzi per l’Italia


La società fondata e presieduta da Steve Jobs ha confermato le ultime indiscrezioni circa la commercializzazione del nuovissimo iPhone 4 anche in Italia. L’ultimo smartphone di Cupertino arriverà il prossimo 30 luglio nelle versioni da 16 GigaByte, ad un costo di 659 euro, e da 32 GigaByte ad un prezzo di 779 euro.

Mentre la Vodafone non ha rilasciato alcuna informazione circa la sua partecipazione la 3 si è limitata ad informare l’utenza di aver preparato degli ottimi piani tariffari senza però specificare le tipologie di abbonamento che verranno proposte.

Telecom Italia Mobile ha invece anticipato che saranno previsti piani biennali in abbonamento Tutto Compreso 500, 1.000 e 1.500 con quote mensili rispettivamente di 29, 49 e 69 euro alle quali sarà necessario aggiungere 20 euro per lo smartphone della Apple. Secondo alcune indiscrezioni, tutti gli utenti interessati ad Internet dovrabbo pagare un ulteriore quota di 8 euro mensili per un traffico fino ad 1 GigaByte.

La società dei Macintosh ha anche annunciato una nuova versione dell’iPhone 3GS con 8 GigaByte di spazio di memorizzazione al costo di 539 euro, in maniera tale da consentire la possibilità di apprezzare le potenzialità del melafonino anche a coloro i quali non possono permettersi l’acquisto dell’ultimo modello.

Il nuovo gioiello tecnologico della Apple in arrivo in Italia sarà disponibile solo nella colorazione nera. A causa di una produzione più impegnativa del previsto, la versione bianca non arriverà prima della fine dell’anno.
fonte trackback.it

mercoledì 28 luglio 2010

Rent a Friend: i single possono avere amici in affitto


Essere single e non avere un gruppo di amici può essere davvero faticoso. Infatti, tante persone rinunciano alla ferie perché non hanno qualcuno con cui andare. Purtroppo nella società contemporanea funziona così: tutto è costruito a prova di coppia o famiglia, quando invece le persone che vivono da sole per scelta o per necessità devono fare i conti con situazioni penose.

Dall’America è arrivata una soluzione. Mi ha fatto molto ridere e la trovo decisamente molto americana e poco italianizzabile, ma vi passo la notizia. Non si sa mai che abbiate voglia di trovare compagnia in un modo in quanto insolito. Si chiama “Rent a Friend“- “Affitta un amico”- l’ultima frontiera proposta dal Web che si sta diffondendo a macchia d’olio nel resto del mondo.

Tempo fa avevamo parlato di prendere in affitto un marito, per fare i lavori di casa più duri, visto che il 90% degli uomini quando è casa non fa altro che sedersi sul divano e guardare le partite. Ecco, se vi sentite soli qui potreste trovare degli amici.

I nuovi compagni, pronti a trascorrere con voi il tempo libero, potranno essere selezionati su un catalogo online, corredato di fotografie, dati personali, hobby e recapiti personali. E’ questa l’idea che sta alla base del sito Usa “Rent a Friend 1″ che, dopo essersi affermato negli Stati Uniti con 2mila iscritti e ogni giorno in continua evoluzione, si sta rapidamente sviluppando, soprattutto tra i giovani.

Certo, c’è un piccolo problema (per me insuperabile, ma per molti nulla di grave). Queste persone disposte a passare il loro tempo con voi hanno una tariffa oraria.

Al momento dell’iscrizione l’utente dovrà pagare una cifra simbolica di 25 dollari, mentre affittare l’amico dovrebbe costare almeno 10 dollari l’ora, con punte di 50 dollari. Alcune delle persone che si prestano come “amici” potrebbero infatti decidere di variare la tariffa, a seconda dell’attività che sarà loro richiesta.

Potete scegliere tra 218mila potenziali amici, tra i quali compaiono anche docenti di lingua straniera, istruttori di fitness, ballerini, pittori, cantanti. E l’idea è buona perché in questo modo potreste anche imparare qualcosa di diverso.

Se non ve la sentite di passare la giornata così, potreste anche chiedere e ricevere consigli, sempre per 10 dollari. Per cercare gli amici è sufficiente digitare il codice di avviamento postale, selezionare il sesso della persona che si intende affittare e premere il tasto “invio”.

Se state organizzando una vacanza all’estero, potreste farlo, ma per adesso in Italia non esistono persone vicine. La ricerca è ancora limitata agli Stati Uniti e al Canada, anche se le iscrizioni sono accettate da tutto il mondo, Italia compresa.

Se cercate qualcosa di più vicino c’è “Rent a local friend“, un’iniziativa simile, lanciata da una giornalista portoghese, disponibile anche a Milano e Roma. In questo caso predominante sarebbe però la vocazione turistica: il target è rappresentato da viaggiatori solitari ai quali è data la possibilità di affittare un amico che faccia solo da guida turistica nella località di turno.
fonte coppia.pourfemme.it Via | Libero

Lgbt, Terzo libro per Luxuria


Si intitolerà "La madre promessa" il terzo libro scritto da Vladimir Luxuria. La transgender più famosa d'Italia, ex parlamentare alla Camera dei Deputati, nonché vincitrice della sesta edizione dell'Isola dei Famosi, ha appena ultimato la sua terza fatica letteraria, il cui tema portante sarà incentrato sul rapporto madre-figlia.

Anche quest'ultimo libro sarà pubblicato dai tipi della Bompiani come le precedenti, fortunate, pubblicazioni: "Chi ha paura della mucca assassina" e "Le favole non dette".
fonte e foto monopoli.info/news/libri/Marco Bianchi

Lgbt, Pakistan: trans utilizzate per imbarazzare chi non paga le tasse


In Pakistan, meno dell’1% della popolazione paga le tasse; così, la divisione del Governo ha deciso di utilizzare le transessuali come mezzo per imbarazzare pubblicamente chi ha evaso il pagamento.

La notizia, riportata dal New York Times, ha qualcosa di sconvolgente, eppure è proprio così: il Clifton Cantonment Board, il gruppo che ha il compito di raccogliere il denaro delle tasse, ha ideato questo metodo assai discutibile.

In Pakistan le transessuali sono motivo di vergogna pubblica e il confronto con gli evasori potrebbe convincerli a pagare pur di non trovarsi nuovamente al centro di una simile situazione. Civiltà, non c’è che dire… (?). Eppure ho la convinzione che anche qua da noi qualcuno sarebbe disposto a pagare canoni arretrati e tasse ignorate pur di non subire tale trattamento…
fonte queerblog Foto GayRights

Cinema, Leonardo di Caprio a torso nudo per Rollingstones


Quando Leonardo Di Caprio appare sui nostri schermi, è sempre un bel vedere. Se poi per farlo si toglie anche la camicia, inutile dire che siamo tutte molto grate a Rolling Stones.

Di seguito vi riportiamo alcune perle tratte dall’intervista. Se poi vi interessa la foto a torso nudo…

“Soffro d’ansia. E’ ridicolo, ho una vita ben organizzata, so cosa devo fare ed è tutto chiaro. Eppure il mio stomaco non lo capisce e ogni tanto mi ritrovo seduto a temere che qualcosa salti… è l’ansia!”

“Ero un bulletto, assolutamente un bulletto. Rispondevo a chiunque, me la prendevo per qualsiasi cosa… e prendevo tantissime mazzate! Perchè quando rispondi male a un ragazzino che ha 3 anni più di te… finisci male!”

“Con le ragazze avevo più successo prima di Titanic: c’era meno anticipazione e meno attesa, e soprattutto non avevo la sensazione che fossero uscite per me solo per un motivo!”
Ed ora il torso nudo!
fonte gossipblog via Just Jared, Rolling Stones e Msnbc

Lgbt, Bacio sulle labbra tra il calciatore Cesc Fábregas e il reporter Raúl Gómez


Simpatico siparietto tra Raúl Gómez, inviato del programma Caiga Quien Caiga (ovvero Le Iene spagnole) e il calciatore Cesc Fábregas, campione del mondo di calcio: al termine dell’intervista Gómez, prendendo in giro Iker Casillas e il ben noto bacio alla giornalista/compagna Sara Cabonero, ha proposto a Fábregas di dargli un bacio sulle labbra. Piccolo momento di imbarazzo e poi bacetto, appena accennato (quasi verso la fine del filmato).
Da notare le pantofoline di Hello Kitty indossate dal calciatore…
fonte queerblog

martedì 27 luglio 2010

Musica Lgbt, Il ritorno di Sting "Sono un classico e voglio la Scala" e canta un testo sulla condizione delle transessuali.


Vecchie hit con una nuova orchestra sinfonica
Sting è, senza dubbio, uno dei «Rock Big Five» in attività. Una star che da oltre tre decenni, con i Police o da solo, calca i palcoscenici cercando di innovare e, per quanto possibile, rinnovare un patrimonio di canzoni da classifica davvero notevole. Martedì scorso è uscito sulla prestigiosa etichetta «classica» Deutsche Grammophon il cd Symphonicities anticipato dalla stranota «Every Little Thing she does it’s Magic».

Il titolo è evocativo per i fan che non scordano l’album dei Police Syncronicity (1983) che lanciò Sting, Stewart Copeland e Andy Summer nella stratosfera delle sette note.

Dunque Sting, che a Natale aveva pubblicato un album di carole concepito tra le mura del suo borgo di Figline Valdarno, ora spariglia e abbraccia la musica sinfonica facendo riarrangiare in chiave rock-classica dodici delle sue più belle canzoni, insieme a 45 elementi della Royal Philharmonic Concert Orchestra.

C’è anche una serata «live» (27 canzoni scelte fra una quarantina di hit), partita per il giro del mondo e talmente entusiasmante che i 18 mila spettatori, sabato, del Ravinia Festival di Chicago hanno applaudito sino a spellarsi le mani.

Questo festival, poco noto dalle nostre parti, è nato 105 anni fa. «In Europa il Ravinia non se lo fila nessuno - dice Sting, incontrato la mattina successiva al fianco della moglie Trudy Styler, e capace di sfoggiare un ottimo italiano - ma negli Stati Uniti è un’istituzione.

Questo pubblico è piuttosto conservatore e far passare gli arrangiamenti, che ho messo nelle mani del maestro Steven Mercurio - che ha diretto Bocelli e Pavarotti - David Hartley e Rob Mathes, è stata una bella vittoria».

Al fianco dell’artista, i collaboratori che negli anni hanno soppiantato Copeland e Summer. Come sempre, alla chitarra c’è Dominic Miller, che Sting considera il suo braccio destro, alle percussioni Rhani Krija e David Cossin, Ira Coleman è un ottimo contrabbasso mentre la vocalist australiana Jo Lawry è definita dal leader «tanto brava da essere diventata la mia protetta».

Sting, un’altra sfida. Un giro del mondo che comincia in America e la porterà in Italia in inverno.
«Una sfida iniziata quando, nel 2008, collaborai con la Chicago Symphony Orchestra e poi con la Philadelphia Orchestra. La rielaborazione in chiave classica di alcuni brani del mio repertorio mi fece venire la voglia di Symphonicities. Volevo che l’orchestra suonasse come una rockband. E ci siamo riusciti».

Nel disco ci sono «solo» 12 canzoni ma ne avete registrate molte di più. Ci sarà un Symphonicities 2?
«Nella vita cerco di non ripetermi mai. È vero, di canzoni ne abbiamo registrate molte ma un seguito non ci sarà. Le terremo per il nostro ascolto personale».
Fingiamo di crederle. Perché la scelta di un direttore come Steven Mercurio?
«Mi è stato consigliato da Bocelli e dal mio amico flautista Andrea Griminelli. Lo avete visto? Quando dirige, Mercurio diventa un ballerino, una rockstar, si dimena. Il fatto che da ragazzo è stato un chitarrista rock me lo ha reso ancor più simpatico».

In concerto lei canta Tomorrow Will See con un testo sulla condizione delle transessuali.
«Uguale a quella di tutte le minoranze considerate “maledette”. Mi pongo spesso la domanda: e se ne panni di quella persona “diversa” ci fossi io? Come mi comporterei? Come vorrei che la gente mi guardasse? Da lì è venuta l’ispirazione per questa parte di testo: mentre sto qui sul marciapiede questi tacchi alti mi ammazzano / non ti chiedo come ti vesti / tu non mi chiedere perché metto questa minigonna. Batto per vivere e questa è la mia vita».

Quando è salito sul palco l’ammirazione delle signore presenti per la sua forma fisica era evidente. Eppure gli anni passano. Come fa?
«Due ore di bicicletta e un po’ di yoga tutti i giorni. È parte del mio lavoro. Da ragazzo sono stato un centometrista e facevo salto triplo. Ho sempre amato il fitness ma ammetto: cinquanta per cento è disciplina, l’altro cinquanta vanità».
Con lo scorso disco dedicato a Dowland stava per riuscire a suonare alla Scala.

Questo tour a Milano andrà agli Arcimboldi. Con la Scala ci riproverà?
«L’abbiamo già fatto, per adesso la risposta è picche. La Scala è sempre occupata ma io non mollo. Prima o poi...»

Tignoso. Un po’ come il ct della sua nazionale, Fabio Capello.
«Lasci stare Capello. Ha fatto giocare l’Inghilterra così male che ho seguito la Coppa del Mondo solo quando siamo usciti. Eravamo inguardabili e la colpa è del ct».

Che l’Inghilterra ha riconfermato.
«Nessuno è perfetto».
fonte lastampa.it LUCA DONDONI CHICAGO

Cinema, Brad Pitt e Angelina Jolie comprano una villa in Italia a Verona


I Pitt vogliono passare le vacanze in Italia. Ma perché prenotare una suite in un hotel quando il conto in banca permette di spendere milioni di dollari per una villa? Secondo alcune indiscrezioni, Brad ed Angie avrebbero comprato una casa nella zona di Valpolicella, in provincia di Verona, del valore di 40 milioni di dollari.

Un conto davvero salato anche per due star di Hollywood come loro. La villa ha superficie di poco più di 1,500 metri quadrati ed è dotata di 7 bagni, due piscine, cinema privato e jacuzzi. Buona estate italiana anche a loro!
fonte Female First gossipblog

Lgbt "Fabulis" il social network per gay che attira investimenti


Concorsi, incontri, feste e appuntamenti, da New York verso l’Europa: è il cuore di Fabulis, il social network nato nella Grande Mela e riservato alla comunità gay mondiale ma che bene accetta anche gli amici eterosessuali legati agli ambienti omo.

A oggi conta più di 40mila iscritti, in pochissime settimane dal suo lancio, ma soprattutto raccoglie fondi dai «venture capital» più attenti ai successi in Rete: David Bohnett, fondatore di Geocities, ha appena staccato un assegno da 250mila dollari per aiutare la start-up a trovare adepti.

I siti che ne parlano lo giudicano favoloso. Perché unisce in sé tutte le idee più geniali degli altri social network, creando così un modello di business vincente. Ecco il motivo che ha spinto Bohnett, omosessuale, ad investire un quarto di milione di dollari nel progetto. Ed ecco perché sono già stati raccolti più di 800mila dollari.

Per accedervi si possono utilizzare i propri dati Facebook, ma poi ci si dedica alle attività proprie di questa nuova rete: si creano eventi, si vincono viaggi (per esempio crociere dedicate al mondo gay), si caricano foto, si discute su come e dove incontrarsi e si aggiorna la propria pagina personale.

Come in Twitter si possono seguire altri utenti, e avere dei followers, ma non è detto che le due categorie debbano coincidere (decade dunque il principio delle amicizie alla Facebook, e io posso essere amico di chi non lo è con me). Fabulis permette poi di scrivere commenti, e di lanciare domande agli altri.

Se gli utenti collegati decidono che la domanda è abbastanza appassionante da rispondervi, l’utente Fabulis guadagna del denaro nella speciale valuta architettata per questo sito, i bits.

Possedere valuta Fabulis permette di svolgere molte altre azioni sul sito che sono a pagamento, per esempio utilizzare determinate applicazioni, ma anche divertirsi a votare il proprio personaggio preferito tra gli utenti del social network, classificati poi in una top ten mondiale a seconda dei voti raccolti.
fonte corriere.it

Lgbt, Marc Jacobs è di nuovo single: finita la storia con Lorenzo Martone


Da Twitter arriva la conferma: Marc Jacobs e Lorenzo Martone non stanno più insieme. Il celebre stilista e il suo compagno, un manager che lavora nella moda di origini italiane, si erano ufficialmente fidanzati a marzo 2009 (e ve l’avevamo raccontato) dopo un anno di amore. Si parlava perfino di matrimonio…

Ora però la storia sembra arrivata al capolinea: dopo una settimana di voci che si rincorrevano, Lorenzo ha scritto:

“Grazie per i messaggi. Si, ho visto gli articoli usciti oggi. Non stiamo più insieme, ormai sono due mesi. E non intendiamo commentare. Scusate. Ma stiamo bene.”
fonte gossipblog.it via Just Jared

lunedì 26 luglio 2010

Cinema Lgbt , Ozpetek “ad occhi aperti” al Sannio Film Fest


Si è inaugurato il 22 Luglio e proseguirà fino al 29 luglio la quattordicesima edizione del Sannio Film Fest, il festival internazionale della scenografia e del costume diretto da Remigio Truocchio e presieduto dalla costumista inglese Sandy Powell che si svolge nel suggestivo borgo medioevale di Sant’Agata de’ Goti (Benevento).

La retrospettiva di quest’anno, dal titolo “Ad occhi aperti”, è dedicata al regista Ferzan Ozpetek di cui verranno proiettati “Il bagno turco” (sabato 24, ore 16.00), “Harem Suare’”(domenica 25, ore 16.00), “Le fate ignoranti” (lunedi 26), “La finestra di fronte” (martedi 27, ore 16.00), “Cuore sacro” (mercoledì 28, ore 16.00), “Saturno Contro” (giovedi 29, ore 16.00) e “Mine vaganti” (Martedi 27, ore 18.30).

Martedì 27 alle 21.00 Laura delli Colli, curatrice della retrospettiva, incontrerà il regista presso la Sala Ostieri.

In programma otto giorni di grande cinema con sei pellicole in anteprima assoluta, ben sedici film di ambientazione non contemporanea in concorso ma anche tre documentari imperdibili (nella rassegna “Sannio Doc”) e film per bambini (con la “Notte dei cartoni”).

Tra i film in cartellone “La ricotta” cortometraggio di Pier Paolo Pasolini, “A single Man” di Tom Ford, “Motel Wodstock” di Ang Lee, “Viola di mare” di Donatella Maiorca e “Valentino - The Last Emperor“.

Per info: 0823 95 30 90 | 0823 71 79 28 | 0823 95 49 09 | fax 0823 953906 | info@sanniofilmfest.it | sanniofilmfest.it
fonte www.napoligaypress.it

Lgbt, Al via la settimana lesbica nazionale a Torre Del Lago


E' partita il 22 luglio a Torre del Lago (LU) la settimana nazionale delle ragazze lesbiche con un cartellone ricco di eventi. Attese 20 mila donne da tutta Italia e l'ospite Veronica Ciardi dal GF10.

Si svolgerà a Torre del Lago (LU) - entrata di recente nella "Top Five" delle destinazioni vacanziere scelte dalla clientela gay - l'unica settimana nazionale dedicata esclusivamente al pubblico femminile lesbico, giunta ormai alla sua quinta edizione. Gli appuntamenti in programma nel ricco cartellone messo a punto dai locali della marina, dove si attendono circa 20 mila ragazze e donne da tutta Italia, si snoderanno fra dibattiti culturali di giorno e spettacoli la sera: mare, musica, sport, cinema, un'attenzione ai temi piu' attuali e ospiti d'eccezione per una nuova grande edizione.

Primo atteso evento nella serata di giovedì con il concorso di bellezza Miss Gaya che incoronerà la ragazza più rappresentativa del mondo femminile lesbico. Per l'occasione, arriverà in veste di madrina della manifestazione la concorrente del Grande Fratello Veronica Ciardi che nell'ultima edizione del reality ha vissuto allo scoperto una storia d'amore con la coinquilina Sarah Nile lasciando l'italia a bocca aperta per i baci saffici scambiati teneramente davanti alle telecamere.

E poi proiezioni di cortometraggi, i dibattiti di approfondimento curati da Arcilesbica Nazionale, un torneo di calcetto femminile, il concerto di Paola Turci allo Stupida venerdì sera e la comicità di Emanuela Aureli col suo spettacolo "a tema" sabato sera al Mamamia.
fonte gay.it

Lgbt ,Sta per nascere il terzo figlio di Thomas Beatie, il transessuale da donna a uomo


La storia di Thomas Beatie aveva creato infinite polemiche: lui era una donna, voleva fare il cambio di sesso e poi è rimasta incinta: per la prima volta al mondo, si vedevano foto di “un uomo” (esteriormente) incinta. Ora, la notizia dell’imminente nascita del terzo figlio dell’uomo. Insieme alla compagna, Nancy, loro hanno già due figli, Susan di 2 anni e Austin di appena 1.

Thomas Beatie, prima del cambio di sesso era una bellissima ragazza delle Hawaii, di nome Tracy. Nel 2002 ha deciso per il cambio di sesso ma ha mantenuto i suoi organi riproduttivi, con la speranza di poter diventare, un giorno, genitore. E ci è riuscito 3 volte…

La coppia non è a conoscenza del sesso del loro futuro nascituro, vogliono avere la sorpresa direttamente il giorno del parto. Cosa pensate di questa vicenda? 3 figli per una donna che è diventata uomo ma che non ha voluto privarsi della possibilità di essere madre. Scelta coraggiosa o semplicemente egoista?
RadarOnLine via queerblog

domenica 25 luglio 2010

Cinema, Debutta al Festival di Venezia un "Lago dei Cigni" che si tinge di nero


CINEMA. Film americano per la serata inaugurale del primo settembre
Aprirà il festival «Black Swan» di Aronofsky: dramma di ballerine con l'immancabile scena saffica di moda.

Intrighi e passioni dietro alle quinte di una grande compagnia di ballo: Black Swan ambientato nella compagnia del New York City Ballet.la mostra internazionale del cinema di Venezia, edizione numero 67, si aprirà all'insegna del thriller psicologico. Black Swan (cigno nero), il nuovo film del regista americano Darren Aronofsky, già vincitore del Leone d'Oro nel 2008 con The Wrestler, taglierà il nastro di partenza del festival.

La proiezione avrà luogo la sera del primo settembre, presenti il cineasta e le star femminili Nathalie Portman e Mila Kunis.
«È un onore tornare a calcare il tappeto rosso del Lido. Siamo entusiasti di presentare il film in prima mondiale al meraviglioso pubblico di Venezia», ha dichiarato Aronofsky, frequentatore assiduo della Biennale, dove ha mostrato in anteprima anche il fallimentare The Fountain -L'albero della vita, nel 2006. La presenza nella pellicola di una scena saffica tra le due protagoniste ha già suscitato molta curiosità.

La Portman, sempre più lanciata nel cinema d'autore, dopo gli esordi disimpegnati, interpreterà Nina: l'étoile di una compagnia di ballo newyorchese, intenta ad allestire il Lago dei cigni e insidiata dall'ambizione di una giovane promessa che vuole rubarle il palcoscenico.

Ma qualcosa di più ribolle dietro alla semplice competizione: Nina subisce forti pressioni sia dalla madre (Barbara Hershey), che l'ha indottrinata al successo fin da piccola, che dal maestro (Vincent Cassell) che le vorrebbe far esprimere una sensualità a lei aliena.

Ed ecco debuttare la collega: una bellezza intensa ed esotica, dotata di tutta quella carica allusiva che manca a Nina. Tra le due nasce un rapporto morboso, dalle conseguenze imprevedibili. Black Swan sarà la prova del nove per la giovane Mila Kunis, attrice ventiseienne di origini ucraine, trasferitasi a Los Angeles all'età di sette anni.

Per lei una carriera in ascesa, a cavallo tra televisione (è la doppiatrice americana di Meg nei Griffin) e cinema (Non mi lasciare, Codice Genesi), ma ancora nessun ruolo dotato di una vera sostanza.

Nel cast anche Winona Ryder (sarà un'amica della protagonista), tornata in sordina sul grande schermo dopo la lunga assenza seguita all'arresto per taccheggio.
Nathalie Portman e Mila Kunis hanno dovuto allenarsi per settimane nella speranza di riuscire a interpretare in maniera convincente due ballerine professioniste: hanno avuto come insegnante l'ex prima ballerina dell'American Ballett Georgina Parkinson.

Le coreografie della versione del Lago dei Cigni portata sullo schermo sono di Benjamin Millepied. Per le scene più impegnative le attrici sono state sostituite dalle controfigure Sarah Lane e Maria Riccetto.

Il mondo della danza, in tempi recenti, si è rivelato insidioso per molti maestri del cinema, incluso Robert Altman, che nel 2003 con The Company, subì un grave flop. Riuscirà Aronofsky, nuovo enfant prodige di Hollywood, a far rivivere la glorie di Powell e Pressburger? Sarebbe un trionfo per l'America, storicamente invisa al Lido.
fonte bresciaoggi.it Adamo Dagradi

Vacanze Lgbt, Turismo, da sensoriale a gay friendly in festival in Puglia Nuovi modi di viaggiare in ottobre a Castellaneta Marina


Turismo percettivo e sensoriale, eco-frugalista, esoterico, culturale, naturalistico, turismo lgbt, del gioco, eno-gastronomico: sono solo alcune delle idee da cui nasce il festival dei nuovi turismi, che dal 30 settembre al 3 ottobre a Castellaneta Marina, in Puglia, presentera' nuovi modi di viaggiare. Obiettivo della manifestazione, promossa dall'associazione DestinazionEsperienze, in collaborazione con Enit e Regione Puglia e presentata oggi a Roma, e' quello di interrogarsi sulle nuove tendenze della societa' e tramutarle in nuove frontiere del turismo.
fonte ANSA

Lgbt, Paola Concia contro Riccardo Missiato, il sindaco omofobo di Spresiano


Le dichiarazioni omofobe di Riccardo Missiato, il sindaco omofobo di Spresiano che nei giorni scorsi si è auspicato la scomparsa dei gay malati e deviati dal Piave (cito testualmente), malgrado la gravità sono state prese in considerazione solo da Paola Concia.

L’esponente del Partito Democratico, come osservato da River, ha chiesto al proprio partito di ritirare l’appoggio senza il quale Riccardo Missiato non potrebbe amministrare il territorio che al momento gestisce.

“Invito - ha dichiarato Paola Concia - anche gli organi locali del mio partito a fare pressione sul sindaco affinché rinunci ai suoi insani propositi e chieda scusa per le sue improvvide parole. In mancanza di ciò, spero che il Pd voglia prendere in seria considerazione l’ipotesi di ritirare il proprio appoggio a una persona evidentemente incompatibile con i valori di rispetto, accoglienza e non discriminazione propri del Partito Democratico”.

In attesa di capire come e se Pierluigi Bersani, segretario del Pd, farà proprio la giusta osservazione di Paola Concia non possiamo che registrare un miglioramento nell’attività politica della sostenitrice di Ignazio Marino.

La stessa attenzione che ha adottato nei confronti di Riccardo Missiato non l’ha usata per svegliare il proprio partito sulle dichiarazioni, altrettanto criticabili, di Cristiano De Eccher.

Probabilmente si è trattato di una svista. L’omertà adottata in più occasioni da Pierluigi Bersani sui casi di cronaca aventi come protagonisti gay e lesbica, invece, più passa il tempo e meno sembra un fraintendimento tra il leader politico e i suoi elettori omosessuali.
fonte queerblog

Lgbt, Preti gay: in Vaticano c’è una zona di “battuage”


È quanto afferma Sergio Rovasio, segretario dell’associazione radicale Certi Diritti, secondo il quale esiste un’area battuta da persone in cerca di rapporti sessuali occasionali, frequentata da sacerdoti e cardinali omosessuali.

“Finalmente un’inchiesta giornalistica documenta quello che tutti i frequentatori di locali gay romani sanno: ci sono tantissimi preti gay che frequentano questi locali e praticano sesso senza nemmeno preoccuparsi molto dell’evidente ipocrisia tra ciò che predicano di giorno e se il merlo non canta piu come una volta un articolo di francesco merlo sul gay pride del 2000 e l elogio di marco pannella ah tempi andati Preti gay.

In Vaticano cè una zona di battuage ciò che fanno di notte“, ha affermato Sergio Rovasio, riferendosi alle rivelazioni di Panorama su alcuni preti che condurrebbero una “doppia vita”, frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale. Secondo il segretario dell’associazione radicale Certi Diritti, infatti, esiste in Vaticano un’area cosiddetta di “battuage”, frequentata da preti e cardinali omosessuali.

PREDICARE BENE, RAZZOLARE MALE? - Una zona di cui Rovasio non svela il luogo esatto “per evitare che venga piantonato dalle Guardie Svizzere in divisa, perchè quelle in borghese già ci sono“. “Certo – aggiunge - tutti hanno diritto a vivere la loro sessualità, ma non è accettabile che quegli stessi preti che di giorno predicano contro le persone lgbt, di notte pratichino esattamente il contrario“.

La Santa Sede, dice ancora Rovasio, “farebbe bene a non alimentare la sua ipocrisia cercando di parlare di scandalismo, ma di prendere atto che vi sono parecchi omosessuali nel suo apparato.

Alimentare l’odio contro le persone gay, lesbiche, bisessuali e transgender, come fanno le gerarchie vaticane, un giorno sì e l’altro pure, vuole anche dire parlare contro una parte del proprio esercito di preti e suore che vivono in clandestinità e nel terrore la loro condizione“.

“Noi di Certi Diritti invitiamo le suore e i preti gay ad iscriversi alla nostra associazione, troveranno dialogo, aiuto e sostegno anzichè odio e ipocrisia“.

I PECCATI DEI SACERDOTI - L’inchiesta era stata stigmatizzata da una nota del Vicariato di Roma. ”I fatti raccontati – sottolinea la nota – non possono non suscitare dolore e sconcerto nella comunità ecclesiale di Roma, che conosce da vicino i suoi sacerdoti non dalla ‘doppia vita’, ma con una ‘vita sola’, felice e gioiosa, coerente alla vocazione, donata a Dio e a servizio della gente, impegnata a vivere e testimoniare il Vangelo e modello di moralità per tutti…

Chi conosce la Chiesa di Roma – dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale – non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro”.

”Dinanzi a simili fatti – conclude la nota - aderiamo con convinzione a ciò che il Santo padre Benedetto XVI ha ripetuto più volte negli ultimi mesi: ‘i peccati dei sacerdoti’ ci richiamano tutti alla conversione del cuore e della vita e ad essere vigilanti a non ‘inquinare la fede e la vita cristiana, intaccando l’integrità della Chiesa, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto’.

Questo Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale“.
fonte www.giornalettismo.com di Teresa Scherillo

Lgbt, Constance McMillen vince la battaglia contro la scuola che l'aveva discriminata perché lesbica


Lo scorso aprile una scuola del distretto scolare di Itawamba nel Mississippi aveva annullato il ballo scolastico perché la studentessa Constance McMillen (in foto) voleva accompagnare la sua fidanzata, anche lei studentessa, e ballare con lei. Insomma, una vera e propria discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Ma Constance non si è persa d’animo e ha intrapreso una battaglia legale.

Ora Constance ha vinto: il suo liceo dovrà risarcirla con 35mila dollari (circa 27mila euro) e pagare le spese legali. Non solo: la scuola ha dovuto prendere l’impegno di non discriminare più i suoi alunni sia in aula che nelle attività esterne.

Questo sì che significa educare!
fonte queerblog