venerdì 27 marzo 2020

Danza: L’italiano Marco Masciari trionfa al Prix de Lausanne 2020

È Marco Masciari il vincitore del Prix de Lausanne 2020.
Si è tenuto a febbraio il  prestigiosissimo premio giunto alla 48esima edizione.

Per lavori di ristrutturazione del Théâtre de Beaulieu, quest’anno il Prix De Lausanne  si è svolto a Montreux e a presiedere la giuria è stato il direttore del corpo di Ballo del Teatro alla Scala Frédéric Olivieri, vincitore egli stesso del prestigioso premio svizzero nel 1977.

Ad aggiudicarsi il 1° posto è stato il diciassettenne Marco Masciari al quale è stato consegnato anche il premio per la danza contemporanea, il Minerva Kunststiftung. Per il classico il giovane Catanzarese ha portato in scena la variazione del principe Desiré dal III atto de La Bella Addormentata. Mentre per la tecnica contemporanea ha danzato una variazione da Chroma, di Wayne McGregor.


 I VIDEO DELLE ESIBIZIONI:
Marco Masciari, 406 – Prix de Lausanne 2020 Prize Winner – Classical

Marco Masciari, 406 – Prix de Lausanne 2020 Prize Winner – Contemporary

In tutto i partecipanti alla finale sono stati 77, provenienti da ben 25 nazionalità diverse e ad aggiudicarsi i vari premi e le varie borse di studio per le migliori scuole sono stati in ordine:
406 – Marco MASCIARI – Italy
102 – Ava ARBUCKLE – United States
407 – João Vitor SANTANA – Brazil
307 – Lin ZHANG – China
112 – Chaeyon KANG – South Korea
421 – Matei HOLELEU – Romania
203 – Vitor Augusto VAZ – Brazil
312 – Yuyan WANG – China

Grazie alle loro borse di studio, questi promettenti ballerini avranno l’opportunità di entrare in una delle prestigiose scuole e compagnie partner del Prix de Lausanne!
Per maggiori informazioni:  www.prixdelausanne.org
fonte: tuttodanzaweb.it

Anche a casa noi siamo con te: la campagna del Mieli per sostenere le persone LGBT+ durante l’isolamento

Vladimir Luxuria, Anna Foglietta, Monica Cirinnà, Mattia Sartori, Daniele Gattano, Fabio Canino e Chiara Francini volti della campagna. 

In questi giorni di complicata emergenza da Covid-19, il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli ha lanciato una campagna a sostegno delle persone LGBT+ che in questi giorni hanno bisogno di aiuto.

Per rispondere a questa esigenza è stato potenziato il servizio di accoglienza e di assistenza che il Mieli offre da anni attraverso la linea telefonica della Rainbow Line. Nel rispetto della sicurezza di operatori, professionisti ed utenti dei servizi offerti, sarà possibile continuare a chiamare il numero verde 800110611 oppure il numero +39 3487708437 e ricevere a distanza assistenza psicologica, legale e informazioni sulle infezioni sessualmente trasmesse e sui servizi di prevenzione e salute che il Mieli continua ad offrire in collaborazione con le istituzioni.

Hanno aderito all’iniziativa, contribuendo a realizzare il video di lancio, diversi personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura italiana: Vladimir Luxuria, Anna Foglietta, la senatrice Monica Cirinnà, il leader delle 6000 Sardine Mattia Sartori, il comico Daniele Gattano, Fabio Canino e Chiara Francini. Per il video clicca QUI

In questi giorni tutte e tutti siamo chiamati a stare responsabilmente a casa. È tuttavia nostro dovere pensare a chi non ha una casa in cui stare o chi in quella stessa casa subisce discriminazione o violenza e vive in situazioni di disagio che necessita di supporto professionale e assistenza.” ha dichiarato Sebastiano Secci, presidente del Circolo Mario Mieli che continua: “Abbiamo pensato fosse indispensabile rendere il nostro storico servizio di Rainbow Line accessibile, con il supporto distanza dei nostri professionisti e dei nostri volontari. Questi sono giorni difficili, non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno”.
fonte:    www.gay.it

Politica. Mattarella: cominciamo a pensare alla ricostruzione

Nuovo messaggio del Presidente dopo quello di 3 settimane fa. Il pensiero per quanti hanno perso i propri cari senza poter celebrare un funerale 

È il momento di pensare alla ricostruzione dell'Italia, piegata dall'imperversare dell'epidemia di coronavirus. "Mentre provvediamo ad applicare, con tempestività ed efficacia, gli strumenti contro le difficoltà economiche, dobbiamo iniziare a pensare al dopo emergenza: alle iniziative e alle modalità per rilanciare, gradualmente, la nostra vita sociale e la nostra economia" ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in cui sottolinea che "nella ricostruzione il nostro popolo ha sempre saputo esprimere il meglio di sé".

"Stiamo vivendo una pagina triste della nostra storia. Abbiamo visto immagini che sarà impossibile dimenticare", ha aggiunto il Capo dello Stato dopo il discorso pronunciato tre settimane fa, il 5 marzo. La prima riflessione del Presidente della Repubblica "si traduce in un pensiero rivolto alle persone che hanno perso la vita a causa di questa epidemia; e ai loro familiari. Il dolore del distacco è stato ingigantito dalla sofferenza di non poter essere loro vicini e dalla tristezza dell'impossibilità di celebrare, come dovuto, il commiato dalle comunità di cui erano parte. Comunità che sono duramente impoverite dalla loro scomparsa".

"Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo" dice ancora Mattarella che riferisce anche che "la risposta collettiva che il popolo italiano sta dando all'emergenza è oggetto di ammirazione anche all'estero, come ho potuto constatare nei tanti colloqui telefonici con Capi di Stato stranieri".

Mentre Bce e Commissione Ue hanno assunto misure importanti per contrastare l'epidemia di coronavirus, il Consiglio dei capi dei governi nazionali "non lo ha fatto. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni" ha detto Mattarella "Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l'Europa. La solidarietà - ha concluso il Capo dello Stato - non è soltanto richiesta dai valori dell'Unione ma è anche nel comune interesse".
fonte: www.agi.it

Fashion: Armani converte la sua produzione in camici monouso

Giorgio Armani ha deciso di dare il suo contributo anche all'ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, arrivando cosi' a una donazione complessiva di 2 milioni di euro.

Il Gruppo Armani converte tutti i propri stabilimenti produttivi italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il Coronavirus.

Lo comunica una nota del Gruppo.
Inoltre, nelle scorse settimane, a seguito dell'iniziale donazione stanziata a favore della Protezione Civile e degli ospedali Luigi Sacco, San Raffaele, Istituto dei Tumori di Milano e dello Spallanzani di Roma, Giorgio Armani ha deciso di dare il suo contributo anche all'ospedale di Bergamo, a quello di Piacenza e a quello della Versilia, arrivando cosi' a una donazione complessiva di 2 milioni di euro. 
fonte: www.agi.it

giovedì 26 marzo 2020

IL 27 marzo: La giornata Mondiale del Teatro

E'  stata creata a Vienna nel 1961 durante il IX Congresso mondiale dell'Istituto Internazionale del Teatro su proposta di Arvi Kivimaa a nome del Centro Finlandese. Dal 27 marzo 1962, la Giornata Mondiale del Teatro è celebrata dai Centri Nazionali dell'I.T.I. che esistono in un centinaio di paesi del mondo.

Shahid Mahmood Nadeem (in foto) è l'autore del Messaggio Internazionale per la Giornata Mondiale del Teatro 2020.
E' un premiato giornalista pakistano, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e televisivo e attivista per i diritti umani. È stato direttore generale, direttore del programma e vicedirettore della Pakistan Television Corporation
 
L'Istituto Internazionale del Teatro è stato creato nel 1948, per iniziativa dell'U.N.E.S.C.O. e di personalità famose nel campo del teatro, ed è la più importante organizzazione internazionale non governativa nel campo delle arti della scena. L'I.T.I. cerca "di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l'opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell'amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall'U.N.E.S.C.O.". Le manifestazioni che segnano la Giornata Mondiale del Teatro permettono di concretizzare questi obiettivi.
 
Il teatro riunisce e la Giornata Mondiale del Teatro è la celebrazione di questa volontà. È un'opportunità per gli artisti della scena di condividere, con il pubblico, una certa visione della loro arte e il modo con cui quest'arte può contribuire alla comprensione e alla pace tra i popoli.
Alla diffusione del messaggio internazionale vengono ad aggiungersi numerosi avvenimenti, dalla manifestazione quasi intima fino alla grande celebrazione popolare.
 
Ogni anno, una personalità del mondo del teatro, o un'altra figura conosciuta per le sue qualità di cuore e di spirito, è invitata a condividere le proprie riflessioni sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli. Questo, che viene chiamato "il messaggio internazionale", è tradotto in diverse lingue ed è, poi, letto davanti a decine di migliaia di spettatori prima della rappresentazione della sera nei teatri nel mondo intero, stampato nelle centinaia di quotidiani e diffuso da radio e televisione sui cinque continenti. Jean Cocteau fu l'autore del primo messaggio internazionale nel 1962.
 
La U.I.L.T Unione Italiana Libero Teatro contribuisce dalla sua nascita e sempre con grande impegno alla difffusione della cultura teatrale in Italia e grazie all'impegno di tutti i suoi volontari ed in particolare a Ettore Rimondi, ha saputo dare risalto e concretezza alle celebrazioni del 27 marzo. Per primo in Italia Ettore Rimondi già negli anni 90, ha iniziato a collaborare con l'I.T.I. occupandosi della traduzione e della diffusione del Messaggio Internazionale. 

Coronavirus: dopo il live di Patti Smith con la figlia, una nuova data

Lo scorso 17 marzo, Patti Smith ha allietato i propri follower con un piccolo concerto improvvisato assieme alla figlia, Jesse Paris Smith, che la accompagnava al piano

La canzone scelta per l'occasione è stata Wing, dall'album del 1996 GONE AGAIN. L'intera diretta su Instagram è stata a tema Italia, con lo scopo di supportare e dare un po' di sollievo e speranza al Belpaese che ha sempre accolto l'artista a braccia aperte. È proprio la figlia Jesse a dire in un italiano un po' incerto (ma molto apprezzato): “Siamo isolati ma anche insieme sempre”. 

Dopo il breve concerto, e sempre accompagnata dalla figlia, la Smith ha recitato una poesia scritta proprio mentre si trovava in Italia, a Sanremo: A Pythagorean Traveler. L'artista afferma di aver scelto questa poesia proprio perché in questo momento, essendoci impedito di viaggiare per ovvi motivi, bisogna fare ricorso a quello che lei chiama “il proprio viaggiatore interiore”. Con l'immaginazione si può andare dove si vuole e la Smith decide di trasportare la sua audience nel suo mondo interiore.

 

Una nuova data

Sull'account Instagram della figlia, Jesse Paris Smith compare, poi, un post che indica un'altra data per il nuovo concerto: il 28 marzo alle ore 18:00. Questa volta però, ci si sposterà sulla pagina Facebook del locale milanese di Manuel Agnelli, Germi. Il leader degli Afterhours ha dato vita a questo locale nel marzo dello scorso anno, con l'obiettivo di creare un “luogo di contaminazione” con protagonisti musica, arte e libri.
Germi ha aderito all'iniziativa #StayOn – alla quale partecipano diverse associazioni e locali italiani – e ha organizzato una lunga lista di concerti ed eventi live per sconfiggere la solitudine e portare un po' di arte nelle case di tutti.
fonte:  by  Alessia Marinoni  stonemusic.it

Gucci and Valentino Pledge Millions of Euros to Fight Coronavirus Pandemic

The fashion houses have pledged €2 million and €1 million, respectively. 

As Covid-19 continues to spread, fashion brands are responding in a myriad of ways, from manufacturing personal protective equipment like masks and hospital gowns to donating shoes or hijabs to medical professionals. Photo: Stefano Guidi/Getty Images

Some, though, are just straight up giving money. Dolce & Gabbana was one of the first brands to announce that it would earmark funds for coronavirus research back in February. On Thursday, it was joined by two other Italian luxury houses: Gucci and Valentino.

Gucci announced in a release that it would be donating a total of two million euros to be split between the World Health Organization's Covid-19 Solidarity Response Fund and the Italian Civil Protection Department. It's also encouraging its followers and customers to make donations of their own through a campaign called "We Are All In This Together," which will launch on Gucci's social media accounts on Friday.

In addition, Gucci has promised to put its social media accounts at the disposal of the World Health Organization to "help in amplifying official public service information to protect the health, safety and well-being of the community," the brand said in a release.

“This pandemic calls us to an unexpected task, but it is a call to which we respond decisively, advocating the selfless work carried out by health workers, doctors and nurses on the front lines every day in the fight against the Covid-19 pandemic, in Italy and in the rest of the world," creative director Alessandro Michele and president and CEO Marco Bizzarri wrote in a joint letter.
Meanwhile, Valentino announced that its non-profit arm, the Valentino Garavani and Giancarlo Giammetti Foundation, will donate one million euros to benefit the new Columbus Covid 2 Hospital, a new area dedicated to Covid-19 cases at Rome's Agostino Gemelli University Policlinic, which was inaugurated just five days ago.

"In such a dramatic moment for the whole world, we wanted to give our contribution to win this crucial battle against this invisible, but terrible enemy," Valentino Garavani and Giancarlo Giammetti said in a release. "Our deepest gratitude goes to those women and men who are fighting night and day to save human lives in our hospitals."
fonte:     fashionista.com

martedì 24 marzo 2020

Coronavirus: la reunion del cast della «Melevisione» su Instagram contro l'epidemia

Da Milo Cotogno a Tonio Cartonio, da Strega Varana a Fata Lina, da Lupo Lucio a Orco Manno: così gli storici protagonisti del Fantabosco si riuniscono per aderire alla campagna #IoRestoACasa 

Andrà tutto bene. Ce lo dicono da Città Laggiù, ma anche dal Fantabosco dove, tra chioschi e castelli, i protagonisti della nostra infanzia ci incoraggiano ad andare avanti e a non abbatterci. In un momento in cui le serie vengono interrotte e i revival sospesi, come quello di Friends, messo in stand-by proprio per via dell’emergenza coronavirus, gli storici volti de La Melevisione approfittano proprio della situazione eccezionale per riunirsi e rivolgersi direttamente agli spettatori che per quindici anni sono cresciuti insieme a loro.

La campagna, lanciata sul profilo instagram di Lorenzo Branchetti, che nel programma per bambini di Raitre ha vestito i panni di Milo Cotogno dal 2004 al 2015, è un video che raduna i messaggi dei volti storici della Melevisione.

«Contro un male così eccezionale, ci vorrebbe una magia di quelle belle» scrive l’attore prima di lasciare che a parlare i siano i colleghi. dal suo illustre predecessore Tonio Cartonio (Danilo Bertazzi) a Lupo Lucio (Guido Ruffa), da Fata Lina (Paola Caterina D’Arienzo) a Balia Bea (Licia Navarrini), da Strega Varana (Zahira Berrezouga) a Gnomo Ronfo (Giancarlo Iudica Cordiglia), passando poi per Vermio Malgozzo (Riccardo Forte), la Principessa Odessa (Carlotta Iossetti), Vermio Malgozzo (Riccardo Forte), Gatta Sibilla (Ilaria Frantoni), Orchidea (Barbara Abbondanza), Orco Manno (Diego Casalis), Gnoma Linfa (Olivia Manescalchi), la Principessa Belinda (Valentina Principi), Shirin Scintilla (Valentina Bartolo), Orco Manno (Diego Casalis), Gnomo Postino (Armando Pizzuti) e Re Quercia (Diego Casale): tutti uniti per intimare il pubblico a stare a casa sperando che torni il più presto il sereno.

«Dovete restare in casa, è un consiglio folletto» spiega Branchetti mentre gli altri protagonisti della Melevisione insistono sulla necessità di non concedersi «passeggiatine», di non uscire dalla propria «tana» e di pensare «solo alle cose belle». «Le cose pignose è meglio farle subito» diceva Gnomo Ronfo e, mai come questa volta, si tratta di un messaggio talmente forte da richiamare l’intero cast di uno dei capisaldi dell’infanzia di milioni di bambini. Non sappiamo se Milo ci offrirà una Scivolizia o un Blumele quando sarà tutto finito ma, nel frattempo, vedere tutti i protagonisti del Fantabosco insieme, che si rivolgono ai piccolini di Città Laggiù aderendo alla campagna #IoRestoACasa, non può che farti scendere una lacrimuccia.
fonte: di Mario Manca   www.vanityfair.it

Il Teatro San Carlo lancia l’hashtag #stageathome. La programmazione degli spettacoli online

Il Teatro di San Carlo lancia l’hashtag #stageathome e porta il palcoscenico nelle case di tutti. Il teatro resta aperto al pubblico, ma solo virtualmente per diffondere la musica e l’arte, intrattenendo gli spettatori e regalando momenti di allegria e spensieratezza, specialmente in questi giorni particolari.

Tramite i canali social del Teatro come Facebook, Twitter e Instagram, sarà possibile, stando comodamente seduti sul divano, fare un tour virtuale del Teatro, leggere gli approfondimenti storici, rivedere, tramite i link condivisi, gli spettacoli andati in scena nel corso delle ultime Stagioni e disponibili anche su piattaforme di libera condivisione come Rai Play, Youtube, Opera Vision. Saranno disponibili anche contenuti speciali come backstage, interviste e curiosità.

La trasmissione degli spettacoli inoltre avverrà sempre alle ore 20:00.
Ecco il programma:
Marzo:
16 marzo – OPERA Cavalleria Rusticana – di P. Mascagni
18 marzo – BALLETTO Il lago dei cigni – di P. I. Tchaikovsky
21 marzo – BALLETTO Cenerentola – di S. Prokofiev
23 marzo – OPERA Otello – di G. Rossini
25 marzo – BALLETTO Lo schiaccianoci – di P. I. Tchaikovsky
28 marzo – OPERA Ermione – di G. Rossini
30 marzo – CONCERTO Zilberkant / Laca

Aprile:
01 aprile – OPERA Manon Lescaut – di G. Puccini
04 aprile – OPERA Carmen – di G. Bizet
06 aprile – BALLETTO Pulcinella – di I. Stravinsky
08 aprile – BALLETTO La Dame aux Camélias – di C. Davis

Inoltre, prosegue anche il progetto Scuola InCanto, che a partire dal 14 marzo (sul sito di EuropaInCanto e le relative pagine Facebook e Twitter) grazie ad appuntamenti giornalieri di didattica on line, porterà avanti il percorso di studi su L’elisir d’amore rivolto a bambini, ragazzi e docenti, tramite contenuti divertenti e interattivi.

Come afferma la sovrintendente Rosanna Purchia: “In questi tempi difficili il Teatro di San Carlo sente ancora di più la necessità di rafforzare la propria mission civile regalando, per quanto possibile, un attimo di spensieratezza, bellezza, arte, risvegliando in ciascuno, grazie a quei valori che costituiscono l’identità del nostro Paese, quel forte senso di comunità necessario a superare questo momento di difficoltà. La nostra attività di Spettacolo dal vivo è un’attività collettiva fatta con l’uomo e per l’uomo. Per questo siamo aperti virtualmente solo in maniera temporanea, ma torneremo presto perchè fino a quando il San Carlo suonerà dentro e fuori le proprie mura ci sarà speranza per Napoli e per il mondo”.
fonte:  Da    www.vesuviolive.it

Il MoMA di New York mette online l’archivio di tutte le mostre dal 1929 a oggi

Una risorsa incredibile, che permetterà agli studiosi di tutto il mondo di approfondire la storia del museo newyorkese e non solo. 3500 progetti espositivi sono consultabili sul sito del MoMA, con tanto di foto, catalogo e comunicato stampa.
In foto: Bauhaus 1919-1928, in mostra al MoMA nel 1929

Tutta la storia del MoMA riunita in un sito web. Il museo newyorkese conferma il suo interesse per il digitale e la sua vocazione alla condivisione del sapere con una nuova, straordinaria iniziativa. Dopo aver messo online gran parte della propria collezione rendendola accessibile sotto forma di immagini in alta risoluzione (oltre 70.000 opere), torna con un nuovo progetto, unico nel suo genere. Da qualche giorno è infatti online l’archivio di tutte le mostre realizzate dal museo dalla sua fondazione, nel 1929, a oggi. 3.500 esposizioni, raccontate tramite fotografie, cataloghi, inviti e persino comunicati stampa. Un patrimonio inestimabile per gli studiosi di tutto il mondo, che potranno accedere liberamente a un gran numero di documenti finora rimasti sepolti negli archivi, materiali che costituiscono un prezioso spaccato dell’evoluzione nel modo di concepire e allestire le mostre d’arte.

Clicca sul link per accaedere all'archivio >  www.moma.org/history

DAL BAUHAUS A PICASSO
Ad aggiungere ancora valore a questa iniziativa, finanziata dalla Leon Levy Foundation, c’è l’approccio open source: il codice del progetto è stato messo in sharing tramite il sito GitHub, insieme a quelli che riguardano le opere in collezione e i loro autori. Questo permetterà a tutti di effettuare ricerche complesse incrociando i vari database; si potrà, ad esempio, scoprire quante volte un artista è stato esposto nel museo o quante volte ha lavorato con un determinato curatore.  Tra le tante mostre ormai mitiche che potete trovare nell’archivio, c’è quella sul Bauhaus realizzata nel 1939 solo cinque anni dopo la chiusura della scuola da parte dei nazisti; oppure Eight Automobiles, la prima di una serie di esposizioni sulle automobili installate nello Sculpture Garden e curata da Philip Johnson nel 1951. O ancora, l’evento blockbuster dedicato a Pablo Picasso nel 1980.

UN ARCHIVIO VIVENTE
Questo progetto è stato concepito come un archivio vivente, e non come una pubblicazione web una tantum”, ha dichiarato Fiona Romeo, direttrice del settore Digital Content and Strategy del MoMA, “verrà aggiornato continuamente con le nuove mostre e i documenti verranno aggiunti man mano che vengono prodotti.” Nei piani di sviluppo è anche inclusa la digitalizzazione di video e film conservati nell’archivio del Department of Film del museo, che ha ormai 80 anni di storia; una sezione dedicata alla performance art, sia al MoMA che al MoMA PS1, e infine un identico archivio delle mostre dedicato alla “succursale” del museo americano nel Queens.
fonte:  ByValentina Tanni  www.artribune.com