4:48 PSICOSI di Sarah Kane
disegnato e diretto da Dimitri Milopulos
con Valentina Banci, Teresa Fallai, Sonia Remorini
musiche originali Marco Baraldi
traduzione Barbara Nativi rivista da Dimitri Milopulos
soprano Francesca Maionchi
assistente alle musiche Federico Ciompi
effetti sonori Vanni Cassori
sartoria Silvana Castaldi
Psicosi
è un testo frainteso. Non è un monologo al femminile ma un’opera
monologante, “una sinfonia per uno strumento solo”: sono tante le voci
che lo compongono e sono migliaia le possibilità che implica.
Psicosi
è noto come “note per un suicidio” ed è vero che racconta di questo, ma
è anche un omaggio alla vita, e al vivere sani di mente. Un modo di
affrontare il teatro che solo Sarah riusciva a dominare alla perfezione.
In un’intervista durante il Festival Intercity London II nel 1997 e
parlando di Blasted disse: “Per me la funzione del teatro è quella di
farci sperimentare una cosa attraverso l'arte in modo che non abbiamo la
necessità di sperimentarla effettivamente nella vita reale.
Se
sperimentiamo in teatro quello che significa commettere un atto di
violenza estremo, magari ne possiamo provare una repulsione tale da
impedirci di andare poi a commettere un atto di violenza estremo fuori
nelle strade. Io credo che la gente possa cambiare, e credo che sia
possibile, per noi come specie, cambiare il nostro futuro, ed è per
questo che scrivo quello che scrivo.”
Stessa cosa con Psicosi. Mostrare
la tragicità della vita così come la viviamo oggi attraverso la nostra
follia e questa grande voglia (Crave) di connettere anima e corpo –
unica possibilità di salvezza. Ė la nostra difficoltà nel farlo che ci
spinge al suicidio. E magari se riusciamo a provare repulsione per tale
scelta vedendo il lavoro di Sarah, se arriviamo a capire Lei, forse
riusciremo a vedere la nostra vita e nostra esistenza con occhi diversi.
“Cercando di lasciare un segno più duraturo del mio”. Un testo sulla
speranza, quindi.
Psicosi è un vortice. Ogni parola, ogni frase, ogni
paragrafo è un concentrato di significati e di rimandi. Un susseguirsi
di orgasmi di linguaggi e di sensi. Tutto è estremamente e
minuziosamente collegato. Niente è lasciato al caso. Sarah ha impiegato
un anno a scriverlo. E poi se ne andata. Per citare il suo illustre
collega greco Dimitri Dimitriadis “quando il corpo non riusciva più a
sopportare il peso dell’altro corpo, quello dalle mille teste,
insaziabile, singolare, anarchico, immortale che si dibatte in ogni
corpo che ha pulsioni stravaganti e crudeli”.
Psicosi è il risultato
di uno studio dell’animo umano, di una ricerca che ha portato Sarah
oltre Crave (lavoro molto collegato a quest’ultimo). La ricerca di un
linguaggio poetico teatrale senza precedenti, che conferma ancora una
volta il grande talento della sua creatrice.
Dimitri
Milopulos
Sarah
Kane (1971 – 1999) ha debuttato nel 1994 con la trilogia di monologhi
Sick; nel 1995 il suo Blasted al Royal Court di Londra fu accolto da
reazioni estreme e contrastanti. In seguito ha scritto Phaedra's love,
Cleansed, Crave, 4:48 Psicosi e la sceneggiatura di Skin, cortometraggio
diretto da Vincent O'Connell. Ha firmato due regie al Gate Theatre:
Phaedra's love e Woyzeck di Georg Büchner. A seguito della sua tragica
scomparsa nel 1999, 4:48 Psychosis è stato rappresentato postumo al
Royal Court Theatre nel giugno 2000 (regia di James Macdonald). In
Italia è stata introdotta per la prima volta al Festival Intercity nel
1997 con Blasted, per la regia di Barbara Nativi.
Dimitri
Milopulos, regista, scenografo, costumista, autore, attore,grafico. Nel
1988 crea insieme a Barbara Nativi e altri collaboratori il Teatro
della Limonaia e il Festival Intercity di cui è direttore artistico dal
2005. Dirige - oltre ai propri - testi di Sarah Kane, Oscar Wilde,
Virginie Thirion, Michel Tremblay, David Ireland, Barbara Nativi, Arkàs,
Dimitri Dimitriadis, Wajdi Mouawad e firma le scene di più di 60
produzioni su testi di autori come Sarah Kane, Jon Fosse, Jean-Luc
Lagarce, Sergi Belbel, Barbara Nativi, Michel Tremblay, Martin Crimp,
Michel Marc Bouchard.