Questo blog è un aggregatore di notizie, nasce per info e news dall'Italia e dal mondo, per la Danza, Teatro, Cinema, Fashion, Tecnologia, Musica, Fotografia, Libri, Eventi d'Arte, Sport, Diritti civili e molto altro. Ogni articolo riporterà SEMPRE la fonte delle news nel rispetto degli autori e del copyright. Le rubriche "Ritratto d'artista" e "Recensioni" sono scritte e curate da ©Lisa Del Greco Sorrentino, autrice di questo blog
sabato 9 gennaio 2010
Emergenza violenza contro transessuali versione integrale
Incontro tra le Associazioni che si battono per la difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali per concordare un piano di azione comune rivolto alle istituzioni, ai media e alla società civile finalizzato al superamento della grave situazione di emergenza di cui sono vittime le transessuali
fonte: http://www.radioradicale.it/scheda/294551
Vladimir Luxuria Torna a Genova per i diritti delle persone transgender
Sabato 9 gennaio, ore 17:30
Presso il Palazzo Ducale, Sala del Minor Consiglio
Genova
A distanza di sette mesi esatti VLADIMIR LUXURIA torna a Genova nella cornice del salone del minor consiglio di Palazzo Ducale.
Dopo la presentazione del suo ultimo libro “le Favole non dette” edito da Bompiani giunto gia’ alla terza ristampa, Vladimir portera’ il suo contributo ad una discussione pubblica per i diritti delle persone transgender insieme a chi sul nostro territorio sostiene diritti e dignita’ per tutte le persone che rivendicano la loro identita’ di genere.
fonte: VladimirLuxuria
Lucretia Serthra una nuova scrittrice transgender
L’inconsapevole … silente potere delle donne” di una nuova scrittrice transgender: Lucretia Serthra
Una nuova autrice, trasgender torinese, alla ribalta con in libro sul mondo delle donne troppo spesso inconsapevoli del loro potere e del loro ruolo nella società contemporanea. Edizioni Lulu.
E’ uscito pochi gironi fa il primo libro di Lucretia Serthra, dal titolo “L’inconsapevole … e silente potere delle donne“. l libro, scevro da misoginia e misandria, è un’analisi che pone sotto i riflettori gli incerti postulati relativi all’ampio libero arbitrio che le donne hanno in società nella scelta e gestione della loro immagine, ed il conseguente potere che ne deriva concatenato a molteplici ed insospettabili… influenze sociali.
Un’attenta e critica disamina, esclusivamente contemporanea, che avvince nella concreta realtà sociale quotidiana, la quale, a poco a poco, evoca ed appalesa correlazioni e sinergie che, usualmente, sfuggono la sensibile percezione, sono sottese o innominabili.
Un punto di vista che va oltre le cattedratiche ed eristiche convenzioni sociali, utilmente sofisticato e dissacrante, mirato a svelare le cause dei problemi, e non all’avido sciacallaggio emotivo dei medesimi, volutamente escluso ogni retaggio storiografico a favore dei passionali eventi contemporanei.
Lucretia Serthra, neo scrittrice di Torino ed autrice del libro, vive con equilibrio e senza enfasi la sua realtà di Transgender, rapportandosi apertamente con quotididiana disinvoltura e dignità alle complesse convenzioni sociali; questa libera esperienza unita alle sue connaturate peculiarità, è stata l’armonica e costante musa ispiratrice del libro.Il libro è disponibile sul sito dell’editore www.lulu.com
fonte: mondoquer
Appuntamenti al Milk di Milano 10 gennaio
Appuntamenti al Milk di Milano. 10 gennaio presentazione del libro “Diurna” di Monica Romano
Tante nuove iniziative per il 2010 organizzate da Milk Milano.
Domenica 10 Gennaio Milk Milano innaugura, grazie alla colaborazione del King Lounge Bar (via Derna 19, MM2 Cimiano) una rassegna di appuntamenti che ci accompagnerà sino all’inoltrata primavera: “Think Milk… Be King!”. Incontri culturali affidati a persone di comprovata competenza e a rappresentanti storici dell’attivismo che parlerano di noi e della nostra storia in modo molto colloquiale e amichevole, spaziando dalla musica ai telefilm, dalla storia alla letteratura. A seguire, per conoscerci meglio, un ricco happy hour in stile King.
Il primo appuntamento è la presentazione del libro saggio “Diurna: la transessualità come oggetto di discriminazione“, della scrittrice Monica Romano, Presidente onorario dell’Associazione La fenice, edizioni Costa&Nolan, collana Nuovi Ritmi
Il libro di Monica Romano dà una risposta ampia ed esaustiva a quesiti da sempre circondati da un alone di ignoranza e pregiudizio, fornendo un punto di vista “insider” sulla tematica: quello di una persona trans.
Si analizza in particolar modo la situazione italiana, rivelando le dinamiche di discriminazione, delegittimazione ed oppressione esercitate nei confronti delle persone trans in ambito sociale e culturale, sulla base di una concezione binaria dei generi, elevata a dogma dal “benpensante” mondo contemporaneo occidentale.
“Diurna” è il primo saggio italiano che approfondisce la problematica della discriminazione nel mondo del lavoro delle persone trans attraverso interviste, testimonianze dirette e racconti di vita.
Non manca infine un approfondimento della letteratura storico-antropologica su transessualità ed identità transgender, testimone della presenza delle stesse in epoche e luoghi diversi dalla società occidentale contemporanea.
fonte: mondoqueer
Un numero verde antiomofobia?
Pari opportunità. Un numero verde antiomofobia? C’è, o meglio… ci sarà. Per il momento è un’idea.
8 gen
2010 “Contro l’omofobia e la discriminazione il Governo ha attivato un numero verde 800.90.10.10 che raccoglie segnalazioni, denunce e testimonianze su fatti che pregiudicano, per motivi di razza o origine etnica, la parità di trattamento tra le persone; offre assistenza alle vittime delle discriminazioni fornendo informazioni, orientamento e supporto”. Questa notizia è stata raccolta stamane da Il Tempo durante un’intervista fatta ad un coordinatore del Pdl. E non si tratterebbe del solito disco propagandistico per attirare simpatie da parte della comunità gay, il numero c’è, esiste ma… Ma al solito c’è un ma ed è che attualmente gli operatori che rispondono a tale numero non offrono assistenza su casi di omofobia, non sono preparati ’sul tema’, ma con grande cortesia fanno sapere che in prospettiva il Ministero delle pari opportunità, da cui dipendono, ha in animo di allargare tale servizio e quindi di poter intervenire anche in casi di discriminazioni sessuali o veri e propri atti omofobi. A partire da quando non è chiaro, la buona intenzione c’è. Staremo a vedere e vi terremo informati.
fonte: Gaynews24
Libri “L’identità sessuale a scuola”
Libri. “L’identità sessuale a scuola”, il 13 gernnaio presentazione a Roma presso la Camera.
8 gen
2010 Le associazioni Pratika di Arezzo e L’Altra Città di Grosseto presenteranno mercoledì 13 gennaio 2010 alle ore 18.00 alla Camera dei Deputati, presso sala delle Colonne di Palazzo Marini (Roma, via Poli 19) L’identità sessuale a scuola. Educare la diversità e prevenire l’omofobia, il volume recentemente edito da Liguori e curato da Federico Batini e Barbara Santoni, con numerosi interventi di studiosi italiani tra cui Luca Pietrantoni, Gabriele Prati, Davide Dèttore e Antonella Montano. Interverranno alla presentazione importanti esponenti del mondo politico e letterario, tra cui l’Onorevole Anna Paola Concia, l’Onorevole Donella Mattesini, ex vice sindaco di Arezzo, eletta alla Camera nel 2008 e attuale membro delle Commissioni Parlamentari Lavoro e Infanzia e Adolescenza, lo scrittore e poeta Franco Buffoni e i curatori del volume Federico Batini e Barbara Santoni.
fonte: Gaynews24
venerdì 8 gennaio 2010
TRANS/EX-TRANS: CERCASI UN LAVORO CORRETTAMENTE RETRIBUITO
TRANS/EX-TRANS: CERCASI UN LAVORO CORRETTAMENTE RETRIBUITO
Questo gruppo vuole facilitare l’incontro tra le domande di lavoro delle persone Trans/ex-Trans e le offerte di lavoro.
In Italia il lavoro per le persone Trans/ex-Trans resta uno dei nodi più difficili da sciogliere.
Le istituzioni competenti hanno da sempre dimostrato una scarsa attenzione al problema e perciò, di fatto, in Italia, le persone Trans/ex-Trans restano troppe volte disoccupate a vita, sono scartate al primo colloquio di lavoro o vengono licenziate come iniziano il percorso di transizione. Tutto ciò è una evidente ingiustizia sociale, non degna di uno stato di diritto.
In Italia questo problema non è mai stato sanato, per esempio, attraverso delle politiche di avviamento al mondo del lavoro per le persone Trans/ex-Trans, spot, anche contro la transfobia etc., da parte delle istituzioni competenti e/o dal Governo e/o dal Ministero dei Diritti e delle Pari Opportunità che, anche ultimamente, invece, ha dimostrato una scarsa sensibilità promuovendo solo uno spot contro l’omofobia, ma non contro la transfobia.
Siamo convinte/i che uno spot - anche se molto costoso - da solo, non è sufficiente per abbattere le barriere del pregiudizio e l’ostracismo sociale a danno delle persone Trans/ex-Trans ingiustamente vittime di un sistema scarsamene inclusivo, ma potrebbe rappresentare un segnale in controtendenza rispetto alla ormai dominante cultura di rifiuto della popolazione Trans/ex-Trans che vive in Italia, spesso vittima del boia transfobico, abbandonata, isolata, perseguitata e dove, troppe volte, in alcuni casi disperati, prende il sopravvento quel maledetto sentimento di sconforto che porta al suicidio.
Non vogliamo credere che tutte/i le/gli italiane/i hanno questi sentimenti negativi di pregiudizio nei confronti delle persone Trans/ex-Trans e quindi speriamo che attraverso questo gruppo su facebook, fondato da persone Trans/ex-Trans, possa facilitarsi l’incontro tra le richieste di lavoro delle persone Trans/ex-Trans e le offerte di lavoro e chissà, in Italia, possa realizzarsi il sogno di molte/i di noi di trovare un lavoro correttamente retribuito, per potersi integrare e vivere una vita dignitosa. per iscriversi al gruppo http://www.facebook.com/group.php?v=wall&ref=mf&gid=229017066157
fonte:http://www.facebook.com/group.php?v=wall&ref=mf&gid=229017066157
SI E' SVOLTA IERI A ROMA LA RIUNIONE IN DIFESA DELLE PERSONE TRANSESSUALI
venerdì 8 gennaio 2010
SI E' SVOLTA IERI A ROMA LA RIUNIONE IN DIFESA DELLE PERSONE TRANSESSUALI
EMERGENZA VIOLENZA CONTRO TRANSESSUALI: SI SONO RIUNITE OGGI A ROMA LE ASSOCIAIZONI PER LA DIFESA DEI DIRITTI E DELLA DIGNITA’ DELLE PERSONE TRANSESSUALI. DECISE AZIONI E INIZIATIVE CONCRETE CONTRO LA VIOLENZA E IL PREGIUDIZIO.
Roma, 7 gennaio 2009
Su proposta dell’Associazione Radicale Certi Diritti si sono riunite oggi a Roma, presso la sede dei Radicali, le principali associazioni italiane che si occupano della difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali. La riunione è nata dall’esigenza di studiare azioni concrete con l’obiettivo di sensibilizzare il Ministro degli Interni, i media e la società civile, riguardo il grave fenomeno della violenza di cui sono state vittime le persone transessuali in questi ultimi mesi. Tra i punti che verranno elaborati in proposte concrete, con l’obiettivo di aiutare, sostenere e proteggere le persone transessuali, vi sono temi che riguardano l’ambito del lavoro, dei media, dell’assistenza sanitaria e sociale, anche con iniziative legislative.
Tali proposte verranno definite da commissioni di lavoro che si sono costituite su specifici temi. Sabato 23 gennaio si svolgerà a Roma un’altra riunione nazionale che dovrà definire termini e modalità degli incontri con il Ministro degli Interni, con la Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati e con altre istituzioni.
All’incontro, coordinato da Fabianna Tozzi, Presidente Associazione Transgenere e Sergio Rovasio, Segretario dell’Associazione Radicale Certi Diritti, hanno partecipato, tra le altre e gli altri, Imma Battaglia, Presidente di DiGayProject, Paola Concia, deputata del Pd; Helena Velena; Darianna Saccomani, co-promotrice Congresso italiano Transessuali; Leila Deianis, Presidente Ass.ne Libellula; Maria Gigliola Toniollo, Cgil Nuovi Diritti; Sergio Stanzani, Presidente del Partito Radicale Nonviolento; Mirella Izzo, Presidente Crisalide PanGender; l’Avv. Federica Pezzoli; Deborah Orlandini, Circolo Pasolini di Lecce; Francesca Eugenia Busdraghi, Presidente nazionale Azione Trans; Porpora Marcasciano, Presidente del Movimento Identità Transessuali; Gruppo Ireos Firenze; Gruppo Every One; Cristiana Alicata, tavolo lgbt del Pd; Alba Montori e Claudio Mori, Fondazione Massimo Consoli; Andrea Maccarrone, Guido Allegrezza, esponenti del movimento lgbt.
fonte:
http://www.certidiritti.it/tutte-le-notizie/550-si-e-svolta-oggi-a-roma-riunione-in-difesa-persone-transessuali.html
Agenzia per single Lgbt "Il Delfino",
Intervista esclusiva all'Agenzia per single Lgbt "Il Delfino", con sede a Torino e Milano: parla Sabina Sardu
Essere single va bene, finchè è una scelta. Serietà, sobrietà, attenzione. Sono queste lo slogan e le parole chiave dell’agenzia “Il Delfino”, con sede a Torino e che si offre di rendere possibile l’opportunità di una vita serena in una relazione di coppia con persone dello stesso sesso.
Si tratta della prima agenzia a Torino che punta a favorire il rapporto d’amore e stima con se stessi e con gli altri. Si avvalgono della collaborazione di psicologi, avvocati, medici che aiutano a soddisfare al meglio gli obiettivi di una vita di coppia serena ed appagante.
Le sedi sono a Torino e Milano e noi di Queerblog, per avere una descrizione più dettagliata, in esclusiva, abbiamo parlato direttamente con i responsabili e la direttrice. l’intervista alla gentile e disponibilissima Sabina Sardu:
Ci parla un po’ della vostra agenzia? Com’è nata l’idea?
La nostra agenzia è nata da un’idea, un sogno che avevo da sempre. Successivamente, con il tempo, dialogando tra amici, sia etero che omosessuali, spesso si parlava della difficolta’ nell’incontrare la persona giusta, del desiderio, comune di incontrare l’amore. Riflettendo, ho realizzato che se le agenzie matrimoniali per persone etero esistevano da sempre…perchè non poteva esisterne una per persone dello stesso sesso?
Avete incontrato difficolta burocratiche o dubbi sull’apertura?
Le difficolta’ burocratiche inizialmente si sono verificate, è stato necessario scontrarsi con l’attuale stato delle cose , nel nostro paese il matrimonio gay è anti costituzionale. solo l’assoluta convinzione ed amore per questo progetto hanno consentito il suo realizzarsi. E’ nata cosi’ la nostra agenzia di incontri per persone dello stesso sesso, che funziona esattamente come una tradizionale agenzia matrimoniale per persone etero.
Avete già numerosi clienti. A quanto si aggirano circa le stime di persone che si sono rivolte a voi?
Le persone rivoltesi alla nostra agenzia sono circa 400.
Molte coppie hanno poi funzionato oppure sono stati registrati più insuccessi?
Molte coppie si sono innamorate, hanno trovato insieme un sentiero comune da percorrere. A volte succede anche di registrare degli insuccessi, tutto è come nella vita reale, nulla è finto, ma il nostro impegno è costante perchè le persone che si sono rivolte a noi vengano seguite al meglio.
Com’è il tipo “medio” di target fisico e culturale di chi si rivolge a voi? Persone timide, con molte esperienze alle spalle?
Non esiste una sola tipologia di persona che si rivolge a noi. L’unico dato riscontrabile comune al nostro target è quello dell’eta’, non abbiamo iscritti troppo giovani. Questo perchè chi arriva da noi, ha raggiunto con l’eta’ la consapevolezza, il forte desiderio di una relazione stabile, di una convivenza ed inoltre ha da tempo superato la naturale fase della giovinezza,in cui gli incontri vengono fatti principalmente nei locali o in chat. Le tipologie di iscritti sono le piu’ varie, liberi professionisti, creativi, impiegati. Arrivano da noi , raccontano il loro vissuto, spesso fatto anche di sofferenza. Noi li accogliamo, con rispetto, nessun tipo di giudizio, offriamo l’assoluto ascolto che è fondamentale per aiutarci a capire chi sono ed in che modo possiamo aiutarli, andando a realizzare incontri mirati, vicini il piu’ possibile , a cio’ che ci hanno domandato, alle loro aspettative e desideri.
Nei colloqui conoscitivi con i vostri clienti, di cosa spesso si lamentano del mondo Lgbt?
Nei nostri colloqui conoscitivi, gli iscritti si lamentano delle scarse opportunita’ di luoghi di incontro che non siano quelli in cui si trova l’opportunita’ di relazioni brevi, dove il sesso è il fine ultimo(locali, chat, saune). Si lamentano anche della classificazione, degli stereotipi comuni che vogliono il mondo gay-lesbo tutto uguale , stesse ideologie, gusti, a discapito dell’unicita’ di ogni individuo, orientamento sessuale a parte.
Sono più gli uomini o le donne che cercano il vostro servizio?
La proporzione tra uomini e donne, tra i nostri iscritti li vede praticamente quasi in parità
Qualcuno potrebbe chiedere come pensate di essere d’aiuto a chi vi cerca… siete voi stesse interne al mondo Lgbt oppure siete etero che conoscono bene le dinamiche esterne?
Noi, siamo entrambe etero, con conoscenze all’interno del mondo gay-lesbo, ma crediamo che la sensibilita’, l’attenzione, l’ascolto, l’impegno verso questo mondo non richieda uno specifico orientamento sessuale.
Avete ricevuto critiche o pubblicità negativa da qualcuno magari che storce il naso di fronte a questi aiuti gay friendly?
Non abbiamo mai ricevuto pubblicita’ negative. Per le critiche, questo puo’ anche essere accaduto, noi non ne abbiamo notizia, ed in ogni caso non ce ne curiamo, crediamo fermamente in questo progetto, questo è cio’ che conta.
C’è un messaggio o qualcosa che volete aggiungere da dire ai nostri lettori?
Il messaggio che desideriamo lanciare è che siamo molto felici del riscontro che stiamo ottenendo dal mondo gay-lesbo, riscontrato dalle mail che ogni giorno riceviamo da tutta italia. Il nostro sito (www.agenziaildelfino.com) è continuamente visitato, noi siamo assolutamente a disposizione per qualunque tipo di informazione o chiarimento. Il nostro impegno è quotidiano, le nostre iniziative in costante evoluzione. Crediamo in questo progetto, lo sosteniamo con amore e passione; per ora siamo presenti a Torino e Milano ma sta partendo il progetto di franchising per accontentare chiunque voglia rivolgersi ai nostri servizi. Vogliamo anche ringraziare , per le belle parole, tutte le persone che ci scrivono, il loro sostegno aggiunge energia sempre nuova , fondamentale nel nostro lavoro.
fonte: queerblog
David Letterman criticato per uno sketch ironico su Amanda Simpson
David Letterman criticato per uno sketch ironico su Amanda Simpson, la transessuale scelta da Obama per il suo team
David Letterman, durante il suo show ironico e spesso umoristicamente tagliente, è al centro di uno scandalo per una battuta, giudicata offensiva e fuori luogo, sul personaggio di Amanda Simpson, scelta da Obama stessa per entrare a far parte del suo staff come consigliera del Dipartimento del Commercio. Letterman stava parlando di un suo presunto appuntamento in quell’ufficio quando, dopo aver mostrato un’immagine dalla donna, un suo assistente di studio (nonchè spalla comica in quel momento) si è alzato gridando per il set: “Amanda? Amanda era un ragazzo? Oh mio Dio!” .
E questo sketch, quasi sicuramente non volutamente offensivo, è stato duramente criticato dal blogger gay Joe Jervis, che l’ha definita come “qualcosa di misero ed offensivo e scontato, di bassa lega, contro i trans“. Tra i lettori del sito, molti hanno solo sottolineato l’intento volutamente provocatorio di ironizzare, appunto, su questa folle reazione e sulla transfobia. Ma lui non ci sta e rincara la dose,
“Per coloro che non vedono nulla di sbagliato in quello sketch, pensate solamente a quanto abbia rinforzato il luogo comune della reazione di spavento per un transessuale che in tanti usano come scusante per i crimini d’odio, come nel caso dell’uccisione del giovane Jorge Mercado. A parte il clichè infantile e da sit com, la fuga dallo studio rappresenta comunque l’immagine di rifiuto al pensiero che Amanda sia un trans e non quell’immagine da siparietto comico che dovremmo lasciar passare e trovare pure divertente”
fonte: queerblog
David Letterman, durante il suo show ironico e spesso umoristicamente tagliente, è al centro di uno scandalo per una battuta, giudicata offensiva e fuori luogo, sul personaggio di Amanda Simpson, scelta da Obama stessa per entrare a far parte del suo staff come consigliera del Dipartimento del Commercio. Letterman stava parlando di un suo presunto appuntamento in quell’ufficio quando, dopo aver mostrato un’immagine dalla donna, un suo assistente di studio (nonchè spalla comica in quel momento) si è alzato gridando per il set: “Amanda? Amanda era un ragazzo? Oh mio Dio!” .
E questo sketch, quasi sicuramente non volutamente offensivo, è stato duramente criticato dal blogger gay Joe Jervis, che l’ha definita come “qualcosa di misero ed offensivo e scontato, di bassa lega, contro i trans“. Tra i lettori del sito, molti hanno solo sottolineato l’intento volutamente provocatorio di ironizzare, appunto, su questa folle reazione e sulla transfobia. Ma lui non ci sta e rincara la dose,
“Per coloro che non vedono nulla di sbagliato in quello sketch, pensate solamente a quanto abbia rinforzato il luogo comune della reazione di spavento per un transessuale che in tanti usano come scusante per i crimini d’odio, come nel caso dell’uccisione del giovane Jorge Mercado. A parte il clichè infantile e da sit com, la fuga dallo studio rappresenta comunque l’immagine di rifiuto al pensiero che Amanda sia un trans e non quell’immagine da siparietto comico che dovremmo lasciar passare e trovare pure divertente”
fonte: queerblog
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In Veneto parte la campagna “Mai più omofobia”
In Veneto parte la campagna “Mai più omofobia”
L’omofobia è una piaga che finalmente sta avendo l’attenzione che merita, non solo da parte della comunità omosessuale ma anche dal mondo della politica. Dopo la campagna promossa dal governo, è la volta dei Giovani Democratici del Veneto, che hanno lanciato la campagna “Mai più omofobia“, spinti dalla consapevolezza che i crimini fondati sul differente orientamento sessuale sono ormai all’ordine del giorno, e sono diventati assolutamente insostenibili.
Filippo Silvestri, segretario regionale dei Giovani Democratici del Veneto, ha spiegato com’è nata una simile iniziativa: “La campagna dei giovani democratici del Veneto, vuole essere in primis il primo tassello di una battaglia culturale, prima che politica, per la costruzione di una societa’ dei diritti.”
“I diritti delle minoranze e la tutela delle differenze -prosegue Silvestri- sono due presupposti formali e sostanziali di una democrazia compiuta! In Italia i fatti accaduti a Roma nei mesi scorsi e quelli denunciati in Veneto dal report di Arcigay chiamano la nostra generazione e il partito democratico alla costruzione di un Veneto e di un’Italia veramente democratica, aperta, accogliente e solidale”.
In Veneto la situazione dell’omofobia arrivata a livelli intollerabili. “Siamo convinti – continua Silvestri – che oggi più che mai, occorra dire NO alla paura, dire No alla barbarie e di fronte ai continui attacchi leghisti e delle destre! La nostra generazione crede ancora che quest’Italia che il Berlusconismo ha reso piccola e spaventata, possa cambiare. La nostra generazione crede e si impegna nella realizzazione di una società aperta e solidale
fonte: gaywave
Verona: nasce il “Gruppo Genitori Lgbt”
Verona: nasce il “Gruppo Genitori Lgbt”
E’ pronta a partire a Verona una nuova e utile iniziativa dedicata alla comunità Lgbt, ed a coloro che hanno figli omosessuali. L’iniziativa Comprenderà sia i genitori di figli omosessuali che i genitori omosessuali, ed il gruppo che si formerà prenderà il nome di “GRUPPO GENITORI LGBT”. La presentazione di questo gruppo si terrà venerdì 22 gennaio 2010 ore 21.00, grazie al lavoro dei circoli Arcigay e Arcilesbica e il circolo Rebis di Verona. Lo scopo di questi incontri è quello di permettere uno scambio di idee e opinioni tra i partecipanti, che saranno invitati alla condivisione, conoscenza e quindi crescita comune.
Ognuno potrà parlare delle proprie esperienze, e fare tesoro di quelle degli altri, per rendersi conto che non si è soli di fronte alle difficoltà che in quanto genitore si possono vivere rispetto all’avere figli omosessuali.
Il primo incontro si terrà il 22 gennaio 2010, presso la sede Rebis di Verona – Stradone Santa Lucia nr. 17 C (a 300 metri dal cavalcavia di viale Piave in direzione Mantova).
Anche questa volta, l’agevolatore del gruppo è Ermanno Marogna, che abbiamo visto impegnato in altre iniziative, come nelle recenti sessioni di Psicodramma Lgbt ed altre varie iniziative.
Per maggiori informazioni sul “Gruppo Genitori Lgbt“, potete telefonare ad Ermanno 349 4641139 - Luigia e Rita 349 3134852.
fonte: gaywave
Firenze. Fondi alle coppie gay: il commento di Grillini
Firenze. Fondi alle coppie gay: il commento di Grillini
Ieri vi avevo parlato della decisione del comune di Firenze di pubblicare un bando per l’attivazione di un fondo decennale dal valore di 250 mila euro, volto ad agevolare le coppie che vogliono sottoscrivere un mutuo per l’abitazione principale. Il bando in questione comprenderebbe anche le coppie omosessuali, e la notizia ha ovviamente fatto discutere. Su questo tema si era espresso anche l’arcivescovo di Firenze monsignore Giuseppe Betori, che ha dichiarato: “Tenendo conto della ristrettezza delle risorse a disposizione per le politiche sociali, ci si aspetterebbe che fossero valorizzate le realta’ che hanno una valenza e una ricaduta su tutta la societa’ e quindi ci si aspetterebbe un aiuto e una promozione di politiche sociali a favore della famiglia fondata sul matrimonio, quella che la Costituzione tutela”.
Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay e presidente di GayNet, ha così commentato le dichiarazioni di Betori: “Secondo Betori, vescovo di Firenze, i fondi pubblici dovrebbero andare solo alle coppie eterosessuali in quanto bene pubblico mentre tutte le altre forme di convivenza non lo sarebbero. Ma secondo noi il vescovo sbaglia, e molto, perchè ogni coppia, ogni convivenza, ogni forma familiare rappresenta un bene pubblico oltrechè un elemento del benessere e della felicità collettiva.”
Grillini ha dichiarato che quello che ha fatto l’arcivescovo di Firenze è semplicemente mettere in mezzo “la crisi economica per giustificare una politica di discriminazione“.
“Bene ha fatto -conclude Franco Grillini- il comune di Firenze a non discriminare in materia di assistenza sociale e male fa il vescovo ad opporsi a misure di elementare giustizia sociale proprio nel momento in cui nel mondo c’è un pullulare di riconoscimenti delle coppie omosessuali dall’Austria, al Messico, alla città di Buenos Aires e persino a HongKong.”
fonte: gaywave
giovedì 7 gennaio 2010
GIORNATA TRANS AL FLORENCE QUEER FESTIVAL
GIORNATA TRANS AL FLORENCE QUEER FESTIVAL
Una giornata dedicata soprattutto alle problematiche transgender con i ricordi di Charlotte von Mahlsdorf della vita gay berlinese ai tempi del nazismo e dopo; l'anteprima del doc di Enrico Vanni (foto a lato)"O sei uomo o sei donna… Chiaro?" e di "Caccia alle streghe" di Sofia Gangi, ecc.
Vedi programma sul sito del Festival o alla nostra pagina
I film più interessanti proiettati nella quarta giornata del Florence Queer Festival 2009 hanno avuto come protagonisti persone transgender.
Il primo film proiettato "Ich bin meine eigene Frau"(Io sono la mia donna) 1992 di Rosa von Prauneim, racconta la vita di Charlotte von Mahlsdorf (vero nome Lothar Berfelde) . Lei stessa ci racconta la sua storia, aiutata da due attori che recitano episodi della sua giovinezza.
Charlotte era un punto di riferimento della comunità gay berlinese, molto conosciuta in Germania tanto da essere stata premiata nel 1992 con la maggiore onorificenza tedesca. Nella sua grande casa-museo in un sobborgo dell'ex Berlino-est, mostrava ai visitatori gli oggetti raccolti durante tutta la sua vita ( mobili dell'800-900 e soprattutto orologi, fonografi e grammofoni antichi), offriva loro un the e se i visitatori lo gradivano, raccontava la sua vita di omosessuale travestito ai tempi del nazismo e poi durante il periodo della DDR, periodo in cui la sua casa era un punto di ritrovo semi-clandestino dei gay di Berlino-est.
ENRICO VANNI PRESENTA "O SEI UOMO O SEI DONNA... CHIARO?!
Subito dopo è stato proiettato in anteprima il documentario "O sei uomo o sei donna… Chiaro?" 2008 di Enrico Vanni presente in sala. Attraverso interviste a persone transgender il documentario evidenzia i grandi problemi d integrazione che esse incontrano tra la gente e sui luoghi di lavoro. Problemi dovuti soprattutto alla totale ignoranza di cosa sia un transessuale, testimoniata dalle incredibili risposte date dai passanti intervistati in Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Un altro motivo di discriminazione è il messaggio negativo diffuso della Chiesa Cattolica. La voce di Vanni fa da filo conduttore tra i vari interventi, accompagnata da alcuni siparietti recitati, che mostrano come per la gente non è accettato e non esiste, nulla che non sia o maschio o femmina. Più di un intervistata ha evidenziato la necessità di una modifica della legislazione attuale il modo da permettere il cambio del nome sui documenti anche a chi non è stato ancora operato. Enrico Vanni nel suo intervento si è lamentato del totale disinteresse da parte di tutti i media riguardo al suo film.
Di seguito avrebbe dovuto essere proiettato "Isola nuda" di Debora Inguglia, non trasmesso per un problema tecnico (nell'epoca del digitale non è infrequente che i dvd non funzionino).
SOFIA GANGI PRESENTA "CACCIA ALLE STREGHE"
E' stata perciò anticipata la proiezione di "Caccia alle streghe" di Sofia Gangi, presente in sala. Il film raccoglie una serie di testimonianze riguardanti la storia del movimento gay lesbico in Sicilia dagli anni '70 ad oggi. Alcune delle interviste sono molto significative, come quella di una coppia di maturi commercianti, Gino e Massimo, che raccontano di cosa voleva dire una volta essere gay a Palermo o la testimonianza di una ragazza la cui compagna è malata di cancro. Il risultato finale è però purtroppo disomogeneo, per la diversità degli argomenti trattati e per la differente qualità tecnica degli spezzoni assemblati.
La prima serata è iniziata con il corto italiano "Excuse me, whaat's queeverr?" Di Giulia Berto e Giulia Forgione. Una chiaccherata in camerino, prima di uno spettacolo, con due famose drag queen torinesi Sara Jevo e Ambra Nata.
E' stato poi trasmesso "Strella" 2009 di Koutras H. Panos, un bellissimo film greco che racconta dell'incontro tra un ex carcerato alla ricerca del proprio figlio ed una transessuale. Molto divertente pur avendo una trama che ricorda una tragedia greca, questo film è un inno all'amore ed alla tolleranza.
Ha chiuso la giornata "Antartica" 2008 di Yair Hochner , film israeliano che ha già raccolto un gran successo di pubblico oltre che di critica. La trama racconta le storie, soprattutto sessuali, di un gruppo di giovani amici a Tel Aviv, in attesa che arrivi il vero amore. Pur essendo il film molto intelligente, esso si fa notare (ed apprezzare) in prima battuta, per le numerosissime scene di sesso, moltiplicate dall'espediente di suddividere lo schermo in varie parti.
Roberto Mariella
fonte: cinemagay.it
Nel terzo video qui sotto molte di noi si riconosceranno in ciò che frequentemente ci accade, e non è facile credetemi....Lisa
Ecco come funziona il body scanner
In questi ultimi giorni si è molto parlato dei cosiddetti Body Scanner. In sostanza si trattenebbe di scanner corporei, strumenti che letteralmente spogliano i passeggeri per verificare che cosa nascondono sotto i vestiti. Nel video che vi propongo potete vedere come funzionano i body scanner. Con questi mezzi, si può eseguire la scansione dei passeggeri nel giro di trenta secondi. Dopo un primo tentativo fallito nel 2008, adesso i body scanner tornano alla ribalta, in risposta ai recenti fatti di cronaca. non tutti però sono concordi con l’uso di simili mezzi, che pur invadendo la privacy, darebbero una maggiore sicurezza nei controlli. Tra coloro che non vedono esattamente di buon occhio l’introduzione dei body scanner, vi è anche Vladimir Luxuria.
fonte: gaywave
Miranda di "Sex and the city" lotta contra il divieto di adozione per i gay
L’attrice lesbica Cynthia Nixon, famosa per essere una delle quattro protagoniste di “Sex and the city“, in cui interpreta Miranda, ha annunciato lo scorso maggio il suo fidanzamento con la fidanzata Christine Marinoni. L’attrice ha inoltre dichiarato che ha intenzione di iniziare una battaglia contro il divieto (attualmente vigente in Florida) di adozione da parte delle persone omosessuali.
La Florida è l’unico stato dell’America in cui l’adozione gay e lesbica è ancora vietata, e l’attrice di “Sex and the city” ha intenzione di fare qualcosa per porre fine a questo divieto.
In questa battaglia, Cynthia sarà affiancata tre leader politici della Florida del Sud, la repubblicana Ileana Ros-Lehtinen e le Democratiche Nan Rich e Mary Brandenburg. Con questa campagna, la Nixon appoggerà quindi la campagna della ACLU (American Civil Liberties Union’s).
In merito alla legge che proibisce le adozioni omosessuali in Florida, il gruppo “American Civil Liberties Union’s” ha dichiarato: “Questa legge discriminatoria danneggia migliaia di bambini in affido che languono nel sistema della Florida, negando loro una sede permanente”.
La Nixon, che vedremo all’opera nel film “Sex and the city 2“, ha fatto sapere che ha anche intenzione di sposare la sua compagna, Christine Marinoni, quando le nozze omosessuali saranno approvate anche a New York.
fonte: gaywave
mercoledì 6 gennaio 2010
Vladimir Luxuria: il body scanner potrebbe essere umiliante
Vladimir Luxuria: il body scanner potrebbe essere umiliante per le persone transessuali
Sulla questione body scanner e sicurezza Vladimir Luxuria ha le idee chiare: bisogna conciliare la giusta esigenza di sicurezza con il diritto alla riservatezza e alla privacy. A maggior ragione questo discorso va fatto per le persone transessuali:
Per le trans poi non solo sarà umiliante “mettersi a nudo”, ma in certi scali di Paesi meno aperti, ci saranno ritardi per controlli, domande imbarazzanti, se non addirittura il diniego di accesso. Bisognerebbe trovare il modo per rendere tali controlli meno invasivi della sfera privata, standard internazionali che rispettino la dignità umana ed evitare una eccessiva discrezionalità da parte di agenti magari troppo solerti o transfobi.
Il rischio, effettivamente, è reale: in nome della paura si potrebbe passare sopra a tutto, anche alla dignità delle persone.
font: queerblog
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Austria: la pillola contro il mal d’amore.
FARMACI: AUSTRIA, IN ARRIVO PILLOLA CONTRO MAL D'AMORE/ANSA
(di Flaminia Bussotti) (ANSA) - VIENNA, - Romeo e Giulietta, Antonio e Cleopatra, Tristano e Isotta: se l'avessero saputo non avrebbero fatto quella fine. Per tutti i cuori infranti, il popolo dei traditi, degli abbandonati, dei dannati di Venere e Cupido, e' arrivato l'antidoto universale: un rimedio che promette miracoli contro ogni pena d'amore. E' la pillola ''Amorex'', prodotta dalla ditta farmaceutica Coropharm di Villach (Carinzia), gia' in commercio in tutta l'Austria. Costa 18,7 euro e puo' essere acquistata senza ricetta in farmacia a partire dai 14 anni. Niente piu' lacrime, singhiozzi, attacchi di panico: se lei, o lui, ti molla, basta una pasticca. Amorex, come riferisce oggi in prima il tabloid Kronen Zeitung, vince quell'orribile senso di abbandono e disperazione che assale tutti, prima o poi, almeno una volta nella vita, quando il partner se ne va. La pillola e' estratta dai frutti esotici di un albero che cresce in Costa d'Avorio, il Griffionia simplicifolia, noto da secoli nel continente nero: adesso le sue virtu' approdano dall'Africa nel vecchio continente, a beneficio di tutti i malati d'amore. Secondo la casa produttrice, la pillola e' un importante integratore dei componenti psicologici necessari in fasi difficili della vita: il suo contenuto agisce sui messaggeri chimici del cervello (come ad esempio gli ormoni), alterati a causa della pena, arrecando sollievo al malato. Le sue ''sostanze influenzano positivamente, senza effetti collaterali, i processi biochimici'', si legge sul sito del prodotto. I sintomi dei dolori amorosi sono ben noti e a diffusione planetaria: mal di testa, emicrania, difficolta' respiratorie, ansia, vertigini, depressione, apatia, insonnia, dolori muscolari e addirittura febbre. Ingerendo la pillola - a digiuno al mattino e la sera prima di coricarsi (in casi acuti anche piu' spesso) - si puo' fare tranquillamente a meno dei soliti placebo come la cioccolata, l' alcool, psicofarmaci, o addirittura la droga. Gli stati in cui la pillola e' consigliata sono molteplici e in genere hanno riguardato tutti almeno una volta nella vita: perdita del partner, separazione, divorzio, abbandono, tradimento. Ma anche la scomparsa di persone care, come genitori o amici, o la morte di un animale domestico cui si era particolarmente affezionati possono manifestarsi con la sintomatologia del mal d'amore. La Coropharm raccomanda il farmaco a tutti i malati e falliti d'amore, a partire dall'adolescenza: e assicura che Amorex contiene vitamine, non crea dipendenza, non ha controindicazioni e ''funziona''. ''Funzionera' veramente?'', si domanda piu' scettico il tabloid Kronen. Se si', il rischio e' che i grandi amori tragici della letteratura universale - che hanno ispirato Dante, Petrarca, Shakespeare e Omero - non verranno piu' prodotti per mancanza fonte di ispirazione: soffocata al primo sintomo da una pillolina.
fonte: ansa
Ed io aggiungo una riflessione, a chi di noi non servirà questa pillola? Lisa...
Scoperta la molecola delle pene d’amore
Tutti noi abbiamo patito, almeno una volta nella vita, le pene d’amore. Molto spesso si tende a sottovalutare la sofferenza che deriva dalla fine di una relazione sentimentale, da un tradimento o ancora da un’attrazione non corrisposta. Eppure, ci sono dei veri e propri sintomi che rendono il mal d’amore un malessere psicofisico da non sottovalutare.
Gli studiosi stanno cercando di scoprire da cosa derivino queste sensazioni e come si inneschino nell’organismo i meccanismi del dolore che si scatena da una delusione sentimentale.
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Regensburg, in Germania, ha studiato il comportamento degli animali in caso di abbandono al fine di trovare dei paralleli in ciò che accade negli esseri umani.
Sotto esame degli studiosi le arvicole di prateria, una specie di mammifero monogoma che sembra particolarmente attento al rapporto di coppia, nonchè molto sensibile ai cambiamenti nella stabilità sentimentale.
Lo studio ha portato all’individuazione della corticotropina, una molecola il cui fattore di rilascio provocherebbe le pene d’amore.
I maschi dell’arvicola, presi in considerazione per la ricerca, sono monogami e fedeli. Gli studiosi hanno isolato in questi mammiferi i geni dell’indole da single e i geni della monogamia.
Ulteriori studi hanno portato all’analisi dei meccanismi successivi all’abbandono da parte della compagna.
A differenza di quanto accadeva nel caso della perdita di un parente prossimo, come il fratello o la madre, quando ad andarsene era la partner, i sintomi depressivi erano maggiormente intensi. Nel cervello dei roditori abbandonati si osservava un livello maggiore di un messaggero chimico, responsabile del fattore di rilascio della corticotropina.
fonte: medicinalive
martedì 5 gennaio 2010
2010: l'Italia sarà uno stato laico?
martedì 5 gennaio 2010
2010: l'Italia sarà uno stato laico?
di Monica Lanfranco
Lo spot, che dura circa tre minuti, inizia con l’inno nazionale, e sullo schermo della tv passano gli articoli della Costituzione dove si ricorda che tutti gli esseri umani hanno diritto a libertà, integrità del corpo, uguaglianza e pari opportunità. Poi la scena cambia e, di seguito, una giovane donna si presenta e dice di essere insegnante e lesbica, un giovane uomo si presenta e dice di fare il programmatore e di essere gay, un altro si presenta e dice di fare l’operaio e di essere eterosessuale, poi è la volta di una barista transessuale e di una prostituta. Si ritrovano insieme in una stanza con sullo sfondo la bandiera nazionale e dicono di avere una cosa importante in comune: godere, tutte, degli stessi identici diritti. Cittadine e cittadini di uno Stato laico che si basa sulla condivisione di diritti, e di doveri, che prima di tutto è lo Stato stesso che salvaguarda e difende.
Ma non siamo in Italia. Siamo in Perù, paese dell’America latina non privo di problemi sociali ed economici, eppure capace di pensare, finanziare e diffondere via tv e internet un messaggio politico e culturale così semplice e così forte.
Se si fa un confronto con lo spot promosso in Italia dal Ministero delle Pari opportunità contro l’omofobia, nel quale la scelta è stata quella di puntare sull’insistenza del ‘ti interessa sapere se questa persona è etero o omosessuale’, è subito chiaro qual è l’abissale differenza: in Perù l’accento è sui diritti, in Italia no.
Mi importa o non mi importa: una visione lontana dall’orizzonte dell’impegno civile sottesa dall’analisi di ‘cosa ci accomuna e cosa no’.
Non è un particolare, è la sostanza. È l’essenza dalla quale scaturiscono scelte politiche collettive, ed è, soprattutto, una dichiarazione di intenti sorretta da una visione laica della coesistenza della collettività e della cittadinanza. Lo spot peruviano sta girando in rete, ed è un bene, perché è ora di ricominciare a guardare con attenzione alle priorità di una agenda non solo virtuale di priorità politiche.
Il 2009 si chiude in Italia con alcune domande fondanti e universali alle quali le forze laiche non sono state capaci di dare risposte unitarie: un essere umano potrà, in questo paese, decidere come terminare la propria vita, a casa sua o in strutture dedicate? Una donna potrà scegliere tra l’aborto farmacologico o chirurgico, e lo potrà fare nel rispetto della legge 194 oppure la legge sarà modificata in senso restrittivo? Due donne, o due uomini, potranno dirsi famiglia oppure no, e quindi adottare, stare in graduatoria per l’assegnazione di una casa, godere della pensione reversibile del coniuge, oppure saranno inesistenti agli occhi del diritto e della politica? Chi proviene da altri paesi godrà della cittadinanza e dell’inclusione come soggetto di diritti e di doveri, se rispetta le leggi? La libertà di professare la propria religione sarà, legittimamente, garantita a ogni persona, restando però fuori dallo spazio pubblico, oppure la visione laica dello stato sarà affiancata da quella religiosa al punto, come già accade in Inghilterra e in Canada, che alla legge laica sarà affiancata la sharia islamica, e il Vaticano potrà continuare a influenzare in modo sostanziale l’agenda politica e legislativa del nostro paese?
Nascere, crescere, vivere, lavorare, avere diritti e condividerli, decidere del proprio corpo, della propria esistenza e quindi di come essa si evolva e prenda forma, nel rispetto dei limiti e delle possibilità che la comunità traccia per il bene comune, limiti e possibilità dei quali la laicità dello stato è ingrediente fondamentale.
Sembrano argomenti alieni per la politica italiana di questi ultimi due decenni, e lo sono davvero, perché di fatto la politica in Italia è diventata altro rispetto alla collettività della quale, appunto, la politica dovrebbe curarsi.
Un corto circuito molto più pericoloso di quello che appare, e nel quale stanno germogliando frutti velenosi e mai debellati: il razzismo, il sessismo, la xenofobia, l’omofobia, alla base dei quali ci sono ignoranza e paura, a loro volta alimentati da un drammatico deficit culturale che ha visto la tv diventare il principale strumento di formazione delle coscienze. Lontani dall’essere oscurantisti ed economicamente arretrati, i fondamentalismi sono modernisti e capitalisti e si oppongono con forza alla visione laica della società. L’altra faccia della globalizzazione è la frammentazione delle comunità secondo i binari della religione, dell’etnicità o della cultura. È questa la situazione sfruttata dai fondamentalismi, che ben si saldano con le politiche delle destre. Tacere su questa rimozione non solo fa fare a noi occidentali un gigantesco passo indietro nella storia del percorso dell'autodeterminazione, ma infligge un colpo mortale a chi lotta per la secolarizzazione in paesi e culture dove ancora la religione e il patriarcato sono legge. Sostenere la laicità dello stato, oggi, significa difendere la libertà responsabile di ogni persona. Ma la politica se ne accorgerà?
fonte:http://www.dongiorgio.it/pagine.php?id=1946&nome=prima
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Violenza trans: giovedì 7 gennaio a Roma
Violenza trans: giovedì 7 gennaio a Roma incontro delle associazioni per la difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali
EMERGENZA VIOLENZA CONTRO TRANSESSUALI: GIOVEDI’ 7 GENNAIO INCONTRO A ROMA DELLE ASSOCIAZIONI PER LA DIFESA DEI DIRITTI E DELLA DIGNITA’ DELLE PERSONE TRANSESSUALI. PROPOSTA DI PIANO DI AZIONE COMUNE.
Promosso dall’Associazione Radicale Certi Diritti, si svolgerà giovedì 7 gennaio 2010, dalle ore 14,30, presso la sede dei radicali, Via di Torre Argentina 76, un incontro tra le Associazioni che si battono per la difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali per concordare un piano di azione comune rivolto alle istituzioni, ai media e alla società civile finalizzato al superamento della grave situazione di emergenza di cui sono vittime le transessuali.
Tra i punti che verranno discussi:
- Richiesta di incontro urgente con il Ministro degli Interni;
- Lettera-appello agli editori e direttori dei media italiani riguardo la grave distorsione che viene data all’immagine delle persone transessuali;
- Richiesta di incontro con la Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati per la calendarizzazione delle Proposte di Legge 1066 e 1433 per maggiori tutele delle persone transessuali e per la proposta di legge (2802 e 2807) contro l’omofobia e la transfobia tornata in discussione;
- Testo da diffondere agli addetti ai servizi sanitari, sociali e di Pubblica sicurezza (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitienziaria) riguardo migliori e adeguati trattamenti nei confronti delle persone transessuali;
- Documento – linee guida da proporre e/o concordare con Governo, Sindacati e Associazioni riguardo l’inserimento e la lotta alle discriminazioni nel mondo del lavoro delle persone transessuali.
L’incontro è aperto alle Associazioni, a tutte/i coloro che si trovano d’accordo ad avviare azioni specifiche comuni.
All’incontro hanno per ora confermato la loro presenza:
Leila Deianis – Associazione Libellula,
Rita Bernardini, deputata radicale; Roma;
Maria Gigliola Toniollo – Cgil Nuovi Diritti;
Porpora Marcasciano, Movimento Identità Transessuali;
Paola Concia, deputata Pd;
Avv. Federica Pezzoli, free lance;
Deborah Orlandini, Circolo Pier Paolo Pasolini – Lecce;
Darianna Saccomani, membro staff organizzativo Congresso italiano Transessuali e Transegender;
Imma Battaglia, Presidente DiGayProject;
Mirella Izzo, Presidente Associazione Crisalide PanGender;
Gruppo EveryOne;
Ivan Scalfarotto, Vice Presidente Assemblea Nazionale Partito Democratico;
Savero Aversa, Queer.SEL, per la cultura delle differenze di Sinistra Ecologia e Libertà;
Per preannunci di partecipazione e/o comunicazioni:
info@certidiritti.it
fonte:http://www.certidiritti.it/tutte-le-notizie/547-certi-diritti-promuove-incontro-con-associazioni-difesa-transessuali.html
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lunedì 4 gennaio 2010
LGBT: Argentina caput mundi
Qualche tempo fa ci avevano stupito con una pubblicità,che trovate in fondo all'articolo,(anche se non in italiano è di facile comprensione) ma si sa, spesso le pubblicità sono destinate più a far parlare di qualcosa che a dire la verità. Le notizie che vengono dell’Argentina però per una volta sembrano confermare una certa sensibilità verso il mondo lgbt. A luglio infatti s’è tenuta a Buenos Aires la 2ª edizione del “GNETWORK 360“, un incontro dedicato alle imprese ed agli imprenditori orientati al mercato ed al turismo lgbt.
Il Forum si presentava come punto d’incontro per offrire nuove opportunità e stabilire nuove reti tra coloro che partecipano per la prima volta all’incontro e gli altri imprenditori di diversi settori che sono già parte di questo progetto e di questa comunità. Allo stesso tempo è stata un’occasione unica per essere addestrati a capire e conoscere il mondo GLBT in profondità. Non a caso l’incontro si è tenuto a Buenos Aires, in quanto una destinazione” gay-friendly”, aggettivo che la città s’è meritata non solo per l’organizzazione di questo evento ma anche per l’apertura totale ed incondizionata che dimostra verso il mondo lgbt. La prossima istituzione della NGLCC ovvero ‘National Gay & Lesbian Camera di Commercio’ altro non è che un’ulteriore prova della strada intrapresa in tema
fonte:liquida
Miss "Gay" Brazil..la seconda classificata strappa parrucca alla vincitrice
Rissa a "Miss Gay Brazil": la seconda classificata strappa corona e parrucca alla vincitrice
Immaginate la tensione del presentatore che pronuncia il nome della vincitrice del concorso “Miss gay Brazil”. Tutte coloro che hanno partecipato - e che magari sono arrivate in finale - sentendo il nome di un altro, dovranno sorridere e far finta di nulla, magari anche abbracciando la rivale che ha appena vinto.
Questo finto buonismo e gioia per l’altro avviene in tutti in concorsi di bellezza, etero o lgbt, e la massima rappresentazione la offre Miss Italia. La vincitrice piange e tutte l’abbracciano, mentre qualcuna magari sarebbe tentata di tenerle la testa sotto l’ascella e portarle via la corona.
Qualcosa del genere è successo, appunto, alla finale di “Miss Gay Brazil”, durante l’intervista della vincitrice. La seconda classificata appare inaspettatamente alle spalle e le strappa corona (e parrucca annessa). Cliccate dopo il salto per il video… Che bello sarebbe assistere alla stessa scena durante il concorso di Madame Mirigliani… Ah, sogni!
fonte: queerblog
Padre australiano porta figlio 14enne da una prostituta per curarlo dall’omosessulità
Padre australiano porta figlio 14enne da una prostituta per curarlo dall’omosessulità
Un padre, nel Queensland in Australia, è in attesa di giudizio per aver costretto il figlio di 14 anni ad avere un rapporto sessuale con una prostituta (pensava che il ragazzo fosse gay e che quella fosse la cura).
Secondo il “Rockhampton Morning Bulletin”, il presunto incidente sarebbe accaduto nel 2007 durante un barbecue di famiglia.
Il padre, che non può essere ovviamente nominato, ha detto di aver telefonato a una ”professionista del sesso” mettendosi d’accordo per incontrarla in un motel sulla Yaamba Road, nel North Rockhampton.
Ai magistrati della corte di Rockhampton il “premuroso” genitore ha raccontato di avere aspettato fuori della stanza del motel, dopo aver detto a suo figlio che si aspettava di vedere un preservativo usato come prova del rapporto.
I fatti contestati sono venuti alla luce dopo la chiamata “liberatoria” del padre all’Unita di Investigazione per la protezione dei minori nel maggio 2008.
L’agente di polizia, che ha risposto alla chiamata, ha riferito che il padre avrebbe detto di avere portato il figlio quattordicenne dalla prostituta perchè aveva il sospetto che il ragazzo abusasse sul fratello minore e visto che la polizia non stava intervenendo su questo incestuoso rapporto tra fratelli lui aveva deciso di risolvere “a modo suo” .
La madre del ragazzo ha sostenuto che suo figlio, aveva detto in lacrime, che il padre lo aveva portato a vedere una prostituta, ma nulla di più.
Comunque i magistrati hanno sostenuto di avere prove sufficienti per accusare l’uomo di stupro del minore.La causa sarà esaminata in appello ad inizio 2010.
Complimenti a quel padre che con la sua stupidità e superficialità ha violato e macchiato in modo indelebile la fanciullezza di suo figlio… Ecco cosa porta l’ignoranza !
Fonte MondoQueer
domenica 3 gennaio 2010
Il 2010 e’ l’anno di Chopin.
2010 Grandi preparativi per l’Anno di Chopin, e in particolare la Polonia si appresta nel 2010 a commemorarlo con i dovuti onori. Ma il mondo intero onorera’ il bicentenario della nascita del ”poeta del pianoforte”, come e’ stato definito nel parlamento a Varsavia, che ha approvato un ampio programma di manifestazioni. Nato il 1 marzo 1810 a Zelazowa Wola vicino Varsavia, Chopin fin da piccolo fu considerato un genio della musica paragonato a Mozart.
fonte: Gaynews24
Buzzanca: "Addio Merlo maschio, ora difendo i diritti dei gay in TV"
Buzzanca: "Addio Merlo maschio, ora difendo i diritti dei gay in TV"
L´attore su RaiUno dal 10 gennaio con "Io e mio figlio" interpreta un commissario padre di un omosessuale
di Silvia Fumarola
Roma - Lando Buzzanca è molto simpatico, appassionato, involontariamente comico quando dice: «Le femministe non mi hanno capito. Io con le commedie volevo mettere in evidenza la fragilità dell´uomo, invece mi hanno massacrato». Abbandonati i panni dell´homo eroticus, stendiamo un velo sulla fragilità, adottato dalla fiction, torna su Rai Uno dal 10 gennaio col seguito di una serie molto apprezzata Io e mio figlio: nuove storie per il commissario Vivaldi diretta da Luciano Odorisio che racconta il rapporto tra un padre commissario e un figlio poliziotto omosessuale. Con questo ruolo, cinque anni fa, la destra lo criticò duramente. Buzzanca, a questo ruolo tiene molto: perché?«L´idea è mia, la proposi all´allora direttore di Rai Fiction Stefano Munafò, uomo intelligente. Mi chiese: hai un figlio gay? Risposi di no, ma sentivo il tema. La destra mi attaccò ma Il Secolo ha scritto un pezzo chiedendo scusa, l´avevano messa sul piano politico. Io sul piano sociale». C´è stata un´ondata di omofobia. «Tira una brutta aria, una serie in cui un padre dopo un momento di sbandamento, ce l´avrei anch´io, cerca di conoscere il figlio, capisce che il compagno gli vuol bene, insomma, che c´è l´amore, ha un senso. E poi l´omofobia si nasconde. Persone insospettabili, anche colte, mi hanno detto: "Se fosse stato mio figlio l´avrei cacciato di casa". Ma come si fa a buttare via un figlio? L´omosessualità non è un vizio, né una malattia. La dignità di un uomo è più importante di come esprime la sessualità. L´amore ci rende persone umane». Il cinema ha trattato spesso il tema. «Le fate ignoranti era meraviglioso, con la Buy che scopre chi era il marito... Noi raccontiamo l´omosessualità in famiglia. Non a caso ho voluto che il padre fosse un poliziotto, un uomo d´ordine e una persona che conosce la vita in tutti i suoi aspetti». È come se avesse iniziato una nuova carriera. «Ho detto basta al cinema dopo aver fatto Adamo ed Eva: io e la Fenech con una foglia di fico. Ho capito che la commedia si sarebbe degradata, era diventata una porcheria. Nei miei film ero un uomo in difficoltà davanti alla donna degli anni 70: Adele Cambria mi bollò come "reperto archeologico di maschilismo". Le femministe non vedevano i miei film». Buzzanca, lo dicevano perché li avevano visti. «Ma con La schiava raccontavo la debolezza dell´uomo stanco della moglie perché immaturo. Stracciarono i manifesti. C´ero io su un risciò tirato da una ragazza. Immagine bellissima».Insomma, bellissima... «Guardi, era una bella foto. Dopo due ore non c´era più un poster. Per non parlare dell´Uccello migratore... Non capivano il personaggio. Lo sa che siamo più fragili, se una donna dice che è finita è finita, un uomo scaricato non si rassegna». Si sente snobbato dalla sinistra?«Sì, in teatro non entro nelle regioni rosse. Ma sono amico di Bertinotti, quando ha visto i Viceré si è complimentato. Ho fatto la campagna elettorale per Veltroni quando sfidò Alemanno: sapevo che era meglio di Gianni. Come ho capito che era meglio Gianni di Rutelli. Sono un uomo libero».
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Verona - Primo incontro con il gruppo "Genitori LGBT"
Verona - Primo incontro con il gruppo "Genitori LGBT"
Venerdì 22 gennaio 2010 ore 21.00
I circoli Arcigay e Arcilesbica e il circolo Rebis di Verona congiuntamente, stanno creando un "GRUPPO GENITORI LGBT", che avrà lo scopo di far incontrare genitori di persone omosessuali, ma anche genitori omosessuali, ovvero persone omosessuali che hanno avuto figli in precedenti relazioni eterosessuali oppure avuti come single.
Lo scopo del gruppo è offrire delle occasioni di incontroaffinché si creino tra i partecipanti situazioni discambio, condivisione, conoscenza e quindi crescita comune. Il gruppo sarà un'occasione in cui ciascuno potràportare le proprie esperienze e potrà ascoltare quelle degli altri, anche in riferimento alle difficoltà che in quantogenitore si possono vivere rispetto all'avere figli omosessuali, oppure che si possono vivere come genitore omosessuale che ha dei figli. La cadenza degli incontri e la modalità più precisa ditrovarsi, verrà decisa insieme il giorno della presentazione a seconda delle esigenze dei partecipanti. L'agevolatore del gruppo è Ermanno Marogna che da moltianni si occupa di counseling e formazione in ambito LGBT.
L'incontro di presentazione del 22 gennaio 2010, si tienepresso la sede Rebis di Verona - Stradone Santa Lucia nr.17/C (a 300 metri dal cavalcavia di Viale Piave in direzione Mantova).
Per informazioni telefonare a: Ermanno 349 4641139Luigia e Rita 3493134852
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Addio 2009, l'anno magico del cinema lgbt
di Roberto Schinardi
Ripercorriamo 365 memorabili per la settima arte queer: dai trionfi all’Oscar di ‘Milk’ al successo di ‘A Single Man’ passando per un’edizione di Cannes ultragay. Ma il cinema gay dove sta andando?
È stato davvero un anno magico per il cinema glbt, il 2009. Non tanto per la quantità di opere gay che si sono viste sui nostri schermi - indubbiamente la produzione cinequeer è stata prolifica, ma non è questa la vera novità - quanto piuttosto perché finalmente diversi titoli d’autore si sono imposti per qualità e stile nei più importanti festival internazionali, anche quelli non specializzati. Già alla cerimonia degli Oscar del 22 febbraio, il primo forte segnale l’ha dato un film chiave diventato in pochi mesi un titolo di culto, il biografico “Milk” di Gus Van Sant, con due Oscar ‘pesanti’ (miglior attore allo straordinario Sean Penn e sceneggiatura alla rivelazione Dustin Dance Black).Indubbiamente il più importante film politico gay del decennio, in grado di conciliare le esigenze autoriali con un cinema più mainstream destinato al grande pubblico, attraverso una ricostruzione meticolosa ma non didascalica di vita e carriera di Harvey Milk, una figura emblematica del movimento gay internazionale, assolutamente attuale nel suo messaggio di sprone a mantenere vivo l’impegno militante in un periodo in cui le minacce sociali antigay, soprattutto nel nostro Paese, sono quanto mai aggressive e violente.Un altro messaggio positivo l’ha dato il Togay di aprile, una delle migliori edizioni degli ultimi anni, in cui è emersa la rivelazione hongkonghese Kit Hung col suo lirico “Soundless Wind Chime” ma si è imposto anche il belga Joachim Lafosse e il suo provocatorio "Elève libre" sul tema pedofilia (peccato che non sia stato distribuito, ma in effetti temevamo che fosse troppo audace per il pubblico generalista italiano). Il trend positivo è stato confermato anche a Cannes: la 62esima edizione si è rivelata la più gay dell’intera storia del festival. Ma in realtà le sorprese non sono arrivate dai film glbt dei grandi autori - Almodóvar e Ang Lee sono stati piuttosto deludenti - quanto piuttosto dal vivaio di giovani registi poco noti: la Palma d’Oro per la migliore sceneggiatura al fiammeggiante melò gay "Spring Fever" di Lou Ye ma anche l’amore estremo tra ebrei ortodossi nel commovente "Eyes Wide Open" di Haim Tabakman o le scorribande ridanciane di Jim Carrey e Ewan McGregor detenuti innamorati nell’esilarante “I love you Phillip Morris”.Anche il valido Migay a giugno ha segnato una tappa importante, sottolineando soprattutto il discrimine sempre più labile tra prodotto televisivo e cinematografico premiando la saga tv “Sa raison d’être”.Ma il vero colpaccio è arrivato con la tripletta di riconoscimenti a Venezia, Roma e Torino: dal Queer Lion con Coppa Volpi al vero film gay dell’anno, lo straziante “A Single Man” di Tom Ford che deve la sua forza soprattutto a un supremo Colin Firth (ma al Lido si sono viste altre pellicole gay interessanti come “Persécution” di Chéreau e “Domaine” con Béatrice Dalle), per passare al trionfatore del Festival di Roma, il dramma danese “Broderskab” di Nicolo Donato su un amore omo sbocciato tra due neonazisti, con una chiusa perfetta: il miglior film del Torino Film Festival si è rivelato il poetico "La bocca del lupo" di Pietro Marcello su un’altra passione queer, quella struggente tra un ex carcerato e un’amorevole transessuale.Un’altra tendenza riscontrata nei film glbt del 2009 è la sessualità sempre più fluttuante dei protagonisti, a dimostrazione che il genere gay sta modificando intrinsecamente la propria identità aprendosi alle varianti trans (come ha testimoniato l’interessante festival internazionale bolognese “Gender Bender”) e contaminandosi con elementi così diversi fra loro da rendere la peculiarità sessuale quasi secondaria. Dopotutto, più che queer o non queer, l’importante è che si tratti, sempre e comunque, di buon cinema!
Pubblicato da notiziegay.it
Obama fa la storia e nomina una donna transessuale nella sua squadra
Obama fa la storia e nomina una donna transessuale nella sua squadra
Amanda Simpson è stata nominata consigliera del Dipartimento del Commercio diventando una delle persone transessuali a ricoprire una delle più alte carica nell’amministrazione statunitense. La Simpson ha così commentato:
Questa nomina è un grande onore per me e non vedo l’ora di lanciarmi in questa grande opportunità che mi si apre dinanzi. Inoltre, come una delle prime persone transessuali nominate dal presidente, spero che presto ce ne siano altre centinaia e che questa nomina apra le porte per molti altri.
Amanda Simpson – laureata in fisica, ingegneria e amministrazione d’impresa – ha finora lavorato nell’industria aeronautica, è stata istruttrice di volo e pilota. In seno al movimento lgbt ha militato in organizzazioni di difesa dei diritti delle persone transessuali e nell’ultimo triennio ha fatto parte del National Center for Transgender Equality.
Via | Advocate fonte: queerblog
Violenza trans: giovedì 7 gennaio a Roma incontro delle associazioni
domenica 3 gennaio 2010
Violenza trans: giovedì 7 gennaio a Roma incontro delle associazioni per la difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali
Promosso dall’Associazione Radicale Certi Diritti, si svolgerà giovedì 7 gennaio 2010, dalle ore 14,30, presso la sede dei radicali, Via di Torre Argentina 76, un incontro tra le Associazioni che si battono per la difesa dei diritti e della dignità delle persone transessuali per concordare un piano di azione comune rivolto alle istituzioni, ai media e alla società civile finalizzato al superamento della grave situazione di emergenza di cui sono vittime le transessuali. Tra i punti che verranno discussi:- Richiesta di incontro urgente con il Ministro degli Interni;
- Lettera-appello agli editori e direttori dei media italiani riguardo la grave distorsione che viene data all’immagine delle persone transessuali;
- Richiesta di incontro con la Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei deputati per la calendarizzazione delle Proposte di Legge 1066 e 1433 per maggiori tutele delle persone transessuali e per la proposta di legge (2802 e 2807) contro l’omofobia e la transfobia tornata in discussione;
- Testo da diffondere agli addetti ai servizi sanitari, sociali e di Pubblica sicurezza (Vigili Urbani, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitienziaria) riguardo migliori e adeguati trattamenti nei confronti delle persone transessuali;
- Documento – linee guida da proporre e/o concordare con Governo, Sindacati e Associazioni riguardo l’inserimento e la lotta alle discriminazioni nel mondo del lavoro delle persone transessuali.L’incontro è aperto alle Associazioni, a tutte/i coloro che si trovano d’accordo ad avviare azioni specifiche comuni.
All’incontro hanno per ora confermato la loro presenza:Leila Deianis – Associazione Libellula, Rita Bernardini, deputata radicale; Roma; Maria Gigliola Toniollo – Cgil Nuovi Diritti; Porpora Marcasciano, Movimento Identità Transessuali; Paola Concia, deputata Pd; Avv. Federica Pezzoli, free lance; Deborah Orlandini, Circolo Pier Paolo Pasolini – Lecce; Darianna Saccomani, membro staff organizzativo Congresso italiano Transessuali e Transegender; Imma Battaglia, Presidente DiGayProject; Mirella Izzo, Presidente Associazione Crisalide PanGender; Gruppo EveryOne....
Pubblicato da notiziegay.it
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