Tra il 4 e il 15 dicembre la Fondazione Prada ospiterà negli spazi modulabili del Deposito la settima edizione della "Riccardo Muti Italian Opera Academy" dedicata a Nabucco. Dieci giorni di prove, e due esecuzioni in forma di concerto dell'opera di Verdi: il 14 (e sarà Muti a salire sul podio) e il 15 (e il maestro 'presenterà' l'allieva, l'allievo o più se i meritevoli ci saranno, scelti per salire sul podio). Tutte le fasi del lavoro musicale al pianoforte e con l'Orchestra Giovanile Cherubini saranno aperte al pubblico, compresa la lezione-introduzione all'opera di Muti che aprirà il programma il venerdì 4 dicembre. I biglietti saranno in vendita da settembre sul sito web di Fondazione Prada.
A fine aprile la notizia, oggi ufficialmente confermata, era stata anticipata da Repubblica. La voce del ritorno milanese di Muti con un'opera di Verdi - e che opera: quella della sua prima inaugurazione come direttore musicale, il 7 dicembre 1986 - nei giorni in cui alla Scala Riccardo Chailly sta ultimando la preparazione del verdiano Macbeth che inaugura la prima stagione post-Covid, e dopo il forzato annullamento del Sant'Ambrogio 2020, aveva suscitato subito molte polemiche. Anche se il sovrintendente scaligero Dominique Meyer, non potendo immaginare le successive scintille tra vecchio e nuovo direttore musicale, aveva annunciato che al Nabucco di Muti sarebbe andato. La comunicazione ufficiale della Fondazione Prada le riaccenderà. Alcune date, poi, sono fatte apposta per gettare altra benzina sul fuoco. Le presenze artisticamente più esposte di Muti (4 e 14 dicembre) coincidono con le "primine" Under30 della Scala. Altre polemiche rimbalzeranno da Ravenna dove la notizia del trasloco era stato tenuta localmente sottotraccia.
Il progetto di Muti, nato dal "dovere etico-morale di trasmettere la sua esperienza alle nuove generazioni di musicisti per aiutarli ad affrontare la straordinaria opera italiana" e con non celati intendimenti commerciali (la RiccadoMutiMusic registrerà l'intero percorso per trasformarlo in prodotto audiovisivo), era nato nel 2015 col Teatro Alighieri della sua città. Le precedenti edizioni sono state dedicate a Falstaff, La Traviata, Aida, Macbeth, Le nozze di Figaro e Cavalleria rusticana/Pagliacci; e dal 2019, con un fac-simile a Tokyo, in collaborazione con lo Spring Festival.
Tra il 4 e il 15 dicembre la Fondazione Prada ospiterà negli spazi modulabili del Deposito la settima edizione della "Riccardo Muti Italian Opera Academy" dedicata a Nabucco. Dieci giorni di prove, e due esecuzioni in forma di concerto dell'opera di Verdi: il 14 (e sarà Muti a salire sul podio) e il 15 (e il maestro 'presenterà' l'allieva, l'allievo o più se i meritevoli ci saranno, scelti per salire sul podio). Tutte le fasi del lavoro musicale al pianoforte e con l'Orchestra Giovanile Cherubini saranno aperte al pubblico, compresa la lezione-introduzione all'opera di Muti che aprirà il programma il venerdì 4 dicembre. I biglietti saranno in vendita da settembre sul sito web di Fondazione Prada.A fine aprile la notizia, oggi ufficialmente confermata, era stata anticipata da Repubblica. La voce del ritorno milanese di Muti con un'opera di Verdi - e che opera: quella della sua prima inaugurazione come direttore musicale, il 7 dicembre 1986 - nei giorni in cui alla Scala Riccardo Chailly sta ultimando la preparazione del verdiano Macbeth che inaugura la prima stagione post-Covid, e dopo il forzato annullamento del Sant'Ambrogio 2020, aveva suscitato subito molte polemiche. Anche se il sovrintendente scaligero Dominique Meyer, non potendo immaginare le successive scintille tra vecchio e nuovo direttore musicale, aveva annunciato che al Nabucco di Muti sarebbe andato. La comunicazione ufficiale della Fondazione Prada le riaccenderà. Alcune date, poi, sono fatte apposta per gettare altra benzina sul fuoco. Le presenze artisticamente più esposte di Muti (4 e 14 dicembre) coincidono con le "primine" Under30 della Scala. Altre polemiche rimbalzeranno da Ravenna dove la notizia del trasloco era stato tenuta localmente sottotraccia.
Il progetto di Muti, nato dal "dovere etico-morale di trasmettere la sua esperienza alle nuove generazioni di musicisti per aiutarli ad affrontare la straordinaria opera italiana" e con non celati intendimenti commerciali (la RiccadoMutiMusic registrerà l'intero percorso per trasformarlo in prodotto audiovisivo), era nato nel 2015 col Teatro Alighieri della sua città. Le precedenti edizioni sono state dedicate a Falstaff, La Traviata, Aida, Macbeth, Le nozze di Figaro e Cavalleria rusticana/Pagliacci; e dal 2019, con un fac-simile a Tokyo, in collaborazione con lo Spring Festival.Aperta a diplomati tra il 18 e 35 anni, destinato a due classi di studio (Direttore d'orchestra e Maestro collaboratore al pianoforte) che avranno svolgimento in varie fasi (prove di sala, prove di lettura, prove d'assieme), il bando di partecipazione ufficiale "Riccardo Muti Italian Opera Academy" presenta ancora l'indicazione neutra di "rinomata istituzione culturale di Milano" come sede del corso. Le iscrizioni sono ancora aperte fino a venerdì 25 giugno. L'anno scorso, nonostante la minaccia-Covid, che costrinse gli organizzatori a scegliere soltanto allievi italiani (quattro allievi e i cinque maestri collaboratori), arrivarono quasi 600 domande.
Con una pre-selezione basata su titoli artistici e visione di un video di un quarto d'ora verranno scelti i candidati ammessi alla prova d'esame: sarà a Milano il 2 e 3 dicembre, presente il maestro Muti. Gli allievi effettivi parteciperanno senza costi all'Accademia e avranno a fine corso un Certificato di Frequenza e gli uditori un Certificato di Partecipazione sottoscritti dal maestro.
fonte: di
Angelo Foletto milano.repubblica.it