venerdì 20 settembre 2024

Auguri Sophia, la Loren compie 90 anni

Sophia Loren
La diva, tra le attrici più amate di sempre, festeggia a Roma con un brindisi al tramonto. A Pozzuoli si inaugura un murale sulla casa d'infanzia

Festeggerà i suoi 90 anni a Roma Sophia Loren. La diva riceverà un prestigioso e inedito riconoscimento da Ministero della Cultura, Cinecittà e Archivio Luce, poi, brinderà al tramonto con 150 selezionati invitati tra familiari, amici e colleghi. 

A Pozzuoli, città d'origine dell'attrice, tra le più amate di sempre, sarà inaugurato il murale di Lucia Mandragora realizzato sulla casa dove la Loren ha trascorso la sua infanzia in via Solfatara 5. 

A Napoli sono in programma una retrospettiva e proiezioni speciali. Saranno dedicati agli studenti e ai giovani, con ingresso gratuito per loro, la retrospettiva e gli incontri per festeggiare lo speciale compleanno di Donna Sophia, promosso dalla Regione Campania, dal 5 all’8 ottobre a Palazzo Reale nell’ambito del “Campania Libri - Festival della Lettura e dell’Ascolto”, diretto da Ruggero Cappuccio con la Fondazione Campania dei Festival e la Film Commission Campania. L’omaggio si estenderà anche alle sale cinematografiche cittadine. L’obiettivo è quello di far scoprire alle nuove generazioni i classici interpretati da Sophia con proiezione di film, incontri e dibattiti con attori e registi.

Sophia Loren, all'anagrafe Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, nasce a Roma il 20 settembre 1934 ma cresce a Pozzuoli, vicino a Napoli. Prima di sfondare nel mondo del cinema ha intrapreso tutte le strade classiche di chi tenta la scalata al successo: partecipa a concorsi di bellezza, recita nei fotoromanzi e in piccole parti cinematografiche con lo pseudonimo di Sofia Lazzaro.

Sul set di "Africa sotto i mari" (Giovanni Roccardi, 1952) viene notata da Carlo Ponti, suo futuro marito, che le propone un contratto di sette anni. 

Sophia inizia così una carriera cinematografica che sulle prime la vede recitare in parti di popolana, come ad esempio in "Carosello napoletano" (1953) di Ettore Giannini, "L'oro di Napoli" (1954) di Vittorio De Sica e "La bella mugnaia" (1955) di Mario Camerini. Poi a Hollywood al fianco di star come Cary Grant, Marlon Brando, William Holden e Clark Gable. Raggiunge presto la fama mondiale anche grazie alla sua prorompente bellezza che a stento lascia indifferenti.

Non solo è divenuta una vera e propria icona ma ha anche ottenuto alcuni tra i premi più ambiti del settore: la Coppa Volpi nel 1958 per "Orchidea nera" di Martin Ritt e l'Oscar e il premio per la migliore interpretazione a Cannes per "La ciociara (1960) di Vittorio De Sica.

Nel 1963, la grande diva, ottiene - assieme al produttore-regista, Walt Disney - un riconoscimento dagli esercenti Usa. Per l'occasione viene intervistata da Ruggero Orlando.

Nel 1991 ha ricevuto in un colpo solo l'Oscar, il César alla carriera e la Legion d'Onore. Ad ogni modo, dopo i fasti hollywoodiani del suo periodo aureo (quello legato inevitabilmente alla giovinezza e all'età di mezzo), dal 1980 si è parzialmente ritirata dai set cinematografici, dedicandosi prevalentemente alla televisione.

Ha così interpretato, tra gli altri, il biografico "Sophia: la sua storia" di Mel Stuart e il remake di "La ciociara" (di Dino Risi, 1989).

Nel corso della sua lunghissima carriera è stata diretta, a maggior gloria dell'immagine italiana nel mondo, dai più importanti registi, tra i quali ricordiamo Sidney Lumet, Michael Curtiz, Charlie Chaplin, Dino Risi, Mario Monicelli e Ettore Scola.

I critici sono però concordi nel ritenere che fu con Vittorio De Sica (con il quale girò otto film), che formò un ideale sodalizio, spesso completato dalla indimenticabile presenza di Marcello Mastroianni. Impossibile non citare: "Ieri, oggi, domani" (1963); "Matrimonio all'italiana" (1964) e "Una giornata particolare" (1977).

Il 29 marzo del 1993, al fianco di Marcello Mastroianni, la grande attrice italiana consegna l'Oscar alla carriera ad un emozionato Federico Fellini.

Nel 1999 l'American Film Institute classifica Sophia Loren al 21° posto fra le più grandi attrici del cinema statunitense di tutti i tempi. Nello stesso anno è lei a consegnare l'Oscar al miglior film straniero a Roberto Benigni per “La vita è bella”: rimane memorabile il momento in cui Sophia grida il nome "Roberto!" e l'attore la raggiunge sul palco camminando sugli schienali delle poltrone. Il 4 marzo 2011 l'Academy di Los Angeles ha celebrato la carriera di Sophia Loren con una serata a lei interamente dedicata. 

Nel 2015 per i suoi 80 anni pubblica un'autobiografia dal titolo “Ieri, oggi, domani. La mia vita”. L'anno seguente è protagonista della campagna pubblicitaria del profumo Dolce Rosa Excelsa di Dolce & Gabbana, per cui realizza anche uno spot ambientato in Sicilia, a Bagheria, e diretto da Giuseppe Tornatore con la musica di Ennio Morricone.

Nel 2020, a 86 anni, recita nel film “La vita davanti a sè” del regista Edoardo Ponti, suo figlio. Per questo film vince un David di Donatello per la migliore attrice protagonista e stabilisce un record: è l'attrice più anziana ad averlo vinto.

fonte: www.rainews.it/

lunedì 16 settembre 2024

Libri: "Anche Dafne ha paccato Apollo. I miti greci come rimedi di ogni giorno" di Chiara Lipari

In questo libro si narrano i miti classici che, raccontati in salsa moderna, vengono incontro ai nostri problemi di tutti i giorni.

Come si reagisce a una delusione d’amore? Ce lo insegna Apollo, che prese un sonoro due picche da Dafne… e se non ce l’ha fatta lui, che è il dio del sole e delle arti, che speranze abbiamo noi? E come affrontare il dolore per la perdita del nostro amico a quattro zampe? Ulisse e il suo Argo hanno molto da insegnarci al riguardo.

Influencer ante litteram, questi grandi protagonisti ci regalano le soluzioni e ci indicano la via per affrontare i drammi che ci toccano in varie sfere della nostra vita: dall’amore alla competizione e dall’amicizia alla famiglia. 

Ci consigliano quali atteggiamenti vincenti adottare perché in fondo, gira e rigira, viviamo più o meno gli stessi scombussolamenti fin dall’alba dei tempi.

Un vero manuale d’aiuto per tutti coloro che hanno voglia di imparare sorridendo e che desiderano prestare l’orecchio agli insegnamenti e alla sempiterna saggezza del mito. In fondo, se sono dei «miti», un motivo ci sarà!

fonte: www.macrolibrarsi.it

Sport: Sinner, la confessione del fidanzato di Taylor Swift: "Volevo dargli fastidio"

Jannik Sinner, Taylor Swift e Travis Kelce
Travis Kelce e la finale degli US Open: "Ho provato a disturbare l'italiano..."

"Ho provato a infastidire l'italiano, a disturbarlo, a farlo innervosire...". Jannik Sinner, nella finale degli US Open vinta contro Taylor Fritz domenica scorsa, ha dovuto fare i conti con il tifo ostile - e non sempre corretto - di uno spettatore speciale. In un box dell'Arthur Ashe Stadium, come è noto, si è accomodata anche Taylor Swift, la superstar del pop, con il fidanzato Travis Kelce. Il giocatore di football, tight end dei Kansas City Chiefs campioni Nfl, si è distinto per il suo look 'sofisticato' - non proprio in linea con il personaggio - e per il comportamento non proprio esemplare.  

"Per la seconda volta sono andato a vedere una partita di tennis. La partita era molto silenziosa e quando c'è silenzio ci viene voglia di dire qualcosa...", racconta Kelce nel podcast con il fratello Jason, ex giocatore NFL con i Philadelphia Eagles. "Io non sono una persona tranquilla, non sono mai stato calmo. A scuola ero sempre quello all'ultimo banco che diceva qualcosa di furbo o cercava di far ridere tutti quando c'era silenzio. Per tutto il tempo, quindi, volevo infastidire l'italiano, Sinner, il numero 1 al mondo". E cosa ha fatto? "Volevo contribuire a creare il fattore campo... Mi sono comportato bene, sono stato rispettoso: se avessi esagerato, mi avrebbero chiesto di andare via. Mi sono scatenato solo nelle pause in c'era la musica ad alto volume". Qualsiasi cosa abbia fatto, Kelce non ha minimamente raggiunto l'obiettivo: Sinner ha demolito l'avversario in 3 set e si è preso il trofeo. Kelce è tornato a casa con il suo look da circolo di alto livello. Una tenuta che ha sorpreso il fratello Jason: "Sembravi vestito per un country club...". "Era tennis, cosa avrei dovuto fare?". 

fonte: Redazione Adnkronos  www.adnkronos.com

Teatro Comunale di Bologna: Stagione Danza 2024. Accademia Teatro Alla Scala "La fille mal gardée" Il 28 e 29 Settembre

La Scuola di Ballo torna a interpretare La fille mal gardée, che ha debuttato al Teatro alla Scala nell’aprile 2023, coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel e realizzata grazie al contributo della Fondazione Milano per la Scala balletto e della signora Hélène de Prittwitz Zaleski, con scene e costumi di Luisa Spinatelli, rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato.

La fille mal gardée si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale. 

Il Direttore della Scuola scaligera ha scelto la partitura di Hertel, composta nel 1864 per la versione coreografica di Paolo Taglioni per l’Hofoper di Berlino, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1880.

Fra le numerose edizioni del balletto nel corso del Novecento si cita la versione che Heinz Spoerli ideò per l’Opéra di Parigi nel 1981, ripresa dal Teatro alla Scala nel 1987 in cui brillavano Carla Fracci, Gheorghe Jancu, Bruno Vescovo e Biagio Tambone, con scene e costumi di Luisa Spinatelli.

Il balletto, che presenta diversi numeri pantomimici come vuole la tradizione del genere comique settecentesco, in cui prevale l’ambientazione contemporanea immersa in un contesto agreste e in una realtà contadina, mette alla prova gli allievi della Scuola di Ballo scaligera non solo sul piano tecnico, dal momento che la coreografia è pensata per esaltare le loro abilità classico-accademiche, ma anche sul piano interpretativo, poiché richiede notevoli doti ironiche e gestuali soprattutto per alcuni dei personaggi, come M.me Simone qui incarnata da un’allieva e non da un tradizionale danzatore en travesti. In scena una sessantina di giovanissimi ballerini fra il 2° e l’8° corso.

"La fille mal gardée" 28 e 29 Settembre, al COMUNALE NOUVEAU (Nuova sede del Teatro - Piazza della Costituzione) 

Tutte le info >>  QUI

fonte: www.tcbo.it